A Basile prometto che non lo farò più
Non conoscevo il signor Basile prima della mia perversa e transitoria attenzione ai blog siciliani. Gravissima manchevolezza, ma vedo che piace molto alla signora Petyx di Striscia la notizia, e devo ammettere che sembra una persona molto attenta alle questioni locali. Appare egli sicuramente simpatico e garbato, un uomo di quelli che non s’è mai arrabbiato, come fo purtroppo io, per questioni politiche. È esperto di cucina e di cavalli e ha collaborato con molti editori nazionali ed internazionali su questi importanti argomenti, da esimio e rispettato giornalista free lance. Ha avuto premi e onori importanti non solo a Palermo ma in tutta la Sicilia, come si evince dal suo sito sulla rete. Reputa il mio lavoro assolutamente inutile, se non dannoso. Gli prometto che non lo farò più. È egli uomo dalla barba bianca e come tale merita sicuramente rispetto. La Sicilia è terra di rispetto. Mi sembra un ottimo rappresentante della vostra cultura locale. Ha scritto di recente un libro che a nessuno dovrebbe mancare, Dizionario sentimentale della parlata siciliana. L’opinione che egli ha di me è stata elegantemente espressa. Ed è pessima. La cosa non mi sembra di per sé gravissima. Non riesco a piacere a tutti gli anziani. Nondimeno mi dà un certo rammarico la somma volgarità del disprezzo che egli esprime per la mia attività universitaria, che svolgo a tempo determinato percependo quel poco danaro (1.800 e qualcosa mensili) che riverso ai miei assistenti o che sperpero nella rimanenza per pagare i viaggi verso la sua amata città. Per fortuna il Ministero applica un parametro diverso dal suo e mi ha attribuito un punteggio per l’anno scorso di circa 130 punti che ha equilibrato quello dei miei solerti colleghi che non sempre hanno superato la soglia richiesta di 12. La Facoltà di Architettura fa parte dell’Università Statale della Vostra città ma non è per il momento ancora una istituzione regionale. Lavoro per il poco amato Stato Italiano, quello che non contribuisce più sufficientemente ai Vostri alti meriti e ai Vostri costanti bisogni. Prendo atto del sublime pensiero del signor Basile, eminenza del pensiero indigeno, e chiederò al più presto al Magnifico Rettore il consenso a spostare la cattedra in luogo che non Vi generi i rancori d’un “posto” sottratto ad uno dei Vostri. Tanto dagli studenti, so che non ve ne può importare di meno… Ultimo pensiero: sono sin dall’infanzia uomo di cavalli, dei quali il signor Basile è esimio esperto, ho ammirato molto, in quel festino che reputate indecente, la qualità degli attacchi, l’eleganza dei carretti, l’attenta cura degli animali (neanche una fiaccatura e gli zoccoli perfetti!) nonché la loro formidabile selezione razziale. Mi risulta che abbiate un po’ di vergogna per questo folklore esagerato. Anche lì devo avere sbagliato. Pensavo a Zurigo dove il folklore impera, e per questo motivo anche le banche. Pensavo alla Magnifica Comunità del Cadore e al turismo conseguente. Ho proprio sbagliato. Non avevo capito che i carretti vi fanno orrore e che il futuro della Sicilia sta nelle citatissime «Code di scampi al pompelmo rosa». Per la Santuzza avrei dovuto inventare una sfilata di cuochi di Spaghettitaliani.com dove Basile distilla il suo sommo sapere. Chiedo scusa al Signor Basile e alla sua musa Petyx, la quale mi è innegabilmente più simpatica di lui, perché lavora sodo, è spiritosa e sembra affezionata al suo cane. Per aprire un dialogo, mi metterò a studiare le magie arcane degli involtini di pesce spada; al Cepu ovviamente e per corrispondenza, in modo da non crearVi ulteriore fastidio. Con tutto il rispetto appunto che Ella sa, signor Basile, di meritare.
finalmente qualcuno che si dimette in questo paese…
http://www.youtube.com/watch?v=9Chf9Upo2ZU più o meno…
Monsieur Daverio
Io ho fatto lo sforzo di uscire da casa per il festino unicamente per vedere i carretti e i cavalli. Magnifici !
Egr. Dott. Philippe, vedo bene che nello scrivere, ma anche nell'”intrattenere” in tv se la cava piuttosto bene, anzi. Ma mi creda, nessuno è indispensabile ed io sono ancora piuttosto giovane, ho tutti i capelli neri e così, la lasciassi crescere, sarebbe anche la mia barba.
Prof. Daverio.
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Non ho la fortuna di conoscerLa personalmente ma ho sempre molto apprezzato le sue trasmissioni televisive fatte con garbo e che riescono a spiegare molto anche a profani come me.
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Spero che Lei non lasci l’Università e se restasse farebbe un gran bene agli studenti.
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Da palermitano sono molto dispiaciuto per quello che è accaduto.
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Ho spesso criticato la mia città e continuo a farlo per molte ragioni. Non penso però che quello che Le è accaduto sia rappresentativo della città e dei suoi abitanti: uno sfortunato incidente. Qualcuno Le ha mosso delle critiche per aver reagito…io avrei voluto vedere la scena riproposta con qualcun altro come protagonista…
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Lei non è certo responsabile di chi non ha una casa o di altri problemi di Palermo: perché l’hanno attaccata? La domanda è retorica e la risposta è ovvia.
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Mi auguro di poter seguire di nuovo le Sue (ben fatte) trasmissioni. Non dia retta a certe critiche.
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Saluti
Professor Daverio, sono uno studente siciliano. Mi piacerebbe che lei facesse, se può, qualcosa per fare conoscere i tanti borghi siciliani sconosciuti ( come il mio piccolo paese) che meritano di essere scoperti con le loro antiche tradizioni. spero risponda a questo messaggio. mi farebbe molto piacere.
grande Daverio.
Sig. Daverio (faccio finta di non conoscere il suo titolo) non ho visto il festino, mi sono astenuto da qualunque presa di posizione a riguardo e Le scrivo solo perché mi sento offeso da questa sua frase: “La Sicilia è terra di rispetto. Mi sembra un ottimo rappresentante della vostra cultura locale.” Possibilmente è solo frutto della mia limitata comprensione. Se cortesemente intende spiegarla a me e agli altri lettori di questo Blog Le sarò grato.
Cordiali saluti
“Mi sembra un ottimo rappresentante della vostra cultura locale.”
beh se dovessimo giudicare tutti i francesi sulla base della sua performance…
“Lavoro per il poco amato Stato Italiano, quello che non contribuisce più sufficientemente ai Vostri alti meriti e ai Vostri costanti bisogni.”
non sa nulla di economia ne’ di storia economica. Perche’ parlare di cio’ di cui non si sa?
“Pensavo a Zurigo dove il folklore impera, e per questo motivo anche le banche.”
Interessante… ed io che pensavo fosse il regime di scarsa trasparenza che ha permesso di attirare evasori fiscali da tutto il mondo… immagino che da domani ci saranno manifestazioni di gente a culo nudo per tutto il mondo per attirare le banche…..gia’ vedo il prossimo paper del MIT sull’ “effetto Daverio”
In sintesi: non le attribuisco tutti i mali di questa citta’, davvero. Fino a ieri anzi nutrivo sentimenti di compassione nei suoi riguardi: da solo ad affrontare una citta’ imbufalita per la peggior Amministrazione degli ultimi anni… certo i video provano che oltre al vellutato linguaggio di Passepartout e’ capace di ben altro (oltre ad un certa stupidita’: prendersela con una senzatetto davanti una folla armata di videocamere…); oggi invece mi fa pena; chi e’ il vero Daverio?
1.800 euro sono quasi tremilioniesei del vecchio conio. Non sono pochi danari. Mi sembra un compenso più che dignitoso. O no?
Sig. Daverio lei si è comportato e continua a comportarsi come un colonizzatore. Il suo sguardo verso noi “gente di rispetto” è quello dell’esploratore che deve insegnare agli indigeni della giugla siciliana un pò di buone maniere e di buona creanza. Qualcuno, infine, le poteva anche dire che il carretto siciliano è uno dei simboli più fasulli e posticci del folklore locale, che non parla dell’identità isolana e non rappresenta Palermo e la Sicilia, figuariamoci i tre secoli del festino della santuzza.
Signor D’Averio, forse non ha valutato l’idea che a noi ,delle sue parole, non potrebbe più importarci nulla.
Lei sembra molto gentile ed invece dice cose davvero brutte.
Signor Daverio,
auguro a lei di fare tante altre cose belle e auguro a noi che lei le faccia il più lontano possibile da qui.
Au revoir…
questo post è esilarante! 😀
mentre leggevo ho immaginato il professor daverio agirarsi tronfio per palermo con in testa un cappello coloniale, tutto sudato, seguito da portatori negr…ehm..indigeni, che con una mano agitava un frustino e scacciava le mosche, e con l’altra prendeva l’obolo…
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Lei è davvero un gran simpaticone!
Nel post dello “scandalo” ho scritto che i contestatori hanno sbagliato bersaglio prendendo di mira Daverio; confermo.
Ma in precedenza, alcuni giorni prima della contestazione, avevo scritto che la sua celebrazione della farsa-unità d’italia (non è un refuso il minuscolo) è stata spreco di denaro pubblico per una buffonata, e da parte dei siciliani che gli hanno accettato il progetto una sorta di sindrome di Stoccolma per festeggiare coloro che hanno decretato la rovina della Sicilia. E’ vero che i siciliani abbiamo aggravato la situazione col tempo, ma le conseguenze, soprattutto strutturali, della farsa-unità (soprattutto che la Sicilia è condannata a starci dentro al similpaese) sono un dato di fatto incontestabile, ed è attualità non è passato. Superfluo ricordare a Daverio i fatti, se non erro ci ha fatto pure trasmissioni in tv sul tema dell’unità del similpaesitalia. Le rapine, gli assassinii, i lager di Fenestrelle e d’altrove, le imposizioni, le privazioni, le chiusura della banca, le tasse inique, lo spostamento di capitali e strutture verso il nord da parte dei piemontesi poveri e pieni di debiti di guerra e possessori di moneta-immondizia. La legittimazione e l’uso della mafia. I 2 dopoguerra hanno aggravato le malefatte, hanno persino venduto uomini del sud alle miniere del Belgio in cambio di carbone per fare funzionare le fabbriche del nord. Dobbiamo aggiungerci la speculazione sulle materie prime, sui prodotti energeteci e petroliferi? O la strategia malevola (esattamente in linea con quelle applicate dai piemontesi all’epoca dell’annessione forzata) scientificamente studiata per mantenere la Sicilia a popolo di consumatori (indoviniamo di quali prodotti?) e roccaforte elettorale. NO, Daverio non può analizzare i fatti partendo dalla superficie, occultando 150 anni di percorso più che mai presente nella struttura sociale che è la conseguenza di quella imposta dai colonizzatori piemontesi e poi italiani.
Ci si può solo chiedere se le mentalità sarebbero caratterizzate allo stesso modo senza l’incidente di percorso che ha bloccato la crescita naturale, ci si può chiedere se la classe politica sarebbe com’è o se è invece la conseguenza logica del percorso disastrato imposto, o se entrambi. Ma Daverio non può venirci a spacciare lo “stato generoso benefattore”, perché lui i fatti che ho riassunto sopra li conosce e sa che lo stato(min.) del quale parla non ha fatto altro che distruggere la Sicilia, con il concorso di siciliani opportunisti e classe politica discutibile che avrebbe dovuto piuttosto occuparsi di altri mestieri. Infine, se gli antenati di Daverio, come è successo con certi ebrei, dovessero pagare i danni e restituire il maltolto al popolo dell’ex regno, dovrebbero lavorare duro per i prossimi 150 anni per ricostruirlo al fine di riprendere il cammino che loro hanno interrotto.
N.B. non entro nel merito delle querelles tra i contestatori, Basile e Daverio perché nessuno ha ragione, perché Daverio era il bersaglio sbagliato… ma con le stupidaggini che sta dicendo fa di tutto per rendersi vero bersaglio.
che gaffe citare come esempio un paradiso fiscale per gente non proprio pulita !
sono anni che non vado più ai festini ..noiosi e sudaticci.. tuttavia, vedendo le foto, ho il risormo di essermi perso questo.. caro professore.. non abbia rancore con i palermitani.. sono solo pentiti di aver votato un codardo e se la prendono con lei..
saluti.
Daverio, il carretto siciliano ha meno di duecento anni di storia, il suo aspetto kitsch prende forma agli inizi del secolo scorso, in origine era un carro pitturato a tinta uniforme con l’aggiunta di qualche raffigurazione sacra. La informo che la nostra cultura di anni ne ha più o meno tremila.
Gigi mi ha risparmiato di argomentare sul tema che gli sta più a cuore, verso il quale anch’io sono alquanto sensibile 😀
Luciano Lavecchia, Daverio conosce bene le problematiche economiche. Ecco: “Tornato in Italia per gli studi universitari, ha frequentato i corsi di laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano. Nel capoluogo lombardo ha avuto inizio la sua attività di mercante d’arte. Quattro le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate: due a Milano, le altre a New York. Specializzato in arte italiana del XX secolo (futurismo, metafisica, novecento, scuola romana), ha dedicato i suoi studi al rilancio internazionale del Novecento.
Come gallerista ed editore – nell’81 ha inaugurato una casa editrice e nell’84 una libreria, sempre a Milano – ha pubblicato una cinquantina di titoli vari (Catalogo ragionato dell’opera di Giorgio de Chirico fra il 1924 e il 1929, Catalogo generale e ragionato dell’opera di Gino Severini, Fillia e le avanguardie fra le due guerre, ecc.)”
