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martedì 19 nov
  • Le gioie della convivenza

    Ora non è che lo faccio per lamentarmi pure quando sto benone. Ma mi andava di riflettere su alcuni aspetti della vita, diciamo, “in condivisione”, di trovarci il lato comico. E mi chiedevo se solo a me succedono certe cose. Nel senso che ti può capitare che fai prove di “convivenza”.
    Calma. Vanto un passato da single. E pure in carriera, per quanto di carriera si possa parlare a Palermo.
    Lavoro 12 ore al giorno, come i milanesi, ma abito in Sicilia. Ecco. Se si uniscono, ad un’età che non è più quella della pubertà, due singletudini palermitane, possono esserci meravigliosi e inaspettati effetti collaterali. Oltre a tutto il resto, si capisce.
    Lo so, lo so. L’avevo detto manco cinque mesi fa: single si nasce. Ma che faccio? Per coerenza rifiuto?
    Abituata a vivere di panza, mi butto senza pensarci (Su questo “senza pensarci” ci sarebbe un lato romantico che preferisco tenere per me. Anzi per noi.).
    Il punto è che giunti quasi a 40 anni, certe cose te le puoi accollare solo con chi è abituato a vivere come te. Che lavora pure lui 12 ore al giorno. Quale potrebbe essere la definizione? Single pentiti? Attummuliati tardivi? Fatto sta che i problemi sono inversi a quelli delle coppie diciamo “giovani” che vivendo con le famiglie d’origine devono partire proprio da zero.
    Vediamoli nel dettaglio.

    Casa: nessun problema. Ne abbiamo addirittura due. Non che siamo ricchi. Ma stavamo ognuno per i fatti propri. Per fortuna aggiungo io. E come si fa? Un po’ qua e un po’ là, certo. Dopo i primi tempi in cui passi le serate carriando zainetti con l’occorrente per la notte, giorni in cui ti lavi denti passandoci solo il dentifricio, cedi e ti attrezzi: due pigiami, due spazzolini, due paia di tappine. E poi vestiti, pure questi, un po’ qua e un po’ là. Tutto doppio. Almeno le cose necessarie.
    Per dovere di cronaca lo zainetto è il mio. Perché, sissignori, dopo la mia amica Valeria che ha trascorso con me numerose vacanze a cercare il suo intimo la mattina alle 7:30 in fantastici sacchetti di plastica rumorosi, svegliandomi regolarmente, e dopo mio padre che ha turbato la mia adolescenza nello stesso identico modo (il post di riferimento è “vicini”; l’espressione stesso identico modo è riferita al rumore del sacchetto di plastica. Mio padre, per correttezza devo dirlo, ha un cassetto per tenere l’intimo, i sacchetti li usava per scopi a tutt’oggi misteriosi) è arrivato nella mia vita, un altro tifoso del sacchetto. La prima volta non riuscivo a crederci! Il sacchetto? Pure tu? Allora cosa seria dev’essere. È un segnale, sicuro. Tutte le persone più importanti della mia vita, da mio papà alla mia migliore amica, hanno una passione per i sacchetti della spesa per riporvi qualunque minchiata. Anzi ho scoperto che lui, a casa sua, ne possiede intere collezioni. Pure uno della standa degli anni ’70 riservato ad occasioni specialissime. Chissà per che cosa se lo sta sarbando.

    La spesa: non la facevo prima e continuo a non farla. Solo che ora le “non spese” sono due e certe volte vengono fuori deliziose cenette improvvisate con quello che c’è. Ogni tanto manca qualcosa. Il burro di solito. Penso: ma non l’avevamo comprato? Ah si. Ma è nell’altro frigorifero.
    Ad onor del vero ci sono cose che non mancano mai. Il vino in primis, la nutella in secundis. Non è che proprio non si faccia la spesa. A pomeriggio inoltrato, scatta l’sms con ma stasera che si mangia? E chi è libero provvede al sostentamento della coppia. E si cucina pure. Tranne in rari casi di settimane a pizza, di norma ci escono cene con un loro perché.
    Lavorando le succitate 12 ore al giorno, i momenti di condivisione dei pasti restano la cena (perchè il pranzo pure i single pentiti o lo saltano o lo improvvisano: il più rocambolesco mio fu tre giorni fa, pezzo di pizza al taglio congelato e con mozzarella giallina, acquistato come sostituto di cracker dimenticati a casa, ingollato trenta secondi prima di andare in onda in radio) e la colazione.

