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lunedì 23 dic
  • Controllo del territorio 2

    Tipo bruciata

    Quando si ha la certezza che nessuno rimuoverà quella carcassa che si sta riempiendo di sacchetti della spazzatura ad una angolo di corso Vittorio Emanuele, puoi attaccarci pure la tua bicicletta: il pericolo non è tanto quello che i Vigili la portino via, quanto, semmai, che qualcuno vi appicchi un nuovo falò…

    Palermo
  • 18 commenti a “Controllo del territorio 2”

    1. Credo che bisognera’chimare subito gli addetti amia per rimuovere questo scempio in pieno centro, ma possibile che nessuno abbia senso civico?Ma possibile che nessuno si interessi con premurosita’a far rimuovere questa carcassa?

    2. ieri a più ore del giorno ho visto gruppi di turisti immortalare tale meraviglia.
      ma a Palermo si sa siamo cultori dell’estetica del trash.

    3. Se passano 11 anni diventa auto d’epoca e poi si potrà trattare come un monumento!

    4. confermo che è il “monumento” più fotografato dai turisti in visita a Palermo nel 2010…dalle loro parti, qualsiasi sia la loro provenienza, di queste cose non se ne devono vedere molte.

    5. Tempo fa proposi a un po’ di amici l’idea, mutuata dal calendario ufficiale dell’UNESCO, dell’istituzione, a Palermo, della GIORNATA PER LA REPRESSIONE DEI REATI MINORI (quelli che non comportano arresto o carcere): vi immaginate, a Palermo, un giorno l’anno (uno e uno solo, come si dice in matematica) in cui vigili urbani, polizia, carabinieri, guarda di finanza sanzionino tutti (tutti, stavolta proprio tutti) quelli che suonano il clacson (vietato in città), espongano insegne abusive, costruiscano una veranda, non rilasciano scontrino o ricevuta (compresi medici, avvocati ecc. non solo il meccanico o l’idraulico), timbrino il cartellino in ufficio e poi abbandonino i locali, non indossino il casco, firmino assegni posdatati, ecc.
      Riempiremmo decine e decine di pagine dei principali quotidiani nazionali.
      Ecco, un giorno, caro Didonna, un giorno l’anno di controllo del territorio. Sarebbe la più grande conquista per la Sicilia del XXI secolo
      (Per i reati maggiori ho piena fiducia in chi già se ne occupa, dalla magistratura alle diverse forze di polizia)

    6. Mi spiace, ma non avete capito di fronte a cosa vi trovate. Si tratta di un elemento di arredo urbano ecologico polifunzionale, fornito in comodato d’uso dal proprietario al Comune. Il Comune, orgogliosamente, lo espone ai turisti nel salotto della città e questi, in estasi, tentano futilmente di carpirne i segreti tecnologici. Ecco le principali caratteristiche. Si tratta innanzitutto di un’icona dello spirito ecologista. In qualunque altro luogo la carcassa finirebbe inutilizzata in una discarica, deturpando l’ambiente e perdendo valore. Qui invece si ricicla, sfruttando anche l potenzialità nascoste dell’oggetto, salvaguardando l’ambiente e permettendo al Comune di risparmiare su una serie di costosissimi dispositivi. Il cittadino lo ha subito intuito e ha iniziato a sfruttarne le innumerevoli funzioni. La carcassa rimpiazza infatti i cassonetti della spazzatura e ne contiene anche molta di più! Senza di essa i sacchi sarebbero abbandonati insieme a quelli che il servizio pubblico non raccoglie. La carcassa, invece, contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti solidi da smaltire e dunque i costi per la pubblica amministrazione. Infatti, periodicamente qualunque cittadino spinto da innato senso civico, può trasformarla in inceneritore. Basta un cerino e gli pneumatici possono bruciare rifiuti a costo zero per giorni e giorni. I fumi prodotti hanno il benefico effetto di ridurre il numero di fastidiosi insetti, riducendo incidentalmente l’uso di pesticidi e i relativi costi per le famiglie. La carcassa è anche complementare ai dispositivi di sicurezza passiva; il cittadino sfruttandone gli innumerevoli punti di connessione può ancorarvi il proprio mezzo di trasporto a due o più ruote per prevenirne il prelevamento da parte di malintenzionati. La carcassa è anche un dispositivo solidale con i più indigenti; sotto le sue lamiere i senzatetto possono trovare riparo e durante l’inverno, il calore prodotto dall’utilizzo come inceneritore viene trattenuto e rilasciato dal metallo per giorni e giorni fornendo un ambiente confortevole e con temperatura mite. La carcassa protegge anche il suolo pubblico su cui staziona, limitandone l’usura e dunque i costi di mantenimento per le finanze pubbliche. Sorvolo sull’autoevidente importanza come attrazione turistica, fotografata ogni giorno da numerosissimi visitatori, nonchè la sua utilità come punto di riferimento per turisti che hanno difficoltà ad orientarsi, tra tante vie tutte uguali e con nomi incomprensibili. Chiaro ora perchè non sarà mai rimossa?