N.B. quando scrivo “i suoi antenati” parlo di italiani, intendo la famiglia di suo padre che è italiano.
Caro Fifì hai preso atto che i Palermitani non ti meritano…ma gli autori di zelig sapranno valorizzare le tue doti… buona fortuna
Solo una curiosità, che mi fa ridere da 15 minuti:
– Faraone aveva preso per ladro Daverio (detto da Daverio da quello che ho letto)
– Faraone ora dice che Cammarata ha usato Daverio e l’ha mandato allo sbaraglio per deviare su Daverio l’ira dei contestatori, che invece ce l’hanno col sindaco
– è evidente alla luce del piccolo giro di parole (abito rivoltato) che Faraone legge Rosalio e si “ispira” (si fa per dire) dai commenti.
In realtà io ho scritto che il colpevole della decadenza attuale non è Daverio ma , DOPO IL PERCORSO STORICO, sono la classe politica e tutti i cittadini che hanno scelto il clientelismo e l’assistenzialismo a scapito di una società fondata sulla qualità, la meritocrazia, la produttività. E nelle mie intenzioni Faraone non è escluso da questo sistema (come non è escluso e non si auto esclude da tutti i privilegi che gli consente la sua elezione).
gigi, è il gioco degli specchi, a lezione di illusionismo, dispensa #1 😉
e comunque nessuno è innocente, se non sa discernere e rifiutare, e sopratutto, se non ne ha bisogno per mettere insieme il pasto con la cena, visto che dice di percepire SOLO 1800 dall’università.
ma lasciamo stare, il post è troppo comico per parlare di decenza.
Condivido in pieno il commento di GiuseppeLoBocchiaro…
Sig. Daverio, purtroppo a volte, anche lavorando con le migliori intenzioni, si corre il rischio di sbagliare e di fare delle scelte estremamente fuori luogo, se non si tiene conto del contesto e del momento in cui si opera.
Niente di imperdonabile, sia chiaro, ma sarebbe buona cosa riconoscere i propri limiti e cercare di comprendere le motivazioni del “malcontento”.. e la prossima volta magari senza sarcasmo.
Signor Daverio, non sa quanto apprezzo il fatto che lei si presenti qui nella piazza virtuale propabilmente piu famosa di Palermo.
Signor Daverio, non sa quanto mi sdegna e rattrista che la sua presenza qui rappresenti l’ennesima occasione mancata.
Lei si presenta qui solo e d esclusivamente perché si è sentito “punciutu” ( punto= coinvolto, messo in mezzo) dal Basile, e null’altro.
Poteva esere un occasione per parlare con tutti, spiegare magari le sue ragioni ( mi creda, i palermitani sanno anche ascoltare), confrontarsi e magari noi capire anche lei; eh, già, capire; io non so cosa ci sia da capire in lei, avrei voluto scoprirlo, di certo lei non ha capito NIENTE di noi, non ha capito questa città, ma cosa grave è il fatto che lei abbia creduto finora il contrario tanto da dare molto per scontato ed il suo post qui stasera ne è la dimostrazione.
Non sa per coerenza il fastidio che mi da scrivere in questo post, le dovrebbe rispondere solo Basile, ma haimè, temo che lei non tornerà sui suoi passi scrivendo a Palermo tutta a menochè tutta Palermo non pubblichi un post che riesca a .. sollecitarla.
Signor Daverio, lei scrive che si arrabbia solo per questioni politiche, lei qui si è arrabbiato, ergo (come diceva Totò) lei si è schierato suppongo da una parte, e la sua enfasi lascia chiara QUALE parte, bene, basta saperlo; ed infatti bene lei fa a tacciare di cultura locale Basile, lo amiamo per questo, al contrario lei rappresenta bene la cultura italiota, Non Italiana, ma italiota, quella cultura del “io sto sopra e voi sotto”, quella cultura de “ faccio qualsiasi minçhiata, tanto la cultura sono io”.
Signor Daverio, lo stato italiano raramente ha contribuito ai nostri meriti, anzi, quando questi sono nostri, sono Italiani, quando sono demeriti allora si, non v’è dubbio ci appartengono.
Signor Daverio, lo stato italiano quasi mai ha fatto fronte ai nostri REALI bisogni, specialmente QUESTO stato, SI SI, vero, denari ne sono arrivati tanti ma …… finora sono serviti SOLO ad ingrassare LEI, Rampello, e tutta la stuola della politica e parapolitica per cui lei s’infervora, ma RARAMENTE sono finiti in tasca alla signora Mimma, o Tanuccio, o qualsiasi altro disgraziato ne abbia REALMENTE bisogno.
Signor Daverio, lei parla del folklore rimproverandoci chiaramente di averlo dimenticato e non capito, vero è, personalmente ogni tanto faccio una battaglia personale in queste pagine per questo, carretti siciliani e folklore vario costano veramente pochissimo ( se ne sarà accorto no?) ed andrebbero offerti ai turisti almeno una volta a settimana ( costano così poco che si può), questo dovrebbe essere normalità; ma il festino caro Daverio è eccezione, è pomposità, è tradizione ed innovazione, è novità, ingegno e modestia, sfarzo e semplicità; NON certo quello che dovrebbe essere normale, non certo un’albero di natale (mancavano solo i “pisellini”) con su una statua, non certo dei carri con delle ragazze vestite da .. Biancaneve (? Bho?).
Daverio, mi creda, lei non ci ha capito nulla, le “code di scampi al pompelmo rosa” avranno sì un futuro ma solo in quella città… in quella parte della MIA città frequentata da LEI, dal SUO datore di lavoro, da mafiosetti in cerca di apparizione e da fighettini che in qualche modo riescono ad attingere a quei contributi di cui lei scrive e che gli mancheranno ; Se solo avesse potuto toccare, odorare, sentire, la vera anima di questa città, propabilmente avrebbe avuto occasione di essere piu accorto e piu modesto dimostrandoci la sua tanto citata “cultura”; ciononostante ne ha ancora occasione, magari facendo delle scuse VERE … sì al Basile, sì alla Petix, ma estendendole alla cittadinanza tutta.
Lo faccia Daverio, ci pensi, sarebbe bello ed intelligente, lo faccia e non sprechi il suo tempo a studiare le magie arcane degli involtini di pesce spada, glielo svelo io l’ingrediente segreto a cui lei OGGi non può attingere, ci vuole … un pizzico … di vera … sentita …. PALERMITANITA’.
W Palermo e S.Rosalia!.
Mah….giusto un paio di considerazioni, con tanto di bullet point
– dispiace vedere “scontrarsi” due persone che, ognuno con le proprie idee, avrebbero tanto da imparare dall’altro. Stimo entrambi i “contendenti” e sono certo sapranno trarre un’ottima lezione dall’episodio in questione
– 1800 euro per quel tipo di posto vi sembrano tanti? Quì in Francia esiste lo SMIC, cioè lo stipendio MINIMO che per legge si può percepire per qualunque contratto (netturbini, panettieri, architetti, ingegneri…) ed è di 1340 euro!!! Se i miei concittadini cominciassero ad informarsi magari sarebbero in grado di commentare meglio le cifre
– non ho visto il festino (da qualche anno infatti sono “costretto” a vedere la sfilata del 14 Juillet sugli Champs Elysées), probabilmente non è stato bello (ma come non lo è da parecchio tempo). Colpa di Daverio? Forse. O forse no. Ma cercare di linciarlo mi sembra un pò troppo.
– Continuo a non capire la dicotomia che molti vorrebbero instaurare tra “noi” e “gli altri”; tra gli “indigeni sicani”, aventi diritto di esercitare la professione in loco, ed i “conquistadores” con l’accento alsaziano, manca avessero cercato di imporre la quiche lorraine al posto del pane e panelle.
– Stende poi un velo pietoso ma che più pietoso non si può sulla classe dirigente siciliana (intendendo non solo i politici ma anche tutti quelli che ci stanno dietro), che stanno facendo terra bruciata della nostra terra, di quella terra che Goethe non esitava a descrivere come “la chiave per comprendere l’Italia”. Anche i normanni a suo tempo si divertirono a cacciare via gli arabi ma almeno ebbero l’acume di riconoscere quelle che avevano fatto e mantennero le loro arti; oggi invece si fa più danno di quanto non ne potrebbe fare una colata di sale capace di coprire tutta l’isola
E come disse il marchese del grillo….io so io e voi nun siete un cazzo!
Sig. Daverio,
mi permetto di criticare la frase sul rispetto. Magari lo intendo male io (in fondo il mio DNA palermitano mi costringe ad essere sospettoso!), ma ultimamente sono particolarmente suscettibile riguardo alcune facili equazioni (da quando vivo a Parigi valuto l’intelligenza delle persone che mi conosco in base ai secondi che passano dal momento in cui rivelo le mie origini a quanto la famosa frase viene fuori con tanto di sorrisino ammaliante).
Concordo con Daverio!
Daverio, chi lo ha seguito sa quanto si è prodigato per Palermo
ha realizzato 3 puntate su raitre su palermo
ha messo a disposizione la sua esperienza all università , perdendoci soldi
ha cercato di dare un immagine a palermo
le chiedo scusa a nome dei palermitani onesti, e la ringrazio per tutto quello che ha fatto, ancora grazie
ps x il caro prof basile, va sucati 4 babbaluci!!!!
Conosco Basile da 15 anni e lo adoro. Questo e’ certo. Ho avuto un incontro veloce ma piacevolissimo con Daverio e onestamente mi dispiace che nessuno vi abbia fatto conoscere perché a occhio e croce vi sareste piaciuti moltissimo. Magari non sarete d’accordo su tutto ma non e’ grave Faccio una proposta non oscena, incontratevi. Io mi auto invito con immenso piacere. Basta un vostro si e organizzo tutto io.
Davide scusa ma sta cosa dei 1340 euro minimi in Francia io non l’ho capita anche perché tra 1340 e 1800 euro c’è tanto quanto è una pensione minima. Pensione minima di qua, in Italia. Comunque per quanto mi riguarda Da verio può anche percepire 1800 euro ad attimo, so solo che mi piacerebbe vederlo assieme a Basile a manciare escargò o babbaluci. Fai tu.
ed ecco la petyx che dopo aver detto peste e corna del prof.Daverio da brava “donna moderna in carriera”
cerca goffamente un recupero……
(attendo un intervento dell’esimio prof.Basile….)
Stefania credo che sia stato il prof basile ad erigere un muro con quel.. povero Daverio!
Il prof Basile poteva fare un analisi più accurata di quello che era successo, ma si è limitato sulle cazzate come fa di solito!
Con Daverio se ne va un’altra mente profonda ,colta, e propositiva
A noi restano gli stimati professori basile, i senza casa e l’amaro in bocca!
CARO DAVERIO,DALL’ALTO DELLA SUA CULTURA DOVEVA VIVERELA QUESTA CITTà,CAPIRE COSA FOSSE LA VERA ESSENZA DEL FESTINO,RICHIAMARE L’ATTENZIONE DEGLI ARTISTI PALERMITANI,METTERE IDEE INSIEME AD’ESSI MAGARI ASCOLTANDO I DEVOTI O IL SIG. BASILE (CHE SICURAMENTE DI FESTINI NE Sà PIù DI LEI)NON FARE LO STESSO SBAGLIO DEI SUOI PREDECESSORI..MA NO,LEI NN LO HA FATTO,HA PREFERITO IMMAGINARE IL “SUO FESTINO” TUTTO CONTEMPORANEO (POI BOCCIATO DEL TUTTO)..AVEVA DATO IL TITOLO “ROSA LA SANTA,NERA LA PESTE”,MI DISPIACE SIG. DAVERIO QUESTO SUO FUMO NEGLI OCCHI PER GLI IGNORANTI NON AVREBBE FUNZIONATO UGUALMENTE PERCHè NOI PALERMITANI SAPPIAMO SEPARARE L’AMORE PER LA SQUADRA ROSA-NERO DALL’AMORE PER LA SANTUZZA…E MENO MALE CHE CIò SIA STATO BOCCIATO PERCHè NON Sò COSA SAREBBE SUCCESSO PRESENTANDO LA SANTA DI MURANO AI PALERMITANI (ORRENDA)…PER FORTUNA (DICIAMO) CHE TUTTO SIA STATO RIPIEGATO SUI CARRETTI STORICI (LA STORIA DELLA SICILIA è BEN ALTRO)EVITANDO ALTRE BRUTTE ESPERIENZE E FISCHI…CHE DIRE? SPERO CHE TUTTO CIò CHE è ACCADUTO SERVA DA INSEGNAMENTO PER CHI COME LEI IN FUTURO VERRà A PALERMO(CITTà CHE DI CULTURA NE HA DA VENDERE)CON LA PRESUNZIONE DI VENIRE A IMPORRE QUALCOSA,SPECIALMENTE IL FESTINO (FESTA BAROCCA E POMPOSA PER ANTONOMASIA)SENZA PRIMA DOCUMENTARSI SULLA FESTA,LA SANTA E LA CITTà…GRAZIE PER LA SAGRA DI PAESE SPACCIATA PER FESTINO A CUI CI HA FATTO ASSISTERE..CON RISPETTO PARLANDO NON ABBIAMO BISOGNO DELLA SUA CULTURA..TORNI A FAR PASSEPARTOUT CHE LE RIESCE MEGLIO..W PALERMO E SANTA ROSALIA.
naturalmente 1340 lordi…
1050 netti per 35 ore di lavoro
solo per la precisione,perchè anche qua,con 1050 euri è dura
Visto che a molti che scrivono 1800 euro per un professore universitario a tempo determinato sono troppi , propongo di fare una petizione per abbassarli a tutti i prof universitari, e di conseguenza ai prof di liceo e scuola media per dare un equilibrio!
