Cantieri culturali alla Zisa

14 commenti a “Cantieri culturali alla Zisa”

1. 

   capo

   5 Agosto 2010 alle 08:25

   grrrrrr
2. 

   isaia panduri

   5 Agosto 2010 alle 09:41

   Bella foto. Dalla quale si capisce esattamente quale siano le condizioni della Cultura, a Palermo.
3. 

   Mz

   5 Agosto 2010 alle 10:03

   Prima vengono il senso civico e l’educazione.
4. 

   Davide Rizzo

   5 Agosto 2010 alle 11:04

   Bella la composizione, con l’albero che fa da cornice. Un poco strana la tonalità (forse l’autrice ha usato un filtro graduato tobacco???).

   Riguardo i cantieri culturali, la parola spiega come da parecchio tempo la cultura a Palermo sia un cantiere a cielo aperto. E la desolazione dei capannoni la dicono lunga sul bisogno di “arte e cultura” dei palermitani (di contro le gioiellerie, le filiali di Giglio o Hérmes brulicano)
5. 

   giorgio

   5 Agosto 2010 alle 11:10

   quando arte e cultura sono schierate politicamente,
   questo e’ quello che tocca ai perdenti.
6. 

   Miss ML

   5 Agosto 2010 alle 13:02

   La foto è molto bella, sebbene mi ricordi vagamente Auschwitz.
7. 

   GIGI

   5 Agosto 2010 alle 13:49

   DESOLATION ROW
8. 

   anna

   5 Agosto 2010 alle 14:23

   devono finire di costruire,i forni crematoi
9. 

   Giuseppe Lo Bocchiaro

   5 Agosto 2010 alle 14:59

   Ecco. Se c’è un simbolo di cosa ha comportato l’avvento delle ultime due amministrazioni a Palermo è proprio questo, la cancellazione del luogo che più di tutti era rappresentativo della rinascita culturale di questa città.
10. 

    Aldo

    5 Agosto 2010 alle 15:28

    è proprio l’aria…che non serve
11. 

    Giuseppe

    5 Agosto 2010 alle 16:15

    La foto esprime come poche cosa riescono la desolazione palermitana.
    Che rabbia….
12. 

    pepè

    5 Agosto 2010 alle 17:09

    Suvvia, un po’ di ottimismo! Avete notato la pulizia della strada?
13. 

    Ciccio

    5 Agosto 2010 alle 22:53

    Wow! Sapreste fornirmi gli orari per visitare questa strepitosa installazione? …………CHE TRISTEZZA.
14. 

    stalker

    5 Agosto 2010 alle 23:45

    chiudo gli occhi
    buio
    e mi sembra di rivederli
    rivedo Thierry Salmon,Harold Pinter, Pina Bausch, Moni Ovadia, Emir Kusturica, Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Collovà con i ragazzi del Malaspina e tanti altri…e Carlo Cecchi al Teatro Garibaldi…e lo Spasimo sottratto alle erbacce che faceva da cassa armonica a splendidi concerti…e Letizia Battaglia battagliera che allora non pensava ad andarsene via…e tanti altri….
    .
    venti anni fa.
    chissà cosa l’avrebbe colpita oggi a Palermo, se fosse ancora viva.
    magari niente, magari sarebbe andata a cercare stimoli ad altre latitudini, dove ancora si crede che l’arte renda liberi…
    http://www.youtube.com/watch?v=4D4S6yh7mK8