Stroncare la musica a Palermo: avanti, march!
In città ci sono una manciata di piccoli e coraggiosi posti dove si beve la notte che hanno a cuore la buona musica. Esclusi club più o meno attrezzati per eventi medio-grossi (tipo i Candelai), di fatto questi piccoli bar sono la vera e propria casa della umile ma comunque determinata e volenterosa scena musicale palermitana. Locali della zona di piazza Sant’Anna o della Kalsa che hanno scelto di proporre dal vivo la musica autografa, inedita e di qualità, invece che ospitare le solite cover-band da intrattenimento. E che lo fanno con veri e propri cartelloni auto-organizzati e gestiti con pochi mezzi.
È in questi posti che negli ultimi tre anni in particolare sono nate band, etichette discografiche, progetti aperti, scambi di tutti i tipi fra i musicisti e infine un vero e proprio pubblico di “consumatori” di un prodotto prezioso: la musica scritta e suonata dagli artisti palermitani.
Sono legato da rapporti di buona amicizia con i gestori di questi locali – di fatto gente della mia età – anche perché sono stati i primissimi a supportare attivamente i miei progetti, dai Second Grace, ai Waines, al Pan del Diavolo e svariati altri. Tutti progetti che, con tanto lavoro e anche grazie al loro supporto e alla possibilità di crescere sul territorio, hanno poi raccolto bene fuori, in Italia e non solo. Ovviamente parlo delle band con cui lavoro e ho lavorato perchè è la mia esperienza diretta, ma il discorso vale per tanti altri ottimi artisti della città.
Da qualche giorno però questi amici gestori mi segnalano che si sono improvvisamente moltiplicati (e incattiviti) i controlli per i permessi per fare musica dal vivo. In particolare, tutti (e dico tutti) questi piccoli posti (tengo a precisare, in possesso di permesso per musica dal
vivo) sarebbero obbligati a fare suonare formazioni con non più di due elementi, a meno che non adeguino i locali con interventi strutturali impossibili. È chiaro che queste disposizioni, rispettate alla lettera, hanno un effetto immediato: che i locali devono cancellare tutti i concerti in agenda (fatti per lo più di band di 3, 4, 5 e più elementi) e che di conseguenza decine di band, cantautori, progetti giovani o consolidati, vedono annullarsi delle importanti occasioni per incontrare il pubblico e alzare anche qualche soldo tra il cachet e qualche disco venduto. E il pubblico della notte cittadina si vede privato di questi concerti, ulteriore passo indietro per una Palermo che sta vivendo momenti bui, molto bui, da tanti punti di vista.
Non voglio minimamente mettere sullo stesso piano il problema dei piccoli concerti con problemi enormemente più gravi a tanti livelli, però mi sembra assurdo – con tutto quello che la città NON ci offre – che si terrorizzino i locali e le persone che vivono di questi eventi con dei provvedimenti senza alcuna soluzione, che hanno come unico effetto quello di stroncare la musica a Palermo.
Sono nel loro piccolo sprazzi di luce nel buio generale, perché abbattere in questo modo la scure della burocrazia becera e controproducente? E una domanda da parte dei musicisti, rivolta a Voi che amministrate la martoriata Cosa Pubblica in questa città: ci avete sempre ignorato, non sapete che esistiamo e noi non vi abbiamo mai chiesto niente. Ma perché ora metterci anche il bastone fra le ruote, proprio a casa nostra? Quale servizio rendete ai palermitani?
Fabio ma la legge va rispettata alla lettera…
Amo molto andare ai concerti e quindi la questione mi sta a cuore.
Una domanda: cosa intendi per “interventi strutturali impossibili”?
Giuro che è la prima volta che sento parlare di disposizioni che regolano il numero di componenti di una band.
Voglio dire: se qualcuno apre un locale dovrebbe sapere che tipo di gruppi può ospitare. E allora se pensa di ospitare band con più di due elementi, perchè non apre un locale con le condizioni idonee?