    7. Ale sei simpaticissimo.Comunque per quei pochi turisti che vogliono ammirare questi”scempi” io aggiungerei..lavoro nei pressi del porto e so con certezza che adesso molti turisti delle navi da crocera si rifiutano di scendere qui. (troppa disorganizzazione e sporcizia) ed hanno pienamente ragione!

    8. Ma qual’è la novità scusate?

    9. A noi palermitani, possono togliere tutto ma non la nostra creatività ed il nostro ingegno nello sfruttare, ogni situazione che ci si configuri davanti, questo è un esempio lampante!
      Anche perchè ormai certe scene, fanno parte del territorio, è già passato un anno ed anche più da quando la munnizza ci ha fatto nostri: cominciamo ad utilizzarla, potrebbe essere una forma di riciclo!

    10. c’e’ un MISTERO da esplorare a Palermo,
      e riguarda la velocita’ in cui crescono in numero ed in volume certe discariche nelle periferie urbane.
      Qui OGNI RESIDENTE dovrebbe farsi carico del
      CONTROLLO.
      .
      Una volta si trovava una sedia,una poltrona,un vecchio salotto,depositati accanto al cassonetto.
      Il loro era uno stato ancora passabile.
      Oggi si vedono questi oggetti come fossero stati fatti a pezzi(il che richiederebbe un certo dispendio di energie),o,
      ipotesi piu’plausibile,
      come se questi oggetti avessero subito
      VARI TRASLOCHI DA UNA DISCARICA ALL’ALTRA.
      .
      Altra notazione:
      che interesse puo’ avere uno che si vuole disfare di un certo carico,a disseminarlo in uno spazio di 30 o anche quaranta metri?
      Cosi’ ho potuto osservare sul marciapiede del
      parcheggio comunale alle spalle del Palace di Mondello.
      .
      Ed ancora:
      una volta che questo succede,che interesse puo’ avere l’azienda comunale Amia
      a lasciare bene in vista
      questo spettacolo su un anello di percorrenza delle navette?
      .
      Altro mistero.
      .
      La raccolta differenziata viene organizzata dal Comune,o dalla Regione?
      .
      Come si spiega il fatto di lasciare stracolmi per mesi i cassonetti della carta e della plastica
      senza che nessuno interviene?
      Conviene riciclare la carta e la plastica,oppure i costi superano i ricavi,qui a Palermo?
      .
      Su queste riflessioni c’e’ qualcuno che sa dare una risposta?
      .
      Entrano in gioco energie oscure,energie invisibili?

    11. Architetto
      mettici x favore anche il controllo dell’apertura del numero di sportelli negli Uffici Postali e la loro efficienza.
      A fine luglio sono andato a pagare la Tarsu 2009
      e dopo avere insistito un paio di giorni,ho desistito.
      L’aspetto peggiore e’ che non solo aprono 2 sportelli su 4,(come in inverno),ma ripetutamente cadono i collegamenti,non funziona il Bancomat,
      e ti fanno fare la fila senza dirti niente circa il bancomat fuori Servizio.

