Danilo Dolci
Devo ad una cara amica il privilegio di aver conosciuto in vita Danilo Dolci, nella sua casa di Trappeto. Ricordo gli occhi chiari e buoni di un uomo che, in uno studio che più semplice non si può, preferiva porti domande piuttosto che rifilarti risposte o convincenti soluzioni. Mi è sembrato giusto ricordarlo anche su Rosalio attraverso una sua poesia.
C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
E’ stato ristampato da Sellerio un interessante libro-inchiesta di Danilo Dolci degli anni Cinquanta (Banditi a Partinico). Ne parla Francesco Virga su http://piazzamarineo.blogspot.com/2009/12/banditi-partinico-ieri-e-oggi.html
non c’è dubbio, una persona da cui si puo imparare ancora molto. anche io l’ho conosciuto ma ero troppo piccola per poterne capire tutta la validità!ricordo solo un omone grande grande e un maglione blu…adesso che sono ad un età dove mi è possibile capire, vi segnalo “la radio dei poveri cristi” della navarra editore, dalla collana fiori di campo.Contiene i diari del progetto e della realizzazione della prima vera radio indipendente creata da Dolci.
come potrete vedere fra le proposte di addiopizzo travel troverete i luoghi che ricordano la GRANDE figura di Danilo Dolci
http://www.addiopizzotravel.it/inostriluoghi.asp?frame_puls=2
P.S. Donato credo di conoscere quella cara amica.anche a me mi aveva dato la tua stessa possibilità ma purtroppo non sono riuscito ad incontrarlo…
si potrebbe dire che danilo dolci è stato uno che ha riformato il modo di pensare dei siciliani attraverso le sue battaglie e opere. stranamente è una figura che oggi sembra essere dimenticata, eppure vive nella memoria di molti. sarebbe giusto rivalutarna la memoria anche nelle generazioni più giovani che non lo conoscono.
Danilo Dolci e la sua maieutica popolare,ai tempi lo avevo studiato all’università al corso di sociologia urbana e rurale.
Un grande esempio che dovrebbe far parte dei programmi di insegnamento delle scuole siciliane,che almeno così potrebbero differenziarsi dalle scuole ITALIANE dove si cancella la geografia.
Che vergogna!
Segnalo questo sito curato dal saggista Gaetano G. Perlongo: “Danilo Dolci. Fare presto (e bene) perché si muore” – http://www.inventareilfuturo.com