Stasera a Striscia la notizia si parlerà del Consiglio comunale
Nella puntata di oggi di Striscia la notizia, in onda alle 20:30 (replica alle 2:00) su Canale 5, si parlerà del Consiglio comunale di Palermo in un video dell’inviata Stefania Petyx.
AGGIORNAMENTO: il video realizzato dopo tre anni di indagini.
dobbiamo scendere in piazza e mettere sotto sopra la città. Questa gente se ne deve andare!!!! basta con queste porcate! basta! basta ! basta con i porci della gesip e partecipate varie! sono stanco di pagare sempre per non avere nulla!
Prepariamo un progettino!
Ho visto già il servizio della Petyx. E’ questo é vero autentico giornalismo di frontiera, che verifica fatti cose e persone.
Duemila complimenti alla Petyx. Una giornalista autentica.
Staminçhia!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ebbrava Stè, quando ogni tanto li lancio anch’io certi segnali mi danno del pazzo.
Ed adesso ( è gia da un po che lo dico) occhio alla differenziata. 😉
In provincia sono gia partiti alla grande, grandi manovre.
Ah, naturalmente … sono pazzo.
Visto il servizio faccio i complimenti alla Petyx.
Siamo proprio arrivati alla frutta,anzi spero che il sindaco e la sua giunta siano arrivati alla frutta,perchè lo schifo al comune di Palermo è ormai a livelli DELINQUENZIALI!!!!
Che se ne vadano a casa,e se non lo fanno da soli spero che la procura li metta tutti in galera,Gesip e compagnia bella.
Che SCHIFO!!!!E’ una vergogna pagare 400 euro al mese gente che dovrebbe fare un lavoro inutile a settimana…solo per una questione di voti!!!!
Al comune di Palermo sono arrivati alla frutta già da tempo…ma ancora sono li tutti belli strapagati per combinare queste porcate!!!
Mi chiedo soltanto perkè questi fatti debba scoprirli la Petix e non un organo ufficiale!!!
Faccio i complimenti alla petix…MENOMALE che lei c’è!!!!
Per settimana ho dimenticato a scrivere UN giorno a settimana…se non una mattina a settimana…se non un ora a settimana…Ma chi le ha viste mai ste persone che controllano i mercatini???????
Ok, qualcuno sa come come si denuncia il Comune? Come si denuncia il Sindaco? Come si fa una class action? Allora?? Da dove si comincia? Perchè nessuno muove un dito?
Calma calma, vi conosco bene, non farete niente. Vi scorderete anche questa. Come dice Luttazzi siete alla terza fase, ormai vi scivola tutto…
Teccà, fatevi 4 risate per un quarto d’ora:
http://www.youtube.com/watch?v=hKys3jTuvZo
Grande giornalismo
ricco di ricerca e dettagli
ma ha fottutamente ragione Annibale
siete siamo alla 3 fase,
nessuno farà nulla
dimenticherete dopodomani
dimenticheremo domani,
anzi forse qualcuno comincerà a fare fotocopie di un “Progettino” e si cercherà il santuzzo di turno!
Stanton, non si dice: “perchè nessuno muove un dito?”,
si dice: “gente io sto cominciando a fare questo, chi condivide mi segua”!
In quella tua ultima frase finale sta la fottuta di Palermo!!!!
Annibale, mi dispiace dirlo, ma temo che tu abbia ragione, non a caso il pezzo di luttazzi che tu hai citato, è andato in “onda” in rete, quindi l’hanno visto con tutta probabilità persone già informate, che le notizie e l’informazione se la vanno a cercare.
complimenti comunque alla petyx, ennesima conferma che il tesserino spesso serve per scrivere tamburini e veline di regim[segue nella cronaca]
Dopo dodici ore di fila di lavoro, torno a casa stremata e affamata, e mi tocca assistere all’ennesima ingiustizia, all’ennesimo scempio, sopruso, sgarbo, sfregio, sfottò, schiaffo morale e fisico da parte di una irresponsabile massa di porci.
Sogno un giorno di ordinaria follia, in cui una folla inferocita armata di senso civico e dignità, li vada a prendere, uno per uno, e li sottoponga alla pubblica lapidazione.
[…] a Rosalio. 0 persone gradiscono questo post.Mi […]
domani leggeremo reazioni di stupore e verrà descritto come un caso isolato.
magari!! purtroppo siamo circondati.
p.s. odio dirlo ma Annibale ha ragione, sono comunque pronta a cambiare idea.
ora voglio lo scaltro che dice che è colpa di orlando!!!
c’è sempre lo scaltro che dice che è colpa di orlando!!!
lui è furbo e ne sa più di noi, perche sa che, alla fine, è colpa di orlando!
intanto brava ancora una volta alla petix…poi mi trovo daccordo con sandra e un pò meno con annibale… a differenza di berlusconi, a cui molti ancora credono ciecamente, cammarata – a sentire tutti i palermitani, viene schifiato da tutti… boh, forse è stato votato a bolzano… anche i consiglieri comunali sono stati votati da qualcuno, e conosco molti di sinistra che hanno votato per l’amico assessore di questa legislatura o per l’amico che si portava in un partito di centrodestra… perchè si votano le persone e non i partiti…
Grande Petix,mi permetto di segnalarti un’altro argomento che in questi giorni e alla ribalta
ma come funziona la tabella H della Regione?? Rendicontano le spese sostenute oppure sono contributi liberi?
I risultati di queste azioni si vedono da qualche parte??
Grazie, ci sei rimasta solo tu…..
Si ma in tutto questo la magistratura che fa ???
Molti politici locali sembrano aver perfettamente compreso il meccanismo della finanza di progetto: utilizzano gli stessi flussi di cassa generati dalla intermediazione politica per finanziare l’acquisizione del consenso e la permanenza su una poltrona. In altri tempi avevano bisogno del finanziamento esterno (tangenti) per comprare prima il consenso e rimborsare poi, attraverso favori, appalti, ecc., le tangenti ricevute. E’ un approccio più “moderno” alla corruzione politica di sempre. Case famiglia, senza tetto, servizi essenziali, ecc. devono attendere perchè secondari a questi processi. Se tanta gente non vivesse nel bisogno, che bisogno avrebe di questo tipo di rappresentanza politica? Non chiamiamo però tutto questo democrazia!
perchè questo servizio non viene trasfuso in un esposto alla procura della repubblica?
La cosa che mi indigna è che solo adesso partiranno le indagini della procura. Queste cose siamo in molti a saperle da tempo. Forse le sappiamo tutti, magari non nei dettagli. Vedere il servizio mi ha fatto riflettere: non esiste chi controlla, chi indaga… se devono essere i giornalisti a farlo…
Mi dispiace, ma i magistrati se non si tratta di “mafia” (quella con la coppola) non fanno nulla o quasi.
Un incoraggiamento a Stefania, oltre che un sentito ringraziamento.
Riguardo alla Gesip: dove eravate la sera di giovedì scorso? A vedere annozero in televisione? Mentre a centinaia i dipendenti gesip minacciavano rappresaglie sotto palazzo delle aquile assediato? Io, a fronte del ricatto portato avanti dalla maggioranza (gesip o tarsu) mi sarei aspettato in un paese civile migliaia di cittadini inferociti, a protestare contro l’ennesimo tentativo di legittimare un illegittimo aumento.
Il problema è questo: va avanti solo chi persegue e difende i propri interessi in prima persona. I politici si limitano a sguazzare in questo stato di fatto, dove la maggioranza della gente continua a non essere presente e a delegare, a lamentarsi e a chiedersi come mai nessuno fa niente.