    La colazione: val bene un approfondimento. È un momento bellissimo. Il caffè fumante, il latte nella tazza, la marmellata, i biscotti. Pariemo quelli del Mulino bianco vero certe mattine. Conversazione ridotta al minimo, perché svegli da poco, inziamo a carburare e a chiaccherare (più io, la verità) dopo il primo caffè. Non è per autocitarmi ma, altrove, ho già portato prove inconfutabili della differenza tra uomini e donne nei rapporti con il bagno. Le donne hanno, nel 75% dei casi, problemi, diciamo, di transito intestinale, con rispetto parlando. Nei casi più estremi non ci può niente. Io sono capace di ingurgitare una tazza di latte bollente, due caffè e una sigaretta e niente si muove. Altro che bifidus activus! La mattina scena è la seguente: finito il primo caffè, segue accensione della prima sigaretta. E chiacchiere. Chissà perché poi a me la mattina mi viene di raccontare cose lunghe e complicate. E lui, povero, lo vedo che è interessato e che vorrebbe pure interagire. Ma (ormai dopo le prime volte, lo capisco al volo) dopo alcuni minuti ha lo sguardo assente, la faccia serissima e scuotendo la testa, mentre un rivolo di sudore gli imperla la fronte, pronuncia la prima frase del mattino amo’ scusa. Ma devo correre. Dove, è facile intuirlo. Dopo è un’altra persona giuro.
    A parte questi dettagli tutto a posto. Anzi gli faccio una sorpresa. Stasera sacchetto va’. Lo zainetto lo lascio a casa.

    Palermo
  • 57 commenti a “Le gioie della convivenza”

    1. Auguri allora…. se sono rose fioriranno.

    2. che graziiioosi!!!! ^_^
      tanti baci

    3. Mitica sia da single che in coppia!!!! 🙂

    4. Se son rose fioriranno. Se son more moriranno.
      Ma leggendo l’epilogo del post, penso: “e se son cachi…?”

    5. Bella e brava come sempre !

    6. Sta cambiando impercettibilmente lo stile cugi, tra poco sarai pronta per il racconto lungo 🙂

    7. ma a piriti, rutti,…..
      insomma come siete messi a performance personali su sta roba hard ?
      😉

    8. Visto la crudezza dell’intervento sarebbe interessante sapere come sandra “è messa” sull’aspetto che propone.

    9. …E’ inutile…noi femmine siamo delle ipersensibili anche in questioni di “transito”.Per “loro”tutto va bene…un anfratto,un dirupo,un albero…niente li”tiene”e li”contiene,loro”vanno,vanno e vanno”niente li trattiene!!Noi siamo più”contenute”,ci”sblocchiamo e ci lasciamo andare”con i nostri tempi…che”graziose”…(Mariaaaa!!!!avevo intuito qualcosa!!!!)Risate cn la mattinata!!

    10. io spiritio (si alzano le lenzuola …)
      lui arrutta (raggiunge quasi bassi da 50 Hz in frequenza)
      ma andiamo a tempo…
      … che dire … ci completiamo armonicamente

    11. Ma che tenera! 🙂
      In bocca al lupo!

    12. Impudico. Grande fratello.
      O forse qualcosa mi sfugge, di questo bisogno di raccontare al mondo la propria vita intima, persino le banalità quotidiane, e i bisogni fisiologici, e i cattivi odori; le sigarette alle 7 di mattina fanno una puzza disgustosa, meglio baciare una tartaruga.
      Puoi fare meglio.

    13. Accade tutto al risveglio, quando ti accorgi che è ancora lì. Ed il disordine intorno non è quello tuo. Sono un solitario, in fondo l’idea di avere dei rapporti con una donna è un’idea che difficilmente riesco a immaginare. Non capisco niente di donne. Le guardo per strada, a volte mi sembra anche con una specie di desiderio, ma spesso con un senso di inutilità. Ma se al risveglio sta ancora lì, la situazione si complica dannatamente. Meglio allora alzarsi dal letto, piano, senza far rumore ed andare in bagno a ragionare, mentre su tutta la casa aleggia uno spettro che si chiama convivenza. Lavarsi le mani, la faccia e guardarsi allo specchio. Bocca da scimmia, occhi ridotti a due fessure ma anche un sorriso, stupido, soddisfatto. Il sorriso dell’uomo contento, ridicolo, conscio della propria fortuna, che se ne chiede il perchè.