E anche Daverio va via.. il nostro destino è quello di restare circondati da posteggiatori abusivi… sigh
Non è da molto che frequento il blog, ma devo ammettere che c’è da divertirsi ( dal lat. devertere, volgere altrove, deviare dal solito). Non credevo ci fosse una vitalità del genere, e ne sono veramente ben sorpreso. Certo, essere palermitani, io sono nato vicino al Genio di Piazza Rivoluzione più di 50 anni fa, ed essere toccati nel vivo, da alcuni sottintesi nascosti in frasi ambigue sulla superficie e fasulle in profondità, del prof. Philippe, che “solo il nome vuole i soldi”( qualcuno farà la traduzione in palermitano mentalmente), non può che generare reazioni di vario tipo, così credo che molti commenti non vengono pubblicati per decenza e rispetto ai tanti lettori. E’ un momento difficile, non solo politicamente e nell’economia a Palermo come nel mondo, ma abbiamo anche grande questione culturale che andrebbe considerata di più, di fatto anche storicamente non è chiaro perchè la Sicilia o il sud in generale si trovino così sconquassati ed di chi ne sia la responsabilità. Se non lo sa Daverio, quando afferma, ora tranquillamente, cose che non conosce minimamente, lui che è uno “tuttu sturiato” ( un uomo che ha studiato moltissimo), figuriamoci il resto del paese!
francesco, guarda che io aumenterei lo stipendio agli insegnanti, dai maesti elementari ai docenti universitari, a 5000 euro al mese netti, perchè sono fondamentali nella formazione dei futuri cittadini di un paese , e taglierei auto blu, stipendi parlamentari, mega pensioni e liquidazioni a menager di carrozzoni parastatali che spesso hanno fatto dei gran disastri e buchi come voraggini, diarie, europarlamentari assenteisti tra i più pagati in europa… etc…per non parlare dell’inefficenza della PA e della sanità pubblica, però introdurrei la meritocrazia….che brutta parola eh!
Stalker
la mia era una provocazione!
allora ti rendi conto del sacrificio di Daverio per insegnare a palermo? con 1800 tolte le spese di viaggio ecc ecc, non credo ne valga la pena, x questo insito sui meriti e la buona fede di Daverio per dare qualcosa alla nostra città
peccato che molti, accecati dal pregiudizio e dalla maleducazione non l abbiamo capito
Daverio è un’altra occasione di sviluppo mancato x Palermo
ovvio che per valutare la meritocrazia ci vorrebbe un apparato statale sano, e torniamo al punto di partenza…pare di giocare a monopoli! 😉
solo che non cìè più neanche il ripassa dalla galera, ritorna in cella per un giro, ora pare che si ripassi da un ministero…
Fofi io dico fischi e lei capisce fiaschi, ma ormai questo mi e’ chiaro. ribadisco in pieno cio’ che ho detto. Daverio e’ stato lanciato nell’acqua alta da solo. Ha fatto da parafulmine alla rabbia ( motivata) dei palermitani e ha reagito come reagisce un normale essere umano attaccato. Non mi e’ piaciuta la sua reazione, ma questa e’ la mia opinione. E’ stata una scena bruttissima da vedere per mille motivi. E mi dispiace per tutti noi, oltre che per Daverio e Mimma. Ma questo mi sembra piuttosto ovvio. La parte artistica non l’ho mai commentata per due motivi semplicissimi. Intanto Non c’ero e poi non ne capisco al punto da poter giudicare. Della citta’ ovviamente ne so di più, so benissimo perche’ e’ una citta’ sotto stress e perche’ basta poco a farla esplodere. per questo ho voluto dare una mia opinione. Mi spiace anche veder litigare 2 persone che secondo me avrebbero mille punti in comune. Tutto qua.
francesco, per fortuna daverio si può permettere di darli in *mancia* ai suoi assistenti, cosa che non possono fare la maggior parte dei docenti della (pubblica) istruzione, a meno di non avere altre entrate.
sul tornare nelle proprie amate città, perchè ognuno ha la sua e tanti sono ad insegnare fuori di casa, lasciamo stare, che per alcuni anche 40 euro di treno sono un sacrificio.
azz…son diventata seria, scusate.
aspetto un servizio della petyx sull’incontro…notiziona da urlo!!!!!
Forse se daverio girava in auto blu come l’onorevole a doppio stipendio alla regione e a palazzo delle aquile DAVIDE FARAONE, si salvava da questo lingiaggio gratuito ed ingiusto!
Purtroppo Daverio paga lo scotto di essere stato onesto e coerente , anche nel non accettare l’auto blu
oh…guardate che mica sto chiedendo i soldi al luminare, in fin dei conti mi sto solo facendo due risate su una farsa da operetta.
Stalker
a maggior ragione perchè a daverio non servono soldi, chi glielo faceva fare di insegnare a palermo? Tolti i soldi credo che sia la voglia di donarsi a questa città bella, ma dannata
Io credo che l’episodio della lite al festino sia innanzitutto spiacevole per la città. Cercare torti e ragioni, disquisire sulla statura intellettuale di Daverio mi sembra futile. Io non ho particolare simpatia per il Daverio che fa l’assessore del leghista Formentini a Milano, ma gli dò atto di svolgere una funzione importante di divulgazione con la sua trasmissione Passepartout dove, en passant, ha parlato più di una volta in termini lusinghieri delle bellezze artistiche palermitane (come le opere del Serpotta). L’idea di Stefania mi sembra buona, si faccia l’incontro con Basile, magari pubblico, magari organizzato da Rosalio. A me la reazione di Daverio ha fatto venire in mente Oliviero Toscani che se n’è andato da Salemi sbattendo la porta e dicendo che in Sicilia non è possibile combinare niente. Non credo sia interesse di Palermo e della Sicilia il ripetersi di questo tipo di situazioni.
Tanti post fanno tenerezza. Sembra una discussione sul calcio al Bar Sport; tutti avrebbero saputo fare meglio dell’allenatore della squadra che ha perso, tutti hanno competenze tanto approfondite da poter dargli voti. “Quello li, si sa, è un incompetente… li dessero a me i soldi che guadagna”. Tutti convinti che il loro parere conti qualcosa, quando quello che criticano non ha ragione di curarsene, ne mai lo farà.
E immagino già il prossimo anno, quando il Festino lo organizzerà uno dei quotatissimi e brillanti artisti internazionali (locali) sottovalutati dall’odierna partitocrazia corrotta, tutti a riscrivere le stesse cose. “Io avrei fatto meglio. Quello è ignorante. Povera cultura…”
Tanto per essere precisi: Philippe Daverio ha studiato ma non si e’ laureato in Economia alla Bocconi: “Sono arrivato in Italia nel ’68 per frequentare la Bocconi, e come tutti in quegli anni non mi sono laureato (anche perché, allora, alla Bocconi non ci si andava per laurearsi, ma per studiare)’
http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=482893
infatti, Luciano, nella parte di biografia che ho postato non si parla di laurea. A dire il vero con tutti i dottori, professori, ingegneri, esperti e consulenti vari che ci sono a Palermo, e chissà quanti lo sono veramente… e a vedere lo stato della città…
MR Wrong, secondo me sgarbi a salemi è stato un altro carrozzone per fare scruscio, con i suoi vari assessori al sogno (buonanotteeee!) e le case ad un euro, e parliamo sempre di personaggi che la televisione ci ha portato nel tinello di casa, tra la pasta e broccoli e le code di scampi al pompelmo rosa, e guarda caso due ex luminari scarti delle giunte di milano (una volta)da bere, ormai smutandata.
una piroetta et voilà.
personalmente non me ne frega niente sia di sgarbi che di daverio, mi preme parlare di come quaggiù si accatti ormai ti tutto, e dicendo pure grazie e scusi.
ovvio che il problema non sono i daverio e gli sgarbi, ma chi ce li vende come pesce di prima scelta. e questo non vuol dire che si debba per forza avere intellettuali a chilometraggio zero, però fa riflettere che perfino un grande regista come wim wenders, quando è venuto a girare a palermo, ha fattoa mio modesto avviso il suo più brutto film. forse attirato da 1.000.000 e passa di euro ha lavorato con lamano sinistra?
questo è frutto di isolamento e provincialismo, che mai come in questi ultimi anni pare essere l’unica mangiatoia della cultura siciliana
@Gigi,
ok…tralaltro condivido in toto quanto hai detto sulla storia dell’unita’ nazionale…
Nella speranza della più grande ciotola mai promessa nella storia delle democrazie occidentali la Sicilia ha votato alle ultime elezioni politiche italiane in 61 collegi su 61 collegi esistenti per il medesimo partito di maggioranza. Miracolo mai successo nella storia. Questa Vostra terra è terra di miracoli! Non fateVi sangue marcio, ne avverranno tanti altri ancora! Non siete Voi forse i più antichi, i più maschi d’un globo terrestre che sa di avere un ombelico solo, la Vostra sublime isola. La Sicilia è Cosa Vostra e forse per questo il più noto marchio che avete esportato proprio a questa definizione si riferisce. Ora, siccome si annusa nell’aria una atmosfera di possibili ristrettezze, siccome già dall’anno prossimo e dalla Finanziaria in corso si paventa un taglio di trasferimenti di 70 milioni di Euro alla Vostra città, giustamente Vi agitate e vi preoccupate. Avete votato la Casa delle Libertà perché siete incredibilmente libertari. Ed avete già costituito a livello regionale una supercasa delle libertà talmente accogliente, che vi si è rifugiata anche l’opposizione d’un Faraone che vi trova la libertà di approvare una spesa pro Garibaldi di 700.000 Euro mentre nell’assemblea cittadina si oppone alla medesima spesa di 300.000 Euro. Liberté, Egalité, Fraternité. In fondo il 14 luglio è sia festa della città che festa della presa della Bastiglia. Il sindaco di Palermo ora non vi piace più dopo che lo avete rieletto. Ma nel frattempo non è cambiato lui. E’ solo cambiata la casa della libertà in casa della superlibertà e la spazzatura s’è fatta epifania. Io nel frattempo ringrazio il vasto popolo dei blog che mi ha fornito un materiale di formidabile forza comunicativa per una ricerca antropologica che nessun editore avveduto si esimerà dal pubblicare.
p.s. E’ vero che la Petyx se la prende con l’ultimo fedele di Berlusconi, Diego Cammarata, rimasto sul’isola, essendo gli altri in Parlamento e ai Ministeri. E’ altrettanto vero che la Petyx percepisce la busta paga dal Berlusca. Ma è anche vero che Mediaset è una macchina complessa e talvolta contraddittoria che vede in prima istanza l’audience e il fatturato e per questo motivo è più tollerante di molti di Voi, così come è tollerante il Faraone Moralista quando percepisce l’indennità parlamentare equiparata a quella del Senato della Repubblica. Qui l’unico che non ha ancora percepito nulla sono io e per questo motivo mi riservo il diritto al rigore e alla ferocia.
Sig. Daverio, io la apprezzo e ho sempre apprezzato le sue trasmissioni, ma questo suo post….
che dire, quando la cura è peggiore del male
Gentile Professore Daverio,
prima dell’ultimo festino non avevo nessuna simpatia per lei. Ma adesso che Lei è stato attaccato dai soliti mestatori di professione, intendo il vile attacco verbale fattole durante il festino, al quale lei ha risposto in maniera altrettanto infelice, adesso lei mi fa simpatia. Una domanda. Ma che cazzo ci fa lei a Palermo? Questa è una citta avvelenata che “non mangia e non fa mangiare, non raccoglie e non fa raccogliere”.Noi siamo nati qui e non sempre riusciamo ad andarcene…ma lei che è venuto da fuori…Siamo un grande paese dove tutti sono pronti a criticare e sarebbero sicuramente riusciti a fare meglio di quello che hanno fatto gli altri.
ps. non avevo ancora letto il suo commento qui sopra…mi scusi, ma che caduta di stile! quanti luoghi comuni, quanta sciatteria, quanta acredine ingiustificata….una cosa è chi ci governa, un’altra è la gente che vive quest’isola bellissima e contraddittoria. sono fiera della mia terra e di molti miei conterranei. mi vergogno di molti altri conterranei, ma non per questo lei è autorizzato a dire determinate cose di una terra che fino a ieri, aveva apprezzato…
sono davvero allibita per il suo commento…
fossi in lei rifletterei su ciò che ha scritto e me ne vergognerei un po’
Fulippu (o Philippe en francais) va sucati un prunu.
P.S.: ancorchè potrebbe sembrare offensivo è soltanto un invito a prenderti un lassativo per andare di corpo (a rassu, u fetu ra munnizza è più che sufficiente per le nostre nasche) e rilassarti.
Chi fa fari ‘a stitichizza!!!
amunì Davè…lassa iri
Monsieur, ho subito pensato che l’accaduto fosse
opera di una certa manipolazione di qualcuno, creata proprio per farLa dimettere. Purtuttavia non posso che notare il suo sarcasmo e la sua celata (ma non tanto) arroganza.
