Sgomberato lo ZetaLab
Lo ZetaLab, laboratorio sociale occupato sito in via A. Boito, è stato sgomberato nel pomeriggio dopo ore di tensione tra le forze di polizia e gli occupanti, tra cui alcuni rifugiati politici sudanesi, che non volevano abbandonare la struttura.
AGGIORNAMENTO: cinque manifestanti sono rimasti contusi o feriti lievemente. Tre manifestanti sono stati fermati ma il giudice non ha convalidato gli arresti.
Video da c6.tv.
La polizia ha caricato sui manifestanti, causando tre feriti.
È in corso davanti l’edificio di via Boito un’assemblea permanente e sono state montate anche alcune tende.
Due rappresentanti dello Zetalab con Fabrizio Ferrandelli, Toti Cavalieri e Angela Giardina, hanno annunciato l’inizio dello sciopero della fame dal tetto dell’edificio.
è una VERGOGNA!!!
Finalmente! Non era un luogo di legalità certamente…tra occupazione abusiva e illegalità di varia natura. Se ci sono davvero rifugiati politici, che vengano ospitati in strutture idonee.
Solo a guardarlo dall’esterno sembrava un ritrovo di drograti e delinquenti. Adesso spero che il Comune lo ristrutturi per ospitare una scuola o qualcosa di utile per la comunità.
La polizia carica solamente quando ne ha motivo. Deve pur fare rispettare la legge…
Centro sociale ‘occupato’. Cerchiamo di capire la terminologia.
Centro sociale é una definizione talmente vaga da essere incomprensibile. E un luogo di raccolta sociale, di persone che si radunano per uno scopo sociale?E quale é lo scopo sociale? Il teatro é un luogo sociale? La piazza é un luogo sociale? Fatemi capire.
Per me sì.
L’accezione diversa é l’essere questo luogo sociale ‘occupato’, ossia ‘preso’, ossia ‘invaso’.
Occupato ricorda le truppe di occupazione durante la guerra, e forse a questi riferimenti fanno riferimento ad una guerra, che tali persone pensano di combattere.
Io non credo alla necessità di pensare la propria esistenza in termini contro, ed in termini di contrapposizione pre-costituita. Non vedo guerre se non nella testa di chi vive pensando a sé stesso in guerra con altri e credo prima con se stesso.
Quindi, non trovo innaturali ragioni nello sgombero di un luogo, investito di significati incomprensibili a chi cerca dialogo e comunicazione anziché inutile contrapposizione.
Propongo un compromesso: gli occupanti liberino la struttura che detengono in forma illeggittima e gli si diano in cambio gli scranni di sala delle lapidi perennemente deserti.
Così prendiamo i classici due piccioni con una fava!
ospitavano rifugiati del darfur, in attesa del permesso di soggiorno per motivi politici. non conosco la struttura. non mi interessa come appaia, se – come dicono – era una presenza attiva sul territorio e lavoravano da 10 anni. pare che la struttura (non posso confermare la voce) sia destinata ad una associazione vicina alla destra, e che dovrebbe essere destinata ad asilo privato. se è vero mi chiedo con quale diritto si dia una struttura pubblica per lo svolgimento di una attività di lucro (come peraltro avviene di consueto), soprattutto se si tratta di togliere la stessa struttura a chi la detiene e la usa a scopi “sociali” da dieci anni. pare che abbiano proposto una alternativa alla insedianda associazione, e che abbia categoricamente rifiutato. a me, sinceramente, mi faceva pena vedere tanti ragazzi di colore in piedi di notte fuori dal luogo dovre avrebbero potuto godere di un provvisorio tetto dove dormire e lavarsi. la verità qual’è? in questa guerra fra opposte fazioni quello che ci perde è la dignità della città. Il problema credo che sia la totale distanza della politica dai problemi, che si intendono risolvere con l’uso delle maniere forti e la linea dura. non mi pare un buon segno
l’edificio di via Boito dove opera il Laboratorio Zeta è stato assegnato all’associazione Aspasia che a quanto pare in quei locali dovrebbe aprire un asilo, non pubblico (come si auspicherebbe) ma privato. all’ associazione aspasia era stata offerto un locale, il pascoli, GIA’ pronto per funzionare come asilo.
vuoi mettere con la struttura in questione? soprattutto la location…
@marco c.
si effettivamente quella struttura di “drogati e delinquenti” (che poi sarebbe il caso di conoscere prima di giudicare) stona in una città che brilla per ordine, legalità e qualità della vita.
ora si che finalmente si è ripristinata un pò di pulizia.
eh si decine e decine di poliziotti impegnati per il rispetto della legalità. commuovente… soprattutto in un luogo dove la gente è costretta a pagare posteggiatori violenti, a recuperare le auto rubate allo zen, a pagare il pizzo ai mafiosi etc, etc.
quando vuole lo stato si fa sentire contro i poveri cristi e le menti un pò più aperte.
sempre @marco c. “la polizia carica solo quando ne ha motivo”. io non c’ero ma ho visto donne e anziani innocui picchiati a sangue durante i fatti di genova o forse fu una mia devianza visiva comunista?
@colorina ospitavano davvero rifugiati del darfur che in questo momento stanno dormendo in tende improvvisate per strada.
per quanto riguarda l’occupazione abusiva ne esiste ben altra.. vogliamo parlare di tutta quella brava gente che vive occupando case di periferia, trasforma le strade in loro private depandance e si allaccia abusivamente ad utenze altrui,e di quelli che non pagano le tasse incassano tangenti, vendono voti…non saranno appropriazioni indebite quelle? e ti dirò di più queste ultime danneggiano noi tutti in maniera molto più diretta di 4 ragazzetti con la birra in mano e i capelli rasta davanti a uno squallido edificio dove dormono una decina di immigrati e si organizza qualche cineclub.
ma è giusto con qualcuno bisognerà pur sfogarsi…così tutti felici e non si rovina la base del consenso. quello mafioso.
ps io lo zetalab non lo frequento e non ne sono attivista ma con tutta la merda che c’è in città mi sembra vergognoso impedire l’esistenza di uno spazio dove si fa dell’accoglienza
vergogna, senz’altro. e complimenti ai benpensanti che approvano lo sgombero dicendo “e vabbé, che i rifugiati vengano ospitati in strutture idonee!”. come Maria Antonietta che voleva che il popolo, in assenza di pane, mangiasse le brioches.
vergogna!!vergogna per lo sgombero coatto e vergogna per alcuni dei precedenti commenti..come si fa a giudicare senza conoscere fatti e circostanze??certo dal di fuori era un edificio squallido quindi è giusto così, è la facciata esterna che conta nelle cose non le vite e storie che vi si incrociano all’interno..e poi dire che vadano in strutture idonee???quali??dove sono??aaaahhhh..siii ….i CPT!!??
Vergogna perchè? La legalità deve essere mantenuta sempre e comunque! Si pensi a cambiare le leggi e a creare strutture adatte e non a chiudere gli occhi davanti all’illegalità.
Dal 2001 Azione Giovani-Giovane Italia lotta per restituire l’asilo alla cittadinanza. Gli estremisti rossi usano gli immigrigati per giustificare l’occupazione di questo immobile trasformato in covo di autonomi e fonte di guadagno (concerti e feste a pagamento).
azione giovani??? estremisti rossi???
