Panormitan correct
Piccolo incidente, scontro tra due scooter. Me lo sono visto capitare davanti. Cose che possono capitare. Il malcapitato, quello che si è trovato lo scooter in mezzo alla strada, è franato in terra, penso non abbia frenato o non ne abbia avuto il tempo. La cosa è accaduta, a Palermo, e poi in via Porto Salvo, nei pressi della Cala. Un bivio in cui accadono spesso queste cose.
Due tizi su uno scooter, a Palermo si chiama “motore”, tagliano la strada, provenendo da destra, ad un flusso in movimento e, anche, ad uno scooter immerso nel flusso. Scontro. Tecnicamente, lo scooter nel flusso si è scontrato con quello proveniente da destra ma (a) il flusso su via Cala è il corso principale e (b) il “tagliatore di flusso” proveniva da una strada secondaria. A chi va addotto il merito di aver provocato l’incidente?
Domenica pomeriggio, appena finita Palermo-Chievo 3 a 1, la città che sospende le sue attenzioni umanitarie verso il mondo e le concentra su Miccoli e compagni si sta rianimando. Un signore di mezz’età in terra, quello del flusso, gli altri in piedi e avventori tutt’attorno. Io in questi casi, non essendo medico, presto soccorso telefonico, chiamo il 118 o il 113. Altri, che sanno cosa fare, stanno già lì a spostare corpi e cose.
Nessun morto, per fortuna, il tizio caduto in terra andava a velocità moderata, urbana, gli altri, non me ne sono reso conto. Insomma, capannelle di persone attorno a quello caduto, casco ancora in testa, jeans e giacca blu. Lo scooter riverso accanto al suo cavaliere, quasi un western. Qualche oggetto sparso in terra: occhiali, telefonino, una pendrive. Mi avvicino. Accanto a me un vigile del fuoco in borghese, così si dichiara al tizio in terra.
Il vigile del fuoco restituisce al tizio gli occhiali, gli parla, lo tiene sveglio. Si avvicina un secondo signore con la pen drive e le chiavi del suo scooter. Il vigile del fuoco chiama il 118 (lo hanno già chiamato? bene), il 113, i vigili urbani. Arriva l’ambulanza. Me ne vado. Con la coda dell’occhio noto, però, che uno sconosciuto si sta intascando il telefonino del malcapitato. Sono in auto, nel flusso, mi viene difficile fermarmi subito ma ci penso.
Duecento metri più avanti accosto. Scendo dall’auto e torno indietro a piedi, non è possibile assistere ad uno sciacallaggio così meschino senza intervenire. Assisto a questa scena. Una dottoressa dell’ambulanza riceve dal “ladro” il cellulare sottratto (lei: «ma è suo?», lui: «no, l’ho trovato per terra»). Ho avuto la sensazione che fosse il guidatore dello scooter coinvolto nell’incidente, l’ambulanza va via e ne arriva un’altra. Ma per chi?
Sono curioso, attendo defilato il prosieguo dell’azione (nel frattempo penso ai cittadini corretti e a quelli scorretti, anche in casi così elementari di solidarietà e mi chiedo come si fa a fregarsi il telefono, foss’anche prezioso, di uno che sta in terra, inabile, con un collare ortopedico e un’ambulanza che lo sta portando via, e poi vedo gli altri, il vigile del fuoco, il signore accanto che, invece, vanno via tornando ad essere palermitani veri)…
imparassero a guidare…ché non ne sono capaci
gli sciacalli comunque sono davvero ubiquitari. anche quando siano coinvolti in un incidente bisogna aver fortuna ed essere circondati da persone oneste.
cinici e curiosi che non prestano soccorso, fanno parte anch’essi della categoria ubiquitari.
non li ascriverei solo alla categoria dei panormitans. avrei intitolato il pezzo “italian misbehaving”
E’ successo a me…ero sullo scooter con la mia fidanzata….voltiamo a destra ed uno scooterone da tergo ci travolge….lasciamo perdere il torto o ragione…questa è un’altra storia…voliamo in terra..il tempo di riprendermi e mi avvicino alla mia fidanzata che da passeggero sembra aver avuto la peggio…c’è già il capannello di gente…vado per prendere il mio cell per chiamare il 118…mi accorgo che è volato via…guardo intorno..sparito! In quel momento me ne frego…(sarà mia cura poi bloccare sim e telefonino). Ma non finisce qui…con l’ambulanza andiamo in ospedale..entrambi feriti…una persona sul posto appartenente alle forze dell’ordine…mi lascia il suo numero…rimarrà lì in attesa che vengano i vigili e qualcuno a portare lo scooter in un deposito giudiziario. La faccio breve…quando sono andato a riprendere lo scooter erano spariti dal bauletto sciarpa, fasciacollo da moto e guanti…il casco…con i segni dell’incidente..me l’hanno lasciato!
