Ramko
Ha la faccia che tace. La maglietta a strisce gli copre il busto da cardellino, i capelli biondissimi sono corti e finiscono a punta sulla fronte. Ha gli occhi di un azzurro così pallido da sembrare grigio perla. Occhi senza la luce di dentro che tutti i bimbi hanno mentre incontrano la magia di una nuvola che ne rincorre un’altra. Ma Ramko il cielo non lo guardava mai. Era nato in una “kampina”, la roulotte dei rom, in un accampamento vicino allo stadio, accanto a un parco bellissimo che chiamavano Favorita. Continua »
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