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lunedì 23 dic
  • Rock and roll Palermo 2010

    Siamo a Burgkundstadt in Franconia, profonda Germania, coi Waines in tour. Guardo Roberto che dorme nel divano del backstage del club dove abbiamo suonato stasera e penso che la musica palermitana nel suo piccolo in questo momento attraversi un momento speciale, per una serie di fatti concomitanti.
    Penso agli Akkura, che sono appena rientrati da tre settimane di produzione del nuovo album, realizzato interamente a Rio de Janeiro, nello studio di Moreno Veloso (flglio di Caetano) affacciato sull’oceano.
    Penso a Fabrizio dei Second Grace che in questo momento è al Jackpot Studio di Portland, Oregon, a finire insieme al produttore JD Foster i mix del nuovo album. Penso a JD, che negli ultimi anni ha prodotto i Calexico e mixato gli ultimi due dischi di Vinicio Capossela, e che si è appassionato tantissimo al progetto Second Grace e alla scena palermitana in generale.

    Pan del Diavolo alle Officine Meccaniche

    Penso al Pan del Diavolo con cui abbiamo finito ieri le registrazioni del nuovo album alle Officine Meccaniche di Milano, condividendo i corrodoi con Gianni Morandi, Elisa e Vinicio Capossela. A novembre si torna alle Officine a mixare il disco insieme a JD Foster, lo stesso dei Second Grace, che ha sposato con entusiasmo anche questo progetto. Il disco tra l’altro uscirà nei negozi l’8 gennaio per la Tempesta Dischi, giù etichetta dei maggiori artisti della scena alternativa italiana degli ultimi dieci anni: i Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Luci della Centrale Elettrica, Il Teatro degli Orrori, Giorgio Canali e adesso il Pan del Diavolo. Niente male per due ragazzi di 24 anni cresciuti tra via Candelai e la Vucciria. E la cosa ci dà una soddisfazione doppia, visto che la produzione artistica ed esecutiva è comunque della 800A Records, e cioè assolutamente made in Palermo.
    Penso ai Waines con cui, dopo le date tedesche, domani entriamo in Repubblica Ceca, quindi Ungheria, Slovenia e poi il rientro in Italia con le importanti date di Milano, Vicenza e Roma.
    E poi penso alle altre band che spaccano in questo momento a Palermo, una delle città più aride in assoluto nel panorama musicale, quanto meno italiano.
    Ora, i risultati di tutte queste operazioni matureranno con l’anno nuovo e non posso sbilanciarmi sull’esito, ma il fatto che stiano accadendo è una grande vittoria per una scena che spesso proprio in città conosciuta poco e supportata quasi per niente, mentre altrove ha una grande considerazione
    La mia sensazione è che il 2010 sia un anno molto importante per questa scena e per Palermo. Ci facciamo un mazzo così anche per questo e nel bene e nel male ringraziamo la città che ci dà energia e l’ispirazione per fare quello che facciamo. Rock and roll Palermo.

    Ospiti
  • 14 commenti a “Rock and roll Palermo 2010”

    1. mi sembra un po esagerato e anche un po autoreferenziale,certo la scena palermitana ha un certo fermento, forse superiore alla tanto decantata catanese ma…
      gli Akkura come i second grace e i waines sono in attivita’ gia’ da alcuni anni, adesso non voglio esprimere nessun parere personale, ma non mi sembbra che abbiano fatto quel salto di qualita’ che li abbia portati alle cronache della musica “indie” nazionale come i tre allegri… le luci della… ecc…nonostante gli sforzi lodevoli, (in base a quello che leggo sulle riviste e i siti specializzati) dei pan del diavolo non saprei, registrano alle “officine” perche’ prodotti o perche’ hanno affttato lo studio?… la differenza non e’ da poco….

