15°C
giovedì 19 dic
  • Berlusconi e Dell’Utri indagati per mafia a Firenze?

    “Silvio indagato per mafia”

    Il quotidiano Libero ha aperto oggi con il titolo «Silvio indagato per mafia» e sostiene che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il senatore Marcello Dell’Utri sarebbero indagati per mafia a Firenze da ottobre nell’ambito dell’inchiesta sulle stragi degli anni ’90. I collaboratori di giustizia avrebbero fatto i nomi dei due politici e sarebbero in corso verifiche.

    Il procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi ha smentito: «Libero può scrivere quello che vuole. Berlusconi e Dell’Utri non sono indagati».

    Berlusconi ha dichiarato: «Accuse infondate e infamanti. Non capisco come si fa a pensare una cosa del genere».

    AGGIORNAMENTO: Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, ha dichiarato: «Capisco perché da Firenze abbiano smentito la notizia: era stato scritto che li avevano iscritti loro. Su di noi nessuno l’ha scritto e quindi non diciamo niente»

    Palermo, Sicilia
  • 40 commenti a “Berlusconi e Dell’Utri indagati per mafia a Firenze?”

    1. Michele P. l’abbiamo riportata appunto nel post.

    2. Certo se andate a leggere quello che scrive Libero…

    3. se invece leggeste Repubblica capireste che non sono le stragi il problema di alfa e beta(penso che sappiate di che parlo,una vecchia inchiesta poi arenatasi tanto tanto tempo fa ma che oggi sembra tornare attuale) bensì…I PICCIOLI.
      quelli SI che sono un problema….se hanno la prova che il “grande imprenditore”fattosi da solo era finanziato dai “grandi mafiosi di brancaccio” beh!la cosa è ben diversa…anche se gl’italiani potrebbero fottersene anche di questo…
      pequod

    4. Domani sentiremo che la Bindi é un trans, operato; dopodomani che la Brambilla é bionica; il giorno dopo che Topo Gigio é un terrorista,; il seguente, che la fata turchina é in realtà il capo della Loggia P2.
      Pequod, ma ci facci il piacere!!!

    5. Chi legge solo un testo e pensa che il testo sia verbo, dimostra di avere poca capacità critica. Io leggo molti giornali, poi ovviamente ho delle mie idee di base. Ma non credo nel verbo assoluto eterocostituito, Pequod.

    6. Oltre a leggere “molti giornali” leggiti anche gli atti processuali del processo Dell’Utri dal quale lo stesso è uscito con una condanna a nove anni (in primo grado) per concorso esterno in associazione mafiosa. L’appello è in dirittura d’arrivo e rischia di finire anche peggio (per lui)! Vi troverai tutti i rapporti (anche d’affari) avuti da Berlusconi con i vari Vittorio Mangano (l’eroe!), Stefano Bontade, Mimmo Teresi, Tanino Cinà. Tutte raccomandabili personcine che alla fine degli anni ’70 avevano alcuni miliardi di lire rastrellati, sappiamo come, in Sicilia e che aspettavano solo di essere investiti da qualche “pulito” impremditore rampante.

    7. Uma
      spillo ti ha già risposto ma..ma tu sei una che legge no?
      cosa?
      forse….. oppure….o…
      come hai detto? eterocostituito..?
      ma che brava! si tu sei una che legge,non c’è dubbio.
      cosa?
      by Uma

    8. Atti processuali? Siete deviati dal travaglismo. Gli atti processuali sono riflessioni relative. Il fatto che le scrivano dei magistrati, non li fa diventare fatti oggettivi in sè.
      Le dichiarazioni dei collaboranti diventano prbanti se confrontate nelle date e nei fatti, e se concordano con altre dichiarazioni di altri collaboranti.
      Se no, sono solo stratagem mi di persone condannate all’ergastolo a vita, di uscire prima dalla galera.

    9. Costituiti in modo diverso, ossia capaci di operare sintesi di diversità, Pequod. Che scuole hai fatto?

    10. Per sua fortuna non ha fatto le scuole che sta riformando la Maria Stella.

    11. Uma di confronti nelle date e nei fatti ne troverai a Iosa (tant’è che il tipino s’è beccato nove anni), prima di leggerli, cerca però di curare la tua “devianza dal Berlusconismo, Fedismo, Feltrismo, Belpietrismo…………”

    12. sicuramente non quelle di chi “scherzando” STROZZEREBBE chi scrive di mafia,siano essi libri o fiction, comunque visto che sei una persona “colta” hai sentito parlare mai di INCAPRETTAMENTO….?
      c’era un tempo ,triste , in questa città se ne parlava molto ma ..ma tu eri impegnata a frequentare le “tue scuole” ,forse…

    13. Nel 1999 Francesco Giuffrida, vicedirettore della Banca d’Italia a Palermo, durante il processo Dell’Utri, sostenne (in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di Palermo riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni 1975-1984) che non era possibile identificare la provenienza di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell’epoca, in contanti e assegni circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).[36] La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all’origine della Fininvest.

