…povero Daverio
Monsieur Daverio, trois c’est un peu trop… Sissignori tre figure di merda, una dopo l’altra sono veramente troppe. La prima l’ha fatta con la celebrazione della battaglia di Ponte Ammiraglio che neppure un regista da filodrammatica parrocchiale avrebbe fatto. Una vera boiata che ha fatto ridere pure i siddiati: tutto così caricaturalmente falso da suscitare ilarità. Sarebbe bastato uno spettacolo di “son et lumière” come si usa in Francia e ne sarebbe uscito qualcosa di poco costoso e più dignitoso. Anche istruttivo e divertente, se conviene con noi.
E vabbe’, abbiamo pensato, cosa volete che ne sappia questo qua: non è mestiere suo…
La seconda è stata la boiata del Festino coi carretti, le sante rosalie, lo strascino: pure questo a dimostrare che non era cosa sua. Peccato, ha perso l’occasione per dirlo. Non c’è niente di male. Quante volte vi sarà capitato di sentirvi offrire qualcosa per cui non siete tagliati. Basta dire no grazie. Si salva la faccia, la dignità, e si può rientrare a casa e guadare i propri familiari senza sentirsi a disagio per la vergogna di aver ceduto alla vile moneta.
La terza è forse la più grave, se mi permette. Mettersi a battibeccare, dall’alto della sua epa, con una signora di taglia XXL non è elegante, e neppure galante. Un francese comme il faut, non lo farebbe mai e poi mai: chieda in famiglia.
Ha dimenticato che aveva a che fare con gente esasperata, senza una casa e soprattutto senza speranza di un futuro decente. Sapesse quanti palermitani rappresentava quella signora “proletaria”: lo chieda pure a Monsignor Romeo. Che, sono d’accordo con lei, ha evidenti tracce di rosso, un rouge… Oui, Monsieur.
E poi, mi permetta, uno che va in giro combinato come i personaggi del suo conterraneo, il caricaturista Hansi, non ritiene che possa essere oggetto di risatine e sgomitate perché suscita il “fou rire”. Noi diciamo futtiri di rìriri. Ma non per questo suo travisamento, ma per quello che ha detto dopo: lascerà Palermo, ma non il suo cadreghino. Che gli rende dei soldini ogni mese.
E allora, come la mettiamo? Verrà solo a prendersi lo stipendio turandosi il naso? Oppure in un sussulto di dignità offesa non si farà più vedere neppure al suo posto di lavoro?
Nessuno di noi vorrebbe essere nei suoi panni. Sans rancune.
pienamente condivisibile, sia lo sdegno che l’amara ironia, ma per citare un detto nostrano, “Cu e’ fissa Carnalivali o cu’ cui va appressu ?”
Domanda retorica, forse….
Candeloro 😉
Gaeta’ sai secondo me cosa ha fregato Daverio? l’ignoranza. Pare strano ma e’ cosi, l’ignoranza nel più elementare dei suoi aspetti e significati. Daverio ignorava, almeno fino a ieri, il contesto in cui si e’ andato a cacciare. Tempi che sono una buona offerta non la schifia nessuno, ma voglio pensare sia stato più per la sfida intellettuale, ma questo lo ignoro io, stavolta. Di certo Daverio ha la colpa di aver sottovalutato il malumore e l’esasperazione di chi qui ci vive e ci vive male. Non si puo’ addobbare a Festa una citta’ in fiamme e aspettarsi felecita’, ma questo Daverio l’ha scoperto troppo tardi. Hai detto bene Gaeteano, quando hai sottolineato che quest’anno Santa Rosalia non andava festeggiata, il tuo riferimento era storico, il mio e’ piu’ terra terra, ma coincidono. Prima di festeggiare devi spegnere il fuoco e mimma, che da un mese vive per strada con la figlia, rappresenta una parte di quel fuoco. Probabilmente se Daverio avesse conosciuto la storia della donna che ha apostrofato in quel modo orrendo, non avremmo dovuto assistere a quella scena vergognosa. Mi spiace per loro e per tutti noi.
ottimo Basile e bella la risposta di Stefania.
Il fatto che lui ignori la condizione di Palermo sarebbe un motivo in più, forse il più importante, per mollare il colpo. Se non ha idea del ‘tessuto umano’ della città come pensa di poterlo raccontare?
Caro Gaetano,un altra caduta di stile di Daverio che non è stata evidenziata è stato l’incarico dato per la statua di vetro di S.Rosalia all’Artista belga Jean Blanchaert ,persona colta e simpatica ,suo caro amico da tanto ,ma che è un gallerista, titolare della Galleria Blanchaert di Milano. Daverio data la sua intelligenza non poteva trascurare “il clima cittadino “,e trovo ingeneroso il suo atteggiamento verso una città che gli ha dato tanto ,non ultima una Cattedra da Ordinario alla Facoltà di Architettura. Forse ogni tanto bisogna sapere dire “no grazie” per salvaguardare la propria dignità,e riconoscere che a Palermo sono ancora tanti i cittadini che meritano rispetto.
Comunque la responsabilità’ di aver chiamato Daverio nel posto sbagliato e’ sempre del solito Cammarata che la sera del Festino, per evitare i fischi -come raccontano i giornali di oggi- si era rifugiato a Marinalonga dove avevano organizzato, a sua insaputa, uno spettacolo satirico su di lui che passeggiava dietro il palco per l’imbarazzo. Ma piu’ che suo, l’imbarazzo e’ sempre più ‘ il nostro che lo abbiamo eletto due volte sindaco.
Ma un uomo di mondo come Philippe non doveva perdere lo stile,creativo come è avrebbe fatto una gran figura invitando la signora a una tavolata con babbaluci e birra .
Il secondo aspetto che vorrei sottolinare per evitare che noi tutti ci si possa trovare ad osservare la situazione da ” ignoranti” e’ il seguente. Cio’ Che in fondo ha irritato un po tutti e’ l’idea di un incarico a Daverio o chiunque altro in un momento come questo. Sentiamo ripetere da 2 anni le parole: lacrime e sangue, poi pero’ leggiamo di incarichi e consulenze. la cosa non va giù’ ed e’ comprensibile. Questo fastidio, vorrei farvi notare, non proviene affatto dalle nostre più basse pulsioni o dal notorio senso di bile che coglie i palermitani quando altri soggetti guadagnano e noi no. Questo fastidio e’ previsto dalla legge e vi spiego pure perché’. Il bilancio di una citta’ quando e’ sano al punto da garantire alla cittadinanza i servizi ritenuti fondamentali, permette di utilizzare risorse per incarichi a dirigenti esterni, consulenze, esperti e commissioni di vigilanza e controllo varie… Quando un bilancio non e’ più in grado di garantire quei servizi, tali spese sono proibite. La legge prevede tutto cio’ nel testo unico per gli enti locali, nella parte riferita al Deficit strutturale. Ovvero un pre- dissesto che pur non essendo ancora dissesto obbliga gli amministratori a praticare tagli alle spese straordinarie .Inutile dire che gli amministratori odiano tale condizione, perche’ rade al suolo la possibilita’ di traccheggiare con quelle cariche tanto ambite dai pipistrelli che li circondano. Il deficit strutturale esiste quando il bilancio non soddisfa più alcuni punti indicati da una tabella che che tutti i comuni sono tenuti a d allegare al bilancio. I punti ovviamente sono riferiti ai vari servizi fondamentali e tocca ai revisori dei conti certificare se la condizione esiste o meno. Nasconderla e’ reato.. A Palermo ufficialmente e miracolosamente non ci siamo. il nostro stomaco dice il contrario. Insomma state tranquilli, il nostro fastidio e’ a norma di legge.
Daverio e’ una personalita’ della cultura e i palermitani (voi compresi) siete degli ignoranti.
Guardi, con me ha vita facile, ammetto la mia ignoranza con serenità , non me ne vanto affatto, ma la constato quotidianamente. Con Basile le verra’ una virgola più difficile sostenere la sua tesi, le basterà fare una pur raffazzonata ricerca per averne conferma. Ma il punto non e’ questo. Daverio credo piaccia a tanti tra noi, e il problema di certo non e’ Daverio. Il problema e’ tutto nostro. Lo ignora chi qui non ha visto l’inverno e ci passa l’estate….
Fofi de caro. E’ una personalità della cultura astratta, che non si sa confrontare con uomini e luoghi. E’ questa, secondo me é una minorazione culturale’ non una maggiorazione culturale. Una persona di cultura, cerca di comprendere, ed eventualmente rielaborare la cultura dei luoghi, trascendendola ed interprentadola. Duemila volte megluio Kounnellis, un greco, che ha fatto una rappresentazione davvero simbolicamente seplificata, di S. Rosalia, non questa pagliacciata folcloristica da carretto siciliano, che é ormai davvero molto lontana da Palermo. E non perché Palermo dimentichi le sue origini, (e Palermo é solo il carretto siciliano, come origini, o davvero molto altro?), ma perché Daverio ha visto di Palermo solo la cultura delle bancarelle per turisti, così come io penserei Venezia come la Gondola, Pisa con la torre pendente, Milano come il grattecielo Pirelli.
Se una persona di cultura, associa alla Sicilia solo i carretti siicliani, mi viene da dubitare della sua capità di lettura dei luoghi.
Oggi pomeriggio alla trasmissione su Radio24 – La Zanzara- ascoltabile anche su podcast, Cruciani, che non mi fa particolare simpatia, ma forse è un problema di linea editoriale, visto che si tratta di una radio di confindustria, ha intervistato il critico Philippe. Era da prenderlo e sbatterlo al muro, metaforicamente s’intende.
Sono d’accordo con Stefania quando dice che la colpa di Daverio era di ignorare le condizioni dei palermitani, ma faccio presente anche al prof Basile che Daverio ha dedicato ben 3 puntate monotematiche su raitre sulla nostra Palermo, mettendone in luci i variopinti aspetti culturali anche sconosciuti a noi siciliani! Daverio aveva veramente preso in considerazione la nostra città e da palermitano me ne sentivo onorato che una persona di elevata cultura si interessasse a noi punta dell’africa!
Poi se viene preso di mira, gli chiedono per strada la casa, e lui, giustamente dice picche, essendo contrario all ‘ assistenzialismo che non ci ha fatto crescere, poi viene insultato, spintonato preso a colpi di ” magnaccio” , la sua reazione è stata naturalissima!
Sono mortificato da palermitano per quello che gli è stato fatto dai senza casa, e dall onorevole Faraone che ha fatto una testa tanto su quanto guadagnava Dverio, che poi perche ? i consulenti se vengono chiamati non si pagano? se non c era daverio non ce n era un altro come ci sn sempre stati? E poi Faraone percepisce 2 indennità parlamentari!( e tu stefania l hai visto quando si tratta di fare cose concrete l opposizione cosa ha combinato ai senza casa)
Sono dispiaciuto per Daverio, spero non pensi che tutti i palermitani siamo cosi e gli chiedo scusa!
Caro prof basile, lei che per palermo non credo abbia fatto tanto, che quanto la chiamano chesso alla rai per fare linea verde, e non la pagano, o forse si? si suci 4 babbaluci e non ci pensi!
A rileggere le parole di Fofi mi chiedo. Ma si può perorare la causa di un intellettuale sputacchiando insulti a vanvera? ( dire ignorante a Basile e’ da Guinness dei cretini) ora caro Fofi, mi chiedo e le chiedo: ma Lei ha almeno la minima idea di cosa stiamo parlando ?
Ho sempre amato il festino, la gioia delle strade e la città in festa, ma quest’anno per la prima volta sentivo che non c’era nulla da festeggiare. La nostra città non crea lavoro, Martha Medeiros direbbe che lentamente muore, è diventata malinconica, sporca ed esasperata. Non si può accettare come giustamente sottolinea Stefania che si sperperi denaro pubblico per ingaggiare ‘personalità della cultura’ per organizzare una manifestazione tristemente grottesca, che porta un immagine stereotipata di Palermo.
