Fermati sette lavavetri bengalesi che avevano aggredito un automobilista
Sette lavavetri bengalesi sono stati fermati all’incrocio tra viale Regione Siciliana e via Perpignano dopo che un alterco con un automobilista era degenerato.
L’uomo era sceso dalla macchina per impedire il lavaggio del vetro ed era stato accerchiato e malmenato da alcuni lavavetri.
AGGIORNAMENTO: stamattina sono stati fermati allo stesso incrocio due romeni e di un bengalese di età compresa tra i 26 e 28 anni che avevano accerchiato un’auto.
Se io non vedo con i miei occhi non credo secondo me c’è qualche cosa che non mi convince mi sembra troppo assurdo bisogna vedere come stanno le cose realmente.
Se vuoi vedere come stanno le cose vai in questo famigerato incrocio e te ne rendi conto quando scatta il semaforo rosso.
[…] un incrocio in cui i lavavetri sono particolarmente aggressivi. Io stesso ne sono testimone. Finalmente le forze dell’ordine sono intervenute. E ora non cominciamo con la solita tiritera sui poveri […]
CRO-CI FIS-SIO-NE! CRO-CI FIS-SIO-NE! CRO-CI FIS-SIO-NE!
In questa città senza legge uno dei rischi più pericolosi e allarmanti sono certi automobilisti o scooteristi arroganti e prepotenti che vanno in giro per le strade per rovinare la gente,la cronaca è piena.Io transito spesso da da via Perpignano,vi garantisco la loro petulanza ed insistenza, ma ha provare senso di terrore e pericolo per la mia incolumità mai.
Sono un garantista ed amico di molti lavoratori stranieri, ma davanti a certi comportamenti , verificati e accertati, dico tolleranza zero.
Lo stesso dicasi per tutti, e dico tutti, i parcheggiatori abusivi di qualsivoglia nazionalità.
Tolleranza zero.
E con loro associo chi fa la tentata vendita a mezzo finestrino di melloni gialli, melenzane tunisine e coppi di sale. Sono un pericolo per il traffico e per loro stessi, che vendano nei mercati o nei mercatini.Massimo rispetto per chi lavora onestamente e si guadagna il pane con fatica, ma bisogna che rispettino le regole.
Poi ci chiediamo il perchè la Lega abbia stravinto e stia prendendo possesso di mezza Italia.
mi vien da ridere! come diceva Jhonny Stecchino, “il problema di palermo e’ il tciaffico”! ora dovrebbe aggiornarlo con….i lavavetriiiiii…..miiii che grave minaccia! ah ah ah ah ah ah
cioe’ per qualcuno il problema non sono i mafiosi tracotanti, i politici collusi, l’immondizia, l’arroganza del potere….no, il problema sono i lavavetriiiiiiiiiii…ah ah ah ah ah ah
ecco perche’ in Italia vince e vincera’ sempre la destra peggiore e deteriore, perche’ ci si fa influenzare dalla stampa conservatrice che ignora i veri problemi dell’italia (mafia, corruzione, collusioni, inquinamento, disoccupazione, precariato) per pompare finte emergenze (lavavetri, extracomunitari, mendicanti, graffitari, ultras…..)
presa a prestito:
“…………..La lega Nord perchè è cresciuta? Fate un giochino semplice semplice, provate a mandare una mail ai deputati siciliani e leghisti con una richiesta di incontro per esporre i vostri problemi, i leghisti vi rispondo in 24 ore e vi convocano immediatamente, i siciliani non leggeranno mai quella mail e non vi riceveranno mai se non siete “raccomandati” da qualcuno importante….”
blackcross of malevich quotato
evviva la politica dei respingimenti…. buttiamli tutti a mare…… italiani brava gente…….
Proprio la settimana scorsa mi sono trovata a dover fronteggiare l’arroganza di questi lavavetri proprio in quell’incrocio. Insistendo, si buttavano sulle auto e lavavano i vetri anche se l’automobilista diceva di non farlo (è capitato anche a me). Non ne avevo mai visti così tanti ad un unico incrocio. Mi rendo conto che prima ero più tollerante verso queste persone ma adesso la situazione è diventata insopportabile.
Quoto ultras cento per cento.
solaris@ “Mi rendo conto che prima ero più tollerante……” la tolleranza e’ sinonimo di razzismo
Era ora che venissero allontanati questi lavavetri, sporchi e aggressivi.E non tirate fuori il discorso sul razzismo perchè solo a Palermo esiste questo scempio:attacco di circa 25 lavavetri a ogni rosso del semaforo.
