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venerdì 22 nov
  • Mettersi in proprio 4

    Dopo aver sintetizzato il contenuto essenziale di un piano di fattibilità di impresa, non resta che parlare di cosa si può fare, in concreto, qui a Palermo, per mettersi in proprio. Tanto per cominciare, chi avesse un’idea di impresa basata sulla ricerca scientifica o sulla tecnologia non dovrebbe perdersi il prossimo StartCup indetto dall’Università di Palermo (Mosaicoon è una felice case history nata proprio così!). Per chi avesse invece idee di impresa incentrate su attività più tradizionali, sto cercando di organizzare con il responsabile di Banca Etica, Steni Di Piazza, un circuito di professionisti disponibili a “regalare” un certo numero di ore gratuite di consulenza professionale per dar modo di verificare preventivamente aspetti legali, fiscali, lavoristici, ecc. di nuove imprese giovanili, lasciando quelli finanziari alla stessa Banca Etica che si è anche fatta promotrice di un apposito disegno di legge regionale sul microcredito (le altre banche, al di là delle chiacchiere, evitano accuratamente di sostenere finanziariamente nuove iniziative!). Sarebbe un aiuto lungimirante anche per gli stessi professionisti che potrebbero così aiutare la nascita di nuove imprese oggi che potrebbero divenire nuovi clienti domani.

    Ma c’è un altro livello di “alfabetizzazione” imprenditoriale – ovvero di lavoro autonomo – che mi piacerebbe incoraggiare: quello individuale che può trovare nella rete un aiuto efficace e a costo zero. Avete presente i disoccupati che protestano nelle piazze e che vengono illusi per anni dalle promesse dei nostri politici locali? Mi sono cimentato a trovare una soluzione per uno di loro dopo aver aiutato con successo disoccupati intellettuali, forse, a me più congeniali. Gli ho chiesto cosa sapesse fare (indoratore), l’ho messo alla prova in casa mia e, a lui che non ha internet, ma solo un cellulare, ho fatto aprire una pagina di Facebook con tanto di foto e listino prezzi (più che equo) con esempi di lavori tipo. L’ho quindi “presentato” agli amici di FB cui ho detto semplicemente la verità, a prova di pubblica smentita: «Mia moglie ed io ci siamo avvalsi con piena soddisfazione dell’esperienza di …. per ritinteggiare la cucina di casa ed un magazzino. Lo segnaliamo volentieri a quanti avessero bisogno di analoghe prestazioni avendone sperimentato l’assoluta affidabilità, con la speranza che Facebook possa costituire anche un luogo di incontro di domanda e offerta di lavoro, occasionale e non, attraverso il passaparola». Nel giro di 24 ore aveva già parecchie decine di amici ed era già stato contattato telefonicamente per due incarichi: era contento!

    Palermo si è così arricchita di un “libero professionista” degli stucchi e delle vernici, di un “indoratore freelance” cui mancava solo un’efficace strategia di mercato ed uno sponsor. I buoni lavoro dell’INPS, in tema di rapporti di lavoro occasionale, garantiscono assistenza e previdenza per queste prestazioni anche se non escludo, se ne avrà le capacità, che un domani il nostro indoratore freelance possa mettere su una cooperativa di lavoro (vera) per organizzare e offrire analoghi servizi, una volta compresi i meccanismi di mercato e le opportunità di internet.

    Offrire un’opportunità a chi non ne ha, incentivare il merito, vivere concretamente la solidarietà e la responsabilità sociale, mi porta a pensare che, grazie alla rete, potremmo cominciare a prescindere dall’intermediazione politica parassitaria e ai suoi costi, spesso così scandalosamente inaccettabili.

    Palermo, Sicilia
  • 11 commenti a “Mettersi in proprio 4”

    1. Cosa mi sa dire della possibilità di ottenere dall’INPS l’anticipo di tutta l’indennità di disoccupazione in caso di perdita del lavoro per avviare un’attività in proprio?

    2. Caro Didonna,

      Aiutare chi comincia o aiutare a cominciare è una splendida iniziativa: sono più che pronto a “regalare un certo numero di ore”, come lei dice, dare e trasmettere esperienza, ovviamente nel mio campo di attività.
      La formazione, la trasmissione di esperienza quindi, è grande parte della nostra mission.

      Benni Priolisi
      Coordinatore Regionale
      TP Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti

    3. @Gaspare: non ne so nulla, rigira il quesito a siti tipo http://cv-lavoro.org/blog/indennita-di-disoccupazione-160
      @Benni: girerei la disponibilità al dott. Steni Di Piazza di Banca Etica che potrebbe coordinare l’iniziativa e che ho invitato ad intervenire qui.

    4. Servirebbe piu chiarezza su quali sono le agevolazioni finanziarie alle quali un giovane puo accedere, sto pensando ad una attività in proprio per arrotondare un attuale part time, interessante la proposta di Banca Etica.
      Cosa ne pensa si un openshop?Ci sto studiando su.