Quest’anno non ho avuto voglia di guardare i fuochi, mi avrebbe messo troppa tristezza, non c’è nessuna luce e nessun bagliore per Palermo. Sono contento di essere rimasto cieco di fronte a cotanto festino, sono contento di non avere assistito a una scena come quella che impazza su youtube e per la quale mi pongo due interrogativi:
– una persona di cultura elevata di solito è capace di entrare in relazione con chiunque e sedurlo con il suo pensiero, perchè il pessimo Philippe non ne ha dato prova di questa sua maestosità intellettuale?
(ad esempio Stefania non ha insultato Fofi, gli ha elegantemente affermato le proprie convinzioni)
– ma il secondo interrogativo non mi lascia dormire, ma un panzone cattedratico e di chiara misura XXXl come può dare del ‘ciccione’ a un suo prossimo?
probabilmente, e mi posso sbagliare, Daverio ha dato la lettura dei luogi con i carretti siciliani perchè il nostro “luogo” attualmente, per chi ci vede dall’esterno è solo quello.
Un luogo privo di visione futura, privo di cretività, privo di inventiva. Fermo, stantio, pieno di ragnatele, di odore acre, che sa di muffa. Forse lui lo percepisce solo così nella sua mente.
Siamo ancora i carretti siciliani. Per chi ci guarda dall’esterno.
E forse non ha tutti i torti considerata la mancanza di energie diffuse che caratterizza il nostro territorio locale, quelle energie che servono per sdoganarsi da un passato fatto di luoghi comuni.
Ma dico forse.
Molti territori europei hanno vissute epoche di sedentarietà culturale, ma un giorno per magia sociale sono stati capaci di slanci che hanno contribuito a modificarne l’immagine interna e conseguentemente esterna.
Irlanda, Paesi baltici, luoghi per decenni caratterizzati da crisi economiche e sociali, ma che negli ultimi dieci anni hanno rivalutato la loro immagine attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, attraverso la promozione culturale, attraverso la creativitità delle giovani generazioni, attraverso l’uso intelligente delle risorse economiche dell’Unione Europea.
Allora in posti come quelli forse un Daverio non avrebbe proposto icone dell’antica tradizione locale in una rappresentazione di una festa locale.
I luoghi della creatività europea ancora non passano da Palermo. E se qualcuno che lavora con l’arte e la cultura se ne accorge noi ci incazziamo. E ce la prendiamo per via dei soldi pubblici che si ammucca per venirci a propinare carretti siciliani di cui abbiamo le palle piene.
Forse abbiamo bisogno di qualcuno che ci stimoli su come sdoganarci dalla nostra attuale atmosfera stantia. Perchè noi non siamo in grado di sdoganarci da soli. Almeno per ora. Per numerose ragioni.
Ci vogliono sfide per dimostrare che possiamo sdoganarci da quello che per ora rappresentiamo fuori dalla nostra isola.
E queste sfide si costruiscono stando insieme governi locali, imprese e artisti e forze culturali (insieme endogene ed esogene), con un unico obiettivo: non unicamente arricchirsi economicamente, ma creando nuovi modelli culturali capaci di attrarre turisti (turismo: una delle principali industrie del mondo).
Sfide.
Ma noi siamo capaci di costruirne ?
Mi veni u scimunitu nta panza quannu sentu chisti calati ru continente ca proinu a ricetta ru dutturi pi canciari e stracanciari la terra nostra. Juncinu e criticano, ca ci pare ca a terra è liscia e si pò curriri e semu nuatri i sciancati ca n’addivertemu a zuppicare. Ma chista è terra di balate, ca si fussi n’chianu ti facissi abbiriri comu currissimu, ca ‘un ci fussiru uguali comu fu quannu manu amurusi sta terra pigghiaro e strinceru ‘o cori.
Ma ora ca semu luntani ru cori di li regnanti, ca canciaro faccia, lingua e liggi e poi si nni friggeru lassannu tutto a comu veni chiantannu una bannera a tri culura, semu sbandati e chiù cunfusi ca persuasi. Una regina a cui ci livaru l’ori di la curuna e misa ravanzi a pila ‘arricintare cannavazzi, ferita, sfregiata e scurdata, idda, ca fu bedda e profumata da li Fenici sino ad avantjeri.
E ogni tanto occarunu ca si senti scarto, arriva e nni rici ca sta biddizza ca nn’arristau ‘un la meritamu, ca ci pensa iddu a maniari li tesori ca semu indegni puru di talialli. E nuatri ci criremu e griramu: si, raggiuni hai! Aiutanni tu ca nuatri un semu boni!
E nni pigghiamu i collanine fatti ri perline comu i sarbaggi quannu genti ri fora i vonnu mmrugghiari.
Di tutta sta vicenna a mia veni sulu di addumannari a Filippu lu francisi siddu sa’ fira a diri CICIRI.
Io invece sottoscrivo in toto quanto espresso da francesco! Aggiungo: non si può più vedere gente che per colpa della propria sottocultura si alimenta di vittimismo che, con l’aiuto di qualche politicante radical-chic, invetabilmente finisce per sfociare nel perenne assistenzialismo che tanto male ha fatto e continua a fare alla nostra città.
Non voglio difendere Daverio (che ha sicuramente sbagliato), però mettiamoci nei suoi panni. Gli viene dato in mano un progetto, per il quale si aspettava certamente un aiuto più consistente da parte del comune. Nonostante tutto, cerca di fare il possibile (con 459 mila euro stanziati, angeli e pianisti, possiamo sognarli), trova soluzioni più o meno discutibili, però c’é (a differenza di qualcun altro). Viene ” gettato ” tra una popolazione amareggiata, delusa e anche, scusate il termine, un po’ incazzata, mentre il caro Sindaco, esente a parer suo dalle responsabilità, si dilegua nel buio. Viene usato/additato come ” capro espiatorio ” per colpe che non ha, insultato, spintonato. Tutti abbiamo una soglia di sopportazione, evidentemente lui l’aveva superata e di molto.
voglio sinceramente chiedere scusa a philippe Daverio, mi vergogno di avere concittadini così che se la sono presa vigliaccamente con chi porta la sua immagine in città! e ci rimette!
voglio vedere se sti senza casa avevano le palle di scagliarsi contro qualche boss mafioso che andava a passeggio al festino o a qualche onorevole che gli ha fregato il voto , seeeee
la prossima volta cari senza casa pensate a chi date il voto piuttosto, scommetto che l avete votato a cammarata tutte e due le volte!
Francesco hai pienamente ragione quando dici che a Palermo non si vota con coscienza, hai ragione quando dici che con pochi fondi è difficile organizzare bene, però credo che Philippone non sia venuto qui aggratis e che potesse reagire con rispetto verso chi è esasperato. Io non so come si faccia a vivere senza una casa e non so come potrei reagire all’indingenza
Ps Francesco tu naturalmente lo avresti il coraggio di dire queste parole vis a vis a un senza casa?
Caro francesco, il tuo ragionamento non fa una piega. Sono ancora una volta d’accordo con te.
e ora che dite a francesco? ineccepibile!
Dico che ha ragione quando parla dell’incoerenza elettorale dei palermitani, ha poche ragione per chiedere rispetto per un intellettuale poco rispettoso, e vorrei capire se fosse senza casa scriverebbe ‘voglio vedere se sti senza casa avevano le palle di scagliarsi contro qualche boss mafioso che andava a passeggio al festino o a qualche onorevole che gli ha fregato il voto , seeeee? e soprattutto avrebbe il coraggio di dirlo in faccia a un senza casa?
Fofi temo che lei avrebbe invece il coraggio di dire che Gaetano Basile sia un ignorante e questo mi fa più paura di tutto
Ho la sensazione di essere diventata pazza. Diciamo in maniera diversa la stessa cosa. Qui non stiamo mettendo in discussione Daverio come intellettuale, divulgatore e uomo di cultura. Il vero enorme problema e’ che in una serata in cui chi conosce la città sa che c’è poco da festeggiare si siano incontrate 2 realtà diametralmente opposte.
Tra mimma e daverio avrebbero dovuto esserci, un assessore alle attività sociali che paghiamo, un assessore agli interventi abitativi, che paghiamo o, diciamola tutta, un sindaco, che paghiamo ma che era lontano 40 km a fare figuracce agghiaccianti.
Mimma e daverio non avevano cosa dirsi. Ma daverio suo malgrado quella sera si e’ trovato solo e unico rappresentante istituzionale, in qualita’ di consulente, davanti ad una folla inferocita! ha reagito da comune mortale e non da intellettuale, ha reagito come avrei fatto io davanti agli insulti di una folla. Ma lui non doveva rispondere in quel modo. Proprio perché ha la cultura che ha. Detto ciò e’ evidente che non fosse lui il destinatario di quella rabbia. Detto tra noi per le famiglie di senza tetto, che vi pregherei di rispettare perché fanno una vita atroce, una vita che noi non sappiamo manco immaginare, daverio e’ stato una manna dal cielo. Solo grazie alla sua boutade oggi il sindaco, da anni sordo alle condizioni degli stessi, si e’ sentito in dovere di pagare un residence 3stelle.
Certo è che il bilancio del comune è un mistero, all’improvviso spuntano i soldi per pagare un residence ai senzatetto. Oppure Diego ha preso i soldi del charter nautico e ha fatto fondo alle sue risorse?
Ma insomma cosa altro bisogna fare se non indignarsi, e non perchè daverio è un intellettuale , o perchè mimma è una senza casa disperata, ma solo perchè si assiste ad una serie di insulti da parte del signor daverio, in quanto signore, in quanto uomo che non riconosce e rispetta la disperazione di una donna, che avrà pure votato per ben due volte cammarata ma che è pur sempre una donna disperata che non ha (aveva) un tetto sotto cui dormire.Di questo si parla in questo post, questo si vede in questo video…un uomo “povero”!
Ma è ovvio che i senzacasa hanno votato Cammarata e adesso vantano la pretesa che quest’ultimo saldi la promessa fatta in pre elezioni. Non vogliono accettare che hanno preso una bella e sacrosanta fregatura!
Mi sa che Daverio ha avuto ragione a dichiararli senza attributi. Evidentemente conosce la questione.
Ma è ovvio cosa??? Ma è ovvio perchè??? Ma a Casa Guzzetta ci sei mai stato? A questa gente la conosci??? Ma di che minchia parli????
Se Daverio evidentemente conosce la questione, tu non conosci una beneamata!!!
Giudicare senza conoscere è da deficenti!
Personalmente ho sempre considerato Daverio un personaggio folcloristico prima che un fine intellettuale. Questa mia convinzione si formò quando lo incrociai una sera davanti all’ingresso dell’atelier montevergini, visibilmente brillo, che bestemmiava sbraitando perché un suo collega professore non aveva rispettato un appuntamento. La volgarità delle parole che pronunciava e l’atteggiamento che teneva era lo stesso di quello che ho poi ritrovato nel famoso video del festino. Chiunque abbia vissuto le notti palermitane e abbia visto il vero Daverio sa che non dico sciocchezze. Non ho particolari rimpianti per la sua partenza. Spero, però, che non continui ad ammuccarsi i soldi dell’ateneo palermitano (Rettore Lagalla jeccalo fuora). L’intellettuale al quale preferisco appellarmi si chiama Gaetano Basile, il quale oltre all’indiscussa cultura associa una signorilità e una umiltà che l’illustre ex consulente manco si sogna.
