Palermo oppure no?
La faccenda è seria. Quasi non mi riconosco più. Sono passati quasi sei anni dal mio addio a Palermo.
Un addio, e non un arrivederci, perché ho sempre pensato che a Palermo non avrei messo mai più piede se non per le vacanze. E invece, tutto ad un tratto, pensando alla mia città mi ritrovo a singhiozzare come se fossi in uno spot di Costa Crociere. Sì, qualcosa è cambiato e proprio nel momento che in tanti mi descrivono essere il peggiore. Capirete quindi che mi si pone davanti un dubbio davvero amletico.
Cosa è meglio fare? Tornare a Palermo oppure no?
Rimane lontani e in preda alla nostalgia oppure accollarsi il rientro in una città che lentamente è diventata una bomba ad orologeria pronta ad esplodere?
Io la risposta l’avrei già, però c’è sempre quel margine di incertezza che mi impedisce di scegliere con la giusta e necessaria serenità.
Negli ultimi mesi , seduta a tavolino, ho tirato giù chilometriche liste di pro e contro, tutte finite in parità e subito dopo nel cestino dei rifiuti.
Molti mi dicono che queste sono decisioni che vanno prese senza pensarci troppo…magari lanciando una monetina.
Voi invece? Voi cosa fareste?
Io me ne andrei in Tasmania, biglietto di solo andata.
Non fare cazzate…
Resta dove sei!
frase inflazionata ma sempre efficace:
“và dove ti porta il cuore”.
L’importante tu sappia cosa è diventata Palermo, NON una bomba ad orologeria come tu la descrivi, ma una città in cui viene diffuso gas nervino 24h su 24.
L’importante tu sappia ti ritroverai a che fare con gente senza midollo spinale, abulici, apatici, addirittura scemi e scimuniti.
Se è amore che cerchi … questa città ti ama, ma non sperare di farci sesso, questa città non sa far piu godere.
Simona dipende da tante cose a cominciare dal lavoro, ce lo avresti pure a palermo?
E il tuo fidanzato lavora fuori o no?
Pensa anche ai tuoi futuri figli se ne fai uno poi qui a Palermo avrà lo stesso problema di trovare il lavoro.
Se ripensi bene ai pro e ai contro la lista non finisce in parità.
Mi permetto di darti un’ultimo consiglio questa decisione NON va presa di istinto o seguendo il lancio di una monetina, pensaci davvero bene!
4 commenti…e tutti dello stesso tenore….Io la tua situazione la vivo al contrario..sono romano e per lavoro mi hanno mandato (quindi non ho scelto) a palermo diversi anni fa..non la conoscevo…all’inizio mi è sembrato tutto bellissimo…nel corso degli anni è peggiorata e continua a peggiorare…potessi fuggirei lontanissimo..ma non posso. Fidati…rimani dove sei…qui non c’è niente da prendere…ne il mare ne il clima ne il resto. Una città senza civiltà..senza pulizia…senza ordine…chi può se ne va..chi non può maledice ogni giorno la sua impotenza…Capisco il richiamo della terra…ma fidati più di uno …appena rientrati…hanno fatto carte false per tornare indietro….
Non so dove tu sia ma non penso sia il caso di tornare a Palermo. Bisognerebbe conoscere la tua situazione per dare un consiglio. Così alla cieca posso solo dirti di mettere l’istinto da parte, il “rischio” è troppo alto. Io tornerei solo per le vacanze, forse. La fase più difficile è il distacco, ma se questo è passato…addio.
Io sono a Palermo solo ed esclusivamente perché ho un buon lavoro qui. Ma se non fosse andata così, già me ne sarei andato taaaanti anni fa, quando ancora la situazione non era così tragica come ora.
Di certo, ciascuno dovrebbe poter vivere dove è nato, se è questo che desidera.
