Voglio scendere per favore
Una recente inchiesta di Altroconsumo, il mensile dell’omonima associazione a difesa dei diritti dei consumatori, ha riportato i dati di un sondaggio condotto fra cinquemila cittadini in dodici città italiane, fra cui Palermo. Neanche a dirlo, i dati sono piuttosto desolanti. In sintesi, il trasporto pubblico a Palermo è fra i meno sicuri (dopo Napoli) e più sporchi. Gli autobus sono pochi e poco frequenti. I tempi di percorrenza, determinati anche dall’inciviltà dei palermitani che occupano le corsie preferenziali (e dal Comando di Polizia Municipale che dovrebbe favorire il passaggio dei bus). Al danno la beffa: è anche il sistema di trasporti pubblici locali (TPL) più caro d’Italia (1,3 euro per corsa singola contro una media di 1 euro, e 48 euro di abbonamento mensile contro una media di 30).
Unica nota positiva: il 39% degli intervistati risponde affermativamente alla domanda se vi sono controlli dei biglietti, posizionando la nostra città come terza dopo Napoli (47%) e Cagliari (45%). L’84% dei nostri concittadini ritiene gli autobus dell’Amat sporchi e puzzolenti (il peggiore risultato nazionale) mentre sul versante dei ritardi, Catania ci batte (e ci auguriamo solo in questo :)). Palermo risulta l’ultima città per soddisfazione dei cittadini, con un punteggio di 30 (su 100), 29 punti distante dalla prima, Cagliari (economica, pulita ed efficiente…ed è anche al Sud!).
Naturalmente questi numeri non fanno che confermare quello che a livello epidermico qualsiasi palermitano prova nell’usufruire dei potenti mezzi dell’Amat, azienda in serie difficoltà; la sua pianta organica è di 1914 dipendenti, con circa 500 autobus (di cui però solo la metà in circolazione ogni giorno). Le casse sono vuote (lo stipendio di agosto non è stato ancora accreditato/in forte ritardo). Vi sono seri problemi di assenteismo, come dimostrato dal caso degli undici dipendenti che presentavano continui certificati di malattia, salvo guarire improvvisamente una volta prospettato il licenziamento. D’altra parte quelli che lavorano invece sono sottoposti al rischio di aggressione e subiscono le ire di cittadini sempre più scandalizzati. La storia del trasporto pubblico a Palermo, che pure soffre endemicamente della piaga del traffico, è una storia di sprechi e di scarsa lungimiranza: prima c’era il tram, poi viene smontato per privilegiare il trasporto su gomma (così volevano gli Agnelli ai tempi…), poi, nel 2008, si ritorna al tram. E nel frattempo, mille e più progetti su metropolitana, pesante e leggera, tram, tangenziali, Space Shuttle e chi più ne ha, più ne metta…salvo che poi non se ne fa mai nulla di concreto.
Storia di sprechi continui, come dimostra il deposito di autobus cannibalizzati in viale dell’Olimpo, oggetto di una denuncia del consigliere IDV Ferrandelli; a questo proposito, il fatto è davvero curioso: molto spesso in Sicilia i numeri sono soggetti ad interpretazione, però un autobus non è un oggetto facile da nascondere e quel deposito è sua una strada importante, perciò mi riprometto di controllare questo weekend.
Anche la storia degli autobus elettrici dà l’idea di come il problema dell’Amat sia storia lunga: invece di finanziare un progetto di metropolitana leggera seria, negli anni ’90 la giunta Orlando comprò degli autobus elettrici diventati presto anti-economici per via delle manutenzioni frequenti e del costo delle riparazioni (stimato in un milione di euro – almeno questo à quello che dice il presidente Amat Bellavista in un servizio di Striscia la Notizia però purtroppo non ho trovato il link dunque potrei ricordare male).
