Ballottaggio online per il logo dell’Università di Palermo
Sul sito dell’Università degli Studi di Palermo è possibile votare per il ballottaggio per l’eventuale cambiamento del logo dell’Ateneo. Si è svolta una prima fase di voto per la scelta di un logo alternativo e il ballottaggio proseguirà fino al 20 dicembre.
Ben venga il ballottaggio per un logo, ma non si può che accoglierlo con un velo di sarcasmo. In un’università dove i baroni reclutano secondo le loro clientele e dove alla filiazione scientifica si unisce anche quella naturale; dove dottorandi, cultori della materia e precari di ogni grado fanno spesso lezione senza vedere una lira o quasi, ci viene chiesto più volte di esprimerci sulla bellezza di un logo…
mah.. facevano tutti schifo!! ma perché non fare un bel concorso pubblico??
Ciao Nicola, te lo ricordi il tuo post in cui lamentavi la totale assenza di qualsiasi comunicazione d’ateneo? Ti ricordi che la notizia del concorso per ricercatori era stata imboscata in una pagina web illeggibile? Dico, capisco tutto, però, dico, apri unipa.it e vedi se la situazione è la stessa di quella di pochissimo tempo fa. Al solito, noi siciliani abbiamo questo gusto dell’irredimibilità che però non mi aspetterei forse da te (sempre capendo tutto il contesto, non sono cretino).
Questa richiesta di parere sul logo secondo me è importante. Prima perché chiunque abbia a che fare con l’università sa quanto quello attuale sia inutilizzabile e illeggibile, una macchia di colore (tutte cose che non hanno a che fare con la “bellezza” ma con l’usabilità). Poi, oltre la questione specifica che magari giudichi marginale, queste richieste sono un tentativo di fare le cose in maniera partecipata, di aprire, di coinvolgere la città e gli utenti nelle decisioni, almeno sul versante della comunicazione. E per far ciò, anche questa è una novità, più volte l’università si è rivolta a Rosalio, considerandolo come una piazza virtuale e luogo pubblico della città. Pure questo non mi sembra poco!
Ciao Francesco, ho visto da tempo che il sito è stato ridisegnato, e ora è molto più attraente, ma la navigabilità mi sembra non sia cambiata molto. E proprio sul punto cruciale della trasparenza sul reclutamento non è cambiato nulla. I bandi per i concorsi “veri” non sono sul link “bandi e incarici” (dove ci sono solo bandi minori per co.co.co) ma invece bisogna andarli a scovare nella sezione “documentazione e archivio storico” (dimmi tu che scelta), dove poi, in una pagina incasinata, c’è il link “concorsi”. Da parte sua, Ateneo News continua a fornire notizie sui bandi dell’università più assurde, ma non su quella di palermo, a meno che non si tratti di borse e premi minori, invece di contratti, assegni e concorsi per docenti mai traccia. Dietro questa mancanza di trasparenza c’è incompetenza sull’uso dei new media, ma anche un’intenzione specifica di lasciare certe notizie all’oscuro. Quindi, si, mi sembra che la situazione sia la stessa.
io ho votato per il vecchio logo. secondo me c’è “più storia dentro”. Il nuovo mi sembra troppo “pulito” e quindi visibilmente nuovo. Non si porta dentro un minimo di storia dell’università.