“Ha dimenticato che aveva a che fare con gente esasperata, senza una casa e soprattutto senza speranza di un futuro decente. Sapesse quanti palermitani rappresentava quella signora “proletaria”
Con tutto il rispetto per il Signor Basile io questa frase la trovo inquietante. Vuol dire che è normale prendere a spintoni, a sputacchiate, a male parole, uno che non c’entra niente coi problemi che Palermo si trascina da decenni, da secoli per certe cose, solo perché è forestiero e non rappresenta un rischio in ambito clientelare e quindi ce lo si può inimicare? Oppure l’hanno preso per il muro vasciu? O più semplicemente il ricco da invidiare? La trovo inquietante perché potrebbe voler dire che i palermitani se la possono prendere con un forestiero per le proprie colpe, ma si devono giustificare perché sono disperati. Si, le proprie colpe, perché i gravi problemi che hanno scatenato l’ira sono solo colpa dei palermitani, che da 60 anni fanno inciuci con la malapolitica, con il voto clientelare, alcuni con la mafia, altri con varie forme di intrallazzi, hanno dato vita a una società fondata sulle scorciatoie, sull’infimo profitto privato immediato, tutto a scapito della qualità, dei meriti, delle regole civilizzate, hanno costruito una società che si è sempre più degradata ed ora tocca il baratro, una società basata sull’assistenzialismo, sul parassitismo, che produce pochissimo (cifre insignificanti, che non contano) e importa la maggior parte di quello che consuma, una società che nel mondo globalizzato non ha nessun peso economico. Senza casa e disoccupati sono solo due dei gravi problemi di Palermo, prodotti dalla pessima interpretazione dei palermitani del concetto di società civilizzata, a cominciare dall’esercizio del diritto di voto fatto in modo arcaico e vergognoso. Che classe politica hanno generato e legittimato i palermitani? Che c’entra in queste beghe interne Daverio ospite forestiero ? Che ha avuto il torto di rispondere a sputi insulti e spinte dicendo la verità sul parassitismo palermitano? Tranne ovviamente l’offesa stupida verso una signora con qualche rotondità visibile; tra l’altro Daverio sa che per Renoir e per gli esteti della sua epoca la rotondità femminile era canone di bellezza.
E’ legittimo criticare Daverio sull’opportunità della sua presenza come consulente o come docente ( ma su questa usurpazione di titolo non è il solo in italia né a Palermo, anche all’accademia, è solo l’ultimo di una lunghissima lista, addirittura c’è chi fa il ministro o il semplice politico senza averne le competenze ma per bisogno occupazionale ), come è legittimo criticare le squallide manifestazioni sull’unità ( anche qui non è solo in tutta italia ) ma che c’entra lui con i danni fatti dai palermitani ?
Io mi sarei aspettato che il Signor Basile sottolineasse che la classe politica (finta) palermitana tutta è andata a nascondersi ed ha mandato allo sbaraglio Daverio per farsi linciare al posto loro. E questo “mandare un uomo solo allo sbaraglio” (con l’aggravante che non c’entra niente nella battaglia in questione) ricorda altri tristi episodi…
Si disperazione, ma anche vigliaccheria di prendersela con uno di passaggio che non si rischia nel farselo nemico, tanto quelli degli scambi clientelari, dell’assistenzialismo, sono altri, che ci sono tutti i giorni, ma nessuno si sogna di aggredirli né contestarli civilmente.
Parlo da umile ignorante in materia di senzatetto, perchè io il tetto ce l’ho ma quello dei miei genitori…purtroppo. Si, io a 30 anni, non mi posso permettere di farmi una famiglia, di avere un tanto desiderato figlio. Non posso permettermi nemmeno di avere un minimo di indipendenza economica continuata, mentre altre ragazze, magari più piccole e con meno cultura di me, sono “belle impiegate”, forse perchè alle ultime elezioni hanno votato la “persona giusta”…mah…chissà…questa in ogni caso è un’altra storia.
Quello che non mi spiego è…anche volendo dare tutte le ragioni del mondo ai senzatetto, alla signora in difficoltà etc, disperata per quanto fosse, perchè dobbiamo sempre fare i palermitani vuciazzari. I provinciali che siccome sono arrabbiati se la prendono con chiunque?
E’ un tipico atteggiamento palermitano quello di urlare anche al vento pur di farsi ascoltare…ma è un atteggiamento sbagliato.
Allora siccome io non riesco a trovare una cavolo di sistemazione…siccome gli anni passano e diventa sempre più difficile per me inserirmi stabilmente nel mondo del lavoro e così facendo, chissà quando potrò fare il mio desiderato figlio, che dite? Inizio anch’io a fare la vuciazzara durante le manifestazioni pubbliche prendendomela con chi magari ha solo commesso l’errore di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato? O vado a prendere per i capelli i ragazzi che secondo me non meritano più di me ma che per non so quale aiuto e di quale santo hanno il posto al comune, alla regione o chissà dove?
Credo nelle proteste…sono la prima che vorrebbe che la città facesse ascoltare la sua voce. Che il popolo la smettesse di accettare passivo le situazioni abbandonandosi solo a sterili lamentele.
Però…non era quella la sede!
Non era Daverio l’uomo da insultare!
Mi dispiace ma non sono d’accordo!
In più, lasciando stare la signora che magari avrà avuto davvero le sue ragioni, ma in generale…concordo con un commento lasciato da “Vale” nell’altro post….e aggiungo :c’è chi sforna figli e poi non sa come camparli e chi invece si vede passare gli anni davanti senza riuscire a trovare il modo di crearsi una famiglia.
I primi sono i poveri senzatetto da aiutare…i secondi invece dei “bamboccioni” da denigrare.
Forse i primi a forza di proteste riusciranno ad ottenere una casa per la loro progenie, quelli come me invece o invecchieranno in casa con i genitori o non restera loro che partire nella speranza di poter finalmente “vedere la luce”.
Tornando a Daverio…forse avrebbe potuto controllare la sua reazione, ma dico e ripeto che quando vedo certe cose mi vergogno di essere palermitana!
Anch’io sono contraria allo sperpero per le feste in generale (specialmente religiose)…infatti me ne sono stata a casa. Se tutti i palermitani ragionassero così, forse non si spenderebbero tanti soldi per la festa della santuzza, ma siccome i palermitani se non fai una bella festa poi restano scontenti….
@Pablo i soldi non spuntano dal nulla ma provengono dal capitolo del bilancio comunale riservato al sindaco per la nomina dei suoi “esperti”. Il problema qui quindi e’ ancora più grave del previsto. Se infatti quello che dice stefania e’ vero (e non c’e motivo che non lo sia) il sindaco non può spendere questi soldi nominando esperti ad muzzum…e allora, chi, secondo legge, dovrebbe impedirglielo? E perché non lo fa? A me preoccupano di più questi interrogativi…
P.s
(scusate si e’ tagliato a meta)
P.s. Concordo con il signor Basile sull’opportunità di non festeggiare quest’anno. Oltre alla dignità di questa città infatti si sarebbero salvati anche 495 mila euro…
Fofi, io la leggo e resto di sasso. Ma che vuole dire? Ma che c’entra? Io non la conosco ma ho cercato di spiegarle il contesto. Lei non mi conosce e si permette allusioni fuori luogo ai miei guadagni. Mi sta attribuendo tesi mai sostenute. E lei sarebbe un intelletttue? E Meno male! Allora ascolti un cretino, rilegga con calma le cose scritte e si rendera’ conto che sta andando fuori strada.
intellettuale (?)
non dobbiamo confondere la parola intellettuale, con personaggio televisivo che parla bene in italiano. Intellettuale si pone in maniera critica di fronte la realtà, la studia la capisce e la interpreta.
così non ha fatto Daverio in entrambe le occasioni in cui ha organizzato qualcosa in città, ha dimostrato superficialità e nella sostanza profonda disistima nei confronti della nostra città.
Carla il controllo credo sia dei revisori dei conti che rischiano la radiazione dall’albo se certificano un falso. Poi la corte dei conti e L’assessorato agli enti locali. Intanto un consigliere qualunque potrebbe chiedere conto e ragione di questi parametri. Io in tutta onesta’ credo il deficit ci sia. E credo che lo stiano celando malamente. Ma ti saprò dire di più dopo aver visto l’ultimo bilancio .
Chissà con quale coraggio però i senza casa sfornano un figlio all’anno a partire dai 16 anni… Ah già per poter poi dire “vulemi i casiiii u sinnacu è cuinnutuuu”
a questo punto credo che siamo alla fine di un ciclo storico… “TU TILAMENTI, MA CHI TI LAMENTI, PIGGHIA LU BASTUNI E TIRA FORA LI RENTI”!!!
Non ero al festino… ero a lavorare a Roma… ma non sarei andato perché in questo momento non sono affascinato dalla mia città.
Intendiamoci bene, io Palermo la AMO e che nessuno me la tocchi!
Sono andato a dirne in faccia a diversi alti dirigenti di aziende che mi “puncievano” su Palermo controbattendo e rischiando pesantemente su questioni lavorative ma fregandomene altamente.
Ma in questo momento non mi affascina.
I problemi sono davanti a tutti noi, io ormai la vivo poco Palermo… la mia adorata Palermo, non la vivo….
Menbre ero a Roma la mattina del 15 mi son collegato a youtube per guardare qualche spezzone del festino (io di solito il 15 da un decennio a questa parte mi alzo presto la mattina del 15… e faccio un giro per la città deserta e vado a guardare il carro….)
ed ho visto Mimma VS D’averio, sapete quali sono stati i miei stati d’animo? mi sono vergognato di essere palermitano, mi sono sentito frustrato, mi è scesa qualche lacrima dai nervi (mi capita quando sono troppo incacchiato e “sfasciassi u munnu”!) ma nello stesso tempo sono stato felice di vedere una signora Mimma e ciò mi ha dato speranza!.
Non voglio entrare in merito alla discussione, è chiaro che ci sia stata da parte dell’ Prof. D’averio una brutta caduta di stile, e che ovviamente quello che ha fatto la Signora Mimma è deprorevole; ambedue esasperati si sono comportati in maniera infantile… ma è loro la colpa?
NO signori miei, la colpa è mia, vostra, e di una città che ha eletto cotanta “apatia politica”.
Io chiedo scusa ad ambedue da Palermitano: a Daverio per essere stato mandato al macello ed a Mimma perche un amministrazione pubblica ha reso cosi tangibile la loro disperazione.
Poi se vogliamo parlare sul lavoro svolto da Daverio (che stimo come professionista da quel poco che conosco tramite TV) ma che forse non ha colto lo spirito di quel minimo di barlume intellettuale Palermitano ( non quello di apparenza!) che sta cercando di slegarsi dai vecchi stereoripi o del fatto che chi fa tredici figli deve mettere in conto di camparli… parliamone!
A questo punto che si fa?!?!
Progetti a breve,medio e lungo periodo per risalire la china non ne vedo, Che Guevara nemmeno, Masaniello nemmeno….
Io sono qui pronto a rimboccarmi le maniche… che si fà?! ormai si è capito che non siamo governati… non mi parlate di schieramenti politici perchè non ne esistono più!che prendiamo il bastone per “mazzuliare o il computer per scrivere progetti e poi attuarli!?!?
