Archivio di Gennaio 2010
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Cuffaro condannato a sette anni in appello
Il senatore ed ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro è stato condannato a sette anni in appello per il processo per le “talpe” alla Dda di Palermo per favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio.
In primo grado l’aggravante del favoreggiamento era stata negata e la pena era di cinque anni.
Cuffaro ha dichiarato: «L’avevo già detto e lo ripeto: rispetterò la sentenza con grande serenità, anche se sento dentro la pesantezza, perché non sono mafioso. Questo non modificherà il mio percorso politico».
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Lo sgombero del Laboratorio Zeta e il festival del buonismo
Negli ultimi giorni l’attenzione dell’opinione pubblica si è concentrata sulla vicenda dello sgombero del Laboratorio Zeta. Gli esponenti del centrosinistra palermitano si sono scatenati nella gara di solidarietà agli occupanti. Chi è salito sul tetto, chi si è cimentato nell’interpretazione delle leggi, chi ha mandato comunicati da una segreteria politica, sono stati tutti pronti a condannare l’atteggiamento delle forze dell’ordine. I più arguti addirittura hanno ripescato dal cassetto della memoria il binomio “polizia – fascista” che non guasta mai.
Alla solidarietà, però, non ha fatto seguito nessuna proposta concreta per risolvere la vicenda. Il teorema è di immediata comprensione: se con la forza ti impadronisci di una struttura dopo un po’ di tempo ne divieni il proprietario. Non importa che ci siano centinaia di associazioni operanti sul territorio che aspettano a lungo per ottenere l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia o, addirittura, ricorrono all’autotassazione per pagare un affitto. Come nella giungla il più forte vince. Basta organizzare una manifestazione con la giusta copertura politica e mediatica per impadronirsi di uno spazio. Continua » -
Il mio punto di vista sulla vicenda ZetaLab
Quando in un paese democratico le Istituzioni ti dicono di aver ripristinato la legalità ma dall’altra parte c’è la cittadinanza che grida all’ingiustizia e degli esseri umani ai quali viene negato il diritto a vivere una vita degna di essere chiamata tale, la democrazia stessa è in pericolo.
Già nel 2003 Cammarata non era riuscito ad offrire una soluzione ai 32 rifugiati sudanesi ed in quella circostanza soltanto ZetaLab era riuscito ad offrirla tanto che il Prefetto di allora spinse il Sindaco ad allacciare l’acqua allo Zeta (oggi tra i centri censiti nella carta servizi della Provincia come centro d’accoglienza) e a pagarne le bollette riconoscendolo di fatto come interlocutore.
Da anni lo Zeta rappresenta un luogo di integrazione, di divulgazione culturale, di rivendicazione sociale e di partecipazione diretta alla vita della città. Continua » -
Consuntivo per “Tradimenti/Sensi contemporanei” all’Atelier
Alle 12:00 all'Atelier del Nuovo Montevergini (piazza Montevergini) chiude Tradimenti nell'ambito di... Continua » -
I body scanner arriveranno in estate a Palermo
Il presidente dell’Enac Vito Riggio ha annunciato l’arrivo dei body scanner all’aeroporto di Palermo per l’estate: «A metà febbraio e per quattro settimane partiremo con la sperimentazione a Roma e a Milano. Abbiamo scelto una linea prudente escludendo quelli ai raggi X e preferendogli quelli basati su onde millimetriche che danno una piena immagine del corpo arrivando entro e non oltre il millimetro dalla pelle. Se tutto andasse bene ordineremo 15 o 16 pezzi per coprire il fabbisogno Usa. Se tutto va come previsto questa estate gli aeroporti provvisti di body scanner saranno Roma e Milano, Venezia, Pisa, Bologna, Napoli e Palermo».
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Falcone e Riina a “Correva l’anno” su Rai Tre
Alle 23:45 andrà in onda su Rai Tre la terza puntata del ciclo di Correva l’anno dedicata agli incontri fatali in cui si parlerà di Giovanni Falcone e di Totò Riina raccontando l’ascesa di Riina nella criminalità organizzata di Corleone e di Palermo e l’impegno di Giovanni Falcone nel fare giustizia.
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Riaperta l’indagine per mafia sul figlio di Ciancimino
Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito, è nuovamente indagato su richiesta della Procura di Palermo per associazione mafiosa.
Massimo Ciancimino ha raccontato di avere consegnato dei pizzini scritti da Bernardo Provenzano al padre e di avere custodito lettere e altri documenti ma non è stato ritenuto in passato pienamente consapevole del fatto che la sua attività si inserisse in quella più complessiva dell’associazione mafiosa.