Daniele spegni la tele! facciamolo tutti! stì poveri disgraziati che devono fare ora? parliamo di problemi concreti… i comunisti, così come i fascisti, non esistono più, sono solo macchiette televisive, sono diventati “altro”…
Daniele, sintonizzati col 2010, che la Giovine Italia grazie a Dio è uno sbiadito ricordo. Incredibile.
piuttosto… ma com’è che dei rifugiati politici finiscono in una struttura abusiva??? questo proprio nn lo capisco… nel momento in cui chiedono l’accoglienza, non gli si dovrebbe dare una sistemazione “consona”? forse a qualcuno andava bene potersene lavare le mani, che tanto ci pensavano altri… ma sgombero o no da qualche altra parte li si dovrà pur collocare! scusate , lo so che così suona brutto, ma pare che per i politici vite umane= problema
I rifugiati politici sono presenti da circa 6 anni…e il comune se ne sempre lavato le mani sono gli stessi che dormirono in strada al teatro massimo perché da non ci permettevano di fare il colloquio per ricevere il permesso di soggiorno come rifugiato politico ( per avere il perm. di sogg. già allora è una strada
complicatissima).
L’ASPASIA vuole fare un asilo privato in un locale pubblico è attiverà una convezione con il comune per avere fondi ( se questo è il concetto di legalità )inoltre ieri stesso il comune ha offerto alla ASPASIA locali più ampi è già pronti all’uso per questa attività mentre allo zeta ci sono diverse decine di migliaia di euro di lavori. Inoltre in una città dove l’illegalità rena sovrana anzi l’amministra non credo che un centro culturale ( lì si presentano libri, convegni cinerassegne, attività teatrali, doposcuola)
sia il primo dei problemi..sempre allozeta sono arrivate “segnalazioni” da ambienti non proprio limpidi che servono quei locali ( come per l’assegnazione da parte dello IACPP alla ASPASIA dello zeta)
Inoltre L’aspasia è legata ad ambienti di destra ostili allo zeta per delle vicende legate all’università .
Hanno fatto benissimo. 10 100 1000 sgomberi al giorno!
Basta la sola parola “occupato” per affermare che il rispetto della legge viene prima di tutto!
Finalmente! Non era un luogo di legalità certamente… Solo a guardarlo dall’esterno sembrava un ritrovo di drograti e delinquenti…La polizia carica solamente quando ne ha motivo. Deve pur fare rispettare la legge…
MA SMETTETELA!!! non ci siete mai entrati e sparate finti giudizi perbenisti come voi della finta palermo bene!!! I centri sociali, occupati o non, esistono in tutte le città del mondo, ma nella nostra splendida palermo non possono!! mi fate ridere, parlate di rispetto della legge solo perché non vi riguarda, vi vorrei vedere nel vostro quotidiano come rispettate la legge (posteggiatori abusivi, macchine in seconda fila, raccomandazioni, raccolta differenziata, etc…) falsi ipocriti bigotti
provo orrore per la cecità di chi, generalizzando e sparando sentenze perbeniste, dimostra di avere abdicato alla propria coscienza, e si costruisce alibi inconsistenti, giusto per continuare a non guardare oltre le proprie limitatissime vedute.
è questo il problema, altro che Cammarata.
I borghesucci occupanti dello Zeta sono dei finti professionisti della solidarietà che usano gli immigrati per fare piccioli. Lo Zeta serve a fare feste e concerti a pagamento per fare arricchire qualche capetto sfigato dell’estrema sinistra palermitana.
che c’entra Cammarata ? ovvero il tuo oppositore politico Merighi, dai smettila su… 😉
Prova a fare ricorso merighi!
masssiii ricorso, perchè Aspasia sono dei delinquenti, perchè lo zeta è un punto di ritrovo culturale e un “asilo politico” e se togliamo il politico resta un asilo, perchè questa è mafia, perchè IDV sono i buoni e in qualche modo c’entra Cammarata..eevvaai !! che minchiate!
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.
COMUNICATO STAMPA
Sgombero Laboratorio Zeta: immigrati usati per fare business. Nessuno spazio ai finti professionisti della solidarietà.
Giovane Italia (movimento giovanile del Popolo della Libertà, ala ex AN) esprime soddisfazione per lo sgombero del centro sociale Laboratorio Zeta di Via Boito a Palermo. È dal 2001, anno in cui fu occupato l’asilo abbandonato, che la giovane destra denuncia il vero fine di quanti si sono appropriati dell’immobile: creare un covo, una zona franca dell’estrema sinistra palermitana. In questi anni Azione Giovani, oggi Giovane Italia, ha ripetutamente condotto insieme agli abitanti del quartiere (sfatando il mito di una presunta solidarietà dei residenti verso gli occupanti) la battaglia per restituire l’immobile alle cittadinanza. Petizioni, esposti, manifestazioni: tutte iniziative cadute nel vuoto fino all’intervento dell’Istituto Autonomo Case Popolari. In realtà l’ospitalità data ai 32 rifugiati politici del Darfur è servita agli autonomi per legittimare un’occupazione volta soprattutto a meri interessi politici ed economici. Il centro sociale, da quando è nato, lucra grazie a feste e concerti a pagamento. Un giro economico rilevante a beneficio degli occupanti e che sfugge ad ogni controllo. Il centro sociale è sempre stato usato per iniziative a sfondo politico di quell’area antagonista che, in tutta Italia, provoca violenze di ogni genere. Inoltre le condizioni in cui vivono i rifugiati, secondo le testimonianze di tanti residenti, non sono molto diverse dal degrado delle baraccopoli di Rosarno.
La violenza scatenata ieri dall’estrema sinistra, riportando la città ad un clima da anni ’70, dimostra la vera identità di questi finti professionisti della solidarietà.
“Come rifugiati politici – dichiara Nino Costa Presidente Provinciale della Giovane Italia – questi migranti hanno diritto all’assistenza che spetta unicamente alle istituzioni, non ad un gruppo di autonomi che usano per fini politici ed economici la tragedia del Darfur”.
“A Palermo ci sono centinaia di associazioni di volontariato – dichiara Davide Gentile Consigliere dell’ottava circoscrizione (PdL) e Dirigente Regionale della Giovane Italia – che operano nel silenzio rendendo importanti servizi alla cittadinanza. È impensabile che gli occupanti debbano avere, rispetto alle altre realtà operanti nel sociale, degli spazi dalle istituzioni. In questi giorni ti tensione nessuno ricorda che esiste un legittimo assegnatario dell’edificio che ha diritto a svolgere l’attività per la quale ha ottenuto la possibilità di utilizzare l’immobile.”
L’ufficio stampa
A parte il concetto di legalità-a-convenienza volevo congratularmi per l’idea dei sudanesi-“scudi umani” anti-sgombero (peccato che non abbia funzionato).
A parte la solita facile ironia sui ricorsi… per la quale un non comment è “la meglio parola”.