Mostrarsi deboli con i forti (anche solo presunti) e forti con i deboli, continua ad essere uno degli sport preferiti dai palermitani cinici che hanno il problema di apparire piu’ furbi. Alcuni di questi senza casa avevano una piccola attività commerciale prima di perdere tutto per mano degli strozzini o perché sfrattati perché senza lavoro e senza altri parenti cui appoggiarsi. E’ evidente che in queste situazioni i figli diventino una risorsa su cui contare perché i folli regolamenti comunali assegnano un miglior punteggio in graduatoria anche a chi ne ha di più: sono la versione contemporanea del proletariato di ottocentesca memoria. Il Comune non regala una casa a costoro, ma gliene da’ in uso una finche’ la situazione di bisogno permane. Mi sembra cosa buona e giusta e personalmente credo che una società moderna debba coniugare solidarietà e meritocrazia. Ho voluto dare fiducia ad uno di questi senzatetto affidando ad uno di loro, muratore disoccupato, la tinteggiatura di una camera di casa: ha svolto il lavoro bene, ad un prezzo equo, e ciò mi ha portato a presentarlo ai miei contatti Facebook, con una apertura di credito che poteva potenzialmente presentare dei rischi. E’ stato invece un gran successo e il lavoro gli e’ letteralmente scoppiato tra le mani. Gli ho detto che se trovava un idraulico, un elettricista ed un falegname lo aiutavo a mettere su un’ impresa di pronto intervento per lavori domestici (quelli che ogni moglie sogna di poter pretendere dal proprio marito). A dimostrazione che i blog ed i social network, oltre a dar spazio a chi vuol parlare del proprio ombelico o agli sfogati e agli idioti (che fanno outing spontaneamente in queste pagine 🙂 ), possono anche utilmente servire a mettere in contatto offerta e domanda di lavoro, occasionale o meno. E Dio solo sa con quanto effettivo beneficio per la salute fisica e mentale dei cittadini di questa contraddittoria città.
Daverio EROE
di fronte a certi insulti anch’io modo avrei reagito allo stesso modo.
soprattutto offese da parte di una donna che si permette il lusso di partorire 7 figli pur non avendo nè una casa nè una lira
Ma dico io, con tutti i problemi che ci sono a Palermo andiamo a criticare uno dei pochi uomini di cultura che in questo periodo buio si stanno interessando di Palermo (e neanche per soldi, visto le sue dichiarazioni). Questa trovata del folk siciliano è stata bella, forse un po’ eccessiva. E poi, rigurado i senzacasa, con tutto il rispetto verso la loro condizione e con tutto il disprezzo verso un’amministrazione che non funziona, ma se ua signora senza casa fa 11 figli e se un’altra aspetta che S.Rosalia le faccia il miracolo di farle cadere la casa dal cielo (come fosse manna), sbaglio o se lo cercano pure il problema?
A me hanno insegnato che se una cosa si vuole si ottiene!!!
Ha fatto bene ad andarsene Daverio, visto come è stato trattato; la cultura e l’arte sono cose di poche persone, e noi siciliani dobbiamo sempre giudicare, criticare quando magari di quel determinato argomento non sappiamo nulla!!!
Liberiamoci da questa nuova peste: la mafia e la classe dirigente siciliana INDECENTE, diventiamo veramente una GRANDE cirrà e poi possiamo parlare da superiori per poter fare questi discorsi.
Ho il sospetto che la manifestazione di isteria di Daverio, assolutamente inaccettabile, sia frutto di un errore di fondo, commesso da lui e da chi gli ha conferito l’incarico di organizzare il Festino.
Daverio pensava, forse , di doversi muovere nella città delle chiese e dei monumenti che asetticamente ha ben descritto e commentato, con esposizione lenta e linguaggio affettato, nel suo programma Passpartout.
Ma Daverio non aveva capito, una volta sceso a terra dalla torre d’avorio, che Palermo non è una città come le altre, è, prima di tutto, una dimensione a sè stante, uno stato mentale, un luogo che ti travolge se non riesci, o quanto meno non provi, a comprenderne le peculiari dinamiche.
Daverio, forse, non ha compreso che il Festino, i palermitani – che ne sono protagonisti e non meri spettatori -i senza casa, i disoccupati, l’immondizia, i babbaluci, i monumenti trascurati,il mare, le strade dissestate e mettiamoci pure la pantera (perfetta metafora di un sindaco che si sa che c’è ma non si fa vedere), sono collegati ed inseparabili.
Tuttavia, una cosa a favore di Daverio, nonostante la censurabile reazione, bisogna dirla. Almeno lui è andato in mezzo alla gente a prendere i prevedibili insulti e gli sputi; è stato mandato ed è andato, mettendoci la faccia, anche a coprire l’assenza di chi doveva esserci e non c’è stato.
Da disinteressato al Festino, sia sacro che profano, mi chiedo se non sia altrettanto offensivo che il primo cittadino di questa città, da diversi anni ormai, rompendo la tradizione e tenendosi ben a distanza dai propri concittadini, si rifiuta di salire sul carro della Santuzza a rappresentare i palermitani nel triplice grido “viva Palermo e Santa Rosalia!”.
3 figli e
NON ………..13 FIGLI………….
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sempre prendendo per buona la precisazione che qualcuno ha gia’ fatto su questo fronte.
Ma cosa c’entra ,mi chiedo, con il post il fatto che la Sig.Petyx sia stipendiata da Tizio o da Caio….bah…il suo lavoro lo fa ed egregiamente, tante cose non le avremmo mai sapute se non si fosse esposta in prima persona con i suoi servizi.
Detto questo concordo con chi dice che quest’anno non si sarebbe dovuto fare il “‘u fistinu”….bastava, sedondo me, la semplice processione del 15 che sicuramente per i devoti alla Santuzza ha molto più significato.
Ribadisco ciò che ho già scritto in un altro post….un solo carro, lo stesso ogni anno, con una sola icona della Santa che la città intera possa riconoscere come oggetto di culto, conservare e restaurare periodicamente.
Almeno ci risparmieremmo il lento avvizzimento alla villa Giulia del carro dell’anno prima….
“…………….Si, le proprie colpe, perché i gravi problemi che hanno scatenato l’ira sono solo colpa dei palermitani, che da 60 anni fanno inciuci con la malapolitica, con il voto clientelare, alcuni con la mafia, altri con varie forme di intrallazzi, hanno dato vita a una società fondata sulle scorciatoie, sull’infimo profitto privato immediato, tutto a scapito della qualità, dei meriti, delle regole civilizzate, hanno costruito una società che si è sempre più degradata ed ora tocca il baratro, una società basata sull’assistenzialismo, sul parassitismo, che produce pochissimo (cifre insignificanti, che non contano) e importa la maggior parte di quello che consuma, una società che nel mondo globalizzato non ha nessun peso economico. Senza casa e disoccupati sono solo due dei gravi problemi di Palermo, prodotti dalla pessima interpretazione dei palermitani del concetto di società civilizzata, a cominciare dall’esercizio del diritto di voto fatto in modo arcaico e vergognoso. Che classe politica hanno generato e legittimato i palermitani?………………….”
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Questa e’ la fotografia che fa GIGI sulla Citta’.
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CI SONO OBIEZIONI?
Signor Didonna,
prima di tutto, onore a lei che ha fatto qualcosa di concreto per aiutare qualcuno in difficoltà, però, spero di aver interpretato male una sua frase. Cosa significa : “E’ evidente che in queste situazioni i figli diventino una risorsa su cui contare perché i folli regolamenti comunali assegnano un miglior punteggio in graduatoria anche a chi ne ha di più…”.
Spero di aver capito male, perchè sa?
Io conosco una persona , padre di due figli che è stato senza lavoro per anni (attualmente per fortuna lavora e ancora non ci crediamo). I figli li ha fatti quando il lavoro lo aveva, e non è che per farsi aiutare si è messo a sfornare figli.
Lui ha avuto la fortuna di avere alle spalle una famiglia che con GRANDI sacrifici , privandosi anche delle primarie necessità, lo ha aiutato. Una famiglia che si è anche tolto il pane di bocca a volte per darlo ai due bambini…che ha rinunciato ai viaggi, ai vestiti firmati, anche ai piccoli piaceri come una cena al ristorante ogni tanto(cose che molti palermitani che si lamentano di ” nona rrivare alal fine del mese”, non si fanno mancare, glielo posso assicurare). Ma non penso che se non avesse avuto i genitori a cui rivolgersi, quell’uomo senza lavoro avrebbe adottato la strategia di sfornare figli per farsi aiutare dal comune.
Anche perchè a me una simile pratica sembrerebbe da barbari….lasciamola ai proletari dell’ottocento. I figli dovrebbero essere il frutto dell’amore e non vanno messi al mondo da incoscienti.
Di sicuro avrò interpretato male il suo discorso, lo spero proprio.
Per il resto, ho deciso di prendere due commentatori ad esempio: Gigi (del quale non mi interessa leggere nome e cognome ma solo la sua opinione in merito alla questione) che trovo scriva cose vere e innegabili e Daniele Mondello.
Ossia, accettiamo il fatto che le condizioni della nostra amata città e della sua popolazione sono il frutto del nostro atteggiamento sbagliato (credetemi, se andaste a vivere per un periodo in altre città capireste a quali cose mi riferisco e quanto le parole di Gigi siano vere) e cogliamo l’invito di Daniele Mondello a rimboccarci le maniche per fare qualcosa di concreto.
E chi m****** e’ Gigi? E tu Giorgio chi sei, il suo portavoce o il suo alias?
I figli dovrebbero essere frutto dell’ amore e di una paternità responsabile, ma talvolta sono frutto della disperazione: la mia non era una giustificazione, ma solo una spiegazione di un fenomeno. E poiché il Comune non può non avere un occhio di riguardo per i minori, non credo sia facile incentivare comportamenti più responsabili, se non rimuovendo il problema del disagio abitativo che può essere assolutamente finanziato riducendo gli sprechi clientelari di denaro pubblico e usando prioritariamente a questo scopo il patrimonio confiscato a Cosa Nostra, come e’ stato denunciato dalla Petyx nei suoi servizi che non lavora per Berlusconi (come i giornalisti delle sue testate), ma per Antonio Ricci da cui Berlusconi acquista la capacita’ di creare audience pur con l’indipendenza testimoniata proprio attraverso i servizi della citata. Se Berlusconi lavorasse per l’Italia e non per se’, farebbe acquistare dalla Rai i programmi di Ricci per salvare i suoi conti disastrati.
Articolo 47
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
MI pare che si stia uscendo fuori dal seminato. Prof. Basile, lei è una grande, e voglio che tutti lo sappiano. Sono poche le persone che amano Palermo come la ama lei.
Il problema che ha posto in evidenza è chiarissimo.
Il Signor Daverio, persona ritenevo erroneamente essere di una certa cultura, si è permesso di offendere la nostra gente, di offenderci personalmente. Daverio non ha offeso solo Mimma, daverio ha offeso tutta Palermo. Lui che campa con i nosstri soldi, lui che si finge salvatore della patria quando di palermo nulla ne sa…
Daverio ha offeso Palermo 3 volte:
1. Quando ha organizzato la celebrazione per l’unità d’italia spendendo una marea di soldi. E’ bastato vedere quanta gente ha partecipato a questi “festeggiamenti” per capire come fosse importante organizzare questo evento. Peccato che Mimma e i senza casa siano l’evidente segno di come questa unità sia un fallimento, di come la costituzione sia rimasta sulla carta. MAgari questi festeggiamenti sono stati inopportuni…per quel che mi riguarda sono stati OFFENSIVI.
2. Quando ha organizzato un festino senza sapere manco cosa fosse…
3. Quando ha deciso di scendere in piazza senza dignità ed è venuto a offendere tutti noi.
Signor Daverio, lei si merita un bel vaffa, null’altro. Darle importanza vorrebbe dire abbassarci al suo livello.
Ps diemnticavo…Stefania fa un grandissimo lavoro, in un altro paese grazie ai suoi servizi Cammarata sarebbe stato preso di peso dalla sua poltrona e scaraventato nell’immondizia che ha cusato. Perchè attaccarla così miseramente sul suo lavoro? E’ da meschini e stupidi. CHi sputa nel piatto in cui mangia? Pensate 5 secondi, poi scrivete…
A quanto pare (indirettamente lo conferma anche Repubblica e non mi sembra che sia emerso nei post precedenti) Daverio ha detto che i senza casa sono senza palle perchè per protestare veramente sarebbero dovuti salire sul carro e farlo a pezzi e non limitarsi a quattro urla. Per questo i senza casa vengono definiti da lui senza palle. Di tutta risposta gli viene detto più volte di essere una merda e viene rincorso per continuare a sputargli addosso. Io, a questo punto e al suo posto, avrei reagito allo stesso modo.