Questa non è terra di rispetto come la intende Lei,
è terra dove milioni di persone meritano di essere rispettate. Infine le voglio far notare come Lei sia caduto nella stessa banalità di tanti sedicenti intellettuali che ci rimproverano di aver esportato la mafia. MAFIA RUSSA,CINESE E altro?
esimio professore, se la sicilia si è “distinta” per il 61 a 0 è anche perchè è talmente fessa da bersele tutte, altrimenti lei per primo non sarebbe stato chiamato qui a fare quattro fesserie per quattro beduini, tra l’altro da chi di quel 61 a 0 è figlio.
saluti
Daverio da San Sebastiano qual’era ad ogni post che scrive si affossa da solo e finisci col giustificare quelli che l’hanno aggredito (come sbagliando voleva giustificarli Basile). Lui non c’entrava niente coi motivi della protesta, quelli che dovevano essere contestati erano tutti precuazionalmente assenti e l’hanno mandato allo sbaraglio. Ma se continua a scrivere inesattezze e accuse degne della peggiore televisione gridata, “curtigghiu”, perde la credibilità e la solidarietà che aveva suscitato in molti (me compreso, anche se considero buffonate e spreco, le feste a chi ha affossato la Sicilia). Già detto nel precedente post sul percorso storico e le sue conseguenze, che Daverio conosce benissimo e non dovrebbe negare come non avrebbe dovuto festeggiare la farsa unità del similpaeseitalia. Ma di che parla ora? 70 milioni? E che sono a fronte del PIL di oltre 80 miliardi? Non sono questi che decidono le sorti ma la struttura stessa del sistema socio-economico-politico siciliano da rifondare totalmente. Lavoro reale. 70 milioni di assistenzialismo in meno non influiscono. E poi, diciamolo, Daverio, quanto costa l’italia(min.) alla Sicilia, quanto è costata in questi 150 anni? Anche il made in Sicily che ci vorrebbe attribuire, la mafia, chi l’ha portato e legittimato in Sicilia, e se n’è servito – come soci in affari – ad ogni evento storico decisivo? E chi se n’è giovato in altre regioni d’italia? E gli stessi meccanismi – coi morti in meno e non sempre, Calvi docet – come si chiamano altrove? E gli scandali finanziari e tangentopoli, che sono se non altre forme di mafia ? E le imposizioni subite dai piemontesi e dagli italiani dopo (lager di fenestrelle, e simili, compresi) sono danni equiparabili alla mafia o no ? L’abbiamo esportata in Russia, in Cina, nel principato di Monaco e sulla costa azzurra e nelle regioni italiane degli scandali finanziari? NO, non ci hanno aspettato !
La subiamo da 150 anni, ed altri ne beneficiano.
Su Faraone ne abbiamo dibattuto qui pochi giorni fa, Daverio, ed abbiamo criticato i suoi privilegi, come la festa della regione a garibaldi, ma la loro festa non giustifica la sua buffonata su garibaldi, sono entrambi sprechi cervellotici degni della sindrome di Stoccolma, come detto; il vostro regolamento di conti non ci serve a noi e non ci sta dicendo niente che non sapevamo.
Daverio, Lei, da uomo di comunicazione sta facendo un grave errore a presentarsi nel blog attaccando dove capita; invece di avere l’errata pretesa di usare questi scambi come ricerca antropologica dovrebbe fermarsi a riflettere. Perché molte persone avevamo espresso solidarietà per l’ingiusta aggressione che Lei ha subito, ingiusta perché Lei non è responsabile dei fatti contestati, solidarietà espressa nonostante l’organizzazione di certi “suoi” eventi pseudo-culturali discutibili e non apprezzati né condivisi; ma i suoi attacchi dove capita – in questi post che sta scrivendo – La trasformano da bersaglio (vittima) in complice del… curtigghiu.
Ecco quello che non doveva fare: accusare il popolo siciliano di mafiosità, usando gli stereotipi piu’ logori per risolvere le sue beghe, proprio nell’anniversario della morte di Paolo Borsellino.
Ecco, ora mi piace, ora che c’ha dato dei cojoni a tutti chiaramente .. mi piace.
Ciò non esime il fatto che lei entri sempre piu nella volgarità intellettuale e morale.
Ora che chiaramente anche lei si è esposto a scrivere che il 60 e rotti per cento dei Siciliani sono dei cojoni mi fà persino schifo, perchè è ovvio che lei aveva chiaro che ATTINGERE a tanta “cojotitudne” era fin troppo facile, servigli qualsiasi pietanza putrida era fin troppo facile, trarne da questa un ritorno economico piu che scontato.
Daverio ( mi creda) ha fatto bene, è quello che si merita questa maggioranza di cojoni.
Ah solo una cosa ……… , in rappresentanza dell’1% del 40% che sono “scojonati” ( e quindi me stesso) mi permetta di mandarla al diavolo, nel senso biblico.
Forse fra i cojoni verrà riconosciuto come intellettuale ma nella sua anima si sentirà un pò ladro ( lei ha un anima?) e l’avere un papillon demodè non la salverà dall’inferno che lei stesso si creerà.
Le rendo omaggio del fatto che ha saputo per ben 2 volte attirare la mia attenzione, ma difficilmente ci sarà una terza volta; mi rintano nel mio 1% del 40% di cittadini che sono OBBLIGATI a darle a mangiare dato che il restante 60% ha votato in sicilia in modo che le diano mandati assurdi che la ingrassano con la licenza persino di venirci a dire che siamo fessi per tutto questo.
Io passo!
A lei e al 60%.
Mi aspettavo si ricredesse, signor Daverio, che capisse il motivo di tanta ostilità. Non dà e non vuole, l’occasione per spiegarsi e mettere una pietra sopra a tutto questo. La ferocia non ha giustificazioni, solo gli animali possono farne uso, per motivi più ” sani ” dei nostri. Rifletta ancora un po’!
Pessimo spettacolo quello che si vede nei filmati su youtube. Tutto ispira tranne che rispetto.
Philippe Daverio lei è un grande.
Prof. Daverio, che delusione!
che tristezza a leggere “la Sicilia è Cosa Vostra e forse per questo il più noto marchio che avete esportato proprio a questa definizione si riferisce”! pecunia non olet, e lei ha lavorato in una terra tanto vituperata!
cosa nostra è un cancro che dobbiamo essere aiutati ad estirpare, non un noto marchio da esportare, su questo non possiamo ammettere ironia, nè sarcasmo.
noi che lottiamo contro cosa nostra, noi che detestiamo e rifiutiamo la mentalità mafiosa, proprio oggi che si ricordano gli eroi che la mafia l’hanno combattuta, rimanendone vittime, vorremmo solo che lei ammettesse la caduta di stile: apostrofare e spintonare una donna, ammazzare i morti, non sono azioni civili, la cultura non si nutre di questo!
purtroppo lei ha commesso un errore/orrore di valutazione, simile a quello che portò ai fatti del 14 luglio 1789, il non aver compreso che se “il popolo non ha pane non può mangiare brioches”: il festino non doveva essere fatto!
e se si facesse una ricerca antropologica al contrario ?
IO cito a memoria e come viene.
Da quello che Philippe scrive si evince:
– si relaziona con fare altezzoso tipico di certi francesi (anche se lui è solo un francese provinciale) ma non sa che ha a che fare con un popolo di “semu i megghiu” peggio/più di lui, ma lui è influenzato dal degrado socio-economico nel suo giudizio, non avendo pensato al processo storico subito spesso con la violenza che è la causa del degrado ma non la mancanza di intelligenza che, al contrario è elevata in molte persone; ed è grave per un polivalente come lui non averlo notato, se parla di 61 a zero e non ha capito com’è che succede; pero’ lo sanno quelli che tengono scientificamente la Sicilia soggetta al clientelismo con stratagemmi ben studiati (sul lavoro, economia, circolazione del capitale, accesso al credito, clima di terrore, utilizzo arbitrario da parte dei poteri economici delle risorse locali, etc.)
– Philippe usa linguaggio in stile lega nord, mi riferisco agli eredi di quelli che ci hanno rubato ma fanno come i ladri che sperano di non essere scoperti o che sei talmente coglione che non ti accorgi che ti hanno rubato; convinti che non te ne sei accorto ora ti capovolgono la situazione, sei tu che li rubi, anzi ti assistono, e ridono di te alle spalle, infatti Philippe è venuto a sfottere sul 61 a zero, cioè sono venuti a fottere e tra di loro ci prendono per coglioni e ci ridono alle spalle; ma Philippe ce lo sta dicendo in faccia, è naif ?
Philippe, c’est pour rire, tu es quand même sympa, on s’amuse bien avec toi, salut.
Scusate se utilizzo questo spazio. Forse ciò che sto per raccontarvi, potrebbe a prima vista sembrare fuoritema, ma a mio parere non lo è poi tanto e comuqnue non saprei dove scriverlo.
Vi riporto quanto mi è stato raccontato oggi da una mia amica.
Ha parcheggiato in uno dei parcheggi di Mondello. Ha pagato (credo fosse il parchimetro).
Poi, un simpatico parcheggiatore abusivo le ha chiesto i soldi, con una delle solite frasi da povere vittime “al suo buon cuore”.
La mia amica giustamente ha fatto notare che aveva pagato il biglietto ed è andata via. Precisamente, è andata dai vigili a raccontare l’accaduto, ma i signori vigili, hanno risposto che non è di loro competenza perchè si trattava di una zona di competenza dell’amat(dunque se io rubo o ammazzo qualcuno in quel parcheggio, i signori non si muovono perchè non è di loro competenza?). Comunque, la mia amica è andata fino al gabbiotto dell’amat e lì, le hanno detto che era di competenza degli ausiliari.
E’ andata anche dai carabinieri, spiegando che i vigili non avevano voluto fare nulla e i carabinieri sono andati dai vigili a “chiedere conto e ragione”.
I vigili, sentendosi forse nei guai, hanno detto che avrebbero chiamato i superiori, ma quando i carabinieri(o il carabiniere, scusate se sbaglio sui numeri o qualche frase detta, non ricordo perfettamente tutto il racconto)hanno detto ai vigli di sbrigarsi perchè bisognava dare soddisfazione alla signorina, la mia amica si è giustamente sentita presa in giro e se n’è andata.
Se non sbaglio, è stata anche fatta una telefonata alla polizia che credo abbia risposto che il tutto era di competenza dei carabinieri (ripeto, non ricordo bene tutto, ero sconvolta dal racconto, se la mia amica avrà tempo e voglia le chiederò di portare la sua diretta testimonianza).
Ma il succo del discorso è quello che vi ho raccontato…uno scarica barile tra forzee dell’ordine e amat.
La domanda è: di chi era la competenza?
Una volta tanto che qualcuno prova a ribellarsi al PIZZO del parcheggiatore abusivo, rischiando anche di trovare magari la macchina danneggiata, perchè di questo si tratta, altrimenti nessuno li pagherebbe, le forze dell’ordine si fanno i fatti loro?
Non hanno voglia di lavorare?(se è così vadano a casa e lascino il posto a chi invece vorrebbe lavorare…magari a me!)
Non agiscono per convenienza?
Hanno il patto di non intervenire?
Si tratta solo di disorganizzazione?
Di cosa si tratta?
Ruoppu ca ti futtisti a sardella, sputi no piattu unni manciasti ? E allura siemu tutti i pigghiari e ghittari nna munnizza ? Va iettati na atta mmriàca na facci, famm’ u faùri…
Après que vous avez pris l’argent, crachats dans le plat où as-vous mangé ? Et tous nous palermitanes sommes de jeter dand l’ordure ? Prends-tu une chat ivre et te la pas pour le visage , s.v.p.
Dopo che hai preso i soldi, sputi nel piatto dove hai mangiato ? E tutti noi palermitani siamo da buttare nell’immondizia ? Va, e passati per il viso una gatta ubriaca…, per favore.
“Qui l’unico che non ha ancora percepito nulla sono io e per questo motivo mi riservo il diritto al rigore e alla ferocia.”
(cit. illustrissimo professor daverio)
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apperò, da vile pecunia quindi dipende la ragione di tanta acrimonia, e noi che si stava a prenderla sul serio.
buon viaggio
Sarò breve e conciso. Non ho mai detto che 1800 euro sono pochi né molti per uno stipendio da prof. univ. a temp. det. Come spende i suoi 1800 e spiccioli il sig. Daverio sono cavoli suoi (per quanto mi riguarda può pure spenderli aeroporto aeroporto negli Spizzico).
Ho detto, tra le righe, che ci sono fior fiore di picciotti ricercatori, prof a contr. etc. che sono, per quanto mi riguarda, Geni in materia di Fistino, Ragionamento, Etica, Educazione, Preparazione, Arte, Architettura, Nomi, Città, Animali e Cose.
Picciotti che pigliano assegni di ricerca da miseria (quando hanno l’assegno) e che rispettano e pesano ogni singolo euro che guadagnano. Sarebbe cosa che tutti sti picciotti andassero, per esempio chessò, in Francia e ci ‘nzignassero ai francisi cosa sono gli scagghiuna.
Ecco. La Sicilia è una terra negativa I siciliani sono negativi però quando vanno fuori sono addestrati ad ottenere l’eccellenza. In pratica ‘a Sicilia serve ai siciliani solo a questo. È inutile che si pensi di fare qualcosa di buono qui o di addestrare gli indigeni a sfruttare le loro risorse. È tempo perso. Non è nel nostro DNA. Qui si nasce, si cresce e poi, una volta nati e cresciuti, si va via alla conquista del proprio mondo. Ci stiamo addestrando a conquistare tutto tranne la nostra terra, mentre invece questa terra è stata conquistata da tutti (compreso i francisi per esempio).