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Sentenza “Addiopizzo”: 30 anni ai Lo Piccolo
Dopo oltre 80 ore di camera di consiglio è arrivata la sentenza del processo Addiopizzo che vedeva alla sbarra la cosca di San Lorenzo legata a Salvatore e a Sandro Lo Piccolo. Padre e figlio sono stati condannati a 30 anni di carcere. Nel complesso sono state inflitte pene per 141 anni di carcere. Le parti civili costituite riceveranno dei risarcimenti.
Le altre condanne: Luigi Bonanno nove anni, Vittorio Bonura nove anni e quattro mesi, Giuseppe Bruno tre anni e sei mesi, Antonino Ciminello cinque anni e quattro mesi, Rosolino Di Maio nove anni e quattro mesi, Stefano Fontana quattro anni in continuazione, Giovanni Battista Giacalone nove anni e quattro mesi, Sebastiano Giordano dieci anni, Francesco Paolo Liga tre anni in continuazione, Massimo Giuseppe Troia 16 anni e Francesco Paolo Di Piazza dodici anni. Sono stati assolti i commercianti Salvatore Catalano e Maurizio Buscemi e Tommaso Contino e Gaetano Fontana.
Trenta commercianti hanno ammesso e denunciato l’estorsione subita.
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La casa è di arancina
Quando ho visto questa pubblicità ho pensato alla favola di Hänsel e Gretel e alla casa di marzapane. In una favola palermitana la casa potrebbe essere di arancina. E non sarebbe una cattiva idea.
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Il “Nabucco” inaugura la stagione del Teatro Massimo
Inaugura stasera con il Nabucco di Giuseppe Verdi la stagione del Teatro... Continua » -
“Wintercase” 2010
Inizia oggi e proseguirà fino al 5 marzo l'edizione 2010 del Wintercase,... Continua » -
Inaugura “Encoded, pittura a chiare lettere” da VueDu Factory
Inaugura alle 19:00 da VueDu Factory (via Sperlinga, 32) la mostra Encoded,... Continua » -
Si presenta “Design del riuso” all’Auditorium della Rai
Alle 18:00 presso l'Auditorium della Rai (viale Strasburgo, 19) si terrà la... Continua » -
Carta turistica di Palermo “Addiopizzo / Tschüss Schutzgeld”
È stata presentata ieri all’Ambasciata di Germania a Roma dall’ambasciatore tedesco in Italia Michael Steiner la carta turistica della città di Palermo Addiopizzo / Tschüss Schutzgeld in tedesco. Dopo la presentazione si è svolto un pranzo-buffet “pizzo-free”. Erano presenti anche Gabriele La Malfa Ribolla, cofondatore e responsabile dell’area commercianti Comitato siciliano Addiopizzo e Francesca Vannini-Parenti, fondatrice e responsabile di Addiopizzo Travel.
La carta turistica Addiopizzo segnala tutti gli esercizi commerciali palermitani che hanno aderito ad Addiopizzo e che si sono quindi impegnati a non versare alcun pizzo. L’Ambasciata tedesca punta a coinvolgere come sponsor tour-operator tedeschi e invita le case editrici a parlare della piantina Addiopizzo nelle loro guide turistiche e nei reportage di viaggio.
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Rinviati a giudizio Galioto e altri per falso in bilancio all’Amia
Il giudice per l’udienza preliminare di Palermo Giuseppe Sgadari ha rinviato a giudizio per falso in bilancio dieci ex amministratori dell’Amia tra cui l’ex presidente Enzo Galioto, l’ex direttore Orazio Colimberti e altri otto tra cui i componenti dell’ex consiglio d’amministrazione.
Gli imputati devono rispondere anche di falsi sulle relazioni delle società di revisione.
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Minacce per Piero Grasso e Lirio Abbate
La magistratura sta indagando su una lettera anonima che contiene dettagli su un presunto progetto per colpire il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e il giornalista Lirio Abbate, già minacciato in passato.
A Caltanissetta potrebbe essere nascosto dell’esplosivo per una nuova stagione di attentati. Nelle ultime ore sono state rese note anche probabili minacce al procuratore nisseno Sergio Lari, ai pm Nico Gozzo, Antonio Ingroia e Gaetano Paci e ad altri soggetti.
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Istanza di fallimento per l’Amia
La Procura di Palermo dovrebbe decidere entro 15 giorni sull’istanza di fallimento dell’Amia. Il Consiglio comunale aveva votato la ricapitalizzazione che viene però inibita dalla procedura fallimentare. Il tribunale può comunque decidere d’ufficio la procedura concorsuale.
