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martedì 5 nov
  • Scambio di accuse tra Comune e Regione sull’emergenza rifiuti

    Il Comune e la Regione si accusano a vicenda per l’emergenza rifiuti a Palermo per bocca dei propri rappresentanti.

    Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha dichiarato: «Le responsabilità in ordine ai rifiuti sono esclusivamente di Lombardo per i ritardi nell’approvazione del Piano di rifiuti regionale e di un sistema alternativo di smaltimento. […] Aspetto le nuove gare per la realizzazione dei termovalorizzatori. Le affermazioni trite e ritrite sulle infiltrazioni mafiose in queste opere fatte del presidente della Regione non lo salvano dal trovare soluzioni alternative. […] Mi sono stancato del rimpallo di responsabilità per la consegna della quinta vasca. Ho chiesto un intervento immediato al prefetto che mi ha assicurato che firmerà a breve l’autorizzazione».

    Una nota della Presidenza della Regione riporta queste parole: «Ancora una volta il sindaco di Palermo cerca di sminuire le proprie carenze nella gestione dei rifiuti nella città di Palermo. Non si può tuttavia tacere il fatto che il sindaco, come unico socio dell’Amia era tenuto ad obblighi di vigilanza e di diretto intervento nella gestione, con personale responsabilità, in considerazione del fatto che Amia è una società sottoposta a controllo analogo del Comune di Palermo».

    Palermo, Sicilia
  • 18 commenti a “Scambio di accuse tra Comune e Regione sull’emergenza rifiuti”

    1. “Mentri u medicu studia, u malatu si nni va”….Rimpallo di responsabilità e la città affonda

    2. Cumpà, negli ultimi 10 anni l’hai messa in funzione la raccolta differenziata, si o no? Se la risposta è no, e pensi di buttarci dentro tutta la munnizza allora hai ragione tu, i termovalorizzatori (Tv) sono la soluzione. Ora vediamola dall’altra latata: i Tv riducono il problema rifiuti ma la discarica serve sempre e deve essere di tipo speciale perché i rifiuti del Tv sono molto tossici, inoltre c’è da dire che Monsier Lavoisier non è stato ancora smentito dunque nulla si crea e nulla si distrugge, il Tv non è un annichilatore neutronico, è una macchina che scompone la munnizza col calore e ci restituisce gas tossici e ceneri tossiche, una parte la respireremo, è il nanoparticolato 🙂 e una parte sarà trattenuta dai filtri e nella camra di combustione e dovrà essere incapsulata e interrata. In Italia l’energia prodotta da Tv è energia rinnovabile, si sa che la munnizza non finirà mai 🙂 e lo Stato (NOI) paga al produttore di energia da Tv la differenza tra costo di produzione e costo di vendita e l’AMIA è socio della ditta che deve gestire il Tv 🙂 Ottimo business considerato che nel resto d’Europa ciò non accade.

    3. E’ più di ogni altro discorso potè l’immagine, ecco come funziona il Tv

      http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/6/6f/Bilancio_materia_inceneritore.svg

    4. si’,ma intanto per chi vuole approfondire,
      ho riportato l’elenco degli inceneritori
      con e senza recupero di energia
      in Italia ed in Europa,
      gli schemi di impianto,le tipologie di combustione,la composizione dei fumi,
      gli effetti sull’ambiente e sulla salute,insomma una documentazione ampia
      cui sarebbe sciocco sostituirsi con affermazioni personali senza nemmeno averla analizzata.
      Per tirare le somme ci vogliono almeno 2 lauree,
      una in
      INGEGNERIA TERMOTECNICA ed una in
      INGEGNERIA CHIMICA.
      .

    5. Le somme sono state già tirate, è un male necessario e pertanto il Tv va realizzato il più lontano possibile dai centri abitati e da zone ad alta intensità agricola, inoltre deve essere alimentato con la minore quantità possibile di rifiuti e ciò che lo rende poco conveniente per chi ha pensato di farci il business della sua vita.

