A Palermo c’era e non c’è
L’avvistamento di una cabina telefonica a Roma la scorsa settimana mi ha fatto riflettere sulle cose che facevano parte del paesaggio urbano, sulle abitudini, su alcuni luoghi e sapori che un tempo erano così consolidati da sembrare intramontabili e invece non fanno più parte della quotidianità. Avviene nelle nostre vite e anche per la nostra città.
A Palermo che cosa c’era e non c’è? Facciamo qualche esempio:
- le pizzette di Giannettino a piazza Politeama;
- le giostre al Foro Italico;
- le bancarelle dei polipari e dei cozzari a Mondello;
- le cabine montate sulle impalcature all’Acquasanta;
- andare in discoteca il sabato pomeriggio;
- lo stadio de La Favorita a un anello;
- le insegne luminose delle bibite Trinacria;
- i passaggi a livello in città;
- le feste della goliardia per le matricole all’Università (con tanto di “papello”);
- il bar Roney in via Libertà.
Continuate voi? 😉
Il cimitero pub, il cerchio (tanto per restare in tema di discoteche il sabato pomeriggio), la sala giochi dell’ashur, il sigros e citta` mercato, la sirenetta a valdesi, il cinema nazionale e il nazionalino…
l’extra bar
Il bellissimo chioschetto all’angolo Via Roma – Via Venezia che faceva le limonate ben frizzanti con il bicarbonato. Per me, il suo smantellamento (ancora oggi mi chiedo per quale motivo tecnico-giuridico) segnò l’inizio del declino attuale palermitano: coincise con l’insediamento del Commissario straordinario dopo le dimissioni di Orlnado
IL FICHIDINDIARO A PIAZZA CROCI 🙁
se hai nostalgia dei passaggi a livello in città te ne posso indicare un paio io ;P
la stazione lolli aperta al pubblico (per la festa di liberazione, ad esempio); le baracche in via crocerossa; I CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA (vivi, intendo).
lo stabilimento della coca cola alla marinella: tipica gita scolastica per i bambini delle scuole elementari con tanto di cappellino e lattina omaggio inclusa.
Il filobus che passava da Corso Calatafimi,l’autobus n° 27 (Boccadifalco-Addaura)…era un viaggio interminabile….
Napoleon in via Libertà, accanto il Politeama, e tutti i negozi di scarpe Spatafora. Per restare in tema commerciale, Hugony in via Ruggero Settimo. Il Supercinema in via Cavour e il cinema Astoria. Il “vero” Pinguino in via Ruggero Settimo, dove ora c’è un bar fighetto che nulla ha a che vedere con il Pinguino di una volta, col pavimento appiccicoso a causa della schiuma dei vari “autisti” che si bevevano la sera.
l’autobus “6 bello” capolinea via Ruggieri destinazione Mondello.
La discoteca “escalescion” in via Lo Jacono.
La raccolta giornaliera della munnizza.
i matinè in discoteca
piazzetta della canna…del malox che fu
la festa dell’unità al giardino inglese
Ellepi Dischi in via Libertà…la Fiera del Mediterraneo…
sono parlemitano solo di nascita però alcune cose me le ricordo: le sfogliatelle dell’extrabar, studer di via roma, l’upim di via roma, il filobus su via roma
Caflisch in via Libertà, il bar del viale!
– Le case fatiscenti in viale Croce Rossa quando si chiamava ancora via Resuttana;
– lo spazio sterrato dietro a quelle case usato come parcheggio.
– L’omino di Italia’90 a piazza Alcide De Gasperi.
– La discoteca per ragazzini “Gazebo” in via delle Magnolie.
– Le cabine a Valdesi
– Il Club del Fumetto di via Nunzio Morello.
– Il mercatino rionale di P.zza XIII Vittime alla domenica pomeriggio.
– Il bar Cordaro in viale Lazio
– La Fiera del Mediterraneo (prima che andasse spegnendosi lentamente).
– L’Upim e la Standa di via Roma.
cavolo…. ma quanti ricordi!!!
gli autobus rossi e neri;
le auto parcheggiate a piazza castelnuovo;
il fusorario, la champagneria quando era poco più di una bettola;
il campo di manderini dove ora sorgerà il centro commerciale torre ingastone;
….ci vediamo a villa!
La bottega a conduzione familiare che preparava spettacolari panini panelle e crocchè oltre a tanti fritti a mondello!!!!
Il Dug!!! Aperto fino alle 5 dove si potevano mangiare ottimi primi e giocare con i giochi di società o le carte…di fronte all’attuale Tasmira…
o era Dag?
i numeri degli autobus senza il prefisso 6….(prima 28 ora 628 etc etc..)
…il Buddy in Via Principe di Paternò…
non c’è più il poliparo a Mondello??? Azzzzzz
Aggiungo: la macchinetta sugli autobus che erogava come biglietto una sorta di scontrino (a pensarci mi sento molto vecchio..)
la Ricordi, la standa in via ruggero settimo, la coin, la facoltà di architettura in via maqueda con la corsa e le botte per prendere il posto alle lezioni di statica, i parcheggi liberi (niente strisce blu!!)
Tony pensavo fossi degli anni ’70 ;), comunque io voto per il mio amato tram in corso calatafimi e ti batto con un tuffo nel passato!
Circonvallazione ad una sola corsia
… ad una sola corsia, con le baracche ai lati… 3 ore per percorrerla tutta
Non c’è più la casa dei miei nonni, a Piazza Sant’Oliva, con un terrazzo interno ed una vecchia radio con un buco da una parte. E piena di sole la sala da pranzo per le riunioni di famiglia. Non c’è più il profumo del Pinguino, girato l’angolo. E più avanti non c’è più il cinema Diana, con le vecchie tende di velluto. Non c’è più la proprietaria del cinema Diana, la marchesa di vicolo Di Stefano che scriveva su un pezzo di carta a quadretti “ingresso per n° 2 persone”. Non c’è più al bar, al primo caldo, una spruzzata d’anice gratis nel bicchiere d’acqua gelata e quel sospiro. I venditori di mazzetti di gelsomini e la mattina quello ambulante di panelle, in una specie di valigia di legno, in testa e poi la galleria d’ombra che portava a Mondello. Ma quel che è più strano è che ci sono più io a Palermo.
il Sindaco
L’agrumeto in via Oreto nuova, dietro il “fu” S7, dove andavo a raccogliere i mandarini…
Adesso solo palazzoni.
La palma al centro di via Ammiraglio Rizzo, vicino l’entrata della fiera (lato sud), le ciminiere difronte l’ucciardone (una vita fa)
il tizio che spingeva il suo carretto che esplodeva musica a tutto volume.
Savarino di piazza Virgilio (punto di riferimento per fricchettoni e sbevazzoni fino alla fine degli anni ottanta)
Tanti negozi storici tipo Vincenzo Albano (via Roma ang, c.so Vitt. Emanuele).
L’Ora d’aria… in via libertà, il pub con i telefoni sui tavoli!( qualcuno mi sa dire se esiste ancora?)
….ed il semaforo al Motel Agip!!!
si chiamava dag,ma mi manca di più sperlinga vini a piazza unità di italia,ho festeggiato lì la mia prima materia
La Sirenetta a Mondello, la Fiera del Mediterraneo, la Standa di via Roma.. e c’erano Bambinopoli, Le Mans e Studer! C’erano le giostre in via Sampolo accanto al fu Mar (ora GS) dove mi portava il nonno, c’era il trenino alla Palazzina Cinese, c’era lo stigghiolaro di via Duca degli Abruzzi…
E’ recentemente venuto a mancare Ganci di via Marchese di Villabianca.. dove ho passato le ricreazioni per 5 anni!
Lo speak easy in Viale Strasburgo
Silvia, ma ha chiuso Ganci in Via Marchese di Villabianca? Scusa la domanda ma vivo a milano e quel Ganci era quello più vicino a casa dei miei.
la standa di via sciuti, il centro sociale in via montevergini…
la Primavera, adesso c’è solo inverno!!!
Gli autobus verdi con cambio manuale.
Le linee AMAT “Circolare destra” e “Circolare sinistra”.
Il cavalluccio a monete della Sirenetta di Mondello (ora SNAI)
La Vojda e la Standa di Corso Calatafimi.
Della Standa ricordo molto bene il reparto dischi e cassette e la signora addetta alle vendite.
Vivì.
Niculetta a tri mutura operativa.
il pareshock, il ballo del cammello… Piero e Dario: i miti della mia adolescenza! le waffel in fiera, quando al posto dell’Astoria Palace c’era una distesa di macerie, il pollanchiere a isola delle femmine,il buzuki c’è ancora????
mamma mia quante cose sono cambiate in nove anni d’assenza…
leggendovi mi sembra un’altra palermo….
e perche’ la ditta Dagnino? Le gite scolastiche durante il periodo dei panettoni, ora che c’e’ la croce rossa?
l’acqua del fiume oreto che scorreva sotto quella meraviglia del Ponte Ammiraglio!
le arcate del Ponte Ammiraglio tappate ed usate come case di civile abitazione
C’era una volta:
– la Villa d’Orleans con il suo splendido minizoo;
– la villa Giulia con il leone ciccio dentro la gabbia;
– l’autobus linea C che portava a Mondello;
– l’Upim ai 4 Canti di Città;
– il Cinema Italia, ora c’è l’oviesse;
– i cinema arene sparsi per la città;
………..
FULL
il 7 bello
il SIGROSS
si entrava solo con la tessera e io potei entrarci solo una volta con la tessera di un amico di mio padre
I semafori al centro di strada a Piazza Giulio Cesare e in Viale Lazio/Campania –
La pavimentazione stradale fatta con i sampietrini in via roma – corso alberto amedeo ecc ecc..
Il Tram
il cinema Ciak, ora c’è il reloj….
gli autobus a due piani!!
miiiii che sono antico!!!
mitico “1” con capolinea a piazza leoni!
Il Palermo in Serie C oppure quello Fallito…
L’ arena Aurora di Sferracavallo e la sala cinematografica al chiuso, la stazione di rifornimento in Piazza a Sferracavallo, Le bancarelle dei polipari e i venditori di frutti di mare, Il vivaio delle cozze a Punta Barcarello, Molto più verde e tanti giardini di Agrumi, La Stazione Ferroviaria di Sferracavallo, il Bar delle Conchiglie ed il Lido Profeta con le Cabine,
L’Ostello della gioventù con i turisti Francesi, Matteo il folle con la sua Barca, L’Intergolfo, lo Sferracavallo e la Benigno Salotti, tanta Armonia e meno Sporcizia.
Zio Tantillo…ah bei tempi…
Perche vogliamo non ricordare la gassosa D’AZZO, con le bottigliette da 25 cl
il Plermo Raid
i campi castelnuovo
l’arena “la sirenetta”,”le mans”in via leopardi…
la scritta “suona o sbatti” nella viuzza che portava a piazza magione
l’8/9 che portava a Monreale!
Il chioschetto dei gelati Rosciglione all’angolo di Piazza della Vittoria con corso Vittorio Emanuele
l’enorme campo di fichi d’india al posto dello squallido e inutile Piazzale Francia
La linea bus 20/25, Bonagia – viale dei Picciotti… risparmiavo 2 “scali” alla stazione centrale al giorno.
– I telefoni pubblici a gettoni dentro le cabine gialle della Sip.
– I sanpietrini in via Roma.
-la Fiera del Mediterraneo
-la pavimentazione a quadretti verde acqua di via Libertà
-le palme del teatro Politeama
-Ellepi
-il tram
la crepe al grand marnier della fiera – anni 70
il copri specchietto della macchina nuova di Daniele Campanella, fino a ieri c’era … oggi non c’è più !!!
le bancarelle di Natale a Piazzale Ungheria
Il gelato di Cofea in via Libertà
la stanza in via Roma..
ci sono alcune cose che io credo di non avere mai visto e altre che ricordo di quando ero piccolissima tipo i sanpietrini o gli autobus con i biglietti a scontrino.
ma la pavimentazione a quadretti di via libertà?… a che epoca risale?
c’era la stazione a sferracavallo? dove???
ops..Standa…scusate 😀
lo sfascia carrozze nell’attuale piazzale alcide De Gasperi dove puntualmente si perdeva il pallone della partita via Crove Rossa vs. Via Palasciano…e lo sterrato ora spianato, In circo alla Favorita, Avete dello l’8/9 e il 15 barrato con il bus verde bottiglia?
passando ad altro ‘na pocu di educazione, i marciapiede privi di escrementi poi 20 anni fà addrivento di moda aviri un cani!
la Democrazia Cristiana ma si può rimpiangere anche queasto davanti all’assenza delle istituzoni ….
le strade ancora praticabili…e in alcuni casi utilizzabili da campo di calcio.
la birreria treffpunkt (non ricordo se si scrive così) in viale lazio e l0enorme distesa di alberi di mandarini dove adesso c’è l’inutile piazzale Lennon (o Giotto)
le stecchette di fumo “calate con il paniere” dalla zia lucia al borgo vecchio!