Stefania, aspetto un sequel. Tanto per evitare che il populista di turno della cosiddetta “sinistra” si senta in diritto di trionfare per questo splendido servizio. Purtroppo non sono casi isolati, nè hanno un colore, se non quello della vergogna…
Un colpetto anche a sinistra… ci starebbe bene.
brava Ste!
come sempre.
ma cosa bisogna fare per …cambiarla questa città?Certo il consigliere greco,il pres.drago sono “imputati” numero uno e con loro chiunque nella p.a. ha fatto si che i 7 progettini fossero approvati senza colpo ferire.Si! partendo dalle responsabilità mettiamoli pure al primo posto ma..
mi chiedo , chi “lavora” una giorno alla settimana per non fare praticamente nulla e prende uno stipendio certo lo farà per bisogno,per mandare avanti la famiglia,per tanti motivi tutti importanti e probabilmente condivisibili ma…ma che DIGNITA’ ha un lavoro così…niente da fare…tutti complici..tutti…
pequod
posso farvi una domanda?
mi chiedo:
quanti tra voi conoscevano questo sistema dei progettini?
@Stefania: Io lo conoscevo. Nell’ambito musicale, che ho da tempo abbandonato, ci sono a momenti tante associazioni quante sono i musicisti. Tutti o quasi alla ricerca del finanziamento, e del politico di turno. I più validi musicisti sono quelli che non partecipano. E’ un vero schifo. Bisogna arrivare a chiudere i rubinetti, comunali, provinciali e regionali. Innanzitutto.
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Spunto di riflessione: il dipendente Gesip, l’assoldato del progettino di turno ai mercati o allo spettacolo sono l’obiettivo vero del politico clientelista? Quanto ci guadagna l’impiegato Gesip, o il soldato scansafatiche rispetto al fiume di soldi che vengono stanziati? In percentuale. Quanto va in consulenza ogni anno alla gesip, o quanto si “fotte” il presidente dell’associazione X, rispetto al musicista che va a “lavorare” o all’impiegato precario, o al “custode” dei mercati?
La gente si accontenta delle briciole. Ed essendo mediocre la maggiorparte di loro, in fondo non può aspirare che a quello. Gli altri, le cosiddette eccellenze, o si accollano un call center, o emigrano.
CHE VERGOGNA ESSERE PARENTE DI QUEI POLITICI.
CHI LI CONOSCE LI EVITI E LI INSULTI.
A Palermo ci sono più associazioni che condomini, in tutti i campi. Vi è in Consiglio una delibera che dovrebbe regolamentare questo ingente numero di associazioni culturali e onlus con un albo ma nessuno ne parla. Oggi, infatti, entrmebe le tipologie si possono costituire con pochi euro all’agenzia delle entrate. Più saranno le associazioni e più questi politici potranno trasformare tanti piccoli proggettini in bei soldoni per le loro campagne elettorali. Non è possibile che la storia dei progettini non la conosca nessuno, quelle delibere di cui ha parlato la Petix avevano degli importi davvero importanti per non essere notati, ma nessuno si lamenta neanche i paladini della legalità all’opposizione. Come mai?
Io non sapevo nulla e ancora riesco a stupirmi (e a incazzarmi) per questi meccanismi che sprizzando fantasia da tutti i pori. Continuo a chiedermi perchè nessuno intervenga e cosa si possa fare da comuni cittadini. La class action? Lo vogliamo metter su questo comitato??
io sto cercando persone che formino con me una associazione che si costituisca per delle denunce mirate. Ad esempio: lo sapevate che un vigile urbano che non fa una multa incorre nel reato di omissione di atti di ufficio?
Insomma, da solo (come Annibale dice giustamente) non lo farò mai (paura? furbizia? Non so…) ma se siamo almeno una 50ina allora diventerebbe molto più difficile per loro metterci a tacere.
Da un anno a questa parte ho fatto più di 5 denunce (in maggior parte per abusi edilizi) e tutto è finito nel dimenticatoio e ora sono un poco stufo….
Comitati ce ne sono fin troppi. Mancano pe persone che si incazzano e tirano “le orecchie” a questa gentaglia. Troppi sono quelli che ci bagnano il pane, ma molti di più quelli che non protestano e di fatto acconsentono
ovviamente un plauso alla Petix. I progettini li conoscono e li conoscevano tutti quelli che hanno un associazione e che ansimavano alla ricerca di una regalia in tempi elettorali e non, per vedersi approvato un progettino e intascarsi quei 10.000 – 100.000 euro rubati alle casse comunali.
Cara Stefania, ora che hai incominciato, non puoi fermarti, devi sputanarli tutti. Il meccanismo clientelare e semplicissimo, quindi devi andare avanti, salire un gradino, e arrivare ai PROGETTI in via notarbartolo, quelli a 9 zeri, quelli che escono dall’assessorato regionale al turismo. Li si che c’è davvero da fucilarli tutti. Milioni e milioni finanziati per eventi mai realizzati!!!!!
Sicuramente i progettini li hanno fatti anche tanti altri consiglieri comunali, ma intanto, in attesa di accertare responsabilità penali, possiamo chiedere le spiegazioni o le dimissioni ai consiglieri Greco e Drago su questo sperpero di denaro pubblico.
La campagna stampa del Corriere e di Repubblica sulla “casa al colosseo” ha portato alle dimissioni del ministro Scajola.
Chi sono i giornalisti o giornali che intendono portare avanti questa inchiesta sui “progettini del Comune di Palermo” a parte striscia e la bravissima Stefania Petix?
Grazie mille a Stefania Petix!!! Per le sue denuncie e il grande lavoro che fa. Credo ancora che si possa cambiare questa città e questa regione perché ci sono persone come lei.
BRAVISSIMA STEFANIA… SEI L’ORGOGLIO DI QUELLA PALERMO PULITA, UNA GIORNALISTA VERA……
COMPLIMENTI E…… NON AVER PAURA DI NESSUNO ;-)))
Parlo di un comitato che porti avanti la Class action, se quelli già esistenti non l’hanno ancora fatto farebbero meglio a sciogliersi!
domanda per stefania petyx: ma il progettino “panelle e crocchè” è la sitcom di serverstudio???
D’accordo con Libero (non il giornale). Vedremo se hanno coerenza i giornalisti di repubblica e del G di Sicilia. Vediamo se fanno nomi e cognomi. Soprattutto vediamo se i consiglieri e il sindaco chiederanno le dimissioni degli scagliolini palermitani (o forse sarebbe meglio chiamarli scagghiunini)
purtroppo la class action non serve a nulla. Non sai, ad esempio, che contro le P.A. non si può fare?
Le leggi sono sempre più a tutela di questo sistema. Occorre ormai il furore
voglio dirvi una cosa , purtroppo tra tanti che provano vergogna o sgomento c’è una buona fetta di ragazzi che non hanno esitato a mettersi in fila presso le segreterie politiche di questi personaggi, e ora fanno i moralisti solo di convenienza.
Vergogna mi vergogno di essere concittadino di questi ragazzi che molto spesso hanno la doppia personalità.
E’ questa la cosa più triste, Avatar. E hanno anche il coraggio di lamentarsi dei politici.
@Massimo Merighi e Stanton:
ma mi spiegate che cosa c’entra la class action?? I problemi evidenziati dalla Petix, così come tutti quelli che affliggono Palermo hanno natura PENALE.
Tuttavia, per una oscura ragione, la procura Panormita, tanto solerte ad indagare quando c’è la possibilità di vendere coinvolto un personaggione (che ne so tipo dell’utri) sembra dormire smvhr quando i reati vengono commessi sotto il suo naso.
Ma scusate: il capo dei Vigili Urbani di Palermo dichiara candidamente in TV che esiste “un compromesso” tra il comune e posteggiatori abusi (quindi la malavita) e nessun magistrato si sveglia e lo convoca per sapere, almeno, i termini dell’accordo? Vi pare una cosa da paese civile?