Chi rimane non è perduto. Anzi. Chi rimane ha lo scopo di insegnare alle prossime generazione come fare a farsi venire gli scagghiuna. Cosa sono gli scagghiuna se le interessa signò Daverio, ce lo domandi pure al prof. Basile o alla sig.ra Petix.
A me già non garbava quando ha cominciato a cercare il sosia del pluripregiudicato Garibaldi. A noi l’unità ci ha rovinati, forse non è chiaro.
Se avessimo un sindaco con un minimo di attributi, che tiene veramente al decoro e all’onore della citta’ (signorino daverino, lei puo’ leggerlo onnnorreee se le fa piacere…) a questo punto avrebbe gia’ rimandato a milano daverio col primo aereo (stesso dicasi per il Rettore). Questo succederebbe in qualsiasi parte del mondo, da NYC a Tokyo (ma Daverio ci leggerebbe sicuramente intimidazione mafiosa tipica del nostro DNA…); il dramma di Palermo e’ che invece a questo cafone non succedera’ niente, anche perche’ il suo degno amico e protettore e’ lo stesso sindaco Cammarata.. ormai dobbiamo sperare solo nelle nuove elezioni (ed in una grande nave su cui caricheremo tutti questi personaggi per l’Isola d’Elba)
Daverio!!! Alle 22:55 del 18 luglio 2010 mi sei piaciuto! 😀 Sulla cultura si può discutere ma resta il fatto che una parata di carretti kitsch e una Santa Rosalia sormontante un carretto sproporzionato e stridente nelle forme e nei colori è … come dire … quanto meno originale. Un consiglio non richiesto: non dare del ciccione di m* a chi è della tua stessa stazza, è insensato e sgarbato.
Ho come l’impressione che alcuni miei concittadini soffrano ancora di qualche complesso d’inferiorità. Basta il Mondo è cambiato. Cambiare anche la testa, no?
Luciano Lavecchia, nuove elezioni non confermeranno Cammarata ma per il resto non cambierà nulla. Daverio, spocchioso per quanto possa essere, purtroppo su questo punto ha ragione.
CHE BISOGNO C’E’ A PALERMO DI UN CONSULENTE NON PALERMITANO? CON TUTTE LE PERSONALITA’ DI SPICCO ED ESPERTI D’ARTE CHE CI SONO A PALERMO?
SI E’ RISPARMIATO SULL’ALLESTIMENTO DEI CARRI, MA VORREI SAPERE QUANTO E’ COSTATO ALLE TASCHE DEI PALERMITANI LA CONSULENZA DI DAVERIO
Stia pure a casa Sua Prof. Daverio ed invece di fare ironia rispetti sul serio il Prof. Gaetano Basile e la Cultura siciliana della quale Lei non sa nulla. Si ricordi, e, non lo dimentichi mai, quella ignobile “pantomima” studiata e messa in scena (offensivamente) al Ponte Ammiraglio.
Stia bene a casa Sua e se vuole, torni in Sicilia da turista: le offriremo un pane con le panelle, una birra, un pane con la milza ed un bel cannolo e poi la…biochetasi!
Ciao ciao.
totalmente dalla parte del Signor Daverio. i palermitani _purtroppo miei concittadini, il destino beffardo ha voluto così_ sono dei sudici trogloditi
Anche se il festino non mi è piaciuto e per Garibaldi troppi soldi sono stati sprecati dall’amministrazione che ha dato il suo ok (e non da Daverio che li ha chiesti) io sul discorso antropologico,culturale, elezioni, di ombellico etc etc rimango perfettamente d’accordo con lui…bho sarò forse una voce fuori dal coro, ma non difendo per partito preso noi siciliani solo per il fatto di essere siciliano, soprattutto sapendo le varie schifezze che effettivamente noi riusciamo a produrre e le varie bellezze che invece i “colonizzatori” (arabi, normanni etc etc) sono riusciti a creare. 61 collegi su 61 è una di queste schifezze
ps. solo un piccola critica: la statua della santuzza seppur plasmata dall’estro di Blanchaert, apprezzato artista belga, è di pessimo gusto. sembra una di quelle orripilanti sorprese assemblabili degli ovetti kinder, formato maxi
Con questo post e con le sue risposte Daverio si è giocato le ultime briciole di credibilità che gli restavano, ogni mossa lo copre di merda sempre più.
Ed è uscito fuori il bieco razzista colonizzatore (che però qui veniva e viene a mangiare con i complici dell’amministrazione comunale e non solo).
Come dissero i nostri antenati nel 1282?
…ai francesi!
Non ho visto il Festino o le varie ricostruzioni Risorgimentali che sono state fatte, però vorrei direi ad alcuni concittadini che non hanno gradito i toni del Prof. Daverio che fondamentalmente più che criticato per il suo operato, mi sembra che sia stato svillaneggiato e offeso. Criticare l’opera altrui è legittimo. Ben diverso è l’attacco “ad personam”. Se vi avesse veramente trattati dall’alto in basso non avrebbe nemmeno risposto. Ha invece replicato, forse in modo un pò pungente, ma voi pensate di trattare gli altri come zerbini e vi aspettate quasi che vi chiedano scusa. Bastava scrivere con educazione che non avete approvato i carretti o vattelappesca.
Non siete il centro del Mondo, se un artista o una personalità che ha scambi con la Cultura a livello internazionale, interpreta in una determinata maniera un lavoro, vuol dire che ad un osservatore esterno e non sentimentalmente coinvolto con il luogo le cose appaiono così. La Cultura è sempre cresciuta con lo scambio e con il contributo di tutti: l’autoreferenzialità è un altra cosa.
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Riguardo al compenso: doveva forse farlo gratis?
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Tomasi di Lampedusa:”…tutte queste cose hanno formato il carattere nostro, che così rimane condizionato da fatalità esteriori oltre che da una terrificante insularità d’animo.”
Basta poi con la sindrome dell’essere stati defraudati di tutto da non meglio precisati colonizzatori. Se pure fosse accaduto ci sarebbe anche il nostro zampino poiché ci saremmo lasciati trattare da deprivati cerebralmente. E in ogni caso non ha più alcun senso continuare a recriminare per avvenimenti che hanno più di 100 anni.
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Non vi sembra che sia il caso di piantarla per impegnarsi in qualcosa di nuovo, di costruttivo, di intelligente?
Sig. Daverio, lei non conosce il prof. Basile perchè non conosce Palermo e la Sicilia. Noi tutti conosciamo lei per le sue comparsate televisive senza le quali lei continuerebbe ad essere un intellettuale con la puzza sotto il naso e la evve moscia noto a poche signore dei salotti milanesi e non le sarebbe stata affidata la consulenza del Comune di Palermo. Lei non conosce nulla della nostra cultura e ciò si è visto mercoledì sera con la ridicola sfilata di carretti siciliani, ovvero l’uso del folclore in mancanza di idee…come fare una sfilata di pullicinielli a Napoli. E poi la polemica con la signora…su…le ha dato della grassona!…lei che ha tutte le fattezze fisiche di un suino! Arroganza, superficialità, maleducazione, cafonaggine e somma ignoranza…non me lo sarei aspettato mai e poi mai dal garbato ocnduttore di Passpartout!
secondo me quello al festino era un sosia. cammarata, gliene ha fornito uno. peccato che il doppio fosse abbastanza…..beh lasciamo stare gli aggettivi.
ah, dimenticavo: i miei post non si inquadrano nelle schermaglie che si stanno contrapponendo tra i pro-D’Averio e i pro-Basile. mi riferivo ai palermitani in generale
Un intellettuale (o presunto tale..) diventa realmente funzionale al contesto sociale e civico in cui si colloca solo nella misura in cui, con le sue idee e le sue proposte, aiuta a delineare percorsi di crescita morale e culturale del contesto stesso.
Nel momento in cui si abbassa invece a maschera popolare che si diverte a dileggiare e offendere il vulgo ignorante che appesta l’aria che respira…diventa infinitamente più volgare lui medesimo!!
Tra la tracotanza e boria della Grandeur di stampo francese, e la vappariusità (superbia e fintà nobiltà) tipicamente palermitana, difficile dire chi possa spuntarla. Quel che è certo è che Philippe Daverio, con questa buccia di banana su cui è cascato, si è giocato in un colpo solo credibilità, simpatia e..Rispetto(!), da parte di molti siciliani che lo apprezzavano…E mi dispiace che, tratta in inganno da lodi&brodi di ambo le parti, sia scesa in campo anche quella fimmina integerrima e aulentissima di Stefania Petix: credimi Stef (scusa la confidenza..;)) trovare materiale a discolpa di un tale che si esalta nell’autoproclamarsi seguace delle ideologie del comunismo più rosso (..di sangue..), è impresa che non vale proprio la pena affronatare….
L’ intervento (il secondo) di Daverio è veramente illuminante: pretendete che la gente che viene da fuori entri nelle vostre logiche perverse (che non mi pare diani grossi risultati) e se vi dicono che perciò la sicilia è cosa vostra vi offendete; si celebra Garibaldi e l’unità d’Italia indirizzando l’attenzione sulla Sicilia e i suoi problemi e voi vi indignate da colonizzati sfruttati; vi viene sottoposto (dati alla mano) un primato (l’unico) di plebiscito elettorale che ha del miracoloso e ciononostante ha generato rissosità e ingovernabilità e voi paragonate queste argomentazioni a quelle di un sovrano dell’ancien régime. Operare secondo canoni convenzionali in un contesto democraticamente compromesso dove anche l’opposizione, una volta assicuratasi il diritto a esistere, si siede comodamente sulla poltrona concessa appare davvero come un’impresa che al confronto quella dei Mille sembra una gita fuori porta.
Sembrate formiche che scavano la tana dove si sta male e stretti e che, disturbate nel loro scavare e spintonare per quadagnare uno spazio, cominciano ad agitarsi schizofrenicamente scontrandosi più per riconoscersi come appartenenti allo stesso formicaio che per capire il motivo del disturbo.
Poi piano piano esaurito l’elemento destabilizzante ritornano rassegnate ma non senza una certa fiera determinazione a scavare lo stesso banale, scialbo, terribile buco.
La verità può far male e non essere accettata ma rendetevi conto che anche il resto d’Italia vi guarda e l’affetto che nutre per un popolo in cui riconosce forse più di qualunque altro i caratteri di italianità potrà esaurirsi un giorno…..se ancora vi interessa il resto del mondo.
Dò il mio pieno sostegno a Daverio, e premetto che sono palermitano!
nel secondo post ha detto tante verità, che molti fingono di ignorare, come il fatto che prima di lamentarsi di cammarata si lagnassero di se stessi , visto che è stato votato per 2 volte consecutive!
Palermitani non pigliamoci per il culo, smettiamola di sfogarci su Daverio, e prendiamocela con noi stessi una buona volta!
Se palermo è cosi è colpa mia, del prof basile, di stefania petix, di faraone dei senza casa, di chi ieri alla manifestazione di borsellino ha preferito starsene al mare, e dei tanti palermitani che si vendono l anima alle votazioni!
Mi sembra che Federico e Francesco si siano espressi opportunamente.
MA qui si scherza????? Signor Daverio, con questo post lei ha dimostrato ancora una volta di non avere rispetto per i palermitani e per i siciliani. Invece di scusarsi per la cafoneria dimostrata, e per le offese che ha fatto al NOSTRO POPOLO, si presenta con un post “ironico” (?). Adesso vada via grazie, torni nella folkloristica zurigo o UNNI ZOCCU VOLI, basta che se ne vada.
Per la serie: lo insultano, lo svillaneggiano, lo spintonano e non avrebbe nemmeno il diritto di rispendere per le rime. Ma vorrei vedere voi. Vi sareste inc…ti come bisce!
azz….rola: prende solo 1800 euri per un mese intero di lavoro all’università mentre a me ne ha chieste 5000 per 1/2 serata, per presentare un mio libro!
che dite, mi voleva fregare?
L’utente gtdl scrive una serie di fesserie con grande arroganza; già visto:
– i colonizzatori ladri assassini sono ben identificati, loro, i complici traditori, i loro finanziatori, e l’uomo di paglia garibaldi
– più di 100 anni fa ? 150 per l’esattezza ! Ma ci vuole molto a capire che quella è la struttura portante della società italiana, e la situazione socio-economica siciliana come l’evoluzione (o involuzione) della mentalità, cultura e sottocultura, etc. sono le conseguenze logiche, quindi più che mai attuali ? Guarda perlomeno – e ti cito solo un elemento su tanti che potrei usarne – quali sono le banche presenti sul territorio siciliano e come si svolge la circolazione del capitale, da chi è gestito e da dove; se ce la fai, invece di fare l’arrogante, trova le analogie e dicci se qualcosa cambia dal primo giorno della farsa unità.
– le rivolte ci sono state e per lungo tempo, come c’erano i traditori e gli opportunisti, e gli inciuci, e i soci in affari tra “stato” e malaffare, come ci furono i deportati a migliaia, quindi dici un’altra fesseria sui decerebrati passivi. E le malvagità post unitarie sono continuate per decenni, poi aggravate usando criteri simili ad ogni guerra e dopoguerra; non è passato, è attualità, e non ci vuole molto a capirlo. Ho citato traditori e opportunisti e pure le colpe del popolo siciliano che negli ultimi decenni ha scelto il clientelismo e il parassitismo , ma non si possono distribuire le colpe senza tenere conto del contesto storico e le sue conseguenze, e soprattutto le carenze strutturali (chi le ha causate?) e la scarsezza di lavoro reale e produttivo. Tu vorresti liquidare con superficialità un tema complesso dai molteplici risvolti, e soprattutto parti dalla fine (metodo cattivo). Come non tieni conto dei meccanismi studiati scientificamente nella società fondata sullo “squilibrio”, dove il lavoro e il denaro e I CONSUMI e LA PRODUZIONE sono distribuiti ad hoc dalle caste ai poteri finanziari e politici. E dove il popolo tenuto nel bisogno è una “risorsa” in ambito di voto clientelare.
