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sabato 21 dic
  • Lo sgombero del Laboratorio Zeta e il festival del buonismo

    Negli ultimi giorni l’attenzione dell’opinione pubblica si è concentrata sulla vicenda dello sgombero del Laboratorio Zeta. Gli esponenti del centrosinistra palermitano si sono scatenati nella gara di solidarietà agli occupanti. Chi è salito sul tetto, chi si è cimentato nell’interpretazione delle leggi, chi ha mandato comunicati da una segreteria politica, sono stati tutti pronti a condannare l’atteggiamento delle forze dell’ordine. I più arguti addirittura hanno ripescato dal cassetto della memoria il binomio “polizia – fascista” che non guasta mai.
    Alla solidarietà, però, non ha fatto seguito nessuna proposta concreta per risolvere la vicenda. Il teorema è di immediata comprensione: se con la forza ti impadronisci di una struttura dopo un po’ di tempo ne divieni il proprietario. Non importa che ci siano centinaia di associazioni operanti sul territorio che aspettano a lungo per ottenere l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia o, addirittura, ricorrono all’autotassazione per pagare un affitto. Come nella giungla il più forte vince. Basta organizzare una manifestazione con la giusta copertura politica e mediatica per impadronirsi di uno spazio.
    Il rischio che si corre è di mettere in discussione le norme che regolano la convivenza civile di una comunità. In primis il diritto dell’associazione che, forte “solo” di aver partecipato ad un bando ed avere ottenuto regolare assegnazione, non può aprire l’asilo perché non riesce a prendere possesso dell’immobile abusivamente occupato.
    Non sfugge a chi scrive la questione legata alla presenza dei giovani sudanesi, alcuni dei quali con lo status di rifugiati politici. Nel rispetto dei principi costituzionali, l’amministrazione comunale ha proposto di trasferire i sudanesi in un centro di accoglienza in provincia di Palermo. La proposta rispedita al mittente dagli occupanti che non intendono trattare sul punto: quell’edifico ormai ha cambiato proprietario. Non è più l’Istituto Autonomo Case Popolari a stabilirne il destino. Il rifiuto viene argomentato, in un interessante articolo pubblicato su www.terrelibere.org, con le difficoltà che alcuni sudanesi incontrerebbero per recarsi al lavoro in città. A fronte di centinaia di palermitani che si sono trasferiti in provincia per risparmiare sull’affitto e che affollano ogni giorno i bus AST per raggiungere il proprio posto di lavoro, i sudanesi invece hanno implementato il concetto giuridico di “asilo politico” con l’obbligo a carico del paese ospitante di assecondare anche il desiderio di abitare in città piuttosto che in un paese della provincia.
    Se il vero interesse del Laboratorio Zeta fosse il benessere dei sudanesi, che qualche anno fa sono stati allontanati per non aver rispettato le regole del centro di quel “cattivone” di Biagio Conte, la proposta del Comune sarebbe stata accettata di buon grado. Ma le cose non stanno così. Al Laboratorio Zeta si organizzano concerti a pagamento, si vendono e consumano alcolici, si proiettano film e si svolge attività politica. È dura accettare l’idea di dover lasciare una “zona franca” in cui si può fare di tutto senza rispettare le più elementari norme che regolano queste attività (igiene, sicurezza, tasse, diritto d’autore, licenze)??? Qualsiasi cittadino o associazione che voglia occuparsi di cultura, musica o politica ha il dovere di osservare le leggi ma ciò non vale per il Laboratorio Zeta. È di tutta evidenza che l’integrazione dei sudanesi nel tessuto cittadino non interessa ai gestori del Laboratorio Zeta, che preferiscono ghettizzarli nel loro centro sociale usandoli come alibi (molto debole in verità) per la loro permanenza in questa struttura.
    Al festival del buonismo palermitano è stato proiettato un film in cui i cattivi sono i poliziotti (che applicano la legge) e il Comune che propone una valida alternativa per la sistemazione dei sudanesi. Naturalmente il ruolo dei buoni è magistralmente interpretato dagli occupanti abusivi e fuorilegge.
    Palermo è chiamata a fare i conti con la mancanza di spazi d’aggregazione per giovani e con il dovere d’ospitalità nei confronti degli immigrati. Entrambe le questioni rappresentano punti dolenti per una città ancora impreparata sotto questo profilo ma il nocciolo del problema sta nell’elaborazione di regole e principi chiari ed uguali per tutti. I beni pubblici devono essere valorizzati e resi fruibili per la cittadinanza nel rispetto delle regole che non siano la legge della giungla o la gara a chi è più scaltro.

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  • 108 commenti a “Lo sgombero del Laboratorio Zeta e il festival del buonismo”

    1. per assegnare una casa popolare passano anni e se sono occupate se ne fregano… per un asilo PRIVATO giustamente assegnazione rapida e sgombero forzato senza se e senza ma…

    2. beni pubblici devono essere valorizzati e resi fruibili per la cittadinanza nel rispetto delle regole… già, ma che fare quando a dettare le regole è un’amministrazione comunale che ha perso ogni credibilità e che ha fondato il suo potere sul più odioso clientelismo da una parte e sulla totale inettitudine dall’altra? Il linea di principio lo sgombero di ZetaLab è sacrosanto, ma se a chiederlo è l’amministrazione Cammarata, viene proprio da ridere… dovrebbero sgomberare palazzo delle Aquile, prima.

    3. Bel post, che riassume in maniera scritica la vicenda.
      @Vincenzo, hai perfettamente ragione anche tu, ma se si facesse come dici tu, allora tutti potrebbero essere portati al non rispetto delle leggi e delle volontà dell’amministrazione comunale. Si deve agire sempre secondo legge, anche contro le stess istutuzioni.

    4. belle parole.. ma solo parole.. quando oltre a giudicare, scenderai per strada a vivere ti renderai conto della banalita di quello che dici

    5. Scudi umani, praticamente.

    6. Il ragionamento “non rispetto le regole di un’amministrazione che ha perso ogni credibilità” è speculare a quello di Berlusconi che non intende farsi processare dai giudici perché comunisti e malati mentali.

      Bel modello, complimenti.

    7. Leggendo i 2 post (questo e quello di ferrandelli) mi rendo conto che purtroppo la Sinistra in cui ho tanto creduto nella mia città non ha proprio capito nulal di ciò che chiediamo noi cittadini. Che è il rispetto delle regole, in questa città ci sono tantissimi senza casa e tantissime brave persone che aspettano l’assegnazione di un posto in cui vivere, la gente per bene di sinistra è contro le occupazioni abusivo è contro l’illegalità. La risposta che emerge dalal sinistra e da ferrandelli in questi giorni e’ la volonta di leggittimare un’occupazione abusiva che viole il diritto di un’associazione CHE PER LA LEGGE E’ ASSEGNATARIA di usare quei locali. E’ una vergogna noi vogliamo legalità. Invito tutti quelli che la pensano come ferrandelli a non candidarsi per AMMINISTRARE la nostra città visto che di democrazia e di legalità non hanno completamente idea Vergogna.
      Lasciamo le battaglie per la legalità alla destra e noi facciamo i mafiosi salendo in un tetto a dire che per MAFIA quel posto e’ degli occupanti abusivi. Ancora vergogna.

    8. “Palermo è chiamata a fare i conti con la mancanza di spazi d’aggregazione per giovani e con il dovere d’ospitalità nei confronti degli immigrati.”

      Lo ZetaLab era una risposta a questo problema, il metodo con cui si risolveva questo problema è stato adeguato alla circostanze. Se certi spazi vengono decisamente negati, con la stessa decisione si conquistano.
      Negati, una parola che ha un suo peso (come conquistati), perché non si parla di spazi mancanti, ma negati, secondo un progetto socio-politico ben preciso: gli unici che hanno diritto ad associarsi sono quelli a favore del vento (attenzione, ancora una parola pesata, vento, perché ogni regime nega spazio agli oppositori)

    9. Bella analisi. Condivido in pieno.

    10. @un ragazzo, non mi pare che la struttura sia stata OCCUPATA ( vorrei ricordarlo ) l’altro ieri o 2 anni fà, come mininmo qui si parla di un decennio…
      @vincenzo, quindi se il governo è ladro o l’amministrazione è ladra, anche noi dovremmo rubare…bhè che dire…
      @vince dovremmo scendere tutti per strada invece di stare qui sotto un nickname e scrivere, alemno c’è gente che si firma con nome e cognome ed esprime il suo pensiero ( da me condiviso al 100% ), oltre ad essere spesso in prima linea per i dirittu del cittadino.
      @giuseppe corso ti appoggio in pieno, meglio stare zitti che mettersi su un tetto per protestare ad una legge che esiste da sempre.

    11. @michele lo zetalab era una risposta ABUSIVA al problema.
      Per non parlare del motodo di gestione del tutto illegale dello stesso…

    12. Davide, si prospetta la 5° notte in strada per i sudanesi e l’ Amministrazione e la Prefettura sono responsabili morali di qualsiasi precipitazione!

      Oggi ennesima giornata di immobilismo istituzionale, la quinta.

      Ieri, durante un tavolo in Assessorato al Patrimonio alla presenza mia, dei sudanesi, dei rappresentanti dello ZetaLab e dell’assessore Di Giovanni l’Amministrazione (di cui tu sei un riferimento territoriale) ha chiarito definitivamente di non avere risposte nè offerte praticabili per assenza di strutture adeguate e immediatamente agibili e di fondi per un ricovero d’urgenza.

      Nessuna proposta fattiva quindi. Quella dell’urbanistica era un edificio fatiscente e iimpraticabile e qualora fosse stato accettato a rischio dell’incolumità dei ragazzi sarebbe stato disponibile dopo una delibera del consiglio comunale e quindi non prima di almento altri 3 giorni.

      E’ falsa pertanto la notizia di una proposta risolutiva presentata e non accettata dai ragazzi ormai stremati così come è apparso sulla stampa degli scorsi giorni.

      Intanto cresce l’emergenza sanitaria per le condizioni dei ragazzi sudanesi. C’è chi ha i piedi gonfi e chi trema dal freddo per via della febbre presa sotto l’acqua di questi 4 interminabili giorni di assenza di risposte.

      Stanotte si prospetta la 5a notte di gelo, freddo,insensibilità e silenzio.

      Nonostante le varie richieste dell’intervento della Prefettura vediamo che nemmeno da quel fronte arrivano nè interventi nè convocazione di tavoli urgenti per richiamare tutti gli attori alle proprie responsabilità.

      La tensione va salendo ora dopo ora e il muro di silenzio attorno alla vicenda ne è nutrimento ed esaspera soltanto gli animi già provati dal protrarsi delle inumane condizioni.

      Ritengo pertanto moralmente responsabile l’Amministrazione e la Prefettura di qualsiasi precipitazione di una vicenda che ormai assume il carattere della negazione dei diritti umani fondamentali e dell’emergenza sanitaria e di una possibile precipitazione dell’ordine pubblico che è mia intenzione scongiurare.