    14. Cara Maria,
      tanti auguri! Col tuo racconto mi hai fatto pensare ai primi mesi della mia convivenza, con tante cose da scoprire e piccole spigolosità da superare. Ormai sono passati 8 anni (pazzesco! otto anni!!!) e non riesco proprio a immaginarmi in una casa da solo senza la mia dolce metà.

    15. allora adesso il blu si è finalmente “fissato” sulla tua pelle?

    16. Per DeCurtis…
      Quando leggo commenti come i tuoi mi chiedo chi
      vi obblighi a leggere. Qualche forza oscura vi impone di cliccare cio’ che non vi piace forse?
      e di questo bisogno di raccontare al mondo cio’ che ritieni impudico? vogliamo parlarne? Le critiche che ben vengano, per carita’, quelle fini a se stesse teniamole per noi, altrimenti che noia!
      Brava come sempre Maria… 🙂

    17. @ Marcellino. Anche a me è piaciuto il post di Maria. Non capisco tuttavia perchè te la prendi con DeCurtis che ha semplicemente mandato un commento critico ma pertinente. Il discorso che fai vale anche per te. Non sei obbligato a leggere. Se i commenti fossero tutti : bene, bravo, bis, che noia!

    18. io pure ho i doppioni!
      Le tappine sono fondamentali, anche perchè all’inizio mettere un 37 in quelle sue 43…..non era il massimo!

    19. @ Zelig.
      Ed anche questo e’ vero…ma che commentatori attenti e brillanti qui su Rosalio.
      Continuero’ ad annoiarmi senza lamentarmi allora.
      😉

    20. Vi invito a rimanere in tema. Grazie.

    21. @Sandra: magari un poco di privacy la mantengo và 🙂

    22. Per i cinque minuti mi sono sentito a casa di Maria, ho sentito l’odore del caffè, ho visto la tavola apparecchiata per la colazione, il sacchetto dell’immondizia da buttare….( ecco a cosa servono i sacchetti, ovvio no ?).
      Quando un’autrice vi trascina nel suo vissuto e vi fa vivere le sue sensazioni, in modo garbato, sobrio, piacevole, che cosa andiamo cercando di più ? Ciao Maria, ad maiora…..

    23. marcellino, non sembra ma il ventennio non è d’attualità. I post sono scritti per essere commentati, elogiati, criticati; sai come si chiama?
      Anche la tua mentalità potrebbe infastidire, ma è meglio che la esprimi. Non mi piace il grande fratello, e lo dico, al di là del valore dimostrato dall’autrice in altre circostanze.

    24. DeCurtis mi riferivo anche a te quando chiedevo di rimanere in tema. Grazie.

    25. Rosalio, penso di essere in tema. L’autrice stavolta scrive un post in stile grande fratello. Altre volte l’ho apprezzata per i suoi post di qualità certamente migliore.

    26. Se non ti dispiace sta a me valutare, mi riferivo alla discussione con l’altro commentatore e rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Saluti.

    27. Gioie della convivenza? pensa quando sarete in ferie…
      Indubbiamente é un post adatto a San Valentino. Auguri pucci pucci!
      Grande Maria ti leggo sempre

    28. Mery, che spasso, quasi vi ho visto, e da quel che ho visto … siete messi male.
      Fra poco vi lamenterete delle doppie tappine e bisognerà scegliere se eliminare una location per il vostro reality.
      All’ulteriore passo successivo … ci voglio essere 😀

    29. @Goku: ne hai sacchetti? Se si sei il benvenuto!;-)
      @de Curtis: mi ha divertito il tuo “puoi fare meglio”, per una abituata a darli i voti ed i giudizi è stato piacevole sentirselo dire.Mi impegnerò. Prima però una vacanza, Rosamunda! Vera!;-)

    30. Verrebbe facile ad ironizzare su com’è Maria “susuta ru’ liettu”.
      Ma si sa, l’amore è cieco….il che esclude causa ed effetto!

