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sabato 23 nov
  • Tragediatori

    Non lo so se è peculiarità dei maschi siculi. Altrove ho parlato sia della differenza tra uomini e donne, sia di malattie, medici e compagnia bella. Ma tornando a descrivere le gioie della convivenza, dopo un po’ ci può stare che uno accusa un qualche malessere. Io, per esempio, un giorno sì e un giorno no, ho mal di testa. Ma è lo stress, dice. Ora mi chiedevo se è tipico di tutti gli uomini o solo di quelli nostrani essere un po’ drama kings. Che poi è la versione maschile della più famosa drama queen. Detto di donna che, dicono gli americani, ha una “overreaction”. Ma se vogliamo finirla di fare gli anglofoni tutti i costi il termine esatto, in siciliano, ci sarebbe: tragediatore.
    In genere il tragediatore è uno che ha reazioni esagerate per ogni minchiata. Sono fortunata: il “mio” è tragediatore solo nelle questioni di salute. Per il resto se ne fotte. Intendiamoci, no non è ipocondriaco. Quella parte la recito io, lasciandomi cogliere dal panico per ogni giramento di testa e ingurgitando quintali di medicine per ogni occasione. Vanto un’esperienza lunga di anni, ma non mi lamento quasi mai. All’apparire di quello che per me è il primo sintomo, mi inchiummo una pasticca e continuo a fare quello che stavo facendo. E nemmeno (tocchiamo ferro) ha chissà quali patologie da combattere. Solo possiede una soglia di sopportazione del dolore, a mio parere, bassissima.
    Non è che voglio essere severa a tutti i costi, ma ringrazio il cielo di avere la sindrome della crocerossina. Vera però, non metaforica.
    Andiamo nel dettaglio.

    • Episodio numero 1: settimana di aggiuccamento con dolore alla schiena (la verità dico, questo brutto dev’essere) e culo perforato da ‘gnizioni mattutine e serali. La sottoscritta (ingenua) dichiara candidamente di sapere fare le punture (di solito, in questi casi, una acquista punti agli occhi della suocera. Poi io so rammendare pure i calzini…ma questa è un’altra storia).
      Io, che ho mano fermissima e non mi scanto di niente, ho dovuto ricevere consigli, all’atto dell’esecuzione della suddetta ‘gnizione, del tipo “distraimi, coglimi di sorpresa”. E che devo fare? Faccio finta che ti recito l’”Infinito” di Leopardi, mentre tu sei a culo all’aria (con rispetto parlando) e io, casualmente, con una siringa in mano e poi al momento del “e il naufragr m’è dolce in questo mare” azzicco?
      La scena quotidiana si concludeva sempre con “la prossima fattela fare da tua madre o dalla padrona di casa”. Visto che i sintomi non accennavano a sparire, (e ripeto qua aveva ragione perché davvero pesante dev’essere stato) “lo porto” dall’agopuntore. Esperienza eccezionale di medicina cosiddetta alternativa. Già dopo la prima seduta era di nuovo dritto. Solo che per ogni ago che il dottore appizzava c’erano lamenti vari, sospiri e sucuneddi, culminati una volta in un Oooohu (sottinteso nel tono “chi minchia fai?”) in faccia al dottore.
    • Episodio numero 2: già al telefono, in tempi non sospetti, mi annuncia “ho diviso un caffè con Bastiano. L’herpes ora mi viene”. Nella mia testa due considerazioni.
      La prima: non è che siamo in America e il caffè è nel quadarone, che c’è bisogno dividerlo? Già è il fondo della tazzina (ma invidiato nel resto del mondo, le cose giuste. Mai preso un caffè migliore che a Palermo). La seconda: se quello ha l’herpes e tu lo vedi, perché non rifiuti, inventando una scusa? Che ci vuole? Che ne so ho lo stomaco già imbarazzato…per esempio. Fatto sta che già a sera l’herpes spuntò vero. Da crocerossina professionista, acquisto in farmacia i cerottini medicati. Che sono graziosi perché mimetizzano il bozzo e in più curano. Morale: su dieci che ce n’erano nella confezione almeno tre sono finiti nella munnizza: il primo perché, al momento dell’applicazione faceva troppo male (ma perché fa male l’herpes?) il secondo era storto, il terzo “tirava” la pelle. Alla fine ‘sta storia è durata 10 giorni e ancora qualche residuo è visibile.
    • Episodio numero 3: l’ultimo tre giorni fa. Specchio dell’ascensore. Sette piani. Lunghi. Si guarda. Lo guardo. Noto un brufoletto sulla sua fronte. Lo guardo. Mi guarda e dice “l’hai visto? Mi brucia”. Il brufolo? Ti brucia il brufolo? Mentre apre la porta di casa non posso fare a meno di pensare che se ad accollarsi il parto sono le donne un motivo ci sarà.
    Palermo, Sicilia
  • 43 commenti a “Tragediatori”

    1. Buongiooooooooooooooooorno.
      Bentornata.
      Questa nuova “scia” della convivenza è divertentissima, gia pregusto le nuove puntate di “casa Cubito”.

