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  • Una tassa per essere “ammessi” all’esame di Laurea!

    Trovo assurdo che per essere “ammessi” all’esame di Laurea si debba pagare una tassa.

    Una tassa è una somma di denaro che si versa ad un ente pubblico (Stato, Regione, Comune…), per ottenere da esso un certo servizio. Esempio: pago la tassa sui rifiuti al Comune come corrispettivo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Avrò anche sbagliato esempio, d’accordo. Ma tornando all’Università, mi pare inconcepibile che uno studente debba pagare 150 euro per potersi sedere all’esame di laurea.

    Ma cos’è? Una discoteca? Uno studente che paga annualmente le tasse universitarie ha il pieno diritto ad essere “ammesso” all’esame finale di laurea (cioè, in fondo, alla discussione della sua tesi). Io rispetto la legge e pagherò i 150 euro, ma avrei preferito che l’Università, il Ministero, o chi per loro, mi avessero sottoposto ad un esame di “ammissione” o ad un test, come si dice. Non v’è dubbio che senza le tasse sarebbe un disastro: non avremmo personale, luce, telefoni, fogli, penne, etc… Ma pagare – anche solo 1 euro – per essere “ammessi” ad un esame universitario pubblico è, se non altro, sgradevole.

    Per la cronaca, il totale supererà i 200 euro. Nel conto ci sono anche 20 euro per la pergamena. Venti euro per la pergamena. E pensare che al termine del meno prestigioso “corso di taglio e cucito” il “diplomino” te lo regalano. Nulla a che fare con la famigerata pergamena universitaria. Quella gli studenti se la comprano da sé. A soli venti euro.

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  • 12 commenti a “Una tassa per essere “ammessi” all’esame di Laurea!”

    1. Concordo con te che sia assurdo. E ti dico che non è neanche l’unica assurdità di questo genere. Tu lo sai che per aprire la partita IVA si paga una tassa? In pratica si paga una tassa per potere pagare le tasse!

    2. io sono laureato da oltre un anno e la pergamena non l’ho ancora ricevuta…..
      l’università di palermo è questa…..

    3. Francamente non vedo dove sia lo scandalo, o meglio, lo scandalo nasce dal non avere ben internalizzato i reali costi della tua educazione universitaria…

      Supponiamo tu sia un laureando della triennale (ti auguro invece che tu sia laureando alla specialistica :)) – la retta media a Palermo dovrebbe essere intorno agli 800 euro per anno (correggetemi se sbaglio…); il che significa che per una laurea di 3 anni, uno studente paga 2400 euro (se poi vuoi andare F.C., fatti tuoi…); aggiungici 200 euro di tasse di laurea e fanno 2600. Pensi forse che allo Stato, cioe’ a noi contribuenti, la tua educazione universitaria non costi nulla? In media, uno studente universitario costa circa 6000 euro l’anno, con facolta’ piu care (medicina, chimica…) e meno care (lettere, economia); ovviamente la differenza sta nella dotazione di materiali e strutture ad-hoc. Prendiamo il dato medio: 6000 euro/anno (R. Perotti, “L’universita’ truccata”). Significa che in realta’, tu ci metti 2600 euro per 3 anni, e lo Stato paga i restanti 18.000 euro… a fronte dell’esborso totale da parte della collettivita’, credi che 70 euro l’anno (il costo della laurea deve essere computato di competenza a tutti gli anni di corso) in piu’ siano questa grande cifra?

      Mi rendo conto che potrai obiettare: i libri, il cibo, l’affitto, ma quelle sono spese accessorie che si pagano sempre tutti, persino gli studenti che vanno ad Harvard, ergo concentriamoci solo sulle tasse universitarie..

      Non voglio prendere le difese di UniPa, di cui conosco le lungaggini burocratiche (un semestre per ottenere il libretto universitario!) ma:
      1) tutte le universita’ italiane, anche le private (Bocconi chiede 300 euro), chiedono il pagamento di una tassa una tantum per la laurea
      2) in base al ragionamento che ti ho esposto su, una volta che hai veramente compreso quanto “economica” sia la tua educazione universitaria, sei ancora convinto di volerti lamentare?

      Ultima considerazione: se invece di 800 euro l’anno UniPa ti chiedesse 4000 euro, sei cosi’ sicuro che saresti ancora a Palermo a lamentarti delle tasse di laurea (o delle aule schifose, o del fatto che segui in un cinema…)? E’ probabile che avresti gia’ fatto i bagagli e ti saresti spostato da un’altra parte, ove ritieni che i tuoi soldi (tanti!) sono utilizzati meglio rispetto ad un’universita’ che e’ in fondo a tutte le classifiche nazionali. Che ne pensi?

    4. E cosa dire del balzello richiesto ai ragazzi per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso e non?
      Anche quest’anno UNIPA ha guadagnato oltre un milione e mezzo di euro senza aver fornito alcun servizio.
      E la cosa meravigliosa è che questi presunti costi di appuramento dei debiti non vengono inglobati nella tassa d’iscrizione come sarebbe magari logico. Nooo, li fanno pagare ogni volta che il ragazzo fa un test di accesso. Perché così si guadagna molto di più, è ovvio.
      E magari negli anni passati si poteva giustificare la cosa adducendo i costi di affitto di strutture (i padiglioni della fiera). Ma poiché invece adesso la quasi totalità dei test viene svolta all’interno di strutture universitarie, è tutto grasso che cola.

    5. per Luciano Lavecchia

      Apprezzo il tuo ragionamento, motivato e documentato. Tengo a precisare che non ho qui voluto criticare l’importo delle tasse universitarie. L’unico “fastidio” deriva dalla dicitura “tassa di ammissione all’ esame di laurea”. Se si fosse chiamata “diritti di segreteria” o “spese istruzione pratica”…, forse non ci avrei pensato su più di tanto. Torno a dire che mi pare sgradevole che uno studente debba pagare per essere “ammesso” all’esame finale. Gli spetterà pure di diritto?

      Tutto qui. Per il resto, cerco di selezionare con rigore ciò di cui lamentarmi…

      Grazie del commento.

    6. fanno quello che vogliono perche’ sanno che gli studenti universitari di oggi sono cresciuti a pane e grande fratello e pane e amici, una volta era diverso…..

      http://www.youtube.com/watch?v=ZTn_fwb4ZGQ&p=77E1E12A339C53CB&playnext=1&index=13

    7. speriamo non inseriscano quella per ogni singolo esame, con ricevuta da presentare prima di sedersi a discutere amabilmente con il prof di turno.

    8. tu ovviamente parli da fuori corso immagino

    9. Ma forse avete dimenicato che, anche per essere ammessi agli esami di maturità, bisogna pagare una tassa

    10. e che per molti documenti, pratiche ect bisogna pagare versamenti, tasse, marche da bollo etc…mi sembra senza senso questo post.

    11. desidero sapere se avendo una invalidita superiore al 66% sono esonerato dal pagare la tassa per esami finali( Tesi)
      Grazie

    12. In università da me la Tassa di Laurea è di 400 euro .

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