      Fabrizio Ferrandelli
      Capogruppo IdV Comune di PAlermo

    13. Volevo fare alcune domande, ci tengo a precisare che non sono nè di una parte politica nè di un altra e sopratutto non sono razzista e quant’altro…

      1) Cosa è il Laboratorio Zeta ? un centro sociale o un associazione che si occupa dei rifugiati politici ?

      2) Il Laboratorio Zeta ha partecipato al bando dello IACP per chidere l’assegnazione del posto ?

      3) Se il comune si da una smossa e trova una sistemazione per i migranti Sudanesi la protesta finisce o si farà una battaglia per chiedere uno spazio pubblico destinato ai ragazzi dello Zeta ?

      4) Gli abitanti del quartiere che dicono ? scenderanno in piazza oggi ?

    14. Complimenti a Ferrandelli.. riuscirebbe a far rieleggere persino Cammarata con le sue affermazioni sinistroide… appoggio in toto l’intervento di Gentile. La legalità deve essere ripristinata e non è mai troppo tardi (in risposta a chi dice che lo ZetaLab è li da anni..). poi, son d’accordo anch’io che bisognerebbe defenestrare Cammarata, ma questa è un’altra storia…

    15. Caro Davide,
      condivido tutte le tue osservazioni sui problemi generati dalla gestione dello ZetaLab, di cui peraltro ho sempre sentito parlare ma non ho mai avuo occasione di entrarvi.

      Cio’ che non condivido e’ come la soluzione ai problemi di illegalita’ in esso generatisi sia la sua chiusura.
      Si trasmettono film senza licenza? Che gli sforzi vadano nella direzione di far pagare la SIAE o quanto necessario per legalizzare la vita li’ dentro.

      Tu stesso hai detto che Palermo soffre della mancanza di luoghi di aggregazione per giovani. Ne abbiamo uno che funziona male? Sforziamoci di farlo andare nella direzione della legalita’, della democrazia e del bene pubblico! Non chiudiamolo per far posto ad una scuola privata…

      Questa mentalita’ miope e facilmente vendibile alle masse ricorda da vicino quella che fu a sostegno delle famose ZTL .. Ovvero: abbiamo traffico e inquinamento? Invece di sforzarci nel lungo, oneroso e poco propagandistico cammino del miglioramento dei trasporti pubblici, abbiamo chiuso il centro storico. I risultati della vicenda sono noti…

    16. tanto per provare a capirne un pò di più…
      ASSOCIAZIONE ASPASIA QUESTA SCONOSCIUTA..
      Associazione Aspasia, con sede a Mondello in via Vasco De Gama, che avrebbe per rappresentante legale una gentile signora attorno agli 80 anni, cosa ci vuole fare nell’immobile di proprietà dello IACP, di via Arrigo Boito, a ridosso della centrale e pregiatissima via Notarbartolo? Dalle prime notizie emerse, parrebbe anche un asilo privato a pagamento, con opzione di trattamento di semiconvitto.

      “Dubito che l’immobile possa avere una destinazione ad uso commerciale privato – risponde pronta l’avv. Nadia Spallitta, capogruppo di “Un’altra storia” al Comune – in quanto secondo il piano regolatore lo stesso è destinato ad un uso pubblico”. “Ed escludo che il Comune, voglia lui, ex post – conviene e chiosa Pino Apprendi – regolarizzare i progetti privatistici di Aspasia, affidandole qualche servizio di natura pubblica”.

      Va netta al sodo Antonella Monastra, consigliere comunale di “Un’altra storia”: “Credo che sullo sgombero del Lab/Zeta vada fatta luce da una prospettiva diversa. Infatti, mi pare singolare che la signora Anna Ciulla, figlia dell’anziana Presidente dell’Associazione Aspasia, e quindi non rappresentante legale, abbia commentato l’avvenuto sgombero in esecuzione di un ordine di sfratto decretato nel 2008, dicendo: “Finalmente si è ristabilita la legalità”. Perché gli chiediamo? “Perché queste parole stanno male in bocca alla signora Anna, che è stata condannata, nel febbraio 2003, insieme all’ex assessore comunale alle attività sociali Giuseppe Scoma, per corruzione e concussione. Una storiaccia inerente proprio ad una convenzione con il Comune di Palermo per una vicenda di assistenza ai bambini in estate nella ex colonia comunale. È opportuno che si faccia chiarezza sulla storia di questa associazione, che è stata coinvolta in passato in vicende dai risvolti poco chiari. Chi si erge a paladino della legalità dovrebbe prima ’controllare’ se ha scheletri nel suo armadio. Perciò, è opportuno che lo IACP revochi l’assegnazione fatta ad Aspasia, e si ripristini, così, concretamente la legalità”.

      Cronisti coscienziosi, abbiamo voluto verificare, però, la fondatezza di ciò che sostiene la Monastra. Et voilà! Dagli archivi dei giornali (sulla cronaca palermitana di Repubblica, per esattezza) si trova conferma della condanna a 5 anni e mezzo dell’ex Assessore Giuseppe Scoma (fratello dell’ex Sindaco). Che, allora, risultò beccato dalla Giustizia per una seconda volta, per storie di tangenti chieste ed incassate, a fronte di convenzioni e contributi comunali da lui concessi, proprio all’Associazione di assistenza e solidarietà animata dalla signora Anna Ciulla. Condannata anche lei, con altre persone dell’associazione, da quella sentenza del 2003 che, pare, dimostrasse pure come con Scoma fosse intercorsa una buona consuetudine di conoscenza e collaborazione.

      Abbiamo chiesto all’On. Giovanni Greco (Pdl Sicilia), consigliere comunale, grande esperto di questioni sociali nel settore dell’assistenza e solidarietà, cosa ne sapesse di questa vicenda. “Nulla – risponde secco – non mi ricordo di queste vicende del passato, né al momento mi sovviene chi sia questa Associazione Aspasia.” “Per adesso – continua Greco – sono in allarme per una ennesimo incomprensibile atto della Giunta Cammarata. Stavolta, in materia di assistenza e solidarietà sociale. Si tratta dell’atto di indirizzo, contenuto nella delibera n°3 del 13 Gennaio 2010, che destina 500mila euro di contributi ad associazioni private che pratichino l’assistenza ai bambini in regime di semiconvitto. Senza entrare, oggi, nel merito dei prerequisiti e della regolamentazione individuata dalla Giunta, mi chiedo come mai sia maturata, all’improvviso, questa presa di posizione, che sembrerebbe voler evitare il giusto passaggio in Consiglio comunale di un delibera – a mio avviso, dubbia sul piano della legittimità – che esorbita pure dai tetti di impegno di spesa in disponibilità di legge della Giunta”.

      Ma non basta. I ragazzi del Lab/Zeta non riescono a comprendere le ragioni dell’insistenza della signora Ciulla di dover entrare in possesso a tutti i costi dell’immobile di Via Arrigo Boito, assegnatole nel 2003 dallo IACP. Anche, alla luce del fatto che l’attività dell’associazione potrebbe esplicarsi lo stesso – anzi meglio – in una villetta vuota già in sua disponibilità. Che parrebbe, proveniente dai beni sequestrati ai mafiosi, allocata nel quartiere di Villagrazia, assegnata ad Aspasia, due anni fa, dal Comune di Palermo, ma che, a tutt’oggi, risulterebbe, ancora inutilizzata. Venendo meno, così, al principio antimafia dell’importante testimonianza sociale del riutilizzo.

      Pequod

    17. qualcuno è in grado di fare un’analisi della situazione scevra da influenze politiche?
      abbiamo letto due articoli sulla situazione dello zetalab e dell’associazione che dovrebbe subentrare nei locali occupati fino ad ora (ASPASIA) e onestamente entrambi mi sembrano faziosi e dettati dall’appartenenza politica…
      qualcuno è in grado di fare un’analisi più profonda sulla situazione dei locali occupati a palermo da privati e da associazioni? sui centri di aggregazione sociale e culturale?(di sinistra o di destra non importa…) e sul loro effettivo impegno nel mantenere viva parte della citta?o altresì sul loro vivere all’ombra della legalità? sulla tempestività dello IACP di assegnare la scuola occupata dai ragazzi dello zeta e sul letargo della stessa ad assegnare case popolari che dura ormai da 20anni? costringendo famiglie in alberghi a nostre spese prima e in “container” (discariche) poi?
      la mia vuole essere una critica costruttiva…invito chiunque esprima un giudizio sommario pensando che lo zeta sia soltanto un posto dove i ragazzi si fanno le canne e parlano del compagno lenin ad approfondire la loro conoscenza sulle attività del centro, così chi a spada tratta difende lo zeta considerando un assalto dello stato fascista volendo che tutto rimanga così com’è. oramai non è più possibile…per trovare una soluzione in cui ogni realtà possa convivere è necessario un confronto maturo tra tutte le parti coinvolte nel conflitto.
      questo ovviamente è il mio parere…

    18. fatemi capire, quindi se si rispettano le leggi si è fascisti?? invece di scendere in piazza a difendere un luogo abbusivo(ovviamente parlo della strutturae tutte le sue opere) perchè voi della sisistra non scendete in piazza a difendere quelle famiglie dove aspettano da anni una casa e sono costretti ad abitare nei conteiner di via messine montagne? e poi… ma quei soldi che venivano dalle vendite di alcol e biglietti per spettacoli sprovviste di diritti e licenze dove andavavo a finire?

    19. @giuseppe g….se li prendevano i ragazzi dello zeta che adesso vanno tutti in giro col loro suv e hanno un paio di case di proprietà…siccome erano parecchi la rimanente parte andava a finanziare le attività del pci!

    20. @mauro di sicuro non li spendevano per tenere pulito e decente lo zetalab…

    21. su http://www.giovaneitaliapalermo.it il dossier “Le verità nascoste” sul Laboratorio Zeta…

    22. @Pequod

      Però sarebbe giusto, quando si inserisce un articolo come commento, citare la fonte, che in questo caso è SiciliaInformazioni.com, e non firmarselo come proprio…

    23. quoto a pieno l’intervento di Gentile. Non bisogna dare spazio a chi si serve dei rifugiati per svolgere la propria attività politica repressiva. Il centro “SOCIALE” dovrebbe “accogliere” non respingere chi ha un pensiero politico diverso da quello degli occupanti.

    24. @ Giuseppe G
      ti rispondo subito:
      ti cito un articolo di Ernesto Galli Della Loggia del Corriere della Sera
      <>
      basta guardare ai fatti per comprendere la realtà di tale articolo.