Riguardo alle accuse rivolte ai manifestanti: “quell’area antagonista che, in tutta Italia, provoca violenze di ogni genere…” mi pare una generalizzazione volta a esasperare l’aspetto pseudo-politico della questione. Vorrebbe dire che chi scrive il comunicato stampa è un fascista? Ma fatemi il piacere: continuare ad utilizzare lo scontro ideologico (inesistente) per strumentalizzare ogni cosa è ridicolo.
Mi fa piacere che si sottolinei l’illegittimità dell’utilizzo dei locali per fare feste e festini a fini di lucro. Se è così (non lo metto in dubbio a priori e non spetta a me valutare) perchè le autorità non fanno chiarezza ed esercitano, lì sì, la loro doverosa azione di controllo, anche e soprattutto sotto l’aspetto fiscale? Le chiacchiere non servono. Si potrebbe infatti ribaltare la frittata, giudicando altrettanto illegittimo il progetto “asilo privato”.
Non mi pare che però debba essere questo il tema: semmai quallo di verificare in che modo la politica interviene, giudicando il suo operato in base all’efficacia. La politica è morta e lo scontro civile ne è la pietra tombale. Continuate così!
A proposito di Cammarata… mio antagonista politico? Miiiii che sono diventato ‘mpuittante! Mi tocca candidarmi a sindaco!
Tony, tu sai bene che il bispensiero manicheista (buoni e cattivi) non è certo il mio punto di vista preferito. Ma non credi anche tu che questa questione posta in questi termini, di scontro ideologico e di pseudoprofessionismo della legalità, non conduca a focalizzare il vero problema? Ha senso che in una città come Palermo non esistano spazi disponibili e modalità di controllo trasparenti e democratiche perchè si esercitino i diritti umani fondamentali senza approfittarne? Posto che ci sia uno scontro fra due distinti interessi, non sarebbe compito della politica dirimerlo, soddisfacendoli entrambi? Posto che si tratti di interessi legittimi e utili alla società?
La politica è morta!
Ma chi ne parla bene, ci è mai solamente passato davanti?? Odore di canne, sporcizia e gente “strana” diciamo così…è questo il luogo dove qualcuno osa dire che si faceva cultura o si ospitavano dei rifugiati politici?
E adesso tocca al campo nomadi della Favorita…speriamo! Dovrebbero ripetere l’operazione di riqualificazione fatta al prato Case Rocca.
Giovane Italia, io sono di sinistra ma non mi schiero certamente a favore di queste sacche di degrado e di illegalità! Il rispetto della legge dovrebbe essere un valore per tutti, destra e sinistra!
Non confondiamo chi fa veramente del bene verso il prossimo in questa città, uno per tutti Biagio Conte, con questi opportunisti e guerrafondai!
Ammettiamo come buone le motivazioni contro lo sgombero, mi chiedo come mai lo hanno sempre tenuto come un posto sporco, malsano, dove l’odore più “buono” che si sentiva era quello delle canne…forse se fossero vere le ragioni di chi grida alla vergona per lo sgombero, sarebbe stato un posto “povero” ma dignitiso.
a me questi sembrano argomenti più validi: è un posto sporco? si fanno le canne? è maleodorante? si facciano i controlli e si intervenga. Ma non così; lo sgombero non è motivato da quelle ragioni.
io credo che non esista una verità unica ed univoca: è innegabile che il laboratorio zeta è luogo di ritrovo di drogati (e per drogati -da ex consumatore più o meno assiduo di cannabis indica- intendo anche coloro che nella vita non fanno altro che pensare a farsi e procurarsi canne) e di gente che di concetti quali la solidarietà e la condivisione sociale e materiale -nonostante le apparenze di cui si vestono – non ha completamente idea. è anche vero tuttavia che lo Zeta è un centro molto attivo in ambito sociale e culturale (io stesso ricevo loro email da anni almeno una volta al mese); è vero che allo Zeta tu puoi andare tranquillo di non ingaggiare sciarre con nessuno, essendo (pur in molto altro schifo presente al suo interno, sottolineo) un posto che si trova contemporaneamente dentro e fuori Palermo. è vero che è vergognoso che dei rifugiati politici (condizione spesso nemmeno riconosciuta per ritardi burocratici, e che per questo si trasforma in clandestinità appunto per i suddetti ritardi) si debbano affidare a strutture non statali.
Documentazione video dei fatti di ieri:
http://www.youtube.com/watch?v=vo6dRMLWiT4
Massimo i locali sono dello IACP. Gli occupanti non li hanno ottenuti legalmente. Lo sfratto viene eseguito secondo la legge. I rifugiati politici non dovevano essere in quella struttura. Mi sembra che ci sia poco da discutere.
Tony, Se la metti su questo piano, non obietto! Perchè sono il primo a difendere le vie del diritto.
Soltanto, però, occorrerebbe vedere come mai finora abbia fatto comodo che un gruppo (riconosciuto perfino nel sito ufficiale del comune) si occupasse di svolgere un servizio di cui ufficialmente il comune non dispone. come mai una struttura abbandonata per 5 anni prima dell’occupazione del 2001, poi utilizzata per 10 anni, oggi debba essere affidata a terzi… senza possibilità di organizzare una alternativa e senza intavolare un confronto costruttivo. come mai si debba ridurre tutto allo scontro ed alla linea dura, quando non mi pare che Palermo sia una città in cui la durezza sia l’unica strada percorribile (semmai il contrario, palermo è la città degli “accordi”). Come mai il Comune non sia stato in grado di “occuparsi” del problema, lasciando che fossero altri ad “occuparsene”.
Poi è facile riportare tutto alle logiche del diritto “giusisprudenzialmente” parlando. E’ chiaro che a quel punto, “c’è poco da discutere”… ma arrivare a quel punto… era necessario? o non sarebbe stato dovere della politica occuparsi in altro modo ed efficacemente del problema?
ma se parliamo di diritto… occorrerebbe anche vedere se le forze dell’ordine si muovono sempre in maniera trasparente e rispettosa dei diritti civili. Di questo questo ancora non sono certo. Anche io non mi sento simile a quelli che frequentano centri sociali o manifestazioni sinistrorse. Ma Genova in qualche modo mi ha fatto riflettere.
Cari indignati, se tanto vi stanno a cuore questi spazi “di aggregazioen culturale” perchè anzichè occupare abusivamente edifici pubblici/privati non fate una ricerca di un locale sfitto, mettete un tot l’uno, stipulate un regolare contratto d’affitto, pagate le bollette e le altre tasse e vi godete i vostri spazi sociali in santa pace senza timore che prima o poi vengano a buttarvi fuori?
Io veramente volevo ringraziare pubblicamente
Giovane Italia e Azione Giovani per la dura battaglia
che hanno fatto in questi anni.
Li ringrazio perchè finalmente a Palermo non avrò più
uno spazio dove posso andare a sentire un concerto
di gruppi che in giro per la città non hanno altri spazi
se no lo Z che a prescindere che musica fai ti ospita sempre
e che chiede quei 2 euro d’ingresso solo perchè deve affittare
un service audio e luci (e quindi non lucrarci come scrivono
i miei amici di sopra).