Sicuramente i vari giudizi che vengono dati sui poveri… lavavetri, non sono frutto di un pensiero basato sulle regole, ma ideologico.
Quindi, i vari difensori (a vario titolo) di questi fuorilegge sanno benissimo che i soggetti che vogliono difendere a qualunque costo è solo frutto di contrapposizione verso i difensori delle regole.
La pietà, la comprensione, la generosità, sono sentimenti che dovrebbero essere praticati in altre sedi e con i fatti, non ai semafori col rischio di farsi spaccare la faccia da certi delinquenti e con il pericolo di continui incidenti stradali.
Molto spesso ho conosciuto chi lavora per il cosiddetto “sociale”, sfruttare i loro assistiti.
Per aiutare i deboli, dovremmo ricordare le dieci regole di Abramo Lincoln:
1. Non si può generare prosperità scoraggiando la parsimonia.
2. Non si può rafforzare il debole indebolendo il forte.
3. Non si possono aiutare gli uomini piccoli abbattendo gli uomini grandi.
4. Non si possono aiutare i poveri distruggendo i ricchi.
5. Non si può elevare il lavoratore dipendente danneggiando il datore di lavoro.
6. Non si possono evitare i problemi spendendo più di quello che si guadagna.
7. Non si può incrementare la fratellanza umana promuovendo l’odio di classe.
8. Non si può stabilire solida sicurezza sociale sulla base di denaro preso a
prestito.
9. Non si possono costruire carattere e coraggio togliendo all’uomo la capacità
d’iniziativa e la sua indipendenza.
10.Non si possono aiutare gli uomini in maniera permanente, facendo per loro ciò
che essi dovrebbero o potrebbero fare da soli.
avevo postato de commenti sui post di celesia e simona, perche’ me li avete censurati? erano in tema e non offendevano nessuno, non capisco questo accanimento nei mie confronti, non capisco…..
Ludovico Ferdigotti Gialdini i commenti rimossi violavano la policy dei commenti e se non ti dispiace non sta a te valutare se fossero in tema e se offendessero qualcuno. Non c’è alcun accanimento, ti consiglio di rileggere la policy e ti prego di utilizzare l’e-mail per eventuali richieste di chiarimento e rimostranze (qui è fuori tema). Grazie.
Ringrazio Rosalio per la dimostrazione data a Ludovico Ferdigotti Gialdini, a proposito di rispetto delle regole. Mentre da parte mia faccio una proposta politicamente corretta per aiutare i poveri lavavetri… e cioè abolire il codice penale e introdurre il codice anarchico.
Sì, perchè per il mestiere che svolgono questi poveri fratelli sfortunati (ma a volte delinquenti) che mettono in difficoltà altri fratelli più fortunati, voglio ricordare il contenuto dell’Art. 669 Esercizio abusivo di mestieri girovaghi
Chiunque esercita un mestiere girovago senza la licenza dell’Autorità o senza osservare le altre prescrizioni stabilite dalla legge, è punito con
la sanzione amministrativa da lire ventimila a lire cinquecentomila.
Alla stessa pena soggiace il genitore o il tutore che impiega in mestieri girovaghi un minore degli anni diciotto, senza che questi abbia ottenuto
la licenza o abbia osservato le altre prescrizioni di legge.
La pena è della sanzione amministrativa da lire ventimila a lire cinquantamila e può essere ordinata la libertà vigilata:
1) se il fatto è commesso contro il divieto della legge o dell’Autorita;
2) se la persona che esercita abusivamente il mestiere di girovago ha riportato una precedente condanna a pena detentiva per delitto non colposo.
Art. 670 Mendicità
Chiunque mendica in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con l’arresto fino a tre mesi.
La pena è dell’arresto da uno a sei mesi se il fatto è commesso in modo ripugnante o vessatorio, ovvero simulando deformità o malattie, o
adoperando altri mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà.
Naturalmente la mia è solo una provocazione…
@Ludovico F.
Secondo il vocabolario Devoto-Oli,TOLLERARE vuol dire “Sopportare, rinunciando ad opporsi, situazioni,comportamenti o atteggiamenti irregolari o spiacevoli.”