    25. evidentemente non me lo fa copiare, vedo se riesco a trovarlo sul web

    26. http://www.02blog.it/post/5058/may-day-il-bollettino-del-giorno-dopo

      ho trovato l’articolo in questo sito..per leggerlo vai in basso nei commenti…c’è il commento di un certo Stefano, che cita l’articolo “i soliti ignoti” di Della Loggia

    27. Condivido moltissime delle idee dell’autore di questo post. Sintetizzando: la situazione di mancato rispetto delle regole è una responsabilità di coloro che occupando l’immobile da anni, anche e soprattutto a tutela dei cosiddetti rifugiati che vi risiedono, avrebbero dovuto sanare la propria posizione, mettendosi in regola con la legge. Protestare a vantaggio di una situazione comunque illegale non è segno di civiltà, se non ci si sforza al contempo di adottare una politica di tutoraggio concreto di queste persone, a cominciare dai rifugiati, per aiutarli a rispettare le leggi, oltre che a tutela (anch’essa legittima) dei diritti fondamentali. In questo lo zetalab ha sbagliato e continua a sbagliare… e chi lo sostiene acriticamente commette l’errore medesimo. Chi fa politica dovrebbe dimostrare questo senso di responsabilità, anche a vantaggio di chi non ce l’ha.
      Riguardo alle analisi fatte da Nadia Spallitta, Antonella Monastra ed altri, sulle illegittimità dell’assegnazione di un locale pubblico senza la destinazione d’uso necessaria per un asilo privato, specialmente se ci sono precedenti di reati penali svolti proprio nello svolgimento di attività analoghe da parte dei soggetti assegnatari dell’immobile, occorre vigilare con grande concretezza affinchè si rispetti il corretto iter, con tutte le normative e nel rispetto delle competenze (il Consiglio e la Giunta si attivino in tal senso!)
      La verità è che si sta facendo una battaglia ideologica che davvero non trova ragione di esistere. Chi come me e come tanti altri che si imegnano da cittadini nella politica delle cose concrete e della tutela della legalità, e non a chiacchiere, ben presto si stanca di vedere un simile teatrino. Creare lo scontro ideologico e fazioso è sempre dannoso, nei confronti della democrazia. La politica dovrebbe sempre e solamente rispondere a criteri di efficacia nella risoluzione dei problemi, nell’assoluto ed INCONDIZIONATO rispetto delle leggi.
      I ragazzi del Darfur, in questo momento, sono la parte debole e occorrerebbe guardare al loro interesse concreto ed immediato, trovando soluzioni concrete per toglierli dalla strada; ORA! ADESSO!
      Il resto sono chiacchiere e giochi politici.
      Spero che Fabrizio (Ferrandelli) possa darci presto buone notizie e che il Comune si assuma la responsabilità di trovare immediatamente un tetto (ovunque sia) per questi rifugiati politici.
      Inoltre: se ci sono stati eccessi da parte delle forze dell’ordine essi vanno sindacati e puniti, così come vanno puniti quelli di chi (a differenza di molti altri manifestanti) non si sono limitati a manifestare in maniera composta (lanci di bottiglie, “stato mafioso” e provocazioni simili).
      Se non ci assumiamo la responsabilità di essere equidistanti dalle faziosità e soprattutto di vigilare sul rispetto delle istituzioni, a cominciare dal rispetto della legge, tutto diventa strumentale, e si può pensare che abbiano le loro ragioni quelli che poi chiamano i ragazzi del Darfur “scudi umani”. Occorre coraggio per difendere e cercare la verità, piuttosto che schierarsi dove il vento del consenso soffia.
      Del resto chi legge questi commenti si può fare un idea di come – alla fine – la maggior parte delle persone si fanno una idea autonoma e sicuramente cercano responsabilmente l’obiettività.

    28. un utente:HAI PERFETTAMENTE RAGIONE
      scusami ma pensavo di farlo e l’ho dimenticato…
      http://www.siciliainformazioni.com
      NON era nelle mie intenzioni prendermi nessun merito di una inchiesta giornalistica fatta da altri.

    29. @pequod:

      nessun problema! Siccome avevo letto anch’io il pezzo che riporti, mi sembrava giusto sottolineare la paternità di quest’ultimo.

    30. esatto giuseppe g. dove sono andati a finire quei soldi che guadagnavano proiettando i film ed altro? nelle loro birre in mezzo alla strada. Lagente che abita li vicino non li sopporta piu da anni, quel luogo è luridamente sporco. per di piu il comune aveva attaccato loro luce ed acqua, a spese di chi? nostreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee. noi pagavamo questi scalmanati che non avevano una mazza da fare , per farli stare li a bere bere bere, i sudanesi qui nn centrano nulla, sono solo uno scudo. Se questo fosse stato il vero problema sarebbero andati a manifestare da cammarata obbliganadolo a trovare loro una sistemazione visto che hanno asilo politico.

    31. ma smettiamola con queste pagliacciate e aiutiamo chi ne ha davvero bisogno. pensiamo a quella famiglia di favara, agli operai della fiat che stanno trovandosi col culo sotto terra. a quei poveri cristi di haiti. non a questi cvhe non sanno che fare durante il tempo libero e pretendono. ma andate a lavorare duro come faccio io alzandomi alle 5,30 per essere alle 8 al lavoro.

    32. Condivido in pieno l’analisi del giovane consigliere Gentile. Allo stesso tempo sono convinta che dell’assistenza ai rifugiati politici se ne debbano occupare le istituzioni locali. credo che i gli occupanti del laboratorio zeta siano bravi ragazzi ma tentano di nascondere il vero obiettivo della loro attività: proselitismo politico. Abito in via notarbartolo e al corteo di protesta di questo pomeriggio ho sentito più di un coro contro le forze dell’ordine, altra cosa che non depone certo a favore del centro sociale.

    33. Non so chi sia Aspasia e, debbo dire,non mi interessa. Se ci sono problemi con questa associazione sarà compito dello IACP (che, ricordiamolo è l’unica parte attiva sia nell’assegnazione che nello sgombero) vigilare e prendere le dovute decisioni ed in seconda istanza della magistratura e di tutti gli organismi di controllo.
      Faccio i miei complimenti invece a Davide per l’analisi lucida, e da me condivisa, specie nella valutazione delle attività di ZetaLab e per aver fatto un quadro chiaro della vicenda facendo capire come i rifugiati siano di fatto usati come “scudi umani” (a proposito, ma visto che per loro stessa ammissione molti di loro lavorano, si può sapere perchè una casa non se la cercano come tutti i cittadini normali? Alcuni stanno qui da 8 anni….).
      Mi preme segnalare inoltre che il Comune di Palermo messo sotto accusa da quasi tutti i commenti pro-Zeta è stato solo chiamato per provare ad intervenire, con provvedimenti urgenti, per il problema dei rifugiati e quindi non è il responsabile dello sgombero (debbo dire che invece, purtroppo, con un atto “anomalo” l’Ente ai “bravi ragazzi” del Centro Sociale pagava le bollette…) ma quello che sta facendo uno sforzo per provare ad aiutare i migranti, e sottolineo SOLO I MIGRANTI. Non debbono infatti essere in alcun modo assecondati coloro che hanno vissuto e lucrato a sbafo della Città per anni e che adesso pretendono di continuare a farlo alla faccia di tutti gli altri che, per fare le stesse attività, partecipano a bandi e gare, producono occupazione e servizi e contribuiscono legalmente al bene comune.
      Ma è normale che chi fa attività sociali in città e ci sono a Palermo splendide realtà anche politicamente orientate ma che, di qualsiasi colore politico siano, svolgono un lavoro eccezzionale barcamenandosi tra le lentezze delle amministrazioni, la cronica mancanza di fondi e le difficoltà burocratico-amministrative, debba vedere che per appropriarsi di un bene basta la forza? Che mentre loro subiscono controlli e si attrezzano per garantire standard di legge c’è chi trasforma impunemente uno spazio vuoi in discoteca, vuoi in cinema, vuoi in sala concerti senza alcuna autorizzazione, senza alcun rispetto delle norme di sicurezza ed evadendo ogni forma di contribuzione fiscale e di normativa contabile? Dove sono finiti i soldini delle attività di ZetaLab?
      Questa situazione, visto che vedo le difficoltà di chi fa sociale legalmente ogni giorno, mi fa letteralmente andare in bestia.
      Grazie Davide e grazie ai ragazzi di Giovane Italia per la contro-informazione che fate ogni giorno.

      Antonio Triolo

    34. @ Ferrandelli:
      bene visto che le cose stanno così, visto che fino a ieri come dite ormai ogni giorno i ragazzi dello Zetalab accoglievano i rifugiati, non sarà la mancanza di quel luogo a non permetterglielo. Li accolgano nelle loro case o nei locali circoscrizionali dei partiti!

    35. Se non li sopporta più da anni come è possibile tanta solidarietà nel palazzo proprio sopra di loro? Informarsi prima di parlare è un dovere, il bigottismo lasciamolo a chi vota lega per paura dell’uomo nero, siamo Palermitani con qualche millennio di civiltà alle spalle, è ora di crescere.

      http://www.facebook.com/?ref=home#/photo.php?pid=678827&id=1642359557

    36. Relativamente a quanto pubblicato di seguito in questo blog “Lo sgombero del Laboratorio Zeta e il festival del buonismo”
      di Davide Gentile

      Anche se naturalmente lascerà il tempo che trova, ogni tanto sarebbe il caso prima di scrivere (perché lo scritto rimane) aspettare un po’prima di lasciare tracce del proprio pensiero per sempre.
      Magari informarsi un po’ di più , per restare credibili.
      Magari fare un po’ di ricerca dei fatti, per sembrare un po’ più attenti.
      Magari parlare del “tempo” se proprio come insegna la storia della “rana dalla bocca larga”non si può fare a meno di “dire comunque qualcosa.”
      Comunque , non so perché lo sto facendo……ma aiuto il Sig. Gentile e tutti gli intervenuti a conoscere un po’ piu’ su questa storia, portando un esempio del vero “buonismo”
      Barbara grimaudo
      Cittadini Invisibili? No, Grazie – Palermo

      Cosa si nasconde dietro lo sgombero dello Zetalab?
      Si accendono i riflettori sul passato di Aspasia

      Non ha ancora trovato una sua soluzione di buonsenso la vicenda dello Zetalab, sgomberato con la forza dalla polizia martedì scorso. Per questo, oggi si terrà un corteo che partendo da via Boito si concluderà in Prefettura, per sollecitare le autorità a rimettere le cose a posto. Viene spontaneo chiedersi: Palermo è una metafora della Sicilia confusa, tra i vizi del suo passato e le possibili virtù del suo futuro? A valutare la vicenda dello sgombero del “Laboratorio/Zeta”, di via Arrigo Boito, parrebbe proprio di sì.

      A sentire l’On. Pino Apprendi (deputato regionale palermitano del PD), uno che non parla mai a vanvera, non siamo di fronte ad una semplice vicenda di ordine pubblico – l’esecuzione di un legittimo ordine di sgombero di un locale di proprietà pubblica illegittimamente occupato – ma, probabilmente, ad una solita “storia palermitana”.
      “Premesso che in questo momento – spiega Apprendi – i 22 sudanesi che lì avevano trovato ricovero da anni, sono costretti a vivere per strada dopo il blitz da parte della polizia su ordine dell’Istituto autonomo Case popolari. Debbo rilevare da parte delle istituzioni un inaccettabile ritardo nel trovare una soluzione concreta e soddisfacente, ad una vicenda che mette in gioco troppi principi di civiltà universale. A cominciare dall’obbligo giuridico e morale delle istituzioni territoriali, di dover prestare adeguata assistenza a dei migranti, legalmente residenti in Italia da più di otto anni, in quanto rifugiati politici dalla tragedia umanitaria del Darfur. Per non parlare, dello spessore culturale del curriculum di iniziative che il Lab/Zeta ha espresso in questi gli ultimi anni, sino ad oggi”.Una nota dell’eurodeputato Rita Borsellino, ribatte: “Non si può ignorare il fatto che in questi nove anni di storia, i ragazzi e le ragazze del Laboratorio Zeta hanno dato accoglienza a decine di immigrati e rifugiati politici, dando vita anche ad importanti iniziative di aggregazione sociale e culturale, per di più in un quartiere privo di spazi e strutture di socializzazione”.
      Taglia corto Pino Apprendi, che dice secco: “ Il presidente della Regione all’ARS si è impegnato a che il Governo intervenga sullo IACP perché, in nome del prevalere della pubblica utilità, i dirigenti dell’Iacp di Palermo revochino al più presto il bando di assegnazione, vecchio di dieci anni, all’origine di questo sgombero forzato, che aveva assegnato l’immobile di via Boito ad un’associazione che, privatisticamente, non si sa bene cosa dovrebbe farne”.