– Daverio è stato criticato per i suoi eventi pseudo-culturali (per conto mio solo sulla buffonata-garibaldi), poi è stato aggredito per fatti che non gli competono, aggredito in assenza dei responsabili del disastro che erano chissà dove, molti abbiamo criticato i contestatori esprimendo in questo modo solidarietà (ma solo per l’aggressione); ora il curtigghiu l’ha scelto Daverio con i suoi attacchi, mistificazioni dei fatti storici e superficiale analisi dei problemi sociali, largo uso di stereotipi alcuni offensivi, e pure stereotipi dei quali i siciliani ne sono in larga maggioranza vittime, mentre altri ci fanno affari e si arricchiscono grazie all’oggetto dello stereotipo, la mafia e il malaffare, e non solo in italia ma in diverse parti del mondo come scritto in precedenza.
Ma se tu come Daverio vuoi ragionare con l’utilizzo di stereotipi…
Gigi, non è che ripetendo ossessivamente le tue opinioni queste maturino maggiore autorevolezza o credibilità. Ho letto che sei stato bannato da altri siti: non abusare quindi della tolleranza che ti viene offerta qui …
Mi spiace. Non mi sembra di essere stato arrogante. Nè offensivo verso chicchessia.
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Non ritengo di essere qui per fare analisi socio_culturali: ho il buon senso di lasciarle fare agli esperti, chi ha studiato e ha pubblicazioni scientifiche o libri. Non spetta a me fare certe analisi.
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Il senso dei miei interventi è questo:
Daverio (secondo me) ha tutto il diritto di essere risentito e di rispondere come ritiene considerato il trattamento che gli è stato riservato.
GTDL, evidentemente non hai letto il tuo post delle ore 9:29.
Quanto all’ennesimo corvo anonimo che oggi si firma “chance il giardiniere”; Daverio parlava di ricerca antropologica; in realtà non merita una ricerca il comportamento dei corvi anonimi, ma è una componente consolidata, inutile tentare di identificarli; ma poiché parlano di cose precise si risponde: io mi sarei preoccupato se in quei due siti non mi avrebbero bannato. Se c’è un utente che scrive fesserie è giusto RIBADIRE LA VERITA’, aggiungendo ogni volta qualche elemento nuovo, anche perché se uno scrive una fesseria per mancanza di informazione (quindi vuol dire che non ha letto in precedenza) è giusto informarlo su “eventuali” sue lacune. E non è un corvo qualsiasi che potrebbe farmi desistere o stancarmi, preferirei, ovviamente, vederlo in faccia. Ne approfitto per dire che Rosalio, a parte il fatto di essere stato in passato io come altri sotto osservazione, non ha applicato con me censure vere e proprie, non offende gli utenti (come invece fanno nel sito che da ieri qualcuno mi ricorda con insistenza sospetta, ma non mi posso mettere a cercare IP tramite uffici preposti, “per il momento”), non mi sembra di vedere favoritismi tra utenti, e alle mie otto mail in quattro anni, due l’anno, alcune di protesta, ha sempre risposto con garbo spiegando i fatti, non nascondendo la testa sotto la sabbia come altri che da ieri mi sono ricordati stranamente. Certo se un amministratore di un sito viene a chiedere raccomandazioni io lo butto fuori, se poi si vendica bannandomi, sono contento di essere bannato, è un attestato e una conferma della giustezza della mia decisione. Non capisco perché Rosalio lascia pubblicato un post che non c’entra con la discussione, ma tende solamente a denigrare, mi adeguo ma rispondo sui fatti, per la verità.
non mi avessero, pardon
Non mi sembra che l’intervento delle 09:29 corrisponda ad un’analisi socio_culturale.
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saluti
GTDL, non è un’analisi, appunto.
Ma fai riferimenti sociali e storici, imprecisi secondo me; e in precedenza parlavi di “complessi di inferiorità” generalizzando, io invece penso che il problema per la maggioranza sia proprio che “semu i megghiu”, ma forse è una reazione a quello che tu chiami complesso di inferiorità ?
Mi scuso e ritiro “arrogante”, e lo sostituisco con analisi “leggermente” superficiale (in riferimento al percorso storico e le sue conseguenze socio-economiche).
CIAO
Egregio Dottor Daverio,
La prego di accettare l’invito a cena di Gaetano Basile che, mi creda, non ha bisogno di distillare “il suo sommo sapere” solo ed esclusivamente nell’arte culinaria e/o “equina”. Le ha promesso che “avrebbe colto l’occasione per illustrarle i nostri mille difetti, le nostre idiosincrasie, i nostri lassismi, i nostri tanti peccati” e, aggiungo, per parlarle del Dna di una rara razza bastarda. Lo ascolti, ne rimarrà affascinato. Parteciperei volentieri anch’io, se potessi, non fosse altro perché io so cosa e quanto mi perderei.
Di una cosa, però, sono certa: alla fine non potrà che chiamarlo… Maestro!
Vedo che siamo d’accordo. Due facce della stessa medaglia: “complesso d’inferiorità” e “semu i megghio”.
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Non siamo né migliori né peggiori di altri. Però a me sembra che in fondo noi ci si senta peggiori degli altri e non meritevoli e forse se siamo ridotti così è perché abbiamo la sindrome di calimero “piccolo e nero”: non abbiano la forza di chiedere di più e di fare di più. Riflessioni mie, naturalmente e non pretendo che corrispondano alla realtà.
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La realtà attuale è quella della nostra arretratezza…in ogni campo.
Scusate Francesco e Federico, il punto non è che lui non dice la verità!perchè è noto al mondo, che la Sicilia, terra di mafia, elegge, fa eleggere, per dinamiche perverse che un blog non può spiegare, i rappresentanti che ne sono la rappresentanza, o che continuano a creare terreno fertile per la crescita di cosa nostra. Il problema è che lui è amico proprio di queste persone, che l’hanno voluto qui. Il problema non è che ha organizzato un evento più o meno discutibile, vantando folklore e facendo realizzare la statua da un artista belga(in Sicilia forse non ce ne sono??). Il problema è che sentendosi superiore rispetto agli altri, non ha saputo accettare le critiche, di cui gli uomini di cultura di solito si servono per ispirarsi, ha sputato fango e veleno proprio sul piatto in cui mangia. Bye Bye Daverio, i salotti bbbbene l’aspettano…e se può si porti pure Cammarata con lei!
ho lasciato il commento solo leggendo i post ed i commenti, senza vedere il famoso video di quella sera per non lasciarmi influenzare. Dopo aver sentito “disoccupato di merda” uscire dalle rosee labbra del professore, direi anche che è un povero disperato a caccia di soldi, altrimenti non si sarebbe infangato le scarpe a Palermo.vergogna.ci vuole davvero la rivoluzione armata.
Sig. Daverio il suo commento è tipico del mafioso di borgata ” ma tu u sai ku sugnu io ?”
prof. Philippe Daverio condivido totalmente il suo ultimo intervento, le faccio tanti auguri per la sua carriera di
docente universitario e per i suoi programmi televisivi, unici in un mare di incultura e spazzatura, figuriamoci se una personalita’ come la sua veniva gradita in una citta’ alla deriva come Palermo……
Prof.re Daverio
faccia sbollire gli animi anche se sò che la ferita è recente ma non la faccia infettare. Cerchiamo di non commentare più questo episodio cercando ragione da una parte o dall’altra visto che l’accaduto si commenta da sè ed ognuno la vede come vuole.
Lei ha sapientemente applicato la logica del Wilhelm Meister: “Non gli daremo ciò che essi vogliono ma ciò che debbono avere”, e condivido quest’impostazione goethiana ma è una delle più dure e facilmente equivocabile per alcuni. In fondo si ricordi che noi non abbiamo avuto nella nostra storia ottocenesca né il bildungsroman né il contentino dei feuilleton ma abbiamo avuto la grandezza del melodramma che sotituiva la mancanza del grande romanzo italiano, solo che i più il sublime sentimento del melodramma lo incarnano per perdere tempo e perdersi negli equivoci della dialettica.
Federica, è evidente la perversione di cui parli anche nel tuo ragionamento. Si può prescindere dal relazionarsi con i rappresentanti eletti di una comunità se si utilizzano soldi pubblici per qualsivoglia fine (in questo caso una festa tradizionale)? Ovviamente no perchè ciò tratteggia il percorso convenzionalmente riconosciuto come democratico. Però si sostiene che i rappresentanti eletti non sono degni di quel ruolo e chi fa accordi con loro ne diviene complice e perde ogni credibilità. Forse per rimanere intonsi in Sicilia non si dovrebbe venire neanche per prendere una granita al limone. Ma poi lamentate emarginazione e poco interesse per i vostri problemi salvo gridare “la Sicilia ai siciliani!” non appena qualcuno vi elenca dal suo punto di vista le cose che non vanno. Io penso che stranieri con idee differenti dalle vostre sulla Sicilia giungono nella vostra terra come manna dal cielo. Anche quando vi tributano tradizioni che reputate stereotipi e delle quali a volte vi vergognate.1000 artisti belgi con le loro stravaganze dovreste desiderare se voleste che l’immagine della Sicilia nel resto del mondo non fosse solo un morto ammazzato col lenzuolo bianco o i cassonetti strabordanti di spazzatura. Ne guadagnereste anche in sviluppo e posti di lavoro invece di sentirvi usurpati di spazi immaginari. Invece no, piovono accuse di collusione e critiche di opportunità…..quella che avete perso anche questa volta.
Tale perversione farebbe perdere la calma anche al Dalai Lama…..Daverio va via, nell’inferno ci rimanete voi, se vi sta bene così!?
http://www.sciclinews.com/articolo/16533/Giovani-artisti-ripuliscono-una-chiesa-abbandonata-per-farne-luogo-di-cultura
in controtendenza, rispetto a: “attesa”, spese folli, nomine strane, progetti discutibili, buffonate pseudo-culturali varie…
QUESTI SONO I PALERMITANI: http://img838.imageshack.us/img838/1237/dscf9158.jpg http://img832.imageshack.us/img832/797/dscf9160.jpg(Addaura,a 2 metri dal mare).
provare a far ragionare questo popolo di SOTTOSVILUPPATI è un’assoluta perdita di tempo
Federico, il tuo ultimo post è intriso di inaudite banalità. Credi che altre etnie pseudoitaliane siano prive di difetti socioculturali?
Effe ti invito a non generalizzare in tal modo, considerò ulteriori commenti simili offensivi (quindi li rimuoverò).
mi chiedo è piu intollerabile una persona che reagisce esasperata ad insulti (cioè lo “scandalo” festino) o è da considerarsi piu intollerabile l’atteggiamneto che ha il 90% dei palermitani di schifo e disprezzo per tutto ciò che non riguarda le loro case
Anche io, Ill.mo prof. Davevio mi dissocio da questa incultuva plebea e la invito nel mio casale pev potev ascoltave insieme Covelli e rideve insieme dell’accaduto.
O fovse le è più congeniale Wagner?
Se posso venirci anch’io? ne sarei onovato, porto Fuffi, il mio simpatico cagnetto di rvazza pechinese e così “faccio mordeve” chi fa il cattivo!
egregio PROF. DAVERIO, con quale arcano superiore è riuscito a fare il docente in facoltà d’architettura?….lei pensa veramente di percepire uno stipendio commisurato alle sue pretazioni: in facoltà non l’ho mai vista alle commissioni di laurea meno che meno, potrei continuare all’infinito. La verità è che in questa terra, per dare un po di visibilità alla facoltà di architettura, qualcuno ha pensato bene di chiamarla al suo cospetto e conferirle questo contratto a tempo determinato. et voilà un titolo di docente che lei non ha mai avuto.
…dimenticavo un pò di riconoscenza per coloro che le versano quell’obolo e che la chiamano PROF!
Ciccio, a parte che dovresti usare la parola etnia con maggiore consapevolezza, non comprendo il significato di pseudoitaliano e comunque no, non lo credo ma vedo che i problemi della Sicilia sono ormai al parossismo e la cura inarrivabile. Questa non è una gara, è una sfida semmai e sento che non la si vuole affrontare più di tanto.
Producete pure il prossimo episodio su cui disquisire e ragionare, laceratevi pure a trovare cause non banali per le vostre condizioni, continuate questo infinito e barocco arrovellamento…..non è l’ingegno che state affilando
Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti. Grazie.
Federico un conto è doversi, per forza di cose, relazionare con gli amministratori, un’altra cosa e starci a braccetto e subito dopo difendersi offendendo solo perchè è stato messa in discussione l’operato. A mio avviso, una persona di cultura potrebbe argomentare in maniera più semplice e limpida le proprie scelte, piuttosto che difenderle a spada tratta senza coerenza. Io sono la prima a dire che la rovina della Sicilia sono i siciliani, ma solo quelli che si fanno comprare, la prima a dire che non ci si può ricordare della propria città solo per il festino, e nei rimanenti giorni renderla una fogna. Ma credimi, in Sicilia, gli stranieri hanno sempre trovato casa, ma non quelli che si permettono di venire a fare i conquistori, di mangiare cac…re nella nostra terra, sputare e riempirsi la bocca di offensivi luoghi comuni.
