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  • Palermo muore e poi risorge

    Sono ormai più di dieci anni che vivo all’estero, da cinque negli Stati Uniti e nun m’a firu chiù. Ogni tanto su Rosalio vedo qualcuno che vive a Milano e che scrive quanto gli manca Palermo, ma che fa babbiate? In meno di un’ora siete li. Io per miracolo riesco a tornare due volte l’anno e ogni volta pare un pellegrinaggio a Santa Rosalia. È ovvio: Palermo ci manca, è una citta che ti entra dentro e dopo sono guai a dimenticarla. Qualche giorno fa il settimanale L’espresso pubblicava un articolo intitolato Palermo muore. Secondo me già era morta da un po’ ma non ce ne eravamo accorti. Siamo passati dalla “primavera di Orlando” all’inverno siberiano di Cammarata. Che poi questo sindaco qualcuno lo vede in giro o sempre ammucciato è? Avete avuto anche il coraggio di rompergli le scatole in barca mentre si faceva le vacanza con gli amici del Comune. Quelli gli vogliono cosi bene che pure da marinai gli fanno. Ma no, noi palermitani sempre a cercare il pelo nell’uovo.
    Torniamo a noi, ho la tendenza a tergiversare, che dicevo…ah sì, Palermo ci manca. Per me che vivo di mare, l’estate è sempre il momento peggiore, mi manca Mondello, l’odore di pane e panelle di zio Rosolino a Sferracavallo, il gelato del baretto e la città deserta. Finalemente si trova parcheggio, puoi passeggiare per le strade senza macchine, sempre che non ti squagli per il caldo, vai in giro con la Vespa che ti libero e felice di vivere in una città cosi bella. Vi dico la verità, solo a pensarci mi viene ‘i chiancere. L’anno scorso sono andato a Palermo in agosto, non mi pareva vero di esserci riuscito, perché ferie in agosto non me ne attoccano mai. Ero felice, il piano era dieci ore di mare e campare di gelato e pasta coi tenerumi, che quella fuori dalla Sicilia non si trova manco a peso d’oro. Appena arrivato mi preparo tutto il necessario per piazzarmi sotto il sole ad Acapulco. Mi metto in sella alla Vespa e parto. Ma sorpresa ci fu. Mi passarono almeno tre ore a cogghiere munizza prima di potere distendere l’asciugamano. Però a onor del vero ci fu comunella e un sacco di picciotti mi aiutarono. A Palermo siamo così, iniziativa zero, ma solidarietà tanta. E meglio di niente, no? E comunque il mare era bellissimo e ho passato una settimana da sogno, meglio che ai Caraibi.
    Comunque la verità è che se viviamo a Palermo ci lamentiamo che tutto va male e se viviamo fuori di quanto ci manca. Siciliani siamo, c’è picca da fare, ci piace lamentarci. Dal canto mio che sono lontano, penso spesso a Palermo e ci conto sempre a tutti in giro per il mondo che è la città piu’ bella dell’Italia. E poi se Palermo muore, dopo tre giorni, tre mesi o tre anni vedrete che risorge. Corna dure è.

    Ospiti
  • 79 commenti a “Palermo muore e poi risorge”

    1. Finalmente un post positivo sulla nostra città. Basta piangerci addosso. In fondo l’importante è il sole, il mare, le panelle, il gelato a mondello.
      Bah.

    2. Bel post…ma perchè non ritorni a Palermo???magari a darci una mano a togliere la munnizza dalla spiaggia!?!
      Si è vero, quando stai lontano un po ti manca “a pasta chi tenerumi e u ciavuru i mari” ma prova a tornare quest’anno, magari il mese di agosto quando a munizza sara’ arrivugghiuta…vedrai che bello ciavoro…ti si aprono i bronchi!Il palermitano è vero si lamenta e si piange addosso ma ne ha tutto il diritto…non bisogna abituarsi a tutto questo…
      spero almeno che quando risorga sia dopo il diluvio universale, e che magari si sia portato via tutta sta fetenzia!

    3. Ah che nostalgia! Una bella passeggiata in via cipressi, piazza ingastone. E brancaccio? Dove li trovate in Europa posti più belli!

    4. Suppongo che il senso non era ah che nostalgia pane e panelle e fine…il senso era ma se vivi a Palermo e ti lamenti che tutto va male perchè invece di lamentarti un t’arruspigghi e ti nni vai a fare qualche cosa per la tua città???Il diritto a lamentarsi…Ai palermitani piace lamentarse e stare immobili…come Palermo che è per me una città meravigliosa, la mia città, ma immobile.

    5. non per niente si dice:”vuoi stare bene???lamentati!!!”
      è vero che bisognerebbe darci tutti una mossa ma mi viene anche da pensare: perchè in tutte le città del mondo le spiagge le ripulisce il comune e per farmi un’ora di mare a Palermo devo farmi un’ora a ripulirmi la mia porzione di spiaggia sutt’ o pico ru suli???? e intanto il sindaco va in barca con lo skipper pagato con le nostre tasse.
      …a san benerica!

    6. … perchè non facciamo cambio, io prendo il tuo posto negli States e tu vieni in questo mondezzaio!

    7. bellissimo post.. e grande verità.. complimenti!

    8. Concordo con Giulia, tanti palermitani sanno solo lamentarsi, ma nel loro piccolo non fanno nulla, e non solo non fano nulla ma criticano anche a chi cerca di fare qualcosa…QUANDO C’è QUALCOSA DI NUOVO IN CITTA’ CRITICANO LO STESSO IN MODO SOLO NEGATIVO….PRIMA FACCIAMOCI UNESAME DI COSCIENZA E POI POSSIAMO ANCHE PRENDERCELA COI POLITICI, prima facciamo qualcosa noi nel nostro piccolo e poi possiamo anche criticare gli altri…

    9. l’importante non e’ il pane e panelle o il gelato a mondello…e no, non bisogna abituarsi a tutto questo…ma il punto e’ che abbiamo una citta’ bellissima ridotta uno straccio e quelli che credono che si possa fare qualcosa sono pochi e gli altri stanno a guardare. sono 10 anni che ci assuppiamo questa situazione e che abbiamo fatto per cambiarla?

    10. la fiera delle banalità… con tutto il rispetto eh!

    11. appoggio in pieno il senso del post….
      credetemi ,io vivo a milano ormai da 3 anni,e quando penso a palermo mi viene sempre da piangere..capisco cosa pensate voi che vivete in città e notate ovviamente più di noi tutto quello che non funziona, ma quando si è fuori prevale la nostalgia…..

    12. andare?rimanere?fuggire? Io ancora la risposta non la conosco.

    13. Condivido in pieno le parole di Giuseppe…che dire sarò strana…forse troppo nostalgica…prendetemi in giro: sono palermitana e li lavoro ma abito a SOLI 15Km. e ogni giorno da anni, sempre con la stessa nostalgia, la lascio nell’attesa che il giorno dopo possa GODERMELA di nuovo! Godere degli odori, delle voci stridule delle mamme che richiamano i figli nei cortili delle vie del centro, dell’azzurro del mare e perchè no, ridere del continuo lamentarsi che piace tanto ai palermitani!!!