Le fontanelle da cui – incredibile ma vero – sgorgava acqua, però solo se si usava molta forza sul bottone a pressione: mio psdre conosceva l’ubicazione di tutte, ma io ricordo solo quella vicina all’ingresso della Favorita.
i concerti a villa lampedusa,
il bar Cordaro (che era dei miei zii),
La sala giochi Royal in viale strasburgo (che era tascia ma mi fa impressione devedere che non c’è più),
i silos metallici in giro per la città,
l’ombra degli alberi in via libertà
la discoteca lo speak easy e la frase dei ragazzi del fiamma senti hai un (c) sentino?
Sì Paolo, il locale era in affitto e a quanto pare il proprietario l’ha rivoluto!
Il Corso Camillo Finocchiaro Aprile “già Corso Olivuzza” un bellissimo viale alberato …
🙁
la fiera del mediterraneo
charleston a piazzale ungheria
21/31 Torrelunga – Acquasanta
17, il filobus tutto metallizzato
Il mercato della Vucciria nel pieno dlla sua attività con mille luci e mille voci
Il famigerato Papireto dove esercitavano le putt.., pardon, escort più terrificanti!
– il giornale “L’Ora” che usciva al pomeriggio copiando per tre quarti il mattutino Giornale di Sicilia;
– la bancarelle che vendeva le babane Chiquita in via Roma angolo Piazza Borsa.
L’asfalto rossastro di via Ruggero Settimo… il pavè di via Crispi… il bigliettaio sugli autobus con i biglietti di vari prezzi e colori, di cui mio cugino faceva la collezione… l’autobus 21/31 (Torrelunga-Acquasanta)….
Praticamente tutto quello che mi ricordo di Palermo non esiste più!
Il Sindaco, prima c’era adesso non c’è più. Parola di Lutwak
@ marcopy: ma ti ricordi davvero anche tu degli autobus a due piani????
io ho un ricordo tipo di quando avevo 3 anni 1986 ca che salivo con mio padre in via roma e facevamo fino al giardino inglese…ma ho mandato mail all’amat senza risposta e ho fatto pure qualche ricerca all’archivio comunale per delle foto anni 80 e niente..
le fontane pubbliche con l’acqua, Spatafora con i cavallini di legno per provare le scarpe (oggi squallidissima sisley), via roma coi sanpietrini era bellissima, i pupi di zucchero in ogni bar, il mercatino dei morti in piazza all’olivella, il Malox, il vecchissimo e triste Leone della villa Giulia e le scimmie ancora più tristi del giardino inglese, lo zoo a villa d’orleans le giostre al foro italico col senno di poi non è stata una grande idea mandarle via..
La birreria Italia.
Il Liberty Pub, via cozzo (o forse via cerda)
La Taverna Azzurra ( via dante)
Il Supercinema (via Cavour)
La pista di GoKart (Capo Gallo)
I lidi allo Sperone
Il Bus 24 (Sperone-Quatto Camere)
La discoteca Shangrila (Baida)
E per Finire “u zù Gino” ….Quarumaro della via cipressi.
Che bei tempi..
Ci sono ancora i dinosauri di carta pesta che sbucano tra gli alberi nel parco della Palazzina cinese? Da piccola ne avevo troppa paura:-)
Porca miseria quanti vecchi ci sono in questo blog.
Ed io che pensavo di essere l’ unico.
Io ricordo di aver preso con mia madre un autobus a due piani.
-il piccolo teatro…
-i Bagni Virzi’
-La fontanella della Cala
-Il Pane con la Milza della Cala (quello lato mare con la carrettella di Baffone)
-Le lampade rosse delle puttane
-il giornale l’ora
-il cinema Bomboniera con i suoi matineè per chi faveva l’ora…
Il filobus.
il bar “roney”…
Le partite a calcio a Villa Napoli e nel piazzale della Cattedrale.
Io domani “me la butto”.
E le splendide Palme di via Santissima Mediatrice.
Io da piccolo ‘i cinesi’ li vedevo solo in tv. 😉
…….Biagio e Giuditta……. (ho la pelle d’oca a pensarci).
C’era anche il cinema Vittorio Emanuele che proiettava film mitologici prima e poi i film cinesi sul king.fu….
Mauro De Mauro
Pietro Scaglione
Antonino Lo Russo
Giovanni Spampinato
Gaetano Cappiello
Giuseppe Russo
Peppino Impastato
Mario Francese
Boris Giuliano
Cesare Terranova
Lenin Mancuso
Piersanti Mattarella
Emanuele Basile
Gaetano Costa
Vito Jevolella
Sebastiano Bosio
Pio La Torre
Rosario Di Salvo
Paolo Giaccone
Calogero Zucchetto
Mario D’Aleo
Pietro Morici
Giuseppe Bommarito
Bruno Caccia
Rocco Chinnici, Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta, Stefano Li Sacchi
Giuseppe Fava
Piero Patti
Giuseppe Spada
Giuseppe Montana (28 luglio 1985)
Ninni Cassarà e Roberto Antiochia
Claudio Domino
Natale Mondo
Alberto Giacomelli
Antonino Saetta ucciso con il figlio disabile Stefano Saetta.
Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi
Emanuele Piazza
Libero Grassi
Serafino Ogliastro
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani
Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Walter Cusina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano
Rita Atria
Pino Puglisi
la nonna di Arcoleo che affittava i costumi a Mondello.
le palme.
i giochi sui marciapiedi liberi ( lo spagno, ù bella e nienti, lo stretto di messina).
i trans a piazza S.Oliva
la LESCA che rifaceva le strade pezzo per pezzo ( ma bene) e i vecchietti che seguivano i lavori rompendo le palle agli operai
Io coi capelli. 😀
andrea, come hai tristemente ragione…
Lo scivolo “a chiocciola” del Giardino Inglese.
Acchiana u patri cu tutti i so figghi.
1)la gigantografia di king kong alle giostre del foro italico: da piccolo ogni volta che ci passavo mi giravo dalla parte opposta.
2)Sempre al foro italico, il gioco delle tre carte con i falsi giocatori “appattati” con il cartante: facevano finta di perdere in attesa del pollo di passaggio.
– Quattro splendidi leoni in pietra nella fontana posta sul piazzale principale del cimitero di Santa Maria di Gesù;
– sullo stesso piazzale: la tomba di Mariano Stabile, trasformata indegnamente dalla fiction “Squadra antimafia” nella tomba della famiglia Abate;
– sempre in tema di leoni: Ciccio a Villa Giulia e tutti gli altri animali (scimmie, anatre, pavoni…)
La possibilità di fare una passeggiata non circondato da montagne di munnizza.
il cinema crystal a pallavicino
Comunque,meno male che tante di quelle cose sopra citate sono andate perse nel tempo!
i biglietti dell’amat che si compravano sui mezzi ed erano di colore celeste, verde e rosa,
i sanpietrini in via roma,
il nazionale ed il nazionalino, adesso c’è il bingo,
il giornale l’ora,
il panificio della vucciria che faceva le brioches con la panna,
il supermarcato della vucciria con il coccodrillo sul tetto,
la sfilata in costume del festino e i carri trainati dai buoi
Le cianfrusaglie di ORI-DORI in corso Tukory (“corso tuker”), l’1/(barrato) che faceva credo stadio-oreto, il 34N e il 34R, le lezioni di giurisprudenza al Finocchiaro ancora distrutto, il Paramatta, l’Axis ed il Calembour (ora Tasmira)!
Il cinema AARON (dentro Villa Filippina) e il CineOlimpia all’inizio di via libertà, l’arena Colonnella a Romagnolo.
Bellanca e Amalfi e la Tessilcora.
La prima birreria in Piazzale Ungheria (mi pare “Stade frankfurt”)
Il venditore di ceusi
Il circo dentro il Politeama.
La facoltà di Economia e Commerco in via Marchese Ugo.
Il campetto (ex basket) al giardino Garibaldi in via Libertà.
Hamacek, campione di volley nella squadra del Palermo e la squadra femminile della Fari (serie A).
Le skiniate a S.Martino.
A charlotte.
………..
@ Ghito: la Tessilcora c’è ancora, in via Cavour!
Si Cetty c’era la Stazione ferroviaria a Sferracavallo, dopo la Piazza salendo per il Bellevue a sinistra si incontra una scalinata chiamata proprio salita stazione e dopo una seconda rampa di scale si accede ad un corridoio che porta alla stazione pochi metri prima della galleria per Isola delle Femmine.
@Lia: OK, io la ricordavo in Piazza Verdi dove ora c’è il ristorante “Al 59”.
Aggiungo:
– a strummula
– il carrettino che vendeva i fumetti di seconda
mano
– e a proposito di fumetti: capitan miki e il
grande blek
– a ghiacciera
– il profumo di Sacchiero che invadeva
piacevolmente via Ruggero Settimo
– l’ascaretto dell’extrabar (se il bastoncino
nascosto dal gelato aveva un particolare segno,
vincevi un altro ascaretto).
– il conte Cappello
– il cantagiro alla Favorita
– la partenza del Giro di Sicilia automobilistico
da Piazza Politeama.
– e, in omaggoio… al mio nick, il grande Ghito
Vernazza.
@ Ghito: Tessilcora io la ricordo sempre in Via Cavour e il 59 a Piazza Verdi segno che tante cose sono cambiate…! Tu comunque ricordi molte più cose di me!
@Lia, questione di età, ahimè…..La tessilcora è stata là sino a fine anni 60 e all’angolo, dove ora c’è una Banca, c’era Bellanca e Amalfi.
Impressionannte la “sfilata” di grandi pasticcerie e Bar che c’erano in via Ruggero Settimo: andando dal Massimo al Politeama: Pasticceria del Massimo, Moka, Sacchiero, Caflish (ingresso dalla traversa che dà su piazzetta Bagnasco),Extrabar Dagnino.
E come non ricordare i flipper: c’era una sala in via Mariano Stabile che ne aveva un centinaio, accanto al cinema che allora si chiamava Smeraldo (e più sopra l’Ambra), l’attuale ABC si chiamava Winter Garden e il Rouge et Noire era l’Enic e poi Abadan.
Nostalgia canaglia…
Bambinopoli in via de nebrodi, e Mansel in via cesareo, i miei negozi di giocattoli preferiti! Il Gelato in viale Strasburgo, L’upim in via sciuti, L’S7 in via de nebrodi.
L’odore dei ravioli al ragù in vaschetta al Villsggio Gastronomico della già commemorata Fiera del Mediterraneo.
Il cinema Italia in via Marco Polo..(ora c’è Oviesse)..ogni giovedi’sera proiettavano il programma tv “Lascia o raddoppia”; d’estate era anche Arena ma i films si vedevano al contrario perchè venivano proiettati dalla cabina che era all’interno del cinema ..(l’arena era in uno spazio esterno proprio dietro lo schermo)
Il treno in c.so Olivuzza …in via Lascaris…
I bersaglieri sulle mura di via Papireto
Il vigile urbano sulla pedana in c.so Alberto Amedeo
La pasticceria Schiavo
La Stazione Lolli funzionante
La Birreria Italia e Modugno che cantava sulla pedana e il marciapiede pieno di gente seduta ai tavoli..
Il bar Diana
Il bar del Viale
Cofea
L’Usis
Miraglia
L’arena Perla
E i mediatori o sensali di auto usate che stazionavano in un bar di via libertà? Fra questi c’era pure il fratello di Franco Franchi.
Il dainese e lo zebrino della bovaconti.
il campo di calcio “zzù pè” attiguo al macello
di fronte al ponte ammiraglio.
Il sig. Di Chiara di San Martino.
la rotonda di via leonardo da vinci senza sottopassaggio e senza McDonald.
il Motel Agip….no la pompa di benzina…proprio il motel che oggi è Holiday Inn.
Che ce l’hai mille lire.
Palermo-Nocerina.
