Bonus/Malox
Diciamoci la verità, quest’estate abbiamo fatto malafiura con quei chili di troppo, arrivò settembre e cominciammo a pensare ad una dieta seria, il pensiero ci portò ad ottobre e cominciammo a programmare cibi ed esercizi fisici, l’avvento di questo novembre piovoso ci sconsò un poco i piani (mi nni vaiu a curriri cu ‘stu tiempu?). Dicembre lo prendiamo di petto: riso, verdure, ‘na mela a colazione e appena se ne accorgono colleghi, amici e parenti Ncà tu fissa, uora ‘a dieta l’ha accuminciari? Vero è, ragione hanno. Dicembre manco comincia che dedichiamo le nostre giornate festive a Pantagruel e le nostre nottate a pregare San Pellegrino, l’inventore della Magnesia.
La “Madonna” appena passò, pizza e sfinciuni alla vigilia ci uscì dalle orecchie, l’otto dicembre poi che fa? Non rispetti la tradizione? Non te lo mangi il “Baccalaro”? E che fa finiu? Se rimane un pezzo di sfincione che fa lo butti? “È peccato”. Cominceremo a capire il significato di “stocca fisso”. Cipolla, caciocavallo, carciofini e baccalaro ci stroncheranno regolarmente. Finiremo le giornate sempre allo stesso modo, bussando alla vicina: «Signora Mancuso che c’hà un Malox?». E la vicina sperta regolarmente ci risponderà: «Aspettasse che ci do di meglio» e allontanandosi si ripresenterà con una scatola di iniezioni e sempre la stessa frase: «Si facissi una Bivitassi ca ci passanu tutti cuosi».
Stiliamo un patto di non belligeranza col nostro fegato che dura appena quattro giorni.
E arriva! Santa Lucia. Ode all’arancina, marchio doc, docg, igt, dop, del palermitano verace, vero e fiero inno alla “palermitudine” che prevede un “fioretto” alla santa di turno. Proibiti pane e farinacei, pena…la perdita della vista di cui Santa Lucia è protettrice. Continua »
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