    2. Mamma mia…
      allora vero tutti uguali sono…
      il mio fidanzato al Corso Prematrimoniale, durante l’incontro con il ginecologo, si è impressionato, ed è diventato verde…
      ho temuto che mi svenisse lì d’avanti a tutti e abbiamo lasciato la riunione…
      Dice che non riusciva ad immaginare l’ago durante l’epidurale…
      😀

    3. Brava!

    4. Sei sempre brava Maria

    5. No… ma prego!!! ahahhahahhaha
      siamo delle sante, è questa la verità!!!!

    6. Ci eri mancata! 😉

    7. ….ahahahhaha!!!!!Maria!!!!!che ridere!!!!il classico tipo che in sala parto”scoppa”a terra…mentre lei con la faccia trasformata,tipo film dell’Esorcista,non vede l’ora che tutto finisca,e urla”Fuoriiiiiiiiiiiiii!!!!!” ….a padre e figlio/a…..baci…..:-)

    8. Brava Maria, come al solito è un piacere leggerti.
      Alle gentili signore vorrei solo precisare che non è vero che tutti i maschietti siamo così.
      A proposito di ‘gnizioni, ricordo ancora mia moglie (in tante altre situazioni molto coraggiosa) in ospedale che, un paio di giorni prima del parto, scappava girando attorno ad una scrivania inseguita dall’infermiera che gliene doveva fare una…. 😉

    9. nella mia piccola esperienza, ti dico che è cosa di famiglia!!! Io l’ignezione non l’ho potuta manco fare. . .immagina preparo la puntura, cerco di concentrarmi mentre lui mi continua a dire . . .”aspetta, non lo so . .forse è meglio mia madre” (ma aimè non c’era)e dopo ore di fare tira e molla, sempre culo all’aria . . .ad un certo punto mi sono convinta che non la sapevo più fare e quindi ho rinunciato. . .mi sono limitata a soffiare nelle parti intime (causa un ernia inguniale operata, per cui ferita parti intime). . . mi ci vedi???? bacio

    10. Ehm…. ma non è adorabile?

    11. Esprimo la massima solidarierità al “tuo”. L’ernia non perdona. Per il parto, invece, ve lo lasciamo paro paro… non saremmo cosa.

    12. A Sergio:
      Infatti non siete cosa….visto che durante il mio parto io ridevo e tu piangevi!!!
      Ti ricordi Maria?

    13. ahahahaha! Grande Maria! Bentornata! però scusa, io leggo e mi catafotto dalle risate e il maritino mi guarda e strabuzza: ma sei (finalmente) impazzita???

    14. “e il naufragar m’è dolce in questo mare” SPETTACOLARE!!!

    15. @ Goku: grazie ma mi sa che dovrebbe essere “casa Xxxxxx” o no? NOn funziona così? Col nome di “lui”?;-)
      @Anna: no no non scopperebbe perchè là sarebbe “spettatore” e quindi “crocerossino” lui.
      @la mia cognatina: a posto siamo allora…
      @Peppe: certo è adorabile, se così non fosse… 😉

    16. Sei simpatica!

    17. Si, si, si…è davvero così! Anche il mio è un tragediatore siculo nato! 🙂

    18. Brava Maria….mi sa che questi uomini sono proprio tutti uguali…ieri sera per esempio mio marito per un mal di testa si è buttato sul divano come se fosse morto…in questi momenti lo guardo e penso che sarebbe impazzito a dover affrontare un travaglio di 18 ore per far uscire un vitellino di oltre 4 chili….e poi ci definiscono il sesso debole..ma!!!!!

    19. Va in onda l’ennesimo episodio – in stile grande fratello – di spiattellamento pubblico della vita intima della signora Marta Cubito, che da quanto si legge, e vista la partecipazione attiva dei commentatori, è molto apprezzato dal pubblico; audience assicurata, chi non ama in questi tempi di voyeurismo esasperato, raccontare i fatti propri in pubblico? Una minoranza di pudici retrogradi.
      C’è un’inversione di tendenza nei racconti di Marta Cubito, è diventata monotematica, ma si sa, è nella fase dell’innamoramento, è contenta e deve dirlo, anche se in pubblico. Potrebbe farlo sapere senza informare sulle cose intime? Ah si! non lo sapevo …
      Sembra la scena di una sala d’attesa dentro ambulatorio medico, ognuno fa a gara per raccontare la patologia piu’ … bella. Che goduria!

