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Archivio del 28 Giugno 2010

  • La pantera? Le pantere a Palermo sarebbero due

    Pantera

    Pantera

    Non sarebbe una ma due le pantere che si aggirerebbero a Palermo.

    Sarebbero fuggite da una villa di via Bronte, a Borgo Nuovo, e sarebbero state cedute da una zoo fattoria nei pressi di Palermo. Una sarebbe rimasta in zona, l’altra si sarebbe spostata verso San Martino delle Scale.

    AGGIORNAMENTO: Rosalio visualizza un “panther counter” che indica il tempo dal primo avvistamento approssimativo della prima pantera al momento attuale. Il disegno della pantera è di Giuseppe Lo Bocchiaro.

    Palermo
  • “A Palermo non c’è il lavoro”…né la voglia di lavorare

    Il post che state per leggere è un post polemico, non provocatorio, e contiene alcune cose che spesso non ci si vuole sentire dire. Ma ci sono tante medicine amare come l’acquisire consapevolezza che non si è obbligati a prendere.

    «A Palermo non c’è il lavoro». L’avete sentito dire tante volte, no? Non è vero. Non c’è molto lavoro regolare, non c’è molto lavoro ben retribuito, non ci sono più i tanto desiderati e ambiti “posti” (perché le banche si accorpano e la Regione prima o poi fallirà, anche se qualche altra infornata di lsu che diventeranno dirigenti e avranno le pensioni baby non mi sentirei di escluderla).

    C’è invece un enorme spazio per chi ha voglia di fare e per l’imprenditoria, c’è poca concorrenza e se si è strategicamente brillanti si ha la possibilità di avere per molto tempo un oceano blu incontaminato in cui nuotare e profittare. In che campi? Nel turismo, ad esempio. Imprenditoria significa avere un’idea, portarla avanti e, ebbene sì, anche rischio. E cercare di guadagnare i soldi sul mercato con prodotti e servizi validi, non di fregarseli dalla 488, dallo Stato, dall’Ue o dalla Regione e di fare business zoppi o mascherati da qualcos’altro fin dalla nascita. Nel breve periodo funziona e sembra una gran furberia, nel lungo affondiamo tutti, voi e chi vi viene dietro. Capito? Non mi parlate di pizzo perché oggi non siamo negli anni ’80 grazie ad alcuni visionari come quelli di Addiopizzo, allo Stato, ai magistrati e alle forze dell’ordine. Vengano pure ‘sti esattori superstiti, così facciamo arrestare pure loro. Né ditemi che non si possa fare…se non dopo averci provato e avere fallito. Troppo comodo dirlo prima.

    E adesso il punto più delicato: non c’è la voglia di lavorare. Ho sentito dire tante volte da amici imprenditori «li pagavo per riscaldare la sedia», riferendosi al periodo di prova o a dipendenti assunti che pensavano che il loro compito si dovesse limitare più o meno a quello. E si sentivano anche furbi per gli stipendi che erano riusciti a fregarsi lavorando il meno possibile. Ancora: Nel breve periodo funziona e sembra una gran furberia, nel lungo venite licenziati e diventerete carne da call center o da lavoro socialmente utile. Finché durerà. E non durerà per sempre. Capito?

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    Palermo, Sicilia
  • Analisi logica

    Lo leggo e lo rileggo, ma non lo capisco. Niente di importante, naturalmente. Solo un trafiletto del Giornale dei Sicilia che ho ritagliato qualche giorno fa (Sant’Erasmo, ai precari la bonifica della spiaggia, 23 giugno) e che mi dovrebbe spiegare come viene speso un milione di euro di soldi pubblici.

    Allora, il Comune sta affidando ad alcuni precari la “bonifica” del tratto di spiaggia vicino Sant’Erasmo. Per le spiagge libere di Barcarello, Vergine Maria e Arenella invece “nulla di fatto”. Perché? Perché i 60 LSU avrebbero bisogno di un corso di formazione «prima dell’attività pratica». Ma ci vuole un corso di formazione per pulire una spiaggia? E quelli di Sant’Erasmo allora? Lo hanno già fatto? L’assessore alle risorse umane Roberto Clemente dice che il corso partirà, ma, forse troppo tardi per la stagione balneare (spiega la cronista, Chiara Lizio). Costo? Clemente: «Circa un milione di euro che la Spo [che sta per?] aveva avuto dal ministero dell’Ambiente tramite la Regione, indirizzato agli ex Pip». Fine dell’articolo.

    Mi ci sono sfinniciato. Ho perso tempo a fare l’analisi logica di ogni frase, ma c’è molto che mi sfugge. Perché bonificare le spiagge dopo la stagione balneare, non si deve ricominciare da capo l’estate prossima? Chi fa le docenze del corso di formazione, come sono assegnate? Perché tutto costa così tanto, non percepiscono gli LSU già uno stipendio? Come fa il Comune a utilizzare fondi che dal governo erano andati dalla Regione? Perché Clemente è così sibillino? Perché la cronista non spiega un bel niente? È l’articolo che non va o è la condotta dell’assessore che non è trasparente?

    Palermo
  • I love Sicilia: circo Massimo

    È in edicola il nuovo numero di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. Il giornale si trova anche in alcune edicole a Roma e a Milano.

    I love Sicilia di giugno

    In copertina c’è Massimo Ciancimino. C’è anche un esteso confrontro tra Palermo e Catania con i “testimonial” delle due città in diversi settori.

    Palermo, Sicilia
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