      Già, l’associazione Aspasia, con sede a Mondello in via Vasco De Gama, che avrebbe per rappresentante legale una gentile signora attorno agli 80 anni, cosa ci vuole fare nell’immobile di proprietà dello IACP, di via Arrigo Boito, a ridosso della centrale e pregiatissima via Notarbartolo? Dalle prime notizie emerse, parrebbe anche un asilo privato a pagamento, con opzione di trattamento di semiconvitto.

      “Dubito che l’immobile possa avere una destinazione ad uso commerciale privato – risponde pronta l’avv. Nadia Spallitta, capogruppo di “Un’altra storia” al Comune – in quanto secondo il piano regolatore lo stesso è destinato ad un uso pubblico”. “Ed escludo che il Comune, voglia lui, ex post – conviene e chiosa Pino Apprendi – regolarizzare i progetti privatistici di Aspasia, affidandole qualche servizio di natura pubblica”.

      Va netta al sodo Antonella Monastra, consigliere comunale di “Un’altra storia”: “Credo che sullo sgombero del Lab/Zeta vada fatta luce da una prospettiva diversa. Infatti, mi pare singolare che la signora Anna Ciulla, figlia dell’anziana Presidente dell’Associazione Aspasia, e quindi non rappresentante legale, abbia commentato l’avvenuto sgombero in esecuzione di un ordine di sfratto decretato nel 2008, dicendo: “Finalmente si è ristabilita la legalità”. Perché gli chiediamo? “Perché queste parole stanno male in bocca alla signora Anna, che è stata condannata, nel febbraio 2003, insieme all’ex assessore comunale alle attività sociali Giuseppe Scoma, per corruzione e concussione. Una storiaccia inerente proprio ad una convenzione con il Comune di Palermo per una vicenda di assistenza ai bambini in estate nella ex colonia comunale. È opportuno che si faccia chiarezza sulla storia di questa associazione, che è stata coinvolta in passato in vicende dai risvolti poco chiari. Chi si erge a paladino della legalità dovrebbe prima ’controllare’ se ha scheletri nel suo armadio. Perciò, è opportuno che lo IACP revochi l’assegnazione fatta ad Aspasia, e si ripristini, così, concretamente la legalità”.

      Cronisti coscienziosi, abbiamo voluto verificare, però, la fondatezza di ciò che sostiene la Monastra. Et voilà! Dagli archivi dei giornali (sulla cronaca palermitana di Repubblica, per esattezza) si trova conferma della condanna a 5 anni e mezzo dell’ex Assessore Giuseppe Scoma (fratello dell’ex Sindaco). Che, allora, risultò beccato dalla Giustizia per una seconda volta, per storie di tangenti chieste ed incassate, a fronte di convenzioni e contributi comunali da lui concessi, proprio all’Associazione di assistenza e solidarietà animata dalla signora Anna Ciulla. Condannata anche lei, con altre persone dell’associazione, da quella sentenza del 2003 che, pare, dimostrasse pure come con Scoma fosse intercorsa una buona consuetudine di conoscenza e collaborazione.

      Abbiamo chiesto all’On. Giovanni Greco (Pdl Sicilia), consigliere comunale, grande esperto di questioni sociali nel settore dell’assistenza e solidarietà, cosa ne sapesse di questa vicenda. “Nulla – risponde secco – non mi ricordo di queste vicende del passato, né al momento mi sovviene chi sia questa Associazione Aspasia.” “Per adesso – continua Greco – sono in allarme per una ennesimo incomprensibile atto della Giunta Cammarata. Stavolta, in materia di assistenza e solidarietà sociale. Si tratta dell’atto di indirizzo, contenuto nella delibera n°3 del 13 Gennaio 2010, che destina 500mila euro di contributi ad associazioni private che pratichino l’assistenza ai bambini in regime di semiconvitto. Senza entrare, oggi, nel merito dei prerequisiti e della regolamentazione individuata dalla Giunta, mi chiedo come mai sia maturata, all’improvviso, questa presa di posizione, che sembrerebbe voler evitare il giusto passaggio in Consiglio comunale di un delibera – a mio avviso, dubbia sul piano della legittimità – che esorbita pure dai tetti di impegno di spesa in disponibilità di legge della Giunta”.

      Ma non basta. I ragazzi del Lab/Zeta non riescono a comprendere le ragioni dell’insistenza della signora Ciulla di dover entrare in possesso a tutti i costi dell’immobile di Via Arrigo Boito, assegnatole nel 2003 dallo IACP. Anche, alla luce del fatto che l’attività dell’associazione potrebbe esplicarsi lo stesso – anzi meglio – in una villetta vuota già in sua disponibilità. Che parrebbe, proveniente dai beni sequestrati ai mafiosi, allocata nel quartiere di Villagrazia, assegnata ad Aspasia, due anni fa, dal Comune di Palermo, ma che, a tutt’oggi, risulterebbe, ancora inutilizzata. Venendo meno, così, al principio antimafia dell’importante testimonianza sociale del riutilizzo.

    37. 4 lenzuoli, tutti uguali…mi sa proprio che non siano stati fatti proprio dalla gente del palazzo che al massimo ha dato la disponibilità ad ampederli magari fregandosene del contenuto (una semplice z). E poi nessuno affacciato dalle finestre, se non una sola persona…ahahah siete esilaranti!

    38. Dalle diverse foto dei sostenitori dello Zetalab che ho visto su facebook si vedono chiaramente 4 di questi con rasta etc che appartengono sicuramente al giro dello Zetalab, e poi molte persone “normali”, ragazzi ed adulti, che è chiaro che non frequentano posti come lo Zetalab ma che per il buonisimo che si sfodere in queste occasioni partecipano…

    39. @ barbara grimaudo: dovresti prima leggere la policy sui commenti per sapere che i commenti stessi devono essere brevi e non lunghi come o più di un post!
      Questo non fa che rendere più complessa la lettura e il rapporto tra i vari commenti presenti.

    40. Le persone si giudicano da come parlano, o, in questo caso, da come scrivono. Il termine “buonismo” viene regolarmente sfoderato da chi vuole vilificare iniziative di solidarietà della parte politica avversa, in mancanza di solide ragioni di qualunque tipo. Dietro la deprecazione del “buonismo” si annidano intolleranza e indifferenza. E’ peculiare che si accusi il laboratorio Zeta di “ghettizzare” gli immigrati, quando sono infatti una delle poche strutture pronte ad accogliere i migranti e dare loro possibilità di interagire con i palermitani. Bello anche discorrere di “legalità”, quando questi discorsi si applicano soltanto a iniziative culturali e sociali della parte avversa. Bisogna togliere la trave, prima di osservare la pagliuzza.

    41. Bene Nicola Pizzolato, allora lasciate da parte propagandistiche manifestazioni per strada e le buone parole e concretizzate tutta questa voglia di fare del bene in un aiuto materiale e concreto. Non penso proprio che non essendoci più lo Zetalab non potete fare più le vostre buone azioni quotidiane.

    42. Ma è possibile che ancora ci sono utenti che dicono che si applica il discorso della legalità solo allo Zetalab o simili???
      Se si sta parlando di questo, dobbiamo allargare il discorso a tutti i casi in cui serve la legalità??? Si allargherebbe troppo il campo, e si andrebbe fuori tema.

    43. @ amedeo g.
      hai ragione, ma purtroppo di questi tempi, in Italia, a fare notizia sono soltanto gay e immigrati…se fossero stati sfrattati italiani non si sarebbe mobilitato nessuno, o sicuramente non si sarebbe mobilitata la sinistra studentesca.
      BRAVA MILENA!

    44. @ indignato
      come vedi la gente affacciata c’era, comprendo che possa risutarti difficile capirlo, ma magari gli altri residenti erano in strada con i ragazzi. Sai nel nostro paese per fortuna, esiste il valore della partecipazione, e molte persone invece di indignarsi in solitudine guardando Studio Aperto, usano scendere in piazza a manifestare il proprio dissenso. Questa si chiama DEMOCRAZIA. Cerca alla D sul dizionario.

      http://www.facebook.com/album.php?page=3&aid=38919&id=1642359557#/photo.php?pid=678828&id=1642359557

    45. Barbara Grimaudo buona parte del tuo commento era già stata postata.

    46. leggo da facebook…
      ZETALAB RIOCCUPATO!

    47. @Ferrandelli, la notizia della proposta fatta la sera dello sgombero di trasferire i sudanesi in un centro di accoglienza in provincia di Palermo, è stata diffusa dal Prof. Fulvio Vassallo. Quindi se è un falso dovresti discuterne con lui che è l’autore dell’articolo e grande sostenitore dello Zetalab. Nel mio articolo viene citata la fonte a testimonianza che le cose non me le tiro dal sacco. Poi non riesco a capire il perché da circa 6 anni i rifugiati vivono allo Zeta e nessuno ha mai chiesto di trovare un altro luogo più accogliente. Per questa ragione ritengo che fa comodo agli occupanti vivere con i sudanesi, finché ci sono loro si appare bravi ragazzi e si può fare ciò che si vuole lì dentro.

    48. avete cancellato il mio commento…grazie! come vedi caro rosalio…falsa democrazia!!

    49. Claudia il tuo commento violava la policy dei commenti e la democrazia non consiste nel diffamare la gente. Inoltre è a tua disposizione un’e-mail per le tue rimostranze, qui è fuori tema. Saluti.

    50. LO ZETALAB e’ stato rioccupato ecco cosa ne penso:
      tanti anni fa i nostri contadini, vessati dai potenti di turno ( a volte nonni di questi amministratori di oggi), occupavano le terre opponendosi alla grande ingiustizia (normata con legge) del latifondo.
      Le occupazioni di allora furono lo strumento per ottenere la riforma agraria e quindi la redistribuzione dei beni e la base per il raggiungimento della giustizia sociale.
      In nome della legalità si stanno compiendo in questa terra le porcate più grandi.
      E’ legale prendere incentivi statali e poi licenziare migliaia di lavoratori (FIAT).
      E’ legale portare i capitali provenienti dal malaffare e dal riciclaggio internazionale in Italia attraverso lo scudo fiscale.
      E’ stato legale prendere accordi con prestanome dei boss e decidere i tariffari regionali delle prestazioni sanitarie private e poi farli applicare… e potrei non finire….
      E’ stato legale per il Sindaco Cammarata nel 2003 non offrire una soluzione abitativa per i 32 sudanesi richiedenti asilo tanto da delegare il Laboratorio Zeta dell’accoglienza.Dal 2003 infatti il Comune paga a Zeta le bollette dell’acqua mensilmente , dopo averne riconosciuto con nota uffiale il grande valore sociale (delegandoli così di un problema che oggi come allora non ha saputo risolvere) dietro indicazione del Prefetto di allora.
      E’ legale per un’amministrazione non dare una casa ai senza casa.
      E’ legale non garantire l’assistenza ai disabili o agli anziani.
      E’ legale non pagare per 13 mesi le comunità alloggio per minori e anziani.
      E’legale dare agli amici i beni confiscati alla mafia.
      E’legale perfino dare finanziamenti ad associazioni di amici senza bando pubblico.