Soldi preziosi, che dovrebbero invece essere utilizzati per finanziare una delle più importanti infrastrutture della nostra città, la metropolitana (quella vera però, non i trenini diesel delle Ferrovie del Centro-Nord, pardon, dello Stato); esistono vari progetti al riguardo, uno dei quali prevede una linea che parte da Mondello e arriva fino allo svincolo Oreto della Circonvallazione (altro nodo caldo della mobilità ma…una cosa alla volta!). Nel progetto (vedi immagine allegata) sono previsti anche parcheggi ai capolinea, integrazione con il Passante e con l’Anello Ferroviario, insomma, un progetto con tutti i crismi. Sembra che anche a Roma se ne siano accorti, con il Cipe che ha stanziato 300 milioni, poi li ha ritirati, idem per la Regione (nel frattempo però si finanziano assurdità come la Metropolitana di Parma). Vogliamo scommettere che la sparuta pattuglia dei politici parmensi riusciranno la dove l’esercito di deputati e senatori palermitani non riesce? Eh già, questo governo leghista e razzista…
Se Dio vuole (ossia se si scorgeranno fulmini sul monte Arcore), a breve ci saranno nuove elezioni politiche. Diego Cammarata dovrebbe (in teoria) dimettersi, per rifugiarsi a Roma con il degno Vincenzo Galioto (certo che se per diventare senatore bisogna mandare in fallimento un comune…) e sarà necessario un nuovo sindaco di Palermo; personalmente ritengo che un clone di Cammarata non apporterebbe grande cambiamento alla situazione di totale anarchia della città, perciò meglio una sedia vuota (risparmiamo lo stipendio) ma tant’è…
È necessario allora iniziare a parlare ed evidenziare i bisogni della nostra città, al fine di stimolare le riflessioni dei candidati e, possibilmente i loro programmi. Palermo ha bisogno di persone competenti, professionisti con idee chiare e condivise; cerchiamo di costringere (Yes, we can!) i nostri candidati ad affrontare i temi caldi; evitiamo che si nascondano dietro la retorica del post-Cammarata; insomma, evitiamo di ritrovarci Cetto La Qualunque per sindaco!
schifo schifo schifo
P.S.
solo 2 dati:
Comune di Palermo: abitanti 656.361 (marzo 2010)
Comune di Parma: abitanti 184.467 (marzo 2010)
ecoo quanto conta palermo e qnt lavorano i nostri deputati e senatori…..
Sui nostri candidati hai in mente qualcuno?????
Riguardo ai candidati vi consiglio, mi permetto,di rivolgervi ai volti nuovi proposti dai movimenti.
L’articolo e’ molto interessante,come tutti quelli che affrontano dati alla mano il tema della viabilita’ e conseguentemente della vivibilita’ della citta’.
Non trovo scandalosa la metropolitana a Parma(citta’ molto piu’ civile,ricca,piccola ,con meno teste da mettere d’accordo etc etc).
Trovo scandaloso l’immobilismo palermitano e il valzer o gioco dell’oca delle soluzioni proposte.
Ho avuto occasione di visitare il sito di mobilita palermo e li’ vi sono ,come sapete,interessanti e positive e propositive prese di posizione.
Basterebbe semplicemente trarre vantaggio dai suggerimenti acuti e li’ studiati da molti cittadini,anche professionisti competenti che intendono col loro sforzo civico e civile semplicemente dare un contributo alla citta’.Palermo ha bisogno un po’ di tutto:bus (anche elettrici),con orari certi e segnalati,chiusura di parte del centro ,tram di superficie,metro,PISTE CICLABILI (MA NON solo su tragitti TURISTICi ! ) cioe’ non mondellane ma DALLE PERIFERIE VERSO IL POLITEAMA(tragitti LAVORATIVI) ,facilitazioni nell’uso dei taxi,..e un po’ di previggenza in merito agli annosi problemi che si verificano sempre negli stessi luoghi a scadenze quasi prefissate(vedi allagamenti,incolonnamenti)con studio e applicazione di percorsi alternati guidati e prestabiliti.
Guadagnare in viabilita’ significa anzitutto migliorare la qualita’ generale della vita (salute psico fisica,spese sociali,risparmio energetico,pulizia, migliore accesso e fruibilita’ e quindi economicita’ dei servizi con minor spreco di ore lavorative per raggiungerli) .Non mi dilungo,anzi ho detto gia’ cose che dovrebbero essere dati acquisiti e scontati.