Oppure: il presidente dello IACP dichiara alla Iene che devono essere gli inquilini a farsi valere quando gli prendono la casa e nessun magistrato si alza e gli fa notare che ha appena dichiarato di avere commesso 2 reati gravi? (omissione di atti d’ufficio ed istigazione alla violenza)
E potrei continuare! Quindi il problema non è “il comune di Palermo” o i politici corrotti ma tutto il Sistema Amministrazione-Magistratura. Se la magistratura facesse il suo lavoro, un consigliere come Drago ci penserebbe 1000 volte prima di presentare 7 progetti uguali. Se lo fa è perchè è sicuro che tanto nessuno gli dirà o farà mai nulla. E non mettete in mezzo le leggi pro-berlusconi perchè qui non c’entrano nulla in quanto esistono già oggi tutti i mezzi per indagare/rimuovere/punire i responsabili ma non vengono applicati.
.. e pensare che quello se ne va in giro col camper e la coppola alla francese (mii che si sente toco) a denunciare un giorno le scaffe e un giorno la munnizza.
Giornalismo di trincea.
SCHEFè
Stè, il sistema dei progettini a Palermo lo conosce chi deve conoscerlo, e sono in tanti ( lo avrai capito facendo il pezzo).
Il problema è che molte volte non se ne conoscono le particolarità.
Tu hai beccato quelli perchè sono 7 uguali, ma quanti non se ne beccano perchè unici ma .. assolutamente inutili?
Spesso chi li presenta viene istruito a dovere su come fare visto che lui non ne ha la minima idea.
Stefania è un mito
Complimenti a Stefania Petix!
Una domanda che viene spontanea…che cosa succederà ora??
Passeranno un paio di giorni e tutto verrà dimenticato??
C’è qualcosa di legale da fare per cacciare via ste merde!!??(mi scuso per la parola m… ma era l’unica piu’ consona per questi personaggi!!!)
Veramente ieri, dopo aver visto il servizio di Stefania, sono andata a cercare della info e diversi comitati hanno fatto class action contro i comuni, compreso quello di Milano per il degrado dei Navigli. Qui trovate qualche esempio di quelle in atto. Direi che gli strumenti ci sono!
KK: considerato che dal punto di vista ‘legale’ non si muove nessuno, anche se ci sono tutti gli estremi, cos’altro rimane alle vittime, cioè noi, se non una cosa come la class action? se ci sono altri strumenti usiamoli ma qualcosa bisogna fare!
volevo dire qui http://www.classactionitalia.com/in_corso.php..prima avevo dimenticato il link! 🙁
@stanton
D’accordissimo con te,perchè non fare tutti una causa comune al “comune”?
E presentare una denuncia collettiva a Strasburgo così finalmente finisce la marea di soldi che arriva dall’Unione Europea?
C’entrano o no i continui finanziamenti dall’Europa?
KK, inutile dirti che condivido le tue parole fino all’ultima, anzi, me le hai tolte di bocca.
In pratica hai detto per esteso quello che avevo sintetizzato in pillole e che riporto di seguito:
— “Vedere il servizio mi ha fatto riflettere: non esiste chi controlla, chi indaga… se devono essere i giornalisti a farlo…
Mi dispiace, ma i magistrati se non si tratta di “mafia” (quella con la coppola) non fanno nulla o quasi.” —
Non insistere, stanton. La class action non c’entra. Non si può fare contro le pubbliche amministrazioni. In quella lista non troverai alcun ente locale, comune o provincia o regione che sia.
Occorrerebbe da un punto di vista penale, come dice bene KK, che la procura faccia il suo dovere, e non solo a seguito degli interventi di scalpore di striscia. Se la procura facesse il suo dovere, come la corte dei conti, ci sarebbe poco lavoro per Stefania. Dunque dobbiamo continuare a sperare che ci sia una stefania che sollevi i casi. E’ vergognoso.
scusate l’italiano sgrammaticato, please
Goku, di chi parli? chi è costui? Chi è questo del camper e della coppola in “trincea”?
E invece insisto…oppure ho le allucinazioni! http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_15/codacons-class-action_f0dbd054-01db-11df-866a-00144f02aabe.shtml
Intanto Stefania i miei complimenti.
Il “sistema dei progettini” o dei progetti dell’ingengo è uno strumento usato in ogni contesto pubblico. Serve per superare le gare di affidamento dei servizi. E’ prassi comune conosciuta a chiunque abbia a che fare con pubbliche amministrazioni.
Ma è anche uno strumento operativo che consente di realizzare delle attività oltrepassando la farraginosità del sistema burocratico che in molti casi impedisce la realizzazione delle cose.
Non credo sia un reato, e non credo nenahce sia un reato penale.
Peraltro sono spese cosi tantissime risorse pubbliche e non sempre e soltanto sprechi.
Io non credo che il problema sia lo strumento. Perchè a ben vedere anche la gare possono essere facilmente taroccate, e sopratutto quelle con una valutazione di merito della commissione (che sono la maggior parte), e partecipando alle gare ne ho viste di tutti i colori.
La burocrazia è un grande strumento in mano alle commissioni che possono facilmente eliminare per vizi di forma chiunque vogliono e premiare chi decidono loro, se vinci una causa ti rimborsano le spese materiali di partecipazione (le marche da bollo) per cui le aziende che subiscono soprusi (ed è prassi ordinaria) difficilmente trovano soldi, tempo e voglia di fare ricorso, anche per non preludersi future opportunità.
Io credo che il problema sia strutturale. Occorre entrare nel merito delle cose oltre che nel metodo. E per questo trovo le reazioni di indignazione un po’ lacrime di coccorillo.
Ma secondo voi se qualcuno si fosse preoccupato del problema rifiuti a Palermo oggi avremmo la città in queste condizioni?
E se qualcuno si fosse occupato della gestione dei miliardi di euro dei fondi strutturali per la Regione Sicilia saremmo ancora in questo stato di arretratezza saremmo dopo tutti questi anni nel dubbio privileggio di essere obiettivo 1? Assisteremmo a queste continue restituzioni di risorse all’Europa? Mentre noi parliamo (siamo nel 2010) il POR 2007/2013 di fatto non è ancora partito. Significa che abbiamo un ritardo di tre anni che potrebbe trasformarsi nella perdita dal 20% al 50% delle risorse. Si tratta di miliardi di euro.
Per Palermo trionfa da giorni una grande campagna di comunicazione TerraOmnia, non si capisce cosa pubblicizza, ed io non capisco a cosa serva. Comunque sia pensate sia gratuita?
Sono solo alcuni esempi buttati li a caso di cose che non si può non vedere, sulle quali meriterebbe di interrogarsi, di porre domande di accendere dubbi.
Allora il servizio di Stefania le fa onore, ma ancora una volta non fa onore a noi cittadini (e qui mi sento in sintonia con Massimo Merighi), pronti si a lamentarci ma non ad utilizzare un minimo di bene dell’intelletto. E meno che mai ad agire. (con le dovute eccezioni naturalmente)
Pasolini più di trenta anni fa scriveva: “Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero.”
Adesso grazie a Stefania abbiamo la prove, ma di fatto non è cambito nulla perchè non potevamo non sapere. Facendo semplici collegamenti. Ponendoci semplici domande.
Che poi le risorse vengano utilizzate per pagare i vigilanti dei mercatini di Palermo con 7 progettini uguali, oppure spese per pagare le migliaia di LSU che hanno dissanguato negli ultimi decenni i bilanci degli enti locali, cosa cambia?
Dobbiamo imparare ad entrare nel merito delle cose assumendoci la responsabilità di pensare indipendentemente dai servizi (ribadisco splendidi) di Stefania Petix, delle Iene o di chiunque altro.
Solo dopo potremo recuperare il diritto all’indignazione. Oggi credo abbiamo perso anche quello.