Ciao Nicola, a dire il vero non penso che dietro le difficoltà di consultazione di parti di unipa.it ci sia incompetenza o chissà quale volontà oscura di rendere inaccessibili le informazioni. Al contrario, dal momento che faccio parte del gruppo di lavoro che si occupa di riorganizzare questo sito, ti posso assicurare che è in atto un grosso sforzo di trasformazione della comunicazione sul web dell’ateneo, portato avanti con serietà e competenza, che mira a rendere più agevole la navigazione del sito e più logica l’organizzazione dei suoi contenuti. Concordo sul fatto che ancora ci siano sezioni poco visibili e male organizzate, ma questo dipende dal fatto che unipa.it è formato da una miriade di sottositi, gestiti da singoli uffici, che è molto difficile coordinare tra loro, prima di tutto proprio per la loro numerosità. Eppure da mesi si sta lavorando per far sì che si raggiunga un maggiore coordinamento e con grande impegno di tanti si sta promuovendo anche il passaggio a un’unica piattaforma tecnologica. Al momento si vedono solo i primi piccoli risultati di questo lavoro immenso, che però a mio avviso, vista la rapidità con cui sono stati raggiunti, sono ammirevoli. È vero che sono ancora risultati parziali e il motivo è che per poter completare la riorganizzazione del sito abbiamo atteso il nuovo organigramma dell’Amministrazione (che è stato pubblicato proprio oggi).
L’Università sta cercando di cambiare in meglio, traendo anche spunto dagli errori passati, e vorrebbe che questo cambiamento fosse partecipato e sostenuto dal tessuto sociale che le sta intorno. E in questa direzione va inteso il tentativo di coinvolgere nelle sue scelte di comunicazione (essenziali per un ateneo con dei numeri e una storia come quello di Palermo)tutti coloro che gravitano più o meno direttamente intorno a questa realtà. Quindi penso che soprattutto le energie giovani della città, piuttosto che riproporre il solito trito atteggiamento di critica nei confronti del lavoro altrui, comincino ad adottare un punto di vista un po’ più propositivo e ad apprezzare quello che, seppur lentamente e con sforzo, si sta facendo, piuttosto che quello che ancora non è stato fatto (ma a cui tante persone stanno già lavorando con impegno).
Penso a tutta quella carta intestata ed a quei timbri che dovranno essere sostituiti per rappresentare al meglio il nostro caro ateneo. Basteranno 1 milione di euro ???
il sito è strutturato male…molti link..riferimenti messi in primo piano e completamente inutili..x trovare l’elenco delle facoltà bisogna spostarsi cn la barra e scendere sulla destra..mentre invece il bel calendarietto è ben in vista…non parliamo poi del sito della facoltà di ingegneria che è una offesa all’intelligenza umana.
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ma scusate , questi loghi esistevano già all’università andatevi a vedere i loghi della facoltà di economia , vi ricorda qualcosa???? eeeeee Marrone Marrone
Cara Maria Claudia, so che ci sono persone come te che lavorano con serietà e competenza, già il fatto che rispondi a una critica lo dimostra. Allo stesso tempo un sito si giudica per quello che è e che è stato, da molto tempo. Ho lavorato per alcuni mesi con mia moglie che fa siti web per una grande azienda e so quanto ci vorrebbe a spostare il link “concorsi” dal posto assurdo e inaccessibile in cui si trova ora alla sezione “bandi e incarichi”: pochi minuti; questo lasciando inalterata la grafica che richiede più tempo per essere cambiata. Quindi giudico i cambiamenti quando saranno dimostrati, non solo annunciati. Non penso di avere un atteggiamento negativo, solo realistico. Per quanto riguarda il sondaggio sul logo ho già detto ben venga, ma ho colto l’opportunità per parlare di cose ben più importanti. Visto che vi volete aprire democraticamente alla rete, un consiglio: perchè non raccogliete direttamente dagli utenti feedback su come migliorare il sito?
mi fa piacere che il dibattito su questi temi sia sempre vivo. e sono assolutamente d’accordo a raccogliere i suggerimenti degli utenti. è quel che in vari modi stiamo già facendo, e che s’era provato a fare anche grazie a rosalio, convocando una riunione a fine settembre scorso per discutere apertamente e serenamente sul progetto della nuova identità comunicativa dell’ateneo. annunciata per tempo anche su questo blog, è andata pressoché deserta. ma, capisco, quel giorno pioveva.
ps: logo di economia?
vi ricordo al proposito che s’era provato a indifr una runione inforn