    20. Mariaaaaaaaaa che cosa stressante!
      Mi convinco sempre di più che single è bello!
      Già avere la sindrome da crocerossina è impegnativo con amici ed vicini che puntualmente ricorrono alla sottoscritta per un consulto (sono famosa per proporre quale panacea ad ogni male il locoidon crema!), figuriamoci se dovessi pure “annacare” lo “straneo” della situazione!
      Nooooo, non voglio….. mi rifiuto! 🙂

    21. E invece poi ti capita. Te l’accolli e manco impressione ti fa. Fidati. Dopo secoli di esperienza di singletudine la conversione è improvvisa e a sorpresa.;-)

    22. Il brufolo è una tragedia. Se lo notate voi, lo noteranno anche le altre ed è allora la tragedia, che brucia. Un brufolo in fronte a Marlon Brando in “Ultimo tango” e quel cappotto diventa ridicolo, come quelli di Totò e Peppino a Milano. Anche un piccolo brufolo sul viso di Mastroianni nella sequenza della Fontana di Trevi e quel capolavoro lo dovete rimontare da capo a piedi. Se proprio dovete guardare dite che neanche si vede, che non si vede per niente: “quale brufolo ?”. Continueremo tranquilli, magari non proprio belli ma tutto sommato sempre sexy. Anche perchè l’età dell’acne giovanile è passata da un bel pezzo.

    23. Vero è! Concordo con Mari: conversione improvvisa, a sorpresa, del tutto inaspettata e indipendente dalla tua volontà… Bello proprio per questo, no?!

    24. Mi piacerebbe sapere come il tuo lui viva, suo malgrado, questo nuovo status di “muso ispiratore” della tua penna 😉 . Non deve essere facile convivere con una donna che cerca di carpire ispirazioni da ogni situazione particolare , e sapere che potrebbe diventare spunto per un breve racconto . Ma credo che LUI ormai abbia piena consapevolezza della persona con la quale convive.
      L’espressione “la prossima fattela fare da tua madre” – molto tipica delle coppie siciliana vedrai che sarà molto ricorrente – anche solo come battuta provocata dal tuo lui – durante la vs convivenza : bellissima ;););)
      Post gradevole come sempre .

    25. Certo, si, mai chiudere la porta ma, a 45 anni suonati e con a carico una persona della quale occuparsi giorno e notte (con tanto amore e passione perchè è la mia mamma!) credetemi……. l’ultima cosa alla quale penso è mettermi uno “stranio” in casa e combattere pure con lui!
      E comunque………. del doman non v’è certezza! Al momento è perfetto così! 😀

    26. iihihihihihi
      mitica!!! ^_^
      bacioni

    27. marì, ti preferivo da single.
      i tuoi ultimi post mi sembrano l’elogio della banalità quotidiana.
      se per te la convivenza (una storia d’amore?) si riduce a raccontare di culi e brufoli, con stanca ironia stiracchiata, abbi la decenza di tenertele per te, perchè come diceva hitchcock, i film sono come la vita, solo che si tagliano le parti più noiose.
      perfavore, fai altrettanto!

    28. ma chi se ne fotte di ‘ste cazzate? pixel tolti a post di pubblica utilità.

      ps. la signora non parla solo di culi, in passato scriveva veri e propri trattati sulle scorregge (a distanza di anni sono ancora scioccato e traumatizzato O_O)

    29. La penso esattamente come Stalker, ma non commento questo tipo di post, non parlerei mai in luogo pubblico di fatti privati, alcuni addirittura intimi, e cosa c’è di piu’ intimo dei propri sentimenti? Non commento per pudore ma soprattutto per non dare vita a fraintendimenti con un’autrice ( tra i preferiti qui su Rosalio ) che finora ho apprezzato per racconti molto piu’ interessanti e brillanti.

    30. Apprezziamo le critiche però i commenti di un post dovrebbero riferirsi al post specifico, vi invito a farlo. Grazie.

    31. quasi quasi rimpiango i tempi dei telefoni bianchi.Quelli si’ che esaltavano la grazia femminile,e la poesia.

    32. ma questa signora non potrebbe dedicarsi un po’ all’agricoltura abbandonando per sempre mouse e calamaio??

    33. Per una volta non sono d’accordo con @stalker ( e quindi con @Gigi ). Trovo intriganti queste ultime storie di “ordinarie banalità” di coppia. Intanto perchè già dall’inizio l’autrice ci costringe ad assumere un atteggiamento da “voyeur”. Siamo tutti voyeurs, in fondo ( anche questo diceva Hitchcock…). Ora è vero che qualcuno può pensare che siano fatti che non gli riguardano, però immagino che quasi tutti andranno avanti con la lettura proprio per questo : per guardare. Maria Cubito lo sa, ma sa anche che qualsiasi esposizione vistosa o sfacciata ( se non fosse chiaro è di sesso, per esempio, che sto parlando… ) rovinerebbe l’attesa, il gioco. Finirebbe insomma la “suspense” ( rieccolo Hitc….). Nasconde ogni riferimento ma intanto lascia tracce inequivocabili, una per ogni episodio. L’agopuntura, le labbra e soprattutto l’ascensore ( con lo specchio ). Vedremo…..