E quindi? Questa è un po’di filosofia…nella pratica cosa vogliamo fare?
@Giovanni Callea:
Ti sfugge qualche passaggio: quello che evidenzia il servizio non è tanto lo spreco di denaro pubblico (cosa alla quale siamo ahimè abituati) ma la totale sfacciataggine con il quale lo si faccia. Vedi, a Torino, città dove pure usano i progettini, se un consigliere avesse voluto fare il furbo avrebbe per lo meno preso precauzioni (non consegnare lo stesso giorno, cambiare quantomeno le prime pagine, 3 progetti e non 7…) e così via. Anche lì sarebbe stato da sanzionare però per lo meno si sarebbe detto “ci ha provato”. Qui no. La cosa è fatta alla luce del sole, con la tacita approvazione di tutti. E questo fa rabbia!. Nessuno contesta i progettini in quanto tali. E il fatto di “recuperare il diritto all’indignazione” non significa un fico secco: se chi è pagato dallo Stato per vigilare prima e sanzionare poi (funzionari comunali prima e procuratori della Repubblica poi) non fanno il loro loro allora è anche inutile essere indignati! Ed è inutile dire che dobbiamo essere noi cittadini a fare e bla bla bla perchè non abbiamo alcun potere! Il discorso dei progettini (prima si chiamavano in altra maniera) esiste da anni, da prima di Cammarata! Come mai nessuno è mai andato a controllare? E se anche dopo una denuncia (un servizio giornalistico è una denuncia a norma di legge perchè il PM ha notizia di reato e DEVE agire) non succede assolutamente nulla, cosa posso fare io da cittadino “legalmente indignato”? Gli spacco la faccia? non voto? cosa faccio?
P.s. ti consiglio di ascoltare una vecchissima canzone di E. Bennato “Tira a campare”….
Stanton, le cose in giurisprudenza non sono mai così nere o bianche.
Le class action contro le pubbliche amministrazioni hanno lo scopo di garantire il cittadino-utente da qualsiasi violazione dei parametri di qualità del servizio pubblico, a prescindere dalla natura pubblica o privata del soggetto che lo eroga.
Ma l’azione non può essere intentata per ottenere il risarcimento danni.
A tal fine restano fermi i rimedi ordinari.
Dunque è praticamente inutile come strumento, se non per azioni che possano in seguito coinvolgere i vari soggetti gravati illegittimamente di un danno, per adire singolarmente le vie legali per le vie ordinarie ed individualmente.
Comprì?
Staremo a vedere gli esiti del Codacons… lì c’è scritto solo che hanno notificato una diffida preliminare. I giornali tempo fa, quando organizzammo una procedura collettiva per l’aumento tarsu la chiamarono impropriamente class action. I giornali cosa vuoi che ne sappiano?
Io credo che in tali forme le cose annunciate dal codacons (si parla di ricorsi al tar, che possono essere collettivi, cosa diversa dalla class action) potrebbero essere anche validi, ma potrebbero, se impostati sotto forma di class action (cosa di cui dubito) essere dichiarati inammissibili.
Ma staremo a vedere.
CMQ nel nostro caso non ha alcun senso parlare di class action. Si tratta di azioni penali e i giudici possono già agire a seguito della “notizia di reato” appresa da parte del servizio di striscia.
A noi tocca attendere gli esiti (procura e corte dei conti).
Molto più produttivo sarebbe invece una “class protestion” (neologismo) per indicare l’importanza di attyivarsi in tanti per recriminare anche in piazza i propri diritti, con scioperi, manifestazioni, e chi più ne ha più ne metta. Ma ognuno si tira u suo… come si dice (solo) da noi.
La burodinosaurocrazia borbonica sarebbe impallidita davanti a cotanta arte del governare…altro che bizantinismi…quà siamo all’eccellenza , ovviamente in negativo, della gestione dei soldi pubblici. Cosa commentare ? Cosa dire ? Come si può solo accennare di discutere di democrazia partecipata, di impegno politico di tutti, di educazione civica del cittadino, dei suoi diritti e dei suoi doveri….????
Annichilito, non c’è nulla da aggiungere e chi vive a Palermo e si sceglie questi amministratori, se li merita e se li tenga. E si tenga pure la munnizza….
@ Giovanni Callea: hai presente l’ufficio grandi eventi? Cosa ne pensi di quanto si è fatto in quella sede per progetti e progettini, o progettoni come nel caso di Kals’Art?
Io non ricordo di avervi partecipato. Ricordo invece che ogni musicista (miei colleghi) munito di propria personale associazione, o peggio al soldo di qualche associazione più o meno blasonata) se opportunamente raccomandato, aveva accesso alle briciole.
Per non parlare di quelle che avveniva col Teatro Massimo… peccato che ancora stefania ai tempi giocasse con le compagne di scuola… avrebbe fatto tremare i muri del teatro, già pericolanti ai tempi.
Vogliamo dire piuttosto che ci dovremmo auspicare tutti la chiusura ermetica totale e definitiva dei rubinetti pubblici per attività che potrebbero benissimo sussistere senza tali contributi. Nella libera logica del mercato. Dove chi vale lavora e i mediocri… si cercano un lavoro diverso.
Mi dirai ma la cultura… Ti rispondo: bella cultura!
Che dignità!
penso che nessuno di noi fa nulla perchè semplicemente siamo ancora lontani dal punto di rottura…storicamente siamo sempre stati in grado di sopportare situazioni terribili. Vero è che forse non sono applicabili gli schemi del passato perchè è cambiata la consapevolezza e l’informazione ma…ne siamo sicuri?
Peggio ancora è che sappiamo che quando arriverà quel punto…e succederà qualche cosa di traumatico, la eventuale soddisfazione di “avere fatto giustizia” durerà pochissimo e non saremo noi a cogliere i frutti…in fondo questa storia è già successa nei secoli dei secoli…
AMEN
lo so che il mio sembra un messaggio qualunquista da uomo della strada ma…intanto ogni giorno succedono cose peggiori e il limite dell’indignazione si sposta sempre più in là…mi sembra di cogliere un senso di “si salvi chi può…finchè dura è fortuna…”
fino a quando la faremo durare?
Stefano, io sono completamente d’accordo con te… l’AMEN era confermativo. mani pulite insegna
…e allora aspettiamo…
SPIEGATELO AD UN BAMBINO,
COSA DIRESTE?
Il Servizio della Petyx ci ha insegnato che:
1—->>> è stato fatto “spreco” delle preziose risorse economiche del comune di palermo (SOSTANZA);
2—->>> sono state eluse le procedure di legge che prevedono la pubblicazione di bandi pubblici per l’erogazione di servizi, è stato abusato l’uso della “OPERA DELL’INGEGNO” per forniture di servizi per i quali nessuna Opera dell’Ingegno si è resa assolutamente necessaria (FORMA).
–
Ma perché parlare tanto per una semplicità di evidenza a dir poco disarmante ? A volte a leggere i commenti dei post su Rosalio mi sento nel lettino dello strizzacervelli, quello che non gliene frega niente che tu guarisci seno’ lui come guadagnerà?
–
Dopo quel servizio mandato in onda sul territorio nazionale, la Magistratura, per il proprio compito istituzionale, DEVE, D-E-V-E avviare domani mattina le indagini ascoltando i funzionari che hanno firmato gli atti amministrativi (delibere di approvazione progettini) che hanno consentito al comune di dare soldi a quelle associazioni.
Stessa cosa DEVE, D-E-V-E fare la Corte dei Conti per lo sperpero di danaro pubblico (chiamasi danno erariale).
PUNTO!
Cosa potete fare di concreto tutti voi commentatori di Rosalio, oltre che commentare e domandarvi, in maniera ossessiva, “cosa posso fare”, sentendovi in colpa per non aver ancora trovato la soluzione e l’azione ideale per potere contribuire alla soluzione del problema da individui dotati di forte senso civico e alti livelli di indignazione ?
