Er monnezza 2 (doverose precisazioni e fini che non finiscono)
Precisazioni su una querelle che è più ingargiata del traffico.
L’aumento della TARSU è stato del 66%.
Cioé i palermitani pagheranno il 9% in meno rispetto all’anno scorso.
(Oddio mi gira già testa).
Questo perché il capitolo di spesa destinanto all’AMIA è stato abbassato dal Consiglio dai quasi 114 milioni richiesti a 95 milioni e rotti di euri.
Cioé, in termini di portafoglio: chi pagava l’anno scorso 250 euri, ne pagherà quest’anno 225.
Un aumento che ribassa.
E dopo questa matematica così palermitana (della scuola del «trenta e due, ventotto»), un po’ di storia: il primo aumento voluto dal Sindaco fu del 75% ma venne bocciato dal TAR per una serie di ricorsi delle Associazioni di Categoria. Il Sindaco adesso voleva un aumento del 75% più un 8% (e quindi dell’83%). Questo non è avvenuto perché nella delibera, che aveva il “dispositivo” bloccato (il “dispositivo” è la parte della delibera del Consiglio che parte laddove spunta la parola “delibera”, dopo “premesso”, “ritenuto”, “considerato” e affini, quel frasario che pare esistere solo nelle cose della politica per confondere i cittadini), il consigliere Davide Faraone (PD) ha trovato una illeggittimità interna proprio al dispositivo, disinnescandolo di fatto (essendo bloccato, sarebbe stato approvato senza passare direttamente dal via). Continua »
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