Li ringrazio perchè finalmente non avrò più in città
un posto dove invece che il solito “natale a miami” potevo
pagando un contributo di 1 euro vedere film d’essay e
polpettoni russi di 3 ore. Sai che barba.
Li ringrazio perchè non avrò più uno spazio dove andare a vedere
mostre, istallazioni, fotografie o più semplicemente
sorseggiare una birra con amici e fare 4 chiacchere senza essere
giudicato per come sono vestito (quelli di giovane italia vanno solo alla Cuba
e a loro i soldi non mancano)
Ma li ringraziano soprattutto i 30 e passa sudanesi che ora vivono in strada,
al freddo e al gelo e non hanno il culo parato dal papino di forza italia.
Ora però ci sarà un asilo “fantasma” o una finta associazione
creata solo per “sfregio”, in pratica la vera truffa per lucrarci sul serio.
Ma si sa la Giovane Italia pensa più alla legalità piuttosto che creare e salvaguardare
gli spazi sociali di giovani – che pur non pensandola come loro – hanno diritto ai loro spazi
che non siano la cuba o qualche locale tascio fighetto.
Questo, come ho scritto prima, in palermitano si chiama sfregio.
Non sono un attivista dello Z, ma ci andavo spesso, non abito più a Palermo
perchè lavoro fuori ma non sapete che tristezza quando ho appreso la notizia.
Con la presente colgo l’occasione di salutare i miei amici di giovane italia
e li ringrazio per come contribuiscono all’impoverimento culturale e sociale
della città.
grazie ragazzi
vi vogliamo bene.
finalmente li hanno sgomberati,
basta con queste occupazioni, ma perche’ non vanno a lavorare
come faccio io che mi alzo alle 6 e faccio 200 km al giorno
Anche io vorrei ringraziare la Gioventù Hitleriana per quello che… Gioventù Italiana, volevo dire Gioventù… no, aspè. Com’è? Giovane Italia?! Ma non era un’associazione insurrezionalista fondata da Mazzini?
Vabbè, insomma, quei bravi ragazzi (per dirla alla Scorsese) che si sono premurati di darsi tanto da fare per salvare i rifugiati del Darfur da una inesorabile fine da drogati e consumatori di concerti e film d’essai.
Noi della palermo bene ne abbiamo le scatole piene di questi cosiddetti “volontari” di sinistra, di questa gente che si diverte con poco e che non aderisce alle leggi del mercato. E poi, hanno ragione quelli che dicevano che si trattava di un rifugio sporco, stile Rosarno. Roba che manco con le Hogan dell’anno passato ci si poteva mettere piede dentro che chissà come te le riducevi.
Inoltre, e concludo questo mio commento di apprezzamento, invidio gli agenti che hanno fatto sfollare con le buone (ma anche e soprattutto con le cattive) quei facinorosi. Deve essere un’esperienza quasi mistica poter picchiare la gente avendo la legge dalla propria parte. Anche perché un conto è picchiare un mafioso che magari si incazza e sa come rispondere, un’altra è un gruppo di capelloni di sinistra annebbiati dalle canne.
Finalmente l’aria è cambiata. Il nuovo corso dell’amministrazione Cammarata farà piazza pulita di tutte queste ingiustizie nella nostra città.
Meno centri sociali. Più centri commerciali.
Amen
@Alice: Non riconosci il sarcasmo manco se te lo sbatto in faccia, vedo. Rileggi il tutto, e fatti due risate.
O sei una Giovinetta italiana anche tu?
ah ah ah fantastica Alice!!!
@isaia panduri: ti chiedo scusa. E’ vero, ho letto male a causa dell’indignazione che ho provato nei confronti di altri commenti. Eri sarcastico fin dalla prima riga. Ammetto di aver preso un grosso granchio. Mi sta bene: sono stata troppo precipitosa. Ancora scusami per l’intervento nei tuoi confronti.
@Bir Hakeim: che cosa dovrebbe significare il tuo commento. Mi fai i complimenti per la figura di merda? Che ci vuoi fare? Io mi faccio notare per le figure di merda!
Italia si, Italia no ….la terra dei caki…
Meglio la spazzatura che ci sommerge che un nero sotto casa; Meglio santificare Craxi che ricordare i 70 anni di Borsellino se fosse ancora vivo; Cristo era un extracomunitario e noi li vogliamo affondare; tifiamo per gli avatar perchè sono azzurri e poi sputiamo ai neri; prima dicamo che col tricolore ci puliamo il culo e poi ci vogliamo su la croce; Mi sa che ormai la schizzofrenia italiana è diventata un male incurabile!
Una delle cose più brutte che ho visto nel video che un commentatore ha postato è sentire dire fascisti ai poliziotti…da qui si vedono i valori, il pensiero e la cultura di certa gentaglia, che non riconosce che il mestiere del poliziotto è quello di ricevere ordini e di fare rispettare la legge. E allora si, sono contenta che ci sia stato questo sgombero!
Ah si vero la polizia adesso dovrebbe subire la violenza verbale e fisica, e il non rispetto della legge e delle istituzioni, senza fare nulla…guardano e subiscono…
Quando oltraggiano e sfidano è chiaro che poi intervengono!
Chisaccio da quello che dici sono sicuro che tu fai parte del circolo “culturale” zetalab….ahaha che sfasciato…
Ah ah chisaccio noi applaudiamo ancora!!! clap clap clap 10 100 1000 sgomberi!
Essere contro qualcuno senza offenderlo o denigrarlo non è possibile vero?
Chisaccio ma come ti puoi porre a paladino delle ingiustizie sociali quando sei tu il primo ad essere intollerante nei confronti di chi non la pensa come te, e finora aldilà dell’enfatizzare le proprie idee, è stato corretto nel dire la sua.
che brutta bestia l’intolleranza della brava gente.
se in sicilia si combattesse così anche il malaffare, la prepotenza, l’illegalità, saremmo un passo avanti.
Al di là di tutto, non é che si risolve un problema facendo finta di non risolverlo (i rifugiati del Darfur), e tollerando, facendo finta di non vedere, come il problema si risolva, illegalmente da solo.
La mancanza prima é delle autorità preposte a questo compito (e non so se sia del Comune), ma sicuramente l’occupazione, non é una soluzione, e la dis-occupazione, non ha niente di illegale.
Poi a fare ideologia inutile, siam buoni tutti. Cerchiamo di capire chi e come sia preposto a risolvere problemi come quelli dei rifugiati, chi ha omesso di fare, e chi quindi ha tollerato e consentito il perpetuarsi di una condizione illegale.
Parliamo di coe concrete.
forse leggermente OT ma neanche troppo
http://www.vimeo.com/8812128
.
a un certo punto c’è un “bravo padre di famiglia” che dice che gli da lavoro per “beneficienza” e che “addirittura” gli da da mangiare…
.
buona visione
tempi duri…
Anche se in chiave ironica credo che il riferimento a gioventù hitleriana sia veramente di cattivo gusto…
Ieri è stato proposto di trasferire i sudanesi in un centro di accoglienza in provincia di Palermo, gli occupanti hanno respinto la proposta affermando che i sudanesi ormai lavorano a Palermo e quindi spostarsi sarebbe troppo difficoltoso. Quindi l’operaio palermitano che si trasferisce in provincia per risparmiare sull’affitto ma facendo sacrifici per spostarsi non deve essere tutelato, il sudanese al quale viene offerto gratuitamnete di avere un alloggio in provincia può invece permettersi di rifiutare l’invito. Non mi sembra molto sensato.
