Ho sentito questa frase migliaia di volte e devo ammettere che rispecchia la realtà.
E sapete perché? Perché i palermitani odiano la propria città, non la accettano, non la conoscono, se ne vergognano. E non sto parlando del “popolino” (termine che uso senza alcuna accezione offensiva, ma solo per fare intendere al lettore di quale parte di popolazione sto parlando) che, con tutti i suoi difetti, riconosce la grandezza di questa città, a modo proprio la apprezza e talvolta crede di non esserne degna.
Parlo proprio di quella fetta di palermitani del ceto medio e medio alto, istruiti o pseudo tali, che viaggia ma non osserva, che vede solo quello che vuole vedere.
Questi palermitani, che siamo noi, hanno avuto inculcato sin da piccoli che tutto quello che viene da fuori è bene, tutto quello che è proprio di questa città, non “serve”. E tutto questo è stato, e lo è tuttora, avallato da anni di televisione nordica che ha convinto l’Italia intera, noi compresi, dell’esistenza di un nord “operoso e civile” ed un sud “retrogrado, ignorante e lavativo”, omettendo però che questo nord è frutto del lavoro di tanti meridionali. (E qui ci vorrebbe un post a parte per approfondire i motivi che hanno portato alla crescita del nord a scapito del sud). Continua »
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