      A questo modo di intendere la legalità io mi oppongo e mi opporrò sempre, accogliendo come un nipote il testamento morale di chi occupava le terre contro lo strapotere dei latifondisti di allora.

      Quando in un paese democratico lo Stato dice che si è ripristinata la legalità e dall’altra parte c’è la gente che grida all’ingiustizia significa che la democrazia stesso è in pericolo.
      Viviamo oggi in un paese in cui le regole sono state sovvertite!
      LA VERA LEGALITA’ STA NEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E CIVILI!

      Per restare in tema di giustizia: esiste giuridicamente “LO STATO DI NECESSITA’ “.
      Stato di necessità è quello in cui da 6 giorni di non risposta le istituzioni hanno costretto i ragazzi sudanesi.
      Questo rende giuridicamente LEGITTIMI comportamenti che altrimenti non lo sarebbero.
      LA RIOCCUPAZIONE DELLO ZETA, dettato da questo stato di necessità ( necessità sanitaria, necessità di un tetto sotto il quale dormire, necessità del semplice bisogno di meritarsi una risposta certa) è un atto comprensibile, legittimato e di forte riappropriazione di dignità e di diritto all’esistenza.
      Non può accadere che in democrazia si assista ad una non risposta istituzionale a gravi disagi sociali.
      Sono dalla parte di Zeta, lo ero ieri e lo sono oggi più di ieri.
      Quando delle leggi sono ingiuste e inumane e nella loro ibrida applicazione rischiano di rendere ingiusto e inumano anche te stesso e la morale comune di una cittadinanza allora si ha il dovere civico di combatterle, contrastarle e chiederne la non applicazione.
      L’illegalità sta a monte, non a valle.
      L’illegalità è quella di un’amministrazione che nega spazi di aggregazione e accolgienza culturale e sociale e che agevola associazioni amiche per scalzare chi con il proprio lavoro è scomodo avversario.
      Così stanno i fatti ed io scelgo da che parte stare…

    51. Fabrizio mi complimento con te per il magistrale utilizzo della retorica ma non hai ancora spiegato perché il prof. Vassallo afferma che gli occupanti dello zetalab hanno rifiutato la proposta di trasferire i rifugiati politici in un centro di accoglienza in provincia di Palermo. Nel tuo commento precedente mi hai accusato di divulgare notizie false, io ho citato la fonte spiegando che si tratta di un sostenitore dello Zetalab ma da te nessuna risposta in merito. Rispetto profondamente il tuo lavoro ma non accusarmi di scrivere bugie.Per quanto riguarda lo stato di necessità, vorrei capire in che modo si possa coniugare con la prima occupazione (quasi 10 anni fa) dello Zeta. Forse la necessità di utilizzarlo come una sede di partito dell’estrema sinistra. Il tripudio al corteo di ieri pomeriggio di bandiere con la falce e martello, simbolo di “grande” democrazia, ne è palese dimostrazione.

    52. Dovresti chiederlo al tuo assessore se ha mosso un dito per i rifugiati piuttosto che a me! nemmeno uno!
      Dovresti tenerti informato su tutto.
      Vassallo è soltanto una persona che solidarizza non ha nessun ruolo istituzionale nella vicenda e come molti è stato tratto in inganno dalla falsa comunicazione di una proposta dell’Amministrazione. Smentita proprio dagli stessi uffici del Comune perchè impraticabile.

      Se domani in prefettura ci sarà un tavolo con le parti è soltanto perchè l’amministrazione ha ufficializzato che non c’è nessuna soluzione da essa individuata a praticabile!
      Tanto di verbale e tavolo tecnico al Comune, Ufficio Patrimonio, parla chiaramente.
      Il Prefetto interviene quando appunto serve richiamare le parti alle responsabilità.
      Oltre le parole amo far parlare la verità dei fatti.

    53. Vergogna zetalab rioccupato!!!
      Poi la polizia è fascista se entra con la forza vero ferrandelli?
      VERGOGNA!!!

    54. perchè piuttosto ai poliziotti non li chiamano “comunisti”, dato quello che accade in quest’ultimo periodo in Cina, questo me la fa pensare tutta sull’aspetto politico del problema. Qui si dovrebbe cercare di trovare un posto a questi rifugiati politici del Darfur (che santi certo non sono se persino Biagio Conte li ha sbattuti fuori per cattiva condotta)..non di lasciare in mano uno stabile occupato ABUSIVAMENTE da dei militanti dell’estrema sinistra…e non voletemene…lo stesso varrebbe se fossero militanti dell’estrema destra. Basta buonismo, basta ipocrisia!

    55. direi soprattutto basta notizie faziose e video appositi in questa direzione

    56. Mi sa che i Senegalesi sono più italiani di qualcuno che è intervenuto in questa discussione.

    57. più Italiani di noi sicuramente perchè mi stanno sembrando molto “istruiti” su come comportarsi in questa occasione e come approfittarne…

    58. Si, si, tutti comunisti… i senegalesi comunisti… i comboniani comunisti… gente come me venuta a manifestare comunista (non è vero! Sono di destra ed ho pure votato per il governo nazionale che adesso mi fa un pò schifo, a dire il vero!!! In mano alla lega e a troppi razzisti per quanto mi riguarda)… il fatto è che sono uno di destra onesto e pulito e quindi la penso così: va bene il rispetto delle regole e che ognuno non può fare come gli pare ma non accetto la violenza comunque, e vedere professori manganellati e 4 ragazzi che in realtà e per quanto vedo non hanno mai dato fastidio e che anzi hanno evitato che una struttura abbandonata diventasse ricettacolo di drogati, topi e degrado, facendolo diventare uno spazio curato, con biblioteca e rifugio “quantomeno pulito” di extracomunitari che altrimenti avrebbero vissuto nel degrado più totale! Ci sono stato qualche volta a vedere spettacoli e proiezioni e devo dire mio malgrado ideologico che questi ragazzi non fanno male a nessuno e che bisognerebbe lasciargli quello spazio!… e poi, come dicevo, mi ritengo uno di destra onesto, quindi se ci sono dubbi su questa associazione Aspasia sarebbe giusto che i magistrati indaghino sul suo operato e sul bando dello IACP… Poi sarà o meno possibile parlare di legalità e ripristino delle regole!
      Cordialmente, Giovanni.

    59. Spazio curato? Pulito? Non ricettacolo di drogati e degrado? Forse parliamo di un posto diverso…
      Basta solamente guardarlo da fuori, magari osare sbirciare tra le luride finestre o la porta sempre aperta per rendersi conto di quello che è veramente!

    60. @Dovreste vergognarvi
      Praticamente ci hai dato delle persone “disoneste e sporche” solo perchè abbiamo idee diverse dalle tue…sicuro sei pulito e onesto? e comunque se guardi i video della carica, ti accorgerai che questa è stata preceduta da un fitto lancio di bottiglie da parte dei manifestanti figli di papà contro i poliziotti che sono lì esclusivamente per svolgere il proprio lavoro per arrivare a fine mese!! Se parli tanto di violenza perchè non ti informi su quello che fanno quei ragazzi dello zetalab ai ragazzi di destra, come te, che fanno volantinaggio nelle vicinanze?? come se via boito fosse di loro proprietà!

    61. hanno un nome queste persone che ritengono che alcuni dovrebbero vergognarsi ? aah si un nome l’ha messo, giovanni, che ne dici di mettere anche un cognome ?
      e non ritorcere la cosa a me visto che penso che lo farai…uno o sceglie di firmarsi o meno, ma visto che hai scritto un commento che sa più di attacco potresti anche dire chi sei e assumerti la responsabilità di quello che hai scritto.
      inoltre aggiungo che dare addosso a un’associazione che vince un bando è fuori da ogni limite; se l’associazione ha fatto qualcosa di illegale o è stato fatto qualcosa di illegale allora sono il primo a dire di fare indagini, altrimenti basta ha vinto l’assegnazione solo che si è trovata gli occupanti e ha agito per ottenere gli spazi, non c’è altro da dire…ma se succedeva con un’altra associazione ? che per esempio fa musica o teatro ? anche quella doveva andare a spasso ? o doveva partire un terzo grado su di lei per fare un confronto con l’attività dello Zetalab?? ma chi siete per permettervi di dire che questo operato è migliore ! davanti a chi protesta bisogna sempre cedere perchè fanno più rumore allora! che schifo.

    62. vorrei precisare una cosa riguardo al commento di “Dovreste vergognarvi”. Io non ho mai detto che i manifestanti sono comunisti…gran parte di loro lo era, ma io facevo riferimento ai militanti dello Z-Lab, che di certo democratici non sono. Democrazia significa rispettare prima di tutto le opinioni degli altri, e di certo quelli dello Z-Lab dubito conoscano il significato di questa parola.

    63. Dopo aver letto qualcosa di un diverso punto di vista, da destra, dei fatti del Laboratorio Zeta, ero inizialmente orientato a tentare un sereno confronto. Mi riesce difficile, constatando la mole di grandi bugie e piccole inesattezze raccontate e spacciate come “verità nascoste”. Non vale la pena, vista la faziosità evidente e accecante, tentare di aprire gli occhi smontando le accuse una per una. Mi sembra però opportuno invitare chi legge questo thread, se dovesse avere dubbi, a verificare sul posto la vera natura di quei “mostri” e l’alto tasso di farneticazione qui. Nessuno allo Zeta vi torcerà un capello, anche se la pensate diversamente, come sanno tutti in città. Come sanno anche quelli lasciati andare via incolumi dopo essere stati beccati in flagrante, in uno degli attentati ai danni dello Zeta. Se non volete entrarci guardate da fuori, i vetri rotti parlano chiaro. Anzi, scusate! Li avranno rotti a testate le “zecche” ubriache dall’interno, sicuramente!

    64. @ Mirco
      ti è mai venuto in mente che una porta sempre aperta può essere simbolo di accoglienza. Visto che l’hai notata avresti potuto approfittarne ed entrare, per rendertene conto di persona. O forse preferite avere tutti chiusi nelle proprie case per paura dell’uomo nero (troppo Studio Aperto?). Eppure eravate proprio voi a dire che “quando c’era Lui, le porte si potevano lasciare aperte”. Sarà che i treni non arrivano più in orario, ma aver paura di una porta aperta mi sembra un po’ patologico.