@Tony Siino
certo, la legge va rispettata alla lettera. Ma trovo curioso che in questa città tutto vada a farsi fottere, soprattutto le norme basilari di civiltà, mentre si dedichi così tanta attenzione a fesserie di questo tipo. Palermo negli ultimi 10 anni è rinata dal punto di vista dell’intrattenimento serale, grazie anche a decine e decine di band di professionisti che per pura passione continuano a dedicarcisi. Ho l’impressione che in questa città stia morendo tutto. E ormai non si tratta più di prendersi quotidianamente la nostra dignità, i nostri diritti e i nostri soldi…ora vogliono pure la nostra anima. Mi chiedo fino a che punto saremo disposti a sopportare
Fossero solo questi i bastoni tra le ruote…
Come sempre le battaglie di legalità cominciano contro i deboli.
L’amministrazione di questa città ha una notevole percentuale di vigliacchi tra le sue fila.
Se si fa rispettare la legge per me è ok….non capisco le critiche.
Questo sì che si chiama avere una visione MIOPE!! Trovatemi una città più folle: nella capitale della mafia, dove si chiudono non uno ma due occhi sulle oscenità più enormi, solo con chi è debole ci si impunta sull’applicazione più rigida, pedante e cavillosa delle norme, senza tema né pudore di stroncare la scena musicale della città e con essa l’attività di quei piccoli locali grazie ai quali, non scordiamocelo, il centro storico è tornato da quindici anni a questa parte ad essere più sicuro e fruibile!!! VERGOGNA!!
Accura perché si rischia di difendere l’indifendibile: l’illegalità. Facciano concerti con due elementi se la legge gli vieta altro.
Illegalità?
Ma intanto, stiamo parlando di una legge o di una ordinanza comunale? Di una mancanza di autorizzazione?
Inoltre, da quando criticare una legge stupida è difendere l’indifendibile?
Per Tony, sulla legge: 1) La legge va interpretata 2) La legge si applica, ma con un minimo di buon senso, dato che nonostante l’impegno del legislatore questi non può prevedere tutti i casi particolari 3)Le norme non sono qualcosa metafisico, e fissato per sempre, dunque si può chiedere, se lo si ritiene opportuno, di modificarle anche perché 4) legge non vuol dire automaticamente giustizia, solo nella società ideale queste due sfere coincidono, e quella reale a questo modello deve tendere. Nel caso specifico non mi pare che siamo di fronte ad una norma ingiusta ma semplicemete un po’ troppo restrittiva ed applicata con superba pedanteria… se si fosse trattato di uscite di emergenza o agibilità per i disabili ti avrei dato ragione, ma questo caso è davvero ridicolo!!! Perciò la legge va rispettata, ma non trasformata acriticamente in oggetto di culto trascendente, questo lo trovo sbagliato quasi quanto il suo disprezzo. Forse non ci rendiamo conto nella sua applicazione pratica questo provvedimento cosa viene a significare: togliere il respiro ad una città culturalmente già ottusa ed asfittica… dove evidentemente si vuole che sopravvivano solo club e privè… bleah
Sergio difendere l’indifendibile per me è dire che siccome questi sono deboli allora dobbiamo chiudere un occhio se violano le regole. Oggi sono i locali (niente ci faceva), domani è lo Zetalab (niente ci fa), poi chissà quale illegalità (niente ci farà).
Valentina per carità…allora i locali utilizzino gli strumenti che gli sono concessi per farla cambiare invece di violarla…
Beh, ma invece, e scusa se insisto sull’argomento, la legge dovrebbe difendere i deboli.
Qui vedo che viene usata come randello dai forti per schiacciare quello che dà fastidio.
Qualche anno fa qualcuno disse che era un delitto non rubare il pane. Oggi vengono puniti solo i ladri di pane.
La legge viene ignorata sistematicamente anche nei club e nei privé: rumori notturni, buttafuori non autorizzati e stupidamente violenti, locali affollati oltre la capienza consentita, spaccio di droga nei bagni… Qui quale legge viene violata?
Non ci vedo legalità ma prepotenza.