Sono stato costretto a lasciare la sicilia per andare a Roma. E’ dura, ma a Milano sarebbe stato angosciante. Diceva Sciscia che i siciliani sono di due categorie: di scoglio o di alto mare. Quelli di scoglio non possono stare lontani, quelli di alto mare possono vivere lontani dalla Sicilia, ma ogni tanto devono approdare nell’isola per recuperare. Credevo di essere un siciliano di scoglio, che non sarei mai riuscito a stare lontano dalla Sicilia. Invece mi sono scoperto siciliano di alto mare, e ogni volta che torno a palermo è una conferma. Badate che non è solo la politica da cambiare, ma la mentalità gran parte della cittadinanza
certamente se deciderai di tornare a Palermo, non scrivere più chilometriche liste pro e contro perchè finiremmo per trovarcele per strada. anzi recuperale, riciclale e riaggiornale per la tua futura fuga dalla città.
A parte che un post simile…su Rosalio..mi fa solo capire che il sito si sta trasformando in qualcosa di diverso da cio’ che era un tempo….Comunque…il discorso è estremamente semplice e di semplice soluzione aldilà di tante seghe mentali. resta dove sei dopodichè spera ed impegnati al fine di poter trovare qualcosa di lavorativamente valido a Palermo e che lo sia anche a lungo tempo…perchè per quanta nostalgia possa esserci non PUOI permetterti di lasciare una città un lavoro e tutte le persone che conosci li..solo per venire a passeggiare al Politeama senza far nulla.
Intanto grazie per i pareri più o meno discordanti. Nel complesso mi confermano che una decisione simile ha bisogno di molta, moltissima riflessione..
E poi:
@Pippiniello Perchè parti dal presupposto che verrei ‘a far nulla’? E’ così assurdo pensare che si possa creare una situazione lavorativa accettabile anche a Palermo?E in ogni caso dipende tutto, soltanto, dal lavoro? Se fossi così metà dei palermitani che conosco dovrebbero essere già lontani e invece… 🙂
@GOKU: come non quotarti al 100% 🙂
Simona, molti Palermitani – secondo me – non vanno via da Palermo per motivi di orgoglio, coraggio, paura (comprensibile e condividibile) di lasciare i propri cari e per tanti altri motivi ma non perchè Palermo sia un’isola felice, purtroppo.
Quanta esagerazione nei commenti!
E dove siamo nel terzo o quarto mondo.
Per il romano: Che forse Roma è più pulita o più civile o ordinata di Palermo.
Che forse Milano o Torino o qualsiasi altra città del nord Italia è migliore di Palermo?
Ma finitela e andate a lavorare veramente invece di bighellonare sempre davanti al computer.
….Palermo, la odi quando ci sei, ti manca quando non la trasudi da ogni poro.
Ammiro il coraggio di chi riesce a lasciarsi tutto dietro le spalle ed andare via, ma diventando adulti forse, ci si rende conto di quante poche certezze si abbiano nella vita e che con un alito di vento possiamo sparire per sempre.
Se questa città riesce ad offrirti, questo ed anche un sostentamento concreto fallo e non pensarci più!
@Full
Spero solo che tu stia scherzando…
Io cerco di rispettare tutte le opinioni altrui, ma certi commenti io proprio non capisco come si possano scrivere…
Ma come si fa a paragonare anche solo Roma a Palermo?
E’ vero, Roma non è il massimo della pulizia e della civiltà, ma di sicuro non è Palermo.
Non parliamo poi delle città del nord…
Intendiamoci, a me Milano non piace ma quantomeno, fatto 100 quello che si paga di tasse, 80 ti rientra sotto forma di servizi.
Vogliamo parlare di Palermo?
Fatto 100 di tasse, forse ti rientra 10 in servizi.
mamma mia quanto pessimismo, che esagerazioni e luoghi comuni, riuscite a vedere solo i lati negativi della sicilia, possibile? Io sono rientrata a Catania (che non credo sia tanto diversa da Palermo), dopo 10 anni vissuti a Milano, e sono felice e soddisfattissima della scelta fatta. Sono fortunata, sicuramente non è semplice, ma la scelta secondo me dipende anche da quello che lasci.
Se a Milano hai un contratto a tempo indeterminato, con un lavoro soddisfacente, con una buona qualità della vita, con le persone care, quelle vere, vicine, beh allora la scelta sarebbe ardua… ma se tutto questo non c’è, se anche a Milano il futuro è precario ed incerto, beh, allora tanto vale disperarsi e preoccuparsi a casa propria, con i genitori, i fratelli, gli amici del cuore, quelli veri e non quelli di circostanza, con il mare, il sole, i sapori veri, la natura. La sporcizia, la disorganizzazione, la mafia, i favoritismi, l’inefficienza etc etc ci sono anche a Milano tanto! Torna, fidati, chi vale e chi ci crede un posto lo trova anche qui!
io in questi casi farei decidere “la pancia”. il calcolo razionale credo che non possa che consigliare di starsene lontani ma, come hanno detto altri, dipende anche da che lavoro fai.