    14. Con tutti i problemi palermo me la godo alla grande…..

    15. Palermo nel cuore; gli amici che vengono da fuori mi dicono che da come la racconto e ne parlo la amo molto, ed è cosi’.Ma basta guardarsi attorno e ci sono un milione di cose che non vanno.

    16. molto banale se ti manca veramente la tua città perchè non molli il lavoro negli states e ci torni, così ti godi il traffico in via belgio anche in pieno agosto, stare ore sotto il sole per l’autobus bloccato dalle macchine in doppia fila, e spiagge sporche e sovraffollate di persone in grande maggioranza maleducate che pensano che le spiagge siano di loro proprietà e fanno quello che vogliono salvo poi lasciare tutto quello che hanno portato e consumato..stare attento ai borseggiatori, acqua sporchissima, mezz’ora per trovare un buco per il motorino senza posteggiatore che vuole 2 euri, per te 2,40 dollari..
      e poi gioire delle mille e più attività, concerti e nelle zone pedonali della città..

      torna torna e poi vediamo se ti manca l’america..

    17. Condivido il post di Tonjo.
      RETORICA STERILE quella di Di Carlo; addirittura riesce a trovare motivi di vanto nel fatto che alcuni cittadini per fare il gesto semplice di sdraiarsi sulla sabbia prima devono pulire la spiaggia devastata dagli incivili.
      E quelli che vantano posti belli di Palermo come se fossero i soli al mondo… “nisciti ogni tantu” dall’isola mentale… tutti il mondo ha bellezze…

    18. Tonjo..ma allora tu perchè rimani? 🙂

    19. ci sono immagini che ti restano davanti agli occhi
      ed in mente,per tutta la vita.
      Cosi’ una spiaggetta di Capo Gallo,che poi e’ l’unica.La “tovaglia” distesa,
      tutt’intorno le cicche ed ad un angolo un bel cappuccio in lattice,ed il puzzo di piscio che ti arriva da dietro uno scoglio.

    20. ad un angolo della tovaglia,s’intende,
      proprio a 2 millimetri.

    21. io sto in uk..
      e se ho una settimana di ferie non vado a stressarmi in una città che seppure mi ha visto crescere non ha molto da offrire, con molto meno in fatto di voli ci sono posti di mare bellissimi, vedo posti nuovi e mi rilasso, e non sono costretto a respirare diossina, e il pesce fresco lo trovo ovunque..

      soprattutto facilmente trovo spiagge libere senza dovere pagare pizzo ai propietari dei lidi o ai posteggiatori abusivi..
      gente!!capisco che soldi pochi, perchè lavoro pubblico zero, però qualche viaggetto fatelo, storia arte e cultura sono dietro ogni angolo..

    22. e tu, invece di fare domande stupide ( 😀 ), e non solo oggi, perché non ci torni e cambi secoli di atavismo nel dna? Che è all’origine di tutte le inciviltà. E magari assicuti, se ce la fai, tutti gli pseudo-politici che l’hanno affossata e i loro galoppini, gente che potrebbe, invece, a malapena gestire un condominio di 4 appartamenti.

    23. dal numero dei post di risposta penso si sarà capito che il post è bello, e sincero, e la prosa pure elegante.
      Io qualche giorno fa sono andato a roma, e sarei anche capace di dire che a Palermo non siamo da meno a monumenti e che via del corso mi sembrava via libertà quand’è chiusa al traffico… poi però le differenze le vedi e sarebbe troppo impietoso infierire. Come ha detto qualcuno, se fai due settimane l’anno, palermo e noi palermitani possiamo sembrare stupendi e simpaticissimi… ma ogni prolungamento potrebbe essere pericoloso… e per la precisione, io sono uno che la carta delle chewing gum la mette in tasca e la butta nel cestino di casa… se almeno servisse a qualcosa…

    24. Il post è davvero bello. Fa cogliere alcuni aspetti per noi immigrati non secondari.

    25. Palermo può sembrare morta, bruciata, agli occhi di alcuni ma è bella viva sotto quello strato di cenere (magari di munizza). Bellissimo post Giuseppe!!!! Emozionante leggere il tuo amore per la tua città!
      Alcuni non nutrono lo stesso amore? Normale. Fin qua, non c’è problema.

      @ GIGI e TONJO : retorica? Banale?
      NE VOI, NE NESSUNO AL MONDO ha il diritto di criticare o di giudicare l’amore o il sogno di qualcuno. Potete non esser d’accordo con chi la pensa diversamente da voi. Ed è giusto. Ma NON potete criticare chi AMA diversamente da voi.
      L’amore non segue regole e non ha logica. Ma è quella magia che ti fa’ vibrare e ti fa’ “godere” la vita al max.
      GIGI dice che ci sono bellezze in tutto il mondo. Mica solo a Palermo. Vero è. Telo dice una canadese, residente a Firenze da 14 anni, che ha viaggiato su 4 continenti per lavoro : hai ragione! Ma c’è una bellezza unica e meravigliosa che troverai solo a Palermo ed in nessun altro posto al mondo : i Palermitani!!!!!! Sono loro la magia e l’anima di questa città!!

      Ancora in questo caso qualcuno potrebbe criticare quello che scrivo, parlare dei tanti difetti dei Palermitani, dei problemi infiniti della città… potrà anche dire che sto divagando, che non so di cosa sto parlando in quanto non abito nemmeno a Palermo. Sono divergenze di opinione che accetto.
      @GIACOMINO Per ora vado a Palermo “solo” una volta al mese, semplicemente perché non ne posso fare a meno. E tra poco mi farò una settimana intera per vedere u festinu. Ti posso assicurare che “aumentare la dose” non è per niente pericoloso. Anzi, mi farebbe solo del bene. 🙂

      In ogni modo nessuno può ne sminuire, ne criticare l’amore che nutro per i Palermitani e per questa terra. Un amore cosi forte e cosi profondo che mi porta all’unica conclusione possibile: quella di trasferirmi definitivamente….. per essere una di quelli che, insieme a Giuseppe, puliranno la spiaggia.

      @FRANCESCO : Grande operazioni di pulizia delle spiagge con i cittadini si fanno in Canada sai?
      Anche negli USA, in Francia ed in tanti altri paesi. L’abbiamo appena fatto, ancora quest’anno, qui in Toscana. Giusto che si faccia la stessa cosa in Sicilia e tu rimani libero di partecipare o no.

      A Palermo sarò anche una, insieme agli altri, che si lamenterà di Cammarata ,che farà la fila in via Belgio o nella rotonda del motel AGIP, una che si farà graffiare la macchina perché rifiuta di pagare il pizzo al posteggiatore di turno, una che aspetterà un treno che non arriverà mai.