      Querelato per diffamazione da Mediaset, nel 2007 Giuffrida giunse a un accordo transattivo con i legali di questa, per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine, che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l’origine di otto transizioni dubbie) e la dichiarazione conseguente che tutte le «operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l’apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo Fininvest».[37]

      I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque emesso una dichiarazione, riportata dall’ANSA, in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il 18 luglio) del fatto che i legali Mediaset avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento (“una bozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non corrispondesse alle reali acquisizioni processuali”), né la versione definitiva leggermente corretta (“non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute”).

      La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo solo basata su “una parziale documentazione”, ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva “trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri”, in quanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso che alcune operazioni erano “potenzialmente non trasparenti” e non aveva “fatto chiarezza sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest”.[38][39]

      Tale ritrattazione, contenuta nell’accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il professor Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi.

    14. Aggiungo al bel commento di Orchiclasta: il Giuffrida venne nominato quale consulente della Procura direttamente dai vertici di Bankitalia. Nella querela per diffamazione si venne però a trovare solo in quanto la stessa Bankitalia non gli fornì copertura legale! Vorremmo spiegato come mai oggi lo stesso Istituto paghi però gli avvocati all’ex governatore Antonio Fazio accusato di gravi reati.
      Il parallelo potrebbe spiegarci il peso a cui viene oggi sottoposto il bravo funzionario che cerca di mantenere la schiena dritta.

    15. Oggi Dell’Utri è ospite della Annunziata a “in mezz’ora”, vediamo che ci racconta. Semprechè la Lucia non lo incalzi al punto da fargli abbandonare la puntata come fatto tempo fà dal compare Berlusconi.

    16. e’ inutile che scrivete chilometri di commenti su fatti
      di trenta anni addietro.
      Solo teoremi,insinuazioni e
      pettegolezzi consentiti in un paese libero,checchesenedica.
      Della 1/2 ora dell’Annunziata,mi ha colpito la fredda
      serenita’ dell’intervistato,e le risposte alquanto logiche sulle quali l’Annunziata ha avuto poco da replicare.
      Con cio’ non sto prendendo alcuna posizione,in quanto e’ mia abitudine di farmi un convincimento di fatti e
      situazioni da me direttamente vissuti,e non mi lascio
      facilmente permeare da quanto viene fatto girare su tv stampa ed internet compresa.

    17. a giorgio delle 15,03
      una volta per tutte ci mettiamo d’accordo su questi benedetti nick?O cambi tu o cambio io.
      Le procure sono 4.
      Dopo Firenze,c’e’ Palermo,Caltanissetta e Milano.
      Per adesso la smentita e’ solo da Firenze.
      Anche in questo caso,staremo a vedere ed a sentire.
      Che altro possiamo fare?

    18. provo un profondo schifo.

    19. Nessuno vuole condannare niente e nessuno, ma certo che se uno viene condannato, anche in primo grado, per qualsiasi reato, dovrebbe dimettersi immediatamente. Anzi non dovrebbe essere nemmeno candidabile, ne vale l’onore (per questo “onorevole”) del posto e di cosa si rappresenta.

    20. e’ proprio questo il punto.Cosi’,sulla base di una dichiarazione di un pentito(o meglio collaboratore di giustizia),allettato dai benefici di sconto di pena,
      intanto “bruciamo” la carriera politica e roviniamo la vita a tanta gente,e,dopo dieci anni,lo assolviamo perche’ il caso non sussiste,e nessuno paga.
      Questa e’ una materia tutta da rivedere e riformare.

    21. @ Giorgio: a me risulta che prima di concedere lo status di “collaboratore di giustizia” i magistrati fanno indagini sui fatti che uno racconta, sulla loro fondatezza e sulla loro rilevanza. Cioè non si diventa pentiti suonando il citofono al tribunale e dicendo: “Salve, volevo informarvi che il signor Mario Rossi è il capo della Mafia”. Senza i collaboratori di giustizia (e senza le intercettazioni) il contrasto alla Mafia sarebbe molto meno incisivo.

      ps sul fatto di “essere allettato dai benefici”, tu accetteresti un contratto in cui ti offrono solo dei costi ma nessun beneficio? Non credo.