Mandare email/raccomandate/lettere a centinaia alla Magistratura e alla Corte dei Conti e ai Giornali, ai blog, (cioè fare scruscio forte), pretendendo che vengano avviate le indagini domani mattina per fare luce su questi eventi perchè sono state eluse le procedure di legge per l’erogazione dei servizi erogati e perchè sono stati sperperati soldi pubblici dei contribuenti.
E che ci vuole, un convegno mondiale di intellettuali per capirlo……!
Che cazz…………
Mi sento sempre più nella città del “girare intorno alle cose”! Quasi quasi mi vien da pensare che molti commenti siano scritti dagli stessi che hanno firmato gli atti amministrativi (che hanno consentito di dare soldi alle associazioni per quei progettini) per sviare dalla linea d’azione collettiva ideale e più efficace per rendere giustizia a questi eventi sgradevoli riportati dalla Petyx.
L’indignazione non si esprime solo scrivendo un commento su un blog. Si esprime facendo sentire il proprio respiro sul collo delle istituzioni, mitragliate di email e lettere gli uffici della Magistratura, Corte dei Conti, Sindaco, ecc.. questo fanno nei paesi civili, scendiamo in piazza, organizziamo una manifestazione per lo sperpero di danaro pubblico, queste sono le cose da fare. Questo fanno nei paesi “Civili”. O forse molti di voi sono molto impegnati per fare cio ?
😉
sandra 10 e lode
Brava Sandra! E, con l’occasione, chiedete pure ai magistrati che altro dovrebbe commettere un sindaco (quello dello skipper e della mancata querela a Galioto) per subire un provvedimento di condanna penale e al risarcimento danni che non demotivi ulteriormente coloro che si ostinano a credere nella legge.
sandra, brava!
@KK
non è mia intenzione polemizzare con te. Però e proprio il tuo approccio il problema. Il punto è che non dobbiamo essere assuefatti dallo spreco, ma interrogarci ogni volta che ne sentiamo l’odore.
Il mio intervento è stato forse poco chiaro. Io credo che indignarsi in occasione dei servizi si stefania petix con una città che ci crolla sotto i piedi sia parte del problema. Dobbiamo indignarci sempre e non solo quando un altro (nella fattispecie Stefania) fa il suo dovere. E rispondere con azioni concrete all’indignazione che altrimenti divente inutile esercizio di stile.
@Massimo Merighi
anche nel tuo caso fuor di polemica la mia risposta. Peraltro rispetto il tuo impegno e ritengo che in termini di senso civico quanto hai fatto sulla questione tarsu sia molto importante.
Io sono il progettista ed il coordinatore di Kals’art, anno 2004 e 2005. Con risorse tutto sommato esigue siamo stati considerati nel 2005 a detta degli addetti ai lavori il terzo festival dopo Umbria Jazz ed Arezzo Wawe (solo che il primo aveva 30 anni di storia e 5 milioni di budget ed il seocndo 20 anni storia ed un pao di milioni di budget). All’interno del programma da me firmato ogni concerto è stato pagato il giusto (non a caso chi viveva a Palermo in quegli anni ricorda decine di spettacoli). La rassenga stampa è a fine manifestazione era 12 tomi. Erano banditi dal nostro ufficio i promoter e le intermediazioni, e nel caso degli spettacoli locali coputavamo i prezzi sulla base dei compensi per artista (quindi ricarichi ridicoli per le associazioni). Nel programma Kals’art e Kals’art fringe nessuna pressione politica è stata mai accettata (cosa che ancora oggi mi regala tante, da me apprezzatissime, atipatie, peraltro anche di blasonati parlamentari regionali). Avevo creato uno staff di LSU, che si stava formando, nelle mie intenzioni per potere gestire un giorno il tutto con risorse interne all’amministrazione. (tutto questo dopo due anni è stato smontato)
L’ufficio grandi eventi gestiva in quegli anni circa 13 milioni di euro. 1.000.000 costava kals’art (e dentro devi mettere una serie di sprechi inutili di cui sono convinto anche io voluti dal direttore artistico).
Ma abbiamo generato tanto indotto e tenuto una città viva. Nel 2005 abbiamo raccolto circa 160.000 euro di sponsorizzazioni vere, cioè soldi o cambi merce (Peroni, Alitalia ecc.). Sponsor che evidentemente hanno riconoscuto il valore del progetto. I concerti li producevamo direttamente noi staccando i biglietti aerei e pagando i cachè agli artisti con il risultato di pagare artisti internazionali a cifre ridicole.
La comunicazione che ha inondato la città fu un cambio merce (il comune non sborsò una lira).
Alcune domande legittime che nessuno si è mai posto. Perchè dopo 2 anni di successo nel 2006 è cambiato il coordinatore? I kals’art degli anni successivi 2008/2009 sono stati fatti? e se si chi ne ha avuto notizia? Come sono stati spesi i soldi?
I soldi di kals’art servivano a fare quel festival, bello o brutto è stata acquistata dalla città una cosa. Io sono stato chiamato fuori per consulenze in ragione di quell’esperienza perchè ti garantisco che quel risultato è stato un grande risultato. Solo 2 anni prima Siracusa organizzo ortigia festival una manifestazione da 5 milioni di euro che fu un disastro. (poi possiamo discutere se è meglio spendere i soldi per fare un festival o per costruire asili nido, ma è altra questione).
Ma la domanda delle domande con gli altri 12 milioni cosa è stato fatto? Cosa è stato comprato? Non Kals’art visto che ho preteso ed ottenuto che nel programma kals’art entrassero solo concerti e progetti scelti e contrattati da me e dal mio staff.
Teatro Massimo. personalmente (è ho lavorato lì 4 anni) credo che le fondazioni liriche vadano chiuse, sono un sollazzo che i poveri pagano ai ricchi, se pensi che ogni cittadino italiano paga 6 euro l’anno per le fondazioni liriche che poi erogano un servizio culturale di cui godono 5000/6000 spettatori l’anno. Il tutto garantendo a 300/400 dipendenti livelli di privileggio intollerabili.
Io non credo più alla retorica della cultura e come te sono convinto che andrebbero chiusi tutti i rubinetti. Se un concerto fa paganti bene altrimenti l’artista vada ad esibirsi altrove. E se non fa paganti cambi mestiere.
Quanto avvenuto in città negli ultimi 20 anni non è stata cultura, al massimo intrattenimento (kals’art incluso).
Poi occorrerà riflettere su un progetto culturale per la città. Perchè la cultura è la nostra dimensione sociale e va coltivata; accanto a questo occorrerà riflettere su un progetto di mobilità, un progetto di risanamento ambientale, una politica sull’energia, sugli asili, sul turismo ecc.
Insomma occore un progetto per Palermo. O alle indignazioni segue questo oppure stiamo perdendo tutti tempo.
@Sandra
Qui non è una questione di magistratura, che tu lo creda o no non è un reato quello che è stato commesso. Un dirigente ha ritenuto sette progetti rispondenti ad una esigenza che aveva. Era nelle sue facoltà ed ha deciso. Non può essere punito ha agito in buona fede. I sette presidenti di associazione sono sette amici. Uno ha avuto l’idea e l’ha suggerita agli altri. Legittimo e legale, erano talmente amici che uno li ha consegnati per tutti. I progetti erano utili e rispondevano ad una esigenza reale e sono stati adottati. Esisteranno decine di disabili che testimonieranno come l’assistenza ha reso per loro in quei mesi la città più amica. Semmai andrebber rifinaziati. Fine delle trasmissioni.
Ricordo a tutti che l’Amia è in bancarotta e gli amministratori se la spassavano a Dubai. E sono tutti a piede libero. Soprassiedo sugli altri recenti scandali cittadini.