In casi come questo gli elementi descritti ci sono tutti.
certi commenti fanno rabbrividere….mi fa rabbrividere l’accanimento contro i lavavetri (che anzi offrono un servizio utile, pensate a quando c’e’ sole e la polvere impedisce di vedere bene la strada…il lavavetri pulisce il vetro e rende le strade piu’ sicure….)
mi fa rabbrividere l’esaltazione di fantomatiche regole che invitano a non rafforzare i deboli per non indebolire i forti, oppure l’esaltazione della ricchezza….
davvero fossi al livello di qualcuno, mi verrebbe voglia di augurargli di subire le difficolta’ che incontrano gli extracomunitari e i poveri in genere…qualcuno vive nel suo mondo ovattato di salotti e ricchezze e ignora la poverta’ e la dignita’ con cui italiani non figli di papa’ e stranieri immigrati affrontano l’esistenza per loro non fortunata…come se la poverta’ e la disoccupazione fossero una colpa….
davvero il clima in italia e’ pessimo, tra razzismo, classismo ed egoismo imperanti…
cosi’ come trovo vergognoso l’atteggiamento di quelli che sono forcaioli con i deboli, i poveri e gli stranieri e indulgenti e garantisti con i ricchi e i potenti…
“i senza reddito” sono un problema,ed andrebbe
affrontato e risolto.
Procurarsi un reddito con lavori inutili,e’ un’altro discorso.
Perche’ sono stati inventati i tergicristalli?
.
Detto questo,troverei piu’ accettabile se questi
posteggiatori e lavavetri si facessero carico di tenere pulito un marciapiede oppure una aiuola,
che e’ una emergenza seria per la pubblica salute,
in cambio di un piccolo obolo.
Per anni abbiamo soccorso,accolto ed ospitato senza limiti masse di immigrati,che era un flusso inarrestabile,col risultato che ci ritroviamo all’incirca
4 milioni di giovani italiani disoccupati,e,
solo nel settore di sostegno agli anziani,
si parla di circa 1 milione di badanti prevalentemente rumene.
E’ facile prevedere che la richiesta di badanti
tende a crescere.
Ora,davanti questi fenomeni e questi numeri,
vorrei capire cosa c’entra il razzismo.
Caro ultras, se ti può fare piacere, non mi vergogno di farti sapere che ti sei rivolto a uno che la fame l’ha provata. Forse la tua condizione sociale ti spinge a odiare chi sta meglio di te, ma non significa che ne devi fare un mestiere. Oppure sei una persona che sta bene e per noia ti sei dedicato al sociale per pura moda. Da bambino ho dovuto desiderare le cose più banali, non perchè i miei genitori non volessero accontentarmi, ma perchè le malattie e le condizioni economiche non lo permettevano. Senza volere impietosire chi legge, passo a cose più pratiche. Crescendo in quel clima ho sviluppato, non il solito odio verso gli altri ma il desiderio di migliorare nella vita. I miei genitori, nonostante i gravi problemi che li assillavano, hanno saputo dare ai figli affetto, coraggio e parole di speranza. Senza vittimismo, ma con sacrificio, volontà e orgoglio, ho trovato la via per realizzare in modo onesto e legale il mio futuro. Non ho mai dimenticato com’ero e chi sta peggio di me. Oggi, pur frequentando i salotti di cui parli, la mia visione della vita rimane ancorata a quei valori che mi hanno insegnato a risalire la china con coraggio e orgoglio rifiutando l’immagine di una società assistita dalle istituzioni e sempre piagnona, che alterna ai piaceri della vita un atteggiamento di vittimismo codoso che porta ineluttabilmente al parassitismo. Quindi, cerca di aiutare i tuoi poveri non favorendoli nel parassitismo, ma insegnando loro a darsi da fare in modo legale. E non mi venire a raccontare che c’è disoccupazione perchè non l’accetto! Ho dovuto fare tutti i mestieri per pagarmi gli studi. Spero che accetterai queste mie parole con simpatia…
il problema dei lavavetri non è un problema di razzismo..in francia ancora oggi molti ragazzini delle scuole lo fanno nel tempo libero per avere qualche soldo in tasca e non c’è niente di male nel momento in cui non si diventa invadenti e si costringe con la forza al lavaggio del vetro.
del resto in via perpignano non è un lavavetri e basta sono almeno 3 contemporaneamente, più 2 venditori di cappellini e altri oggetti vari.
se 5 sconosciuti mentre sono intrappolato nel traffico mi circondano la macchina e iniziano a battere sui vetri pulendomi per forza un vetro già pulito e pretendendo di essere pagati per un servizio non richiesto..scusate ma non è razzismo e solo che non voglio toccata la macchina..e non voglio essere disturbato!!
e i vigili urbani guardano da lontano…(quando ci sono..)