@Manuela: Certo, se devi fare il disoccupato a Milano, con quello che costa tanto vale farlo a Palermo a casa dei tuoi genitori.
Ma qui il discorso è un altro.
E si parla di qualità della vita.
La sicilia (e Palermo e Catania sono simili da questo pdv) in condizioni di welfare sufficiente offrirebbero una buona qualità di vita. Clima, temperatura, mare e paesaggio (sì, fa differenza anche avere attorno un vulcano o una collina piuttosto che una pianura nebbiosa) fanno la differenza a parità di condizioni di trattamento sociale.
Purtroppo, Palermo è ormai scesa così in basso come welfare (inteso come servizi al cittadino) che il solo fattore climatico non è più sufficiente a giustificare un ritorno a casa. Anzi, la situazione è talmente grave che sono in molti che stanno rendendosi conto che forse è meglio lasciare la città prima che finisca col corromperli così come ha corrotto se stessa.
E la situazione non è destinata a migliorare in futuro. In condizioni di federalismo spinto (anzi chiamiamo le cose col loro nome, secessionismo in fieri) le risorse destinate alla città saranno sempre meno. E mancando i soldi, mancheranno sempre più servizi, compreso quelli necessari come il controllo del traffico, del territorio, della pulizia delle strade, della riscossione delle imposte.
A pagare i pochi, fondamentali servizi, saranno sempre più i dipendenti pubblici. L’enorme platea di precari ormai stabilizzati che adesso formerà la nuova platea dei contribuenti. (solo che a molti la cosa non peserà, avendo ottimi secondi lavori in nero).
I servizi minimi, come le scuole, gli alloggi, i buoni libri e i servizi assistenziali saranno gli unici a rimanere in piedi, ma saranno a beneficio sostanziale dei nullatenenti. Per gli altri, che pure avrebbero diritto a Cultura, strade puliti, servizi pubblici efficienti… invece non toccherà nulla. E questo si ripercuoterà (così come già ora sta facendo) sulla qualità della vita.
Cara Simona, l’interrogativo amletico che ti arrovella fa parte della nostra (triste) condizione di palermitani, attaccati visceralmente ad una realtà dalla quale, razionalmente, dovremmo solo fuggire il più velocemente possibile. Se fossi un seguace del fatalismo che Sciascia esprimeva magistralmente, allargherei il discorso e direi che è il destino dell’essere siciliani, quasi che un dio crudele ci avesse condannato a essere figli di una terra che noi pensiamo come madre e che invece, ineluttabilmente, pervicacemente, ostinatamente, si rivela matrigna. Ma poiché non lo sono (almeno non lo sono totalmente), credo nel libero arbitrio, nel fatto che nulla è scritto in eterno e che ognuno è l’artefice della propria fortuna. Il futuro è una pagina bianca che deve ancora essere scritta: se fosse solo la risultanza matematica del passato, la vita sarebbe solo noia, attesa e monotonia.
Io non ho la presunzione di poterti dire ciò che puoi, o addirittura dovresti, fare. Questo spetta solo e unicamente a te, e solo tu hai il potere di “ponderare” la famosa lista chilometrica di pro e contro, dando a ciascuna voce il giusto peso che merita. I pro e contro non si contano e basta: vanno anche (sop)pesati. Dopodiché, ripeto, il futuro è una pagina bianca e il tuo futuro te lo puoi scrivere solo tu. Non fare mai l’errore di fartelo dettare da altri, ovunque essi si trovino.
Al più, io ho l’umiltà di poterti dire ciò che ho fatto io, senza che ciò implichi che lo debba fare anche tu ma solo per condividere un’esperienza, simile alla tua: me ne sono andato appena finito il liceo e ho studiato fuori dove poi ho iniziato a lavorare e lavoro tuttora.
Non ho rimpianti, solo nostalgie.