@MAX
Spero che tu e la tua ragazza stiate bene. Così come spero che quell’allucinante miserabile sciacallo che ha approfittato di un’incidente per fregarsi gli oggetti del malcapitato, quei quattro soldi che ci ricaverà li spenda tutti in chemioterapia.
in questi casi…….. tutti medicinali…………. e quando ci vuole, ci vuole
@Quozca
Si grazie..tutto sommato siamo stati fortunati e a distanza di un anno tutti gli acciacchi sono più o meno passati. Mi chiedo davvero come può venire in mente ad una persona di approfittare di situazioni del genere..per carità il furto è sempre deprecabile…ma in queste occasioni decisamente fuori da qualsiasi dignità!! Detto questo..mah…augurare il male estremo lo vedo un po come abbassarmi al livello di quello sciacallo…magari facciamo che se li spenda tutti in imodium!!! 🙂
@MAX
Ok, forse ho esagerato. Ma ho scritto d’istinto dopo aver letto la notizia e mi giravano davvero a mille… Correggo il tiro: quei soldi li spenda tutti in dentista!
Mi fa piacere che stiate bene, ma almeno i danni allo scooter li avete recuperati?
devo dire ke camminando ogni giorno in scooter ( o meglio detto motorino) mi è capitato spesso di cadere per terra e tutte le volte sono stata sempre accolta da diverse persone ke si facevano in quattro x aiutarmi, anzi devo dire ke una volta un ragazzo si è addirittura litigato con il conducente dell’auto con cui mi ero scontrata, nonostante fosse palese ke ero in torto.
@QUOZCA
nel racconto ho sbagliato a scrivere noi svoltavamo a sinistra…cmq storia lunga…ci hanno dato il concorso di colpa..quindi i danni allo scooter parzialmente recuperati. Ma va bene così..l’importante è non essersi fatti nulla di veramente grave. Ciao
ho letto più volte ma non capisco. Scrivi:
“Una dottoressa dell’ambulanza riceve dal “ladro” il cellulare sottratto (lei: «ma è suo?», lui: «no, l’ho trovato per terra»).
Non ho capito perchè affermi che se l’è fregato. L’ha consegnato alla dottoressa o no?
@Tizia: non è normale che spesso ti capiti di cadere per terra col motorino.
Diciamo che una volta ogni due/tre anni, se lo usi ogni giorno, dovrebbe essere un buon break even.
Perché se invece cadi con maggior frequenza, o è il caso di cambiare motorino o è il caso di pensare ad usare una macchina.
Laura, il tipo aveva il telefono in tasca. Squillava, e dall’interno dell’ambulanza è comparsa la dottoressa che aveva il telefono chiamante. Evidentemente il tizio stava dentro l’ambulanza, non trovava il cellulare e qualcunio dell’ambulanza ha chiamato il numero dal suo cellulare. E insomma, quella esce dall’ambulanza col telefono all’orecchio, l’altro se lo sente squillare in tasca e poi come sopra… Per queato ho scritto “il ladro”.
Mha| ora è più chiaro. Anch’io avevo avuto le stesse perplessità di Laura.
Onestamente non capisco dove mira questo post, qual’è il messaggio; non capisco se ha un’utilità. Mi ricordo il post tirato per i capelli dove il professore Cogliandro non capiva la logica del divieto di transitare nella zona imbarchi dell’aeroporto con liquidi provenienti da fuori, ma dove il professore Cogliandro rimpiangeva disperatamente i cento centesimi di euro di acqua buttata. Ora, viviamo nel similpaeseitalia dove per andare in parlamento essere perlomeno inquisito, meglio ovviamente se condannato, equivale a una sorta di attestato di benemerenza; assistiamo passivi quotidianamente a truffe pubbliche legalizzate, sprechi e truffe di soldi pubblici, favoritismi agli amici in ambito pubblico cioé con beni e soldi pubblici, stipendificio e parassitismo diffuso a tutti i livelli con gente che timbra cartellini in uffici pubblici per poi trascorrere le ore di lavoro a tampasiare su internet ( basta osservarli ), insomma potrei fare una lista lunghissima per ore. Allora, nel similpaese dove la maggioranza ruba, c’è chi ruba chic, c’è chi ruba per disperazione, c’è chi ruba perché è testa di c…zo, il professore Cogliandro si appriaca a fare la sua tesi su un povero testa di c…zo al quale hanno messo in testa lo status del telefonino, e oggetti simili da possedere a tutti i costi, e quello se lo infila in tasca senza nemmeno capire quello che sta facendo.
Insomma, vale la candela? Cosa vuole dirci?
Ah dimenticavo: c’è pure, nella collezione Cogliandro, il post sul pane e panelle, da Conticello, diviso in 4 persone, pi sparagnari, dato che Conticello è “caravigghiaru” secondo le teorie del professore Cogliandro.
Ma che vuol dire questo articolo? e poi quante volte lo hai messo capitare nelle prime due righe?
Quozca alcuni commenti sono decisamente di cattivo gusto.