La Gallinella in via P.pe di Palagonia.
la comitiva della ringhiera in via marchese ugo
LE ZOKKOLE ALLA FAVORITA
MUSSOLINI
I FENICI
Sintetizzo, ci sono perdite di spazi a verde (Viale Giotto ed i mandarineti); ci son perdite di locali di qualità (bar del Viale, Roney , e prima Saccaro e Dagnino, per dirne alcuni, ma anche il panellaro di Piazza Mondello); ci son perdite di luoghi, per poco tempo, anche innovativi (buddy, il cerchio); c’é la cognizione che tante attività storiche locali sono scomparse (Bellanca ed Amalfi, le mans, Studer, Spadafora, Albano, Muiraglia, ); c?l a cognizione che tanto é stato sostituito da cose globalizzate e non identitarie (macdonald). E se vogliamo i servizi della città, come le fontanelle di acqua pubblica (alcune ancora sopravvivono, forse dimenticate dalla rimozione), e la Stazione Lolli funzionante, (che potrebbe tornare a funzionare come stazione di metropolitana).I tanti cinema ed arene in città, che non ci son più (supercinema, l’arena Aaron, il cinema Italia, l’arena Perla, Il cinema-teatro Crystal, Il cinema Olimpia, etc…); ma anche il giornale l’Ora, ben più antico del Giornale di Sicilia e controvoce delle notizie…e sì anche gli zoo a Villa Giulia ed a parco D’Orleans.
Ho fatto una sintesi, per capire meglio.
e per tanti………la gioventù………..
Le ville Liberty di Via Libertà ma soprattutto
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone…
Il Piccolo Teatro.
Poi divenne un cinema e già faceva impressione. Adesso è addirittura una discoteca per i “vorreiesseremilanesemapurtroppovivoqui”.
Che pena…..
C’erano anche i negozi Miraglia, Spatafora, Torregrossa Verde e Giallo e quello Blu; Russo e Pedone che vendevano tessuti…
***R.I.P.***
– la Via Giotto che non sbucava su V.le R.Siciliana, prima che per l’appunto asfaltassero l’agrumeto per costruirvi un posteggio per lo stadio (!) ai tempi di Italia ’90 e Oceania.
– il Palermo Raid (per quanto mi riguarda, edizioni ’92 e ’93)
– il Paramatta di sabato pomeriggio (“dallecinquealleotto”)
– l’abuso della parola “indegno” nella prima metà degli anni ’90: voleva dire praticamente tutto e il suo contrario, a seconda del contesto
– quella casa sull’attuale tracciato della circonvallazione che ha resistito imperterrita all’espropriazione per anni e su cui c’era il graffito “terzista” NE’ USA NE’ URSS. Qualcuno si ricorda a che altezza era?
– Le Mans (già detto, lo so)
– Napoleon (già detto, lo so)
toto’ rambo
villa nave dove andavo a prendere l’acqua
la 112 rossa a tutto volume
il palermo che si allenava in spiaggia (rumignani)
l’omeostasi dove si giocava solo a tennis
A COSMOS
A NOCERINA
A MEDIATRICE
A GANCI MOBILI
non sono siciliana ma abito a palermo forzatamente per amore di un uomo e dopo aver girato tutta l’europa in quanto facevo l’indossatrice ad altissimi livelli,dico:”quanto sarebbe bella palermo se mancassero i PALERMITANI tutti”.
il campo del giornale di sicilia in corso calatafimi
la juve maddaloni
I Babbo Natale sotto i portici in via Mariano Stabile;
La villa d’Orleans;
Il vecchio bar Mazzara;
Lo spaccio alimentari all’università;
Il settimanale gratuito “un’idea”;
Il Paramatta e il Grant’s;
Le auto parcheggiate in via Magliocco e il posteggiatore;
La Cassa di Risparmio;
John & Jonny a piazza Regalmici;
l’AMNU;
l’Ora;
le cassette di Alamia e Sperandeo;
Pedone a piazzale Ungheria.
..il cinema a S.Lorenzo
…il Pop’70 alla Favorita
… Il campo di calcio Bacicalupo a Resuttana
…Il Galileo Galilei in Via Rosato
… la taverna in Via Nuova(piazza Nasce)…dal Galilei alla salumeria(oggi c’è lo Chez-vous)bicchiere di passito e ritorno in classe 🙂
..le sigarette nelle calze
…la Standa in Via strasburgo..oggi oviesse..
…U zu Saru “bigliardista” in via Abruzzi
…U zu Toto’ fruttivendolo in via Abruzzi
… Catalano..bar in via Abruzzi( ora altro bar)
—il muretto di Catalano
…. La tintoria in via Abruzzi..
….U zu Martino..calzolaio in via Abruzzi
… il Panificio Puccio …in Via Sardegna…
….La salumeria della Sig. Piazza in via Abruzzi
…le partite in “piazzetta” via sardegna
…il pallone “arruccato” in piazzetta
..Pedone di via Restivo…
…la condotta medica in piazzetta
…il bar (non ricordo il nome) in via restivo angolo via Abruzzi
il bar pizzeria angolo via Abruzzi-via sardegna con i gazebo di palme ….
—i miei “cazzonetti corti”…
..il
..u “Putinu” ( gioco del lotto)in via Abruzzi
bei tempi…..150 lire un panino chi cazzille da rosolino a sferracavallo….e o passare cu 50 lire un bello bicchiere ri passitto agghiacciato !
VIA LIBERTA’ QUANDO ERA TUTTA FESTA GAY CHE RICORDI QUANTI BONAZZI
LE SCIMMIE DENTRO LA GABBIA DEL GIARDINO INGLESE
La confetteria Sacchiero, con il profumo delle caramelline alla violetta per la via.
Hobby Shop in via Terrasanta di Ninni Metier che non ti levava manco cento lire (il negozio c’è ancora oggi, ma è tutt’altra cosa)…
Sacchiero ai quattro canti di campagna con i suoi odori che facevano svenire…
Ricordo…le cabine alla Mondello,miiiiiii ,peroooo’
Ricordo…quando c’era il SIGROS ,ora c’è AUCHAN,mizzica che memoria…
Ricordo…In via della Liberta’,quando c’era l’istit. Meli ,ora c’è l’agenzia del BDS o Unicredit .
Ricordo…al Giardino Inglese ,quando c’era il Teatro Tenda Zappala’ ,ora regna la natura ,con i suoi alberelli.Per anni ho vissuto li’,mi affacciavo ,e vedevo gran parte del giardino,bello davvero.
Ricordo…Quando al porto ,vedevo da casa mia ,le ciminiere dell’Enel,poi abbattute .
Che siete fatti vecchi:) Cmq se volete fare un bel passo indietro nel tempo, ragazzi andate ad Aspra, è come era Mondello 50 anni fa, stupendo, vedi i veri pescatori, non ci sono insegne multicolor, pochi tasci, gente vera e un panorama da urlo.
PER NON DIMENTICARE LA MITICA DISCOTECA” ALIBI CLUB” E A MONDELLO DEL RISTORANTE IN “IL PESCIOLINO D’ORO” E KE DIRE DELLA SCRITTA “HOLLIWOOD” A BELLOLAMPO, QUASI QUASI SOGNAVO DI VIVERCI..EHEHEHEHH
il bar zeuss
il commandos acquile
vice u pazzo
le vampe di san giuseppe in tutti i quartieri
a tagghiamu sta palla…
lo shazam. lo speak easy, l’anyway
Non c’è più…Palermo; quella vera, autentica, originale; non ci sono più le città, con i loro bar caratteristici, i loro negozi, le botteghe di artigianato locali: le vetrine sono uguali dappertutto.
La globalizzazione ci ha portato via l’anima, la persona, ci ha regalato una piatta uniformità, lo squallore di una palude.
E comunque, la vecchia Palermo – ma anche la nuova – era la città della mafia e dei “100 omicidi all’anno”. probabilemte il processo di globalizzazione è purtroppo ineluttabile, conviene divenire intransigenti nella ricerca e nell’applicazione della legalità, a tutti i costi, sempre, insegnare ai figli che le regole si rispettano sempre, soprattutto in assenza di controllo: la libera scelta di un comportamento legale è alla base della civile convivenza.
Ricordo tante cose, il posteggio di Viale del fante dove si giocava a pallone (ora suallido campo nomadi), i campi castelnuovo (ora campo nomadi), le gallerie di Montepellegrino, Il panellaro ambulante del rione oreto con il suo “negozio” trainato da un asino, il venditore di gelsi, la moto ape del gelataio del rione Sciuti, tantissima nostalgia, ma occorre guardare avanti.
per Serede
il bar si chiamava Rugantino
poi c’era il bar Luana, via sardegna con via restivo
poi c’era la lapa del panellaro della piazzeta di via abruzzi
si andava al galilei con il 4 o la C ma anche la ’28’
c’era il campetto in cima a via sardegna, ora c’è la scuola al suo posto
la Esso con i bicchieri e le caraffe del Tigre
lo sciroppo di tamarindo
i filobus verdi col conducente che scendeva ogni dieci metri per rimettere le stanghe sui fili, i bigliettai in divisa coi bigliettini color pastello dentro le bigliettiere di legno, i “bon bon” rosa e verdi venduti alle fermate
e poi lo zucchero filato passeggiando alla fiera e l’odore delle mandorle fragolate
il passaggio a livello di via lazio e l’odore delle locomotive a vapore che bruciava il naso ma così bello chi l’ha conosciuto capisce
le rane la notte
le mucche per via dei nebrodi il latte munto in strada
l’ascaretto, la bomboniera al cinema, la fiesta formato famiglia al’arancia, susanna tuttapanna, topogigio vigile urbano, l’educazione civica a scuola, il panierino in vimini con la mafalda con la frittatina
le 10 lire per la gettoniera dell’ascensore, i sacchetti neri nuovi lasciati dall’amnu sulla maniglia della porta di casa
il sorriso di patrizia
Giannettino e bar Rooney, quanti ricordi !!!
E la TARTARUGA discoteca in via Sciuti il pomeriggio
o lo SHAZAM o il PARAMATTA
Lo SPEAK EASY degli anni settanta a Palermo
Non ricordo esattamente in quale mese del 1971, appena tornato da Roma dove avevo vissuto alcuni anni, chiacchierando del più e del meno all’interno della discoteca “Pare choc” con Salvino Vaccaro, dell’immagine notturna di alcuni locali della capitale, ricevetti da l’incarico di progettare una grande discoteca in viale Strasburgo. Molto perplesso, perché il locale in cui doveva sorgere era ubicato negli scantinati di un grande condominio, accettai senza nascondere il rischio della sopravvivenza della nuova discoteca, legato a problemi acustici, a causa della propagazione dei rumori ai numerosi piani del grande palazzo. Lo SPEAK EASY – che oggi non c’è più – che amo ricordare a me stesso e a tutti quelli della mia generazione, nonostante fu sempre considerato un locale elitario, fu sicuramente un grande successo durato oltre 20 anni, un successo professionale perché tutti a Palermo parlavano con grande affetto del locale, delle sue forme e dell’atmosfera che in esso si respirava, anche perché abilmente condotto sul piano dell’esperienza musicale e dall’accoglienza, da Salvino Vaccaro un grande esperto nella conduzione delle discoteche. Lo SPEAK EASY, che oggi non c’è più, divenne di fatto una pietra miliare nella storia della Palermo di notte che intere generazioni non potranno dimenticare, generazioni, alle quali mi rivolgo, per porgere l’invito a tramandare le proprie emozioni e le esperienze personali in esso vissute.
Il vecchio porto della cala – “Porta Carbone” – splendido il panorama, ma inavvicinabile per quell’orribile fetore del cimitero dei pescherecci abbandonati a imputridire sul mare, che per fortuna pochi ricordano.
I semi di zucca con il sale messi per terra ad asciugare al sole lungo il foro italico per essere venduti con la “calia” sulle bancarelle . . . e nessuno per anni, evidentemente, controllava l’igiene di questo diffusissimo sistema di produzione.
L’inossidabile signor “Coccobello” personaggio che un numero incredibile di generazioni, ha ascoltato lungo la spiaggia di Mondello “abbanniare”: “…. Coccobellooo..chebelluucoccooo!..” .
I dolci di pasta reale – “minne di vergine” – cannoli e tanti altri, venduti dalle suore di clausura vicino a piazza Venezia.
Il treno che dalla stazione Lolli portava direttamente sulla spiaggia di Isola delle Femmine.