Che nutro con i ricordi e i legami.
Ma rifarei tutto.
3 anni a Roma, 2 a Firenze, 6 mesi a Milano, 1 anno a Londra, 2 a Milano ed ora finalmente da 3 anni a casa…… con la munnizza per strada, i clacson che urlano, i sottopassi vandalizzati. Ma la sera scendo per strada, due passi con l’odore che arriva dal mare e sopratutto lo scirocco che mi entra attraverso i pori.
A Milano due rapine, a Roma la moto volatizzata e a Londra….. una richiesta camuffata di pizzo (incredibile!).
Alla fine tutto il mondo è paese e quindi se ne hai voglia meglio che sia il tuo…
fare finta di non vedere i problemi o minimizzarli non aiuta, sono tornato per un giorno e mi è bastato per non rimpiangere una assenza di 5 mesi, penso di tornare il più tardi possibile e solo per stare coi miei..
felicissimo di essere lontano 3000 km non capisci il degrado in cui palermo vive quotidianamente finchè non te ne allontani sul serio..
avevo tanta nostalgia di Pa.ma dopo tutto quello che leggo tramite internet,sono contenta x i miei 3 figli di vivere in un paesino civile dell’Emilia Romagna,la mattina mi sveglio con il cinguettare degli uccellini e il profumo dei tigli,certo abbiamo la sera un pò di zanzare,ma non vedo toponi con le code lunghe un metro dentro i contenitori dove si trasporta il cibo già cotto nelle case dei palermitani.
@full
tu sei uno dei motivi per cui Palermo è invivibile sei l’arroganza fatta cittadino. Riguardo alla tua domanda: a Roma situazioni tipo napoli che si sono viste e si vedono tutt’ora a Palermo non esistono e te lo assicuro visto che a roma ci torno spesso. Ma tu probabilmente non hai mai messo il naso fuori dalla sicilia..e quindi che te lo dico a fare!!! Per me parlano le classifiche di vivibilità che relegano palermo sempre agli ultimi posti…ma si..quelli che fanno ste liste so tutti comunisti e nordisti!!!
SONO PRECARIO DA 13 ANNI ADESSO CHE DA 1 ANNO HO UNA SPECIE DI MEZZOCONTRATTO A 700 EURO STO CERCANDO IN TUTTI I MODI E OGNI GIORNO QUALCHE AMMINISTRAZIONE CHE MI PRENDA IN MOBILITA’ IN QUALSIASI PARTE DEL NORD PERCHE’ PALERMO E LA SICILIA PURTROPPO NON HANNO FUTURO E IO CON LA MIA CITTA’ . IN SICILIA E A PALERMO NON C’E’ PIU’ POSTO PER LA GENTE ONESTA OGNI GIORNO IL MESSAGGIO CHE PASSA E CHE E’ MEGLIO ESSERE DELINGUENTI E DISONESTI NONCHE’ BULLI E CON UN CURRICULUM PENALE DI RILIEVO PER AVERE LAVORO E RISPETTO. PRIMA POSSIBILE ANCHE IO DIRO’ ADDIO A PALERMO E ALLA SICILIA PER SEMPRE E FINALMENTE POTRO’ VIVERE IN PACE.
Ultimamente il degrado di Palermo sta facendo cambiare idea anche a me, che sono sempre stata campanilista. Ci si trova a non avere più appigli per parlare di questa terra in positivo e questo fa tanto male a chi ama Palermo. Resta dove sei, nonostante la nostalgia che attanaglia te come qualsiasi persona costretta a lasciare questa bella e crudele terra.
la lombardia e’ invasa da siciliani/meridionali. Ma cosa ci venite a fare? avete il mare il sole …. noi solo la nebbia!! statevene a casa vostra . staremmo meglio tutti.
il leone:
pensavo anch’io che il futuro fosse una pagina bianca.
Vitafacendo ti devo dire d’avere scoperto, senza
dubbio, d’averci messo solo la penna, perchè no-
nostante le mie scelte mi son sempre ritrovato a
fare i conti con un destino soggiogante. Il tempo
…il tempo, te ne farà accorgere. Le
schifezze e le inciviltà che vediamo in questa città, Non CI DEVONO fare dimenticare che più di sei miliardi di uomini al mo
mento vrrebbero vivere a Palermo
milios: avevo una mezz’idea di trasferirmi in lombardia, ma visto che ciò dici ci rinuncio.