Penso che alla base di tutto ci siano serie motivazioni di sicurezza pubblica che secondo me è di primaria importanza.
In un piccolo locale idoneo all’ esibizione del gruppo “4 gatti” non posso ospitare i Duran Duran.
Ditemi se questo non è buon senso.
Merito va dato a questi gruppi che raggiungendo sempre maggiore consenso sono ospitati in spazi inadeguati
La legalità è la base della convivenza civile di una società.
Peccato che ci governa a livello cittadino e a livello nazionale non applica su di sè questo criterio.
Vedi gli ultimi casi delle liste escluse dalle regionali o la gestione degli immobili confiscati alla mafia.
Se la legge non si applica ai politici ed agli amici dei politici, è insopportabile il rigore applicato agli altri cittadini.
È così impossibile chiedere che venga rispettata sempre? Dobbiamo aspettare che muoia qualcuno in una calca?
massi’ .. siccome tutto va a pu…ne … fottiamocene anche delle leggi contro i piu’ deboli .. tanto .. ognuno si sente il piu’ debole dal canto suo.
Tony, capisco bene la tua posizione sulla legalità, che sostieni sempre e comunque. Il mio non è un invito a non rispettare la legge. Però io con i miei occhi a new york, austin, parigi, milano, londra e tanti altri posti ho visto molto di peggio riguardo a uscite di sicurezza e quant’altro. Quasi tutti gli artisti che si affermano e provengono dall’underground (che sia bob dylan o regina spektor), iniziano in posti angusti ma molto vivi, esattamente come quelli di cui parlo nel post. JD Foster, produttore dei Calexico e di Capossela, con cui ho lavorato molto nell’ultimo anno, quando l’ho portato in centro in questi locali a vedere concerti “fuori legge” mi ha detto: “this looks like austin texas in 1982”. cioè, ci siamo arrivati, con 30 anni di ritardo, ma ci siamo arrivati. perchè stroncare? la legge di fatto ha l’effetto di stroncare, e il tuo richiamo alla legalità nella fattispecie appoggia tutto questo. una di queste sere, prima che finisca tutto, ci beviamo una cosa insieme in uno di questi posti e ti faccio vedere coi tuoi occhi. perchè Palermo non è solo il Nuovo Montevergini, cacchio.
@ NUMEROPRIMO. I gruppi che raggiungono maggiore visibilità ovviamente non suonano comunque più in questi posti, ma ci hanno suonato fino a un anno prima. Il post è a nome di chi vuole seguire a breve le stesse orme, non di chi ha già fatto il passo avanti. C’è tanta altra gente che merita di provarci. Riguardo alla sicurezza: se due musicisti (quindi dentro la legge) hanno 300 amici, c’è comunque un problema di sicurezza. Così come un gruppo di 5 persone potrebbe suonare davanti a 4 gatti. Il problema della sicurezza è dato da 2 musicisti in più a suonare? Non mi sembra. Quindi la norma è ipocrita e decontestualizzata. Ha la mira sbagliata insomma, e io cittadino (e sostenitore della scena musicale) ho il diritto di dire che qualcosa non mi torna.
giusto davide. ma soprattutto contribuirà a farci scegliere di andare via, come hanno già fatto molti palermitani a tanti livelli e di vari settori.
ancora penso al manifesto della campagna elettorale del Sig. Cammarata. Palermo la città + cool d’italia…. che tristezza!!!!!!
Non riesco a capire l’attinenza tra il numero dei componenti di una band ed il rispetto della legge.
Quattro componenti sono pericolosi e due no?
Se si rispettano le disposizioni e si ottengono le autorizzazioni il numero di musicisti non può essere discriminante.
Ed io che speravo di vedere i Jaga Jazzist a Palermo
Si, ma è una legge ad minchiam, insensata. Intendo, con due elementi, che minchia ci suoni? O ti adegui ad un genere che può non essere il tuo per esigenze di live (del tipo, fai solo set acustici, cosa impensabile) o ti rassegni.
Mah.
