Massimo Ciancimino: “Provenzano consegnò le mappe del covo di Riina”
Massimo Ciancimino ha reso nuove dichiarazioni spontanee al processo in cui è imputato per riciclaggio a Palermo e ha consegnato dei documenti cartacei. Ciancimino ha dichiarato che fu Bernardo Provenzano a permettere la cattura di Totò Riina: «Provenzano ha consegnato le mappe della locazione dove poi è stato trovato Riina. Comunque non posso fare altre dichiarazioni per rispetto dei magistrati con i quali sto parlando».
Potrebbero esistere delle registrazioni dei colloqui di Vito Ciancimino nell’ambito della trattativa con Cosa nostra.
Bernardo Provenzano è indagato nell’ambito dell’inchiesta sul “papello”.
AGGIORNAMENTO n.1: Ultimo, che arrestò Riina, ha ribattuto a Ciancimino: «Ciancimino è uno dei tanti servi di Riina. Infatti è chiaramente falso che il boss sia stato arrestato in seguito alle dichiarazioni di Bernardo Provenzano. Ma la cosa più grave è che ci sia qualcuno all’interno delle istituzioni che legittima questo servo di Riina. Questo significa evidentemente che i servi di Riina sono anche all’interno delle Istituzioni e certamente non sono il generale Mori e il capitano De Donno: forse sono gli stessi che hanno isolato e delegittimato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino».
AGGIORNAMENTO n.2: Massimo Ciancimino ha annunciato che querelerà Ultimo.
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