Me ne sto al mare e tu ti godi la tua nebbia…
..io soffro e me ne fotto…
Il degrado di Palermo e della Sicilia in genere è dovuto innanzitutto ai siciliani stessi, ma cercare di risalire alle origini e studiare le conseguenze di questi malcostumi varrebbe a scrivere almeno una decina di libri sull’argomento, quindi mi limito alle responsabilità politiche e vi invito a pensarci su due volte prima di mettere un segno sulla scheda alle prossime elezioni.
stesso dilemma esistenziale che mi sta mangiando lo stomaco pezzo per pezzo. torno in sicilia o resto a londra? torno in sicilia o resto a londra? torno in sicilia o resto a londra? del lavoro me ne frego, non è quello, non credo che il lavoro faccia l’uomo. rapporti sentimentali seri non ce ne sono. guadagnerei molto meno, si, ma devo stare bene dentro: prima. il lavoro viene dopo. qualcosa, se sei intrapendente te la riesci ad inventare in un modo o nell’altro anche in sicilia. forse…
tiriamo la monetina insieme? 🙂
Torna in Sicilia e dammi le chiavi del tuo appartamento a Londra!
Apparte gli scherzi, anche se è brutto a dirsi, restate dove siete!
Sai per cosa faccio il tifo, Palermo purtroppo offre tantissimi argomenti razionali a sostegno della mia tesi. Ma forse è la mia tesi ad essere irrazionale viste le vostre considerazioni. Quasi sono stanco di argomentare, non ne parlerei più. Se ve ne andate mi dispiacerà tanto, la mia vita cambierà di nuovo e sarà più povera. Scusate per l’egoismo, proprio io su quest’argomento dovrei tacere…
Per Max
Proprio perchè ho viaggiato ed ho visto con i miei occhi ed ho sentito con le mie orecchie, riquoto quello che ho scritto.
Quanto alla mia “arroganza” sai che ti dico tornatene a Roma, visto che continui a disprezzare.
Però che strano questa incivile, sudicia, mafiosa etc..etc.. Palermo ti da il pane da mangiare!!
comunque volevo aggiungere che tutto il mondo è paese è?.. londra non è mica il paese dei balocchi. si le strade sono tendenzialmente pulite e asfaltate, ci sono meno tamarri in giro (diciamo che ognuno sta al suo posto e non c’è rischio di incontrarli se non di sfuggita) i politici se vengono beccano a fare porcate si dimettono, e di pagarti ti pagano (se fai un lavoro di un certo livello, altrimenti sputi sangue per arrivare a fine mese) però anche loro hanno mafie e inciuci vari e il clima schizofrenico. diciamo che non sono come noi italiani (e siciliani in particolare) che li sbandieramo ai 4 venti quasi con orgoglio TUTTI i nostri difetti…noi parliamo troppo, altro che nenti vitti nenti sacciu – me lo disse anche una ragazza una sera; ma voi italiani quanto parlate e parlate e parlate? io ero la che facevo lo splendido da tre ore e lei che volevo solo … hem.. 😀
Otello…per il lancio della monetina ci vediamo a metà strada? 😀
Sono in Sicilia “in vacanza”…Riparto singhiozzando con profondo dolore a fine luglio… 🙁
@Simona
io oggi, per lavoro, sono stato in via messina marine…che degrado ragazzi, quelle casuzze semidiroccate, il San Paolo che sovrasta gli altri palazzi e ti da una botta nell’occhio, le rive dell’oreto piene di spazzatura, il far west dei palermitani alla guida, quello che ti vende per strada la verdura e con l’apino che posteggia a come vuole lui per farsi vedere dai possibili clienti, e le auto che fanno slalom per evitarlo nel frattempo devono fare i conti con i camion che vengono di fronte e ti devi fermare e dietro suonano i clacson, lo scirocco (maledetto lui) che ti fa stare male e ti fa ingoiare tutta la polvere; a sant’erasmo ti vendono di tutto all’aperto (alla faccia dell’igiene), al porticciolo sempre più fitusu e puzza da scappare… prato del foro italico sempre più giallo e cartacce ovunque (ma scusa c’è lo scirocco che pretendi?)salgo per corso vittorio emanuele.. posteggi inventati sui marciapiedi e turisti che devono scendere in strada per evitarle mettendosi a rischio scippatori… e potrei continuare fino alla rocca… ma evito.