La discesa a mare che tanti continuano a chiamare (spesso senza sapere perché) “Acapulco”, toponimo conferito per caso senza rendersene minimamente conto (verso la fine degli anni 60) da un gruppo di ragazzine, che volendo fare le misteriose, per mero divertimento non raggiunsero per qualche giorno gli abituali amici nel solito luogo della spiaggia di Mondello e – destando così l’attesa curiosità – fecero “di nascosto” il bagno di mare in un luogo diverso dal solito, che battezzarono “Acapulco” – ispirandosi semplicemente al titolo di un film visto qualche sera prima all’arena “Sirenetta” di Mondello. Dopo breve tempo, il luogo fu scoperto da alcuni amici che di nascosto seguì il gruppetto delle misteriose amiche. Nacque così il toponimo“Acapulco”, che dura da alcuni decenni, sul lungomare Cristoforo Colombo, ma i giovanissimi non sanno il perché di questo nome – (che c’era e tende ovviamente a non esserci più) – e sarebbe molto bello, se le “ragazzine” in questione, ormai non giovanissime, raccontassero cosa ricordano di quello che c’era e non c’è.
in piazza kalsa,esisteva una piccola gelateria ,si chiamava la Mappatella.dove i giovani di allora si riunivano ,senza pericoli di consumare droghe.
comincio con il telestar e il doppio foglio rosa del palermo sera distribuito la domenica sera.il laboratorio caflish in via vincenzo riolo dove ogni tanto appariva alla porta uno dei pasticcieri che distribuiva torte rotte ai ragazzi che giocavano per strada.il neo, primo locale gay a palermo, dietro il politeama.il mercato di piazza ingastone con:stigghiularu,quarumaru,mussu,taverna chi babbaluci o fave a cunigghiu,panellaru, e all’angolo la taverna dove bere il bicchierino di zibbibbo o marsala.lo sfincionello dacanti al massimo; le notti a pizza e birra in via dell’orologio cogli amici.mi fermo qui perche’ senno’ piango a pensare che non vedo la mia palermo da piu’ di venti anni,
il voltaire in via liberta’.il polpo e i ricci da padre messina al foro italico.il dottore del brodo alla discesa dei giudici.la buonissima pasticceria detta dei cinesini per la pasticceria mignon dentro un portone di un palazzo di via ruggero settimo.la mondello delle baracche.la tavernetta pub di mondello, primo pub a palermo.le pescate di cernia a capo gallo e le mangiate di gamberoni e vodka ghiacciata alla trattoria da peppino di mondello.il venditore di gelsi neri alle cinque del mattino in estate.il pane di tumminia o grano saraceno venduto al capo.il chiosco delle bibite in via roma davanti la standa, dove una volta,ritornato dopo anni da londra,comprai un bicchiere d’acqua con l’anice e pagai cinquanta lire con cinque monete da dieci,con muta sorpresa del venditore, e solo dopo che ritornai a londra avevo saputo che le dieci lire erano da anni fuori corso.
Per Tiziana …05 Aprile 2010
Prestissimo tornerà agli antichi splendori IL COCCODRILLO della vucciria ; sarà sicuramente un bellissimo evento che ci riporterà indietro nel tempo. Si potrà finalmente ammirare questo bellissimo esemplare in tutta la sua maestosità
Vincenzo, ma non era stato oggetto di un contenzioso giudiziario il coccodrillo della Vucciria??
Per Mario Pignataro
Si, un errore giudiziario che ha portato sulle cronache il coccodrillo;……… nulla di chè.
Il prossimo gennaio, nell’ambito di una mostra fotografica che si terrà in quello che era il locale dell’antica drogheria , alla Vucciria, si potrà ammirare “Il Coccodrillo del Papireto” soltanto per tre giorni 17, 18 e 19 Gennaio 2011
Gli stabilimenti balneri di via Messina Marine: lo Sperone, bagni Italia, Petrucci, Virzi’…
I venditori ambulanti di ghiaccio.
ragazzi chi si ricorda di quel signore che vendeva il giornale l’ora sotto i portici proprio davanti la sala corse e abbanniava navutru na’mmazzaru. o aquisti ru paliaimmo.o pure il bigliardo che cera vicino da randazzo,o il bar di gesu’. e chi non si ricorda di peppuccio,che sapeva a memoria le targhe degli autobus solo guardando l’autista.20 circolare destra e sinistra,la c,abbonamento con due linee,io avevo il 15 e il 20,il numero 1 a due piani le bussole che si aprivano con le maniglie,il riscaldamento che poi era il motore del bus vicino all’autista ecc.ecc.
I cinema Bomboniere,finocchiaro,vittorio emanuele l’orfeo,gli unici posti dove si poteva fare liberamente 5 contro uno,o alcune volte 10 contro uno ,cera sempre chi ti dava una mano hihihihi.
A Palermo c’era e non c’è :
1) Il bar Roney ..quanti tramezzini e quanti ricordi bellissimi.
2) Il campetto di calcio antistante il “collegio” Ucciardone dove noi datati dell’ITI facevamo le partitelle , il problema nasceva quando il pallone andava a finire dentro il “collegio” e si doveva recuperare…. Adesso c’è l’aula bunker !!
3) Il mitico conte Cappello , allora era un anomalo !!
4) Il palazzo del cinema Fiamma dove si inventavano incontri da favola con ragazze accondiscendenti (per non dire altro) a patto che il ” cliente ” fesso portava ( accompagnato dal compare) un vassoio di cannoli o altro e, dopo aver fatto una scaletta angusta ,tutto pimpante , ti ritrovavi nella piazzola del Fiamma con tutti gli amici che erano stati buggerati prima che mangiavano a sbafo . Io sono stato uno dei fessi !! però poi mi sono rifatto !!!!!
L’EDICOLANTE DELLA STAZIONE CHE ABBANIAVA COSI: U MEGGHIO GUVIERNU è U NUOSTRO A MEGGHIU SQUADRA E U PALIERMO.
LA SCUOLA ALBERGHIERIA DI VIA LINCON DOVE DENTRO SEMBRAVA UN HOTEL
l’arena Lincon,si trovava dentro il cortile della clinica Cosentino che non esiste più.Negli anni 50 x andare a mondello si prendeva il pulman rosso , faceva capolinea davanti il Teatro Massimoil percorso era vergine maria e l’ addaura ,Meraviglioso!!In primavera in Viale Liberta’ si organizzava la festa dei fiori, grande sfilata di carri ricoperti di fiori con ragazze che lanciavano fiori e un gran profumo che si sentiva nell’aria. Questi ricordi li porterò x sempre nel mio cuore, ma il negativo di quella che fù la mia città la leggo tutti i giorni da molto lontano.
Maurizio ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.
chiedo scusa
“lo stabilimento della coca cola alla marinella” Vero!!! mi ricordo ancora la gita 🙂
però abbiamo il teatro massino sito a piazza verdi dove spesso c’ è un puzzo tremendo di escrementi di cavalli specialmente nel periodo estivo credetemi ragazzi è un vero schifo!!!
palermo rialzati cari palermitani è triste dirlo ma noi non facciamo niente per migliorare la nostra qualità di vita abbiamo una città
in mano a dei politici capaci soltanto di parlare ,parlare, parlare.sono sceso a palermo dopo un anno non e cambiato nienteeee!!!!!!!anzi no c’è un nuovo stigghiularu a falsomiele ciao forza palermo
per francesca: non offendere i palermitani se non ti piacciono vattene via da palermo a fare la modella come una volta
Il vecchietto della spiaggia di Valdesi, che vendeva, dal suo banchetto ambulante, sistemato su un sedile di pietra del viale della spiaggia, fumetti usati e caramelle ai bimbi di allora.
la palestra vigor in via libertà
quel signore che vendeva fumetti usati in via pindemonte e la simenza
au petit bar via archirafi
Passava per i bar di Mondello nelle sere d’estate un “venditore” che portava il gelsomino (i fiori) montato in una strana spugna secca naturale ed era ARTE quel mazzatto!!
¿qualcuno ha una foto di quel mazzetto o ricorda “la spugna” da dove si ricavava?
le belle serate d’estate ,al foro italico con i imei genitori , a gustare il gelato da Ilardi , nel frattempo passava il ragazzo che vendeva gelsomino attorcigliato nelle bacchette di legno e il ramoscello di citronella,che nostalgia del passato, avevamo poco ma si apprezzava con rispetto, non esisteva il consumismo , niente si sprecava.
le prostitute in via quintino sella
i campi di calcio del sig. Urso dietro il Palazzo dei Sogni
MMP
Calzetti
LuccaLux
Il signor Sparacio custode del Cannizzaro. Un giorno, che a scuola, invece dell’assemblea d’istituto, era stata organizzata una mattina di musica, lui davanti la porta incitava i ragazzi ad entrare dicendo : “trasiti, trasiti ca c’è lo sconcerto jazz!”
Mars, negozio di giocattoli in via Duca della Verdura angolo via Marchese di Villabianca, ricordo ancora un bambolotto in vetrina, che mia madre non mi volle comorare e i vestiti di carnevale da damina, damigella, principessa…
‘a trimmutura, che quasi tutti i palermitani maschi, dai 35 ai 100 anni, hanno sentito “ammuntuari” (dal francese/normanno “mentevoir”), ma che quasi nessuno ha visto in carne (molta, si diceva…) … ed ossa.
“Il Norcino” antico negozio di specialita alimentari che c’era in via garzilli,quanti vini ho comprato lì e quanti salumi particolari.avevano una chicca il Tonno di trappeto” uno spettacolo solo a guardarlo…..!
Il mitico Liceo Artistico di via Cilea;
L’88;
il club del fumetto;
i negozi di dischi che sono quasi del tutto scomparsi e le numerosissime videoteche che hanno dovuto arrendersi difronte alla pirateria.
e mi auguro possano avere una ripresa: Migliore e Max Living…per tutti coloro che ancora lavorano all’interno di queste strutture!!!
U lazzu cà strumbula….;
Quanti ricordi.. e che nostalgia!!
E che dire dei venditori ambulanti la cui voce risuanava a km. di distanza?
Io ricordo il venditore di gelsi che urlava “V’arrifriscanuuu!”
E il venditore di sale “Quattro pacchi di sale 2000 lire!”
E ricordo anche una salumeria storica in un vicolo accanto Piazzetta Bagnasco(la piazzetta dietro il Mc Donald, per intenderci).. fino al 2000 esisteva ancora, ma non ricordo il nome.
la busta a Piramide del Latte Barbera
ho vissuto gli anni settanta a romagnolo,nei bagni virzi’,anni spensierati e magici. Vorrei poter tornare indietro nel tempo per riviverli ma non si puo’.Restano solo ricordi,meravigliosi ricordi.
alfano baiamonte barone buglino caltabiano cottone geraci gianfalla giordano giuliano guarneri lombardo lo nardo lusitano meccia meli morana navarra randazzo sampino seggio. La famosa 3c della scuola media R.Franchetti negli anni 75\76\77 ricordi indimenticabili.
Ricordo
a)le automobiline a pedali del Giardino Inglese
b)il tizio che vendeva lumini alla Vucciria con una grossa malformazione al viso
c)il cine-teatro Golden quando ospitava compagnie di varietà
d) la pulizia della città ai tempi della Vaselli
e) il liceo Umberto I di piazza Sant’Anna, ora museo
f) i mitici prof. dell’Umberto anni 55-65
Pontorno (greco), Arces Vincenza Rodriguez (filosofia), Vincenzo Calascibetta, detto Cecè (matematica), la prof.ssa di storia dell’arte, detta Poppea
g) la brioscia con panna della gelateria sita all’inizio della stradina che porta alla Vucciria angolo p.zza San Domenico
Popolare c’é……100 lire a diffirienza…..popolare c’è
La prima volta che venni a Palermo, parlo di poco meno di sessant’anni fa, dui colpito dai filobus che,,chissà per quale motivo, sono stati eliminati
I motori ruggenti delle auto alla partenza del giro di Sicilia da pedana a mezzanotte in piazza Politeama e l’odore di olio di ricino che si mescolava a quello delle pizzette del Giannettino inebriando la folla entusiasta di esserci,li’.
Salve,io sono un palermitano del 47 e ricordo tutto (o quasi) quello che ricordano quelli della mia età.
Ricordate il filobus argentato ? era stupendo.