    65. @ Accoglienza: mi sa che anche lui come me non è voluto mai entrare per la puzza di canne, per la mancanza di pulizia e per i “bei” tipi dentro che non ispirano davvero fiducia. 😉

    66. sgombrare un rudere che ora diventa importante…

      che pena

    67. Palermo: giovani Pdl, un bluff le minacce al Laboratorio Zeta

      Palermo, 26 gen. – (Adnkronos) – “Non c’e’ alcuna prova di queste fantomatiche minacce, per di piu’ di provenienza mafiosa. E’ evidente che si tratta dell’ennesimo bluff per giustificare l’occupazione abusiva dell’ex asilo di via Boito, trasformato in sezione di partito”. Cosi’ Nino Costa, presidente provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Liberta’, commentando le minacce denunciate dagli attivisti del Laboratorio Zeta, il centro sociale di Palermo che ospita immigrati, fatto sgomberare nei giorni scorsi e poi rioccupato. “Ci chiediamo – prosegue Costa – che interessa abbia la mafia ad opporsi a questo centro sociale, visto che e’ una zona franca di illegalita’. Ribadiamo che il vero fine di questa occupazione e’ unicamente politico, cioe’ creare un punto di aggregazione dell’area antagonista di estrema sinistra. Gli immigrati sono usati come scudo per difendere strumentalmente l’occupazione. Deve essere il Comune, o comunque un ente istituzionale, ad occuparsi dei rifugiati politici del Darfur”.

    68. Come mai tutta questa attenzione verso questi rifugiati? Ma tutti gli altri che arrivano da noi, mica hanno tutte queste attenzioni nel loro riguardi…eppure con grandi difficoltà si arrangiano e vanno avanti cercando di farsi una vita.
      è chiaro dunque che sono uno strumento utilissimo nelle mani dei ragazzi dello Zetalab, e che agli immmigrati stessi torna utile questo!

    69. Mi chiedevo anche io se tutta questa premura nei confronti dei rifugiati derivi da questa stessa loro condizione. Perchè non possono fare come gli altri immigrati che arrivano e si cercano di creare una vita qui da noi…mi sembra discriminatorio nei confronti degli altri…

    70. @ ma fatemi il piacere
      ti sfido ad avvicinarti allo Z-Lab con una bandiera o un simbolo di un partito di destra…poi ci vediamo all’ospedale e mi racconti come è andata. 😉

      inoltre come mai oggi i militanti dello Z-Lab dichiarano di aver ricevuto intimidazioni mafiose e non c’è nemmeno uno straccio di prova?? forse stanno facendo di tutto per far passare quest’organizzazione, che ha vinto il bando per mafiosa?? La volpe che non riesce a prendere l’uva dice che è marcia…

    71. @ Giakky e compagnia
      Visto che parlate di estremisti violenti e invocate le prove per altri casi, perché non portate le prove di essere stati picchiati da quelli del Laboratorio Zeta? Quanto alle minacce dei giorni scorsi, siete liberi di crederci o meno. Chi conosce le persone ci crede, anche perché si sono assunti pubblicamente delle responsabilità e hanno denunciato la cosa. Sapete che a Palermo chi riceve certi avvertimenti e “consigli” è solitamente più propenso a tacere e fare marcia indietro, abbiate almeno rispetto verso persone e storie di cui non sapete nulla di nulla. Se ne sapete qualcosa andate a denunciare anche voi il reato, o la simulazione di reato.

    72. Perchè le minacce sono sicuramente false mentre date per scontato lo spaccio all’interno del centro (senza essere mai nemmeno entrati)? Forse alla base di tutto c’è soltanto l’ignoranza ed il vizio, tutto italico, di criticare ciò che non si conosce.

    73. Mai scritto che siamo stati picchiati da quelli dello Zeta Lab…se così non fosse copiatemi la frase in cui lo affermo.
      Se davvero credete che quelli dello Z-Lab siano dei santi e non estremisti di sinistra, basta informarsi e guardare le foto di qualche striscione appeso allo Zeta Lab per ricredersi…come per esempio quello con su scritto: “Disarma l’autorità, arma i tuoi desideri”…un chiaro invito alla violenza…o basti pensare al fitto lancio di bottiglie che ha anticipato la carica della polizia antisommossa l’altra sera davanti allo stabile di via boito. c’è modo e modo per far valere le proprie idee e quelli dello Z.Lab hanno dimostrato di ragionare con logiche mafiose e violente.

    74. “come per esempio quello con su scritto: “Disarma l’autorità, arma i tuoi desideri”…un chiaro invito alla violenza”
      @Giakky: spero per te che la tua sia ironia, malriuscita ma sempre ironia. Perché leggere violenza in quel messaggio equivale a leggere violenza, chessò, nel crocifisso, sai: ha i chiodi che gli perforano le mani…

      Se invece non sei ironico, il livello di lettura della realtà è pari alla tua capacità di analisi critica della stessa. Infantile. E quindi, quello sì, etramamente pericoloso.

      senza rancore, ma abbandona l’ideologia quando osservi i segni del reale.

    75. Non voglio entrare nella polemica. Scrivo solo che giudicare senza conoscere non è cosa intelligente. I tanti che in quel luogo non sono mai entrati dovrebbero astenersi dall’emettere gudizi, se non altro, per coerenza.
      Aggiungo che vedo troppi manichei. Il bene e il male, i buoni e i cattivi, i rossi e i neri…..Poi leggi con attenzione la cronaca dei fatti e scopri tra i fermati per gli scontri c’è un professore di religione…..E allora? Come la mettiamo?

    76. Giakky o vigliakky?
      Solo bugiardi o anche rifardi?
      Giakky, 25 gennaio alle 20:13:
      “Se parli tanto di violenza perchè non ti informi su quello che fanno quei ragazzi dello zetalab ai ragazzi di destra, come te, che fanno volantinaggio nelle vicinanze??”
      Giakky, 27 gennaio 2010 alle 16:08:
      “Mai scritto che siamo stati picchiati da quelli dello Zeta Lab…se così non fosse copiatemi la frase in cui lo affermo”

      A questo punto immagino l’eventuale inaudita violenza che potrebbe aver subito uno come te, se le menzogne e gli insulti che scrivi qui sono anche nei volantini. Ti avranno detto che sei cretino e disonesto. O qualche malaparola che rende lo stesso concetto in maniera più colorita. Cosa avresti fatto tu, se qualcuno fosse venuto vicino la tua sede a diffondere volantini in cui vieni calunniato, distorcendo la realtà di un luogo dove non ha mai messo piede?
      P.S.: pochi mesi fa ho visto 2 persone, conoscenti, che facevano volantinaggio contro lo Zeta, esattamente all’ingresso dello Zeta. C’erano anche scritte cose molto offensive. La più intemperante (violenta?) delle persone chiamate in causa si limitò a dire ad alta voce “siete completamente scemi”. Fine.
      @ SQZ900
      Nella mentalità di certi bacati quello non è né un professore di religione, né un ex missionario, né un cattolico, ma solo una zecca della specie “cattocomunista”. Vi risparmio la battuta sul gatto che era stato murato vivo allo Zeta… anche se questo thread è frequentato da giovani avvezzi all’umorismo berlusconiano, meglio non esagerare.

    77. @ ma fatemi il piacere
      io non sono mai andato a fare volantinaggio allo Zeta Lab, mai ho ricevuto minacce, ne violenza…ma conosco gente che è stata minacciata e aggredita da quei ragazzi, solo perchè faceva volantinaggio in una zona “proibita”. Riguardo al fatto che ” pochi giorni fa hai visto…”, ecco, oggi come oggi quelli dello Zeta Lab non possono torcere un capello a nessuno perchè altrimenti mostrerebbero a tutti i ciechi che vanno lì a manifestare, la cruda realtà delle cose. Quelli dello Zeta Lab sono partiti per il G8 a Genova e non penso che siano andati lì a fare una passeggiata o a dire “NO ALLA GUERRA” e basta…
      Inoltre se sono così bravi ragazzi…rifaccio la domanda a cui nessuno mi ha ancora risposto…PERCHE’ C’E’ STATO UN FITTO LANCIO DI BOTTIGLIE SULL’ANTISOMMOSSA???

    78. @ il dio castigatore
      beh…sai qual’è la differenza tra chi vuole mostrare la realtà e chi invece la vuole nascondere? chi la vuole nascondere tende spesso a insultaree gli altri..e comunque non penso di essere più infantile di uno che si presenta come “il dio castigatore”…ma va là!

    79. I ragazzi dello Zeta Lab sono universitari appartenenti, per la maggior parte, alla facoltà di Lettere e Filosofia, appartenenti ai collettivi di estrema sinistra che l’Aprile scorso hanno attaccato i ragazzi appartenenti a organizzazioni universitarie di destra, durante una serata di beneficenza per le vittime del terremoto dell’Abruzzo, nella facoltà di Legge. Certamente le mie parole possono sembrare faziose…per cui la smetto di perdere tempo cercando di mostrarvi la realtà delle cose…e vi chiedo:
      CHI STA DALLA PARTE DELLA LEGALITA’??? gli occupanti ABUSIVI del Laboratorio Z, oppure l’associazione che ha vinto regolarmente il bando d’assegnazione?
      Allora se funziona così…io, che non posso permettermi di pagare un affitto, vedo il primo appartamento vuoto e lo occupo…è così che funziona?

    80. @ SQZ900
      La polizia antisommossa ha delle regole di ingaggio, durante una carica non riconoscono chi c’entra e chi è lì solo per fare una passeggiata(non penso che il professore fosse lì per questo), specialmente se la carica è anticipata da un lancio di oggetti contundenti da parte di quei “santoni” dei manifestanti…per cui se non voleva rischiare di essere pestato, rimaneva al calduccio nella sua bella casetta o se voleva fare una passeggiata andava da un altra parte. Inoltre quando si viene a creare un tunnel tra la polizia e i manifestanti, la polizia è autorizzata a colpire chiunque si trovi in mezzo. Ricordo che i poliziotti sono mandati lì dalle istituzioni e svolgono il loro lavoro per arrivare a fine mese, quelli dello Zeta Lab, figli di papà con le porsche in garage, sono lì per difendere l’illegalità, l’abusivismo, lo spaccio e la violenza politica.

    81. http://www.zetalab.org/print.php?news=1241011342
      Leggi cavolo! LEGGI! Lo dicono pure i tuoi amichetti dello Zeta Lab che il bando è stato VINTO da Aspasia, solo che loro si coprono dietro al fatto “poco attendibile” che tale associazione abbia che fare con la Mafia..peccato che non hanno le prove!! Prima di dare dell’ignorante alle persone sarebbe meglio ti informassi tu!

    82. http://palermo.repubblica.it/dettaglio/via-gli-immigrati-dal-laboratorio-zeta-in-strada-trenta-rifugiati-del-darfur/1833667
      se vuoi ti posso postare il mondo intero…fatto sta che MAFIA o NON MAFIA quei ragazzi da quello stabile se ne devono andare!!!

    83. http://emiliaromagna.indymedia.org/node/7795

      http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o14889
      (questo è un blog dei tuoi amichetti)

      http://www.officinarebelde.org/
      (idem)

      Sono i primi loro a dire che Aspasia ha vinto il bando!