Ho lettosu FB che questo residence per i senzatetto ha regole ferree di entrata e di uscita, divieto di ricevere visite e altre amenità che mi fanno più pensare agli arresti domiciliari piuttosto che ad una soluzione dignitosa, seppure temporanea. Sarà vero?
@Donato Lucarelli… se è vero quello che ha detto Daverio, condivido in pieno il suo pensiero. E da come si sono messe le cose, conoscendo Palermo, sospetto che sia tutto vero.
Purtroppo Palermo è questa
Il problema è che a Palermo basta alzare la voce per ottenere tutto quello che si vuole. E’ un cliché già visto in una città dove chiunque alza la voce ottiene quello che vuole. Sono contento pure per quelli di casa Guzzetta che il giorno dopo la manifestazione hanno ottenuto un mese pagato dall’Amministrazione Comunale in residence. Un palliativo? forse ma guarda caso arriva il giorno dopo. Siamo in una città dove fin troppo spesso basta protestare e girare qualche cassonetto per ottenere quello che si vuole. Basta vedere come l’Ucciardone sia diventato per molti, non per tutti (è ovvio) quasi un ufficio di collocamento. Chi esce ed è fortunato diventa LSU e quando si parla di stabilizzazioni sono i primi ad ottenerla perchè si teme che mettano a ferro e fuoco la città. Se questo è modo.. Mi sembra strano che a questo punto dopo che per due giorni si sia dato gratuitamente addosso a Daverio (vedi mio post precedente) non si veda tra tutti i commenti quello di politici cittadini che aizzano continuamente queste folle contro qualcuno che non può aiutarli nell’immediato (ricordo che il Comune di Palermo non fa investimenti, non innova, perchè tutti i fondi sono destinati a pagare stipendi o comunque spese correnti. Come si fa a chiedere la casa a un comune che non ha soldi nemmeno per fare un paio di appartamenti? basta guardare l’ultimo bilancio, ripeto..). Alla fine il grade errore di Daverio mi sembra essere quello di essersi fermato a parlare con questi. Una bella imboscata e non capisco come si faccia a difendere chi spintona, gli dice di essere una merda e dire Palermo non ti vuole e dacci i tuoi soldi.. E mi sembra che i politici che sono sempre accanto alle folle per aizzarle da due giorni siano spariti.. forse per loro è meglio non prendere parte in questa discussione..
Ci sono tanti palermitani onesti, colti e capaci a partire dal Sig. Basile che potrebbero rendere servigi a questa città e farla rialzare dallo stato di torpore, e sconfiggere l’indifferenza, la munnizza, i topi di fogna di piazza della vergogna.
Ma poi io mi chiedo una cosa:
Perchè la palazzina cinese, l’Oratorio dei Bianchi, il Villino Florio, il giardino e la fontana del Castello della Zisa, il museo Pitrè, Palazzo Bonagia, i cantieri culturali alla Zisa, La fontana Pretoria, il prato del Foro Italico, ecc, ecc, ecc, sono abbondanati?
Perchè si sono fatte delle bellissime inaugurazioni invitando gente di grido tipo Philippe Daverio o altri, si sono distribuiti cocktail a volontà e dopo qualche mese tutto è ritornato com’era, nel più totale stato di abbandono da parte delle istituzioni pubbliche e di menefreghismo da parte dei cittadini?
Allora mi chiedo: Ma Palermo non è una città d’arte a vocazione turistica?
Dove sono i dipendenti pubblici che dovrebbero stare a controllare e a pulire questi luoghi?
Perché si spendono tanti soldi per le inaugurazioni?
Perché la nostra città è in questo stato di abbandono?
A Palermo la maggioranza delle persone preferisce pagare la pace sociale, acconsentendo al fatto che chi alza la voce ottiene. In tal modo si aumenta la tarsu per rispondere al ricatto dei dipendenti GESIP.
In realtà se la maggiorparte dei palermitani alzassero la voce, metterebbero in minoranza quei pochi che continuano ad ottenere quel che vogliono a senso unico.
Sono assolutamente d’accordo: il problema è di certa classe politica, populista, che aizza invano.
Ma la cosa che non mi fa ben sperare è l’acquiescenza di quella maggioranza dei palermitani che preeriscono la pace sociale. Questo è il vero motivo per cui ci vuole un Cammarata a Palermo. E non è un caso che nonostante tutto sia ancora lì.
Sono d’accordo che un paese civile deve tenere i suoi cittadini sotto un tetto sicuro, però, sarò io limitato, non mi è ancora chiaro perchè pinco pallino se lo deve fare a panella per farsi una famiglia e comprarsi, o affittarsi una casa, mentre qualcuno prolifera come una scimmia del congo pensando che la società gli darà un tetto. Senza offesa per nessuno, riconosco i miei limiti.
Sarei interessato, se qualcuno se ne prendesse la briga, di vedere quante auto di grossa cilindrata e simili sono intestate a inquilini di case popolari o gente con redditi ISEE uguali a zero( in ospedale sono il 95%, mi sembra impossibile che siano tutti esenti!). Mi piacerebbe anche comparare tutti gli appartamenti con una parabola e un contratto sky o carte del digitale terrestre, con chi effettivamente paga il canone rai. Cominciamo a SCREMARE i veri bisognosi dalla massa di falsi.
Per tutto il resto, sottoscrivo Gigi, e mi rassegno all’emigrazione, o trasformerò la mia laurea in medicina in un buon lavoro da idraulico, visto che almeno in questo il lavoro non manca a Palermo
Nel precedente post ho espresso un auspicio, ora la stessa frase la pongo come domanda al Signor Basile; perché in certi punti il suo post mi sembra che somigli (sottolineo somigli) a regolamento di conti postumo e tiro al bersaglio verso il soggetto “andato, e in posizione di debolezza”. E in fondo cosa si può temere da Daverio, lui è straniero, lui non è un soggetto rilevante nello scacchiere clientelare, “cosa si può ottenere dallo straniero che – al limite – commissiona stranieri ma non conta in sede di scambi clientelari ?” non si perde niente a farselo nemico, e poi è andato.
ECCO:
Io mi sarei aspettato che il Signor Basile sottolineasse che la classe politica (finta) palermitana tutta è andata a nascondersi ed ha mandato allo sbaraglio Daverio per farsi linciare al posto loro. Perché non è rilevato questo “dettaglio” ?
Il Signor Basile si scandalizza se Daverio non rinuncia allo stipendio di docente (finto?), e giustamente ci scandalizzeremmo tutti, ma forse avrebbe dovuto usare lo stesso metro per la classe politica (finta) locale che costa milioni, e che sperpera miliardi per assistenzialismo e parassitismo poiché non ha saputo produrre altro, che causa l’uso della quasi totalità del PIL per consumi e assistenzialismo+spesa pubblica+parassitismo e privilegi, e produzione=sviluppo(in tutti i sensi) infima, e che in cambio di un budget di miliardi di euro riesce solo a dare una cattiva immagine ( vedi sudiciume e degrado a cielo aperto ) agli occhi del mondo sorpreso da tanto sacrilegio.
Solo per par condicio, me lo sarei aspettato, perché il tiro a bersaglio sul soggetto debole non conferisce nessuna gloria, al contrario…
Grande gaetano, riesce ad essere arguto e tagliente, senza mai scadere nel volgare, sempre elegante nelle sue espressioni
Lasciate stare stefania, che nel suo campo ha fatto tanto per palermo!
Io credo che bisogna cambiare mentalità STOP
Daverio diceva la casa a chi ha le palle nel senso che bisogna guadagnarla, quindi anzicche chiedere la casa, bisogna credere lavoro, non nel senso di gesip ecc, cioe che si creino condizioni in cui giri l economia come poco fa espresso da chi proponeva a un senza casa lavori vari a domicilio, ottima idea direi!
Questo ci vuole favorire lo sviluppo del lavoro
mi dispiace x mimma e la sua storia, ma cicciona di merda se l è cercato lei, se si fosse permessa di insultarmi a colpi di magnaccio e a spingermi gli avrei detto di peggio
ma perche non insultate i consiglieri, assessori ecc ce ne sn tanti a palermo, forse xche non v conviene, chissa come mai
Sinceramente io non capisco come in una società civile, la disperazione possa portare a fare più figli invece che astenersi dal proliferare. Posso capire quando i figli capitano…allora ammiro il coraggio e appoggio chi invece di “buttarli” sceglie di metterli al mondo, ma mettersi a fare figli per farsi aiutare dal comune mi sembra oltre che stupido, anche da egoisti!
Mi auguro che nessuno dei senzatetto in questione o di altre persone in difficoltà lo abbia fatto davvero. Preferisco pensare che si tratti di una sorta di leggenda metropolitana…altrimenti mi verrebbe solo da piangere!
Che diritto avrebbero queste persone di sfornare figli e USARLI per farsi mandare dal cielo ciò che altri, come è stato già detto, devono faticare per costruirsi e mantenere magari limitandosi ad avere un solo figlio o addirittura aspettando tempi migliori?
E Se davvero avviene questa pratica della proliferazione in cerca di un tetto( per disperazione, ignoranza, convenienza che sia), perchè continuare a permettere che cose simili accadano e non iniziare invece a cambiare le cose?
Riguardo la signora Petyx…avercene tante di Stefanie Petyx, non solo a Palermo!
Il problema non è tanto del Signor Daverio; tutti per un attimo abbiamo temuto che quel papillon “non più tanto charmant” gli facesse un brutto scherzo mentre già paonazzo rispondeva a tono alla plebe inferocita. Ma chi glielo doveva dire a questo “eccentrico luminare” di finire spintonato da una signora di quelle toste che te la chiantano.
Riguardo alla plebe urlante, essi sono certamente stati “traditi”. Taluni, la ricarica l’hanno spesa per dire che gli aeano regalato una ricarica.
Daverio avrà sicuramente un salotto buono, dove racconterà con disgusto l’accaduto tra un dipinto d’autore e una selezione del circolo di Balakirev da ascoltare nella sua sconfinata grandezza. E per sconfinata grandezza intendo quella di Daverio. E, per sconfinata grandezza, non intendo quella artistica.
Detto questo: questi coretti di mea culpa che sento udire da lontano da parte di tutti gli operatori culturali, talvolta “disgustati”, talvolta inorriditi, ora dispiaciuti. Siete Danteschi. E, tragicamente cerchiobottisti. Un patrimonio dilapidato per un walzer di fellatio quali Wilco, luminarie, tour del Serpotta, “RIVALUTAZIONE” del centro storico, quattro divanetti bianchi, una manciata sparsa di “micronerchie” al Foro Italico nel ricordo di ciò che per molti il Foro Italico fu e un inquietante servizio a Nonsolomoda dove Palermo sembrava Amsterdam con una punta di Berlino. Più o meno la stessa cosa che accade quando uno sistema casa infilando la munnizza sotto il tappeto. Per questo, quando sento che “l’entusiasmo della prima candidatura non ha avuto seguito” mi viene troooooppo da ridere. Questo personaggio che pare uscito dalla penna di Uderzo è il simbolo del motivo per cui non esiste più un “entusiasmo della candidatura”. Perché con i soldi degli altri siamo tutti molto bravi. Ed entusiasti. Ma stupire “Low budget” è permesso solo ai grandi artisti. Come i madonnari. Che fine hanno fatto? Ci ricordavano che l’arte è emozione. Oggi i madonnari che furono mi sa che cercano cugnitture con qualche “altolocata” e fanno i concettuali. Finendo anche loro nel turbine della contraddizione.
