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martedì 19 nov
  • Fermato il presunto reggente di Resuttana

    Sono stati fermati in mattinata Andrea Quatrosi, considerato il reggente di Resuttana, Carlo Giannusa e Mario Napoli.

    I fermi sono stati resi possibili dalle dichiarazioni di Manuel Pasta, affiliato di Salvatore Lo Piccolo arrestato a dicembre.

    AGGIORNAMENTO n.1: il procuratore Antonio Ingroia ha dichiarato ha dichiarato che «Cosa nostra è in difficoltà ma non è né in ginocchio né sull’orlo della bancarotta come dimostra l’ultima indagine dei Carabinieri che ha portato al fermo del capo mandamento di Resuttana. […] Il fatto che le cosche abbiano risorse e un’ossatura importante sul territorio lo dimostra il progetto di omicidi scongiurato dagli investigatori e i taglieggiamenti a tappeto imposti agli operatori economici».

    AGGIORNAMENTO n.2: il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha commentato: «Gli arresti di oggi sono la dimostrazione che attorno alla mafia si sta creando un vuoto crescente frutto dell’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura ma anche del consolidarsi di una forte coscienza dei cittadini, che rifiutano con sempre maggiore convinzione e sempre più diffusamente ogni connivenza e complicità ma anche ogni rassegnato silenzio o omertosa partecipazione. […] È significativo che sempre più spesso si riescano a operare arresti tra quanti fanno del racket delle estorsioni la loro attività principale. Il pizzo a Palermo non può e non deve avere cittadinanza. Gli arresti effettuati oggi sono un ulteriore passo avanti per sconfiggere la piaga delle estorsioni».

    Palermo
  • 10 commenti a “Fermato il presunto reggente di Resuttana”

    1. Silenzio: parla … Pasta

    2. tanti anni e tanti morti dopo nulla cambia.
      “la mafia è una montagna di merda”
      (peppino impastato)
      http://www.youtube.com/watch?v=CS5wZ3bnRtc

    3. Scorro i post su Rosalio e con mia grande sorpresa noto che la notizia: “Fermato il presunto reggente di Resuttana” diviene luogo di dibattito tutto cuore e amore, dai toni accesi, arricchito da, nientepocodimenoche 2 commenti.
      La notizia “Ma ora…dove dobbiamo andare noi?” (non me ne voglia l’autore a cui va il mio bravo) ha suscitato il giusto interesse di 26 commentatori.
      Scorro ulteriormente e la notizia sempre ad argomento cosa nostra, suscita l’interesse di un utente (1).
      Le aquile dei Nebrodi ben 5 interventi e via leggendo…
      Ho come l’impressione che l’argomento mafia con i suoi annessi e connessi non sia, ahimè, più di grande interesse. Mi piacerebbe dire per fortuna, ma non posso.
      Mi sarò assuefatto? Mi sarò rimbecillito? Attraversiamo un periodo di normalizzazione diffusa?
      Eppure qualcosa sta cambiando, se il racket continua nella sua campagna all’attak è perchè, probabilmente, l’esercente è titubante, aspetta, spera, non vuole pagare, cerca aiuto.
      Ben vengano i post sugli uccelli o sui piselli (scusate la rima ed il pensiero debole) ma rimango quantomeno perplesso quando leggo di un facile 26 a 2.

    4. immagino che i commenti siano scarsi perché:

      1) anche solo parlare di mafia spaventa i più.

      2) è probabile che ci sia una zona grigia tra la popolazione cittadina, non così ristretta come sarebbe auspicabile.

      ingroia comunque non parla a caso e complice la crisi qualche piccolo cambiamento si sta verificando.

      comunque ad oggi è un argomento hot a palermo…
      meditate…

    5. io ho un’idea
      la colpa è da attribuire a certo giornalismo(…) locale, sensazionalistico, che ha mitizzato certi personaggi, usando termini a dir poco patetici:
      “il figlio del padrino che spara con 2 mani” manco fosse tex ….
      la “cantata” del pentito, la “gola profonda”,l’etichetta di boss attribuita con molta nonchalance…
      boff, cominciamo a chiamarli BOFF!

    6. i piu’ non ne parlano,ma non per paura,ma perche’
      hanno poco,o nulla da dire.Chi non e’ mai entrato in contatto con mafia ed emissari,che cosa puo’ avere da dire?
      Al massimo puo’ fare illazioni,supposizioni,
      chiacchiere,su eventi appresi dai giornali.
      E chi paga il pizzo,pensate che lo venga a dire qui?

    7. quello che mi spiace veramente è che ancora oggi la città abbia una classe dirigente fondamentalmente inadeguata e questo porterà la città stessa a chiudersi sempre di più e a restare lunghezze indietro.
      mi chiedo in quanti si rendano conto che al di là dei fatti criminali veri e propri (già gravissimi), il sistema mafioso porta ad un continuo regresso ed ad una sempiterna castrazione di ogni iniziativa imprenditoriale, culturale. la cosa più rivoltante è che quei dirigenti che vedono giusto, che hanno iniziativa debbano, per vivere tranquilli, soccombere ai mediocri o peggio…

    8. lo Stato deve fare la sua parte.Finche’ lo Stato
      non interverra’ con una politica a favore dell’occupazione giovanile,ci sara’ sempre spazio
      per la criminalita’.

    9. Meno male che la Regione ha approvato i tirocini a 800 euro al mese…più precarietà per tutti.

    10. Queste “persone” imponevano il pizzo di 100 euro per ogni funerale, oltre a passare le giornate a taglieggiare i negozi di mezza città.
      Sono dei PARASSITI.
      E mi fa rabbia vedere la maggioranza dei palermitani che, abituata a convivere con delle sanguisughe, non si ribella contro chi lucra anche sui nostri morti.

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