      Ma sarò anche una che si gusterà u pani cu panelle da Ninu u ballerinu, che potrà sempre vedere il Monte Pellegrino o sedersi sotto il Ficus Magnoloides in Piazza Marina, una che sentirà le abbaniate a Ballarò o una canzone allo Spasimo, che scambierà due parole con Nino in piazza Kalsa, che vedrà le ballate bagnate della Vucciria, e che “scenderà” la munizza.
      Come capisco l’amore di Giuseppe per Palermo. Qualcuno magari dirà che non ne vale la pena? Come diceva Alajmo, ci si può anche innamorare di una canaglia no?

      Amare Palermo, amare i Palermitani significa amare chi è capace di sedersi con il dolore per poi rialzarsi per ballare fino ad avvicinarsi all’estasi, mettendo da parte le vicissitudini quotidiane o le limitazioni degli esseri umani. Significa amare chi sa rimanere aperto dopo i tradimenti della vita e degli uomini. Amare chi è capace de deludere un altro per rimanere autentico a se stesso. Amare chi si lamenta ma riesce a vedere la bellezza anche se non è bella tutti i giorni. Amare chi arriva semplicemente ad una rassegnazione muta ma continua a sorriderti.

      Amare i Palermitani significa amare chi, come Giuseppe, è pronto a rischiare di sembrare stupido per l’amore , per i sogni, per l’avventura di essere vivo.

    26. caro tonjo,
      ho già detto che vivo a milano, ed i viaggi li faccio anche io per vedere altro.
      pensi davvero che non sappiamo che c’è anche altro di bello? le tue riflessioni mi sembrano un pò banali..che c’è di male a sentire mancanza della propria terra pur specificando che è piena di problemi?
      il tuo discorso sembra un pò snob….sbaglio?

    27. Sono un Palermitano e ne vado fiero a differebza di qualcuno che non ha ancora capito che più critichi questa città e più ti manca.
      Palermo è…………cosa ? sporca, bella, invivibile, incantevole, ci sono tanti aggettivi per descriverla ma quando la devo descrivere a qualche Bolognese ho difficoltà a raccontare le due faccie della città, due faccie della stessa medaglia che non si assomigliano, da una parte gente bellissima con un cuore grande, gente con tanta voglia di fare per amore della propria terra, dall’altra gente cattiva senza cuore che hanno fatto solo del male alla nostra terra, la convienza tra le due parti fa si che a raccontarla ad altri non si capisce se la si ama o la si odia, io la amo e dico che i difetti della nostra città sono uguali a quelli della maggior parte delle città d’Italia, Palermo siamo noi.

    28. Caro Giuseppe, strano effetto leggerti; infatti meentre leggevo il tuo pezzo mi sentivo quasi quasi preso in braccio e trasportato lontano dalla mia città. Mi sentivo in una città del Nord Europa, forse era Stoccolma, e di là vedevo Palermo senza più cassonetti pieni di spazzatura, vedevo una città pulita con i servizi efficienti, con un sindaco nuovo: Cammarata non era più il Sindaco, c’era un altro Sindaco.
      Finisco di leggerti e tutto ricompare come prima, Sono sempre a Palermo e c’è sempre Cammarata sindaco. Svanisce il sogno, Palermo non è più paragonabile a Stoccolma, con i problemi irrisolti, con un Consiglio Comunale che sembra un pollaio. Grazie Giuseppe. scrivi ancora, fammmi sognare.

    29. si il mio discorso è un pò snob, ma non superficiale..noi ci culliamo sempre nel nostro passato, ma in fondo del nostro passato cosa rimane..
      mentre città con molto meno passato hanno poco da offrire ma ne vanno fieri e orgogliosi di quello che hanno, e ci tengono alla loro musica popolare, ai loro palazzi, chiese e castelli e strade e negozi e anche cibo, e soprattutto ne fanno tesoro (da nizza a madrid…). e soprattutto ne fanno economia!!
      la nostra città potrebbe essere facilmente una capitale del turismo mediterraneo, gemellata con marsiglia, genova, valencia, atene, alessandria..una vera calamita anche in tempo di crisi..invece il degrado chiama degrado, il palermitano è diventato egoista e sospettoso, teme che i diritti all’illegalità che si è conquistato con tanto egoismo, gli possano essere portati via..
      sono snob lo ammetto, ma se penso alla mia vita, penso che non potrei vivere senza riciclare i miei rifiuti, o per esempio prendere esigenza e non piacere..e a palermo per me questo era divenuto insostenibile, e allora preferisco lavorare il doppio ma sentirmi realizzato..e non mi manca una città cannibale e indifferente!!

    30. Palermo è una città bellissima, ma ferita, purtroppo da noi palermitani. Il vero problema di palermo sono i…… palermiani. un saluto a tutti.

    31. Palermo è una città bellissima, ma ferita, purtroppo da noi palermitani. Il vero problema di palermo sono i…… palermitani. un saluto a tutti.

    32. Eterno dilemma. è una città a due facce, e che suscita due sentimenti opposti.
      Io credo che qualcosa si possa fare, dal basso e non solo dall’alto: ogni carta buttata nel cestino migliora un pochino Palermo. E non vi sembri banale.

    33. ….sempre facile criticare, siete andati via da Palermo e poi ne dite peste e corna…potevate restare e cercare di cambiare le cose, come faccio io ogni giorno, anche con i gesti più insignificanti come raccogliere la carta o il pacchetto di sigarette davanti a chi lo ha appena buttato per terra con il rischio, già successo per atro, di beccarmi insulti e minacce ( ” ma chi ffa mi vulissi tagghiari a facci ca pigghi u pacchetto?” testuali parole del malacarne di turno).
      …meditate gente, meditate.

    34. Restare e cambiare le cose? Certo, e magari subire minacce per l’impegno politico, tra l’altro impegno masochista dato che la stragrande maggioranza dei palermitani si vende i voti, in un modo o in un altro, cioè soldi o promesse di lavoro precario; forse pure tu?
      Certo, a vedere la devastazione che peggiora ogni giorno non sembra che i tuoi gesti insignificanti ( appunto, insignificanti! ) servano a qualcosa.

    35. io amo palermo e vivo da tempo a roma…..

      palermo muore davvero…me lo dicono gli amici e un pò lo vedo quando ci vengo…

      una città come Palermo non può avere un sindaco come quell’inetto e limitato di Cammarata

    36. GIGI lascia perdere resta dove sei che di persone come te non abbiamo bisogno…
      Sai come si dice ” la prima gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo” , mi sa che forse tu hai venduto il tuo voto e ti hanno pure fregato visto che alla fine non hai ottenuto nulla e sei andato via.
      Nella mia vita quel poco che ho me lo sono guadagnato sputando sangue…non ti allargare e resta al posto tuo piuttosto che sputare sentenze su chi non conosci.
      I miei gesti magari non servono a molto, ma io il mio lo faccio dalla minchiata del pacchetto al partecipare alle manifestazioni, alla raccolta differenziata, al volontariato…e continuerò a farlo anche se dovessi essere l’ultima Don Chisciotte sulla terra!
      Saluti.