    84. Vabbe’, Giakky, vuoi sopraffare i tuoi interlocutori per stanchezza 😀
      Scusa, ma se uno scrive “mesi” e tu leggi “giorni”, tanto per fare un esempio, perché ti fa comodo cambiare le mie parole, che credenziali di obiettività hai? A parte quando ti contraddici. Ti lamenti che nessuno ti risponde sul “fitto lancio di bottiglie”? Ma se ho già scritto che non ho voglia e tempo di smentire tutte le bugie una a una! Io lavoro (ma va’, pensavi mi facessi campare dai “genitori con la Porsche”, o che facessi la cresta allo Zeta), non posso sprecare più di qualche minuto al giorno così. Prima delle cariche non ho visto bottiglie in giro se non di plastica, una persona raccontava di aver visto partire due bottiglie DOPO la prima carica “leggera” della polizia, iniziata senza motivo, da quel momento la polizia ha scatenato un putiferio, ovviamente NON verso la persona che aveva lanciato le bottiglie. Tu le chiami regole di ingaggio, io ho già percepito questa logica nei famosi avvisi (“ogni tedesco colpito facciamo fuori 10 italiani”) di una settantina di anni fa.
      Saluti non romani

    85. Giakky ha scritto il 28 gennaio 2010 alle 12:41

      …”le mie parole possono sembrare faziose…per cui la smetto di perdere tempo cercando di mostrarvi la realtà delle cose”

      dopo ha postato altre 4 volte in giornata!-D
      😀 😀 😀

      vai così! sei più divertente di Emilio Fede!

    86. infatti ho postato solo per smentire le tue parole, ho detto che avrei smesso di parlare del lato “politico”. hai scritto che Aspasia non ha vinto il bando e te l’ho smontata subito subito. Guardati qualche video su you tube e dimmi che non c’è stato un lancio di bottiglie. Le regole di ingaggcio non le ho fatte io, prenditela con chi di dovere.

    87. perchè non copi anche la continuazione del post…anzi che copiare solo la parte che ti conviene. Allora, dato che non sai leggere e Rosalio non permette di fare i disegnini, te lo spiego meglio. E’ inutile parlare della faccia politica della vicenda, perchè sia te che io possiamo sembrare faziosi…allora occupiamoci della faccia sociale della vicenda, ovvero parliamo di chi sta dalla parte della legalità e chi no. tu hai detto che Aspasia non ha vinto il bando ma gli è stato assegnato dalla provvidenza senza mostrare uno straccio di prova, io ti ho postato 5 articoli di blog di sinistra che smontavano la tua versione dei fatti. A mio parere, ADESSO, non c’è bisogno di aggiungere più nulla…specialmente se le ragioni si fanno valere con lo scherno delle altre persone.

    88. chi asserisce che i poliziotti hanno caricato dopo il lancio di due bottiglie di plastica è un bugiardo e diffamatore, ovvero sa di esserlo e come di consueto si inventa qualcosa per rovesciare la realtà, io c’ero hanno tirato pietre e bottiglie di birra che non sonocertamente di plastica buffoni bugiardi e anche facendo male agli agenti antisommossa nonostante avessero gli scudi. delinquenti veri sono questi come mistificatori quelli che mettono in giro certi video a pezzi, i pezzi a loro comodi

    89. @ bottiglie di vetro
      tranquillo, i video in cui si vedono e sentono le bottiglie DI VETRO lanciate alla polizia ci sono. Non so come certa gente possa ancora trincerarsi dietro alle menzogne e cercare di difendere qualcosa di indifendibile. Parlano tanto di legalità…predicano bene e razzolano male! anzi malissimo!

    90. http://www.youtube.com/watch?v=lPRF3EQnvJQ&feature=PlayList&p=DE78F243DC75F6AE&playnext=1&playnext_from=PL&index=42

      questo video documenta il lancio di oggetti contro le forze dell’ordine PRIMA della carica della polizia, se qualcuno volesse negare l’evidenza faccia pure…

    91. Grazie Giakky,
      per aver fornito il link che prova, rileggendo i tuoi commenti, la tua irrefrenabile tendenza (spero dovuta a incapacità, piuttosto che a mala fede) a vedere cose che non sono. L’unico “lancio di oggetti contro le forze dell’ordine PRIMA della carica” visibile nel video, da chiunque non soffra di disturbi visivi o altro, è un ridicolo petardo che rotola lentamente tra i piedi dei manifestanti raggiungendo il piede di un poliziotto. Il quale, equipaggiato di scarpe adeguate, lo scalcia con noncuranza. Pur biasimando certi ragazzini mal cresciuti, che si trastullano con questi giochini, ti ricordo (e mi spiace per loro) che la DIGOS si imbatte ogni settimana in gente che ama fare queste cretinate allo stadio e dintorni. Se non fossero addestrati a considerare petardi e simili come stupidi quanto inoffensivi, avrebberò già massacrato migliaia e migliaia di tifosi, innescando peraltro una spirale di violenza in tutta Italia. Considerando poi l’abuso di certi oggetti a Capodanno, se per te un petardo di quelli giustifica il pestaggio di decine di persone (che non l’avevano tirato), proporzionalmente il 1° gennaio di ogni anno l’Aeronautica Militare avrebbe dovuto radere al suolo Napoli. E forse anche Palermo, interamente colpevole di non aver saputo “isolare i violenti”, ergo… a cu pigghiu pigghiu.
      Ribadisco che in quel giorno l’unica bevanda che circolava era acqua, versata da bottiglie di plastica in bicchieri di plastica (anch’essi visibili in video, apriti cielo, lanciati verso i poliziotti). Se uno o due individui isolati erano passati a comprare una birra, avevano la bottiglia ancora in mano e l’hanno tirata, la loro esistenza non doveva pesare su tante persone ragionevoli. Così come i giovani di destra, nel loro insieme, non hanno colpa per ciò che scrive qui Giakky… 🙂

    92. allora le cose sono 2: o sei cieco, oppure non so quale video hai visto…nel video non si vede solo un petardo, si vede anche un sasso che colpisce lo scudo di un poliziotto e si sente l’infrangersi le bottiglie di vetro. Gente che era lì in quel momento certifca il lancio di bottiglie DI VETRO!!!!!! Non ho capito se ci sei o ci fai…

    93. ahahahaha è incredibile come cercate di aggrapparvi agli specchi pur di negare l’evidenza!! Io quel giorno ero da stancampiano con i miei amici e ci siamo avvicinati davanti allo zetalab per vedere cosa stava succedendo e posso testimoniare che alcuni manifestanti hanno lanciao bottiglie di birra (di vetro quindi) oltre a pietre e petardi contro i poliziotti e questi li hanno caricati. Chissà come mai io e i miei amici che eravamo lì vicino in pace non siamo stati caricati!?!? Quel video è stato girato da uno di loro è normale che non si vedano bene le scene dei lanci di oggetti!!!!

    94. In un forum come questo chiunque può entrare (e rientrare) quante volte vuole e con quanti nick vuole, tentando di “certificare” il nulla. Ad esempio inventandosi storielle tipo “Io quel giorno ero da stancampiano con i miei amici e… posso testimoniare che…”
      Quel giorno Stancampiano era chiuso.
      Pietoso.
      Meno male che hai resistito alla tentazione di andare a denunciare: saresti stato incriminato per falsa testimonianza. Pensa che affronto, per un paladino della legalità.
      Scusate se penso male, ma lo stile è inconfondibile, e con gli orari ravvicinati dei post i tonti tornano.
      Visto che ormai le persone serene e obiettive hanno abbastanza elementi e link (video incluso, grazie ancora G.) per capire, e scoprire chi mente e chi no, propongo compassionevolmente di chiuderla qui.
      Buona domenica.

    95. questa è bella! credi davvero che ho bisogno di cambiare nick name per portare avanti la discussione?? io non ho bisogno di inventarmi minchiate per far valere le mie ragioni, io non sono mai stato davanti lo Zeta-Lab in questi giorni, semmai ci sono passato con la macchina 2 volte per vedere com’era la situazione. Io da quel video ho il coltello dalla parte del manico, non ho bisogno di diversivi. Se davvero credi che abbia bisogno di queste meschinità per portare avanti la discussione è meglio che la facciamo finita qui.

    96. prima gli insulti ora la diffamazione!! Chiedo per favore a chi di dovere di smentire le parole di questo quà, che parla degli altri ma che si nasconde dietro uno pseudonimo. non ho altro da aggiungere

    97. http://www.youtube.com/watch?v=Y6rPElVIUwc&feature=related
      qui c’è un altro video della carica dei poliziotti. come potete vedere il video si interrompe proprio nel momento in cui i manifestanti iniziano ad accendere i fumogeni e riprende giusto giusto nel momento in cui la polizia carica i manifestanti. cos’è successo? al cameraman è finita la batteria proprio nell’istante che precede la carica e la videocamera si è ricaricata giusto nel momento della carica? cosa succede intanto? patetici…

    98. Giakky ancora che discuti con chi mente a oltranza ? l’hanno capito tutti che sono dei bugiardi calibrati

    99. Giakky lascialo stare!!!!!! Non vedi che cosa si inventano per passare dalla parte della ragione?????fatto sta che noi siamo dalla parte della legalita e lui lo sa benissimo quindi per avere ancora qualcosa da difendere inventa cavolate!!!!
      ma fatemi il piacere ho forse detto che ero da stancampiano a prendere il gelato?!?!?! mi trovavo là davanti perchè si dia il caso che mi ritrovo sempre lì con gli amici per uscire. e poi la pochezza delle tue argomentazioni fa capire che razza di persona sei cioè uno che per dfendere un occupazione abusiva attacca gratuitamente le altre persone proprio come i tuoi amici compagni!!!

    100. No è giusto che smentisca le parole del tizio qui in questione, perchè le sue accuse sono gravi! Come vedete ho cercato di metterla sul piano sociale e continua a giustificare i ragazzi dello zeta perchè le bottiglie erano di plastica, quindi il lancio di oggetti è legittimo secondo lui, com’è legittima l’occupazione abusiva dello stabile. Peccato che loro non abbiano la benchè minima prova del fatto che l’associazione Aspasia, che ha vinto regolarmente il bando d’assegnazione dello stabile di via Boito, abbia a che fare con la mafia, mentre i video provano il lancio di oggetti sulla polizia PRIMA della carica. Dopo di ciò non ho altro da aggiungere.

    101. Giakky ha scritto il 28 gennaio 2010 alle 21:45
      …A mio parere, ADESSO, non c’è bisogno di aggiungere più nulla…

      Giakky ha scritto il 29 gennaio 2010 alle 11:59

      Giakky ha scritto il 29 gennaio 2010 alle 12:06

      ma fatemi il piacere ha scritto il 29 gennaio 2010 alle 15:41

      Giakky ha scritto il 29 gennaio 2010 alle 17:52

      ma fatemi il piacere ha scritto il 31 gennaio 2010 alle 00:23
      …propongo compassionevolmente di chiuderla qui.