Ecco la mia giornata tipica, perchè poi ci sono anche quelle peggiori.
Ad ogni buon conto io personalmente ho chiuso con questa città, infatti per l’avvenire di mia figlia che fra poco finirà il posteggio-uni.pa con profitto (io sono molto prossimo alla pensione), noi non andremo a roma,milano o venezia, ma ce ne andremo all’estero, penso danimarca belgio o olanda, mi trovero’ senza dubbio male, ma starò meglio che qui.
Pensaci…un saluto.
Simona,sai come la penso,chiediti perche’ questo richiamo alle origini si sia fatto cosi’ insistente proprio adesso e non prima.E’ stato un anno pesante da tanti punti di vista:il clima piu’ orrendo del solito,il lavoro non sempre presente e/o soddisfacente,la perdita di una persona cara che ha contribuito a renderti la splendida “P”ersona che sei;prendi in considerazione il fatto che si possa trattare solo di un momento di stanchezza e sconforto.Ritengo che mollare non sia mai la scelta migliore,dopo i tanti sacrifici fatti e le energie investite nel vostro progetto di vita, un trasferimento sarebbe comprensibile solo nel caso di una nuova e stimolante avventura…Concentrati non tanto su quello che perdi lasciando le opportunità di Milano ma piuttosto su quello che vuoi costruire a Palermo.
Cosa hai pensato di realizzare? Metti in atto una strategia che ritieni vincente, il luogo e’ un dettaglio e, credimi,alle volte anche chi ti sta intorno.
Manco da Palermo da undici anni e, dopo aver girovagato per un paio d’anni, il lavoro ha scelto per me la città di Reggio Calabria. All’inizio l’ho trovata inadeguata per le mie esigenze ma poi ho imparato ad amarla (dotata delle migliori peculiarità che può offrire una città del sud; è a misura d’uomo e la sua gente, sempre disponibile, serba ancora il rispetto per l’altrui persona) e mi ero addirittura convinto che avrei potuto viverci tutta la mia vita. Tuttavia, a poco a poco, il richiamo alle mie radici ha cominciato a insinuarsi nuovamente dentro di me e, sebbene sia consapevole che la qualità della mia vita peggiorerà, gli affetti, i luoghi, gli odori, i ricordi, mi richiamano ineluttabilmente a ripercorrere la strada inversa e rientrare nella mia amata terra. Quindi, se puoi permettertelo economicamente, e se sei veramente dilaniata da quel vuoto altrimenti incolmabile ovunque tu sarai, ti consiglio di riabbracciare la nostra “addisiata” città. E poi, mi piacerebbe provare a far qualcosa per lei, anzichè lasciarla da sola nelle mani di chi non ne nutre amore, seppur ciò dovesse alla fine delimitarsi entro i confini di una silenziosa ma civile presenza.
Massimiliano.
Non mi sono mai posta il problema di dove vivere: sono nata e cresciuta qui, qui ho trovato un lavoro e qui ho creato la mia famiglia; tante volte ho pensato guardando indietro “chissà magari avrei avuto più chances all’estero o al Nord” e mi capita sempre più spesso quando leggo post come questo su Rosalio eppure…..
Io credo che i luoghi più importanti siano quelli dell’anima, sono nata e cresciuta qui, amo questa terra e tutte le sue contraddizioni ma solo xchè per me hanno un significato profondo, perchè questa terra, questi luoghi sono stati lo sfondo di tutta la mia vita, la cornice entro cui ho vissuto i miei affetti e i miei momenti più cari.
Forse avrei amato la pioggia di Londra o la nebbia di Milano se in quei luoghi fossi cresciuta e se lì avessi vissuto momenti importanti….non mi è successo, può darsi che mi succeda prima o poi di sentire il bisogno di andare lontano e allora potrò parlare della nostalgia per la mia Palermo, chissà!!
