Quaderno di Palermo 13
Adesso che tutti noi viaggiamo in massa per il mondo globale con le compagnie aeree low cost, le quali ci portano in luoghi prima accessibili solo a gente benestante, adesso che possiamo parlare di viaggi realizzati e non più sognare luoghi irraggiungibili per le nostre tasche, adesso crediamo di essere più certi che mai – i nostri occhi ne sono infallibili testimoni – che i comportamenti degli umani non possano risultare uguali da nessuna parte, nonostante la globalizzazione ormai dilagante. È chiaro che ciò che fanno quotidianamente gli abitanti di un qualsiasi luogo, sembra loro la cosa più naturale al mondo. Al contrario, gli sprovveduti viaggiatori che si recano in qualsiasi luogo, quando rientrano a casa pensano di aver scoperto non-si-sa-che-cosa, mentre la loro sfuggita presenza non ha probabilmente lasciato alcuna traccia negli abitanti dei paesi visitati che, come se niente fosse, continuano a campare con le loro abitudini.
E una delle vostre abitudini, cari palermitani, che colpisce tanto il forestiero di passaggio come chi abita tra di voi da ormai più di due anni, è lo strano rapporto che instaurate con la macchina e il motorino. Continua »
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