    37. giuseppe, non solo scrivi delle banalita’ da talk show ma ti esprimi da “vorrei ma non posso” scrivere bene. Stai negli states e restaci pure..magari ti compri una bella vespa, impari a preparare le panelle e crocche e vai al mare ai caraibi (che frase fatta) ed ecco li che risolvi i tuoi problemi di nostalgia… ma vaa

    38. dei tuoi proverbi atavici e retrogradi non so che farmene; pero’, è perché c’è troppa gente come te a Palermo che è meglio starsene alla larga e venirci in vacanza ogni due mesi ( si, hai letto bene; io lavoro molto meno di te senza sputare niente, per molto molto molto di più, e senza clientelismo ). Io sono partito che ero ancora studente, quindi non avevo la necessità di partecipare al mercimonio elettorale, ma a leggere e ascoltarvi, nessuno conosce il clientelismo, invece non lo pratica ( e sono varie le forme ) solo un infima parte di palermitani, quindi la mia, che era solo una domanda, è pertinente; se ti offendi è un problema atavico che ti riguarda. Come la maggior parte predica bene e razzola male, in fatto di rispetto delle regole; se si cerca bene si trovano sempre “gli errori” in questo senso.
      Neanche tu sai cosa hanno fatto o fanno gli altri né perché “cci livaru manu” ( certamente non te lo racconterei a te, né qui ). Probabilmente anche tu benefici dei soldi che pago pure io, sotto forma di servizi ed/o altro, cosa che io non faccio venendoci solo ogni due mesi per alcuni giorni o poche settimane.
      Confermo: la città è devastata e molta gente preferisce tenersi dentro il rammarico e partire, se è in queste condizioni vuol dire che anche il tuo pubblicizzato impegno non serve a un tubo, perché, ripeto, peggio di com’è oggi…
      O forse credi che vivere in un certo modo ( privilegiato ), e senza protezioni sociali anche se retrogradi come quelle palermitane fatte di familismo e altre abitudini protettive, in una capitale mondiale e semplice come restare a Palermo a lamentarsi e lottare ammuzzu? Si ammuzzu, finché i palermitani non decidono di andarli a buttare fuori e mandarli a lavorare a pedate nel culo ( in quel caso sarei il primo a tornare ), ma la stragrande maggioranza dei palermitani vive di clientelismo.

    39. potrebbe sembrare OT ma non lo è. Prima parlavo di clientelismo e non rispetto delle regole, ma la decadenza attuale della città è dovuta PURE ALLA STRUTTURA SOCIALE della stessa città, cioè una società fondata in prevalenza su assistenzialismo, parassitismo, numeri che consumano e basta. Con le dovute eccezioni, ovviamente, di una minoranza di palermitani intraprendenti ed efficienti. Ma una società fondata sui SUDDETTI ELEMENTI è per forza di cose apatica, in stato di torpore, da chiedersi se veramente esiste la VITA, tranne le eccezioni lo preciso.
      Per capirsi meglio basta leggere quanto sintetizzo e ricopio in seguito:
      A CURA: DEL CERDFOS CENTRO STUDI CGIL SICILIA
      Il Prodotto Interno Lordo si è attestato ( a prezzi concatenati) su un valore pari a poco più di 71 miliardi di euro con un incremento medio in termini reali dell’0,4%, modesto se comparato con la media nazionale 0,8% e sostanzialmente in linea con la dinamica fatta registrare dalle altre regioni del Mezzogiorno. Complessivamente le risorse disponibili della Sicilia nel 2008 sono state di oltre 91 miliardi di euro in valori costanti e quasi 112 miliardi in termini correnti con una crescita del 5,7% delle importazioni nette di beni e servizi che si attestano ad oltre 24 miliardi di euro.
      Preoccupa il trend crescente delle importazioni nette di beni e servizi che misura il grado di dipendenza dell’ economia della Sicilia. Appare interessante a tal fine segnalare l’incremento continuo dei finanziamenti alle famiglie per beni di consumo, andamento che rimarca le problematicità attuali del “Sistema Sicilia”.
      Non a caso l’indice di Gini della Regione siciliana (indice che misura l’equa redistribuzione del reddito ) è il piu’ alto tra le regioni italiane.

      La Sicilia complessivamente continua ad indebitarsi con l’esterno non per finanziare investimenti ma per sostenere prevalentemente i consumi che, a loro volta, decrescono.

      Infatti, la componente principale della domanda interna siciliana è rappresentata dai consumi che si attesterebbero intorno ai 92 miliardi di euro (circa il 7,4% dei consumi nazionali e il 25% di quelli del Mezzogiorno). Se consideriamo i dati, resi noti dall’Istat nei giorni scorsi, nel 2008, il Pil e’ calato dell’ 1,2%, gli investimenti fissi lordi sono scesi del 4,2%, ed i consumi delle famiglie dell’1,4%, cresce, invece, la spesa della pubblica amministrazione che si attesta al 27% della spesa complessiva della domanda aggregata siciliana, percentuale notevolmente piu’ alta rispetto al dato nazionale (15,9%) ed a quella delle altre regioni del Mezzogiorno (25%).

      CIOE’: produzione insignificante, prevalenza di consumi, parassitismo al primo posto in Europa.

    40. a qualcuno sfugge qualcosa di fondamentale.
      .
      Uno che lavora all’estero e riesce a mettere qualcosa da parte,puo’ anche contribuire allo sviluppo di questa citta’ reinvestendo i risparmi in questa citta’.
      Inoltre molti hanno il lavoro fuori ed i parenti a Palermo,che sopravvivono grazie alle loro rimesse.
      .
      Uno che rimane in questa citta’ e si fa spremere
      con paghe irrisorie,puo’ contribuire all’arricchimento di certi datori di lavoro che
      poi i risparmi li portano all’estero.
      .
      La presenza in citta’ di moltitudini mal pagate
      non contribuisce certo a migliorare la qualita’ di vita a Palermo.
      .
      Parlare del pacchetto e’ fuori luogo
      in una citta’ disseminata di discariche.
      In via Himera la discarica ha superato i
      50 (cinquanta) metri lineari.
      Tonnellate di Rifiuti,altro che pacchetti.

    41. quindi
      “portare rispetto per chi e’ andato via ”
      e ricordarsi che
      “solo i migliori riescono ad andare via.”
      .
      Ovviamente si parla di medie,
      quindi non salti fuori il caso del singolo .
      Mediamente i migliori emigrano e si affermano
      all’estero.

    42. Giorgio, io non intendo fare distinzioni tra chi sarebbe meglio tra chi rimane a vivere a Palermo e chi intraprende, o lavora solo come semplice impiegato, all’estero; per me si tratta solo di indole ( e voglia di conoscenza, e rifiuto di certi sistemi nefasti oltre che falliti ). Oltre a quelli che dici tu giustamente, che tengono casa e famiglia anche a Palermo ( e nel mio caso oltre a casa e familiari pure animali che costano, fanno lavorare veterinari, e gente che vende la loro alimentazione ed altri accessori ) ci sono pure i fessi, come me, che per idealismo hanno riportato la loro residenza a Palermo ( fino alla fine di quest’anno, perché visto l’andazzo, mi siddio’; e torna altrove ).
      Mi dispiace questa polemica, infastidisce una persona che giudica nel web senza conoscere le persone, e che addirittura, nel suo primo post, a sentirla, in una città di “tutti colpevoli”, clientelismo in testa, se la prendeva con chi amareggiato per sentirsi costretto a lasciare la propria terra denunciava certi fatti reali, come se i colpevoli fossero gli emigranti e non la stragrande maggioranza di palermitani che alimentano un sistema perverso, a gradi diversi ovviamente.