Adesso i vigili urbani sono allertati.
Via Perpignano e’ un obiettivo sensibile.
Non solo per i lavavetri e venditori dicianfrusaglie varie,ma anche per chi svolta a sx provenendo dalla corsia centrale(direzione Sferracavallo),e rallenta il traffico,facendo il giuoco dei questuanti.
Ripeto,non c’e’ nessun razzismo nei loro confronti,
ma la necessita’ di non essere assaliti o disturbati.E poi a terra lasciano tanta sporcizia,
guardatevi le aiuole spartitraffico.
Ho abitato in via perpignano e so cosa succede in quell’incrocio (a proposito mi sono sempre chiesto perchè tanta gente stupidamente lo imbocca sapendo che tutta la via di per sè è un caos giornaliero pazzesco… credo che per qualsiasi destinazione esistano alternative comq migliori in termini di tempo anche se più lunghe). Anche io sostengo che non sia una questione di razzismo. Il fulcro del discorso sta nella legalità. Celesia ha citato giustamente alcuni artt., che non venendo rispettati richiederebbero l’applicazione di pene… sono d’accordo. Aggiungo anzi che il problema sta ancora più a monte, ravvisando un reato ancora più grave: questi extracomunitari come sono entrati? Sono in regola? Hanno il permesso di soggiorno? Sono identificabili? Ci si rende conto che possono diventare delle minacce serie all’incolumità nostra? Soprattutto perchè non esiste la garanzia della pena nei loro confronti se commettono reati (se è vero che sono stati fermati 7 extracomunitari le cose sono due: o non sono in regola con il permesso di soggiorno allora dovrebbero andar via oppure sono in regola allora non devono fare i lavavetri). Bisogna saper discernere il concetto di legalità che in questi casi è palesemente “mal interpretato” (o mal applicato) dall’impetiosimento che come un fatto naturale ci assale nel considerare le pessime condizioni di vita cui sono costretti… se vogliamo il rispetto dell’applicazione della legge sull’immigrazione (come avviene in tutti i paesi dell’Area Schengen) purtroppo non possiamo lasciarci impietosire.
Per non dare la sensazione che il problema sta solo da una parte.
Nel 2005 Sergio Cofferati (ex sindacalista Cgil) Sindaco di Bologna affrontò il problema dei lavavetri.
Da un articolo del Sole 24 ore dell’epoca:
“Era l’ottobre 2005 quando il sindaco di Bologna Sergio Cofferati chiese ai vigili urbani di intensificare i controlli nei confronti dei lavavetri ai semafori. A detta di molti cittadini, che se ne erano lamentati con l’Amministrazione, gli abusivi con secchiello e spugne stavano diventando troppi, qualcuno addirittura pronto a mostrarsi aggressivo se l’automobilista di turno si rifiutava di accettare il “servizio”. All’epoca il sindaco dichiarò: «Si tratta di persone che agiscono senza nessuna autorizzazione. Credo che sia giusto rafforzare i controlli affinché non ce ne siano in futuro. Soprattutto devono cessare le azioni aggressive che ostacolano o creano fastidio agli automobilisti».”
Già nel 2007, a Roma il Sindaco Veltroni di area centro-sinistra accoglieva le proteste dei cittadini per i lavavetri ai semafori diventati un problema di ordine pubblico.
Cito un articolo dal giornale “Liberazione” del 2007
“Il Ministro Amato invoca il sindaco americano Giuliani. I sindaci d’Italia plaudono Veltroni style: 40 lavavetri rastrellati
Per quanto riguarda le modalità del blitz, nel loro report sull’attività svolta, i vigili della capitale hanno parlato di circa 40 stranieri identificati, quasi tutti nomadi, e di sei genitori rom denunciati per aver sfruttato, come lavavetri, bambini tra i 10 e i 12 anni. Sequestrati inoltre accendini, arbe magic e fazzolettini. Il sindaco Veltroni, impegnato a presiedere la partita di basket contro la Grecia, ha trovato anche il tempo per complimentarsi per il lavoro svolto e per rilanciarlo: «Abbiamo deciso, in attuazione delle regole esistenti, di fare un lavoro a salvaguardia della legalità e di garanzia del decoro della città che ovviamente va fatto. Ci costerà un pò di soldi – ha poi aggiunto – ma lo facciamo perchè ci sembra giusto». Non solo Roma però. La caccia al lavavetri continua a dettare l’agenda politica del Paese.