Non ricordo il nome di un bar con insegna celeste angolo via Roma con via Cavour né quello di un piccolo bar in voga negli anni 70 in piazza Croci di fronte all’albergo (aveva anche una saletta al piano superiore) qualcuno può aiutarmi ? grazie a tutti
IO MI RICORDO LE GIOSTRE AL FORO ITALICO PERCHE LE HANNO TOLTE ANCORA OGGI MI CHIEDO POTEVANO SOLO TOGLIERE GLI ZINGARI MA LE GIOSTRE PERCHE E POI C ERANO I VENDITORI VENDEVANODI TUTTO ABITI COSE VARIE ANCHE I VARI CHISCHI DI GELATI E BAR POI MI RICORDO LA STANDA O L UPIM IN VIA ROMA E C ERA ANCH EUN NEGOZIO DI ANIMALI DI TUTTI I TIPI E C ENERA UNO IN VIA TORINO ANCHE E MI RICORDO DEL CHIOSCHETTO CHE FACEVA LE LIMONATE BEI TEMPI QUELLI POI MI RICORDO CHE IN VILLA GIULIA C ERA UN LEONE CHE ADESSO LEGGENDO IN INTERNET HO SCOPERTO CHE TEMPO FA E MORTO POVERETTO E CHI SI RICORDA DELLA SCIMIETTA AL GIARDINO INGLESE SE RICORDATE ALTRE COSE SCRIVETELE
Lascia fare al tempo che passa…
Non credere che alla fine resteresti solo tu.
Cecco il dritto ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare).
Vi invito a rimanere in tema e vi ricordo che questa non è una chat.
Grazie.
Senza dubbio Mastro Geppetto in via Catania, per non parlare di Le Mans in via Leopardi, quanti ricordi (dice che non me ne compravano giocattoli) 🙂
Ricordo con enorme nostalgia il gusto “unico” delle pizzette e sfincionelli del bar Giannettino di piazza Politeama !! Sarei particolarmente grato, se qualcuno sapesse dirmi dove lavora oggi il cuoco (o il suo successore) che conosce la ricetta, per potere gustare ancora quell’unico sapore che non si ritrova e non esiste in nessun altro posto !!
Grazie !
Ho letto tutto quello che avete scritto.
Con piacere desidero ricordare anch’io alcune cose .
Il venditore di blocchi di ghiaccio che passava da piazza Leoni con una carrozza chiusa e foderata di alluminio.
Il suonatore di pianino
Il deposito della Saia di fronte al tennis in via del Fante
Il deposito della birra Forst accanto alla Saia
Le iris di Sacchiero ai 4 canti di campagna
La taverna a piazza Leoni dove a pranzo tornando dalle elementari vedevo gli Gnuri che pranzavano.
Dopo ripetuti tentativi mia madre finalmente, con un po di vergogna mi accompagno’ a mangiare gli anelletti al ragu’,avevo 6 anni
L’acquaiolo a piazza Leoni uscendo dalla Favorita
La chiusura del Parco della Favorita alle 9 di sera
La mia paura ascoltando la radio con le notizie dell’invasione dell’Ungheria da parte delle forze del Patto di Varsavia negli anni 50
Gli autobus stracolmi che tornavano dallo stadio dopo la partita,con la gente che si aggrappava ciondolando pericolosamente fuori dal mezzo.
L’arena Favorita a Piedilegno -l’inizio di via Croce rossa-
Le sfilate in via Liberta’degli anni 60 in occasione dell’anniversario della Vittoria.
Mi fermo avrei tanto da ricordare,solo ora mi rendo conto che sono un 65enne.
ciao a tutti!!
Gli autobua anni ’60 della SAIA, specialmente gli Alfa Romeo (il 20, il 20 barrato, il 25 etc.) che quando ripartivano facevano un rumore tipo cannonate. La mia vecchia Arenella, quando ancora si poteva definire una borgata, senza i palazzoni. Il negozio Alagna in via Volturno, dove ho lavorato 3 anni come fattorino ben 40 anni fa.
il cinema l’oriente in corso dei mille e l’arena dei mille
Mi raccontano che in via Monteverdi, una traversa di via Malaspina, alla fine del vialetto con le palme, c’era la saracinesca di un laboratorio dove lavoravano esclusivamente di notte e preparavano le ciambelle e i cornetti per i bar. Pochi ne erano a conoscenza. Bastava bussare e davano la possibilità di comprare le specialità calde calde. Mettevano a disposizione un foglio di carta, una specie di velina “p’ammugghiàri” e spargevano dello zucchero e dove si poggiavano le ciambelle incandescenti per ingurgitarle avidamente. Il tutto quasi “clandestinamente” … ” a tacimàci” … Dopo qualche anno cominciarono a sorgere vari punti vendita “regolari” per i “manciùna” nottambuli…
Ricordo : i fruttivendoli col carretto trainato dal cavallo”u’zu ‘ cicciu”
Il panellaro di via resuttana ecc..
Ma la cosa che mi manca di più e’ noi palermitani siamo fieri di far conoscere le nostre cose ..è far sentire la nostalgia per le cose passate …ma non abbiamo fatto nulla ,e sopratutto non siamo stati uniti ..come cerchiamo di dimostrare ..
Palermo e ‘il degrado più assoluto frutto della cattiveria e’ cinismo da parte di tutti…non era mio unico dovere proteggere la città dove sono nato ….ma si poteva fare tutti insieme !
E triste parlare dei ricordi che chiudono un era è né consegue un’altra ..ma parlare adesso non serve più:(
Amo Palermo e il ricordo più nitido che ho di essa è intramontabile ..anche se con dolore …devo lasciare a ricordi spazio per una Palermo “nuova”
Niente è stato fatto prima ..sono cambiate strade negozi e pure molta gente ma …possiamo oggi contribuire affinché si possa preservare quello che c’è rimasto.
scusate per lo sfogo .
Gent. sig. Papi, le confermo tutto. Erano i mitici cornetti “alle Palme”, che allietavano i “by night” dei ragazzi di Palermo, me compreso, verso la fine degli anni ’70. Ricordo il personale del laboratorio addetto alla vendita palesemente “abbuttato”, con fare spiccio e riservato, comunque sensibile alla vile pecunia.Prodotti non eccezionali, ma incommensurabilmente più buoni dei tristissimi ed insapori cornetti surgelati, propinati in atto dalla stragrande maggioranza dei locali. Ricordo che qualche anno dopo venne soppiantato da un altro laboratorio notturno, ubicato nei pressi di Via Pacini e denominato “al Tribunale”, anch’esso non più esistente, il quale veniva preferito perchè, oltre ai cornetti, proponeva un discreto assortimento di rosticceria e bevande varie. Aggiungo alcuni miei personali ricordi di alcuni locali, sempre anni ’70, allora esistenti nella zona di Empedocle Restivo/Strasburgo”
-rosticceria/gastronomia “Egidio” in Viale Strasburgo, se non sbaglio al posto dell’odierno negozio “Max Mara”;
pizzeria “Mia”, con doppio ingresso, da Via Liguria o da Via E. Restivo;
-pizzeria (e per un breve periodo anche strepitosa rosticceria) “Alle Arcate”, in Viale (allora!) Belgio, all’angolo con Via Lussemburgo (oggi rist./pizzeria “Neapolis”);
-focacceria di Via E. Restivo, all’angolo con Via Val Paradiso;
-negozio di abbigliamento “Grigoli”, in Via E. Restivo, all’angolo con Via Val di Mazara;
-bar Pizzuto, ottima rosticceria, in V.le Strasburgo (oggi bar/pasticceria Di Stefano);
-l’ottimo bar Martines in Via E. Restivo, dove mio padre mi portava a “rincuorarmi” dopo avere “subito” la temuta iniezione del vaccino presso la vicinissima struttura sanitaria. Qualcuno ricorda il medesimo “trattamento” ?
Una chicca per tutti i nostalgici e per Tullio che ne ha fatto richiesta: il bar a piazza Mordini (detta Piazza Croci) di fronte all’albergo con saletta “riservata” al piano superiore si chiamava… “Bar Sulis”. Questo è un ricordo riservato a pochi eletti di una certa età!
Sulino…….
Il posto dove si portavano i metalli e gli stracci vecchi. Il cordaro in via Francesco Porcelli, che vedevo dalla finestra di casa mia, e che gli sentivo gridare: “Firriamu”! Adesso c’è il negozio “Tutto per il cavallo” con le corde che non fanno più loro. Quello che vendeva le caramelle carruba, il gelataio ambulante con il carrettino, e la sera vendeva il gelato a pezzi. La mattina presto passava una persona a vendere i gelsi e abbanniava: astura varrifriscanu! il carrettino con il venditore di domestiche (carciofi). Le vampe di san Giuseppe, con l’immancabile intervento dei vigili del fuoco. Il filobus silenziosissimo. E tanto altro ancora! Non vivo più a Palermo da tantissimi anni, e quando ritorno mi vengono in mente tutti questi ricordi, e mi rendo conto che sto invecchiando. E’ bello poter ricordare e raccontare.
Ad Amedeo41, ha dimenticato la prof.ssa di scienze (della quale non ricordo il cognome) ma soprannominata La tallofita
all’altezza dei miei 75 anni mi ha affascinato questa carrellata di ricordi e mi sono commosso.
ricordo che in via maqueda quasi di fronte via napoli c’era un negozio che vendeva guanti e per insegna aveva una mano gigantesca in cartapesta che sembrava ti cadesse sulla testa era una opera d’arte.
quelli della mia età ricorderanno in corso vittorio emanuele quasi angolo con via maqueda c’era un famoso negozio di primizie di frutta che
si chiamava Giovenco.
io andavo a vedere con mio padre dal belvedere di via f.sco baracca(tra boccadifalco e baida)le evoluzioni della pattuglia acrobatica durante il giro aereo di sicilia
ancora ci sono le discoteche il sabato pomeriggo
Faccio una piccola ricerca sulle storiche sale cinematografiche di Palermo. Ecco un sommario elenco, chi sa di altre sale storiche ne faccia nota in questo bel sito.
Lux, Ariston, Aurora, Arlecchino, Bomboniere, Vittorio Emanuele, Finocchiaro, Edison, Orfeo, Arena Tukory, Supercinema, Montegrappa, Jolly, Golden, Gaudium, Arena Favorita, Marconi,Adams, Dante, Noce, Eden, Floreal, capitol, Tiffany, King, Fiamma, Metropolitan, Igiea lido, Lubish, Massimo, Rouge et Noir, Girasole, Nazionale, Nazionalino, ABC, Astoria, Imperia, Etoile, Embassy, ed infine una sala a San lorenzo di cui non ricordo il nome.
Altre sale cinematografiche storiche e arene: Archimede, Diana, Abadan, L’Oriente, Excelsion Modernissimo, Dei Mille, Lincoln, Colonnella, Aaron, Italia, Perla, Crystal, Olympia, Splendor, Smeraldo, Ambra, Winter Garden, La Sirenetta, Archimede, Coren, Manzella, Roma, Gardenia, Odeon, Trianon, Moderno, Apollo, Excelsior, Palermo, Maqueda, Panormus, Astra Cine, Ballaro’.
Anche una in via Del Celso, la cui insegna appare oggi molto scolorita sul frontale.
La galleria in via Maqueda, il capannone dei pescivendoli a Ballarò, la Standa e l’Upim a quattro piani di via Roma,la puzza alla Cala.
Mi ricordo in via cavour la birreria italia, in viale lazio la discoteca il cirano l’unica con il parquet sulla pista, da piccoli facevamo i tuffi all’antimurale alla marina.
Per Andrea… anch’io sto facendo una ricerca simile a quella che stai facendo tu. Da oltre due anni, cerco informazioni e foto su cinema ed arene di Palermo e provincia, ma solo quelle che c’erano una volta ed adesso sono chiuse, sparite perchè abbattute, ecc… Ho trovato oltre una novantina fra cinema e arene. Mi piacerebbe confrontarmi per sapere indirizzi che magari mi sfuggono, e magari darti qualche “dritta”… Di oltre una ventina di locali, so per certo che sono esistiti, so come si chiamavano, ma non riesco ad individuarne, l’esatta posizione…
Per Giovanni… della provincia so poco, in città ho già censito 122 tra arene e sale, contattami via mail, calvandrea@libero.it
sono abbattute anche: Cinorkestrom, cinema ballaro’, panormus, diana, ed altri.
Il fatto e’ che quelle sale venivano frequentate da persone che oggi sono morte.
Tutte morte e sepolte.
R.I.P.
Calzolai,sarti,barbieri,venditori di sabbia(CCI voli a rrina pi stricari)
scribacchini,fotografi ambulanti,callifughi ambulanti,acquaioli,venditori di ghiaccio ambulanti,indovini da strada,lustrascarpe,stagnatari
un mondo scomparso.
Il venditore di gomme da masticare e liquirizie davanti alle “Ancelle” in Via Marchese Ugo.
La pizzeria La Bussola a Mondello (Viale delle Rose).