Se la buttiamo sulla legge non c’è modo di uscirne, ed anche se le migliia di mail sortisseso qualche effetto stiamo parlando di una goccia nell’oceano.
La regione ha approvato il bilancio, e con esso la tabella H. Che in linea di massima non è altro che il festival dello spreco. Milioni di euro buttati al vento. Solo che è a norma di legge (esssndo una legge). Ed allora che si fa? Non ci indignamo?
SI potrebbe scrivere un libro per ogni voce di spesa della tabella H. E li sono milioni di euro.
Dobbiamo spostare il baricentro, e farne una questione di bene comune. Non concentrarsi sul particolare ma afforntare il progetto di città che vogliamo.
Io sono incazzato perchè ho una figlia di sei mesi e non esistono asili nido.
Sono incazzato perchè l’immonidzzia ci sta sommergendo.
Sono incazzato perchè la sola soluzione trovata allo smog in città è quella delle targhe alterne come avveniva 30 anni fa.
Sono incazzato perchè non c’è un progetto per la città e perchè le uniche volte in cui qualcuno si interessa per il bene comune è quando viene reso pubblico in televisione un momento di malcostume.
Come se privi del certificato televisivo lo sfacello non fosse evidente. Come se il malcostume fosse la goccia che ha evidenziato Stefania e non l’oceano nel quale stiamo annegando.
La questione è di una semplicità estrema: il dirigente risponde al politico che risponde all’elettore, l’elettore conferma il politico che nomina il dirigente, e la nave va nella notte tra le nebbie fino a quando si scontra con un iceberg e affonda.
Condivido Giovanni che ho avuto la fortuna di conoscere grazie a SoleXp (è giusto rendere i meriti).
In merito alla class action o a movimenti tellurici contro questa defunta amministrazione, io personalmente sono molto vicino ai ragazzi di MuoviPalermo che, mi sembra, stiano urlando (a volte contro il vento) il disagio e la vergogna di sentirsi palermitani già da diversi mesi, ma con la voglia e la forza di cambiare le cose.
Invito, chi se la sente, a cercarli e ad unirsi a loro. Li ho conosciuti di persona e mi sento davvero vicino alle loro iniziative; pur non essendo palermitano sento che questa città mi sta maledettamente entrando dentro. Ammiro la vostra intelligenza, detesto lo spreco che si fa di essa.
Vi vorrei uniti, decisi, contro questo sistema che vi ingabbia, ci ingabbia.
1.000.000 di euro in confronto a 13.000.000 sono bruscolini, d’accordo, ma ti vorrei far notare che le uniche finalità per cui i soldi pubblici dovrebbero essere stanziati, in ambito artistico, specialmente in una regione al palo come la nostra, dovrebbero essere quelle del sostegno alle attività colturali locali e al loro sviluppo. Noin certo con criteri “arbitrali”, ma con logiche regolamentazioni che stabiliscano criteri validi per tutti oggettivamente. Criteri di accesso al credito per l’acquisto di strumenti e per l’investimento nella propria attività, di sostegno alla formazione (borse di studio), di incentivo all’esportazione dei nostri prodotti culturali e dei nostri talenti, che eliminino il “divide” che ci caratterizza in quanto isolani e isolati, soprattutto per i trasporti costosi che ci rendono poco competitivi nei confronti di tuti gli altri italiani.
Contributi alle spese di produzione e di viaggio dei propri spettacoli, se inseriti nelle programmazioni artistiche extraisolane e internazionali…
Invece continua ad essere a discrezione di qualcuno come si debbano spendere i soldi pubblici, che sia un politico, un dirigente, un direttore artistico o un progettista o un coordinatore.
Senza alcuna polemica personale, ci mancherebbe (qui prodest?).
Continuo a dissentire sul fatto che non si consideri un abuso o peggio un reato il fatto che il politico o il dirigente di turno possano decidere cosa fare del denaro pubblico senza che vi siano bandi, pubblicità relativa e pari opportunità.
In quel modo solo chi è amico degli amici rientra nel privilegio. Non vi è libero mercato, non vi è concorrenza e prosperano i parassiti, come quelli che abbiamo visto nelle interviste. Senza contare quanto sia diseducativo anche nei confronti di questi ultimi tutto ciò: le sentivi le risate beffarde allusive al clientelismo preelettorale?
Non è la goccia che scandalizza. Chi vive in un mare di merda quotidianamente può solo sperare che quella goccia sovraesposta mediaticamente possa creare chissà quale presupposto per una presa di coscienza maggiore e, chissà, per una auspicabile compattazione dell’opinione pubblica.
Reato o non reato, il vero scempio consiste in questo sistema, che prevede l’erogazione di soldi pubblici senza criteri trasparenti e senza che si possano davvero avere pari opportunità, la premessa unica possibile per la meritocrazia.
Io durante il tuo Kals’Art orgnizzavo una stagione di concerti Jazz (senza soldi pubblici) in un locale di Palermo. Una rassegna che ancora oggi molti rimpiangono, finita prematuramente sia per via della volontà dell’amministrazione di essere troppo pignola nei controlli del locale (la burocrazia è la peggiore e più efficace delle armi nelle mani di chi amministra) sia per via della impossibilità di competere ad armi pari con altre realtà che invece partivano avvantaggiate dal finanziamento pubblico.
In quel periodo, grazie a quella rassegna di musica quotidiana, a Palermo gli artisti locali sembrava stessero rinascendo. C’era vitalità. Ma chi gestiva i soldi pubblici nemmeno sapeva, forse, della nostra esistenza.
Per passare dalla lamentela (che non mi appartiene) all’azione, ti invito ad un incontro che si terrà sabato prossimo presso la tenda del Movimento Per Palermo (http://www.perpalermo.it). Giovanni Nanfa curerà l’incontro che si prefige un confronto ed un dialogo progettuale e propositivo sulla cultura a Palermo con i portatori di interesse e la cittadinanza. Premessa per stilare le linee condivise di un progetto di rinascita per Palermo, in quella occasione sotto il profilo culturale.
Io purtroppo non potrò esserci (ho un concerto fuori Palermo), ma raccomando a tutti di essere presenti. Anche tu, con la tua esperienza, potresti offrire il tuo contributo, volendo.
(PS se avessi voluto stai tranquillo che avrei partecipato anch’io al Kals’Art, trovandomi la raccomandazione; come avrei potuto farlo in tutte le altre occasioni in cui si va avanti a progettini. A differenza di molti altri forse oggi continuerei a fare il musicista di professione. ma mi fa troppo schifo! non parlo, come in genere fanno in molti a Palermo per invidia: la volpe e l’uva. Mi fa veramente schifo e credo che un artista non difende la propria dignità, nè umana nè artistica, se si lascia muovere da queste logiche). Forse mi sbaglio.
orrore, prima faccio il fico col latino e poi rileggo “qui” al posto di “cui”… è ora di dormire! 🙂 ‘notte a tutti
@Giovanni Callea
le recenti normative sull’ordinamento degli enti pubblici hanno punti chiari.
E disegnano responsabilità ben precisi per dirigenti e responsabili dei procedimenti. Delimitano i confini tra competenze e responsabilità del dirigente e del rappresentate politico dell’istituzione nell’espletamento dell’attività amministrativa.
Non è il caso di snocciolare in questo contesto quali potrebbero essere le incongruenze tra quanto approvato in quelle delibere e quanto previsto dalle leggi che regolamentano l’azione amministrativa dell’ente pubblico (es.: efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, obbligo dell’applicazione delle procedure di bandi pubblici o trattativa privata per l’acquisizione di beni e servizi, principi di economicità al quale deve tendere l’azione amministrativa,…).