    2. Mon sono molto d’accordo con Dario: Palermo è alla periferia culturale d’Italia, muovere un passo dalla Sicilia è centinaia di volte più difficle che da altrove, risultati che possono sembrare modesti ad un osservatore esterno a certi meccanismi, in realtà sono clamorosi, tanto più se si pensa che sono nati in un contesto culturale di abbandono, come quello nostro, nel quale chiunque voglia fare qualcosa trova nelle istituzioni più spesso un ostacolo che un supporto.
      Ed allora ben venga se gruppi musicali, artisti, operatori, meglio se giovani tentano di trovare un loro ruolo prescindendo dalla posizione esclusivamente parasitaria che ha contraddistinto tanta attività “culturale” della nostra città. Complimenti ed incoraggiamento è il minimo che dobbiamo loro e questa è l’occasione per porgere i miei.

    3. ma per carita’,non volevo assolutamente sminuire lo sforzo dei musicisti palermitani e dei loro (sebbene
      modesti) risultati ma i fatti sono questi, e scusami giovanni senza alcuna polemica, non condivido il tuo ragionamento:”siamo alla periferia ecc…” non ha piu’ senso questo piangersi adosso, se il tuo prodotto artistico vale ora rispetto a prima hai tanti canali per metterti in evidenza e farti apprezzare, basta la volonta’, chiaro che poi subentrano tanti altri problemi…

    4. tempo perso. la mia sensazione invece è che le migliori canzoni le abbiano già fatte.

      C’era una gran festa nella capitale
      perché la guerra era finita.
      I soldati erano tornati tutti a casa ed avevano gettato le divise.
      Per la strada si ballava e si beveva vino,
      i musicanti suonavano senza interruzione.
      Era primavera e le donne finalmente potevano, dopo tanti anni,
      riabbracciare i loro uomini. All’alba furono spenti i falò
      e fu proprio allora che tra la folla,
      per un momento, a un soldato parve di vedere
      una donna vestita di nero
      che lo guardava con occhi cattivi.

      Ridere, ridere, ridere ancora,
      Ora la guerra paura non fa,
      brucian le divise dentro il fuoco la sera,
      brucia nella gola vino a sazietà,
      musica di tamburelli fino all’aurora,
      il soldato che tutta la notte ballò
      vide tra la folla quella nera signora,
      vide che cercava lui e si spaventò.

      “Salvami, salvami, grande sovrano,
      fammi fuggire, fuggire di qua,
      alla parata lei mi stava vicino,
      e mi guardava con malignità”
      “Dategli, dategli un animale,
      figlio del lampo, degno di un re,
      presto, più presto perché possa scappare,
      dategli la bestia più veloce che c’è

      “corri cavallo, corri ti prego
      fino a Samarcanda io ti guiderò,
      non ti fermare, vola ti prego
      corri come il vento che mi salverò
      oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh, cavallo, oh oh

      Fiumi poi campi, poi l’alba era viola,
      bianche le torri che infine toccò,
      ma c’era tra la folla quella nera signora
      stanco di fuggire la sua testa chinò:
      “Eri fra la gente nella capitale,
      so che mi guardavi con malignità,
      son scappato in mezzo ai grillie alle cicale,
      son scappato via ma ti ritrovo qua!”

      “Sbagli, t’inganni, ti sbagli soldato
      io non ti guardavo con malignità,
      era solamente uno sguardo stupito,
      cosa ci facevi l’altro ieri là?
      T’aspettavo qui per oggi a Samarcanda
      eri lontanissimo due giorni fa,
      ho temuto che per ascoltar la banda
      non facessi in tempo ad arrivare qua.

      Non è poi così lontana Samarcanda,
      corri cavallo, corri di là…
      ho cantato insieme a te tutta la notte
      corri come il vento che ci arriverà
      oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo oh oh

    5. E’ vero Samarcanda non è davvero così lontana ma la Speranza è l’ultima a morire grazzia’DDio!!!

    6. forse non hai capito come finisce la canzone, è la Signora vestita di nero a prevalere. era solo una questione di tempo, 2 giorni appena.