    43. ciao a tutti, da palermitana costretta a lasciare la sua terra per un lavoro, vi dico si da noi è sporco i servizi funzionano malissimo, la giunta comunale pensa ad arricchirsi e se ne strafotte della città, mentre qui al nord funziona bene, cassonetti svuotati 3 volte al giorno, ma noi abbiamo una cosa che al nord è difficile trovare noi abbiamo CUORE siamo cordiali e sinceri quì il razzismo lo vedi e lo tocchi, mi manca palermo ma grazie alla famiglia rizzacasa ho dovuto lasciarla ecco perkè dico che loro dovrebbe fare 3 volte tante le lacrime , che ho versato io salutatemi palermo e buon panino con le panelle

    44. Patetico. L’apoteosi è che un sacco di picciotti aiutarono. Luogi comuni. Cuore amore dolore. NOn c’ dubbio che separarsi dagli affetti e dal luogo in cui si è nati suscita una struggente malinconia. Sotto qualunque cielo si soffre, si gioisce, si stringono amicizie, ci si aiuta e ci si tradisce. Civiltà diverse, modalità relazionali diverse, tutto quì. Il cuore dell’uomo è uguale a tutte le latitudini, sta a noi trovare la chiave per entrare in relazione con la civiltà che ci ospita, se non ci piace possiamo trasferirci altrove e se non possiamo … è una bella gatta da pelare.

    45. Mi permetto le ultime precisazioni. Innanzitutto mi dispiace – anche per l’autore del post – se la discussione è virata su polemiche personali. Ma non si può nascondere la testa sotto la sabbia e non parlare della decadenza in cui è stata portata la città ( ieri ho visto una foto su live sicilia, sull’immondizia, da stare male anche fisicamente ); di lamentarsi lo fanno circa 5 milioni di Siciliani tutti i giorni e non cambia la situazione se non in peggio, nonostante piccoli gesti di alcuni; e perché non dovrebbero parlarne persone emigrate per la disperazione e consapevoli che continuare a lottare – quando la stragrande maggioranza rema all’opposto – era solo masochismo, perché anche se il sistema è fallito in democrazia contano i numeri, e l’ennesima dimostrazione si è avuta nell’ultima votazione “a favore” del finto sindaco sorridente ( tra l’altro il suo gesto, di sorridere in quel modo, fisicamente è assolutamente innaturale; provateci ). E perché non dovrebbero parlarne i turisti nauseati? Addirittura insinuare colpe anche a chi parte per necessità o per scelta, perché non si rimane a torturare sé stessi inutilmente… come ha fatto l’utente Danila, che probabilmente è un’ottima cittadina, ma evidentemente non basta, perché, per esempio, il luogo comune della differenziata non vuol dire niente a Palermo, se non aumentare i contenitori in mezzo alla strada, che poi non si sa dove finiscono, quando li tolgono e se li tolgono.
      Infine, se Rosalio me lo consente, voglio chiarire un punto dove per la fretta mi sono espresso male: l’utente Danila parlava di “sputare sangue”, io sono al corrente dello sputare sangue solo nella schiavitù, volevo dire che io non sputo niente ( quindi lavoro meno, forse ) eppure faccio qualcosa che richiede impegno, energie, responsabilità, intendevo “molto di più” in questo senso, e senza sputare sangue. Strana concezione del lavoro, ma non è una critica diretta all’utente Danila, è solo un’osservazione su una stranezza.

    46. per carità. c’è ancora qualcuno che è convinto che i palermitani abbiano cuore e sincerità mentre altrove regnino la freddezza e la falsità? fandonie…perché non rimanete nella vostra accogliente, sincera, pulita, organizzata, splendente palermo…

    47. il peggiore commento che ho letto sulla situazione di Palermo e’ stato,qualche tempo fa:
      “..e’ cosi’,se non vi sta bene andate via…”
      .
      Adesso il ministro dell’economia ha scoperto
      la CIALTRONERIA DEGLI AMMINISTRATORI DEL SUD
      CHE SI SONO BEVUTI 40 MILIARDI DI EURO
      (fondi europei 2007-2013 spesi in quantita’
      irrisoria in questi 4 anni trascorsi,si parla
      di 2,8 m.di su 44)
      .
      Speriamo che dopo queste dichiarazioni qualcosa succeda.
      La prima cosa sarebbe la radicale sostituzione di quelli che hanno fallito la loro missione.
      Poi bisogna recuperare il tempo perduto ed attuare
      proposte concrete sulla principale piaga che e’
      L’OCCUPAZIONE GIOVANILE.

    48. Tremonti non ha dichiarato nulla di nuovo. Che i fondi Europei siano spesi in minima parte è un dato di fatto verificabile da almeno un decennio, in Sicilia e in tutte le altre Regioni del sud che ne avrebbero potuto beneficiare.
      Quello che è stato speso per l’imprenditoria ha finanziato l’apertura di bar e ristoranti a conduzione familiare, quando non è stato usati per realizzare vere e proprie truffe. Ha fatto bene l’UE, riclassificando gli obiettivi, ad assegnare piu’ soldi ai paesi dell’est Europeo e meno al Sud Italia. Li hanno creato le infrastrutture di cui si servono le nostre imprese dopo aver delocalizzato la produzione, qui stanno tutti ad ascoltare i benaltristi.

    49. federico se avessi trovato lavoro sarei rimasta a palermo, ma purtroppo la deve piangere chi è giusto che la pianga e se mi legge gli auguro tanto male, ma costretta ho una figlia da campare ho lasciato palermo e credetemi c’è razzismo almeno qui in emilia romagna

    50. la dichiarazione di Tremonti,che e’ uomo di governo,e’ una dichiarazione importantissima
      tantopiu’ contornata dall’aggettivo CIALTRONI.
      .
      Significa che il Governo finalmente si e’ accorto
      di una anomalia gravissima.
      .
      Ora il Governo deve intervenire per mettere
      ordine in questa situazione dei Fas,
      e per prima cosa dovrebbe toglierne la
      pertinenza ai CIALTRONI.

