L’uomo sul tetto che scotta
E lasciamo stare le protezioni previste dalla 626…
E lasciamo stare le protezioni previste dalla 626…
Buongiorno Upper East Side! Mi verrebbe da dire «Sono Gossip Girl, la vostra sola e unica fonte di notizie sulle vite scandalose dell’élite di Manhattan», citando appunto la misteriosa blogger della serie tv culto ambientata nel quartiere dove vivo ormai da una settimana (se torno vestito come i protagonisti uccidetemi). Ma finora non ho niente di scandaloso da raccontare. Questa parte di New York ha ospitato i set di moltissimi film (dallo storico Colazione da Tiffany ai più recenti Manhattan, L’avvocato del diavolo, Autumn in New York e Il diavolo veste Prada) e serie tv (impressionante: I Jefferson, Arnold, La tata, Sex and the City, Will & Grace…) e mi appare molto familiare. Questo è il mio studio:
Chiunque si sia trovato a presentarsi come palermitano fuori dalla Sicilia sa quanto forte è il pregiudizio e l’ignoranza nei confronti della nostra bella città. Ma sa anche che, negli ultimi anni, il ruolo di ambasciatore palermitano nel mondo sia diventato, inaspettatamente, molto più difficile di quanto non fosse prima.
Ricordo che nel 1999, appena arrivato a Milano, molti miei colleghi mostravano interesse ma anche poca conoscenza verso il mio luogo di nascita. In fondo, tra i tanti “nordici” mai scesi sotto Firenze o Roma (Renzo Bossi non è altro che l’espressione media del luogo da cui proviene), regnavano convinzioni per me facili da confutare. Ricordo che una mia collega dell’Università mi chiese: «ma è vero che a Palermo ti sparano per la strada?». Ecco, fu lì che cominciai a divertirmi, vedendo espressioni di stupore e ammirazione quando parlavo della mia città, di quanto bella e sicura ormai fosse, di come le statistiche Istat dimostravano che, pur con la presenza innegabile di una forte organizzazione criminale, Palermo e la Sicilia si trovavano in fondo alla classifica tra le regioni italiane con il più alto tasso di delinquenza legata alla prostituzione e al consumo di droga, dei monumenti, del Teatro Massimo da poco riaperto, delle passeggiate in spiaggia e dei bagni a novembre a Mondello, del cibo. Ancora meglio quando riuscivo ad avere ospiti, ai quali mostrare le meraviglie di una città che rinasceva, ferita ma orgogliosa, della quale essi restavano talmente tanto affascinati da volerci tornare quanto prima.
Dieci anni dopo, la musica era cambiata. Continua »
Si svolgerà oggi alle 16:30 nell’aula conferenze 3.5 della Facoltà di Architettura di Palermo (viale delle Scienze, edificio 14) un incontro con la redazione della rivista di architettura URUK mag. Introdurrà Marcello Panzarella.
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