    22. come la fondatezza delle dichiarazioni di Scarantino nel 92,
      e quelle di Spatuzza oggi?
      Insomma,quella 126,chi la rubo’?

    23. Sulla 126 mi pare che abbiano avuto riscontro le dichiarazioni di Spatuzza. Ma il punto è che secondo me non va preso come oro colato quello che dicono i mafiosi ai magistrati (che va appunto verificato), così come non va fatta una caricatura dei collaboratori di giustizia.

    24. ps
      il punto che non raccogli e’ che uno condannato all’ergastolo non esita ad inventarsi qualunque
      teorema pur di trarne un beneficio.
      Un ergastolano non ha nulla da perdere,e,se delinquente incallito,non ha etica.
      Resta il fatto che noi,comuni mortali,
      non sappiamo niente di niente
      quello che sappiamo lo apprendiamo dai media,
      e ci sono solo 2 categorie di persone
      i Responsabili che si guardano bene dal giudicare,
      e gli Irresponsabili che hanno tutto chiaro,che sanno tutto e che vedono tutto.

    25. si’,ma adesso non e’ piu’ importante chi la rubo’,quanto il fatto che 17 anni fa il fascicolo era stato archiviato sulle dichiarazioni di Scarantino
      e la sentenza passata in giudicato,ed ora si riparte.
      Si archivia e si riapre.

    26. A me interessa lo Stato di diritto, sia che coinvolga Berlusconi o Stasi, o chiunque possa essere dosiprivato della libertà, senza prove certe.
      Non ricordo chi lo disse, ma concordo da sempre, ‘meglio un colpevole libero, che un innocente in galera’.
      La giustizia laddove é basata su ipotesi, o su, e questa é oltremodo bella come definizione, più ipotesi indiziarie che cumulandosi diventerebbero automaticamente prove, é secondo me di una pericolosità straordinaria.
      I magistrati sono uomini, e come uomini che hanno la responsabilità di decidere il ‘destino di altri uomini, dovrebbero non essere certi, ma certissimi, delel cose che imputano. Non si può in uno stato di diritto ancora mettere sotto accusa persone e condannarle sulla base di ‘indizi’, e non le chiamo ‘prove indiziarie’, perché gli indizi non hanno la consistenza della ‘prova’, che é fatto certo e verificabile, non ipotetico o sommabile ad ‘indizi’ e quindi ‘sospetti’.
      Questo é il fondamento del diritto per me.

    27. le intercettazioni
      si’,e’ vero,possono aiutare,
      ma se io sospetto di essere intercettato,posso diabolicamente fare affermazioni false,se voglio colpire qualcuno.
      pizzo free
      che garanzia ho che questi che dichiarano di non pagarlo,poi effettivamente non lo pagano?
      E se lo pagano e si sono messi nella “lista”?
      Buona operazione di marketing.
      Siamo sulle sabbie mobili.

    28. Contano i fatti, verificati dalle parole. Non le parole.

    29. L’unica che non mente mai sarà sempre la storia. Ricordate i grandi statisti Andreotti e Craxi (per non parlare di Mussolini) l’uno prescritto nonostante riconosciuto mafioso sino al 1980, l’altro fuggito da ladro ad Hammameth e condannato contumace. Ma quanto sono indispensabili questi grandi statisti di oggi per meritarsi la vostra strenua difesa a spada tratta? Tengano conto dei pesanti indizi che gravano su di loro e cedano il passo ai galantuomini che sono presenti all’interno dei loro stessi schieramenti.

    30. e,quando i fatti sono impalpabili,di cosa stiamo parlando?

    31. Spillo 68, fai un commento negativo agli statisti Andreotti e Craxi. Pace su Andreotti, che da buon democratico cristiano ha annaquato nel tempo, la matrice liberale della DC, per passare ad una politica di compromesso politico con l’opposizione, che io personalmente non condivido, ma invece Craxi, intanto ha cercato, almeno nella fase iniziale, di cercare una posizione ‘riformista’, anche progressista a sx, poi si é imbarcato con le vecchie volpi come Andreotti, abituate al compromesso.
      Nella storia politica nazionale, per me Craxi é stato un uomo coraggioso, ha meriti che Andreotti non ha, se non quello di cercare di tenere in equilibrio quasi tutto, anche le cose più impossibili. Ricordi il discorso in Parlamento sul problema del finanziamento pubblico? La storia spero farà giustizia di tante cose.