    51. vedo che come sempre i palermitani riescono a fare di una piccola cosa una grande merda. Siete riusciti a fare di questo spazio di riflessione (alcuni, non tutti) la vostra battaglia personale per lamentarsi e dire chi è più toco e intelligente. Io sono palermitana, vivo in Spagna, nel Nord, dove ci sognamo in Italia, non solo a Palermo, le realtà che si vivono qui. Ricilare la spazzatura è la cosa più semplice del mondo qui. Naturale. E i mezzi di trasporto…fantascienza. Ma ogni giorno mi sveglio e penso alla mia città e maledico l’impossibilità di poterci tornare perchè al momento non posso lavorare li, non perchè non voglia ma perchè non c’è niente per me li. Ma allo stesso tempo, da lontano, lavoro per cambiare le cose anche li. Chissà fare un mea culpa e sbracciarsi un poco, da lontano o da vicino, serva a qualcosa. Non sono tutti uguali i palermitani. Come non sono tutti uguali gli esseri umani.
      Il cambio si costruisce poco a poco. E con il contributo di tutti. Se poi volete continuare a buttare merda senza pero muovere un dito…

    52. Bellissimo il post di Giulia, e pieno di verità da condividere, soprattutto quando ci ricorda la tendenza palermitana di sentirsi tochi, “i megghiu” e tutti gli altri fanno merde. Giulia non commette questo errore, lei si limita ad informare – un po’ fiera, ma non toca come gli altri – che lavora da lontano, dalla Spagna, per cambiare Palermo; Giulia si sbraccia dalla Spagna? O forse voleva dire che partecipa all’economia della città di Palermo e alla formazione delle mentalità, dalla Spagna in qualche modo?
      E’ vero, semu i megghiu, bella questa tendenza di mettere sempre in contrapposizione le proprie qualità rare ai grandi difetti degli altri interlocutori; “COME FACCIO IO e voi no”, quante volte si legge? E magari stanno dentro le case fatte dai mafiosi, o fanno la spesa dove i mafiosi ci guadagnano, o altre piccole “distrazioni”. Piuttosto che analizzare le tendenze sociali generalizzate. Ma dopo avere letto che gli emigranti sono colpevoli del disastro palermitano, cos’altro potrebbe sorprendere?

    53. … ho dimenticato di sottolineare la più grande verità di Giulia: non è perché la merda esiste ed è tanta che la situazione è disastrosa, ma perché denunciandola coloro che la denunciano buttano merda…
      Sarebbe ancora più interessante se Giulia ci rendesse edotti sul da fare, su come “muovere le dita” in un sistema perverso generalizzato dove tutti i meccanismi, paradossalmente, sono “organizzati” affinché producano “merda”, come dice lei, e dove il singolo non conta un tubo e può solo farsi stritolare. Perché, per esempio, se i cittadini si sostituiscono agli spazzini dopo un’ora nel sistema perverso torna l’immondizia, in tutti i sensi e da estendere a quasi tutti i campi. La rivoluzione deve essere globale e voluta dalla maggioranza, altrimenti si tratta solo di ingenue illusioni.

    54. … senza dimenticare che quando alcuni volontari si sostituiscono agli spazzini si tratta soltanto di spostare l’immondizia, o le altre “merde” ( come dice Giulia ) quando non si tratta di immondizia, di qualche metro dove poi restano, oppure di camuffarle come si sa fare bene dalle nostre parti.

    55. GIGi non voglio ulteriormente fare polemiche..però permettimi hai un modo di interagire molto aggressivo, io non ho accusato nessuno solo che probabilmente l’esasperazione per questo stato di cose spesso porta a essere un pò insofferenti verso chi se ne lamenta…sia esso a Palermo o fuori…
      Buon per te che lavori “molto meno” e guadagni molto più di me…anche se giurerei di non aver mai postato nulla riguardo il mio lavoro e relativo stipendio…quando dico di aver “sputato sangue” mi riferisco al fatto che lavorando quanto ho lavorato e tutt’ora lavoro, fuori dalla sicilia avrei ottenuto il triplo…sono testarda a visceralmente legata alla mia città ed è per questo che non mi lascio convincere ad andare via…magari appena raggiungerò il mio limite di sopportazione prenderò anche io questa decisione, per adesso continuo con i miei gesti inutili che ti devo dire…
      saluti.

    56. …aggiungo…
      Il rispetto va portato anche a chi resta….
      saluti bis.

    57. corrego una cosa che ho notato adesso e me ne scuso…Forse l’utente GIGI non si riferiva ad un molto più dal punto di vista economico, ma mi pare di capire dal punto di vista dell'” impegno, energie, responsabilità”…e a questo potrei ribattere ancora che nulla ho specificato circa il mio lavoro e se richiede uguale impegno , energia e respondabilità se non superiore…
      saluti..tris.

    58. la volgarita’ non mi piace,sopratutto nel gentil sesso.Il qualunquismo non mi piace.Il fatalismo
      non mi piace.Il rispetto bisogna meritarselo.
      Il mondo e’ pieno di palermitani emigrati,ed andando via hanno lasciato “il posto” ad altri.
      Si’,proprio il posto nella pubblica amministrazione.
      Dispiace leggere commenti offensivi ed incomprensibili.

    59. DI offensivo non so cosa leggi nei miei post, e nemmeno qualunquismo e fatalismo, anzi porprio perchè non sono fatalista penso ancora che le cose possano cambiare…e il rispetto finchè si tratta di uno scambio di opinioni civile penso sia dovuto.

    60. guarda che sei completamente fuori strada.
      Non mi riferivo ai tuoi commenti,ma a chi usa
      alcuni termini pur presenti nel vocabolario della lingua italiana ma solitamente considerati sconvenienti nel linguaggio parlato o scritto,
      e quindi assolutamente da evitare.

    61. ah..ok.

    62. Danila, ti ringrazio per la tua correzione, siamo d’accordo che sarebbe da stupidi raccontare fatti privati in un luogo dove si discute di cose pubbliche; oltre che immorale parlare di denaro in questo contesto. Ci siamo capiti. Volevo dire molto di più di chi sputa sangue per poco, perché in fondo sputare sangue è fuori dal buonsenso e non si potrebbe parlare di piacere, energie, impegno, etc. Era un’idea generica, è vero che non potrei riferirmi a te non conoscendoti. Mi dispiace se hai interpretato toni aggressivi, posso assicurarti che non è vero, ero un po’ ironico ( ma sono consapevole di possedere una strana ironia ) e anche infastidito, all’inizio è vero, perché se ti rileggi la frase iniziale del tuo post potrebbe significare (è vero, è solo una possibile interpretazione) “mettete la testa dentro la sabbia, non vivete nel rimpianto di “scappare” ( per scelta nel mio caso, ero ancora studente ) e quando tornate portate quello che potete ( e che non c’entra niente con l’economia locale ), ma accettate tutto senza denunciare, e se non muovete un dito ma invece scappate, la colpa è pure vostra”, e non di tutti quelli che col mercimonio elettorale ed altre abitudini nefaste hanno affossato la Sicilia “creando” un sistema sociale “morto” parassitario, con le dovute eccezioni ( anch’io ne conosco alcune ) meglio precisarlo.Se non ti dispiace mettiamo questo scambio nei malintesi del web, dovuti all’assenza ed anche al fatto che si deve sintetizzare e non ci si può spiegare in tutto con tutti gli esempi necessari. Comunque, già detto, l’impegno dei pochi singoli è lodevole, ma serve solo a “spostare” i problemi finché non si rivoluzionano totalmente i sistemi sociali e non si fa il necessario reset nel DNA di tutti gli atavismi e cattive abitudini, parassitismo in testa.
      N.B. io volevo dirti che c’è chi parte – e ne conosco molti in situazione simile – ma torna spesso, ha interessi e affetti a Palermo, contribuisce, dopo avere smesso la lotta attiva per non continuare a fare il masochista, dato che la stragrande maggioranza decide i sistemi in atto e ne è felice. L’ultimo aggaddo che stava finendo male l’ho avuto due mesi fa a Palermo con un conoscente d’adolescenza che se ne stava al bar vantandosi invece di stare a sorvegliare gli spazzini che peraltro erano affaccendati altrove in altre occupazioni, e si vantava persino di potere andare in pensione tra due anni appena compiuti i 50 anni ( troppo incazzato non ho registrato per quali meccanismi ). Lasciami ossigenare il cervello dove mi trovo in viaggio di salute continuato 😀 Ciao.