Infatti questo è uno delle falle id questa disposizione…. è incomprensibile come 1-2-3 componenti in + possano influire sulla sicurezza…. Fabio ti ricordi i bei tempi della “bonarmuzza” dei caffè concerto…. bei tempi… tanta musica e una città ke era piena di musica!!
altri tempi, il medioevo avanza in tutte le sue forme, il mondo si allontana da palermo e palermo si allontana dal mondo. ma soprattutto ci amministra gente che non ha idea, non ha idea…
Volevo porre un quesito…… in riferimento al principio della sicurezza, a prescindere dal discorso musica dal vivo e 1-2 elementi o 5, se un locale piccolo, un sabato sera dovesse essere strapieno persone, risulterebbe passibile da provvedimento in quanto vengono a mancare i requisiti essenziali relativi alla sicurezza???? questo era un mio dubbio….
Ma di cosa vi stupite? Era non dico ovvio, ma prevedibile che prima o poi sarebbe succcessa una cosa del genere. E poi si lamentano perchè i ragazzi a Palermo, musicisti e non scappino “al nord”.
Purtroppo la musica qui ce la facciamo noi, noi tra amici, tra band che collaborano e che si sostengono, mai niente arrivatto dall’esterno, o sbaglio?
Credo che uno dei problemi fondamentali sia la percezione che i palermitani in generale hanno della cultura; viviamo in una città assurda, nel profondo sud di uno stato assurdo pieno di paradossi socio – culurali, in cui la musica e l’arte in generale vengono considerati un passatempo o, nel peggiore dei casi, una perdita di tempo; tutto ciò si palesa in maniera abbastanza concreta nel poco rispetto che i cittadini di questa città hanno per la loro storia. Io non mi stupisco affatto, mi viene ancora una volta la tristezza nel pensare che si chiuda qualcosa di determinante importanza, per tutti quelli che, come me, cercano di esprimersi con la musica. Ricordiamo che ogni grande band, ogni grande cantautore parte dal nulla, da piccole idee, da un piccolo pubblico, da piccoli scambi, che adesso, forse, verranno a mancare…scusate il fatalismo ma davvero sono scioccata dallo schifo assoluto di una mentalità paradossale e contraddittoria.
dobbiamo stare tutti a casa a guardare brunovespa
“Facciano concerti con due elementi se la legge gli vieta altro.”
Tony, sai che ti stimo …ma permettimi, stavolta l’hai scafazzata alla grande. Fatte le dovute e opportune proporzioni è come se agli inizi gli U2 avrebbero dovuto sciogliersi perchè 2 di loro erano di troppo per suonare a Dublino.
Ragazzi di poca fede: come fate a dubitare di Cammarata & Co…
Questa è una legge pensata proprio per il rilancio delle band locali: i Pan del Diavolo non sono forse due? Bisogna proprio spiegarvi tutto. E’ un indirizzo che l’amministrazione propone, secondo recenti e futuribili trend del mercato discografico.
E per i locali che hanno proprio voglia di fare gli “alternativi”, possono divertirsi ad “alternare” i Pan del Diavolo con i King of Convenience, che costano di più ma in compenso non sputano sul pubblico.
Ed ecco chi farà soldi a palate
http://www.youtube.com/watch?v=9_OHOXzAzRU
Quoto Alex, mi spiace Tony, stavolta l’hai detta grossa. Come dice Fabio il pericolo di questi locali piccoli sta nel fare entrare troppe persone, ma non credo nel numero di componenti del gruppo.
Semmai in questo caso è l’ordinanza comunale che è stata fatta con i piedi, come tantissime cose in questa città. A questo punto cambiamo l’ordinanza se ci si rende conto di aver fatto una ca##ata!
Invitare a rispettare le regole a Palermo è dirla grossa. Me lo segno. 😉
Non credo che si dovrebbe discutere su quanto sia opportuno rispettare una legge o no, la legge dovrebbe essere rispettata sempre. Si dovrebbe invece cercare di capire se si tratta di una legge giusta/utile e quali siano le motivazioni che hanno portato alla sua formulazione. A prima vista a me, che sono un profano dal punto di vista giuridico, ma un fruitore di seratine live di vecchia data (il bravo Fabio Rizzo me lo ricordo ai tempi dei Paste Tense – mi pare vi chiamaste così… o sbaglio? – al fu Aperitivo… 🙂 insomma, una vita fa!!) mi sembra piuttosto assurda. In questo caso, se si è in tanti a ritenerla sbagliata, ci si muove per tentare di cambiare la legge.