    6. Concordo con pepè.
      La munnizza purtroppo non possiamo mangiarcela.
      O la accatastiamo in discarica all’infinito o costruiamo un termo valorizzatore.
      In entrambi i casi servono luoghi per accogliere queste strutture.
      Alla fine è chiaro che qualcuno sarà scontento, ma mi piacerebbe sapere se gli abitanti della zona di bellolampo, oggi sono felici di stare dove stanno.
      E’ un po’ come il discorso dell’energia…
      Tutti vogliamo sempre più apparecchiature elettriche, ma poi non vogliamo le centrali (di qualsiasi tipo).
      In ogni caso, tornando all’argomento del post, penso che entrambi i personaggi tutto fanno nella vita, tranne che occuparsi del bene della Sicilia e di Palermo.
      Mentre loro si curnutiano a vicenda e si fanno i caxxi loro (vedi cammarata ai mondiali), noi navighiamo nella merda.

    7. Cos’é la storia del bue che dà del cornuto all’asino?

    8. 3… 2… 1… Via allo scaricabarile! Chi vincerà?

    9. Marcus, sarò più chiaro. Il Tv nelle linee guida della UE è l’ultimo anello della filiera di trattamento dei rifiuti, considera che il 65% minimo dovrebbe essere riciclato e del restante 35% una quota variabile a seconda del tipo di Tv ma compresa tra 8% e 15% (vado a memoria) deve essere scartata perché inadatta a formare il CDR .. a meno che non trovino il modo di buttarci dentro qualunque porcheria e di scollegare i filtri in uscita, certo ci dovrebbero essere i controlli dei fumi ma non si spiega come mai la magistratura ha sequestrato più di una volta degli impianti o parti di essi perché erano stati riscontrati valori di tossicità superiori alla norma. Considerarlo la soluzione al problema rifiuti secondo me è errato, un male necessario che dovrebbe trattare una quantità minima di rifiuti, quella non riciclabile in nessuno modo. Ciò rende il Tv antieconomico, o, che è lo stesso, implica un elevato costo di conferimento al Tv per l’incenerimento. Le conclusioni traile tu.

    10. Tristissima fine di un sindachino piccolo piccolo.Certo,Lombardo(e Cuffaro,prima)hanno responsabilità,ma mai paragonabili a quelle dell’ormai delirante Diego Cammarata.
      Che Dio ce la mandi buona.Io sulla monnezza,temo il peggio.Fra l’altro ha parlato lo jettatore supremo,difendendo(cosa c’è da difendere nell’inettitudine assoluta ?)il sindaco.
      Quando SB parla la catastrofe è prossima.Aiuto !

    11. La quota di rifuti non differenziabile è pari al 20% del totale. Di questa il 20% (circa il 4% del totale) sono pannolini.
      Il 20% non differenziabile è semplicemente un problema industriale. Va gestita in maniera diversa la progettazione ed il design di questo 20% di involucri. Inoltre ridurre la quanità di immondizia è possiible se si pensa a quanti involucri, confezioni pacchi e pacchetti inutili caratterizzano gli oggetti oggi in commercio.
      Sisolvere il problema con gli inceneritori equivale a mettere i rifiuti sotto il tappeto. Il punto che pochi ci guadagnano tanto.

    12. chiamare “emergenza” una questione che va avanti da mesi, da anni, non è corretto; l’emergenza è qualcosa che si presenta all’improvviso, da gestire subito, quella dei rifiuti è una situazione che, per motivi diversi, non si vuole risolvere.
      prendete uno qualunque dei nostri sacchetti della spazzatura e pensate a cosa c’è dentro; idealmente togliete dal sacchetto la plastica delle bottiglie e delle varie confezioni (riciclabile), la carta (riciclabile), le lattine (riciclabili); quello che rimane (pannolini a parte) è ben poco.
      ora
      pensate di potere andare al negozio con la vostra bottiglia di vetro per comprare il latte sfuso
      pensate di andare al supermercato con i contenitori vuoti, da riempire di detersivi vari, venduti sfusi;
      pensate di comprare alimentari o altra roba confezionata, che non abbia mezzo chilo di plastica/carta per la confezione;
      non ho finito
      ci si lamenta della mancanza di lavoro? (vedi post di siino)
      creiamolo
      immaginate una ditta che raccolga le lattine vuote portate di cittadini: per ogni 100 lattine la ditta consegna 2,5,10 euro al cittadino. pensate di fare lo stesso con le bottiglie di plastica, con la carta e così via. il materiale raccolto, già selezionato, potrebbe essere venduto e avviato presso un’altra ditta di trasformazione la quale tirerebbe fuori oggetti e materiali nuovi pronti all’uso, magari contenitori di plastica da riempire con succhi di frutta e spremute, ottenuti da prodotti locali.
      a quanto pare, niente di tutto questo è realizzabile
      siamo solo bravi a guerreggiare a colpi di carte bollate

