Ho desiderio di musica. Scelgo i miei brani del cuore, molti sono dei primi anni ’90. Sembra trascorsa una vita ed, al massimo, saranno una decina d’anni da allora…
Invecchio. Questo mi dico mentre accendo una sigaretta. Ecco qualche capello bianco, che palle!!
Adesso lo rivedo. La musica è proprio quella. Quella di quella partenza da Trapani. Eravamo al porto ad aspettare la nave che ci avrebbe portati in Sardegna. Un viaggio estivo per certi versi irripetibile.
Irripetibile perché, innanzi tutto, nessun capello bianco…e poi, quella leggerezza. Sì, anche un briciolo di incoscienza, certo. L’estate si srotolava e noi eravamo lì. Sorridenti, beati e forse ancora piuttosto immaturi. Ridevamo sempre. Non c’era Facebook e le e mail erano ancora racconti che mi arrivavano da un amico che viveva negli States. Mi raccontavo di questo prodigio della tecnologia ed io ascoltavo con gli occhi sgranati. Ma come? Una “lettera elettronica” che giunge all’istante? Ed ora, eccoci, a non poterne quasi fare a meno. Una decina d’anni, ecco. Come raccontarli? Che direi a mio nipote? Che per certi versi la musica è davvero sempre la stessa. Ma che, allo stesso tempo, da Facebook è nata una manifestazione come mai prima d’ora. Che adesso i mafiosi comunicano con dei pizzini elettronici. Continua »
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