Saluti
A questi signorotti che occupano, con arroganza, le istituzioni non interessa niente: occupazione, sviluppo, civiltà, ambiente,……………
Sono come i predoni, i pirati pronti ad arraffare tutto quello che c’è d’arraffare. Hanno defraudato la città di Palermo riducendo a macerie le aziende pubbliche cittadine; AMIA, AMAT, Fiera del Mediterraneo, ecc…. Ma la cosa più grave è la compiacenza di chi, pur non ricavandone nulla, continua a strisciare dietro questi loschi figuri. Gente senza alcun pudore che fa a gara tutti i giorni per apparire sui giornali o in tv, invece di vergognarsi e stare nascosto dentro il “Palazzo” che abusivamente occupa.
S V E G L I A T E V I !!!!!!!!!!!
Piste ciclabili! Ripristinare quelle poche che ci sono (e che sono in condizioni disastrose, peggio dello stesso manto stradale) e aggiungerne di nuove, tutta viale Regione e almeno le arterie principali che scendono verso il centro, come via leonardo da vinci, via evangelista di blasi, via dante ecc… Sperando solo che il panormosauro riscopra l’utilizzo di questo meraviglioso mezzo di locomozione e lasci a casa l’auto o lo scooter col marmittone per fare chiù scrusciu…
X LUCIANO LA VECCHIA-
Come saprai, la questione dei bus (elettrici e non) di via dell’Olimpo, era stata trattata per prima da Stefania Petyx tramite questo servizio:
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2009_11_pet9.flv
Era Novembre 2009, e la stessa Sfetania parla di circa 40mezzi presenti.Numero sostanzialmente corretto oltre che non è nemmeno difficile intuire che un centinaio di bus dentro quel parcheggio non potranno MAI entrarci.
Ho letto il tuo link circa la denuncia del partito IDV sul numero dei mezzi giacenti in via dell’Olimpo (fatta ad Agosto 2010…)dove secondo loro risultano esserci un centinaio di bus che giacciono lì da tanti anni…..
Infine ti posto un link sui 20 bus elettrici che si trovano anch’essi nel medesimo deposito di via dell’Olimpo, dove troverai notizie davvero utili sulla ditta e proprio su questi bus ibridi 😉
http://it.wikipedia.org/wiki/Autodromo_Al%C3%A8
A te le considerazione del caso 😀
Stafnia PeCirca gli autobus di via dell’Olimpo
Grazie Antony,
era proprio il video che cercavo! Purtroppo non sono potuto andare a controllare.. certo i casi sono due: o Ferrandelli ha preso una bella cantonata, oppure il numero di autobus fuori servizio e’ aumentato vertiginosamente… si vedra’…
grazie
lucio
Ferrandelli è un politico mentre Stefania Petyx fa informazione e la sa fare bene.
Parma è governata, da politici normali.A palermo siete governati, Ri Megghiu politici( il fango)incapaci.
Secondo me Cetto …sarebbe più bravo!
Anna ti invito a essere rispettosa nei tuoi commenti. Grazie.
Luciano, guarda che Cagliari non ha nulla del Sud, non è Sud, vero à che è alla latitudine di Napoli, ma fammelo ripetere di Sud, inteso purtroppo con un’accezione negativa, non ha nulla.
Non è il paradiso terrestre, ma la sua vivibilità ne fa una città apprezzabilissima.
@Giuanni,
ho visto Cagliari quest’estate e sono perfettamente d’accordo con te: citta’ piccola ma pulita, servizi efficienti (come la ricerca mostra), curata, di mare con un bel rapporto con il mare (anche se c’e’ stata qualche critica per opere sul Poetto, la Mondello cagliaritana, ma non ne so di piu), con una bella universita’ (non come la nostra…); detto questo, la Sardegna, per quanto sia una delle migliori per performance, rimane pur sempre una regione del sud italia anche se non piu’ Obiettivo 1.. credo che la Sardegna abbia molto da insegnare alla Sicilia, soprattutto perche’ il suo incredibile sviluppo e’ avvenuto nell’arco di una decina di anni, non epoche geologiche o secoli…