Non c’e piu il Liceo Vittorio Emanuele in via del Giusino ora e al posto del Meli davanti la cattedrale
lo i.p.s.i.a “E. Ascione” di via L. Da Vinci, da dove uscivano, tornieri, saldatori, meccanici navali, meccanici automezzi, congegnatori meccanici, radiotecnici ed elettricisti/elettromeccanici… Tutti assunti a settembre, subito dopo gli esami di qualifica a luglio… Aziende come E.N.E.L., Cantieri Navali e Magneti Marelli, SIP, richiedevano direttamente all’istituto il personale, che risultava altamente specializzato… All’epoca il disoccupato era, per lo più, un lagnusu….
Il venditore ambulante di detersivi, in zona via Libertà, detto “Minnivaiu” perché gridava la sua merce così:” Minni vaiu (me ne vado), Olà (il detersivo). drumani un ci viegnu (domani non vengo)”.
Ho cercato di leggere tutti i post e mi è sembrato che nessuno si è ricordato del DrugStore, negozio sorto in via libertà negli anni 70, all’interno era tutto con luci soffuse mi pare che il blu primeggiasse. Era in stile americano ma non durò molto. Vi ricordate di Bla-Bla e Domingo? I ragazzi erano fighi se compravano i jeans da loro, mentre erano morti fi fame se li compravano ai Lattarini. Oggi per andare a scuola si usa lo zaino, io mi ricordo la ginghia di gomma e chi poteva aveva la borsa in tela grezza (sempre Lattarin Street) faceva tanto tendenza.
Cmq, ricordo con tanto affetto il bar Dagnino di via R.Settimo (che pizza!) la Birreria Italia di via Cavour (pasticcio di lasagne da svenire) uno dei primi Self Service della città.
Cinema Ritz…..via montalbo
IO MI RICORDO CHE CERA QUELLO CHE VENDEVA LA FRITTOLA PRIMA DI ANDARE A BALLARO SI CHIAMAVA ROMAGNOLO POI IN VIA BANDIERA QUELLO CHE VENDEVA I DISCHI BASTIANO E CHE DIRE DI 2 VECCHIE FUMETTERIE PRIMA DI ANDARE A SANT AGOSTINO POI QUELLO CHE FACEVA LA SPAGHETTATATA CON LE COZZE ALLA MARINA LE GIOSTRE AL FORO ITALICO CON LA CASA DELLE STREGHE E KING KONG LA STANDA LUPIM IN VIA ROMA IL NEGOZIO DI ANIMALI IN VIA ROMA E LALTRO IN VIA TORINO IL BILIARDO DI VITO A PALERMO LA SIGNORA CHE AVEVA UNA SALA GIOCHI AL FORO ITALICO ALLE GIOSTRE
Cecco ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.
I trans la sera tardi in via daita, ed il via vai in auto di clienti ed etero curiosi.
C’era un negozio di libri usati (probabilmente un’attivita’ di copertura della mafia) accanto a Massaro in via Basile. Non ci ho mai visto un cliente che fosse uno, a volte ci sono passato a comprare degli Urania degli anni ’70 coperti di polvere. Chissa’ che fine avra’ fatto!
Aggiungo:
1 – il negozio Harper di via Ruggero Settimo
2 – l’edificio all’ingresso della Favorita era abitato dal custode che lo teneva in ordine e pieno di piante.
3 – il negozio CIAF di via Mazzini aperto nel 1973 dove si cominciavano a comprare patchouli, caftani , incenso, gioielli orientali e simili.
il leone Ciccio a villa Giulia
I BISCOTTI FROLSI, gli spots televisivi con modelli/lle incredibilemente goffi dei negozi D’ abbigliamento “CRICCHIO” e “RAF AND GHETY”
Le vie bandiera, e Sant’Agostino oramai invase da Cinesi e Extracomunitari.
Non c’è più “ieri”, e non c’è più………….mio padre.
E’ mai possibile che nessuno conosca e sappia dove adesso lavora o come si chiama il cuoco del famoso Giannettino di piazza Politeama, con le sue famosissime specialità come pizzette e sfincionelli????????????
La Frìttola del Capo e daa Vucciria, di San Lorenzo e di Piazza Sant’Agata alla Guilla; gli sfincionelli venduti dallo Zu’ Nino col suo carrettino davanti alle scuole; le stigghiòle che per noi palermitani 101% erano desiderabili e gustosissime, e le trovavi da lontano……. poi sono arrivati i “paisani” eppoi quelli delle altre piccole cittadine, poi in ultimo gli stranieri…… a cui abbiamo sacrificato la nostra cultura culinaria popolare ! Peccato davvero !
purtroppo tutti questi ricordi di un’altra Palermo non fanno altro che confermare il declino inarrestabile cominciato negli anni 90 da cui la citta’ non si e’ piu’ ripresa e da cui non si riprendera’ piu’ a meno di una rivoluzione civile — avevamo tante belle cose di cui andare orgogliosi — oggi quello che prevale e’ il ‘made in china’ e un invasione senza sosta di immigrati morti di fame che ormai occupano e controllano tutto il centro storico — se ci aggiungiamo quella nullita’ di cicciobello orlando si capisce che il fondo non e’ ancora stato toccato – poveri noi
Ci è sempre mancato uno stratega ed abbiamo mostrato i nostri punti deboli ad abili strateghi che hanno “occupato” porzioni sempre più vaste di territorio che sarebbe stato da difendere ed invece è stato regalato loro, anziché difendere le nostre tradizioni millenarie, le abbiamo “condannate” al rifiuto culturale, grazie ai piemontesi che ci occuparono 153 anni fa, inesorabilmente condannandoci alla miseria economica, sociale e culturale. Peccato!
Egidio, a proposito, ma perché non glielo domandi direttamente al cassiere o al direttore del Giannettino ?
Vincenzo, credi che avrei fatto questa domanda se avessi potuto chiederlo ?? Giannettino di piazza Politeama ha chiuso l’attività; non esiste più.
@Ettore
[oggi quello che prevale è il ‘made in china’ e un invasione senza sosta]
E certo!
Dietro c’è la Tride Cinese, secondo te perché NESSUNO, controlla la miriade di negozi Cinesi?
Se ne guardano bene le varie amministrazioni comunali, gli frigge il culo, sapendo bene che in confronto alla Triade Cinese, la Mafia Italiana è fatta da Santi!
Una curiosità, qualcuno di voi ha mai visto un funerale di un Cinese?
Io mai!
Ma non muoiono, o che fine fanno???????????
Scusami Egidio, manco da troppo tempo. E che tornerei a fare, a Palermo, che non c’è più ? E tu, GiacomoBZ, forse la Triade, ma anche quei mascalzoni di politicanti di merda che prosperano sui controlli fatti a noi e zero ai cinesi e ai marocchini che marocchini non sono ! Nni futtiéru tannu e ni fùttunu ancora !
@Vincenzo Vizzini
Per la Triade puoi togliere il forse, per i “politicanti” non mi pronuncio, perchè in questo momento non trovo parole abbastanza dispregiative per loro, sono tutte troppo gentili, anche le peggiori.
Certo gli invasori del sud, nel nostro sud, sono stati i primi, a beneficiare dell’accoglienza dei politici, ed anche in questo caso pochi controlli, anzi un grande business per gli aiuti ai rifugiati/clandestini/cellule dormienti terroriste, e tanto meno a quelli che hanno preso il posto dell'”anonima posteggiatori”, ma nel senso che lavorano per loro, al loro posto, mentre l’anonima si sta tranquillamente ad occuparsi di altri “affari”!
C’era un negozio di dischi in Via Notarbartolo mi pare, il nome era “Il Cubo”. Era piccolo, tutto moquettato, odorava di vinili… La forma era quella di un cubo, più o meno: da qui il nome. Ci comprai un sacco di musica.
mi ricordo quando giocavamo a figurine , o battuni, o pa’, e anche con le monete, bella e niente. il cinema ariosto alla guadagna che faceva i film porno , u cartoccio , u mottinu, la lori, i piombina, la pattina di legno con le ruote a pallina , i copertoni che con un pezzo di legno facevamo girare , i catinelle, u scimmiuni ra villa giulia, la littorina, u panillaru cu scieccu. e tante altre cose con ci sono piu’. bei tempi quelli.
C’èra na vota nu re bafè biscottu e minè
c’aveva na figghia bafigghia biscottu e minigghia
e la so figghia bafigghia biscottu e minigghia
aveva n’aceddu bafeddu biscottu e mineddu.
E allora nu jonnu st’aceddu bafeddu biscottu e mineddu / si ni abbulau.
molto siculo-orientale,direi……. non palermitana
Oggi ricordavo lo “speak easy” ,e cercando su google qualche traccia ho avuto la piacevole sorpresa di i trovare la Palermo che c’era e non c’è ” :e’ stata una carrellata di ricordi( ho qualche anno anch’io!) e devo dire che mi sono commossa.
PiU Meglio della rai…..cts…….quanti anni sono passati
Bar lucchese…via A.marinuzzi zona perez….i migliori gelati anni 70
il gioco ri ”i cincu piatri” – akkiana u patri cu tutti i so figghi – affittari a makkinnina a pedali 100 lire un ora anni 60 alla Villa Giulia – la boutique trallalla’ in via Maqueda – Al Gelato viale Strasburgo – sala bigliardo ”No zu Cicciu” Piazza Uditore.
La classifica dei dischi piu’ venduti esposta al “Musichiere” di via Marchese Ugo-La fila di Lambrette bianche davanti al Fiamma-Renzino Barbera che racconta la sua “Storia” alla Discoteca Number One di Piazza Don Bosco-L’amarena al frutto del Pinguino-La Ducati Scrambler-Il bagno di mezza notte a Mondello-Il calzone fritto di Alagna a Valdesi-Il juke-box del Bar del Sole di Mondello-Gli occhi celesti di Marcella…..
Un gioco particolare che si faceva con i giornaletti o con le figurine. U “Cannamu”.
Si impilavano i giornaletti dei giocatori e sopra si metteva una piccola pietra (pallino).
Poi a turno si tirava da una certa distanza una “boccia” (solitamente un pezzo di marmo abbastanza pesante) che colpendo la pile dei giornaletti li sparpagliava. I giornaletti più vicini al pallino restavano in gioco per il successivo tiratore, quelli vicino alla boccia li prendeva chi aveva tirato. Inconvenienti del gioco: vi lascio immaginare come si riducevano i giornaletti! Per stabilire l’ordine di gioco, si “accostava” preliminarmente, sempre con le bocce, ad uno scarico dei gabinetti che allora erano esterni e si infilavano nei marciapiedi. Tubi di scarico regolarmente rotti!!!
e che dire (per chi si ricorda) del “morto e ferito”
Si tracciava con un temperino una griglia rettangolare di due file di rettangoli sulla terra, ancora umida dopo una pioggia, delle aiuole. Poi il primo dei due giocatori doveva lanciare il temperino che doveva infilzarsi dentro un rettangolo della propria fila. Al primo centro si tracciava una diagonale (ferito), al secondo centro si tracciava la seconda diagonale (morto) e si passava al rettangolo successivo. Quando tutti i rettangoli della propria fila erano “morti” si vinceva. Se si sbagliava un colpo ( temperino fuori del rettangolo da colpire) il tiro passava all’altro giocatore. Per rendere più difficile il gioco si tracciavano rettangoli strettissimi!!!
Il gioco delle figurine chiamatoPPÀ PPÀ,oppure il gioco dei numerini e delle letterine delle figurine dei calciatori panini,il bar di franco franchi,lo SCARPARO che veniva a casa a prendere le scarpe da riparare,Ù SIGGIARU che veniva a casa a prendere le sedie da riparare.Il 2 novembre tutti in strada con la bicicletta.
il 3 novembre a scuola che ti domandavano:” chi ti puittaro i morti? A mia a pistola ad aria compressa!!” Anni 80
Il Dag aperto fino all’alba, il negozio di abbigliamento BLA BLA, il malox, il centro sociale vicino il malox adesso dovrebbe esserci un teatro… Un presentatore stempiato che inuma TV locale commentava le corse dei cavalli, indossando sempre una polo lacoste….il bar Più B p.zza campolo…la prima ragazza portata prima al cine a vedere “ritorno al futuro ” rigorosamente di sabato pomeriggio e poi i primi baci nelle panchine di villa sperlinga. Ma soprattutto l’IGNORANZA! CHE SICURAMENTE NON RENDERÀ LIBERI….. MA FELICI E SPENSIERATI.
