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lunedì 23 dic
  • Navigare a Palermo

    Perché la rete internet possa rappresentare uno strumento di progresso non solo civile, ma anche economico nella nostra città, le condizioni effettive della navigazione devono essere adeguate ai tempi. Sono cliente da anni di Fastweb e titolare di un contratto aziendale. Pur non pretendendo la qualità del servizio che di tale azienda conosco a Milano dove l’infrastruttura portante è rappresentata dalla fibra ottica, non mi ritengo molto soddisfatto della velocità di navigazione che raggiungo a Palermo anche se sono consapevole che c’è chi se la passa peggio: pago, neanche poco, ma non riesco a ottenere di più. Che fare? Chi può suggerire, a vantaggio di tutti, le migliori alternative su piazza? E, visto che siamo in argomento, le migliori modalità per connettersi efficientemente fuori da casa o dall’ufficio? Chi ha consigli da dare ai naviganti, ancorché…navigati?

    Palermo
  • 11 commenti a “Navigare a Palermo”

    1. credo che in italia solo milano (e non tutta) abbia la fibra ottica. a palermo, come quasi in tutta italia, chi ha fastweb in realtà si serve di infrastrutture telecom: cavo di rame, dslam etc.. abito in piena pianura padana e ho la fibra ottica a 5km. il comune non ha mai pensato di allacciarsi (troppo oneroso). ci si serviva di telecom che prometteva la 7megabit/sec e in realtà, ad andar bene ci dava 640kbit/sec. a palermo con la stessa telecom, stesso contratto, raggiungo tranquillamente i 5megabit/sec.
      il sindaco del comune si è interessato a far arrivare un servizio internet via radio. adesso spendendo esattamente quello che ci chiedeva telecom, abbiamo un servizio efficiente.
      la banda larga credo sia un problema nazionale e palermo in questo caso, non rappresenta una zona particolarmente disagiata.

    2. A Palermo la fibra ottica c’è solo in via Libertà, ma non so se sia in funzione. Per il resto, la velocità di connessione della ADSL (su linea tradizionale) dipende non solo dalla banda a disposizione ma anche dalla distanza della centralina dall’utente. Al di sopra di una certa distanza (credo 4 km ma dovrei rivedere i miei appunti) puoi avere anche un contratto da 20Mb/s ma navigherai si e no a poco più di 300kb/s.

    3. Una decina di anni fa, la città, almeno nei cosiddetti quartieri residenziali, venne messa a soqquadro per consentire la realizzazione della rete in fibra ottica.
      Nei condomini abbiamo dovuto subire settimane di disagi e “provolazzo dappertutto” perchè, ci venne detto, dovevamo stare al passo con i tempi.
      Da allora, null’altro è stato fatto.
      Le colonnine sui marciapiedi, almeno quelle ancora esistenti e non vandalizzate o distrutte dalle auto parcheggiate, stanno lì a gridare vendetta.
      Un altro caso evidente di “ammuccamento ri pìccioli”?

    4. In Italia la rete fisica a servizio delle telecomunicazioni sta piano piano entrando nelle strategie dei vari network esistenti (telecom, fastweb, wind,…..) prioritariamente per usi quali pay tv, tv on demand, cioè servizi per la tv (gli italiani mano alla follia la tv).
      Il futuro della banda larga, intendendo il futuro dei prossimi 3-6-9 anni quindi breve-medio termine, è basato sulle tecnologie via radio e non via cavo. Cio’ avvantaggia indubbiamente la navigazione in mobilità, permettendo a fornitori e fruitori di servizi di vario tipo di avere migliori opportunità in termini di sviluppo economico e miglioramento della qualità della vita in generale.
      Le tecnologie via radio attualmente esistenti ed utilizzate per la navigazione internet sono:
      1) la rete 3,5 G (UMTS) fornita dalle compagnie della telefonia mobile,
      2) la rete WIMAX che dopo l’assegnazione da parte del Ministero delle Telecomunicazioni delle frequenze 3,4-3,6 Ghz (prima usate solo dai militari) a gruppi privati tramite asta pubblica, ha visto la timida comparsa di questo nuovo servizio in alcune aree delle regioni italiane. Questa seconda tecnologia, WIMAX, non ha ancora performance di trasmissione e ricezioni dati ottimali (tempi latenza lunghi se ci sono tanti utenti per singolo nodo) e non copre nemmeno lontanamente la metà del territorio italiano, malgrado sia nata con l’intenzione di colmare il digital divide soprattutto nelle aree geografiche non servite dall’ADSL via cavo o dalla rete radio 3,5 G.
      Quindi….
      a oggi, come alternativa alla navigazione via cavo, per la quale dobbiamo essere necessariamente sempre in un luogo fisso per fruirne, abbiamo solo disponibile ad oggi nel territorio della sicilia occidentale la rete 3,5 G delle compagnie di telefonia mobile (tim, vodafone, wind e tre) che comunque servono consistenti fette di territorio incluse anche zone internate e caratterizzate da una morfologia difficile per la propagazione delle onde radio.
      Novità….: la rete 3,5 G sta evolvendo, in questi mesi, in una tecnologia chiamata LTE, Long Term Evolution, che aumenta notevolmente la velocità di upload e download rispetto a quella della tecnologia 3,5 G e già aziende come nokia e samsung stanno cominciando a installare tali standard nei loro mobile devices di fine 2010-inizio 2011.
      Per capirci da una velocità “reale” massima di download di 200-250 kbps della rete 3,5 G si passa a velocità di 8-10 volte superiori. La buona notizia è che la tecnologia LTE usa gli stessi ponti radio di quella 3,5 G già esistenti, quindi niente nuove infrastrutture ma principalmente update di software !!! 😉
      In conclusione….
      la tecnologia via radio per la navigazione internet oggi resta la più comoda e la più flessibile per i vari usi nella vita di tutti giorni, secondo le strategie aziendali del settore navigazione internet e secondo le esigenze dell’intera collettività (cittadini, aziende, pubbliche amministrazioni,…).
      Ma…..
      sarebbe anche interessante conoscere lo stato di avanzamento dei lavori di quelle 3 aziende (tra cui la Mandarin) che si sono aggiudicate il bando pubblico ministeriale per la copertura del servizio WIMAX in Sicilia e che per contratto hanno l’OBBLIGO di coprire il 75% del territorio in 30 mesi dall’aggiudicazione del bando di assegnazione frequenza. Siccome ad oggi non se ne sente assolutamente parlare, sarebbe bello conoscere come stanno procedendo e che porzioni geografiche di territorio stanno coprendo.