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Non solo serate universitarie…
Periodo d’esami, periodo di stress…uno sguardo al calendario (chi con abbondante anticipo, chi pochi giorni prima) e inizia la lunga e tortuosa strada dello studio che ci porterà, si spera sempre trionfanti e vittoriosi, al giorno dell’esame. Scelta la materia da studiare, acquistati i libri e la cartoleria che ci accompagnerà durante il nostro mistico viaggio si prendono d’assalto biblioteche, scrivanie, stanze silenziose e o le case dei propri compagni di studio in cerca di quella sperata concentrazione che sembra proprio abbandonarci i primi giorni di studio. Così tra un capitolo e l’altro, si sfogliano le pagine del libro, contandole, nella speranza che si dimezzino o di essere stati talmente veloci nella lettura e nell’apprendimento da aver superato quelli che per noi sembravano dei capitoli interminabili…ecco descritto il sogno di qualche studente quando in preda alla catalessi si addormenta sul libro…ma il risveglio si sa, è ben più duro e basta una sfogliatina alle pagine per capire che il numero non è cambiato, siamo nella stessa pagina sulla quale ci siamo addormentati e nonostante il sonno dobbiamo proseguire! …meno male che la concentrazione prima o poi arriva!
E così lunghi giorni di studio fino all’esame, in cui finalmente usciamo dalle nostre tane per riavvicinarci alla vita sociale…ovviamente questo vale per chi entra in fase isolamento. Ma fronte all’isolamento, altri studenti preferiscono concedersi qualche uscitina per far riposare la mente e rendere di più il giorno successivo a patto che non si faccia tardi, altrimenti addio studio mattutino. Studenti nottambuli a parte, nella doppia accezione di chi studia la notte e chi invece se ne va a spasso per la città, i primi a cercare di progredire nello studio i secondi dediti alla mondanità, ma per questi ultimi, esclusi casi particolari, si sa…l’esame è ancora lontano, c’è tempo per concedersi qualche ora di sonno in più la mattina! Giunge voce anche di studenti bionici che riescono ad invertire inspiegabilmente giorno e notte per conciliare gli impegni della propria agenda, ma questo rimane ancora un mistero!
Che siate studenti nottambuli, bionici, mondani o semplicemente studiosi staccare la spina per qualche ora fa anche bene, a patto che non siate a pochi giorni dall’esame, in quel caso la reclusione è giustificata!
Anche questa settimana, quindi, tra una pagina e l’altra dei miei libri ho raccolto gli eventi universitari (e non) in programma. E se tra libri e appunti ho dimenticato qualche serata potete sempre contribuite segnalandoci gli eventi non presenti nella lista tramite un e-mail a info@rosalio.it.Buon divertimento per chi uscirà e per chi festeggerà in spensieratezza il superamento di un esame, per chi invece continuerà a studiare….buono studio!
Gli eventi di questa settimana. Continua »
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L’orgoglio
Metà mattinata, bar. Orario perfetto per un caffè. Fumo una sigaretta e noto una folla, sebbene di dimensioni contenute, sul marciapiedi davanti al bar. Un noto politico è assediato da un nugolo di uomini pressoché adoranti. Lo guardano ammirati. Mi pare che pendano, letteralmente, dalle sue labbra. È un viavai di conoscenti che dapprima scrutano e, immediatamente dopo, riconosciuto il soggetto si avvicinano per baciare, dare una mano, toccarlo per poter dire “sì, c’ero”. Il “politico” ha l’aria infreddolita, c’è vento, si stringe nel cappotto e sorride annoiato. Si tocca i capelli, adesso. Un tizio gli parla, è proprio lì accanto, alla sua destra. Lui ha lo sguardo altrove e accenna con il capo come a sottolineare ad una sorta di assenso.
Ecco, questa è un’istantanea dell’atteggiamento classico dell’elettore divenuto suddito. L’atteggiamento che, alla fine, la dice lunga sul modo di intendere la politica e forse la stessa vita sociale. Lo sguardo, dapprima smarrito e stupefatto che diviene poi orgoglioso. L’orgoglio di essere lì, si, accanto a lui e riuscire magari a parlargli. Un favore? Un affare comune? Una segnalazione? Non saprei. Certamente non un caffè. Il nugolo di fans, infatti, è rimasto per tutto il tempo sul marciapiedi, a prendere freddo. Oggi c’era il cielo, tirava anche un po di vento. Il clima è stato tutto sommato favorevole: non ha piovuto e la sosta sul marciapiedi, chissà, poteva essere ben più scomoda.
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