    5. Viene quasi da emozionarsi per questa iniziativa, dico sul serio.
      Complimenti per l’idea della creazione della rete professionale.
      Non è detto che non bussi alla vostra porta prossimamente. 😉

    6. Sono assolutamente convinto che questa sia la strada giusta da percorrere per dare segnali concreti di ripresa, ma anche di possibilità di nuova occupazione, per la nostra regione. A proposito di finanziamenti, oltre alla legge regionale sul microcredito, la cui attuazione dovrebbe essere passata in finanziaria (uso il condizionale perchè con questo “chiaro di luna” non si sa mai cosa succede all’amministrazione regionale) , l’Unione Europea, attraverso il FEI (fondo europeo investimenti) sta elaborando un bando per indire un invito a presentare proposte indirizzato alle istituzioni finanziarie interessate, siano esse, banche, fornitori di microcredito, fondi di venture e seed capital, fondi di garanzia o fondi per il trasferimento tecnologico. Si tratta di 60 milioni di euro e la gran parte di essa (si pensa 50 milioni) dovrebbe essere utilizzato per operazioni di microfinanza per piccole imprese con meno di 10 dipendenti e per un importo non superiore, per singola impresa, a 25.000 euro . Per la Campania il bando è già uscito (a dimostrazione della serietà dell’organo europeo) , per la Sicilia dovrebbe uscire entro l’anno e DEVE (imperativo) essere utilizzato entro il 2013. Penso che le opportunità per aiutare le piccole imprese, con interventi finanziari nella fase dell’avviamento, ci saranno seriamente nel breve periodo. Dipende adesso dalla classe dirigente locale non farsi sfuggire l’occasione e monitorare i passaggi “burocratici”. Attraverso questo blog mi impegno a dare notizie in merito e, eventualmente, a creare un gruppo di pressione, affinchè non vengano perse queste opportunità di finanziamento dei fondi europei.
      Buon fine settimana

    7. complimenti per l’iniziativa. a Palermo c’è bisogno di questo.

    8. @ didonna e steni di piazza: scrivo da un istituto di microcredito tedesco (monex): stiamo cercando di raccogliere informazioni riguardanti progetti di microcredito in sicilia per organizzare uno scambio nell’ambito del progetto COPY2 dell’UE.
      Purtroppo al momento non siamo riusciti a trovare nessuna organizzazione che se ne occupi in modo professionista in sicilia.
      Potreste fornirmi maggiori informazioni riguardanti degli istituti di microcredito ben avviati e sul progetto lanciato da donna fugata e banca etica?
      grazie mille!

    9. Rispondo a Erica Berta,
      purtroppo in questo momento non c’è alcun progetto serio di microcredito presente in Sicilia. A dire il vero la Regione Siciliana ha emanato lo scorso anno la legge 14 maggio 2009 n. 6 prevedendo all’art. 25 l’attivazione di iniziative di microcredito e prevedendo la costituzione di un fondo di garanzia di 10 milioni di €. Solo che non è stato ancora emesso il decreto attuativo e quindi,purtroppo, rimane una legge scritta ma ancora non attualizzabile.
      La Provincia regionale di Palermo lo scorso dicembre ha costituito una associazione, di cui è socio unico, denominata Micro Pa , che avrebbe lo scopo di favorire il microcredito nel territorio della provincia di Palermo, gestendolo direttamente. Ma questa iniziativa parte molto male perchè non ha senso che un ente pubblico faccia allo stesso tempo da garante e da gestore, si configurerebbe un conflitto di interessi che favorerebbe clientele ed altro. Noi purtroppo in Sicilia non siamo nuovi ad iniziative “strane” che nascono con l’intenzione di “drenare” fondi pubblici. La Provincia regionale di Palermo poi è purtroppo nota, alle cronache giudiziarie, per iniziative di “finanza creativa” avendo dilapidato in investimenti sbagliati circa 30 milioni di euro di denaro pubblico, quindi meglio vigilare con molta attenzione.
      Per il resto,in assenza di interventi pubblici, ci affidiamo all’aiuto di iniziative private come quella della Donnafugata Vini. So, come pochi altri, che il microcredito, in questo momento di fortissima crisi, è uno strumento finanziario utile a dare risorse alle imprese e occupazione ai giovani e, se ben utilizzato, con costi sociali bassissimi. Purtroppo in Sicilia si paga una forte ottusità della politica che si aggiunge alla attuale forte crisi finanziaria ed economica. Solo la società civile siciliana, attraverso un impegno sempre più forte nell’economia civile, potrà essere in grado di uscire da questo stato paludoso. Speriamo di riuscirci con l’impegno di ognuno di noi. Rimango sempre a disposizione. Steni Di Piazza

    10. Piccola luce in fondo al tunnel?? magari…Da un pò di tempo mi frulla in testa l’idea di crearmi un lavoro “in proprio”. Questo post è stato incoraggiante e parecchio interessante. Lo tengo d’occhio e spero di riuscire finalmente a realizzare qualcosa.

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