Per risolvere la situazione (e per risolvere intendo garantire ai legittimi assegnatari dell’immobile di averne la disponibilità e allo stesso tempo condizioni umane ai rifugiati politici) l’unica cosa possibile è accettare l’invito delle istituzioni e traferirsi in un centro di accoglienza e riconsegnare l’edificio di via boito a chi, secondo la legge e non secondo opinioni personali, vanta su di esso un diritto. Poi se occupare un posto per 10 anni significa diventarne proprieari è un altro discorso
Devo dire che la mail di Gomesio mi sembra quella più concreta. Chiediamoci come mai il problema dei rifugiati sia stata risolta in questo modo, e chiediamoci, perché chiunque debba occupare spazi e luoghi non propri, in modo opposto alle forme cui tutti i cittadini devono sottostare, debba continuare a farlo. Perdonatemi, ma perché alcune persone devono pagare spazi e luoghi che usano, ed altri no? Per quale strana idea ad alcuni debba essere concesso di fregarsene delle noerme e leggi che regolano la vita comune?
Ci sono associazioni, meritevoli, quanto la Zetalab, che seguono la legge. Perché le cose sono in un modo per alcuni ed in un altro per altri?
X Davide Gentile:
su “amico” Davide,
è chiaro che la vostra è solo una mossa politica per spazzare via il laboratorio Z dal quartiere e per fare gli amanti della legalità davanti ad un microfono. Per di più fate gli scaltri perchè avete una giunta al comune da tempo di centrodestra e completamente vacante.
Hai inventato pure delle belle cavolate perchè ai sudanesi ieri non è stato proposto proprio niente: è stato proposto di andare via dallo Z e fine.
Ho appena finito di parlare con gente coinvolta nella trattavie e proprio questo è il dramma: 32 sudanesi senza una fissa dimora. Ma a te che importa? Stasera dormi tranquillo al calduccio di casa tua, con la pappa pronta e la tv satellitare mentre questi poveri cristi si faranno la loro seconda notte al freddo. Magari ieri sera avete pure festeggiato.
Basta che prendete una manciata di voti in più e per voi tutto è concesso.
ma spostare i sudanesi e i ragazzi dello Z in via PASCOLI ?? no ? forse sarebbe la soluzione perfetta; l’associazione che ha vinto la gara ottiene quello che ha ttenuto per legge e pace, lo Z esisterà ancora ma in un asltro luogo per di più con l’approvazione del comune che dando loro la conferma dell’affidamento dello spazio li riconosce…ma perchè questo no ?
Non so se trovare più raccapricciante quello che è successo o leggere i commenti di questo post. Mi aspettavo indignazione e invece leggo soddisfazione e discorsi senza senso.
Complimenti, mi avete permesso di fare una bella analisi sociologica. Che vergogna.
@ Y
invece scommetto che tu, come gli altri tuoi compari, è da ieri sera che vi prendete cura del vostro alibi, dei vostri scudi umani (ovvero i richiedenti asilo politico)…invece di bere e fumare, le uniche attività che ho visto fare spesso nei centri sociali, date i soldi risparmiati a quei poveri cristi come dici tu…
Ma se questo gruppo di persone occupava abusivamente un locale pubblico/privato che c’è di strano se le autorità giudiziarie hanno provveduto allo sgombero?
Se le persone che occupavano illegalmente questo locale si sono contrapposti alla polizia tirando oggetti e scagliandosi verbalmente contro la polizia che c’è di strano se questi hanno caricato i manifestanti?
Tutti invochiamo la legge mille volte al giorno qui e altrove, bene, è stata applicata la legge, punto.
Come in ogni cosa c’è a chi piace e a chi dispiace, ma resta assoluto che la legge è stata applicata come tutti sogniamo che sia sempre.
Boh…certe volte “sembriamo” ciechi, sordi o ……
ps: mi sono sempre chiesto, senza avere ancora la risposta, come mai negli scontri con la polizia la fisionomia del manifestante è sempre la stessa…abbigliamento, capelli, etc….
Y,le cose che scritto non sono frutto della mia fantasia ma le ha rese note Fulvio Vassallo che da tempo si interessa si interessa, con posizioni opposte alle mie, della vicenda ZetaLab. A tal proposito ti consiglio di leggere l’articolo pubblicato su terrelibere.org.
http://www.terrelibere.org/terrediconfine/3942-palermo-sgomberato-lo-zetalab-feriti-ed-arresti-cacciati-i-rifugiati-sudanesi
Al settimo capoverso viene affermato che “La proposta di un loro trasferimento in un centro di accoglienza ubicato in un paesino della provincia di Palermo, ventilata oggi alla fine della giornata, non potrà che essere respinta perché molti di loro sopravvivono lavorando in città”
Prima di accusare gli altri di scrivere cavolate sarebbe più coonveniente documentarsi.
x Pomar:
io non sto a Palermo, lavoro 10 ore al giorno (chiaro?) fuori la Sicilia, quindi evita prima di sparare sentenze su una persona che non conosci, che non fuma e ce di chiudere con la battuta “tanto nei centri sociali vi drogate e basta” ne ha piene le scatole.
Anche dal video si vede che nessuno ha usato come scudi umani i sudanesi (e mai si permetterebbero) e poi, prima di parlare pensa, ma la polizia ha caricato chiunque, da professori universitari a gente che passava di la.
Bene allora dato che abbiamo la spazzatura, i posteggiatori abusivi, i politici che prendono mazzette, gli asili già pronti è giusto che anche gli altri casi di indecenza e illegalità della nostra città siano tollerati.
Il laboratorio Zeta è uno dei classici centri sociali gestiti da disadattati sociali sempre incazzati che non sanno fare altro che rodersi la loro esistenza per ogni singolo problema del mondo solo per nascondere i loro problemi socio-familiari, tanti bei discorsi di pace, fratellanza, democrazia solo per accucchiare 4 soldini per spararsi le canne e comprarsi la birra frost mentre si decide in quanti si divideranno la prossima panetta da 250grammi e quanto possono risparmiare. Vestiti rigorosamente non di marca, atteggiamento sinistroide, strafottenza, pochi sorrisi e sempre contro tutti quelli che stanno meglio di loro socio-economicamente. Si definiscono anticonformisti quando sono esageratamente conformi allo stile del “Esemplare di sinistra” appena brevemente descritto. Dimenticavo! Naturalmente niente lavoro, poco studio, tante canne e tutti fratelli. Sono passato e continuo a vagare tra la Cuba e l’ask, ho amici “Fighettissimi” e amici “spasciatissimi” conosco perfettamente con quale mentalità infantile e falsa affermano le ragioni delle loro azioni “Lo facciamo per lottare contro le ingiustizie e bla bla bla” ma sotto il significato è solo uno “Non voglio fare una mazza nella vita e mi occupo un bel posto dove faccio cappello offrendo spazzatura raccolta dalla strada e mi sparo le belle cannette con i miei fratelli troppo 10, tutto il resto è merda, come i miei genitori” .