Poi piacerebbe che l’esempio del rispetto delle norme (senza scomodare temi tragici e comunque di altra natura come la mafia o la delinquenza in generale) venga mostrato anche dalla classe politica tutta (per esempio quando vengono presentate liste elettorali in ritardo e lì, d’improvviso, si che ci si accorge dell’esistenza di burocrazia e regolamentazioni inutili…)
Ricordi bene Pietro, però tutto attaccato: Pastense. Riguardo al merito della cosa: la legge non è Vangelo, è fatta dagli uomini e quindi possono essere sbagliate. I paragoni col posteggiare in quarta fila o sparare ad una persona non sono validi per il semplice fatto che se io posteggio male o sparo a uno lo faccio sapendo che la legge che me lo vieta è giusta e sacrosanta, e sono un malfattore. Qui la legge a tanti sembra assolutamente non calibrata e non centra il punto, e se le mettiamo in discussione facciamo il nostro dovere di cittadini. Non vogliamo l’assenza di regole, ma la ridiscussione di una norma discutibile.
Ma davvero c’è sta legge, o è una scusa dei gestori per far suonare la cover band di 1/2 elementi anzichè il gruppo inedito di 4/5 elementi spendendo meno?
io vieterei per decreto l’esibizioni di gruppi e affini che fanno cover ma anche inediti indecenti (considerando i risultati: wainespandeldiavolomezzcacanohankpiviramasecondgrace etc..) almeno fate ronfare tranquilli i palermitani, altrimenti si esauriscono e fanno piu’ danni, e gia’ ne hanno fatto abbastanza, lasciate perdere la musica e andate allo stadio a tifare “palemmo” e’ piu’ naturale…..
Ormai in Italia chiunque viene beccato a trasgredire le regole ha buon diritto a strepitare contro i vigili, contro i giudici, etc. etc.
A questo siamo arrivati.
Per curiosità, potreste citare qual è questa norma che regola il numero dei componenti delle band musicali ?
@ ferdigotti, dominatore incontrastato di balarm: vedere il palermo? quello anche, sono abbonato in curva sud da 25 anni.
@ antonio lo nardo: neanche gli ufficiali sopraggiunti per le multe hanno citato l’articolo della norma, l’hanno solo diciamo “esposta”. a questo punto vado in fondo e vi faccio sapere a quale delibera comunale si riferisce.
@ Tony ormai dopo questa notte… Invitare a rispettare le regole in Italia è dirla grossa!!!
E comunque basta “interpretare” la regola, due suonano sul palco e due giù dal palco…. 🙂
D.M. Hai amaramente ragione.
E questo post è figlio proprio di questa ideologia.
@ rizzo, ecco ottima idea abbonarsi allo stadio, prima naturalmente di aver giocato la schedina ovvio…. in ogni caso molto meglio di fare il “talent scout”….. (john Peel?…un po troppo) e sostenere complessini che disturbano la quiete pubblica (oltre a strimpellare note insulse…)
io vi invito a leggere questo su FACEBOOK
http://www.facebook.com/group.php?v=info&ref=ts&gid=177670023951
è un movimento nato per far capire la legge,parlare con i diretti interessati(politica, questura, enpals,siae)
un modo per aiutare a NON FAR MORIRE LA MUSICA A PALERMO
ed essere travolti solo da pseudo dj, karaoke o peggio ancora DAL SILENZIO
vogliamo farci sentire e far capire come funzionano le cose
per chi come noi suona musica,
per chi come noi ama la musica
per chi come noi ascolta e cerca musica in giro.
