Il Comune potrebbe essere parte civile contro l’Amia
Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha dato mandato all’avvocatura comunale di procedere, qualora esistano i presupposti, alla costituzione di parte civile del Comune nel procedimento contro gli amministratori dell’Amia che vede coinvolti l’ex presidente Enzo Galioto e l’ex direttore generale Orazio Colimberti.
Ahahahahahahaha, bella sta barzelletta!!!
Dopo che ha rinunciato alla querela contro Galioto?
Galioto, Alioto …. c’è un’assonanza
Aspettate un pò che vedo a “sbellicarmi” dalle risate..
Mia nonna POTREBBE essere una porta se avesse una maniglia.
“..e qui dalla fiera della paraculaggine è tutto. linea allo studio”
Potrebbe? Che significa potrebbe?
Dignita’ … questa sconosciuta.
Vattene alle Mauritius e dimentica Palermo e l’Italia.
Accosterei la sua storia a quella di Sucato.
[…] sopra (da Rosalio). Il contenuto della seconda riga merita, a […]
Ha ancora dubbi che possano esistere i presupposti!
Ognuno ha i suoi limiti a questo mondo.
…potrebbe….potrebbe……
Volevo solo ricordare colui che in questo blog ed in altri siti ha difeso a spada tratta la decisione di cammarata di non querelare galioto, adducendo una serie di cavilli legali, ragionamenti contorti, sofismi e via dicendo.
Il giovane avvocato sosteneva anzi che cammarata ha fatto bene perchè in un’eventuale azione giudiziaria il comune di Palermo presentandosi come parte in causa avrebbe potuto incorrere in sanzioni, quindi cammarata avrebbe difeso gli interessi di noi poveri ingenui contribuenti palermitani da possibili effetti collaterali dell’azione giuridica-investigativa.
Avete già capito di chi parlo, …. nel tempo libero fa il presidente del Club della libertà di Palermo, se volete saperne di più ecco il link:
http://www.michelepivetti.com/2009/06/24/vi-spiego-lamia/
certo, certo…
Questa è la dimostrazione che avevo ragione. Con la eventuale costituzione di parte civile il Comune ci può solo guadagnare senza perderci nulla se non gli onorari degli avvocati. Con la querela ci avrebbe appizzato lo scecco con tutte le carrubbe (in caso di assoluzione) Ma tanto non si arriverà a sentenza
cerchiamo di tenere presente gli effetti penali,
ormai scongiurati,
da quelli civili che comportano un’ammenda pecuniaria,al massimo.