Il prossimo sgombero spero che sia il campo nomadi e poi se ci sono i posteggiatori abusivi è perchè ci sono tanti idioti cacaova che non hanno il coraggio di mandarli a quel paese. IL CANCRO DELLA NOSTRA SICILIA SONO TUTTI COLORO CHE VIVONO ASPETTANDO LA PAPPETTA PREDIGERITA IN BOCCA, AIUTO NON HO LAVORO, AIUTO IL POSTEGGIATORE, AIUTO NON HO UNA CASA, AIUTO NESSUNO MI AIUTA! AIUTATEVI SA SOLI!!! SIATE INDIPENDENTI!
Che i fascistelli panormiti siano contenti è solo perché: meglio che si levi agli altri che facciano loro (sei vuoto come un cesso e non ti sai organizzare). Ricordo che i manifesti contro i mafiosi hanno a che fare con mangano, dell’utri e compagnia bella!
Sbucate dalle fogne ogni tanto!
A palermo si va dal bene in peggio,complimenti
w lo sgombero!
Perchè non se ne vanno allo Zen o in quartieri disagiati a fare quello che loro chiamano “centro culturale” o del “bene ai bisognosi”…
I centri sociali, in Italia e non, sono fenomeni presenti in molte realtà urbane. Per quanto mi riguarda sono il sintomo dell’assenza in molte città di beni e servizi come concerti a basso prezzo, disponibilità di sale prove per concerti, teatro, ecc, luoghi di aggregazione, luoghi dove fare politica al di fuori dei partiti e tanto altro. In realtà come Milano, Bologna, Firenze o Roma, sono passati dai centri sociali molti fenomeni artistico-culturali prima che altrove (dal cyberpunk all’hip hop). Poi qualcuno, o molti, possono dire che di tutto ciò a loro non importa nulla ed è una opinione rispettabilissima. Chi parla di occupanti che si arricchiscono con le iniziative o che usano clandestini come scudi umani non conosce evidentemente ciò di cui sta parlando. Una città dove non ci sono centri sociali, per me, è una città morta.
Mi sembra che quì ci sia qualcuno che vuol far passare lo sgombero di uno spazio OCCUPATO ABUSIVAMENTE con una campagna contro i centri sociali. Certo che i centri sociali hanno il diritto di esistere! Ma non occupando spazi destinati ad altro! I centri sociali devono esistere nel rispetto della legalità e, riferendomi a sfincione, io parlo di legalità rispettandola sempre tutti i giorni (posteggiatori abusivi, macchine in seconda fila, raccomandazioni, raccolta differenziata, etc…).
Ragazzi, io abitavo lì dietro e sono dovuta scappare perchè quasi ogni sera c’era musica assordante e spesso, rincasando il sabato sera, trovavo ragazzi italianissimi, più palermitani di me, che urinavano sul portone di casa mia ubriachi fradici….Sono contenta se finalmente, si riesca a mettere un freno a questo centro sociale! Per i ragazzi immigrati mi dispiace molto, spero che trovino un lavoro e riescano a pagarsi l’affitto di una stanza in un appartamento normale e non in quella spacie di casermone. Il vero problema, per noi residenti, non sono i rifugiati sudanesi, ma i ragazzi palermitani che quasi ogni sera ci impediscono di addormentarci tranquillamente ad ore non troppo piccole, poichè, le persone normali, la mattina si alzano presto, chi per studiare, chi per lavorare. Io che studiavo e lavoravo, e abitavo al primo piano, ho chiesto asilo al mio ragazzo che vive lontano da lì.
@roberto: fammi un esempio, solo uno, di centro sociale in italia autorizzato e dato in concessione da un comune. te lo dico io, zero! Quando si parla di centri sociali, purtroppo, la gente come te storce il naso a priori (gentaglia, droga, sporcizia, extracomunitari) e come te anche i governatori che poi però serenamente si fottono i piccioli di qua e di là. Andiamo a guardare quello che succede negli oratori…
@miky perché dovrebbero andare allo zen? sempre con i preconcetti vero??
Secondo me è il caso che tutti si diano una svegliata, girate, viaggiate, guardate come fanno nel resto del mondo. Andate a Berlino guardate cosa hanno fatto alla Tacheles kunsthaus,l sicuramente non l’hanno sgomberata. ma loro si sa, sono dei ragazzacci drogati…brrrr..
@scappatadicasa
ma quale urina sui portoni, musica a tutto volume e droga…quella è tutta cultura! ‘gnurante!!!
Certo che se sfrattavano me da una casa perchè non pagavo l’affitto me ne fregavate tutti. Avreste detto….certo se non paga l’affitto è giusto che lasci la casa!!!
Poi se un gruppo di “persone” occupa abusivamente un locale e ci fa quel che vuole nessuno ha il diritto di sgomberarli…
Mah io ad acluni di voi non li capisco proprio
@ Sfincione:
ma sono io che non ci vedo bene, o anche tutti gli altri quando passavano da lì vedevano solo muri imbrattati, sporcizia, degrado, odeore di canne, bottiglie di birra, e gente davvero strana…
Non l’ho sentito dire, lo vedevo ogi volta che ci passavo, nessun preconcetto.
Da premettere: condivido la posizione di scappatadicasa. Quello che è intollerabile è che in questi centri sociali e nei paraggi non ci siano controlli. Ma questo non dipende dai centri. Se lo zetalab – come qualsiasi altra associazione – avesse una propria sede altrove, in un locale “privato”, il problema si riproporrebbe. Questo a conferma del fatto che la politica (così come le istituzioni preposte alla vigilanza ed al controllo) sono morte! Non sapendo come gestire i problemi nella ordinarietà, li “eliminano” con un colpo di scure e con provvedimenti straordinari. E’ il problema del traffico (niente PUT, ma provvedimenti a singhiozzo inefficaci e dannosi); il problema della munnizza (non si amministra bene… si aumenta la TARSU!); il processo breve… (non si amministra la giustizia… si troncano i processi)…
Oggi tocca allo Zetalab: non si controlla e si lascia fare per anni… ad un tratto occorrono i plotoni… e si calpestano i diritti umani fondamentali!
Riguardo all’illegittimità della occupazione, non metto in dubbio che sia così… e sono dell’idea che le situazioni (TUTTE) di illegittimità vadano ricondotte alla legalità, anche con la forza ove occorresse. Ma l’uso della forza, in questo caso, era necessario? e soprattutto è stato seguito un iter legittimo? E non mi riferisco solo alla violenza delle cariche, più o meno sproporzionata che sia rispetto alla effettiva “pericolosità” della manifestazione.