Scriveva un commentatore da qualche parte: “imparate a boicottare”. Io sono d’accordissimo. E lo faccio da tempo. La politica locale deve imparare che a noi della loro “cultura” non ce ne frega una beneamata. Quando vedranno deserto e malcontento impareranno a capire che preferiamo tutti vedere meno senzatetto e meno concerti “culturali” con l’X Factor di turno. Peggio ancora quando scomodano la Cultura con la C maiuscola che altro non è che biada per cavalli orbi.
Orchiclasta
c’e’ chi rilascia commenti demenziali,e chi ci mette anima ed intelletto.
Giusto che lo hai chiesto ti rispondo per educazione.
Non ho difficolta’ a dare maggiore visibilita’ ai commenti che ritengo interessanti,anche se rilasciati da altri.
Non ho difficolta’ ad affermare che Gigi quasi sempre centra i problemi,come del resto il sottoscritto.
Non dovresti avere difficolta’ a comprendere che
giorgio e GIGI sono 2 persone abbastanza diverse,se non altro dallo stile dei commenti,
anche se nella sostanza spesso si trovano d’accordo,come ci si ritrovano tantissime altre persone che scrivono qui.
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non ho niente di personale con la Dott.Petyx, ma non mi sembra marginale il fatto che lavori alle dipendenze del cav.Berlusconi (che non e’ ne tizio ne caio,vero Danila? ) Il Prof.Daverio che io stimo come grande personalita’ di cultura (e me ne infischio se beve e bestemmia, son fatti suoi) e arrivato qui’ a Palermo chiamato dal nostro Sindaco che anche lui fa il sindaco per merito del cav.Berlusconi (se no probabilmente poteva essere al massimo un PIP….)insomma gira che ti rigira tutto gira intorno ad un uomo, anche Sgarbi ha fatto l’assessore alla cultura a Milano e adesso il sindaco a Salemi per merito del cav.Berlusconi, insomma vi siete resi conto o no che siamo in una dittatura?
Sono d’accordo con Bambocciona. Se la realtà è davvero questa, le cose devono cambiare! Creare degli escamotage per avere ciò che si vuole, a scapito dei poveri cittadini onesti, è inammissibile! Rischiamo d’affondare, sommersi da gente senza scrupoli, che non esita ad alzare la voce (o far peggio) per avere ciò che vuole! E noi, poveri disgraziati, verremo sempre dopo, quando ci sarà tempo, voglia, denaro, disponibilità.
Racconto un vicenda che potrete anche appurare e che probabilmente ricorderà anche il grande Prof. Gaetano Basile:
un paio di anni addietro, venne proposto al Comune di Palermo, un progetto di alto spessore, di questo facevano parte, il compianto Prof. Rosario La Duca, l’Arch. Rodo Santoro, il Nobiluomo Arezzo di Trifiletti ed il Prof. Gaetano Basile stesso. La proposta, visti gli alti costi del Festino e dopo averli confrontati con altre feste non meno importanti che si svolgono in Italia a regolare scadenza, consisteva nella istituzione di un “Comitato Permanente di Valutazione”. Il progetto fu presentato da Rosario Filoramo, Consigliere Comunale del PD. In prima battuta venne bocciata e dal Comune pervennero chiarimenti riguardo gli evetuali cachet degli Illusti uomini che ne facevano parte, questi risposero <>.
La proposta venne BOCCIATA DEFINITIVAMENTE. Ogni anno (tranne quest’anno grazie alla crisi!) il “Festino” di Santa Rosalia, costa cifre esorbitanti, alla fine delle rappresentazioni, nulla viene consevato, compresi gli abiti di scena, tutto viene buttato via, per essere ricomprato a prezzo salitissimo, l’anno successivo!
Una vera vergogna siciliana, un vera vergogna per Palermo, una vera offesa alla Cultura ed ai quesi senza tetto e disoccupati che la superba presopopea del Sign. Filippo d’oltralpe, ha cercato d’intaccare. Gli escrementi sono comunque tornati tutti sulla Sua bella faccia rotonda e sulla Sua ben nutrita pancia: chi ha Cultura deve scendere un gradino in basso per colloquiare con chi ha difficoltà di ogni genere: Philippe va maciati na suppa i cachì!
“mi dispiace x mimma e la sua storia, ma cicciona di merda se l è cercato lei, se si fosse permessa di insultarmi a colpi di magnaccio e a spingermi gli avrei detto di peggio”
Incommentabile…
Signori, credo che si sia fatta troppa confusione. Infatti ciascuno ha parlato come “se lo avesse fatto a me…” “se lo avesse detto a me…”. Ma c’è un errore di fondo. Quando si ricoprono incarichi pubblici o responsabilità istituzionali, occorre avere un contegno particolare. Ciò vuol dire non raccogliere provocazioni e mantenere dignità e decoro in nome dell’istituzione o della carica che si rappresenta. Philippe Daverio non l’ha fatto, così come è ormai costume in Italia, dove il presidente del consiglio va a puttane, un presidente di regione va a trans e così via. In questi casi chi rappresenta le istituzioni ha l’obbligo di mantenere il giusto contegno. Può scegliere di non farlo e allora saranno figure di merda sia per l’uomo, sia per ciò che rappresenta.
Bravissima Maria Cangemi!!
Ma qualcuno ricorda la parola ” educazione ” ?
Ma un pò di vergogna no?
Quale sarebbe la colpa di Daverio nei confronti dei senzatetto?
Il popolo palermitano avrebbe il coraggio di protestare così energicamente nei confronti di certi personaggi politici locali o di certi capirione? No naturalmente…sono sicuro che il perché non riuscirete ad indovinarlo! Bella forza prendersela con un bersaglio sbagliato ed inoffensivo.
E’ inutile…come diceva il caro vecchio “Tommasino” Hobbes: “Homo homini lupus” e gira e rigira siamo sempre là!
http://www.youtube.com/watch?v=Po0hxh1qfTc&feature=player_embedded
Non sono palermitano ma guai a chi mi tocca Palermo. Ho studiato e mi sono laureato nell’Università della vostra città e ci ho vissuto per sette anni…Insomma, sono un “PAESANO”, come voi amate definire chi viene da fuori, anche se viene da un’altra grande città. Non so se questa sia solo una vostra espressione (come per esempio chiamare l’autobus “LA 101”) o un modo per distinguere un forestiero da voi. Vi posso assicurare che i “PASESANI”, intesi come “persone che provengono da un piccolo centro fuori Palermo, possibilmente in mezzo alle montagne”, amano il luogo in cui vivono e si battono ogni giorno perchè questo si mantenga pulito e vivibile. I “paesani”, se non lo fa il Comune, tolgono da soli l’erba che cresce davanti al marciapiede di casa perchè la strada è di tutti, e quindi pure nostra. A Palermo forse manca questo, in molti non amate la vostra città, il gattopardiano individualismo dei siciliani nel capoluogo è esasperato al massimo. E anche la paura del forestiero vi attanaglia. Facciamo finta che Daverio fosse stato la più grande personalità esistente sulla piazza, al di sopra di ogni sospetto e critica, diciamo come Rita Levi Montalcini :). Forse qualcuno anche in quella occasione avrebbe urlato contro la Montalcini, perchè forestiera e avida del denaro palermitano. Quindi il caso Daverio, stendendo un velo pietoso sulla maleducazione avuta con una donna, è sintomo di una città che ha paura del diverso, del forestiero, una città che ormai si sta chiudendo a riccio e che con questo atteggiamento si sta tagliando fuori dall’Europa restando sempre più periferia. Qualcuno sicuramente l’altra sera non sapeva neanche chi fosse Daverio, quanto prendesse dal Comune e che ruolo avesse, ma ha urlato comunque. Andate a Piazza Pretoria e urlate contro la gente che vi sta affossando, che sta negando il futuro ai vostri figli, che sta uccidendo la vostra città e, se permettete, la città che molti “paesani” amano. E poi, magari urlerete con più coscienza verso tutti i forestieri che si approfittano della vostra città, ringraziando quelli che nella vostra città portano cultura, energia e sviluppo (non so e non sta a me giudicare se sia il caso di Daverio).Un barlume di speranza viene dai ragazzi, come quelli di “Addiopizzo”, non lasciateli soli.
Ringrazio Rosario per avere ricordato la proposta presentata qualche anno fa da Rosario Filoramo. Era relativa alla costituzione di un Comitato scientifica permanente per il Festino. A presiederlo era stato chiamato il compianto Rosario La Duca, e poi Rodo Santoro, Gabriele Arezzo, Calogero Armato (promotore dell’iniziativa) ed il sottoscritto. Il nostro impegno era previsto a titolo assolutamente gratuito, ma nell’impossibilità, avremmo accettato il rimborso spese del biglietto dell’autobus per ogni riunione.
Naturalmente non se ne fece nulla.
Ai commenti della Petyx aggiungerei una cosa. Sembrerò con la puzza sotto il naso, ma mi rendo disperatamente conto che la cultura a Palermo sta attraversando un periodo di caduta irrefrenabile. Troppo spesso mi è successo di trovarmi a lavorare con persone di limitate capacità ed assoluta mancanza di professionalità, o in salotti in cui voler commentare un libro che non fosse un “polpettone estivo” ti faceva giudicare male, o per strada a dover litigare per far capire che un passeggino ha più diritti a stare sul marciapiede di un motorino. Prima dei fatti di cui parliamo ero contenta che, forse per sbaglio, qualcuno dall’esterno, colto seppur stavangante, fosse venuto a portare un po’ di vento nuovo in città… perchè non si può sempre parlare dei Normanni e dei Florio, non siamo capaci più di rialzarci da soli soprattutto con la gran massa di intelligenze che fugge dall’isola.
Dopo quello che è successo mi sono molto depressa, aldilà di colpe e colpevoli….
Chiudendoci nei nostri problemi o nelle nostre “soluzioni” (che spesso sono peggio dei problemi di partenza) non miglioreremo mai. Mi spiace, ma credo che abbiamo abbondantemente dimostrato che abbiamo bisogno di imparare da chi sta al di fuori della nostra realtà… e non mi riferisco a personaggi televisivi…
Johnny Appleseed, condivido in pieno quanto hai scritto.
a chi dice che Palermo se la sia presa con lo straniero, vorrei ricordare i primi tempi dei cantieri culturali della zisa. io c’ero.
si respirava cultura, sembrava di essere in Europa, tra artisti e proposte internazionali e non solo, si sperimentava, si vedevano cose belle e importanti, sembrava che un rilancio fosse possibile e i *sogni* si potessero realizzare.
c’era più fermento allora a palermo che a roma napoli o milano, e lo dico da non palermitana.
ora c’è (c’era)Daverio, perfetta icona di questi tempi che viaggiano solo a parcella. le scene che abbiamo visto sono il segno dell’imbarbarimento sociale e culturale di questi tempi involuti, di scontro per branchi, da qualunque angolo le si voglia guardare.
è anche vero che il branco si è avventato contro l’uomo attaccabile, ciò non può distrarre dalle responsabilità di chi le responsabilità non se le assume accecato dai propri tornaconti.
che sia davvero arrivato il momento di boicottare?
altrimenti ci rimane solo la lagnùsia e cercare di addentare un boccone come bestie vissute in cattività rimesse in *libertà*…coatta
ps e buttiamo le televisioni, che forse ci si sveglia un po’!
“……vi siete resi conto o no che siamo in una dittatura?………….”
Non siamo in una dittatura,pero’ ci sono tante cose da sistemare.
Pero’ un periodo di maggior rigore,non sarebbe male.
a Gaetano Basile
ma veramente ritiene che le prestazioni gratuite
possano interessare la politica,come viene intesa oggi?
In quanto all’aggettivo “scientifico”,non vedo cosa c’entra con una manifestazione popolare,
che richiama la folla.