Noi ragazzini mettevamo le nostre figurine dei calciatori a mazzetto, con l’immagine rivolta verso il basso. A turno (dopo opportuna conta) si soffiava dal basso verso l’alto (boccuccia a cucchiaio). Le figurine che si voltavano le vinceva chi aveva soffiato. La sera mi ritiravo a casa dal cortile con le mascelle che mi duolevano.
Gli autobus dell’amat verdi con il bigliettaio a bordo (quelli arancioni e rossi vennero dopo). Miiiii, ma quanto tempo è passato?
Da bambino, a volte, mio padre mi portava con sè al lavoro ed era bellissimo!
Mio padre faceva il bigliettaio negli autobus verdi.
Mio padre pure
chi si ricord,a il ,circo Togni che si esebi al Teatro Politama con tutti gli animali gli elefanti erano alloggiati sul retro che dava su corso Scina
Salve, ricordo il Circo al Teatro Politeama in quanto io sono andato. Ero molto piccolo, ma ricordo che ero nelle poltroncine in alto dopo le poltrone di parterre. Ebbene si, sono abbastanza vecchio
Io ricordo benissimo il circo Togni, come il circo Orfei.
Ero bambino e mio padre era il direttore del Politeama…
Io ricordo in via libertà vicino piazza Politeama, le bancarelle dei libri… Ah quanti libri che ho comprato
Il numero 7 circolare destra e sinistra che attraversava tutta la citta.E in 17 tutto argento che dalla stazione arrinava a Via Dante attraversava il passaggio a livello e si fermava chissa dove.
una volta a palermo era molto piu’ bello.oggi tutti si mostrano su facebook tutti tirati e modellati e mostrano tutta l’intera generazione cosa mangia ecome si diverte. e questi sono i veri valori
Per Vincenzo Vizzini
Non posso chiedere dove lavora il cuoco di Giannettino
di piazza Politeama, al cassiere o al direttore, perchè
non li conosco. Nessuno sa come potrei saperlo ??
Chi si ricorda la data dello smontaggio del capannone di piazza Carmine a Ballarò.
Io ricordo maggio 1975 ma non ricordo il giorno preciso chi mi puo aiutare?
saluti
filippo
per il signore che cerca il cuoco di giannettino ( o almeno uno )purtroppo e’ morto si chiamava sig. Palazzotto ed era gemello con MIchele ancora vivo (uno dei piu’ bravi salumieri di Palermo di quel periodo,ha lavorato per 40 anni alla salumeria Russo di via Francesco Lo Jacono.molti ragazzi dell’istituto Gonzaga se lo ricorderanno ancora per i suoi panini succulenti.
Per pd russo
Ringrazio vivamente il sig. Russo, per la gentile risposta. Che peccato che un cuoco
eccezionale, come il sig. Palazzotto, non ci sia più. Sicuramente, il gemello Michele
non farà più attività e quindi, purtroppo, non c’è più speranza di poter gustare quel buonissimo sfincione. Chissà se, rintracciando il sig. Michele, potrei conoscere la
ricetta che usavano per lo sfincione e farla applicare esattamente da qualcuno che
se ne intende….. Sig. Russo, lei saprebbe consigliarmi qualcosa in merito??
Grazie, saluti.
QUALCUNO ha memoria dell’unico concerto dei FOCUS ( INGRESSO LIBEROOO!!!), TENUTOSI al Teatro biondo tra il 1972 ed il 1973 …i Focus furono un gruppo Progressive olandese ( Tjis Van Leer & Jan Akkerman i leaders) dei ’70,..erano in tour per promuovere il loro 1° album..” In and Out of Focus”..io andai.con molti della classe.non arrivavamo a 300 persone ,,, il ns Prof. di Italiano ( Cannizzaro) ci segnalò l’evento . che,,come era uso a quei tempi ebbe luogo alle 17.30…..qualcuno, per caso era al concerto?
siete mai stati al cinema bomboniera? ci voleva coraggio a sedersi al piano terra!!
Una bella chat dove tutti possono dare sfogo ai loro ricordi. Bella davvero.
Un ricordo personale è quello del venditore di sfincionello all’angolo di via La mantia con via villa florio, se mal non ricordo, dove era possibile vincere uno “sfincionello scarsu d’uogghio e chinu ri pruvulazzu” se riuscivi ad estrarre tre numeri della tombola e rimanere sotto novanta.
la professoressa di scienze del Liceo Umberto si chiamava Fiore.
La prima gelateria Cofea di via Villareale che si apriva direttamente sulla strada quasi all’angolo con via Stabile (il doppiocono), qualche anno dopo si spostò più avanti in locale interno e ancora dopo aprì un punto vendita in via Libertà accanto al “Drugstore” che occupava in parte gli ex locali “Standa”.
Il grande negozio di elettrodomestici ed elettricità “Fici” al pianterreno e cantinato del grattacielo INA di via Pignatelli Aragona.
Il chiosco di gelati alla fine di via Sampolo
(a sinistra, appoggiato al muro della ferrovia) quasi all’angolo con il semaforo di via Duca della Verdura (indimenticabile il gusto alla pesca).
La fatiscente baracca del venditore di panelle in via Laurana (ancora non asfaltata e, quando pioveva, impraticabile per le pozzanghere, ancora il palazzo dell’INPS lo dovevano costruire) accanto l’ingresso dell’Istituto Tecnico Industriale.
Qualcuno ricorda la stalla, dove si poteva bere il latte appena munto, sul terrapieno (dove poi, spianando, verrà creata la via Serradifalco) in corrispondenza della attuale via GB Lulli.
I maglioni jacquard e fantasy del negozio “My Market” (via Magliocco, accanto al Cinema Astoria), i jeans Fiorucci e i pantaloni Quarry (rossi, gialli etc) di “Bla Bla”, gli stivaletti Barrow’s (color ocra chiaro) di “Spatafora”.
Il mercatino dei “Lattarini” dove i jeans si provavano senza il camerino (oppure dietro una tenda di fortuna), gli eskimo verdi e le sacche verdi (porta maschere antigas) per i libri.
I buonissimi dolci di pasta frolla del “Ragno d’oro” di via M Rapisardi.
La latteria “A.L.P.” di viale Lazio che la mattina consegnava il latte a domicilio.
Le foto con Babbo Natale sotto i portici di piazzale Ungheria.
Le arancine con carne della “Pasticceria del Massimo” in via R Settimo angolo via Narciso Cozzo con il divanetto di pelle rossa nel reparto rosticceria.
Le discoteche degli anni 70, ricordo il Pare Choc (via Romagna, era ancora una strada senza uscita), il Flash Sound > Any Way (via Maggiore Toselli), il Grant’s (via Ppe di Paternò), lo Speak Easy (viale Strasburgo) e lo Speak Easy a Villa Igiea, la Tartaruga (via Sciuti), l’Escalation > New Escalation (via Lo Iacono), il Cyranò (viale Lazio, accanto l’indimenticabile Birreria Treffpunkt), il Cerchio (viale Strasburgo), il Circolo Tennis (viale del Fante), lo Shazam ( ??? via Imperatore Federico ???), ne ricordate altre?
la gelateria Castagnetta al corso Olivuzza
il negozio “la via Gluck” al corso Olivuzza
la pasticceria “Giacalone” in via Noce
il vecchio che la mattina presto passava sotto al mio balcone urlando “Un chilu e mienza ‘i racina a miiiilliiii liriiiiiiii”
Sulinu che camminava per via Cipressi con le pietre in tasca
U viecchiu r’a carità che spaventava a morte me e miei fratelli
Il venditore di ghiaccio col suo carretto…
L’Odore del pane in ogni momento del giorno…
Mia madre che mi chiama dal balcone “acchiana ca sta arrivannu to patri”
Mia Zia Pina che mi tagliava i capelli in cucina…con le forbici da sarta…
Le scorribande a Mondello con l’alfa romeo GT coupè anni 70 rossa…
La cuccia per santa Lucia che mi faceva mia nonna
i profumi…
In ordine per ricordare : la sala Giochi nella grotta nel bar del Giardino Inglese … Le piccole sale giochi in via Mondini ed in via Laurana..il bar Collica in viale Strasburgo e la sala giochi biliardo davanti al liceo Galilei..l’Alibi club in via Arimondi ed il PARE CHOC pomeriggi e sere … il bar Roney .. il grant’s di via Paternò.lo shazam.. in via imperatore federico e Villa Igea. .lo speak Easy ..il Maquilla a città del mare..il paramatta in via Lazio Il quetzal a Cinisi ..l’azua Park a carini (ora c’è il Poseidon) che poi si chiamò FEFE PARIAMBA (acronimo dei proprietari )..il 47/51 alla Marsa .. il noctis..il PALERMO RAID..il programma LIMITATI network..OPINION LEADER..Future work in via libertà. La zincograph al borgo vecchio , pre press in via Marchese di villabianca..il bar Alba..lo Chamade Mare a Mondello , il ristorante Regine in una traversa di via libertà. POLDO a mondello..il primo fast food in via autonomia siciliana accanto OXA che vendeva alla grande. Alfano sport in viale del Fante, Nellosport in via Arimondi , Licata giocattoli in via Cascino (grande incendio/truffa) le crepes a porticello… Il bowling allo zen.. MMP..LI VORSI..PEDONE a piazzale ungheria..il primo blockbuster in via marchesebUgo ed i successivi subito chiusi .. Amazzonia centri estetica in tutta la città con la pubblicità SALVO SA CIO’ che vuoi..il bar Ciro’s ed i suoi cornetti..chippy in via de Cosmi … Migliore in via Di Maria (oggi cinese) e grande migliore con Arredo verde a cruillas..e spero di ricordarne ancora .
La Safer Arredamenti di via Roma….il venditore di ghiaccio col suo carretto-ghiacciaia col cavallo rosso che passava ogni mattina per la via Malaspina…Il venditore ambulante di gasolio in via Marchese di Roccaforte…il venditore ambulante di gelsi neri che “abbaniava” ” astura v’arrifriscano!”…la locomotiva a vapore che andava dalla stazione Lolli alla Sidercomit nella attuale piazza Tosti trasportando materiale ferroso…il cementtificio di via Vivaldi…BabyChic di via Notarbartolo…la Rinascente sotto i portici (ma perché l’hanno trasferita in quel posto orrendo?)…la Ricordi, sempre sotto i portici…il Musichiere (esiste più?)…I dolci delle monache dietro il Biondo….il Boccone del povero di via Malaspina con adiacente monastero femminile e con una splendida chiesetta settecentesca con le pareti azzurre e con la botteguccia del costruttore di modellini di velieri…la scuola elementare privata Villa Caterina da Siena in via Monteverdi…il Supercinema…il Golden come sala da concerti (perché al Politeama?)…
…il venditore ambulante per la spiaggia di Mondello che abbaniava: “Patatine con sfincionello! Patatine!”…e quello che vendeva bottigliette di Coca Cola e di gazosa …o l’altro che vendeva “Pollanche!”…i negozi di tessuti Ciolino e Nanfa…il Fuso d’Oro di via Ruggero Settimo…Bellanca e Amalfi….I negozi di tessuti di Gulì (uno era sotto i portici a Piazzale Ungheria)…Ardizzone di via Sciuti…Galatea bijou di via Libertà…la SPE, Scuola Palermitana di Equitazione, alla Favorita con il concorso ippico internazionale …l’Accademia schermistica palermitana in una traversa di via Libertà (esiste più?)…la Romanella….
…continua l’elenco, ormai disperato, di tutto quello di bello che c’era a Palermo e non c’è più: …la meravigliosa, unica al mondo, galleria di alberi che andava ininterrottamente dalla Statua a piazza Politeama….la cittadella universitaria senza macchine e senza recinzioni con ampi spazi liberi in cui si andava a giocare con le biciclette o a fare scuola-guida col papà…per i negozi di prestigio: Tullio, borse e pelletterie, di via Principe di Belmonte; Barbisio, abbigliamento maschile e cappelli, sotto i portici; la profumeria Russo al Massimo; il calzaturificio Di Varese in via Sciuti; Laros abbigliamenti, in via Libertà; Zannelli liste nozze, nei pressi di San Francesco di Paola; la Botteguccia, abbigliamenti, sotto i portici; Sacco, strumenti musicali e spartiti… ancora: LP dischi e musicassette, le torrefazioni Stagnitta (uma era a piazza Diodoro Siculo) col profumo di caffè che si spargeva per l’aria
X Angi… la Romanella esiste ancora, per carità!