    13. 1.Gli abitanti della zona di Bellolampo
      sono andati a costruirsi le case appena sotto la discarica di Bellolampo,addirittura in tempi in cui dentro la discarica di bellolampo i rifiuti bruciavano giorno e notte.
      Informatevi bene.E’ cosi’.C’era fumo giorno e notte,sempre.Finche’ si scopri’ che nei fumi c’e’ diossina.
      2.Il sistema distributivo,mondiale,di oggi,e’ tale per cui un alimento di qualsiasi natura arriva
      imbustato ed imballato al consumatore.
      Anche i prodotti cartacei,giornali e riviste sono imbustati.
      Qualsiasi prodotto industriale,televisore,telefonino,computer elettrodomestico,e’ imbustato ed imballato.
      Sui sistemi di protezione di ogni prodotto
      ci lavorano milioni di persone.
      Con questo non voglio dire che non si possa fare nulla,ma sara’ molto difficile invertire questa situazione,semmai e’ piu’ facile scoprire nuove tecnologie per produrre imballaggi biodegradabili e non nocivi.
      .
      ve lo immaginate proporre di andare a comprare il latte ogni giorno portando la bottiglia di vetro
      a gente che oggi va al supermercato ed acquista 2 cartoni di latte che gli serviranno nei prossimi 2 mesi?

    14. resto perplesso di certi commenti.
      Io non considero inutili gli imballaggi.Io preferisco ricevere la rivista ben protetta
      dal cellofane e godermi la lettura senza il rischio di toccare qualcosa di contaminato.

    15. bando alle polemiche anche perchè, così come ho scritto altre volte in passato, ci troviamo su questo sito perchè abbiamo la stessa visione e abbiamo a cuore gli stessi problemi e la loro soluzione, pur con le dovute differenze.
      esistono i distributori di latte fresco, così come esistono i distributori di detersivi sfusi; sono cose che cominciano a prendere piede anche da noi mentre in altri paesi è ancora in uso la restituzione del vuoto sulle bottiglie di vetro; nessuno pensa di cambiare la realtà nel giro di pochi giorni, ma si possono avviare processi educativi verso certi comportamenti sani.
      nessuno desidera che gli arrivi la rivista aperta e magari già letta dal postino o il tv color chiuso in un sacco di tela; non è questo, quello che avevo scritto, ma desideravo sottolineare come, acquistando un rasoio o una batteria per cellulare, la quantità di materiale usato per la confezione sia decisamente eccessiva, anche perchè serve a contenere messaggi che inducono l’acquirente e scegliere un prodotto pittosto che un altro.
      venti anni fa, al termine di una giornata al mare sulle spiagge si trovava di tutto; adesso continua ad esserci di tutto, ma in quantità decisamente minori;
      ricordo che anni fa l’immondizia si buttava senza sacchetti, adesso almeno la chiudiamo;
      passeggiando per le strade si vedono diversi proprietari di cani che raccolgono gli escrementi che le bestioline lasciano sul marciapiede; fino a non molti anni fa la cosa era inconcepibile a certe latitudini.

    16. qualunque cambiamento necessita di impegno e di qualche piccolo sacrificio, anche quello di recarsi due volte alla settimana a prendere il latte al distributore automatico pittosto che comprare in una sola occasione il latte per due mesi per poi impiegare il tempo guadagnato per…..
      per cosa?

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