Detto questo, vorrei quotare un commento di Nadia Spallitta che ho letto dal suo blog: http://www.nadiaspallitta.it (a beneficio anche di Tony: liquidare la questione con “l’occupazione è illegittima e c’è poco da discutere” non mi sembra che sia sufficiente. Se di legge si parla, occorre andare fino in fondo… e poi si scoprono gli altarini… e mi dicono che sono quello dei bis-ricorsi… Per una volta che avevo cercato di considerare un fatto in chiave politica e non in chiave giuridica 😉 )
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“Non lasceremo che la preziosa esperienza del Laboratorio Zeta possa chiudersi in questo modo e ci attiveremo in tutte le sedi amministrative, politiche e legali per accertare la regolarità di quanto è accaduto alla luce di alcuni aspetti singolari. Intanto la sentenza con la quale si ordinava di lasciare libero da persone e cose l’immobile di via Arrigo Boito è stata emessa nei confronti dello IACP, peraltro contumace, e in nessuna sede sono stati identificati i soggetti che occupavano l’immobile né è stato mai loro notificato alcun atto. In altra parole, non risulta un effettivo ordine di sgombero dei profughi, nel provvedimento del giudice, con specifiche indicazioni dei nominativi dei soggetti da sgomberare.
L’immobile poi secondo il piano regolatore ha un uso pubblico ed è impensabile che il Comune faccia una variante per consentire la creazione di un asilo privato. Analizzando i documenti pubblicati nel sito comunale emerge che l’associazione ASPASIA nel marzo 2009 ha chiesto e ottenuto nel giro di un mese un immobile confiscato ai mafiosi consistente in un edificio su tre elevazioni con un terreno di circa 5.000 metri quadrati per attività socio assistenziali connesse con i minori, e ugualmente il Comune le aveva offerto un ulteriore immobile per realizzarvi l’asilo. Non si comprende quindi quale sia stata la necessità di acquisire proprio i locali del Laboratorio Zeta giuridicamente inutilizzabili per fini privati. Per completezza abbiamo accertato che questa associazione è stata destinataria di oltre 2 milioni di euro di fondi comunali per ricovero di minori e per anziani. Verificheremo nelle sedi competenti la regolarità di questi finanziamenti, chiedendo copia di tutta la rendicontazione e l’elenco dei dipendenti con le relative qualifiche. Stupisce infine che si sia dato corso a questo provvedimento del giudice senza prendere contestuali e opportuni accorgimenti relativi a oltre 30 profughi titolari, per Costituzione e in virtù delle norme internazionali, del diritto all’asilo e all’accoglienza, e trattati invece come criminali. Nessuno, infatti, ha valutato la funzione sociale che, in questo senso, ha svolto per anni con continui riconoscimenti il Laboratorio Zeta”.
@miky ..muri imbrattati, sporcizia, degrado, odeore di canne, bottiglie di birra, e gente davvero strana…
se lo vanno a fare allo zen, lontano dalla palermo bene come te, va bene?
@sfincione: la gente come me? Ma che ne sai di cosa penso io? Non mi danno fastidio ne quella che tu chiami “gentaglia”, nè la droga, nè l’alcol, nè sopratutto gli extracomunitari. La grascia e gli imbratti sui muri quelli si mi danno fastidio. Penso che ognuno abbia il diritto di fare ciò che vuole non ledendo gli altri. Ebbene se ti droghi, ti ubriachi o ascolti musica non ledi certamente il prossimo. Ma se sporchi o imbratti i muri o se occupi abusivamente degli spazi allora stai compiendo delle illegalità che come tali vanno perseguite.
Non ho parole per i commenti che ho appena letto..in realtà non tutti perchè danno la nausea..complimenti!
ho letto tutto..schifo..pena per la mia città..
secondo voi non c’è differenza tra la scritta sul muro “GINA TI AMO” e un’opera (realizzata sempre su muro) ben fatta, con principio e fine, con sapienti accostamenti cromatici e forme ben definite, vero? a parte che i muri dello Zeta appartenevano allo Zeta e quindi, nel rispetto del pubblico decoro (al contrario delle centinaia di cartelloni pubblicitari/elettorali che VOI dalla puzza sotto il naso siete contenti di vedere o addirittura promuovete o create, essendo tutti pubblicitari e esperti di marketing dei miei stivali), dicevo, nel rispetto del pubblico decoro, potevano fare ciò che volevano di essi. Ma poi il discorso della sporcizia è davvero ridicolo.. sottolineo che io ODIO -ripeto ODIO- i giovincelli canniferi che non capiscono nemmeno dove il sopra e dov’è il sotto, odio buona parte delle persone che si riuniscono solo per il gusto di drogarsi e bere (e quindi il mio odio è trasversale, perchè non è allo Zeta soltanto che questa usanza si ripete e tramanda), ma sinceramente preferisco mille volte questi individui, inutili quanto volete ma almeno innocui, agli altri palermitanazzi delle mie UOVA che sporcano ben di più e soprattutto ti inquietano ben di più, anzi diciamo pure che ti aggrediscono spesso e volentieri senza motivi.
gomesio, sto riflettendo sul fatto che la vera piaga che affligge la nostra isola ed il paese intero è la mancanza di unità e la divisione che impera attraverso un bispensiero strisciante propinato a tutti i livelli.
ancora ci distinguiamo in razze, ceti sociali, ideologie, facendone delle fazioni… nel 2010
per la logica del divide et impera, sarà questo che ci condanna a questa politica fallimentare?
Massimo Merighi, partendo dal presupposto che le divisioni esistono perchè esistono molti umani ti dico che in fin dei conti buona parte degli esseri umani si odiano inutilmente: spesso, infatti, fanno parte dello stesso schifo che tuttavia chiamano per tradizione con due nomi diversi. Forse sarà questo nostro spezzettarci a indebolirci, come dici tu.. ma sono contento di non essere accomunabile a certa feccia: quindi, meglio morto e solo che schifiato
Rispetto per la legge…mmmm…??? Legalità..???? sintetizzando i 3/4 dei commenti presenti si vuole dire per rispetto della legge sono state giuste le leggi razziali ( la legge ti dice di denunciare un’ebreo)???
Ah hanno appena detto alla TV che, per l’ordine e la sicurezza del nostro paese, è stata votata una legge per il quale tutti quelli alti 1,70 si devono buttare da un ponte… non si può non rispettare una legge..
Quello che spero e che vi sveglierete, quando meno, con il dubbio ma le leggi sono tutte giuste???
Le leggi ci sono e vanno rispettate tutte, non dobbiamo essere puritani quando vogliamo e tolleranti quando ci conviene.
mi piace molto che chi invoca legalità e plaude agli sgomberi NON abbia una parola una per lo scandalo ZEN. occupato abusivamente da N anni. Pesi. Misure. Ideologie. Buffoni…
paragonare le leggi che vietano l’abusivismo e l’appropriazione indebita di beni immobili con quelle raziali…ma come si fa???
Milena qui stiamo parlando di questo caso, si è accennato anche ad altri casi, ma si andrebbe fuori tema.
Gomesio, il tuo commento mi ha fatto sorridere… capisco il punto di vista. Ma credo che se nel nostro sistema politico (che chiamiamo democrazia) non si comincia a fare un serio sforzo per cercare di unire, attraverso il tentativo di comprendere anche le ragioni altrui condivisibili… non solo finiremo col dividerci e stigmatizzarci sempre più come fazioni, ma finiremo col dare potere a chi disinnesca ad arte (seminando divisione) la forza dei numeri che deriverebbe dalla convergenza della gente su argomenti concreti.