    31. … a proposito di sacchetti, da adolescente le mie dormite mattutine sono state massacrate per anni da sacchetti “scrufunchiati” da una rumorosissima zia che teneva tutto la minuteria da cassetto infilata nei sacchetti delle calze da donna, quelli belli doppi che fanno un rumore parecchio croccante! L’intimo, i soldi cambiati, i fazzoletti … riusciva a mettere insieme almeno 15 – 20 minuti di rumoreria e poi finalmente usciva …

    32. Mari, brava anche in questo caso!!! Sai quanto ti capisco e condivido?!

    33. “Altre volte l’ho apprezzata per i suoi post di qualità certamente migliore”.
      Cubito, non ho scritto “puoi fare meglio”, ma che in passato hai già scritto post di migliore qualità; è diverso. Ora con questo post sei passata a uno stile che è una via di mezzo tra il gossip e il grande fratello. E francamente non vedo nessuna utilità nel tuo post, nemmeno piacevole passatempo, ancor meno ironia, contrariamente a molti tuoi post precedenti. Sai bene che se scrivi qui i tuoi post saranno giudicati, e se non ti divertono i voti che fare?

    34. Ehm..De Curtis ho detto proprio che mi divertiva!
      😉

    35. Si, e io ribadisco: ho detto che hai fatto meglio, non che puoi fare meglio … se continui a raccontare le tue faccende intime in stile gossip e grande fratello.
      Il grande fratello è molto criticato, visto male, tra gli intellettuali, tranne che non si tratti di Maria Cubito(?).

    36. Confermo in toto… le chiacchere lunghe e complicate appena svegli, la fronte perlata poi… istantanea fenomenale!

    37. Beeellino, belliiiino! Come sempre! 😉
      Mi chiedo, ma come ti ‘spercia’ chiacchierare al mattino?? Io sembro muta! (Almeno fino ad un’ora dopo dalla sveglia! :/)

    38. @De Curtis: non guardo il grande frateelo, è vero ho scritto di meglio, mai detto che sono un’intellettuale.Restiamo così?
      @Wlad: 😉 risate!
      @Roberta: ho detto la mia prima parola a 6 mesi. parlo da allora. Più o meno ininterrottamente

    39. De curtis, ho difeso il tuo diritto alla critica, ma ora stai diventando una camurria.

    40. SECONDO ME E’ GELOSO

    41. che le convivenze a due diventino famiglie numerose …

    42. Zelig, ti ringrazio. Ma Cubito mi ha parlato, ed io da persona educata ho risposto; tutto qui.

    43. A me piace, di Cubito è . non era necessario che lo firmasse. Maria è questo post è il post di Gino , piuttosto di te lo Giuro, o Emanuele ,dei Luoghi dell’Anima , di Palermo è fimmina o quando scrive di grammatica siciliana .Appena pochi mesi fa ci aveva raccontato la vita da Single convinta che lei fosse nata per questo status : “La verità è che ci abbutta ” aveva scritto Maria . Invece ecco che Maria ritrova l’amore abbandona il suo status ed oggi ci racconta una stralcio di vita di due Single che decidono di convivere . Ci racconta di Lei e anche di Lui ( certo Lui se ne dovrà fare presto una ragione ormai avrà capito cosa significa convivere con la Cubito) e di situazioni quotidiane divertenti che possono essere di molti , nessuna forzatura nulla di impudico ,non ci sono immagini . Io lo divertente . Io non sò ( perchè non ne ho le capacità) se il post di Maria sia “ben scritto” certo, come ha leggittimamente segnalato qualche altro commentatore, lo stesso Post. si sarebbe potuto scrivere con altre parole e raccontarlo in maniera diversa, ma io credo che la firma sarebbe stata di un’altro autore. Brava Maria

    44. Brava, brava, brava…anzi… bravi, bravi, bravi….

    45. Grazie maria…come sempre mi hai divertito in modo ironico e intelligente!

    46. No volevo più leggere ne scrivere su Rosalio perchè…. ma forse mi era sembrata una piccola mafia! Scrivete, rispondete a chi volete , non vi interessate a chi scrive bene (non mi riferisci a me ,rimandatata e bocciata per italiano) ma oggi un mio amico mi ha segnalato questo tuo post (si dice così ? boH ?) Intervengo perchè IO che non posso vivere con chi amo , mi permetto di dirvi che se potessi sopporterei tutto: tosse da sigarette ,piriti, calci di notte , bocca da scimmia e occhi ridotti a fessura , peccato che “il sorriso dell’uomo contento” la mattina non sia rivolto a me!