… e poi, per quanto riguarda i negozi di abbigliamento e/o arredi è risaputo che la naturale evoluzione sono i centri commerciali… triste dover ammetterlo, ma è così… l’impoverimento del ceto medio (oramai, di fatto inesistente…), tra l’altro, ha portato all’abbassamento della qualità delle merci in genere, complice anche ingresso nel nostro mercato delle merci “orientali”… è di questi giorni, la notizia che la famosa Bialetti sarebbe in procinto di chiudere… caso emblematico di incapacità od impossibilità, ad una riconversione industriale…
Per Mario: Evviva! …chiedo venia…sono stata fuori per lavoro per un lungo periodo…tornare e cercare i “miei” negozi e non trovarli è stato un vero choc…
Per Mario: Ah!..ovviamente il mio evviva si riferiva alla Romanella…per il resto..tristezza infinita…
appena jornu ‘na vuci ri tinuri vulava supra ‘a chiazza addummisciuta : “a st’ura v’arrifriscanu!” scutìa li tienni agghiummuliati stritti, ‘nte purtuna spragati tuppuliava, sutta i linzuola cavuri s’infilava. Era u’ signali… li porti, zurrichiannu, si stinnicchiavanua lu primu suli, sipàri s’arapianu supra ddu munnu fattu di vuci, ciavuri e culura. Ognunu la sò merci abbanniava, cù grida, sempri supra ‘u stissu tonu, ca si funnianu ‘n coru ‘i centu vuci.
Sutta lu cielu ‘i tienni gialli e russi, li fimmineddi, sempri apprimurati, passavanu di nu bancuni a n’avutru, e li vistini curti, ‘nta li ammi scampaniavanu all’uocchi sbirri, disiusi, di garzuna. Cu allinguava li sardi, salati, cu facìa muntagneddi cu l’alivi, e mura ‘i ficurinnia scuzzulati. U pisciaiolu,aria ‘i cumannanti,cu’ ‘n cutiddazzu suprastava u’ tunnu e supra i pisci, pi’ tinilli frischi, acqua stizziava, ca po’ culava ‘nterra, e ‘nta centu rivuli spirìa: linfa, c’a vita d’a chiazza alimintava. E li balati … li balati di la vucciria sempri vagnati … sempri lustri a spicchiari chidda vita ricca sulu ‘i culura e fantasia.
Poi … vinni lu sciloccu du’ progressu, ‘a serratura di l’indifferenza, ‘a stuppa di ‘na vita cchiù “impegnata”.
‘Nta chiazza silinziusa e sulitaria ora su’ asciutti, sicchi, tutti ‘i balati di la vucciria;
si vagnanu no’ mm’ernu… quannu chiovi.
In pochi si ricorderanno, la “Festa dei Fiori” sfilavano carri e camion ,ricoperti di fiori, rilasciando un gran profumo , nel lungo è pulito viale Libertà, visto solo 2 primavere, 65anni fa. Palermo di una volta , è rimasta nel mio cuore.
Salve a tutti,non ricordo bene il nome ma una delle piu vecchie discoteche si trovava a Piazza Don STURZO,forse Cree STAGE o un nome del genere
Ciao, non so che darei per gustare ancora le pizzette e gli
sfincionelli di Giannettino a piazza Politeama.
Erano unici e nessuno li sa più fare allo stesso modo !!!
il 6 bello per Mondello, che aveva il 6 nero ed il 6 rosso, con l’inevitabile battuta …6 bello rosso …e certo sono stato a Mondello !!!…… Il calzone fritto alla Fiera del Mediterraneo……gli anellini dati in omaggio dalla Moka di via Ruggero Settimo con cui confezionare bellissimi braccialetti….
Ah…è vero!..i braccialetti realizzati con gli anellini di plastica multicolore!… noi bambine ne eravamo pazze……ma più che anellini erano piccole fascette ripiegate…alla Fiera del Mediterraneo erano imperdibili anche le crepe al Grand Marnier e i ravioli nei vassoietti! Per non parlare degli stand con prodotti e manufatti stupendi da tutte le parti del mondo…e dei film mandati in onda dalla RAI locale ogni mattina per tutto il tempo della Fiera per cui noi ragazzi marinavamo la scuola (complici i genitori e con i prof che chiudevano un occhio) per ritrovarci in gruppo a casa di questo o di quello per un’occasione unica (i film di mattina!) visto che le trasmissioni iniziavano alle 17,45!… che tempi! oggi abbiamo tutto e non abbiamo niente e Palermo peggiora di giorno in giorno …
Il negozietto Dolcemente mostruoso di via Vittorio Alfieri dove vendevano i primi gadget negli anni ’70. Il proprietario credo si chiamasse Michel. E poi il negozio di dischi Il Cubo che si trovava in viale Lazio.
Qualcuno ricorda come si chiamava il piccolo teatro cabaret in piazza don Bosco? Io mi ricordo Gianni Nanfa, Mary Cipolla ed altri debuttare in quel locale. E poi chi sa dirmi qualcosa che non ricordo della sede sotterranea del BRASS GROUP in via Duca della Verdura? Ricordo una scaletta sul marciapiedi ma dove è finita??
Per lucky, il cabaret era il Madison. C’era la pasta fra il primo e il secondo temo.
per gustare ancora le pizzette e gli
L’Antiterra, il Gatto matto, il buco a San Lorenzo per andare all’ITI, il Metropolitan, mister panino, il Park choc
Giglio in, il campo di calcio in via scobar, la baracca di legno del vetraio in via Restivo angolo viale Lazio, CCCP, la pista gigante di macchinine elettriche nel negozio le Mans, il chioschetto a isola Delle femmine vicino costa corsara, l’Arena di isola, la torre prima del restauro, i fili fosforescenti alla fiera del Mediterraneo, gli stand etnici e il profumo di crepes al Grand marnier.
Non sono palermitano ma ho frequentato l’Università negli anni ’70..un’era fa.. in questo bel sblohg di ricordi vorrei sapere, se mi poteste aitare, come si chiamava il negozio ad angolo di scarpe , sforse di Spadafora, ma aveva un altro nome che si affacciava su piazza Teatro Massimo e se qualcuno di giovane come me si ricorda come si chiamava un piccolo ristorante con veranda che c’era nella traversina che si apriva su una piazzetta dopo il famoso Pinguino all’inizio di Via Ruggiero Settimo… Era un piccolo gioiello da scoprire.. qualcuno ne ricorda il nome di queste due attività deparue ? Grazie davvero per l’aiuto che mi potrete dare. Con simpatia Luigi.
ERRATA CORRIGE…Non sono palermitano ma ho frequentato l’Università negli anni ’70… Un’era fa.. in questo bello blog di ricordi vorrei sapere, se mi poteste aiutare, come si chiamava il negozio ad angolo di scarpe , sforse di Spadafora, ma aveva un altro nome che si affacciava su piazza Teatro Massimo e se qualcuno di giovane come me si ricorda come si chiamava un piccolo ristorante con veranda che c’era nella traversina che si apriva su una piazzetta dopo il famoso Pinguino all’inizio di Via Ruggiero Settimo… Era un piccolo gioiello da scoprire.. qualcuno ne ricorda il nome di queste due attività deparue ? Grazie davvero per l’aiuto che mi potrete dare. Con simpatia Luigi.
Ad angolo con cosa? …comunque…Di fronte al teatro Massimo c’era un ottimo negozio di calzature, il Calzaturificio di Varese, che ne aveva un altro in via Sciuti, purtroppo a Palermo non c’è più, aveva articoli di alto livello…ma non è l’unico ad essere sparito…che peccato!
…per il secondo quesito non saprei…mi ricordo il ristorante ma non il nome…
rPiitorante in piazza Ruggero Settimo era l’Harris Bar,poi in via Distefano c’era il ristorante Sperlinga,,in via Villarreale il Lulan Bar,.Poi sono spariti Il Ficodindia ed i 7 Peccati,Il Carrettoiil Pappagallo,
pizzeria “Samantha” in piazza Campolo, “Jam session” in via Galilei (un 45 giri L. 2500), “Tram cream” in via Galilei, Pasquale il panellaro della scuola 37^ (ora Cipolla), “Sergio pazzo” davanti l’elementare Galilei in via La Rosa.
E Mister Fantasy no?
Discoteca Number One dei fratelli Salemi a Piazza Don Bosco.
Voglio ricordare che in questa discoteca sono stati proiettati i primi video dei Beatles
Adesso a Pa. è cambiato il Clima…. una volta il clima non era umido.. siamo stati noi umani ad avvelenare il clima in tutto il mondo… Mea Culpa.
L ora d aria in via libertà
L 8/9 che ti portava a montepellegrino
Le giostre al foro italico
La fiera del Mediterraneo verso la fine degli anni 90
La festa dell unita al giardino inglese
La discoteca Gazebo in viale lazio
Il cerchio in viale Strasburgo
Il grants in via p.pe di Paternò
Il gelato nelle pipe rosse e gialle
Una volta c’erano i post interessanti di Rosalio. Adesso è finito tutto. Ci nutriamo di ricordi per il blog bello che fu. Che fine ingloriosa!
Se non ti interessasse non saresti qui. 🙂
La primo violino del Teatro Massimo, signora Porcelli (grande violinista), che andava in carrozza al Bar del Viale a prendere il gelato.
Il bar del viale via Archimede, angolo via libertà.
La brioche con gelato di Cofea…
La discoteca Coca cola club in via Galatea a Mondello…
Per LUIGI.
Il negozio di scarpe all’agolo tra via Ruggero Settimo e piazza Verdi si chiamava
Renè.
Vendeva scarpe molto eleganti e di grande qualità. Ho ancora una borsetta col suo marchio!
Ricordi di Via Ruggero Settimo con le cabine dove potevi ascoltare i dischi prima di acquistarli.
-“Sala Mari” Bigliardo in via Torrearsa, se ricordo bene condotta egregiamente da un avvocato agrigentino che alla professione aveva anteposto la passione.
-“Boutique della Musica” storico negozio di dischi in via Terrasanta, gestito dal mitico Paolo Taormina eclettico personaggio e poeta che ha accompagnato generazioni di amanti della musica.
Il 21/31 . Il campo del giornale di Sicilia in corso calatafimi! I bagni Italia, Virzì, Petrucci! La birreria Italia. La sala longoni. Il Bigliardo da randazzo! Disco boom a piazza san Francesco di Paola
Il piccolo teatro :burruano Alamia sperandeo li bassi benassai civiletti Nino drago
I nonni che andavano a fare la spesa al capo /vucciria/ballarò con le borse di cuoio perché non esistevano i sacchettini di plastica, le chiantate di freno dell’ 8 barrato è le signore con i sacchetti in mano che ruzzolavano per terra!
La scavalcata allo stadio! Oppure, da adolescenti: abbassia mi fa trasiri cu lei, ci rici ca sugnu so figghiu!!!
Per Livio: Discobum era ( e forse ancora è, c’è comunque ancora l’insegna)
in Piazza Busacca, la mia famiglia ci ha comprato tanti dischi, ne avevano anche di introvabili, non so se ce ne fosse un altro a Piazza San Francesco di Paola ma non mi pare.
Per Angela C. Hai perfettamente ragione. Era anche quello un negozio dove ho comprato tanti dischi, ma a questo punto non ricordo più come si chiamasse quello a piazza san Francesco di Paola dove, tra l’altro, mi facevo registrare le cassette prima di avere il mio primo stereo. Help me!!!
Non vorrei sbagliarmi ancora ma forse “la maisons de la musique”
Un po’ di trattorie che ci sono ma non sono più le stesse: Pino Piscia e trema , Don Ciccio, i Fratelli Giovanni, U Zu Caliddu, l’ingrasciata, Snangai…
Ai tempi (anni 80/90) altro che HACCP, già che non ci pigliavi l’epatite era una vittoria.
Ma che mangiate!
Buongiorno, qualcuno si ricorda il vecchio magazzino della Panini negli anni 80 a Palermo?
Ci lavorava mio nonno e volevo sapere cosa ci fosse oggi.
Grazie a tutti.
Slave, io ricordo che in Via Marchese Ugo, non ricordo il numero, ma era la primo piano di una palazzina, c’era un ufficio della Nestlè dove si potevano portare le figurine della collezione Nestlè contenute nei pacchetti di caramelle Elah, caramelle quadrate in una confezione rettangolare gialla di credo 15 o 18 caramelle. Ho ancora presente gli scambi che si facevano. Ah avessi ancora quell’album!!!
Signor Giovanni ricordo solo che era a Palermo, ero troppo piccola per avere memoria di riferimenti che mi possano ricondurre in quel luogo.
COFEA……MA COME FATE A NON MENSIONARE COFEA !!!