Stefania Petyx (Striscia la notizia): “Beni confiscati alla mafia”
Ieri sera è andato in onda a Striscia la notizia (Canale 5) un servizio di Stefania Petyx sui beni confiscati a Cosa nostra e assegnati dal Comune di Palermo ad associazioni di dubbia composizione.
AGGIORNAMENTO: don Mario Golesano ha emesso un comunicato di risposta.
«Il 4 ottobre 2010 il programma televisivo “Striscia la Notizia” ha mandato un servizio sulla utilizzazione dei beni confiscati alla mafia e attribuiti ad alcune associazioni che fanno riferimento al sottoscritto.
Nel servizio sono state pronunciate pesanti accuse sul mio lavoro, sulle attività svolte e pertanto ho dato incarico ai miei legali di predisporre tutte le iniziative necessarie per la salvaguardia della mia immagine e delle persone che con me hanno collaborato.
A tale proposito sembra opportuno specificare che il sottoscritto non ha in gestione né personalmente, né attraverso terzi nessun bene confiscato alla mafia.
L’unico bene confiscato alla mafia assegnato in via definitiva all’associazione LIVE EUROPE, all’interno del quale ero presente come socio è il bene di viale Regione Siciliana.
Il bene si trovava in pessime condizione e furono necessari cca 50.000 euro per la sua ristrutturazione. Sino alla mia uscita da tale associazione il bene è stato utilizzato per i fini istituzionali dell’ente.
Tra le altre attività sembra utile ricordare tutte le colonie estive organizzate a favore dei minori di Brancaccio e gestite insieme all’arma dei carabinieri della Provincia Regionale di Palermo.
Non sono al corrente delle attuali condizioni dell’immobile in quanto gestito da soci diversi con i quali l’Associazione aveva già iniziato un rapporto di collaborazione all’inizio del 2008 come si può facilmente dimostrare.
Rispetto ad altri beni: un appartamento completamente vandalizzato e un terreno abbandonato da 20 anni e che nessuno ha mai voluto (o potuto) utilizzare si è espresso di recente una sentenza del TAR.
Tale beni erano stati comunque affidati in via provvisoria.
L’appartamento sito in Largo Giuliana è stato ristrutturato dalla Fondazione don Giuseppe Puglisi con propri fondi e una piccola raccolta ed è stato messo a disposizione dei ragazzi di Brancaccio.
Serenamente aspetto il percorso delle querele che gli avvocati riterranno giusto predisporre, con la consapevolezza di non avere mai avuto niente a che vedere con la mafia.
I miei 36 anni di ministero sacerdotale, a Palermo, nelle parrocchie di Falsomiele, Borgo Ulivia, Montegrappa e Brancaccio ed adesso a Ss. Pietro e Paolo sono espressione di un impegno che non è mai venuto meno.
Sono molto amareggiato per tutto quello che è successo e non ne comprendo i mandanti e le motivazioni di tale cattiverie.
Mi dispiace moltissimo per Roberta (oggi giovane mamma e moglie) che nel nome di non capisco bene quale “guerra santa” è stata sbattuta sui giornali e umiliata.
Roberta aveva partecipato all’avvio dell’associazione condividendone gli scopi e vedendo nella sua partecipazione un modo per dissociarsi da quella cultura impegno che ha sino al 2004 e da quella data non ha più partecipato ad alcuna delle nostre attività.
Ove le mie dichiarazioni possano risultare “lacunose” rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.».
Ho trovato interessante un link giornalistico sull’argomento dello scorso mese di Marzo. Le cose sono due o Striscia la Notizia è un’altro grado di giudizio oppure non si sono informato a dovere:
http://www.studiotivu.it/wp/2010/03/18/ingiuste-accuse-alla-fondazione-don-pino-puglisi-dopo-due-anni-il-tar-gli-rende-giustizia/
ma il link non chiarisce e non fornisce nessuna risposta alle domande che fa la Petix, anzi peggiora la cosa don Golesano era il presidente in cui c’erano soci fondatori (poi rimossi) figli di mafiosi e prestanome, ora ci possiamo dire tutto ma che a Palermo certe cose non si sanno, sopratutto su chi è la gente non ci crede nessuno!
forse questo link è più chiaro:
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Palermo/Sezione%201/2009/200901981/Provvedimenti/201002381_20.XML 🙂
Ho appena inviato un mio comunicato stampa sulla vicenda.
