La Tassa
(Tragedia in un atto in un’unica scena)
Personaggi
Bluvestito: funzionario.
Triste: contribuente.
La scena si rappresenta a Palermo, in un giorno qualunque in un ufficio qualunque di un futuro quantunque.
L’autore a chi legge
Questa è una tragedia, può sembrare una commedia, ma in ogni caso si tratta di una farsa. Una tragedia fai da te in cui le parti sono già assegnate e gli attori le devono accettare perché è il regista che le ha già date. Anche lui recita nel dramma e del resto già si sa che chi sparte ha la meglio parte.
SCENOGRAFIA
Atto unico, scena unica
BLUVESTITO: «Prego…avanti!».
TRISTE: «Io?».
B.: «Beh è il primo».
T.: «Sicuro?».
B.: «Non vede?».
T.: «Sì beh, ma sa non mi è mai capitato».
B.: «Beh questo perché con NOI lei è sempre il primo».
T.: «VOI?».
B.: «NOI, la “nuova” amministrazione».
T.: «Ah perché VOI siete anche LORO».
B.: «Caro signore/amico/contribuente da oggi anche LEI è LORO, così come NOI».
T.: «S-s-sì???… Scusi ma a scuola con i pronomi personali non ero una cima».
B.: «Eheheh non si scusi…si figuri, si figuri, caro signore/amico/contribuente/ignorante…».
T.: «???…io veramente ero venuto qui per questa…».
B.: «Cosa è?».
T.: «Beh l’avete mandata VOI, cioè LORO…ESSI».
B.: «La vedo agitato caro signore/amico/contribuente/ignorante/sociopatico non si alteri!».
T.: «No è che, scusi sono confuso».
B.: «Ci pensiamo NOI a LEI…LEI per NOI è il primo».
T.: «Grazie».
B.: «Ah ecco…le spiego rapidamente…e alloooora… si ricorda quando si fece l’aumento della Tarsu?».
T.: «Come no, certo!».
B.: «Non bastò! E l’IRPEF? L’IRPEF? Se lo ricorda l’aumento dell’IRPEF?».
T.: «Certo che me lo ricordo!».
B.: «Non bastò! E allora NOI, che saremmo LORO, ci inventammo per LEI, caro signore/amico/contribuente/ignorante/sociopatico/capro espiatorio nell’ordine: l’imposta addizionale sui peli superflui, la sovrattassa pedonale sul passeggio in pubblico, il balzello sulla stretta di mano in contesti ufficiosi, l’ammenda sulle emissioni vocali e (questa modestamente l’ho inventata io) la gabella sul turpiloquio».
T.: «Sì ho presente».
B.: «Ecco, vede, ancora non bastava».
T.: «E…?».
B.: «E ci siamo inventati la TASSA SUL PRIMATO…come vede lei è il primo…sono 129 euro…e si ricordi caro signore/amico/contribuente/ignorante/sociopatico/capro espiatorio/sprovveduto da oggi, per NOI, LEI è sempre il primo».
Mischino, ma allora è proprio at-tassa-to!
ahahahah troppo bellaaaaaa :’-)
Molto carina! 🙂
Beh, non c’è uno Scudo Fiscale per Triste?
Meno tasse per tuttiiiii!!!!!
bella, consiglio a triste l’evasione, meglio non andare e non arrivare.
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All’autore dico che sono sorpreso per questo nuovo modo di scrivere.
Ricorda … uno, che scrive con dialoghi diretti ed è il Re dei puntini di sospensione. 🙂
Inoltre , per la prima volta hai abbandonato la tua etichetta.
Mi vendico e la metto io.
Colonna sonora: Tasse – Pitura Freska. 😉
@ Goku: “Come si caaaambia per non moriiiiire…” (Fiorella Mannoia)
Molto carina 🙂 una nota x l’autore: magari mi sbaglio, ma mi sa che c’è una parte in cui ti sei incasinato con le T. e le B. 😉
@ Pietro: vero è. Chiedo al padrone di casa di intervenire eheh