Grazie Effe, mi fai ridere, le persone come te non fanno altro che rafforzare le idee delle persone oneste e pulite che popolano questo blog!
Passo spesso da queste parti, ultimamente mi sono più volte soffermato su alcuni post pubblicati da Davide Faraone, Alfio Scuderi, Philippe Daverio e Callea che faceva nomi e cognomi dei colpevoli…
Mi hanno colpito i tantissimi commenti scritti da palermitani che dietro ad un nickname si divertono a dire la loro, credo che questo lavoro di Rosalio sia davvero straordinario, provate ad immaginare se tutto questo potesse accadere per strada o nei bar o magari davanti Palazzo delle Aquile, durante le sedute del consiglio comunale.
Amo Gaetano Basile, lui lo sa, starei ore intere a sentirlo parlare, vorrei avere la bacchetta magica per potergli rubare la sapienza, l’intelletto e la conoscenza del sapere siciliano, ho conosciuto Philippe Daverio, è stato diverse volte mio ospite in Casa Minutella, ho apprezzato il suo “affetto” nei confronti della nostra città, non mi pare uno c’avi bisognu ri grana, anzi a microfoni spenti mi raccontava di come avrebbe voluto che Palermo potesse avviare un processo di rinascita.
Scrivo perchè sarebbe bello se Philippe e il buon Gaetano, sotto invito di Stefania Petyx, potessero mettere a servizio della città il loro sapere e le loro idee, in barba ai lauti compensi di “consulente”.
Provate ad immaginare se nella nostra città due personaggi come Daverio e Basile anzichè scriversi a distanza, avessero potuto collaborare gomito a gomito, anche il bassotto di Stefania avrebbe goduto di questa collaborazione…
Penso però che alla luce di queste “sciarrie” virtuali qualcuno ne gode…si dice infatti che tra i due litiganti il terzo gode…ma cu è stu terzo?…
auguro a tutti un estate china ri paci di mari e d’amuri e che Dio ci benedica.
scusa,collaborare gomito a gomito,
per fare che?
Un altro festino?
@giorgio: non credo che a palermo esista solo il festino si possono pensare tante altre cose…conosco tantissimi ragazzi pronti a fare esperienza e mettersi in gioco come si è fatto a salemi con le idee di sgarbi e del suo assessore alla creatività oliviero toscani…proviamoci amunì
Minutella scusa se ti dò del tu ma ti vorrei ricordare che il festino è per antonomasia la festa dei paliermitani e ancora oggi non capisco perchè si cerca di cambiare le regole del gioco . Il Festino non è un Caffè Concerto o Kals Art è solo è resterà il Festino “comprensivo di muluni e babbaluci” e allora non c’era bisogno di scomodare uil sig. Daverio c’è la potevamo fare anche da soli , giuro che in Città di menti raffinate non né mancano. Un’ultima cosa , ma ti sei mai chiesto come mai a Catania tutte queste barzellette per Sant’Agata non ci sono ? Fammi sapere Ciao
Non esistono santi nè santuzze, purtroppo per Palermo.
io non dico di non provarci.
da dove cominciamo?
Ma ormai per come è stato trattato non credo che Daverio intenda tornare a Palermo, un vero peccato per la figura che noi palermitani abbiamo fatto
vai adagio,con noi palermitani.
Ci sono palermitani che al festino non ci sono mai andati,ne’ mai ci andranno,e gradirebbero non essere coinvolti in questa vicenda.
@avatar: hai ragione quando dici che la festa dei palermitani è il festino, ancora di più quando pensi ai babbaluci, u muluni e tutto il resto…quanti di voi ricordano il festino di
Pino Caruso, spero tanti di voi, Pino portò a Palermo il nuovo festino, portò l’innovazione sperimentando nuovi percorsi…quanti di Voi si indignarono quando il festino lo organizzò Davide Rampello, io non ricordo di gente che per strada se la prendeva con lui, non ricordo di gente che additava Rampello come uno che veniva a Palermo pi futtirisi i picciuli, era il clima che era diverso e sopratutto le quantità di denaro che ruotavano intorno alla realizzazione del Festino.
Penso che se anche arrivasse un giapponese per organizzare il festino, se questo avesse idee nuove e originali pur mantenedo fede alla nostra cultura sarei il primo ad applaudirlo…
La città è quello che siamo veramente…penso sempre ad un aforisma che mi ha lasciato Pino Caruso in una trasmissione gli chiesi cosa pensi se ti dico Sicilia, lui mi rispose: “In Siclia abbiamo tutto…e il resto che ci manca!!…
@Minutella visto che condividi il mio pensiero , perchè non ti fai portavoce di una cordata di pensatori che promuovano l’immagine palermitana con tutti i pregi e difetti che ci portiamo addosso.
Occorre smetterla con le grandi menti non palermitane , qui ci sono persone che possono smontare un mondo e poi rimontarlo . l’importante e che non ci sia un legame politico con le idee degli artisti.Condividi ?
ma qualcuno di voi sa ki sia realmente l’esimio prof daverio?????? mi spiego meglio: avete mai parlato con i suoi studenti? avete una vaga idea di cosa ne pensino? credete che in aula sia realmente ome in tv???? illusi, provate a parlare con uno di questi poveri ragazzi che si deve subire una sua lezione e vi sentirete dire che andarci è solo una perdita di tempo e che chiunque all’università lo vorrebbe vedere sbattuto fuori! una delle sue ultime sparate è stata presentarsi ad un esame con circa 3 ore di ritardo e dato che c’erano “troppi” esaminandi (tutti rigorosamente prenotati all’esame da giorni) ha deciso di dare un 30 politico! a tutti! che insegnamento si può trarre da ciò???? o dobbiamo parlare delle varie “sue” feste al montevergini? erano opera dei ragazzi, lui non se ne occupava minimamente! mandava assistenti e ragazzi a lavorare! io questo lo chiamo sfruttamento!
probabilmente sarà una persona con una cultura superiore alla media, questo non lo nego, ma a magior ragione un uomo di questo spessore dovrebbe sapere come comportarsi in certe occasioni, cosa che non ha dimostrato
Ora basta! E allora, giù la maschera. Smettetela ipocriti di nasconderVi dietro un dito, e che Lalla si qualifichi seriamente, poiché appare talmente informata. Tollero il Vostro odio nei confronti del terribile polentone sudaticcio che sarei io, fa parte fisiologica del Vostro sentimento di superiorità. Tollero il senso olimpico di Basile, lo si può perdonare a chi reputa che la vita non gli abbia dato tutto ciò che i suoi ampi meriti gli dovevano riservare. Tollero chi di persona mi sorride e poi inveisce nei blog, sono questi il luogo per lo sfogo di chi non osa nella vita. Tollero chi reputa che il festino non sia stato all’altezza di quelli che organizzava il mio amico milanese Davide Rampello o il mio discepolo milanese Valerio Festi negli anni epici del sindaco Orlando. Ma loro spendevano cinque volte di più ed avevano consulenze munifiche e municipali che talvolta rispetto alla mia gravitavano d’uno zero in più, con consenso e senza critica per via della maggior distribuzione di risorse. Tollero, anzi addirittura approvo, chi sostiene che avete dei creativi siciliani ben più talentuosi di me; ci vuol poco, ma la Dante e il mio simpatico conoscente Gabriele Salvatores lavorano o vivono a Milano e nessun polentone ha mai posto loro il limiti territoriali che mi rinfacciate. Non sono invasori ne loro ne io. Non lo è Giuseppe Tornatore che ha sostituito quest’anno in Veneto il ticinese Mario Botta alla presidenza del Campiello. Non lo sono le decine di intellettuali e artisti siciliani che contribuiscono all’immagine della Nazione senza sciorinare il Vostro mesto sciovinismo. Tollero meno chi mi accusa di depredare le Vostre risorse. I 12.000 euro che forse percepirò un giorno per avere organizzato quella per Voi orribile celebrazione del 150° anniversario coprono a mala pena le spese dei viaggi miei e dei miei collaboratori ma hanno consentito di far apparire sugli schermi nazionali per la prima volta da mesi la Vostra città non solo per temi di spazzatura o di pizzo. Ma qualcuno di Voi ha visto la mostra al Sant’Anna (costata 100.000 Euro dei quali 53.000 secondo il lugubre Faraone me li sarei intascati io) dove apparivano i materiali sugli eroi siciliani che hanno forse malauguratamente fatto l’Italia d’allora, gli Orlando che fondarono la massima industria d’Italia? Ma qualcuno s’è reso conto dell’arrivo per la prima volta in Sicilia del capolavoro di Giovanni Fattori che ritrae la Vostra Città in quei giorni? Ma qualcuno s’è interessato allo straordinario ritrovamento degli appunti pittorici di Nodari, rimasti celati per un secolo e mezzo e che stanno ora per essere pubblicati? Ma qualcuno ha visto lo splendido ritratto garibaldino del Vostro Ximenes, massimo scultore italiano d’allora? O forse preferite la mostra attuale al Sant’Anna? Andatela a vedere: è un esempio di business-case del nulla, fa parte d’un progetto complessivo d’una spesa di 12 milioni di Euro(12.000.000!), che non vi crea fastidio alcuno anche se per metà proviene da fondi regionali e per l’altra da quel ministero delle Attività Produttive che dovrebbe sostenere la Vostra economia nei momenti critici. Gli altri 12.000 Euro che forse percepirò un giorno sono quelli relativi al festino, il quale inizialmente doveva essere progettato da Luigi Serafini ma che evaporò nelle lungaggini della definizione di spesa in una città priva di bilancio preventivo. Si trovò quindi ad essere ridotto in una edizione realizzata in dieci giorni di lavoro militare che si deve in gran parte alla genialità di Alfio Scuderi, il quale era ritroso ad accettare un incarico così rischioso e o la ha fatto solo per amor di patria e delle ferite.
Posso tollerare poco la Vostra testardaggine nel non voler capire che un bischero come me possa accettare un incarico a Palermo non per danaro (quello che appare il leitmotiv quando in siciliano mi accusate di venire a “fottervi gli spiccioli”) ma per gusto della sfida e per entusiasmo civico, e senza pertanto essere un seguace del Presidente del Consiglio, il quale purtroppo non mi è mai gustato. Lo ho accettato perché mi piacciono gli spaghetti con i ricci, perché mi piace fare il bagno a Mondello a novembre, perché mi commuove una città che dopo mezzo secolo sembra volersi restaurare, perché fra le rovine d’una urbanistica da rottamare ritrovo melanconici i resti d’un passato glorioso, perché ci passarono Goethe, Wagner e Nievo che morì naufraga partendo dal suo porto, perché mi piacciono gli alberghi delle Palme e villa Igea quanto i ristoranti popolari, perché sono un fottuto snob ed ho per ora ancora introiti sufficienti per consentirmi l’agio di continuare ad esserlo senza volermi suicidare coi barbiturici come fece quello squisito dandy di Raymond Roussel alle Palmes nel 1933 proprio durante il festino di Santa Rosalia.
Ciò che invece non posso tollerare affatto è che un’asina mia dia lezioni di didattica. Who are you Lalla? Fuori la faccia e le credenziali! Fuori la carriera e i meriti effettivi! Ho stima per il mio collega Francesco Monterosso che ha fatto il corso parallelo al mio. Ho stima per il mio collega Maurizio Carta, che pubblica libri ed è stato ben più di me coraggioso nel volere affrontare i temi concreti della Città. Ho stima per il mio collega e già preside Giuliano Leone, che è urbanista eccellente. Ho stima per il Magnifico che ha grinta e idee. Ho stima ben più ridotta per altri miei colleghi, per quelli afflitti da accidia patologica, per quelli a tempo pieno per stipendio pieno che passano la maggior parte del loro tempo nei loro studi professionali, per quelli che mi hanno votato contro in consiglio di facoltà forse un poco per invidia, forse un poco per la xenofobia che fece scappare Cesare Brandi, per quelli che hanno distrutto un dottorato che tentavo di rilanciare a livello nazionale, con fondi nazionali di sponsorizzazione da me reperiti, e lo hanno fatto trattando a pesci in faccia candidati maturi che venivano dall’odiato Nord con l’idea che Palermo fosse attraente e ospitale. Giù la maschera Lalla! Quali interessi turpi nasconde Lei, Lalla? Quel mio voto era un voto di gruppo ad un gruppo di studenti che aveva lavorato in gruppo in un laboratorio di grafica che aveva prodotto 50 manifesti su Garibaldi, i quali contenevano ben maggiore intelligenza critica di quella che oso attribuirLe, Lalla. Dovevo forse dire che il manifesto d’opposizione valeva meno di quello morbido o di quello ironico, o vice versa? Me lo dica Lei, Lalla. Dovevo forse non attribuire ad un lavoro di gruppo quel giudizio che ogni azienda attribuisce ai lavori degli studi, che sono sempre lavori di gruppo? Ma in quale realtà vive Lei, Lalla? In quale mondo? O forse devo ritenere che gli studenti siano già perversi e maligni come Lei, Lalla, che mi complimentino personalmente per poi sparlarmi alle spalle. Lo sa Lei, Lalla, che non ci sono più corsi obbligatori e che gli studenti scelgono le materie in base ai crediti, all’interesse che hanno per il docente e per la proposta. Gli studenti talvolta preferiscono un laboratorio che vede i risultati pubblicati rispetto ad una esercitazioni interna all’ateneo. Insegno teoria del design, e Lei non è tenuta a sapere che uno degli scopi del Bauhaus era la coesione creativa che si formava nelle feste organizzate, proprio come tutte quelle nate dalla prima fatta coi fondi di Telecom, da me procurati quattr’anni fa. Crede che sia riuscito con la coercizione a far mettere ottanta studenti in frac per dare una immagine cittadina al corso di Laurea? O teme Lalla che il nordico polentone possa corrompere la Vostra gioventù, come fecero già gli altri odiati nordici che credevano che l’Italia fosse una ?