    7. Ciao dario, l’intenzione del post è solo quella di sottolineare il fatto che in contemporanea ad ottobre sono successe e stanno succedendo cose molto interessanti per band palermitane. Tutto qua, condividere il fatto con la gente e Rosalio ha ritenuto di un certo interesse “palermitano” il mio spunto. Il Pan del Diavolo è la band su cui punta la Tempesta per il 2010, il disco esce l’8 gennaio ed è l’uscita con cui l’etichetta dei Tre Allegri e company intende festaggiare i suoi 10 anni di attività. La parte esecutiva (chi “affitta” lo studio) ed artistica (chi prende decisioni musicali) è completamente by 800A Records con la massima fiducia di Tempesta. Tutta la parte promozionale, stampa, media, di distribuzione (Venus) e commerciale è by Tempesta. Progetto che continuo a considerare di ottimo profilo per una band giovane e palermitana.

    8. Ho capito perfettamente.
      Intanto che ci siamo però non possiamo solo aspettare che arrivi! Lascia che Fabio suoni felice di suonare

    9. signor Fabio Rizzo,
      non capisco perché Lei perde tempo con nickname anonimi che più che sputare veleno per invidia, non sanno fare.
      Il confronto è tra pari.
      Lei ci mette la faccia, tale Dario solo l’invidia.
      Non c’è partita, continui a suonare. Auguro il meglio a voi perchè se così fosse sarebbe un bene anche per Palermo.
      Stia bene

    10. @f.rizzo

      speriamo a questo punto che i pan del diavolo possano riuscire dove altri non hanno potuto, anche se mi permetterai da modesto appassionato di un certo tipo di musica, da quello che ho ascoltato nel loro space non mi sembra abbiano molte possibilita’, ma mi sbagliro’ certamente.

      in bocca al lupo

    11. @ dario: speriamo si. lasciamo che sia il pubblico italiano a decidere, tempesta pensa invece che abbiano grosse possibilità… e mi va di credere a loro che in questi 10 anni di cose ne hanno indovinate!
      @ natural born: ma noi si continua a suonare e produrre comunque. come dicevo prima, i risultati li decide il pubblico, non il dibattito, anche anonimo e pur sempre costruttivo, su un forum. già essere sul mercato, per noi che proveniamo dalla periferia culturale è un enorme risultato. guardiamo al 2010 come l’anno della svolta vera. in fondo ha ragione dario (o chiunque egli sia) sul fatto che ad oggi il “botto” vero palermitano non è arrivato. ma non è un buon alibi per smettere di provarci, con tutte le frecce possibili.

    12. Sono contento che gente come i Waines (ma anche i Second Grace, gli Apple Scruffs e altri) stia riuscendo a farsi conoscere a livello internazionale…
      Mi dispiace dirlo ma nel resto d’Europa c’è molto più rispetto per generi musicali che qui in Italia (e quindi anche a Palermo :)) verrebbero definiti “di nicchia”.

      In Italia da un pò di tempo a questa parte si produce munnizza simil-orecchiabile che per qualche mese farà da tormentone dell’estate per poi cadere per sempre nel dimenticatoio.

      Debbo fare i miei complimenti a questa band che ha un sound molto particolare e “internazionale” nel senso che quando li ascolti ti dimentichi da dove provengono…

      …ma contemporaneamente ti fanno sentire orgoglioso perchè il posto da cui provengono è anche il tuo e pensi…

      ….minchia ma allura sta città unnè proprio ri iccare…

    13. E per chi volesse, queste sono le prime due puntate del videoblog che stiamo tenendo per il magazine Rolling Stone dal tour dei Waines…
      http://www.youtube.com/watch?v=BMD6VTmRwtg&feature=related
      http://www.youtube.com/watch?v=PidLKsLouUI

      Abbracci da Lubiana!

    14. poi i Waines suonano al Cox 18, il posto più cool di Milano. Complimenti!

      http://cox18.noblogs.org/

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