      Giakky ha scritto il 31 gennaio 2010 alle 02:06
      …non ho altro da aggiungere

      Giakky ha scritto il 31 gennaio 2010 alle 02:22

      infatti ha scritto il 31 gennaio 2010 alle 05:20
      Giakky ancora che discuti con chi mente a oltranza ?…

      Lamberto ha scritto il 31 gennaio 2010 alle 10:12
      Giakky lascialo stare!!!!!!…

      Giakky ha scritto il 31 gennaio 2010 alle 15:10
      No è giusto che smentisca… Dopo di ciò non ho altro da aggiungere.
      __________________________________
      che sia la volta buona? 🙂

    102. Solidarietà ai compagni dello zetalab e dell’ex carcere…ultras e centri sociali uniti nella lotta!
      hasta la victoria siempre!
      palermo e comunismo unici valori!
      resistenza * ultra’

    103. poveretto…
      e questi sono i “santi” che difendono lo Zetalab??

    104. il punto di vista dei residenti ………..

    105. La vicenda dello Zeta: il punto di vista dei residenti.
      Mette in imbarazzo il silenzio del Comune di Palermo, della Prefettura, e più in generale , delle Istituzioni sulla vicenda del Laboratorio Zeta. Il ripristino della legalità raggiunto con una sofferta e complicata azione di sgombero è stato calpestato dalla rioccupazione dei locali avvenuta dopo appena 3 giorni.
      i fatti sono noti…
      la realtà è tutt’altra cosa vista da chi vive a pochi passi dal Laboratorio . Stupisce la mancanza di presa di posizione ,di opinione esternata , la mancanza dell’altra voce parte in causa del dibattito verbale , la quasi assenza della voce del cittadino indignato per i fatti e le vicende che gli si sono susseguite sotto gli occhi in questi giorni. Cittadini loro malgrado coinvolti nell’azione di sgombero delle forze di polizia , limitati nelle loro libertà, costretti a subire identificazioni , in ragione della sicurezza, prima di rientrare nelle proprie abitazioni.
      La solidarietà con la forza pubblica spinge ,tuttavia , a fattiva collaborazione facendo passare in sottordine il disagio arrecato alla popolazione residente.
      Agli scontri tra le forze impegnate (polizia, carabineri ,polizia municipale ,vigili del fuoco) e gli attivisti del Laboratorio e dei centri sociali , alle operazioni complesse di chiusura con opere di muratura degli accessi al Centro , alla relativa calma susseguente e smobilitazione del presidio di forza pubblica è subentrato la rioccupazione dei locali ,quasi come un copione già scritto , con rottura dei sigilli sfondamento delle opere murarie appena fatte,senza che la forza pubblica sentisse il dovere di intervenire.
      Il cittadino , chi vive a due passi a questo punto è sgomento : l’impiego di un quantitativo enorme , la stampa parla di 100,200,uomini impiegati nell’azione di sgombero in tenuta antisommossa, sacrificati per giorni 24 ore su 24 a difesa della legalità beffati dalla volontà di poche persone paladini dei diritti civili dei migranti.
      La riflessione è spontanea! “Si porta a compimento una esecuzione di sfratto come atto dovuto con forza e decisiva volontà e allo stesso modo non si interviene quando i locali sono rioccupati per questione di ordine pubblico .
      Poche considerazioni, ma altrettanto importanti come le pompose dichiarazioni degli attivisti del centro e delle forze politiche che li sostengono, circa il loro impegno a favore dei migranti.
      I migranti sono alloggiati in locali fatiscenti , 2 stanze appena , identificate , per chi passa nel marciapiede di via boito, dalle serrande chiuse perennemente in inverno con cartoni e pezzi di mobili tipo testiera di letto avanzati da chissà quale stanza da letto; chi ha potuto vedere attraverso gli spiragli delle finestre aperte in estate si è potuto rendere conto delle suppellettili letti e materassi in cui sono costretti a vivere accatastati le decine di rifugiati. Sul numero poi speriamo che siano sempre sotto la decina così come spesso abbiamo notato noi che abitiamo a due passi dal Centro e non alcune decine gettati in due stanze come dicono gli attivisti perche sarebbe roba da terzo mondo altro che diritti dei rifugiati. Probabilmente il Comune di Palermo pagando luce e acqua ritiene di essere a posto con la coscienza a discapito delle precarie condizioni igienico-sanitarie.
      I responsabili del Laboratorio asseriscono in questi anni di occupazione lo svolgimento di grandi iniziative sociali con coinvolgimento dei residenti del quartiere, convegni,concerti,cinema, presentazione di libri, didattica per i migranti ,asilo per i residenti, eventi vari, etc..
      La realtà è tutt’altra cosa poche iniziative ,poco organizzate,e tanto ,tanto casino e disagio sociale a margine delle feste e riunioni degli attivisti dei centri sociali. Non di rado la gente residente sorprende gli invitati a urinare ,dopo la bella bevuta di alcool e birra,nelle portinerie dei palazzi e nelle vie adiacenti il Centro. Completano lo squallido quadro di degrado recenti episodi di sesso in strada e assunzione di stupefacenti degli stessi invitati che non trovano altro posto dove sfogare il loro istinto “sociale culturale e progressista”, lasciando nelle vie un tappeto di bottiglie di birra ,preservativi e ..vomito. Ecco questa è la quotidianità dell’evento culturale per chi lo vive da residente come me. Questo è la considerazione che merita risposte da parte dei blogger,degli attivisti e dagli amanti della società civile , risposte alle reali condizioni in cui versa il Laboratorio e che i residenti subiscono.
      La tenuta dei locali interni ed esterni è sotto gli occhi di tutti : il degrado regna sovrano. La colonia di gatti a pochi metri dalle case è l’emblema: la sporcizia ,gli odori degli escrementi della decina di gatti nel giardinetto recintato del Centro, il cibo lasciato nelle scodelle da “gattare “e passanti pasto anche dei colombi e dei topi che spesso giocano con i gatti, sono la normalità nelle vie adiacenti il Centro. E poi fa quasi ridere o suscita ilarità quella gente che, dando seguito alla iniziativa domenicale di coinvolgimento della popolazione ,pulisce 1 mq di muro dalle scritte fatte con lo spray dagli stessi attivisti del Centro o quella signora con bambino che pianta fiori nel giardinetto pieno di escrementi di gatti ignara pensando a quanto sia bello un mondo con i fiori senza rendersi conto di ciò che la circonda in quel momento ; le cuccie per gatto sono un vecchio baule fradicio di pioggia lì da 3 anni,sponde di legno chiuse da vetrine ,etc. ,un ombrellone saldamente piantato nel cemento e una vecchia panchina in plastica ..per il relax dei gatti in estate..roba da denuncia. Il Comune comunque paga i servizi luce e acqua garantendo la normalità. Quelli che abitano a due passi sanno però che la normalità sono anche le docce dei migranti con la pompa nel giardino retrostante il Centro , gli odori e il degrado ambientale , le colorate,chiassose e notturne feste culturali degli attivisti ,l’indifferenza dei residenti verso le problematiche dei migranti mai inseriti nel contesto in cui vivono, malgrado i paroloni degli attivisti del Centro.
      Non ci si stupisca quindi. La gente è stanca ! Ha bisogno di normalità , di legalità, di fiducia nelle istituzioni, di coinvolgimento attivo delle problematiche locali che li interessano in prima persona,ha bisogno semplicemente di rientrare la sera senza incontrare giovani attivisti fuori di testa e poco riguardosi della “normalità” di ambienti puliti.
      L’evoluzione dela vicenda è nota: da un lato lo IACP e la società ASPASIA a rivendicare il loro diritto a rientrare in possesso dei locali e dall’altro i diritti dei migranti strumentalizzati da attivisti del Centro e dalla moltitudine di politici di diversi schieramenti che non trovano di meglio che legare le legittime richieste civili di asilo politico degli immigrati con la loro inciviltà. Viene da chiedersi se il rifiuto dei migranti di accettare altra destinazione ,sono state fatte ben due proposte dal Comune e dal Prefetto,sia pilotato dagli attivisti del Centro che non vogliono lasciare i locali. Nel mezzo della vicenda i diritti dei residenti bisognosi non di centri di riferimento culturale progressista transmediale etc..ma di normalità , della quotidianità legata alla famiglia e ai loro reali bisogni.
      L’auspicio, infine,è di trovare una sistemazione dignitosa ai migranti e di trovare, altresì , degli spazi “alternativi “ agli attivisti del centro presso altre realtà nel territorio più vicine alle loro esigenze .

    106. Della serie: centri sociali ed immigrati si, ma non nel mio orticello che io sono della Palermo “bbene”. Ti consiglio la seconda puntata della fiction su Basaglia, in particolare l’apertura del Centro di Igiene Mentale e l’assemblea con i residenti. Se evitassimo di rinchiuderci la “normalità […] e la quotidianità legata alla famiglia” capiremmo che fuori dal tinello c’è un mondo, e che la normalità è un concetto sopravvalutato e relativo.

    107. Altro che festival del buonismo, IL FESTIVAL DELL’IMPOCRISIA!

      A Palermo tutto è abusivo, e quando non lo è gli spazi vengono assegnati per scambio politico, favoristismo, clientele.

      Lo Zeta non sarà nel pieno della legalità, ma offre un servizio PER TUTTO e uno spaziono LIBERO PER TUTTI. Come viene invece gestito il resto del patrimonio pubblico? Ci si occupasse di quello prima, invece di fare i super legalisti quando conviene…

      Per fortuna che l’hanno rioccupato! 😉

    108. In realtà nemmeno la Digos è più quella di una volta. Basterebbe entrare allo zetalab una qualsiasi mattina con una videocamera e riprendere tutto quello che si vuole per buttarli fuori. l’importante è non dare nell’occhio. gli occupanti italiani non dormono mai nel centro sociale, solo i sudanesi dormono lì…e poi ci sono anche nigeriani, non sono solo sudanesi. e poi sono 14 e non 32…e poi basterebbe leggere gli archivi di Repubblica per vedere che lì i sudanesi non stanno affatto bene: un sudanese (mediatore culturale dell’ambulatorio Emergency di Palermo) fu accoltellato pesantemente proprio dentro lo Zetalab. Verificate, venne anche la polizia. I sudanesi spesso hanno chiamato la polizia perchè non si sono sentiti difesi dagli occupanti italiani. Altri occupanti italiani che erano competenti e si occupavano dei migranti sono stati invece allontanati con minacce e violenze. Gli attuali capi hanno compiuto agguati in stile mafioso soto le case dei vecchi occupanti per farli andare via. minacce molto pesanti. lo sanno tutti allo Zeta, ma non si può dire, perchè i panni sporchi si lavano in famiglia. Altri occupanti (sempre per mano degli attuali capi) sono stati presi a sediate. avete letto bene, a “sediate”. ci sono in giro documenti pubblici di ex-occupanti (fondatori dello Zeta nel 2001) che hanno denunciato pubblicamente le schifezze accadute dentro lo Zeta, ma sono rimasti inascoltati. E’gente che ha lavorato anche per Emergency, penso che direbbero la verità se interpellati in maniera non strumentale. molti occupanti sono letteralmente scappati via dallo zeta, molti immigrati sono pronti a testimoniare gli abusi e l’odio con e fra gli italiani.

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