Di Maio: “Niente pizzo per gli iscritti ad Addiopizzo”
Giuseppe Di Maio, nuovo collaboratore di giustizia legato al boss Lo Bocchiaro di Santa Maria di Gesù ed ex estorsore, ha svelato che Cosa nostra sarebbe poco propensa a chiedere il pizzo a chi aderisce ad Addiopizzo e ad associazioni antiracket: «Se un commerciante aderisce ad Addiopizzo o ad un’associazione antiracket non ci andiamo, non gli chiediamo niente. Sono più le camurrie che i soldi che si incassano. […] C’è molta preoccupazione fra di noi. Se ci sono le denunce, poi si fanno le indagini, mettono le microspie e dunque è meglio evitare».
Questa è una grande cosa!!Si vede che se la cominciano a cacare di brutto,aderite gente aderite che conviene!!Forza ragazzi e grazie sempre!!!
La migliore promozione per Addio Pizzo …
Viva i ragazzi di Addiopizzo !!!
Bene! Iscrivetevi se non siete iscritti!
E’ una delle migliori notizie antimafia degli ultimi anni. Dovrebbe essere la prima di tutti i TG
I ragazzi di Addiopizzo hanno trovato il sistema per liberare i commercianti di Palermo dai mafiosi.
Liberiamo la nostra città da questi parassiti, facciamo le denunce collettive!
OGGI per chi lavora da tempo contro il racket è un giorno importante …
Il pizzo non è una questione che riguarda solo l’estortore e la sua vittima. Attraverso il pizzo Cosa nostra mira a controllare la vita e l’economia di una strada, di un quartiere, di Palermo tutta. Magistratura e forze dell’ordine, con una lunga e incessante serie di arresti, hanno reso possibile un salto di qualità nella lotta al pizzo. Ciò che ancora manca per raggiungere un completo, duraturo e solido affrancamento è la risposta corale della società. La risposta alla mafia deve provenire dalla collettività, dalle strade, dai posti di lavoro, dai circuiti economici, dalle comunità scolastiche e religiose, dall’associazionismo, dagli assi commerciali, dalle istituzioni e dalla cittadinanza tutta. Il congedo definitivo da Cosa nostra è Collettivo o non è.
Le vittime dirette delle richieste mafiose devono cominciare a parlare tra loro, per riconoscersi vittime degli stessi mafiosi e quindi per reagire insieme. Insieme possono farcela, insieme possono chiedere o ottenere il sostegno di tutta la società. Il Comitato Addiopizzo e l’associazione antiracket Libero Futuro intendono agevolare questo dialogo, questo riconoscimento, per poi arrivare alla denuncia collettiva delle cosche di ciascun mandamento mafioso. Ma non vogliono e non possono farlo da soli. Stanno chiedendo la maggiore partecipazione possibile.
Addiopizzo e Libero futuro sono e si sentono parte di un percorso di Liberazione che è un tutt’uno con quei processi sociali che producono cittadinanza, comunità, diritti, Repubblica.
Sono i cittadini della Repubblica che possono vincere Cosa nostra.
Ciò che possono fare i cittadini è ciò che gli apparati repressivi dello Stato hanno reso possibile: parlare tra loro, riconoscersi parte della stessa lotta, unirsi e portare in tribunale i mafiosi ancora a piede libero. Restare uniti anche dopo le condanne, in modo tale che quando i mafiosi usciranno dal carcere non avranno nessun margine di azione.
….DENUNCIA COLLETTIVA è questa la strada,si può fare!
La migliore notizia del giorno! Prego Rosalio di darle il massimo risalto possibile.
non conosco la storia di questo pentito. quale è la zona di Palermo dove chiedeva il pizzo? se santa maria di gesù vista l’appartenenza, mi chiedo quanti commercianti di santa maria di gesù ha aderito ad addiopizzo?
Bella notizia…sperando sia un incoraggiamento per tutti quei commercianti che ancora non hanno trovato il coraggio di denunziare…
E dopo aver eliminato il pizzo dai negozi…speriamo si inizi a lavorare per eliminare il fastidioso pizzo sulle automobili!!!!
Grazie a questi ragazzi, a queste grandi persone, il vento comincia a cambiare!! Ora più che mai bisogna sostenere sia Addiopizzo che i commercianti che vi si associano.
Siamo NOI i fautori del cambiamento, non qualcun altro!
finalmente!….sono solo delle merde….merde!
Una notizia magnifica, che spero possa convincere tanti altri negozianti a denunciare e a rifiutarsi di pagare l’odioso pizzo. Oggi più che mai è una scelta doverosa. I consumatori possono fare la loro parte acquistando i prodotti delle ditte che denunciano gli estortori e disertando i negozi di chi invece continua a pagare.