Capisco che tu hai lavorato per l’amministrazione comunale e che sai un po’ come funziona la macchina comunale, ma chi firma un atto amministrativo (delibera, determina dirigenziale) ha delle responsabilità, per legge, che tu consulente non avrai mai. Tu non conoscerai mai (forse se ti sforzi come si è sforzata la Petyx) un atto amministrativo così come lo concepisce e lo porta alla luce un funzionario o un dirigente pubblico.
L’adozione della procedura dell’opera dell’ingegno non si puo’ applicare ad un servizio che prevede il controllo dei mercatini rionali. Dove sta l’ingegno ? E poi perchè la proposta arriva da fuori con una proposta di progetto e non è il comune a chiamare a bando pubblico eventuali fornitori di servizi, visto che l’esigenza è comunale ?
Si puo’ applicare (l’opera dell’ingegno) ad un servizio o bene che per la sua unicità, finalità, brevetto o carattere innovativo non trova pari nel mercato.
Spezzettare un progetto in 7 solo perchè forse, e ripeto forse ma mi sbagliero’ sicuramente, così si possono bypassare le soglie minime per l’adozione della procedura di bando pubblico ?
Giovanni…… ti dico che non vorrei affatto trovarmi al posto di chi ha firmato quegli atti semmai un domani dovesse essere avviata un indagine approfondita di organi preposti al controllo dei conti o organi giudiziari.
@massimo merighi
quindi come vedi concordi con me che è un problema di progetto. se non c’è quello ognuno è autorizzatoa fare quello che vuole (che poi è quello che succede a Palermo) in alcuni casi anche nella massima buona fede come è accaduto per me ocn kals’art. Che è un progetto all’intenro delle regole e ben fatto, ma che alla lunga concordo con te siano stati soldi buttati via.
E credo anche io che questa città abbia bisongo di regole e che nella politica culturale (ed in generale) non ce ne siano.
Non credo che andrò all’incontro perchè ne ho fatti troppi di inconti progettuali, e francamente sono un pò disilluso. Appogerò sinceramente ed attivamente qualunque iniziativa concreta dovesse prendere forma.
@giovanni
Sono d’accordo su tutto, solo che la questione è che se poi dimostrano che per legge erano in regola che si fa? Non so e non ho le competenze per giudicare, ma ne abbiamo viste di tutti i colori. Report, il programam della gabanell ogni settimana mette in evidenza di tutto di più e pure cosa cambia?
Il problema è che per quanto siano brave la Gabanelli, la Petix e tutti gli altri siamo noi cittadini a dovere cambiare la nostra prospettiva di delega in bianco.
no, non concordo. non ritengo sia una questione di progetto. ritengo che per la cultura in particolare, ma anche per qualunque altro ambito, non si debbano pagare servizi con i soldi pubblici se non attraverso meccanismi di trasparenza di pari opportunità, di competitività fra i soggetti erogatri di servizi.
nel caso della cultura, poi non rinvengo alcuna necessità della spesa pubblica per finanziare spettacoli o associazioni. i soldi andrebbero spesi a vantaggio dei singoli artisti e operatori, con criteri chiari e pubblici, per l’accesso al credito, per i rimborsi dei viaggi, per le borse di studio… ma mai per l’acquisto di spettacoli. Gli spettacoli dovrebbero essere nel libero mercato, e il comune o l’ente locale non dovrebbe acquistare nulla di tutto ciò.
Questa è la mia opinione
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Mi ero permesso di segnalarti l’incontro di Per Palermo con Nanfa per via di quanto avevi detto:
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“Dobbiamo spostare il baricentro, e farne una questione di bene comune. Non concentrarsi sul particolare ma afforntare il progetto di città che vogliamo.
…
Sono incazzato perchè non c’è un progetto per la città e perchè le uniche volte in cui qualcuno si interessa per il bene comune è quando viene reso pubblico in televisione un momento di malcostume”.
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Se è la delega in bianco ad essere incriminata, e condivido, l’unico modo di cambiare questo andazzo è partecipare a progetti condivisi. Capisco la disillusione. Ma non è un buon alibi per non cambiare le cose, che si possono e si devono cambiare. E dipende da ciascuno di noi, Giovanni.
@ jason: non credo non mi sembrano gli stessi.
@ Stanton: l’idea della class action, qualora fosse fattibile, sarebbe (efficacia a parte) un segnale forte da parte della città ormai da troppo tempo assuefatta o peggio complice del sistema.
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@ Giovanni Callea:
Giovi tu conosci i meccanismi interni e sai perfettamente come una buona idea come “l’opera dell’ingeno” possa diventare un’arma di elargizione di massa di fondi pubblici.
quindi siamo d’accordo sul fatto che lo strumento è buono, ciò che non va e chi lo utilizza, chi lo fa passare e chi non controlla.
sandra hai spiegato perfettamente come stanno le cose. ho poco da aggiungere! idem per giovanni: ottima analisi.
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quanto alle soluzioni, come massimo merighi sa benissimo e fa da tempo, l’unica soluzione è il controllo.
ormai le delibere sono on line e chiunque può controllare, servono semmai le competenze,anche minime, per leggere bene le delibere e capirne i meccanismi.
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propongo una cosa:
vediamoci per un breve corso in delibere di giunta di consiglio e dirigenziali.
con l’aiuto di alcuni tra voi molto competenti e quello che nel tempo ho avuto modo di capire, prepariamo un post che serva da breviario per chi vuole davvero aiutare.
la rete dicono aumenti il controllo: proviamo se è vero!
Eccomi, Stefania, ci sto. Il passo vincente è essere in tanti a farlo. Da soli siamo praticamente inoffensivi (O QUASI 😉
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Quanto allo strumento che tu dici essere buono, non concordo. Non ci sarebbe modo di controllare nè di sindacare la DISCREZIONALITA’, specie quando si parla di opere artistiche (dell’ingegno). L’unico parametro sarebbe l’audience, che si riferisce allo sbigliettamento. I concerti o gli spettacoli finanziati, specie se poi messi in scena gratuitamente al pubblico, determinano un falsamento del mercato. Chi si presenta a pagamento non può competere con un concerto gratuito. Muore il mercato, muore la meritocrazia. Muore l’artista. Ma l’associazione non muore mai, nè il politico o il dirigente.
OCCORRE CHIUDERE DEFINITIVAMENTE I RUBINETTI!
Il controllo (monitoraggio delibere atti ecc.) ha senso infatti solo quando ci sono regolamenti e criteri di legge chiari, che ti permettano di sindacare le operazioni del Comune (e dunque del politico-funzionario) nelle sedi opportune. Quello che occorre evitare come la peste è la DISCREZIONALITA’ (parola chiave anche questa, come la parola PROGETTINI, forse ancora più importante da evidenziare)
merighi….io di musica ne capisco come della teoria delle strighe, che per me da anni servono solo a chi non porta mocassini.
😉
sulla chiusura dei rubinetti mi trovi perfettamente d’accordo.
Ma la cosa è complessa (come sempre) perchè si creerebbe il caos con i, non so quanto noti, PIANI DI ZONA, fondamentali per il sociale.
insomma bisogna studiare…
Concordo, studiamo. Ma a prescindere dalla musica, studiamo come fare a eliminare la discrezionalità dal vocabolario della politica, a ora di spendere soldi. Vale per tutto. Vedi PUT che non vogliono, così ogni 10 minuti inventano una nuova delibera, “discrezionalità consentendolo”.
infatti Stefania,
lo dici bene: bisogna leggere, studiare.
E tutti, nessuno escluso. Se vogliamo essere piu’ consapevoli e quindi pronti all’azione piu’ efficace possibile contro le irregolarità (cioè contro le norme, le leggi vigenti).
Leggere gli atti pubblici è controllo sull’operato amministrativo nella città.