E’ chiaro che questo articolo nasce “dall’ideologia che tutto ciò che ci piace DEVE ESSERE giusto”: è semplice dire occupiamo un centro sociale facciamo musica e droghiamoci, o andare nel primo localino e mettiamoci a suonare anche se non si potrebbe fare. Ma la legge e la sicurezza sono 2 cose serie e in secondo luogo è anche una cosa seria il rispetto e la tutela di chi le leggi le rispetta. Se io investo per rispettare le regole e per avere un locale in cui si puo’ ballare e fare musica dal vivo e poi vedo che in 50 locali accanto al mio si fa di tutto senza nessuna autorizzazione io mi sento preso in giro ed abbandonato dalle istituzioni… ed è proprio questo che noi dobbiamo combattere. I cittadini di Palermo devono volere la LEGALITA’ in ogni ambito!!!
Domandarsi se una norma e la sua applicazione sia del tutto giusto non è fare apologia dell’illegalità, ma alzare il dito e dire: qualcosa non va, se il prezzo da pagare è la morte di una scena musicale e la vittoria del dj set o del karaoke, come detto perfettamente da caotica. Peraltro il link di caotica è anche esaustivo riguardo alla norma in questione. Ma soprattutto un altro punto: si è già detto prima che un concerto con due musicisti sul palco può comunque attirare 300 persone dentro un locale, con relativi problemi di sicurezza: cosa c’entra il numero dei componenti di un gruppo con la sicurezza??? Qui il problema non è “vada a quel paese la sicurezza, fatemi suonare”. Il problema è: perchè i nostri legislatori sono così scollati dalla realtà da non centrare minimamente il punto con questa norma? Mi dispiace ma non accetto posizioni qualunquiste che mettano la mia segnalazione accanto all’occupazione di un centro sociale, che è un altro paio di maniche. Non vorrei che la diffusa e devastante illegalità di questa città avesse portato alcuni ad intossicarsi di “legalità a tutti i costi”, per cui anche di fronte ad una norma non calibrata a dovere non si può nemmeno discutere.
“Non vorrei che la diffusa e devastante illegalità di questa città avesse portato alcuni ad intossicarsi di “legalità a tutti i costi”, per cui anche di fronte ad una norma non calibrata a dovere non si può nemmeno discutere.” Sante PArole.
@ludovico mazzanti viendalmare: La mmìria è una brutta, bruttissima bestia. La diffamazione poi è qualcosa passibile di querela. La vigliaccheria, beh, su quella sei abbastanza ferrato, quindi inutile scrivere altro.
Mi fa piacere vedere che qualcuno si è preso la briga di scrivere una lettera riguardo all’argomento. E’ da una settimana che ne sento parlare e nessuno (me compreso) aveva ancora lanciato un primo sassolino.
Ho letto tanti commenti, alcuni mi sono piaciuti, altri un po meno, altri non mi sono piacviuti per niente. Ma il fatto che ci siano tanti commenti è un buon inizio, vuol dire che l’argomento sta a cuore.
Ora, non voglio soffermarmi su tutte le assurdità che rendono palermo sempre più simile ad una discarica a cielo aperto bensì sul fatto se sia giusto o meno tagliare le gambe a chi a Palermo crede nella musica.
Multe ai gestori dei locali in cui finalmente si suona la musica che nasce dalla strada e concerti annullati sono stati effetti immediati di questa “iniziativa a favore della cultura..”
Mi chiedo “dove andremo a finire continuando di questo passo?”.
Spero che si continui a discutere dell’argomento, anche con altre forme di manifestazione. Do il mio appoggio a Fabio Rizzo e a tutti quelli(gestori, musicisti, pubblico) che non vogliono vedere morire quello che sembra sia finalmente nato a palermo.
@rizzo ” Mi dispiace ma non accetto posizioni qualunquiste che mettano la mia segnalazione accanto all’occupazione di un centro sociale, che è un altro paio di maniche…..” un mio amico giornalista direbbe: “paraculismo”…..
@il dio castigatore “Tieniti la tua coerenza, vecchio! Sono incoerente, come l’aere, più dell’aere!”