    34. caro manuelo, hitc non avrebbe mai creato la “suspense” con un semplice brufolo – o forse si, e chissà che si sarebbe inventato – casomai con una gamba ingessata che ti inchioda di fronte ad una finestra, ed è comunque un pretesto per raccontare una storia che si dipana, in quello spazio angusto, e ti cattura nel suo intreccio.
      una meravigliosa claustrofobia.
      ce li vedi James Stewart e Grace Kelly a brigare tra culi all’aria e brufoli da schiacciare?
      forse ne potrebbe trarre qualcosa almodovar, ma la storia si spalermitizzerebbe assai, magari lei sarebbe un trans, e lui un operaio in cassa integrazione che il sabato sera fa la drag queen, e alla vista di un brufolo va nel panico, etc etc
      *

      tornando a noi, da hitch al grande fratello? per fortuna è morto anche truffaut, ce lo vedi ad intervistere muccino?
      *
      Il cinema secondo Hitchcock (Francois Truffaut)

    35. Manuelo, è bello il tuo post, dico bello per essere pertinente col tuo narcisismo ( positivo in questo caso, bada bene ), perché in fondo a questo serve il tuo post, ad esaltare il tuo narcisismo, è il suo motivo di esistere. Detto questo, non so se si deve commentare il tuo post, ci provo: in un certo senso stai provando ad intellettualizzare le inutilità da “grande fratello”, come li definisce un altro commentatore.
      Perché si legge allora? Per notare … ognuno nota quello che gli pare … e poi per esprimere il proprio dissenso, comunque minoritario, perché la maggioranza apprezza e condivide; e tu vorresti l’unanimità, in democrazia? Almeno lasciaci dire che dissentiamo e lasciaci contare …

    36. Vi invito a rimanere in tema. Non costringetemi a essere più convincente. Grazie.

    37. Gigi non voglio l’unanimità, aspiro solo all’unicità. Come, immagino, tutte le stelle. Lo sai, l’hai detto. Non sopporterei un commento anche minimamente simile al mio. Non credo poi che l’accostamento con il “Grande Fratello” sia pertinente. Direi piuttosto ” Lucy ed io “, anni cinquanta (anche per via delle risate di alcune commentatrici). Quando la televisione riusciva ad essere almeno garbata.

    38. Manuelo, ce l’hai fatta. Sei riuscito a parlare persino di “Lucy ed io”. L’autrice parlava di culo e brufoli del suo fidanzato, e, come diceva qualcuno, tu invitato al matrimonio faresti persino la parte della sposa. Ma tra “Lucy ed io” e questo post di Cubito c’è una differenza fondamentale: quello fu il programma piu’ visto negli USA per quattro anni di seguito e il secondo nei due anni successivi, questo post, invece, ha avuto un seguito limitato, dopo una ventina di commenti compiaciuti dove si rideva delle banalissime problematiche di coppia, ma soprattutto si rideva della “fragilità del maschio” in contrapposizione alla forza ed al coraggio femminile ( altro che sesso debole! dicevano; ma non era sesso gentile? ), ebbene, a quel punto è bastato che entrassero un paio di “sconsajuacu” e l’audience è caduta a ZERO, altro che programma piu’ visto! Perché è caduta l’audience?
      Io preferivo l’altra versione dell’autrice Cubito; ora non si capisce dove finisce l’euforia del nuovo amore che ti fa raccontare al mondo persino l’intimità e dove comincia il tema di interesse generale ( che io non vedo, lo ribadisco ).

    39. @stalker. Peccato, non si può continuare. Mi sembrava interessante il riferimento ad Almodovar, nella cui “casa” ultimamente ho trovato aria di chiuso. Tutto questo non è fuori tema, secondo me. Ma il mio parere non conta nulla. Ultima cosa, se possibile. L’ultima sequenza di “Caccia al ladro”, sempre Hitchcock. Un treno che entra in galleria dopo la scena d’amore tra C.Grant e E-M Saint. Molto tempo dopo Hitc ammise il simbolismo ma aggiunse che non bisognava dirlo a nessuno. Un caro saluto a te, a Gigi, a Rosalio ed ovviamente a Maria Cubito.

    40. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema.

    41. @aldo quando gli uomini erano del gentiluomini e cedevano il passo alle donne o il posto a sedere o …. non come adesso che scambiano la parità dei sessi con la maleducazione!

    42. L'”audience” di un post si misura con le visualizzazioni e con i commenti.

    43. devo dire che fa schifo! Qual è l’interesse per simili stupidate ?

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