    63. a Danila
      adesso invece mi riferisco proprio al tuo commento,quando scrivi
      “..Buon per te che lavori “molto meno” e guadagni molto più di me..”
      Immagino che ti riferisci allo stesso tipo di lavoro,messo a confronto in 2 paesi diversi.
      Pero’,se non si tiene conto del potere di acquisto,
      serve poco questa affermazione.

    64. Non è una mia affermzaione, ho riportato,fraintendendone il significato, una frase di GIGI, cosa della quale mi sono già scusata in un post predecente.

    65. Giorgio, sai che in genere apprezzo i tuoi post ed il tuo impegno; per quanto mi riguarda – e penso che si è capito – ho ripetuto il termine usato da Giulia ( ci ho tolto comunque “grande” … solo merda ), divertito peraltro perché non sono queste le cose importanti, ma il fatto di sentirsi “i megghiu; come faccio io voi invece siete cose inutili” questo si è importante e gravissimo.
      Per quanto mi riguarda anch’io scrivo sciocchezze qui per passatempo, e non faccio parte ri megghiu, anzi ri fissa, perché si deve essere fissa per tornare 4-5 volte l’anno e tenersi interessi e affetti in un posto dove TROPPA GENTE campa “a ufo”.

    66. Il concetto che ” meno lavori e meglio è” è una realtà palermitana insita nei geni della cittadinaza…ricordo qualche tempo fa un reportage di La7 sui dipendenti della Fiera del Mediterraneo che lamentavano l’immobilità nella quale si trovavano ammettendo con molta franchezza di andare a scaldare la sedia ricevendo uno stipendio per non effettuare alcun serveizio..ad onor del vero il dipendente intervistato non ne faceva vanto, anzi era molto demoralizzato.
      Ma la cosa che mi ha sconvolto è stato sentire i commenti di alcuni conoscenti che apostrofavano il tizio con testuali parole ” ma chi è cretinu???’ca chi bba circannu??”…ed è subentrato il mio sconforto totale.
      Per qualche tempo , nell’ordine di un mese circa, mi è capitato di non avere progetti in corso…l’impazienza e lo stress da non occupazione mi facevano uscire fuori di testa.

    67. Io non vivo a Palermo da quasi 10 e devo dire che piu passa il tempo e meno mi manca.
      Io a volte ho pensato di tornare a Palermo proprio per poter cercare di aiutare, ma poi penso eogoisticamente, ma perche devo sprecare la mia vita, i mie “pseudo” sacrifici nello studio e la mia liberta (grazie a Silvio e co. anche quella non ce piu) pero poi cosa avere in cambio?
      Probabilmente essere deriso, e preso per scemo e pazzo questo e cosa si avrebbe in cambio.
      A Palermo (ma anche nel resto dell’ialia) come Danila e Gigi hanno dimostrato ogniuno perde piu tempo a difendere le proprie posizioni piu che a cercare di risolvere i problemi comuni.
      Io mi ricordo nel 1998 quando la mia professoressa di Italiano, una donna di Udine, porto me e la mia classe in giro per il centro a farci vedere angoli della citta dimenticati alcuni in rovina altri depredati della loro bellezza, con il solo intento di farci apprezzare la nostra citta perche come lei mi ha isegnato i Palermitani non apprezzano quello che hanno e pensano che tutto gli sia dovuto.

    68. ma forse mi avete mal interpretato, cosa che può succedere. Mi sembra che siamo usciti un poco dal senso del post…comunque merda non era riferito alle persone ma a Palermo. E l’atteggiamento siamo u megghio non si può negare nel palermitano. Nel mio commento precendete non c’era niente di “io sono meglio” e voi niente, mi pare di capire che qualcuno si è sentito tacciato di nullità. Penso che a Palermo c’è gente che lotta per cambiare le cose e le persone che fanno parte di questo movimento sono molte di più di quello che pensiamo.
      Non si possono cambiare le cose in poco tempo, soprattutto se stiamo parlando di una struttura sociale disastrata e disatrosa direi, che è cosi da troppo tempo ormai. La nostalgia per un posto, la terra natia è normale. E io sono una di quelle masochiste che invece di andare ai Caraibi o farsi viaggi estivi preferisce tornare a casa, a Palermo, dove vive la mia famiglia e dove penso che c’è ancora la possibilità di fare qualcosa per “rianimare” una città agonizzante. So che viverci è molto più duro di tornarci in vacanza ma ripeto, da lontano si può contribuire lo stesso…guardate i migranti di tutto il mondo…emigrano per contribuire allo sviluppo dei paesi da dove provengono…

    69. Citta’ agonizzante?
      Viverci e’ molto duro?
      Struttura sociale disastrata?
      .
      Io avrei scritto:
      Rioni curati e rioni abbandonati.
      Ci vive bene chi ha un’attivita’ professionale
      o imprenditoriale,meno bene chi vive di paga o stipendio,malissimo chi non ha un reddito
      nessuna rendita e non vede alcun futuro.
      D’accordo sulla struttura sociale.Oggi anche i figli di un ceto anche benestante hanno il problema di trovarsi un’occupazione,sopratutto se hanno studiato e si ritrovano una laurea od un
      diploma.Moltissimi vanno via.
      Quando scrivevo che bisogna avere rispetto per chi decide di andare via,pensavo al fatto che si lascia
      casa propria ed affetti familiari e ci si ritrova
      in qualche paese lontano a ripartire da zero,con tutto quello che comporta il ripartire da zero.
      Ma questo riguarda i giovani.
      E gli anziani?Ed i bambini?

    70. Certo che il web è strano, pieno di gente che presa da raptus da tastiera digita senza avere capito quello che legge. Per quanto mi riguarda io nel 90% dei contenuti dei post scritti qui ho parlato di temi di carattere generale, per il resto, se qualcuno che non mi conosce mi chiede di non mettere piedi a Palermo mi sembra normale difendere la mia posizione.
      Ma tu, SJ, che ammetti di essere distante da dieci anni e pure indifferente quali soluzioni proponi per risolvere i problemi comuni? Finora ti confondi tra chi ci sta di passaggio, chi ci sta sempre, chi ci sta in maniera un po’ sui generis e viaggia ma torna ogni tanto o spesso, e soprattutto contribuisce… Le soluzioni? Io in questo blog ho scritto almeno 5 volte in tre anni qual’è l’unica soluzione per la salvezza della Sicilia, mi è stato risposto che si tratta di utopia da chi mi ha risposto gentilmente, per il resto sono fortunato che non mi hanno mandato l’ambulanza fino a Parigi dato che molti l’hanno ritenuta un’idea folle. Invece è una riflessione maturata nel tempo ed è l’unica soluzione ( che non ripeto ora ).
      P.S. Giulia, per quanto mi riguarda a me il tuo post ha fatto solo ridere, altro che offese o inutilità !
      forse ti sei riletta male, e che dovresti scrivere, allora, per dimostrare che tu fai parte dei megghiu e gli altri invece “buttano merda”?
      ECCO:
      “Ma allo stesso tempo, da lontano, lavoro per cambiare le cose anche li. Chissà fare un mea culpa e sbracciarsi un poco, da lontano o da vicino, serva a qualcosa… Se poi volete continuare a buttare merda senza pero muovere un dito…”
      non ci hai spiegato, pero’, COME si può fare per sbracciarsi da lontano, nel tuo caso dalla Spagna.

    71. sono d’accordo. per questo penso al cambio. I rioni abbandonati fanno parte della struttura sociale, perchè lì vivono le persone che fanno la città. Possiamo continuare a enumerare miliardi di problemi che, per quanto mi riguarda non sono solo palermitani, vedi Taranto…o alcune città della Calabria, ma enumerare i problemi non contribuisce a risolverli. Il succo di tutti i miei commenti era che il cambio può avvenire se lo vogliamo e credo che c’è gente che, da lontano o da vicino, si sta muovendo. Poi il pane e panelle, il mare, il tramonto e il fascino che ha palermo per alcuni questo è personale e inquestionabile secondo me.

    72. Per SJ.
      ..solo un appunto, menomale che c’è ancora chi ” perde tempo” ad espiremere le sue opinioni confrontandosi civilmente e pacatamente con chi è di parere diverso….questo è un libero confornto, non credo ci si possa arrogare il diritto di sentenziare cosa sia perdita di tempo e cosa non lo sia.
      Finchè si potrà fare…e purtroppo temo ancora non per molto visto l’andazzo delle cose…ben venga.
      Saluti.

    73. Danila e Gigi, Io ho preso il vostro scambio di opinioni solo come espempio dato che io non vi conosco e non posso giudicarvi.
      Il problema di Palermo e’ la mancata educazione civile ed il concetto (italiano in generale) che la legge e’ la per rendere la vita piu’ difficile invece che regolarla.
      Finche siamo in 10-15 che “perdono tempo” a scrivere su blog e forum che le cose non vanno bene sfortunamente non andiamo da nessuna parte.

    74. ci sono cose che non vanno bene,altre meno bene
      altre che danno un segnale e possono costituire una speranza.
      Questa mattina venendo dall’aeroporto,mi sono soffermato a visitare il nuovo Centro Commerciale
      di Carini,credo si chiami Poseidon.
      E’ una realizzazione grandiosa,nel senso di grandi spazi sia fuori che dentro,razionale
      e lussuosa.la prima cosa che notate arrivando
      sull’immenso piazzale di parcheggio e’ che si vede il mare e che le aiuole hanno il sistema di irrigazione a goccia.Per far vedere il mare il livello del piazzale e’ stato sollevato di un paio di metri dal suolo di campagna.Il piazzale ha un fronte mare di svariate centinaia di metri.
      Moltissime le piante ancora in corso di sistemazione.
      Dentro una miriade di negozi con la merce perfettamente allineata .
      Un’offerta di merce mai vista a Palermo in un unico centro,a prezzi pure scontati visto che sono iniziati i saldi.

    75. Gentile SJ, quando si fanno esempi bisogna pure attenersi ai fatti. Danila ed io abbiamo cominciato a discutere in modo polemico – poi fortunatamente chiarito – esponendo ognuno le proprie idee su fatti concreti ( a parte quel 10% di cose private che non era giusto trattare; per quanto mi riguarda era per difendere la mia posizione e per chiarire alcuni concetti, quindi privato si, ma comune a molti palermitani espatriati ). Questi fatti tu li hai completamente elusi.

    76. Giorgio, forse solo in apparenza possono sembrare attività portatrici di speranza, dato che per la maggior parte è produzione importata a fronte di infima esportazione, a parte i prodotti energetici e petroliferi che rappresentano gli elementi principali dell’esportazione, ma questo merita un capitolo a parte, essendo materia molto complessa in fatto di destinazione finale di utili e tasse delle suddette materie, insomma la Sicilia ha più danni che benefici.
      Per questo ti invito a rileggere il rapporto che ho postato sopra, ed altri ( anche su energia e prodotti petroliferi ) che certamente troverai.
      “Complessivamente le risorse disponibili della Sicilia nel 2008 sono state di oltre 91 miliardi di euro in valori costanti e quasi 112 miliardi in termini correnti con una crescita del 5,7% delle importazioni nette di beni e servizi che si attestano ad oltre 24 miliardi di euro.
      Preoccupa il trend crescente delle importazioni nette di beni e servizi che misura il grado di dipendenza dell’ economia della Sicilia. Appare interessante a tal fine segnalare l’incremento continuo dei finanziamenti alle famiglie per beni di consumo, andamento che rimarca le problematicità attuali del “Sistema Sicilia”.
      La Sicilia complessivamente continua ad indebitarsi con l’esterno non per finanziare investimenti ma per sostenere prevalentemente i consumi che, a loro volta, decrescono”.

    77. altre volte abbiamo discusso sulla questione
      centri commerciali = centri di spesa.
      Nel bilancio complessivo,tanti posti di lavoro si aprono quanti se ne perdono,salvo le opportunita’
      che si creano nella fase di realizzazione di questi nuovi centri.
      Abbiamo anche enfatizzato la vocazione turistica
      di un’isola come la Sicilia.
      Avere un’area nuova,ben attrezzata e dotata,e’ sicuramente un richiamo.
      L’ideale sarebbe richiamare il turista estero,che
      porta valuta.
      Realizzato questo Centro Commerciale nella zona di Carini,a 2 passi da Palermo,che e’ un autentico gioiello,anche per la viabilita’ totalmente ridisegnata,che ne favorisce l’accesso e l’uscita sull’autostrada,
      rimangono i problemi di sempre,purtroppo,nel territorio circostante.
      Percorrendo l’autostrada a partire dall’aeroporto verso Palermo, non si puo’ non notare:
      -un mega residence a villette quasi finite ,lato mare,con lavori interrotti,non so per quale ragione.
      -lunghe discariche di rifiuti sulle vie laterali
      alla stessa autostrada
      -stato di totale abbandono dei litorali tornati liberi dopo alcune demolizioni di fabbricati abusivi.
      Insomma,in quanto alla fruizione del mare,che dovrebbe costituire la principale attrattiva,
      c’e’ “un mare” di lavoro da fare.

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