    5. Vorrei ricordare che a Palermo opera da diversi anni almeno un provider di connettività wdsl, che adopera infrastrutture e frequenze radio diverse coperte dal famigerato ed inesistente wimax. Credo che consenta la navigazione fino a 4mbit al secondo, che non è tanto ma nemmeno poco.

    6. Isaia, per la precisione noi abbiamo abbonamenti WDSL “normali” che arrivano a 7Mbps, ma è possibile anche concordare velocità ben maggiori. Non è necessario aspettare il fantomatico WiMax, esistono anche altre tecnologie radio che operano su altre bande di frequenza (che non necessitano di licenze multimilionarie) e che funzionano già OGGI.

    7. Salve a tutti.
      La realtà palermitana è terrificante.
      Fino all’anno scorso ero cliente Tiscali (zona Sampolo). Andavo alla grande: 4M/512 di contratto e c’erano tutti. Poi, ad un tratto, lo schifo + assoluto (era fine agosto). Attenuazione aumentata (anzi raddoppiata). Controlli fatti da Tiscali non hanno portato a nulla (da lodare, cmq, la loro grande disponibilità ed attenzione per risolvere il problema). Passaggio a Infostrada: di male in peggio. Avere un problema tecnico con Infostrada è un incubo.
      Alla fine della fiera: oggi ho Infostrada, banda nominale 4M/512 ma velocità reale 2M(a malapena)/384.
      E abito in una zona nuova …

      P.s.: attenuazione aumentata=sono convinto che hanno cambiato il percorso dei cavi Telecom. La distanza dalla centrale di Palermo Falde a casa mia è 2,5km. Non so perchè i cavi fanno un giro “lungo” e risulta che disto dalla centrale 3,7km.
      P.s. 2: per il WDSL ci sono provider e provider. C’è chi, in alcune zone, rivende una ADSL (massimizzando gli utili) c’è chi invece condivide una HDSL con performaces decisamente migliori.
      Basta cercare su speedtest.net –> world results –> your location. Potete vedere come Integrys (provider WDSL) abbia performances ottime in download ma soprattutto in upload (4.63 Mbps in upload non sono raggiungibili attualmente da nessuna ADSL)

    8. Il problema, infatti, è grave per quanto riguarda l’upload. La sperequazione fra download e upload è assurda. Tutti pensano alla ricezione, ma pochi pensano a quanto sia importante invece l’invio dei dati. Se si aumentasse la capacità di invio, molti “peer to peer” avrebbero maggiori vantaggi, e ciò a scapito dei network televisivi.
      Il problema della penosa arretratezza italiana è certamente dovuto ad una volontà di chi detiene questi servizi di non sviluppare tecnologie alternative.
      Le tre “I” ricordate? L’altro giorno abbiamo avuto un test molto efficace: due delle tre I (Internet e Inglese) non sono molto sviluppate ancora, se qualcuno, che invece di imprese (LE SUE) se ne intende, pronuncia GOGLE il più famoso e importante motore di ricerca del web.

    9. Ma qualcuno soddisfatto della velocità di invio e scarico -oltre che dei costi- non potrebbe suggerire la migliore alternativa per Palermo?

    10. A pasqua ero ad Amsterdam, e ho scoperto che un’altra ADSL è possibile:

      http://www.facebook.com/photo.php?pid=2200058&l=16ee5d893b&id=1555699181

      E lo dico io che già in Germania vedo cose allucinanti!

      http://www.facebook.com/photo.php?pid=2051175&l=b4824df200&id=1555699181

    11. Palermo è stupendamente servita da copertura Hiperlan2 della società INTEGRYS con un collegamento a 54Mb. Io abito a Terrasini in una zona non coperta da ADSL ma con Yntegrys ho risolto i miei problemi. Il collegamento mi permette velocità impensabili, in media 8/9 Mbit in download e un po meno in upload.

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