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lunedì 23 dic
  • La Tassa

    (Tragedia in un atto in un’unica scena)
    Personaggi
    Bluvestito: funzionario.
    Triste: contribuente.

    La scena si rappresenta a Palermo, in un giorno qualunque in un ufficio qualunque di un futuro quantunque.

    L’autore a chi legge
    Questa è una tragedia, può sembrare una commedia, ma in ogni caso si tratta di una farsa. Una tragedia fai da te in cui le parti sono già assegnate e gli attori le devono accettare perché è il regista che le ha già date. Anche lui recita nel dramma e del resto già si sa che chi sparte ha la meglio parte.

    SCENOGRAFIA

    Nascondiego

    Atto unico, scena unica

    BLUVESTITO: «Prego…avanti!».
    TRISTE: «Io?».
    B.: «Beh è il primo».
    T.: «Sicuro?».
    B.: «Non vede?».
    T.: «Sì beh, ma sa non mi è mai capitato».
    B.: «Beh questo perché con NOI lei è sempre il primo».
    T.: «VOI?».
    B.: «NOI, la “nuova” amministrazione».
    T.: «Ah perché VOI siete anche LORO».
    B.: «Caro signore/amico/contribuente da oggi anche LEI è LORO, così come NOI».
    T.: «S-s-sì???… Scusi ma a scuola con i pronomi personali non ero una cima».
    B.: «Eheheh non si scusi…si figuri, si figuri, caro signore/amico/contribuente/ignorante…».
    T.: «???…io veramente ero venuto qui per questa…».
    B.: «Cosa è?».
    T.: «Beh l’avete mandata VOI, cioè LORO…ESSI».
    B.: «La vedo agitato caro signore/amico/contribuente/ignorante/sociopatico non si alteri!».
    T.: «No è che, scusi sono confuso».
    B.: «Ci pensiamo NOI a LEI…LEI per NOI è il primo».
    T.: «Grazie».
    B.: «Ah ecco…le spiego rapidamente…e alloooora… si ricorda quando si fece l’aumento della Tarsu?».
    T.: «Come no, certo!».
    B.: «Non bastò! E l’IRPEF? L’IRPEF? Se lo ricorda l’aumento dell’IRPEF?».
    T.: «Certo che me lo ricordo!».
    B.: «Non bastò! E allora NOI, che saremmo LORO, ci inventammo per LEI, caro signore/amico/contribuente/ignorante/sociopatico/capro espiatorio nell’ordine: l’imposta addizionale sui peli superflui, la sovrattassa pedonale sul passeggio in pubblico, il balzello sulla stretta di mano in contesti ufficiosi, l’ammenda sulle emissioni vocali e (questa modestamente l’ho inventata io) la gabella sul turpiloquio».
    T.: «Sì ho presente».
    B.: «Ecco, vede, ancora non bastava».
    T.: «E…?».
    B.: «E ci siamo inventati la TASSA SUL PRIMATO…come vede lei è il primo…sono 129 euro…e si ricordi caro signore/amico/contribuente/ignorante/sociopatico/capro espiatorio/sprovveduto da oggi, per NOI, LEI è sempre il primo».

    Ospiti
  • 8 commenti a “La Tassa”

    1. Mischino, ma allora è proprio at-tassa-to!

    2. ahahahah troppo bellaaaaaa :’-)

    3. Molto carina! 🙂

    4. Beh, non c’è uno Scudo Fiscale per Triste?

      Meno tasse per tuttiiiii!!!!!

    5. bella, consiglio a triste l’evasione, meglio non andare e non arrivare.
      ***********************************
      All’autore dico che sono sorpreso per questo nuovo modo di scrivere.
      Ricorda … uno, che scrive con dialoghi diretti ed è il Re dei puntini di sospensione. 🙂
      Inoltre , per la prima volta hai abbandonato la tua etichetta.
      Mi vendico e la metto io.
      Colonna sonora: Tasse – Pitura Freska. 😉

    6. @ Goku: “Come si caaaambia per non moriiiiire…” (Fiorella Mannoia)

    7. Molto carina 🙂 una nota x l’autore: magari mi sbaglio, ma mi sa che c’è una parte in cui ti sei incasinato con le T. e le B. 😉

    8. @ Pietro: vero è. Chiedo al padrone di casa di intervenire eheh

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