E già che ci sono vorrei solleticare un po’ anche la Petyx, la Giovanna d’Arco che ha distrutto il Cammarata scoprendo l’affare del marinaio, ed ha definitivamente distrutto l’immagine di Palermo aprendo il melodramma delle pattumiere. Da sette anni, mentre tenevo corsi allo IULM e al Politecnico di Milano ho insegnato a Palermo, i primi quattro gratuitamente pagandomi i viaggi (andatelo a verificare in Economato). Per sei anni ho insegnato nella sede di via Maqueda. Era questa una volta un capolavoro di Basile, l’Ernesto, non il Vostro, che aveva restaurato il monastero della Martorana per farvi la sede della Facoltà di Architettura, sede che fu successivamente ammodernata negli anni forse discutibili del razionalismo anni ’70. Ho insegnato in un’aula con i vetri rotti, le sedie di plastica scompagnate e nessun tavolo da studio. Ma almeno gli scuri ottocenteschi si potevano chiudere. Alcuni esami li facevamo in terrazza fra i rottami. Poi siamo stati deportati in via delle Scienze dove non posso fare proiezioni perché i vetri dell’aula non sono oscurabili. Ho avuto l’impressione di finire Sing Sing. Quando l’ho detto s’è aperto il cielo perche avevo osato criticare l’opera maestra dell’arch. prof. Culotta, il quale per essere originale aveva deciso di scavare una fossa per nascondervi il capolavoro, solo che la falda acquifera non ne era stata informata e l’edificio dopo pochi anni sta già marcendo in mezzo al pattume proprio.
Mi sarebbe piaciuto che la Petyx, oltre che di Cammarata, si fosse occupata un po’ anche d’università. Sarebbe stata utile al futuro della Città. La Petyx, non la Lalla inidentificabile Lalla.
Non sono ne comunista ne stalinista, sono convinto giacobino, ed ho risposto alla provocazione con una giusta contro provocazione. Solo dei fessi potevano non capire. Solo dei perversi potevano fingere di non aver capito.
Cari palermitani, vi ho voluto bene, da ingenuo idiota. Ora so che non ve ne poteva fregar di meno. Ora so che mi sorridevate come ad un turista demente e pensavate: povero cretino! Ora ho imparato. Passo e chiudo per sempre. Mi porto come ricordo imperituro il grido del ragazzo con telecamera che mi urla : “dacci i tuoi soldi! “.
Ottimo argomentare Prof. Daverio. Al ragazzo con telecamera a mio parere sta dando troppa importanza. Però che frase ” dacci i tuoi soldi”. Voce dal sen fuggita.
Mi dispiace che sia accaduto. Lei sicuramente non lo ha meritato.
Professor Daverio, io la seguo da tanto, la sua trasmissione Passepartout è sempre stata un appuntamento irrinunciabile della domenica. Ricordo anche quell’esperienza dei notturni in seconda serata, meravigliosi. Anche se studio tutt’altro altro, mi ha insegnato tantissimo e ha arricchito la mia vita. Sapere che lavorava anche nella nostra città mi dava un pacere immenso, quanto il dispiacere che mi da adesso. Voglio solamente farle sapere che ha ancora il mio affetto e la mia stima. Spero che con il passar del tempo possa ritornare ad amare Palermo e i palermitani.
A mio avviso la sua risposta ha chiarito definitivamente ragioni, sentimenti, stati d’animo. Una cosa: spero sinceramente che non possa “oublier Palerme”.
Philippe, il problema in facoltà non lo conoscevo, come può immaginare viviamo di segnalazioni e questa purtroppo non ci è arrivata, concordo che avrebbe potuto essere argomento di un servizio e che sarebbe stato utile, cosi come colgo al volo la segnalazione su quel progetto da 12 Ml sul quale mi documenterò.
Trovo però ingeneroso sentirle dire che ho distrutto l’immagine della città con il melodramma della spazzatura, perché quella filmata non è spazzatura di scena, esiste davvero e riprenderla fa parte del mio lavoro.
Può dirmi che lo faccio bene o che lo faccio male, ma quello è.
lei ha la fortuna di mostrare il meglio, a me è toccato il peggio, ma credo servano entrambi.
Sia chiaro, non ho aspirazioni da Giovanna d’Arco (anche perché di finire bruciata non ne ho alcuna voglia) e mi spiace che sia questa la percezione che le ho dato.
Forse è vero che a volte nei servizi ci metto troppa carica emotiva e so che dovrei contenerla, ma poi ..mi scappa.
Comunque accetto la critica e in futuro ci metterò più attenzione perché voglio evitare di sembrare la caricatura del paladino di turno.
Tornando all’argomento in questione, o almeno alla parte a me nota e da me commentata, non capisco in quale modo io possa averla offesa.
Non ho alcun pregiudizio o fastidio all’idea del contributo dello “straniero” anzi trovo nocivo l’atteggiamento di chi ne fa una mera questione geografica.
il problema che io ho sollevato è di ben altra natura e non riguarda di certo lei, mi riferisco al problema delle risorse finanziarie, notoriamente scarse, di questo comune.
Io credo e ribadisco che in un momento di questo genere ovvero di “lacrime e sangue” un’amministrazione seria e responsabile dovrebbe revocare tutti gli incarichi esterni, intendo esterni all’organico, che conta già ben 22.000 persone.
Invece seppur con le pezze al culo ci permettiamo esperti e consulenti a tirarne e paghiamo dirigenti esterni e componenti di commissioni di varia e dubbia natura.
Non lo dico per cattiveria ma per una semplice questione di priorità.
Per la stessa questione delle priorità penso che un comune serio, proprio quest’anno, non avrebbe dovuto stanziare fondi per il festino, ma limitarsi alla cerimonia religiosa, utilizzando le poche risorse disponibili per garantire quei servizi che al momento non è in grado di fornire.
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Credo sia evidente che il problema non è Philippe Daverio, anzi mi spiace che lei sia capitato qui in questo momento difficile.
Gli animi sono tesi ed esasperati e spesso si sorpassa la linea della decenza.
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Cosa avvenuta, per esempio, quella sera quando come ho già detto tra lei e quelle famiglie avrebbero dovuto esserci le figure istituzionali responsabili del loro problema.
Ammetterà quanto sia triste e singolare che per farsi sentire in questa città si debba arrivare a boicottare il festino, cosa che non condivido affatto ma capisco che quando si arriva a tanto è perché per troppo tempo ci si è visti chiudere le porte in faccia, in orari d’ufficio.
Philippe mi spiace che l’abbiano attaccata perché in altri momenti non sarebbe andata così.
Lei mi è simpatico ma non posso dirle che la sua risposta mi sia piaciuta, così come non mi piace sentirle dire “la Sicilia è cosa vostra” perché sa che è il peggior insulto che ci si possa fare.
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Il fatto di aver litigato con alcune persone non credo basti a prendersela con tutti e a lanciare frasi così pesanti.
le do torto anche quando dice: “Cari palermitani, vi ho voluto bene, da ingenuo idiota. Ora so che non ve ne poteva fregar di meno ”
Philippe lo prenda solo come un episodio e non si convinca che questa città la odi.
E’ una città senza mezzi termini, troverà chi la odia e chi la ama, troverà anche i falsi e gli opportunisti e non credo che altrove sia diverso.
Di sicuro questo non le da il diritto di insultarci tutti.
Concludo dicendole che mi spiace sul serio che tra lei e Basile sia nata questa spiacevole querelle.
Come lei è un uomo colto e dalla battuta pronta, avevo proposto una cena proprio perché sono convinta che vi sareste piaciuti e che sarebbe nato qualcosa di buono per la città, ma era solo una proposta e non insisto.
p.s.
Balle, io insisto eccome.
Lo so, sono petulante, ma rilancio la cena.
Prof. D’Averio
si guardi bene questa immagine:
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http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/4603908431/
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Siamo nel 2010 e Palermo purtroppo di simili discariche ne ha appena censite ben 70 (settanta).
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E’ in questo contesto che le e’ capitato quello che le e’ capitato.
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Munnizza,precariato,disoccupazione,emigrazione,
speculazioni politiche,dilatazione di eventi insignificanti,cinismo,invidie,odio,omerta’,
sospetto,protagonismo,arroganza,sono solo alcuni aspetti del costume palermitano.
E c’e’ chi soffia sul fuoco.
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Forse pero’ avrebbe potuto evitare almeno la montatura sui blog se avesse precisato subito l’entita’ del suo compenso(appena 12.000 euro).
In quel “dacci i tuoi piccioli”,forse qualcuno aveva capito che dei 280.000 (?) euro,buona parte
era servita per il suo onorario.
Dopo la verità sui massimi sistemi, non compresa da un auditorio poco pragmatico e attento solo alle beghe da condominio, ecco quella sui minimi.
Materiale offerto al ragionamento secondo i parametri palermitani….io avrei continuato a volare alto
uditorio, pardon
Prof. Daverio
sacrosante parole Le sue.
Cerchiamo di metterci una pietra sopra anche se la rabbia logora ancora tanto. Solo gli sciocchi, come ha detto lei non hanno compreso il senso di quel “io sono stalinista” e consideri che dalla sua parte – è stato attestato in rete – sono tantissimi e spero, per quel che vale, che le possa essere di conforto. Mettendosi nei suoi panni si può solo immaginare l’offesa subita e da uomo onesto, quale lei è, la ferita provocata da atteggiamenti inequivocabili da parte di alcuni e sottolineo solo alcuni, cittadini deve essere rimarginata. Si ricordi, quelli che se la prendevano con lei hanno urlato, come abbiamo visto, ma centinaia che non hanno avuto modo di dire la loro sono dalla sua parte, se così si può dire.Non demorda e cambiamo capitolo..anzi libro.
Mammamia….
Giacobinismo, leninismo, trotskismo, stalinismo… Sempre ‘cucuzza’ è! Alias: aberrazioni ideologiche dei valori di eguaglianza e giustizia sociale. Id est: transustanziazione di positivi slanci di persecuzione del bene comune, in forme più o meno violente di imposizione delle proprie idee e della propria (supposta) superiorità morale…
Ho provato a dare una definizione quasi dottrinale dei termini e dei fenomeni ad essi riconducibili. Mi sembra che la figura di Ph. Daverio possa perfettamente inquadrarvisi. Almeno in ragione della figura (di merda..direbbe Basile) rimediata in occasione dello show del 14 luglio. Almeno alla luce dei messaggi da lui rivolti alla Sicilia e ai siciliani attraverso questo luogo virtuale; messaggi tutti intrisi e trasudanti di malcelata acredine, prima, e ROSSO livore, poi, probabile conseguenza delle ferite inferte da tanti asini ‘digitanti’ ad un ego enorme e ad una mente di razza superiore…
E comunque, ad un vero intellettuale ‘giacobino’ non fa onore smentire il proprio pensiero, o ricondurre a mistificazione e perversità altrui l’errata interpretazione del senso delle proprie parole, pronunciate in precedenza in forma così ferma e solenne…Mon Dieu, sbaglio o è questo proprio un classico comportamento del Cavaliere, che lei dice di non gradire più di tanto?…
Lei, intellettuale e uomo di NATURA superiore, rispetto ai poveri mentecatti che (dietro sua, ulteriore, provocazione..) le rispondono su questo blog..lei…TOLLERA(!)…Bene. Abbiamo trovato una differenza signicativa tra lei e ‘noi’. Noi NON TOLLERIAMO! Noi non tolleriamo lei! E non perchè straniero, non perchè polentone, non per pregiudizi legati ala sua aria da dandy, un pò lontana dall’ardente materialità della terra che brucia sotto i nostri piedi (..scalzi..)..Noi non la tolleriamo nella misura in cui lei si permette di essere ‘professore di vita’, si permette di utilizzare modi, termini e comportamenti da ‘straniero conquistatore’, non certo di poteri temporali (nel suo caso), ma delle menti e dei cuori di gente più o meno disposta a seguire i suoi ideali ‘rivoluzionari’ (dica la verità, devoto di San Giacomo…)..nella misura, ancora, in cui si permette di essere così volgarmente offensivo, prima nei confronti di poveri disperati della nostra società (si confronti coi senzatetto del Suo profondo Nord…: crede che le loro rivendicazioni avranno toni più cordiali??..), poi nei confronti di singoli soggetti che contestano le sue scelte e i suoi modi di fare (vedi Basile e Petix), poi, cosa ancor più grave, nei confronti di un’INTERA COMUNITà!!
Metta da parte la sua boria, e cerchi di capire cosa sta dietro a tanto dimenarsi d’animo…qui e soprattutto per le strade di questa DISORDINATA città….E forse riuscirà a togliersi dal centro dell’attenzione e a trovare la lucidità e onestà per riconoscersi come semplice ‘parafulmine’….
Le abbiamo dedicato anche troppo del nostro tempo…
Voi palermitani non riuscireste a imparare a lavorare con dignità a decenza nemmeno sotto ricatto di morte.
D’Averio invece fa quello che fa con un minimo di dignità.
D’Averio uno, palermitani zero.