    47. @Titti: infatti “sopportiamo”molto molto tra virgolette, perchè non c’è niente da sopportare, con molto piacere ogni sfumatura inevitabile e ci si ride sopra. Molto. E il tono del post è inequivocabilmente ironico…

    48. Ciao Maria !!!!

    49. @ mariacubito. Ironico ? Sarà colpa mia eppure l’ho trovato così triste….. I sacchetti per esempio. Pieni di voglia di esistere per proprio conto. Mi hanno colpito con la violenza di certe percussioni musicali. Ecco: “free jazz” , se si chiama così ci sarà un motivo. ” Vieni fuori vecchio gnomo, vieni fuori dal tuo buco, vieni fuori, vecchio gnomo, vieni con me alla luce del sole “…”. Chi era ? Cos’era ? Cosa mettete in questi sacchetti, in questi zaini ? Cosa c’è di così importante ? “Metto un cambio, sai, lo spazzolino, il dentifricio”. Ci sono delle mattine in cui il sapore dolce del dentifricio mi rivolta lo stomaco. Mi fa vomitare. Anche dopo, quando esco dal bagno.
      ” Stai male ? Vuoi che me ne vada ? ”
      ” Oh no, sto benissimo. E’ sempre così quando mi sveglio “

    50. @Manuelo: scusami, non c’è polemica in quel che dico. Scrivi molto bene, mi pare di avertelo già detto, ma questo commento mi è sembrato un eccellente esercizio letterario ma poco pertinente.E poi che c’entra la colpa?

    51. @mariacubito. Si, è un esercizio letterario. Forse non riuscito fino in fondo o per niente. Voleva essere soprattutto un commento folle, per dire che i rapporti tra uomini e donne sono spesso solo una montagna di follia, una vita dove la cosa più solida è un sacchetto di plastica che ci portiamo dietro, ciascuno il suo.

    52. Manuelo, ma cosa pensi che gliene importa alla gente comune, semplice, che lavora: a un povero bracciante lucano, a un pastore abbruzzese, a una modesta casalinga di Treviso che gliene importa di queste TUE tematiche intellettualistiche, solitarie, masturbatorie. Forse noi possiamo capire questi TUOI giochi intellettuali, questi esperimenti linguistici, ma una casalinga di Treviso cosa capisce di questo tuo linguaggio nuovo.

    53. vorrei che questo sacchetto fosse pieno di….ho sbagliato dicendo che sopporterei tutto .l ‘amore non è sopportare ( la parola :”sopportazione” è gia negativa) anche”accettare”è sbagliata, vorrei che questo sacchetto fosse pieno di….amore e quindi accettazione senza condizioni.Il mio sacchetto non è di plastica ma di un materiale indistruttibile, forse d’ORO ?

    54. @Gigi. Stavolta però il film di riferimento è un altro ( anche se l’autore è lo stesso ). Michele è ossessionato dalla vita privata di tutti coloro che incontra e non può tollerare l’incrinarsi dei rapporti amorosi delle coppie che frequenta. Quando poi diventa l’amante di “Bianca” non riesce a sopportare l’idea che un giorno qualcosa tra loro si possa guastare….E’ un folle Michele…..

    55. non avevo letto il commento di gigi , quindi mi firmo :casalinga di Padova ,ex bracciante in banca, purtroppo nessuna esperienza in pastorizia!

    56. Ciao Mary… Tengo il tuo libro sempre sulla scrivania, nel caso in cui il pc si impallasse… so come passarmi quei momenti… Ma a propo di sacchetti, posso dirti che anche io nn li sopporto, fanno un rumore insopportabile.. non parliamo poi di quando li chiudono con i nodi.. fanno ancora più confusione, perchè appunto nn si vogliono sciogliere… Per il resto, in amore credo si debba sopportare tanto, basta che nn si esageri.. ma i sacchetti no ehhhh!!! Ti dirò… sono sposata da 10 anni… ne abbiamo sopportate di cose… ma i sacchi no.. non butto neanche la spazzatura vedi un pò! Cmq Un mondo di auguroni e di “sopportazioni”, ci farai il “Callo”! Un bacionazzooooo!

    57. Che bel post!!

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