In conclusione, Simona, a mio avviso, solo il cuore può darti le risposte che la ragione non ha!! in bocca al lupo!! 🙂
ma qualche attributo che consigli di restare? mai?
voler cambiare le cose? no, è più facile scappare.
Chi se ne frega, affondi Palermo cu si nni f….rega.
Capisco perfettamente, è difficile, perchè sacrificarsi? Palermo è pervasa dall’inciviltà, a vastaria, a munnizza, il malaffare. Restino gli incapaci, i mediocri, i conniventi, quelli che votano i politici che si meritano.
Mi sono rotto le scatole, vi sintiti i miegghiu? credete di far parte di quella schiera di cervelli che in quanto superiori a Palermo sarebbero sprecati? bene, mostrate le palle restate, la vostra superiorità farà si che un posto di lavoro lo trovate.
@Otello
Forse ti è poco chiaro che buona parte di coloro i quali parranu assai, sbandierano i “propri” difetti, fanno riferimentio ad una comunanza dalla quale si tirano velatamente fuori.
Più dici che il palermitano è incivile accomunandoti alla diffusa inciviltà più vuoi far intendere che proprio tu incivile non sei.
A capisti l’antifona? scusa la domanda, avrei voluto chiederti se fossi stato io più o meno chiaro nell’espressione ma la valenza sarebbe stata ben diversa.
aspettami, che forse arrivo!
Se qui trovi il lavoro a Palermo torna: per me Palermo è la più bella città del mondo. Pensa che ogni volta che vado all’estero o al centro-nord Italia, dopo tre giorni, ho nostalgia di Palermo, della mia Sicilia con il suo cielo azzurro, i suoi colori, il suo clima mite. Una volta che sono stato per alcune settimane nella buia e nebbiosa Milano, quando poi tornai, i primi giorni stavo con lo sguardo rivolto al cielo ad ammirare quell’azzurro che solo noi abbiamo, e i miei amici mi chiedevano cosa stessi gurdando, perchè non sanno come è al nord.
La questione alla fine sembra essersi ridotta a:
Vuoi realizzarti lavorativamente? Via da Palermo.
Vuoi rimanere vicino a tua madre? Rimani a Palermo.
Oppure, per essere più flessibili ancora:
Sei in grado di accollarti di lavorare in nero, malpagato per una decina d’anni fino a quando non riesci con l’aiuto di qualcuno a trovare un posto migliore? Ti accolli di lavorare in un paese dove la meritocrazia non esiste? Rimani a Palermo.
Sei figlio di un commerciante per cui prima o poi erediterai un panificio, una pizzeria, un banchetto di ortofrutta? Rimani a Palermo.
Se figlio di un professionista (avvocato, notaio, farmacista)? rimani a Palermo.
Vuoi fare il precario di mattina e poi installare condizionatori di pomeriggio? Rimani a Palermo.
Ti sei laureato e ti piacerebbe mettere in uso la tua laurea (ma no a gratis)? Via da Palermo.
x full
Hai viaggiato..visto con i tuoi occhi…sentito con le tue orecchie..e ritieni che altrove sia peggio di Palermo??? Secondo me dovresti denunciare il tuo agente di viaggio…ma dove ti ha fatto andare??? Se avessi letto meglio il mio primo post avresti capito che vorrei andarmene ma per ora non posso (scusami se non ti elenco i motivi..sai la legge sulla privacy..). Secondo te è tutta un’esagerazione…mi chiedo come mai su poco meno di 50 commenti il 90% siano tutti concordi nel dire che altrove si vive meglio che a Palermo…attenzione nessuno dice che “altrove” non ci siano problemi…ma di certo trovare lo sfascio che trovi a Palermo è veramente difficile!! Ancora ho in mente i cartelli sugli autobus che recitavano: “palermitani…facciamo in modo che i turisti ritornino!!”..E’ di ieri la notizia che rappresentanti dell’IdV accoglievano al porto i turisti in crociera dando opuscoli con cui si scusavano della sporcizia e della munnizza che attanaglia Palermo. Se poi dovessi scrivere della mancanza di educazione civica del 90% dei cittadini…non basterebbe una settimana…..Ossequi
@Rosario: allora mi sa che io sono palermitano di alto mare. Ogni tanto PA ci vuole, ma a dosi omeopatiche, diciamo a dosi vacanziere, di modo che tutto è preso con più relax, perfino il dover tornare 3-4 volte in un ufficio postale (uno qualunque, sono tutti uguali) perché qualcuno la mattina si vende i numerini e quindi tu non ne avrai mai uno giusto.
