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  • “Kals’art” non si farà dal 30 luglio al 25 settembre

    “Kals'art”

    Anche questa estate Kals’art, la manifestazione estiva di eventi organizzata dal Comune di Palermo, non si svolgerà. Il periodo previsto andava dal 30 luglio al 25 settembre. Nella riunione di oggi di Arcus, che doveva fornire parte dei fondi, la manifestazione non è all’ordine del giorno.

    Non è chiaro se la cancellazione sia imputabile a un ritardo nella presentazione della documentazione o a ritardi legati alla legge finanziaria nazionale. Anche la rinuncia di Philippe Daverio, che avrebbe dovuto occuparsi della direzione artistica, ha influito su quello che potrebbe essere uno slittamento o l’annullamento.

    Palermo
  • 23 commenti a ““Kals’art” non si farà dal 30 luglio al 25 settembre”

    1. Scusate, ma spettacoli pagati dal pubblico locale e dai turisti non si possono organizzare? Devono per forza essere offerti da Pantalone? Tanto gli indigenti veri hanno altro cui pensare.

    2. ma va? e chi se l’aspettava?

    3. @Chance il giardiniere, Quanti soldi mi offri?

    4. Abbiamo risolto i problemi della divulgazione culturale, al fine di elevare la qualità culturale della città. Spettacoli ed eventi culturali in genere, come anche l’accesso all’apprendimento e la pratica di attività artistiche e di svago destinati SOLO all’élite (si fa per dire, ogni città ha l’élite che può permettersi) benestante.
      Non sorprende poi che chi auspica tali correttivi venga a chiedere CENSURE nei confronti di altri utenti, rei di avere praticato con coscienza il martellamento mediatico su temi di vitale importanza. Martellamento praticato anche nella comunicazione politica in Paesi europei leggermente più evoluti di altri nella libertà d’espressione; l’importante è che il martellamento sia preventivamente calcolato e calibrato (e vari e/o aggiunga ogni volta alcuni dettagli), cioè ripetizione dei concetti con intensa frequenza ma per brevi periodi, intervallati da lunghi periodi (settimane o mesi) di pausa e di oblio (in realtà la mia presenza/assenza nel web palermitano segue tempi analoghi). Certo, se è necessario, in presenza di persona all’oscuro di fatti di vitale importanza o di evidenti mistificatori, si possono
      eccezionalmente ripetere i concetti, al di fuori dei tempi preventivamente stabiliti per: combattere le mistificazioni; attirare nuovi soggetti alla causa. Eccezioni appunto, da distillare.
      Certo, il suddetto martellamento è meno interessante delle dissertazioni e degli “aggaddi” 24 ore su 24, incollati a un sito, sulle figurine panini, sulla scelta migliore tra il 4-3-1-2 o il 4-5-1, sulla definizione “eroi” destinata a ragazzini in mutande che scalciano un pallone su un prato verde; tutto adornato dai continui ringraziamenti a Zamparini. E chi non è portatore di pensiero consensuale ed osa pensare “altro” è bannato. Che c’entra? Non mi sorprende che chi chiede censure sia lo stesso che partorisce idee anti-progresso e/o condivida le dissertazioni sul NULLA. Il problema è che ti fanno vedere la loro presenza anche quando non sono graditi…
      P.S. e poi, è prevista la rimozione di post contrari alla policy, ma non ho letto che è prevista pure per i post che trattano il tema della recente storia siciliana; censura sul nulla, per restare in tema.

    5. Marco Travaglio ha riempito qualche sara fa villa Filippina con biglietti da € 20,00 a salire a dimostrazione che, se ci sono i contenuti, i palermitani pagano ….

    6. Gigi ti invito a rimanere in tema. Grazie.

    7. OK Rosalio. Molte parti sono in tema, non credi ?
      Anche la parte OT sebbene c’è da sfirniciarsi, o tirata per i capelli, ha comunque un legame col resto.
      In ogni caso, è certo che non replicherò; don’t worry !

    8. @Chance il giardiniere, i palermitani pagano niente, perche ne ci sono i soldi.

    9. condivido con chi sostiene che chi ha le palle (scusate, volevo dire i contenuti) dovrebbe organizzare senza aspettare la manna dal cielo.
      se li ha raccolti travaglio 20 euro a cranio …
      solo che e’ bello che i soldi arrivino dal comune, si rischia di meno e si mangia di piu’… soprattutto si mangia.

    10. @marcopy, mi offri 20 euro? Sopratutto si mangia più veloce. I soldi arrivino dal comune sono soldi lenti sopratutto.

    11. Sarebbe una novità?

    12. scusate si può capire se è davvero per un ritardo nella presentazione dei documenti da parte del comune?

    13. Vorrei scegliere e pagarmi io, lo spettacolo che desidero vedere e, non pagare per mezzo delle istituzioni ciò che non m’interessa. Si, perchè i soldi che elargiscono mio malgrado le istituzioni tramite contributi a spettacoli che non m’interessano e non mi riguardano, sono anche i miei (tasse) e, non mi sta bene.
      Chi sa il fatto suo vada avanti con lo sbigliettamento. Se vale e merita sopravviverà alla grande.