Se vivessimo in una aristocrazia, faresti bene ad essere contento. Ma in democrazia, se vuoi la crazia, devi anche fare in modo che esista un demos. E’ logico, no?
Sarebbe bello vedere che fra i tanti commenti, spesso partiti da posizioni intransigentemente ideologicizzate, si potesse venir a creare una sorta di carta comune… puntando, nelle cose concrete, alle soluzioni proponibili che possano essere condivise dai più.
La mia tristezza consiste nel vedere che raramente si trova qualcuno che si ponga un tale obiettivo.
Nel caso Zetalab, come in ogni altro caso, la verità non è solo da una parte. Io trovo (al di là delle posizioni ideologiche che in certe esasperazioni mi fanno rabbrividire) che da entrambe le “parti” vi siano ragioni condivisibili, così come vi sono anche preconcetti e poca chiarezza. (Del resto la mia personale mission non a caso si propone di combattere il bispensiero)
Fintantocchè, però, non si trova una ragione che soddisfi entrambi, coloro che ne faranno le spese saranno comunque i più deboli: i ragazzi del darfur.
Tony non ha mica tutti i torti. Nella logica delle parti, il problema di quei ragazzi rischia di essere strumentalizzato. Anche in buona fede.
Quoto Merighi, questa discussione rischia di snaturarsi nelle maglie delle solite “guerre di religione” fra idee (politiche più che altro…) contrapposte.
Io non riesco a cogliere una realtà così “netta”: vedo un centro sociale dove si praticano stili di vita diversi dal mio o che non condivido affatto (giusto per dirne una, sono assolutamente contro l’uso e la legalizzazione delle droghe anche “leggere”), ma che ha svolto un’attività encomiabile di sensibilizzazione culturale e testimoniato con i fatti il valore dell’integrazione (i sudanesi “scudi umani”? Ma quando mai!)
Se dieci anni fa l’occupazione del posto è stata illegale, è comunque un crimine lasciar disperdere tutto ciò che da allora si è creato: bisognava trovare un’alternativa al semplice sgombero.
il fatto è che in questa contrapposizione netta, entrambe le parti non so quanto siano interessata ad una soluzione di compromesso. e chi ne piange le conseguenze sono i ragazzi del darfur. In questo caso, sa non scudi umani, sicuramente diventano oggetto di strumentalizzazione… anche se in buona fede. Vorrei vedere se si proponesse una immediata soluzione (come la legge prevede) magari offrendo loro un albergo in attesa di una assegnazione ex novo di nuovi locali adatti all’uso, quanti sarebbero d’accordo.
cito giuseppe “Certo che se sfrattavano me da una casa perchè non pagavo l’affitto me ne fregavate tutti. Avreste detto….certo se non paga l’affitto è giusto che lasci la casa!!!
Poi se un gruppo di “persone” occupa abusivamente un locale e ci fa quel che vuole nessuno ha il diritto di sgomberarli…”
PAROLE SANTE !!!
Hanno fatto benissimo, qui non si tratta di destra o di sinistra
io non quoto nessuno. Faccio il punto, invece.
il Comune permette occupazioni di stabili di persone, si disinteressa per anni di come e di chi siano e chi ci stia.
Nel mentre gli occupanti, svolgono a costo 0, attività che altri pagano con tasse profumatamente, e con controlli igienico, sanitari e tutto il corredo delle norme comunali.
Sicuramente il problema é del comune, che non si é interessato, e sicuramente é di chi ha occupati luoghi, e ssvolto attività, senza essere assoggetato ai vincoli comuni.
Merighi, mi spiace insisto. La legge é uguale per tutti.
Uma, guarda che non ci siamo capiti! Io la penso come te. Totalmente.
Le regole vanno rispettate, punto! La legge è uguale per tutti. E va rispettata. Senza condizioni.
Dico solo che questa storia è segno di una politica morta!
L’occupazione può essere (in un primo momento e solo nell’immediato), un modo, benchè improprio, per prendere in custodia dei locali in abbandono e porre i riflettori sopra. Ma poi occorre subito regolarizzarsi. E in questo, mi dispiace, ma Zetalab non ha fatto il suo dovere. Inutile che sbraitano di voler restare. Pensino piuttosto a trovare una soluzione di compromesso (approfittando dell’eco che questa storia suscita nell’opinione pubblica) che consenta loro di continuare a svolgere altrove (e in regola) le loro attività, ma soprattutto consenta ai ragazzi del Darfur di trovare IMMEDIATAMENTE un alloggio e di toglierli dalla strada.
Se poi però la Polizia ha ecceduto con la forza, il Comune per anni ha approfittato di una situazione irregolare per “risolversi” un problema a costo zero, se le procedure per l’esecuzione forzata dello sfratto non sono state regolari (è da capire), se la destinazione d’uso attuale dell’immobile non consentirebbe una concessione ad uso privato… questi sono altri discorsi, che nulla tolgono a quanto tu dici e che condivido pienamente (mi pare strano che non si fosse capito).
Non si era capito, se no, non l’avrei precisato.
DOVREBBERO DARE UNA PULITA A TUTTA LA CITTA’ DI PALERMO, SIETE LA VERGOGNA DI TUTTA ITALIA !!!!
masimo merighi l’ ex prefetto di palermo giosuè marino ha obbligato il comune di palermo ha pagare l’ acqua e la luce allo zetalab. Persino nel portale internet del Comune il laboratorio Zeta era indicato come uno dei luoghi di accoglienza che la città offriva.
vitalba, certo, perchè con certa gente non puoi ragionare sulla base di evidenze di fatti, contesti e ti chiamano mafioso, dicono di essere lontani dai partiti e chiamano il consigliere o anche il senatore di Idv, c’è un’ordinanza di sgombero e loro si gettano a capofitto contro i poliziotti non lasciandoli passare per murare l’ingresso; dopo circa 4 ore secondo te cosa devono fare ? aspettare ancora 4 ore oppure fare rispettare un’ordinanza anche con l’uso della forza ? contestualmente partono insulti pietre e bottiglie di vetro. si vergogni chi non sa ammettere le cose come sono andate e basta, replicando con retorica e depistando ogni tanto il problema sugli immigrati
per tutti coloro che hanno espresso commenti negativi sul labZETA OCCUPATO:prima di tutto occupato perché sottratto al degrado e all’abbandono,in più spazio sociale e non di drogati,in cui oltre a svolgersi incontri,attività sociali(scuola di italiano gratuita),teatrali vi è anche la possibilità di ascoltare musica vedere film senza dover pagare prezzi proibitivi.Detto questo se per voi che esprimete le vostre opinioni moraliste drogato e chi non è uguale a voi…beh qualche problema mi sa che lo avete!!!inoltre se per ridare aria ad una città priva di spazi in cui sia possibile portare avanti le più diverse iniziative è necessario infrangere certe regole che ben venga!!!E comunque alla fine c sarete rimasti male ma il labZETA continua a vivere grazie alla volontà di tanta gente che non la pensa come voi ma senza essere criminali o drogati…ciao
Ma ora che la guerra in Darfur è finita qual’è la scusa ufficiale per giustificare l’occupazione di questo locale?