Il limite di due componenti da chi è stato fissato? Il link richiama gli articoli 68 e 69 del TUPS (per la cronaca risalgono al 1926), che richiedono un’autorizzazione della Questura per gli spettacoli pubblici, ma non si accenna ad alcuna “dimensione minima”. Che si tratti di un’ordinanza comunale? E Che ci sia una tassa da pagare per ottenerla?
Non conosco bene la scena palermitana, ma se le cose staessero così e fino a quando non sarà modificata, permettere ad alcuni locali di ospitare esibizioni gratis obbligando gli altri a pagare sarebbe l’ennesimo calcio sui denti a chi cerca di lavorare nel rispetto delle regole.
D’altro canto tanta solerzia nelle veriifiche mi sembra inusitata a Palermo e mi fa pensare a lobby di residenti poco contenti del rumore che sono riusciti a farsi ascoltare, o, più realisticamente, a qualcuno poco contento di non essere “partecipe del business” che diventa dunque da stroncare.
Salve,
purtroppo, visto quanto sta accadendo, sono un musicista palermitano. Vorrei chiedere, dando possibile, per assurdo, l’ipotesi che un trio, o anche un quatetto, che fino a poco tempo fà riusciva a suonare in alcuni locali adesso non può farlo, perchè potrebbe mattere a rischio l’incolumità del pubblico, (mamma mia siamo pure terroristi uau!), quindi stavamo dicendo, dando per assurdo vera questa ipotesi, come la mettiamo che neanche per strada ci si può più esibire liberamente. E’ stata infatti da poco indetta un’ordinanza che vieta di suonare per strada; sgombero immediato del musicista che se si mostra recidivo, potrebbe incorrerre addirittura al sequestro dello strumento. Si infatti sappiamo tutti benissimo i danni fisici che potrebbero causare una chitarra, un djembè, un flauto un tamburello. Mi li potremmo proporre al nostro servizio di ordine pubblico per sostituire le armi fin’ora detenute. Mi vergono! mi vergogno come un cane di dire a qualcuno di vivere in questo schifo di posto. Mi vergogno di essere amministrato da inetti che organizzano festini di capodannio in teatri pubblici, Mi vergno di essere Palermitano.
E perdonami amico Siino, le leggi sono fatte da uomini, le ordinanze, da uomini. Questi non sono infallibili, e a guardar bene la nostra classe dirigente mi sembra più che fallibile!
questa è la mia opinione
Ecco qua: la gente che vuole riposare in pace viene etichettata come “lobby di residenti poco contenti del rumore” (due commenti fa).
I diritti degli altri non valgono niente.
la libera espressione è morta…grazie a tutti
Caro Franco, nessuno mette in discussione il diritto a suonare “buona musica” dei “piccoli e coraggiosi posti dove si beve la notte”.
Ma, come in tutte le società che si fregiano della qualificazione di società civili, il diritto di ognuno va contemperato con i diritti degli altri. E le Regole sono lo strumento che gli uomini si sono dati affinché non prevalga l’arbitrio dei prepotenti e siano tutelati i soggetti più deboli.
Nonostante quello che l’ideologia oggi dominante voglia far credere, le regole, quando ci sono, non sono fastidiosi impedimenti, orpelli burocratici, lacci e lacciuoli, ma vengono create per tutelare specifici diritti. I giuristi direbbero: hanno una propria ratio, e questa ratio è normalmente la tutela di soggetti deboli o incolpevoli.
Ora, in questa discussione, non si è neanche capito bene di quale regola stiamo parlando. Quindi non siami in grado di discutere se, per esempio, quella regola tutela, che so, la sicurezza degli edifici, l’incolumità del pubblico, la quiete pubblica, il diritto al riposo dei residenti. Solo conoscendo questi elementi possiamo discutere se si tratta di una norma esageratemente restrittiva o meno.
ciao a tutti… Si infatti ieri sera a Palermo diversi locali hanno ricevuto visita e mandato di fermare tutti i Live in programma >_<
Se qualcuno ha il link della legge o il dettaglio degli adeguamenti e interventi strutturali richiesti a locali li potrebbe passare… please ? grazie ..