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Uno di chiara fama che e’ vissuto in tempi antichi,e passato alla storia,ha scritto:
“La folla e’ una bestia e come tutte le bestie non ragiona”.
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Vale la pena di dare una prestazione scientifica alla folla?
il festino quest’anno non doveva essere fatto visto che il comune di palermo è sull’orlo della bancarotta
vi è un verso di un salmo dell,antico testamento che dice :l,uomo nella prosperita non comprende è come gli animali che periscono.basterebbero solo queste parole per indicare il malcontento e la situazione che esiste oggi a palermo ,siamo facili a dire a fare a criticare ,ditelo anche a me che vittima di estorsione mi hanno tagliato pure la luce oltre ho perso tutto e tutti e voi pensate che in una citta con piu di un milione di abitanti nessuno sapesse della mia situazione .indifferenza,poverta,egoismo questo esiste oggi a palermo e siamo tutti esasperati o credi o non vuoi credere questa è la realta.
Stalker, avevo deciso di non commentare più nei post scritti da Basile, ma faccio un’eccezione con questo che sarà l’ultimo per commentare alcuni punti del tuo ultimo commento.
Innanzitutto spiego perché ritengo inutile commentare i post di Basile.
Indro Montanelli nella sua rubrica “la stanza”, cds, interagiva con i lettori che inviavano lettere e mail; ed era Montanelli, il più grande giornalista italiano (anche se non si condivideva tutto, e non era il più simpatico uomo su terra), leggerlo era come ascoltare Mozart.
Basile ha scritto un post, secondo me, impreciso, incompleto, e non è la prima volta, quest’ultimo suo post sembra un facile tiro al bersaglio su Daverio, ma soprattutto quando gli si fanno notare certe omissioni e gli si pongono domande su queste omissioni, non risponde ai commentatori. Lo scrivo al di là del rispetto per il Signor Basile e delle qualità che gli sono riconosciute a Palermo; ma questo tipo di (non)comunicazione non mi interessa, per cui ritengo inutile commentare ulteriormente i suoi post e porre domande. Non è la prima volta che lo noto, ma stavolta ho potuto osservare, pero’, che Basile risponde quando si tratta di argomenti riferiti a lui personalmente in termini positivi.
Stalker, il periodo al quale ti riferisci anch’io l’ho visto da vicino, Giambrone l’ho visto a Palermo e pure a Parigi, dove veniva a visionare luoghi ed eventi che poi si sono visti, simili, a Palermo grazie a lui e ai suoi viaggi culturali. Sicuramente hai letto nei giorni scorsi che considero Giambrone l’unico vero assessore alla cultura di Palermo, ed ho detto tutto. Quindi condivido quello che hai detto. Ma per quanto mi riguarda, non sono io a vedere come straniero Daverio, sono deduzioni le mie, vedendo, addirittura, quelli che lo prendevano per ladro ( daverio ha detto che faraone l’ha preso per ladro, non lo dico io ), quelli che l’altra sera l’hanno aggredito e in più gli hanno chiesto i soldi, insomma sono tanti gli episodi che si potrebbero citare ma che si possono riassumere in un espressione palermitana “ncaiccata”, “si vinni a futtiri i nostri picciuli u francisi”, anche se non lo dicono forte…
Ma tutte le sperequazioni, sprechi per assistenzialismo parassitismo e spese inutili a scapito della produttività, di quelle finché si spera di avere un contentino meglio non parlarne. E poi, rispetto a 14 anni fa gli animi sono molto più esasperati, la gloria internazionale e il fermento culturale non possono essere problematiche prioritarie per troppi cittadini che devono affrontare gravi problemi per potere vivere normalmente (in mezzo all’immondizia e al degrado); se in più viene lo straniero a camparci – togliendo risorse in un contesto dove è scarso il mercato culturale, tranne qualche fantasioso progettino finanziato da denaro pubblico – e a dirigere e decidere in un contesto di grande (e redditizia) visibilità…
caro gigi, di mozart non ne nascono tutti i giorni.
😉
e comunque sullo !straniero daverio” non rispondevo a te in particolare, che facevi un discorso più articolato.
non vorrei sembrare omertosa, ma andare a ritroso nei numerosi commenti proprio non je la faccio…
boicottare ? ma cosa boicottare ?
Come gente di Palermo non siamo nemmeno capaci di fare una manifestazione di 1000 persone quando ci aumentano le tasse locali, quando ci tengono con il livello di servizi pubblici tra i più inefficienti d’Italia, e dovremo boicottare…?
Sorrido a queste parole. Purtroppo.
A volte penso che scrivendo in questi blog si è presi dalla voglia di dire tante cose, una appresso all’altra, di ribattere a quello che ha detto quello prima di noi, ma leggendo tutti questi commenti tra i post di Scuderi, di Faraone, di Callea, e ora del prof. Basile negli ultimi giorni, dico semplicemente, come lo potrei dire ad un bambino di 5 anni, che si perde di vista il problema CENTRALE. Che non è il Daverio di turno e di passaggio che si viene a prendere una bella pagnotta a Palermo, a quello che gliene puo’ fottere dei senzatetto, non è assolutamente un problema che lo riguarda e quando una senzatetto gli si scaglia contro le fa capire ( a quella donna) chiaramente che non gliene frega nulla di lei e di quelli come lei. Non è lui che istituzionalmente è chiamato per legge a risolvere i problemi sociali di Palermo.
Non è Daverio il problema. Molti continuano a stupirsi del fatto che il sindaco non dovrebbe elargire queste somme a questo soggetto. Invece il sindaco lo fa. Se credete che abbia fatto una cosa contro legge, illegale, e volete contribuire a rendere giustizia a questa città, bene allora denunziatelo (indicando quale reato civile o penale o amministrativo ha commesso).
Perchè non ci si concentra sul cuore dei problemi?
Il prof. Basile ha accennato ad una commissione scientifica che era stata proposta per la realizzazione dei festini. Una commissione è un gruppo di professionisti di un settore che analizzano sotto diversi aspetti (artistico, economico, gestionale) l’evento da realizzare e alla fine emettono un giudizio vincolante per chi è istituzionalmente preposto a finanziarlo quell’evento. Quella è una strada giusta, perchè ? Perchè una commissione si da delle regole di comportamento (requisiti da rispettare, criteri, punti fermi).
Ma viene bocciata, perchè spesso chi amministra politicamente (dalle nostre parti) vuole tenere quanto più possibile le regole lontane soprattutto nei campi in cui c’è da elargire consistenti somme di denaro pubblico. Se non lo fa il potere esecutivo, ci pensa il potere consultivo 😉 a dare una mano di aiuto.
Le regole chiare danno fastidio a molti individui che si trovano nella posizione di gestire somme pubbliche (dalle nostre parti soprattutto).
Nei miei commenti ho sempre parlato delle regole, annoiando anche qualche commentatore.
Mi dispiace se annoio qualcuno ma fino a quando non ci saranno regole chiare per la gestione di danaro pubblico (in molti campi non solo la cultura) staremo per decenni a parlarci addosso su Rosalio. Senza, naturalmente, venire a capo di una situazione critica o senza individuare strade di uscita concrete dai problemi.
C’è una COMMISSIONE SPECIALE “TRASPARENZA E GARANZIA” (controllo del rispetto delle procedure previste nelle norme di legge)
http://www.comune.palermo.it/comune/consiglio/consiglieri/elezioni_2007/commissione_speciale_2007_info.htm
Domandiamo a questa commissione comunale quali sono stati i torti fatti negli anni ai fondi pubblici palermitani (in violazione di quali leggi).
E domandiamo anche quali sono state le procedure avviate da questa commissione nei casi di accertamento di violazione di leggi da parte dell’amministrazione.
Le risposte ottenute saranno più dirompenti di qualsiasi boicottaggio.
Perchè ricordatevi che questa commissione è composta da gente che noi paghiamo con le nostre tasse annuali che hanno quel compito specifico e quindi abbiamo il diritto di chiederglielo e di pretenderlo.
Io preferisco concentrarmi sul cuore dei problemi non sulle lontane periferie che facilmente e abilmente distolgono.
“….ho potuto osservare, pero’, che Basile risponde quando si tratta di argomenti riferiti a lui personalmente in termini positivi….”
.
Pero’ anche altri,mi pare,seguano lo stesso metodo.
Sono vecchie logiche.Lasciar cadere le osservazioni fastidiose.
Quando mi ha chiesto se mi piaceva la città dove vivo (si ricorda Dr. Daverio, in corso Vittorio incontro fortuito in bicicletta?), io sono rimasta spiazzata perchè da brava padrona di casa l’avevo rivolta io a lei quella domanda. Le ho farfugliato, comunque, che è una città con molti problemi… un bel po’ complicata… Lei mi ha risposto “è per questo che mi piace!”.
Spero che il suo giudizio ottimistico non scemi adesso. Ma Le posso chiarire a posteriori che il mio farfugliamento voleva dire di più e penso che un po’ di quel di più oggi l’abbia provato Lei sulla sua pelle. Più ci si sta dentro più si capisce; ma quando si fugge dalle cose negative che vengono irrimediabilmente fuorisi rinunzia a conoscerne i lati belli più profondi della città, quelli che Ti convincono ad amarla nonostante tutto ed a lavorare per lei.
La vicenda appena trattata mi ha riportato prepotentemente alla memoria le parole di Tomasi di Lampedusa e del suo Gattopardo, ancora (purtroppo) attualissime.
Le riporto tra virgolette senza alcun (ulteriore) commento:
“Uno di loro, poi, mi chiese che cosa veramente venissero a fare, qui in Sicilia, quei volontari italiani. ‘They are coming to teach us good manners’ risposi ‘but wont succeed, because we are gods.’ ‘Vengono per insegnarci le buone creanze ma non lo potranno fare, perché noi siamo dèi.’ Credo che non comprendessero, ma risero e se ne andarono. Così rispondo anche a Lei; caro Chevalley: i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti: la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se si tratti di Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una decina di popoli differenti essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi. Crede davvero Lei, Chevalley, di essere il primo a sperare di incanalare la Sicilia nel flusso della storia universale? Chissà quanti imani mussulmani, quanti cavalieri di re Ruggero, quanti scribi degli Svevi, quanti baroni angioini, quanti legisti del Cattolico hanno concepito la stessa bella follia; e quanti viceré spagnoli, quanti funzionari riformatori di Carlo III; e chi sa più chi siano stati? La Sicilia ha voluto dormire, a dispetto delle loro invocazioni; perché avrebbe dovuto ascoltarli se è ricca, se è saggia, se è onesta, se è da tutti ammirata e invidiata, se è perfetta, in una parola?”
Lo faccio io il commento: hanno tanto da imparare e non si rendono nemmeno lontamente conto della loro inadeguatezza… totalmente compiaciuti del vago, del vano, del vuoto
Gaetano Scaduti,
in parte sono verissime parole…in parte sbagliate, perchè anzi, la Sicilia è una terra che ha permesso a chiunque di colonizzarla. Siciliani, incapaci di reagire! Fin dalla notte dei tempi…come siamo ancora incapaci di reagire quando è il momento di farlo e poi, quando stiamo esplodendo, come mafiosetti andiamo ad urlare contro chi ci capita a tiro.
Tra le tante cose dei video che non ho sopportato, ve ne sono alcune particolari, oltre al “via la polizia” (se qualcuno un giorno vorrà spiegarmelo gliene sarò grata), quella persona che nel video, urla: “Palermo non ti vuole!”
Ma chi cavolo è costui, mi sto ancora domandando da 3 giorni, per urlare che Palermo non vuole Daverio? Potrebbe anche darsi che davvero Palermo in maggioranza non voglia Daverio, ma ha prima fatto un sondaggio?