    32. Dopo avere letto che Craxi è stato un uomo coraggioso (cosa che si commenta da se), vi invito a visionare questo simpatico siparietto:
      http://tv.repubblica.it/copertina/fini-fuorionda-su-berlusconi-integrale/39739?video

    33. pare che Fini abbia fatto un po’ di confusione
      c’e’ una rettifica infatti.

    34. Per Craxi ed Andreotti la storia ha già fatto giustizia: il primo mafioso (provato fino al 1980) il secondo ladro ed in fuga all’estero per non marcire nelle patrie galere! In merito al leggendario discorso in Parlamento il cui succo era: “è vero che io ho rubato ma così facevam tutti”, anche quello purtroppo ha fatto storia….. e tu sei rimasta la sola a ritenerlo degno di un grande statista.

    35. Uma, tralascio di affondare il coltello nella piaga,l’hanno già fatto Spillo e Annibale. Secondo noi Craxi era un “latitante”, secondo te e la vulgata Mediaset un povero “esule”. Chiamiamole “visioni” diverse, non mi interessa polemizzare sul colore della notte.
      Veniamo invece alla politica craxiana, senza parlare delle sue vicende giudiziarie.
      Nel 1980 il debito pubblico stava al 60% in rapporto al pil, nel 1992 schizzò al 118% e nel settembre 1992 la lira uscì dallo SME. Chi fu il maggior responsabile di questa quasi-bancarotta? Evidentemente chi era al governo. E chi fu al governo in quegli anni? Il più longevo al governo fu Craxi (1983-1987).
      Vogliamo parlare della sua politica estera da vero “levantino”? Con un piede dentro l’allenza atlantica e con l’altro a foraggiare e coprire l’OLP quando era ancora una bella organizzazione terroristica. Vogliamo parlare dell’Achille Lauro, di Abu Nidal, Leon Clinghoffer etc. etc.? Facciamolo, sarebbe interessante vedere i salti mortali dei Quagliarello e dei Sacconi attuali per tenere insieme la contraddizione di essere senza se e senza ma contro il terrorismo ma allo stempo contro il Reagan della crisi di Sigonella difendendo a spada tratta i dirottatori dell’Achille Lauro. L’unica cosa degna che fece Craxi in quel frangente fu dimettersi.
      Solo in paese dalla memoria nemmeno corta, ma proprio inesistente, come l’Italia, possono passare solo pochi anni per ribaltare completamente i fatti e santificare post mortem persone del genere.

    36. vi riassumo l’intervento di Gianfranco Micciche’
      ieri in II serata ospite di Exit (La 7).
      1.i PM,avvocati dell’accusa con a disposizione le forze dell’ordine,(cosa che non ha l’avvocato della difesa)
      hanno il compito di
      accertare i fatti “a colpa e discolpa”.
      Avete mai sentito che qualche PM abbia mai
      portato argomenti a discolpa?
      2.Questo non e’ un paese normale.
      Come si puo’ dar credito ad un elemento come Spatuzza che e’ uno che ha a carico decine e decine di omicidi ed ha sciolto nell’acido un bambino di 11 anni,dico ha sciolto nell’acido un bambino di 11 anni!
      3.La Mafia usa tante armi e la menzogna e’ una di esse.
      Da questo Governo la Mafia ha avuto piu’ danni.
      Logico che si voglia vendicare.
      4.Nel 93 S.B. non era sceso in politica.
      Non aveva potere pubblico.Come e’ possibile che qualcuno possa pensare che la mafia si potesse rivolgere a S.B.?
      5.Il ricambio della classe dirigente e’ all’attenzione
      del PDL,ma non e’ un’operazione facile.I migliori preferiscono svolgere una professione(avvocati,medici,ingegneri,architetti).Chi non riesce
      nella societa’ civile si mette in coda per entrare in politica.
      6.Con quello che succede oggi in Italia,bisogna scappare da questo paese di pazzi.
      ***************************************************
      Riflettiamo,ragazzi

    37. @Giorgio
      Miccichè non è quello che , più volte , ha dichiarato che il reato di “concorso esterno” è da abolire ?
      Non mi sembra che , il suo ,sia un giudizio attendibile .

    38. Egregio Marco Ghini
      col mio commento ho voluto solo dare uno spunto di riflessione,dopo avere casualmente ascoltato,tra gli altri, l’appassionato ed accalorato intervento di G.Micciche’,
      su cui non ho nessun elemento
      per trarre giudizi di sorta.
      Su una cosa pero’ concordo con G.Micciche’,ed e’ quanto
      lo stesso afferma al punto 6.

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram