Sono stati fermati in mattinata Andrea Quatrosi, considerato il reggente di Resuttana, Carlo Giannusa e Mario Napoli.
I fermi sono stati resi possibili dalle dichiarazioni di Manuel Pasta, affiliato di Salvatore Lo Piccolo arrestato a dicembre.
AGGIORNAMENTO n.1: il procuratore Antonio Ingroia ha dichiarato ha dichiarato che «Cosa nostra è in difficoltà ma non è né in ginocchio né sull’orlo della bancarotta come dimostra l’ultima indagine dei Carabinieri che ha portato al fermo del capo mandamento di Resuttana. […] Il fatto che le cosche abbiano risorse e un’ossatura importante sul territorio lo dimostra il progetto di omicidi scongiurato dagli investigatori e i taglieggiamenti a tappeto imposti agli operatori economici».
AGGIORNAMENTO n.2: il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha commentato: «Gli arresti di oggi sono la dimostrazione che attorno alla mafia si sta creando un vuoto crescente frutto dell’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura ma anche del consolidarsi di una forte coscienza dei cittadini, che rifiutano con sempre maggiore convinzione e sempre più diffusamente ogni connivenza e complicità ma anche ogni rassegnato silenzio o omertosa partecipazione. […] È significativo che sempre più spesso si riescano a operare arresti tra quanti fanno del racket delle estorsioni la loro attività principale. Il pizzo a Palermo non può e non deve avere cittadinanza. Gli arresti effettuati oggi sono un ulteriore passo avanti per sconfiggere la piaga delle estorsioni».
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