No…si tratta del solito siciliano presuntuoso che crede di poter “comandare”.
Siciliani siamo!
C’è pooco da fare!
E ancora, considerato che qualcuno lo aveva già predetto con acume, aggiungerei citando testualmente:
“Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della Terra.”
…lo capissero una volta per tutte che della Terra non solo non sono il sale…
Ma dov’è finita la risposta di Daverio? Io l’ho letta, era subito prima del mio secondo commento!!!
Ragazzi dov’è la democrazia?? Era assolutamente garbata e non offensiva, non potete cancellarla arbitrariamente!
Valeria stiamo verificando che sia davvero lui. Non è il caso di giungere a conclusioni affrettate e di parlare a vanvera di democrazia. Saluti.
devo fare un’ultima eccezione; in ogni caso si tratta di Sandra e non del post di Basile.
Per quanto mi riguarda non mi hai annoiato con i tuoi riferimenti alle REGOLE. Mi sorprendeva la tua insistenza di presentare la regolarizzazione dei finanziamenti agli spettacoli (passatempo) come un rimedio ai problemi culturali e sociali in genere di Palermo. Non è la stessa cosa. Come ora ti dico che le regole delle quali parli sono cose giuste, ci mancherebbe ! ma non risolvono i gravi problemi di Palermo e della Sicilia che sono DI STRUTTURA SOCIALE, cioè sarebbero spostati gli stessi capitali verso altri soggetti, probabilmente, ma cosa cambia? Sono gli stessi capitali, cambiano i titoli di spettacoli e progettini, ma i gravissimi problemi strutturali della Sicilia rimangono gli stessi: scarsissima produzione, assistenzialismo, importazioni eccessive, esportazione insignificante (tranne prodotti petroliferi ed energetici, che fanno danni ma lasciano briciole in termini economici), stipendificio pubblico. Tu proponi di cambiare la decorazione (che in queste condizioni purtroppo resta comunque precaria e scadente), ma la struttura sulla quale decorare, invece è cadente, da demolire e ricostruire dalle fondamenta. Tu proponi semplicemente una diversa distribuzione delle stesse risorse pubbliche disponibili, nessun elemento nuovo per incrementarli, in assenza di una rivoluzione strutturale. Risolvi il problema di qualcuno creando altri disoccupati ai quali non vanno più le risorse. Ecco, scambio di nomi di disoccupati. Non parli di diminuzione dello stipendificio pubblico, diminuzione delle miglia di posti improduttivi che costano decine di miliardi del PIL, non parli di creazione di lavoro reale, ma di regolamentare l’assistenzialismo pubblico; bricolage insomma.
Ecco il post di Daverio.
Anche io voglio dire la mia !
A prescindere di questa storia di festino Philippe Daverio è simpatico , bravo ed è l’autore della migliore trasmissione culturale di tutte le televisioni italiane e siciliane !!!!.
Soltanto Philippe Daverio ha commesso due errori enormi. Primo: accettare un incarico da questo sindaco indegno (che IO non ho votato!), secondo: da avere perso le staffe con la grossa signora.Resta che questo festino (senza majusc. e che non si doveva fare) in tono minore è stato “dignitoso”.
Una volta c’è stata la Primavera a Palermo poi è cominciato un lungo inverno che non finisce mai…anzi un inverno artico in tutti campi.
Sandra “it’s too late” per fare “le indagini”. Le indagini dovevano farle operatori d’i informazione, operatori di comunicazioni, operatori di cultura, prima di farsi tradire dal fascino della sagra del vino “tutti sì e io no?”.
Mi piace pensare e lo spero che ad ogni “evento” patrocinato la cittadinanza, prima di mettersi l’abito buono, si chieda da chi sta andando. In questi anni abbiamo visto una comunicazione da “le ville più belle dei potenti siciliani”. “I più ricchi di Sicilia”. “Palermo meravigliosa”. Abbiamo visto e sentito tanto di quello schifo patinato che, ora ci vuole, rendere Daveriò un capro espiatorio mi pare troppo. Ma poi da quale pulpito…
A CHI SCRIVE CHE LA SIGNORA SENZA CASA SI DEVE VERGOGNARE PER AVERE MESSO AL MONDO 7 FIGLI RISPONDO, DOVRESTI INFORMARTI PRIMA DI SPARARE CAVOLATE, MIMMA DI FIGLI NE HA 3, ERANO 13 I BAMBINI LASCIATI A MARCIRE IN MEZZO LA STRADA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER OLTRE UN MESE.
MIMMA CON ALTRE 6 FAMIGLIE PROPRIO PER NON ACCETTARE LE SOLITE FORME DI ASSISTENZIALISMO 2 ANNI FA HANNO TROVATO UNA STRUTTURA DELLA REGIONE ABBANDONATA DA OLTRE 10 ANNI, IPERVANDALIZZATA DALLE FAMIGLIE E’ STATA RCUPERATA, RESA VIIBILE E QUELLA STRUTTURA DIVENTO’ LA LORO CASA, ESPRESSIONE DI AUTOORGANIZZAZIONE E DI DIGNITA’, MA QUESTO MESSAGGIO CHI CI GOVERNA NON DEVE FARL PASSARE E QUINDI SI ARRIVA A SGOMBERARLI SENZA ALTERNATIVA.
@ FRANCESCO, TI CHIEDI SE I SENZA CASA AVESSERO REAGITO IN EGUAL MODO SE AVESSERO INCONTRATO UN BOSS MAFIOSO LUNGO IL VIALE ?
IO TI DICO, HANNO FATTO DI PIU’, DA 9 ANNI IL COMITATO DI LOTTA PER LA CASA 12 LUGLIO ( MOVIMENTO AUTONOMO FORMATO DA FAMIGLIE SENZA CASA ),HA PORTATO AVANTI UNA BATTAGLIA PER L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA PER FAMIGLIE SVANTAGIATE, QUANDO UNA FAMIGLIA HA TENTATO DI PRENDERE POSSESSO DI UN ALLOGGIO CONFISCATO CHE GLI ERA STATO ASSEGNATO TEMPORANEAMENTE DAL COMUNE TROVANDOCI ANCORA IL MAFIOSO DENTRO NON E’ SCAPPATA MA ANZI HA DENUNCIATO, SONO CENTINAIA LE FAMIGLIE PALERMITANE CHE HANNO PREFERITO PORTARE AVANTI UNA LOTTA PER UN DIRITTO SACROSANTO PIUTTOSTO CHE CHIEDERE FAVORI AL POLITICO DI TURNO O AL MAFIOSO DI TURNO.
INOLTRE I SENZA CASA SONO GLI UNICI CHE CON IL LORO NOME IN CALCE HANNO DENUNCIATO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA LA CATTIVA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI DA PARTE DEL COMUNE E IL FATTO CHE MOLTI DI QUESTI BENI SONO CONFISCATI UFFICIALMENTE MA ANCORA ABITATI DAI MAFIOSI O DAI LORO PARENTI.
QUINDI ANCHE A TECHIEDO DI DOCUMENTARTI PRIMA D DARE STERILI GIUDIZI.
PER QUANTO RIGUARDA IL SIG. DAVERIO, NON HO PAROLE, NON SOLO E’ STATO A DIR POCO VERGOGNOSO IL SUO ATTEGGIAMENTO MA POI DOPO ALCUNI GIORNO IN UN’INTERVISTA RILASCIATA A REPUBBLICA A PURE REITERATO LE OFFESE E SOPRATUTTO NON SI LIMITA AD OFFENDERE I SENZA CASA MA I SICILIANI TUTTI, ” LASCIO LA SICILIA PERCHE’ E’ COSA VOSTRA ” COSA VUOLE DIRE CON QUESTA FRASE, DIMOSTRA DI ESSERE IGNORANTE, ARROGANTE E FAZIOSO, TRA L’ALTRO UN’AFFERMAZIONE COME QUELLA NEL PERIODO IN CUI SI SONO COMMEMORATI PRIMA FALCONE E ORA BORSELLINO E’ SEMPLICEMENTE FUORILUOGO E OFFENSIVA.
PER ULTIMO AGGIUNGO CHE IL SIG. DAVERIO CHE NON FA ALTRO CHE DIRE ALLA NAUSEA ” NON AVETE LE PALLE PER AVERE UNA CASA “,” NON AVETE LE PALLE PER AVERE UN LAVORO “, RIPETE IN CONTINUAZIONE PALLE, PALLE, PALLE, EVIDENTEMENTE RIMANE CHIARO IL SUO PROBLEMA DI PROSTATITE, AUGURI E A NON RIVEDELA, ANZI, COME SI DICE A PALERMO ADDIO E PURGATI.
sandra, in un paese di impuniti e corrotti come questo, in cui li puoi prendere con le mani nella marmellata a cospirare, a corrompere giudici, a spartirsi mazzette, a portare in giro nani e ballerine con i voli di stato,a mandare tutto allo sfascio per interesse personale senza nessun pudore, per onnipotenza, e mai nessuno che si dimetta perchè il livello di guardia e di sfacciataggine si alza ogni giorno di più…di quali REGOLE parli?
vogliono sfasciare perfino la costituzione e tu mi parli di regole condivise?
in un paese normale si può parlare di regole e pensare ad una cittadinanza attiva, non qui.
e allora penso che sia giusto almeno mantenere la propria dignità, come hanno fatto i cittadini aquilani con il popolo delle cariole, o andando a roma a manifestare, e purtroppo a farsi manganellare.
questo intendo per boicottare, e non credo che palermo sia matura per armarsi di cariole per portare tutta la monnezza sotto al comune, o a disertare il festino in segno di dissenso.
perchè poi, tutti tengono famiglia…e dagli allo “straniero”, che tanto se ne va e domani di certo non ti torna comodo.
io a votare non ci vado più e con questi politici, del pdl e del pd senza elle, non ci voglio avere niente a che fare.
spero in un cambiamento dal basso, orizzontale, anche se la vedo durissima
CHE BISOGNO C’E’ A PALERMO DI UN CONSULENTE NON PALERMITANO? CON TUTTE LE PERSONALITA’ DI SPICCO ED ESPERTI D’ARTE CHE CI SONO A PALERMO?
SI E’ RISPARMIATO SULL’ALLESTIMENTO DEI CARRI, MA QUANTO E’ COSTATA ALLE TASCHE DEI PALERMITANI LA CONSULENZA DI DAVERIO?
Toni Pellicane ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.
Mentre i medici studiano…. il malato muore.
Il Sig. Rosario che ha postato sopra, non sono io: solo per la cronaca. E’ un mio omonimo e/o sono io un Suo “omonimo”.
Affettuosi saluti al Prof. Basile, in attesa che si organizzi la cena con il Prof. Daverio.
Caro Gaetano,Cara Stefania,cari blogghisti tutti…
dovremmo e dovreste davvero ringraziare tutti daverio,non per il suo operato oggetto della cnsulenza,ma perchè ci ha dato modo di focalizzare e personalizzare in lui una serie di tragedie che davvero poco hanno a che fare con il daverio in questione… lo straniero che che arriva dispensando saperi… la città in ginocchio..la malapolitica..i senza casa..la totale assnza di servizi essenziali..un popolo palermitano che non è in grado di esprimere nulla,fatto salvo qualche eccelenza che parlottola ma si guarda bene dal viverci dentro e preferisce teorizzare da lontano..
la verità e la cosa giusta non la nessuno..abbiamo avuto e abbiamo innumeroveli daverio locali che mangiano predano e stanno rschiando pure il fondo del mare..eppure..noi,niente,silenzio totale…mi fa strano sapere che i nostri parlamentari hanno un rimborso di 4000 euro al mese per la loro casa..ma noi non facciamo caso ne al vaso ne alle grandinate di gocce che non lo fanno mai traboccare..e allora daverio diventa una cusuzza..una mosca che ravana nella merda…