    14. Intanto a Palermo abbiamo pochissime realtà serie che organizzano spettacoli seri. Poi il Palermitano tende a lamentarsi di qualunque cosa (prezzo in primis). Questi pseudo-organizzatori, come ha detto qualcuno prima, non hanno gli attributi per organizzare spettacoli contando solo sulle proprie forze.
      Però va detto che il palermitano medio normalmente non è orientato a spendere per la cultura, però su altro si.
      Io vedo nascere mega concessionarie d’auto, centri commerciali, Loui Vuitton sempre pieno, Tod’s idem e qualcosa non mi torna. Ci sono i non ci sono i soldi a Palermo?

    15. Ma qualcuno riesce a farmi un esempio di attività culturale fatta a Palermo di una certa importanza senza l’aiuto pubblico?

    16. Si è capito nei giorni scorsi che non sono un sostenitore del finanziamento a tutti i progettini tappabuchi (per creare un po’ di occupazione) per spettacoli passatempo venduti per eventi culturali. Ma la cultura, gli ateliers per attività artistiche, le biblioteche, palestre, dovrebbero essere accessibili a tutti e gestiti e finanziati in ambito pubblico, come le scuole e gli ospedali, non vedo perché si dovrebbero fare distinzioni. E finanziati in parte dal denaro pubblico quegli spettacoli ed eventi culturali ritenuti di indubbio interesse culturale per la comunità, anche participando il pubblico con l’acquisto di biglietti dal costo non eccessivo. L’iniziativa privata – come il citato Travaglio, o Grillo, o il cantante di successo – è legata evidentemente al mercato. Il maggio fiorentino non copre i costi grazie ai biglietti, e di esempi se ne possono fare cento.
      Curiosità: leggiamo spesso (come scrive pure qui la quasi omonima di Anna Camilla di un altro post) “sono anche i miei soldi”. Ora, io non conosco qual’è esattamente la cifra media di tasse sul reddito pagate dai siciliani (tenendo conto che il PIL pro capite è di circa 17000 euro, ma con molti redditi bassi, ma non mi avventuro in cifre), mi chiedo pero’ di questo montante di tasse pagate da ogni contribuente a quanto ammonta la quota distribuita per ogni settore della vita pubblica, in questo caso per attività culturali.

    17. Gigi, se quello che dici tu si svolgesse nel pieno rispetto delle regole e della dignità civile ok, ma sappiamo che non è così.
      Uno spettacolo che costerebbe 5000 euro viene “finanziato” per 15000 euro minimo.
      Non è giusto così!

    18. gigi, hai toccato un argomento spinoso perchè vitale e necessario come pochi: la sanità.
      sappiamo bene come le regioni, e la sicilia in testa – ma in buona compagnia – sulla sanità abbia fatto carne di porco, anteponendo il proprio illegale tornaconto al bene comune. la sanità è il più grande banchetto per la politica corrotta ed avida, che nutre la propria avidità con le discrazie altrui.
      e se si ha così poca moralità con le vite degli altri, non oso immaginare se si parla di “cultura”, ormai da troppi anni lobotomia sociale, tra una fiera paesana e una elezione di miss muretto.
      la cultura dovrebbe avere la stessa importanza della sanità, dovrebbero entrambe avere nuna grande attenzione da parte dello stato, se uno stato ci fosse, ma entrambe non hanno controllori e controllati, nessuna meritocrazia, nessna regola. se un medico si dimentica una pinza nella panza di un paziente e quello schiatta puoi andare in tribunale, ma se un cialtrone finanziato dall’amico cialtrone politico mette su sottocultura cialtrona, te le bevi e magari ringrazi perchè è gratis.
      vi do la buonanotte con un grande giornalista, perchè mia nonna mi ha sempre detto che quello che dice la tivvù è vero, e io alla nonna ancora credo…anche se sono passati tantissimi anni, allora era ancora vivo berlinguer e anche pasolini, e flaiano era morto da poco…ora ci si straccia le vesti per gente che vive e muore passando nel frattempo come una meteora in un briciolo di celebrità, che il giorno dopo verrà dimenticata, pace all’anima loro, e alla nostra
      http://www.youtube.com/watch?v=B4TKNlN1TPU

    19. Per tipi come GIGI e stalker non lo faccio un altra organisazione del Kals’Art festival. Il sig. Philippe Daverio con i fondi di roma non c’è più. Soldi a Palermo non ci sono, neanche lavoro, ne visitatori, ne turisti. Ci sono solo macchine e cellulari (nuovi, non usati) in città. Un nuovo centro commerciale dobbiamo fare!

    20. 😀 Pappo, detto con ironia, forse non hai capito un tubo di quello che abbiamo scritto io e Stalker. Vedi che noi siamo cani sciolti (mi scuso se parlo anche per Stalker – tanto lei ti risponderà adeguatamente ma penso di poterlo dire poiché è inevitabile dirlo nel contesto – viaggiatori senza domicilio fisso, Palermo l’annusiamo ma non ci mangiamo, viviamo solo dell’investimento su sé stessi. Fai, e non fare, quello che vuoi, pero’ concentrati meglio nella lettura, perché non hai capito un tubo di quello che abbiamo scritto 😀

    21. @GIGI, alloro lo facciamo un nuovo centro commerciale, ma anche a parte una piccola casetta per cani sciolti. Poi ti invito a scrivere in tema, sono da una famiglia per bene e sono molto rispettato.

    22. scusa gigi, ma a chi dovrei rispondere?
      a pappo al massimo posso offrire un panino e una coca cola 😉
      lasciamo stare và….
      http://www.youtube.com/watch?v=-Tu68JsLHgc

    23. @ M.Z. se ci togli “sciolti” diventa un complimento, senza offesa per i cani.

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