@ninni
all’estero sono molto bravi a nascondere la sporcizia sotto il tappeto. noi la sbandieriamo ai quattro venti. al nord te la metteno nel deretano con il sorriso e con frasi molto “polite”. da noi vengono davanti e te lo dicono ridendo.
te la sto,
mettendo,
in culo.
per assurdo sembra un comportamento più onesto 🙂 non è che in germania, ad esempio, dall’appalto non ci mangiano, ci mangiano eccome, solo che la strada te la asfaltano, anche. ei, guardate che tutto il casino successo con La Crisi è partito per via dei comportamenti economici da Criminiali degli anglosassoni e degli yankee 😉 – detto ciò per certe cose si vive meglio fuori dall’italia, per altre meglio in italia. i politici fanno schifo a qualsiasi latitudine. la gente per certi versi e meno bestia fuori dall’italia…
mesi fa cmq, ho conosciuto un pittore estero che mi disse che se non fosse che a palermo non vende na cippa (manca il mercato dei collezionisti) si sarebbe trasferito vita natural durante alla vucciria…
e prima di incensare troppo londra, guardate che i londinesi stessi arrivati ad un certo punto (ma solo se sono riusciti a fare taaanti soldi) ; armi, bagagli e si trasferiscono a prendere il sole in spagna 😉
@simona
incontriamoci a metà strada per il lancio della monetina, in francia? così magari tiriamo anche un paio di monete in testa ai francesi, parbleu:)
ad esempio.. la mafia italiana (siciliana sarebbe riduttiva) è niente, nulla ZERO in confronto a quella russa e cinese ad esempio. da noi giravano i pizzini, loro si fanno le chiacchere in limousine parlando degli stessi argomenti che c’erano nei pizzini. quindi, c’è questa idea universale che i peggio mafiosi Sono gli italiani, e nel resto del mondo invece si vive come in un eden? sbagliatissimo, ma siamo noi stessi ad alimentare questa immagine..
Risposta molto breve,
io sono tornato dopo un’assenza di sei anni e sono contento. Non è che abbia trovato una grande sistemazione però posso permettermi certi piccoli piaceri che non potevo altrove. Sono contento.
Probabilmente ritornerò in Europa o su qualche altra sponda del mediterraneo, ma con la consapevolezza di poter tornare.
Chiaramente fa molta più ‘impressione’ la munnizza che brucia che il russo che parla in limousine. Però, per come vanno le cose, mi viene da pensare che a molti faccia comodo che la nostra immagine sia questa perchè così, da altre parti, passano per quelli dalle ‘mani pulite’..e non a caso utilizzo questa definizione. Qui (a milano) ci sono mazzette, appalti truccati, raccomandazioni e tutto il resto solo che, proprio perchè nulla si vede, tutto si trasforma in efficienza. E’ un caso che a governare la nostra città..la nostra regione vengano messe determinate persone? Io credo di no!
Detto questo leggendo tutti i vostri commenti sono come si dice? Più confusa che persuasa! 😀
simona, e una terza via?
via da milano e da palermo.
il mondo è veramente vasto….
ops…spero di non aver contribuito ad allungare il papiro delle tue riflessioni…avrei sulla coscienza il disboscamento dell’amazzonia tutta! 😀
ti auguro di trovare la tua strada, davvero.
Simona, le mazzette le passano in tutto il mondo. Mediamente gli affari si fanno ai confini tra il lecito e l’illecito, sai che non approvo ma questo è l’uomo perciò faccio una seconda distinzione: in conclusione funziona o non funziona? A Palermo mediamente non funziona ma come ha detto qualcun’altro prima di me: “il luogo e’ un dettaglio e, credimi, alle volte anche chi ti sta intorno.” Io mi porrei la domanda: questa via ha un cuore?
http://palermo.blogsicilia.it/2010/06/disastro-ambientale-a-palermo-ma-i-cittadini-ne-sanno-poco/
Già…decisamente non è un buon momento…