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venerdì 20 dic
  • 6 commenti a “Dell’Utri e la trattativa”

    1. Non ci sono problemi. Con la nuova riforma costituzionale voluta dal premier, basterà che egli punti il pollice in su per mettere il povero Marcello al riparo dai vili attacchi dei partigiani togati.

    2. “Se mi lasciano in pace, se mi assolvono sono disposto a lasciare tutte le cariche politiche, non mi interessa fare politica. Io faccio il senatore per difendermi dal processo. Io mi difendo dall’attacco politico perché il mio è un processo politico, per questo faccio politica. Sì, vi sembra strano? – ribadisce – Sono entrata in politica per difendermi”
      *
      che lo sbatta in faccia a chi lo ha eletto in modo così palese è segno dei tempi.
      non hanno più pudore, nessuno aveva mai parlato prima così.
      questo lasciapassare glielo abbiamo dato noi tutti con la nostra ignavia.
      siamo nel fondo del pozzo, siamo in italia, ed è per gente così che nessuno ci prende più sul serio.
      peccato che il presidente del consiglio si scandalizzi per gomorra e la piovra e non per simili dichiarazioni…del resto anche lui è mosso dagli stessi “valori” e senso dello stato.
      i più grandi statisti degli ultimi 150 anni!

    3. « è chiaro che io, purtroppo, essendo mafioso… cioè, essendo siciliano.. »

      ipse dixit

    4. ora si che ti ho visto Albo… 🙂

    5. Allora, se ho capito bene… Se lo assolvono, si dimette (sarebbe troppo onesto effettivamente per fare politica)… E se lo condannano? Che fa? Rimane? Del resto c’è anche l’opzione prescrizione che come nel caso di Silvio ed Andreotti, rende tutti ( a detta del TG1, innocenti….

    6. se lo condannano si deve dimettere per legge,condanna per mafia comporta questo.
      E’ obiettivamente vomitevole sentire dire che fa politica solo per difendersi,vomitevole

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