Secondo me e’ la qualita’ della musica che viene proposta, i gruppi palermitani sono cosi’ scadenti che i residenti non possono fare a meno di chiamare la forza pubblica, nelle altre citta’ infatti i gruppi la sera suonano senza problemi.
@ Alessandra: raccolgo informazioni più precise dai gestori e i dettagli sugli adeguamenti e le normative, materiali coi quali aprirò un nuovo post aggiornato sulla questione.
@ Giuseppina: il discorso di qualità è vero, attendiamo infatti dal prof. Ferdigotti Gialdini le nuove proposte artistiche per una nuova fase (artisticamente adeguata) in questa città. Intanto il Palermo continua a vincere e aumenta la febbre-Champions League.
le mie proposte artistiche sono chiare, ultimamente ho sentito di veramente interessante un musicista balcanico nei pressi del politeama (purtroppo senza una gamba)che suonava un bandoneon e cantava con voce commovente delle struggenti melodie del suo paese, poi ho visto un trio di musicisti nella scalinata di una chiesa di via R.Settimo composto da un sax un clarinetto e una fisarmonica presumibilmente gitani, davvero eccellenti, di interessante anche un fisarmonicista di una certa eta’ molto decadente dall’aspetto, lui si esibisce spesso la mattina nei pressi dell’incrocio tra c.calatafimi e via pindemonte, c’e’ poi la domenica mattina a piazza marina al mercato delle robe vecchie una ragazza che canta canzoni brasiliane molto brava (anche se io non amo molto il genere, ma tant’e’..) potrei continuare ma mi fermo qui’, penso che questi musicisti siano sicuramente piu’ validi artisticamente di tante “rockstar” nostrane, e sicuramente non disturberebbero il quieto ronfare dei palermitani che dell’arte (e non solo…) non gliene importa una mazza e sperano piuttosto che il palermo vinca la coppa del mondo….
è tutta una questione culturale ragazzi, ma di una cultura ignorante, proibizionista, ipocrita, berlusconiana. La gente che suona in questi locali è artisticamente poco valida, si sentono tutti delle rockstar, disturbano la quiete pubblica? Ludivico si legge lontano un miglio che non conosci quello di cui stai parlando, no ne parleresti in questo modo altrimenti. e ora che c’entrano i discorsi sulla quieta pubblica? cosa cambia il numero dei musicisti? quelle sono norme che riguardano il volume e gli orari. il discorso mi sembra talmente chiaro che è inutile continuare a spiegarlo.
la verità è che nei locali, l’amministrazione vuole che si facciano solamente spettacolini di PIANOBAR. due è il numero perfetto: lui al piano, lei alla voce.
Non essendo interni alla situazione non si può capire quanto questi locali abbiamo datto linfa vitale al piccolo mondo musicale palermitano. e ti assicuro Ludovico, non siamo tutti una massa di drogati, certo ogni tanto mi alcolizzo ma questo neanche ti deve riguardare. Non abbiamo mai avuto il beanchè minimo problema di sicurezza durante questi concerti e non vedo perchè ora ce ne devono privare.
PALADINI DELLA GIUSTIZIA, 40 commenti di sdegno bastano, o volete continare a dire “la legge va rispettata sempre e cmq, 2+2=5, la legge va rispettata sempre e cmq, 2+2=5”?
proporrei un “decreto interpretativo” e il gioco è fatto, due suonano sul palco e tre dimostrano con prove certe che non erano sul palco ma a mangiare un panino altrove, così mettiamo a posto anche la coscienza di tony siino e la legalità è “salva”! 😉
ps quoto vert.
40 commenti di sdegno? Mi pare che Alì Babà avesse 40 supporter… 😉
grazie tony per avermi dato dell’ali babà! ti recapiterò una bella nguantiera di babà, tipo 40.
Non ti ho dato dell’Alì Babà.
Mi ricorda un po’ il buon Jenkins, sto sig. Siino…
non si puo’ stroncare la musica