Campionati regionali di nuoto Master alla piscina comunale
32 squadre di nuoto siciliane (975 atleti) scenderanno in vasca oggi e domani alla piscina comunale (viale del Fante) di Palermo per i Campionati regionali di nuoto Master. Le gare si svolgeranno sia in vasca coperta che scoperta da 50 metri con otto corsie.
La Waterpolo Palermo, squadra detentrice del titolo, schiererà anche la campionessa olimpica Sabrina Seminatore.
Oggi verrà allestita una zona dedicata ai massaggi shiatsu e domani sarà attivo il baby parking con animazione.
Orari?
http://www.pensierinblu.com/blog/2010/03/14/nuotatori-master-uomini-in-blu/
Odio la sveglia del mattino. Odio alzarmi e sapere di essere già in ritardo su tutto. Nella concitazione del mattino, occhialini, cuffia, costume, accappatoio e annessi e connessi, trovano posto nel mio fedelissimo zaino. Quando penso alla mia giornata di lavoro, penso che comunque a fine giornata andrò in piscina a rilassarmi. In quel momento sarà tutto finito.
Mentre il lavoro si fa duro, con telefonate squillanti in contemporanea su tre telefoni, mail piene di impegni programmi e compiti, penso che a fine giornata sarò in spogliatoio, insieme ai pazzi della pazza corsia due, ci prenderemo in giro come quindicenni, rideremo in modo scanzonato e allegro. So che le tensioni che vivo andranno via come le gocce d’acqua della doccia.
Nuotando nessuno vuole essere inferiore a nessuno, il segreto è l’allenamento e il non esagerare a tavola, così nell’arco della giornata resisto alle tentazioni, pensando che poi in vasca ogni cioccolattino sarà un secondo da recuperare sul mio compagno. A volte l’orgoglio supera la mia golosità.
Quando sono in piscina, il mio corpo si sveste dell’uniforme del quotidiano, diventa un allegro pesciolino che ama scivolare sull’acqua, a volte si frena sull’incostanza negli allenamenti, così quando capisco di non scivolare più, ritorno all’amata costanza. Ritorno alla ferrea disciplina morale del nuotatore. Quando lo faccio scopro che anche la mia vita trova perfettamente ordine.
Alcune volte i miei pensieri vengono rapiti dai punteggi possibili e immaginabili che potrò realizzare in piscina, vengono presi da quanto mi manca per toccare il cielo con un dito, mi perdo con gli amici a chiacchierare sui tempi impossibili, sui nostri limiti superabili.
I nuotatori master si riconoscono e si cercano l’uno con l’altro, sono dei birbanti sempre pronti a mettersi in sfida, a lanciarsi in faticosissime trasferte (quando si parla dei meeting fatti, chi è stato più lontano riceve l’ammirazione generale), siamo sempre pronti a ridere e lanciarsi nelle imprese sportive più varie. A volte ci facciamo sfuggire qualche peccato, ma l’allegria della compagnia ci autoassolve immediatamente.
Ognuno di noi fa parte di una squadra, ogni maledetto secondo risparmiato in vasca è dedicato alla propria squadra, amata, odiata, polemizzata. Siamo come gli innamorati, viviamo periodi di amore sconfinato per la nostra squadra, altri di tensione, riusciamo pure a cambiare squadra, siamo anche capaci di nuotare con altri colori con nel cuore il rimpianto per la squadra abbandonata, sarà per questo che siamo anche capaci di tornare sui nostri passi e tornare nella nostra squadra abbandonata.
Quando siamo fuori dall’acqua, viviamo la vita sempre in terzo tempo, ci mischiamo nelle feste, prendiamo gli stessi aperitivi, ammiriamo allo stesso modo i grandi campioni del nuoto, cercando di carpirgliene i segreti. Ognuno ha il suo personale santo protettore e ognuno di noi ha il nuotatore da cui prende ispirazione, che naturalmente non può ammettere confronti.
La cosa che ci rende uniti, tutti, senza distinzione di squadra, città, nazione è ammirare le prestazioni degli atleti più avanti con gli anni. Raccontiamo con lo stesso entusiasmo la gara di un giovane di belle speranze e la gara di un supernonno ottantenne, pensiamo a quando toccherà a noi, ci chiediamo se ci riusciremo mai e ci stringiamo nella stessa ammirazione.
Nelle nostra passione siamo maledettamente contagiosi, riusciamo a portare gli amici a farci il tifo, ma siamo anche bravi nel farli nuotare insieme a noi e soprattutto a farli andare in gara.
Dopo ogni bella gara ci esaltiamo pensando di far meglio, dopo ogni brutta gara ci arrabbiamo volendo far meglio, alla fine nuotiamo sempre e comunque.
Che bel post, Pablo, complimenti.
E’ belllo leggere come un atleta affronta la giornata concentrandosi esclusivamente su quello che è il suo unico obiettivo: migliorare le sue prestazioni sportive. Chiunque abbia chiaro qual’ è il suo obiettivo nella vita dovrebbe essere tanto dedito al raggiungimento di esso quanto lo è Pablo
E’ bello avere obbiettivi e porsi nuove sfide, concedersi qualche distrazione e tornare verso le proprie mete.
Sono contento vi sia piaciuto
ciao Pablo, sono capitata per caso su questo sito (cercavo gli orari della piscina olimpionica…orari che non ho trovato, ancora!) e ho letto il tuo post del 14 marzo.. e bè che dire? Magnifico.