    12. la TARSU si puo’ pagare tranquillamente online sul proprio conto corrente con il codice RAV, almeno per noi smanettoni di internet, quindi giorgio non ti dannare piu’ di tanto con gli uffici postali

    13. guarda che negli uffici postali si vanno a pagare tanti bollettini,e non tutti hanno il codice Rav.
      Resta il servizio a dir poco osceno degli uffici postali di Palermo,dove la gente e’ costretta ad estenuanti code che arrivano sulla strada,e questo
      nonostante la disoccupazione in crescita…

    14. palermo città a perdere, discarica naturale, frutto dell’ignoranza dei suoi abitanti (me compreso)
      tutti si lemantano, tutti votano nella stessa maniera da sempre
      da salvo lima a cammarata, vengono scelti sempre i peggiori

    15. fare emergere le anomalie,non vuol dire lamentarsi.
      .
      Altrimenti ammettiamo di avere consegnato la citta’ irrimediabilmente agli incapaci ed ai delinquenti.
      Questa citta’ ormai da anni e’ una citta’ lugubre,
      abbandonata alle ortiche,
      basta solo osservare cosa c’e’ sotto i marciapiedi.
      C’e’ un sacco di gente che non fa il proprio dovere,che poi e’ il lavoro per cui viene pagata.
      .
      L’aspetto peggiore e’ che si e’ tolta ai giovani la fiducia e la speranza nel futuro.

    16. Palermo senza i palermitani(quelli scaltri e vastasi) sarebbe vivibile.
      Ma poi cosa importa alla fine se hai “u posticeddu di travagghiu ” e te ne vai a tifare rosanero….
      Che poi si anneghi nell’immondizia o che ci si faccia sbranare dai cani randagi va sempre tutto bene..c’è il sole e c’è il mare in fondo…

    17. il territorio e’ anche quello che vi succede.
      E vorrei tornare ai disservizi degli Uffici Postali.
      .
      Nella zona di Mondello e Partanna Mondello,e’ da ritenersi fortunati se si riesce a fare l’operazione per la quale ci si e’ recati,in questi benedetti uffici.A Partanna Mondello su 6 sportelli ne funzionano 2,la gente sta in coda fuori perche’ dentro non c’e’ lo spazio necessario,
      le operazioni vanno a rilento,il personale appare
      stanco e demotivato,c’e’ tanto nervosismo e
      tutti sembrano impotenti a gestire questo servizio.Problemi tecnici (?) sono l’arma di difesa degli addetti allo sportello.
      E’ facile perdere il controllo.E’ anche facile perdere le Utenze,infatti molti rinunciano con rassegnazione.Inutile protestare,le risposte ormai sono sempre le stesse e ben collaudate.
      .
      Pero’ forse qualcosa si potrebbe fare.
      Cominciando col rimuovere i responsabili di sala di questi uffici che non funzionano.Inoltre si potrebbe ruotare gli addetti agli sportelli trasferendoli in altri rioni,perche’ anche in questo settore possono nascere certe clientele da servire in modo particolare,come spesso vediamo accadere sotto i nostri occhi.
      Inoltre togliere agli Uffici Postali determinati servizi che appesantiscono gli sportelli ,tipo il pagamento di pensioni,e creare
      “altri circuiti”.
      Chiudere gli Uffici dove il livello di Servizio e’
      troppo scadente.
      Prepensionare il personale anziano e demotivato.
      Creare una situazione concorrenziale dei medesimi servizi,cioe’ almeno un circuito di tipo 2.
      .
      Intanto chi ha la sventura di doversi recare in un Ufficio Postale palermitano,
      e’ avvisato,e si deve armare di tanta pazienza.

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