E’ chiaro dagli interventi su questi post, che molti individui hanno specifiche competenze in settori chiave per la comprensione dell’operato della pubblica amministrazione. Questo è un notevole valore culturale aggiunto al confronto e al post e allo strumento blog.
Bisogna studiare, prima di tutto. E’ vero e sacrosanto.
Quante delibere ti sei studiata in tutto ? 100, 500 per fare i servizi e quanto settimane mesi ci sei stata sopra ?
E quante se ne sono studiati gli altri individui di questa città che commentano?
Forse leggendo molte delle delibere del comune si potrebbero meglio comprendere le vicende che caratterizzano la storia della nostra città, si potrebbero meglio conoscere come vengono spesi i soldi pubblici, cioè delle nostre ICI, TARSU, IRPEF, ecc.
Ma sicuramente e’ piu cool leggere un libro recentemente acquistato alla Feltrinelli di un artista straniero, anche se poi non sai quale sono le opere in progetto e le relative spese che daranno nel tempo alla città scuole, nuovi sistemi di trasporto, come non sai, allo stesso modo, come possono essere sperperati i soldi pubblici negli anni, elargendo centinaia, milioni di euro ad associazioni anche per “guardare” passivamente una volta a settimana i mercatini rionali, ad esempio.
Se solo leggessimo tutte le delibere di fine anno, gli ultimi 15 giorni di dicembre degli ultimi 10 anni, la multiformità di emozioni che saremmo in grado di provare non sarebbe neanche lontanamente paragonabile alle emozioni derivanti dalla lettura della migliore tradizione letteraria di avventura già scritta, o se volete all’alterazione degli stati di coscienza provocati dall’assunzione del peyote messicano. Droghiamoci con le delibere comunali!
😉
Potremo leggerle con il tono con il quale si leggono le visioni di William Blake!!!
Facciamo la prova?
Ciò che vale in ambito letterario per la scrittura, vale anche in ambito teatrale-televisivo. Non c’è fiction, rappresentazione o reality che possa valere la pena vedere se paragonato ad una seduta del consiglio comunale. dovrebbero far pagare un biglietto. lo spettacolo è assicurato
Complimenti alla Petyx.
Quoto GOKU.
L’abuso d’ufficio è il reato previsto dall’art. 323 del codice penale ai sensi del quale:
1. Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazioni di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
2. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.
@Stefania Petix complimenti per il servizio , ma non ci sono solo quelli dei progettini … perchè non parliamo delle piste ciclabili o dei vigilanti i sottopassaggi di Viale Regione Siciliana ” gente pagata per vedere le persone attraversare” . Quanto costava realizzare un soprapasso …. e in quanti mesi di stipendi si ammortizza la spesa ? bhooo io non ho mai visto in altre città d’Italia delle persone pagate dagli Enti locali per guardare i pedoni che attraversano…. ma qui questa qualifica si può istituire , altrimenti anche questi mettono sotto sopra la città.. e io pago!
io non sono un grande artista o organizzatore di eventi sono solo un cittadino però vorrei fare un appunto, pensare che i pubblici ministeri possano controllare le delibere comunali o tutti i progettini o meglio anche solo i criteri di assegnazione in mancanza di regole chiare, mi sembra fantascienza, a controllare secondo me è il partito che si oppone, non i magistrati, sono quelli che su mandato degli elettori in consiglio comunale controllano che tutto sia regolare e propongono alternative, in casi del genere che sono ovviamente limite, denunciano ai magistrati, sono PAGATI per fare questo..
io già da tempo ho smesso di votare quello che adesso si chiama PD, se qualcuno mi dimostra di sapersi opporre veramente a queste ingiustizie può contare sul mio voto..
(credo sia l’unica cosa da dire dopo la vergogns che ho provato..)
tonjo, hai toccato un punto fondamentale, secondo me.
esiste ancora l’opposizione in questo ***** di paese?
ciao di nuovo stefania, ripeto la domanda: ma “panelle e crocchè” (che elenchi fra i progettini) è la sitcom di serverstudio che è andata sul web??
Il progettino di cui ha parlato Stefania è precedente alla sit com.
giuliano come fai a saperlo? in ogni caso ho chiesto a stefania……..
in maniera molto chiara è stato evidenziato da giovanni callea che la visione meccanicistica di sandra non è efficace per la malattia che grava su Palermo.
Il problema di fondo è un malcostume (per usare un eufemismo…vastasaria sarebbe meglio!!!) generalizzato e distribuito su tutta la società.
Questo malcostume caratterizza i nostri amministratori che non hanno nessun senso della vergogna e nelle cui azioni non sembra esserci nessuna competenza rispetto alla gestione dei problemi.
Proviamo a dare un nome alle cose:
PROBLEMA RIFIUTI
Pure un bambino non particolarmente brillante capirebbe che non è una buona gestione della materia scavare una buca e riempirla di spazzatura.
Eppure è quello che è stato fatto da anni…ovviamente i buchi si riempiono e fino a quando penseremo di scavarne altri?
Certo si è pure parlato di un inceneritore, è stata portata avanti (in piena crisi dell’AMIA) una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti ma cose è stato fatto?
Nel frattempo la buca si è riempita, il percolato è fuoriuscito…e l’AMIA non esiste più (ma i debito rimangono).
Magari bastava la consulenza di un qualunque studentello di ingegneria ambientale che avesse sostenuto l’esame di ingegneria sanitaria e avesse indicato la strada dell’approccio integrato come si fa nei paesi normali.
Invece paghiamo le tariffe più alte d’Italia per il servizio più scarso d’Italia.
PROBLEMA TRAFFICO E INQUINAMENTO
Il solito bambino non particolarmente brillante capirebbe che se gli assi principali della città sono intasati da mezzi che scaricano merce a qualunque ora del giorno (preferibilmente quelle di punta…) e la corsia è riempita da arguti cittadini in doppia e tripla fila in prossimità di ogni bar, negozio, pescivendolo, ufficio, casa, chiesa oppure semplicemente un COMPA’, il traffico non defluisce e l’inquinamento si impenna.
Eppure non vedo nessuna proposta di soluzione a questi semplici problemi…
Eppure questi amministratori non vengono dallo spazio…sono stati votati dai cittadini.
Provate adesso a chiudere gli occhi per qualche secondo e fate finta, a titolo di esempio, che l’ARS non esista!
Pensate cambierebbe davvero qualcosa nella gestione della cosa pubblica?
Sicuramente avremmo di più in tasca 178 milioni di euro con cui fare cose fantastiche (normali in tutti gli altri paesi…)
questo concetto potrebbe eserre esteso alle provincie…
Eppure tutti sono contenti di andare a votare l’onorevole nella speranza di covare chissa quale plebenda…
La soluzione sta nei numeri…l’idea di leggere, studiare e pubblicare le delibere è ottima ma soltanto se articolata in maniera tale da informare e formare (nel senso buono…tecnico) la maggioranza egli elettori!
Ma siamo sicuri che è quello che vuole la maggioranza?
Certi comportamnenti sono efficaci soltanto se generalizzati e ho l’impressione che molti in queste condizioni cio stanno benissimo…
E allora cosa fare? davvero non lo so…
gentilmente gradirei un vostro intervento al riguardo delle case popolari a nettuno secondo me stanno facendo un ostruzionismo qui pultroppo si mette sempre in 2 piano l aspetto sociale per sentito dire le vogliono mettere in vendita e che fine faremo tutti noi pultroppo lo sapete come si dice in generale chi alla pancia piena non puo caPIRE CHI LA HAS VUOTA IO VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE DA PARTE DI TUTTTII ASPETTIAMO CON ANSIA UN VOSTRO INTERVENTO SE POSSIBILE URGENTE GRAZIE DA TUTTI NOI
Orlando ti invito a rimanere in tema. Grazie.