Se volete potrete trovarlo sul mio blog al seguente indirizzo:
http://giuseppepiazzese.wordpress.com/2010/10/04/piazzesepadre-golesano-persona-per-bene/
I fatti della Petyx con l’indignazione di tutta la gente onesta da una parte , mentre dall’altra parte troviamo parole retoriche di pochi utili a ferire e a ledere ancora una volta la dignità della gente onesta.
Ammesso che sia vero, mi sa che sono in tanti a tirare la giacchetta a Don Pino Puglisi, che certaemnte non ha gradito lo scherzetto del filmato in onda il giorno dopo la visita del Papa alla sua Chiesa di Palermo. QUalcuno forse lo dimentica spesso, specie a sinistra, che 3P era innamorato della sua chiesa cittadina con i suoi pregi e difetti. Siamo certi che la Petix non ha avuto alcuna malizia nella scelta del momento della messa in onda del servizio. Attendiamo tutti, naturalemnte, chiarimenti dalla Curia sulla vicenda. Saluti dalla capitale
Mi vien da piangere….
Non perdiamo di vista il punto inseguendo improbabili dietrologie: e’ normale, dove altro sarebbe successo che un bene confiscato con fatica a criminali mafiosi tornasse nella disponibilità di familiari dando l’impressione, in un territorio controllato dalla mafia, che nulla sia cambiato? Questi beni dovrebbero essere usati in primo luogo dai familiari delle forze dell’ordine per simboleggiare la presenza dello Stato, altro che improvvisate associazioni!
Queste cose a Palermo si sanno da tanto tempo…e purtroppo c’è anche di peggio!! loschi personaggi tengono in mano le redini e cammarata gli va’ dietro, che squallore!!! cambierà mai???
invito tutti quanti alla calma… nessuno mette in dubbio la buona fede della Petyx, ma la sentenza del TAR è sicuramente un documento che avrebbe dovuto trattare nel suo servizio. Immagino che se la sia persa, viceversa l’avrebbe dovuta includere e spiegare nel servizio…
Il TAR è un tribunale amministrativo: questo significa che entra nel merito delle questioni relative alla gestione delle società e non la loro appartennenza o meno alla criminalità. Per assurdo il TAR potrebbe dare ragione a Matteo Messina Denaro su una controversia contro il comune per l’assegnazione di fondi!
Nella faccenda tuttavia entrano altri elementi che hanno rilevanza penale, come ad esempio il fatto che sia una casa di cura a pagamento e non una ONLUS (si tratta di truffa).
L’antimafia (ma esiste davvero??) dovrebbe ora accertare la vera identità di queste società.
La cosa che mi turba maggiormente è che nessun giornale, nè di DX nè di SX ha riportato la notizia…manco il GDS!
La reppublica invece si e cmq ha pubblicato la sentenza del TAR che non potrebbe dare mai ragione a Denaro. Non diamo informazioni false…
Ma avete visto di quale bene stiamo parlando?
http://www.youtube.com/watch?v=1CfZRIzMAEs
@KK, articolo a pagina 8 di Repubblica Palermo di Salvo Palazzolo..
@Luciano:
non lo avevo visto, chiedo venia.
@Cox:
il TAR entra in merito a questioni tributarie ed amminsitrative. Se Denaro avesse un contenziso amministrtivo e avesse ragione il TAR glielo darebbe, senza entrare nel merito se è mafioso o meno. Ti invito a cercare tutte quelle sentenze del TAR che hanno in alcuni casi riconsegnato beni a boss mafiosi per errori amminstrativi, salvo poi averli di nuovo confiscati dalla autorità giudiziaria.
Lo stato del bene è irrilevante: ciò che conta per il valore simbolico sul territorio è la disponibilità. La disponibilità è tornata in mano ai mafiosi: questo è il fatto.
Guardiamo alla sostanza delle cose, non alla forma, perchè la forma, anche quanto è ammantata di un atto ammistrativo o anche di una sentenza, può trarre in inganno. La moliplicazione delle giurisdizioni non è sempre garanzia di maggiore giustizia, anzi talvolta si usa la macchina della giustizia per imporre ingiustizia e violenza!
Bravissima come al solito!
Quanto agli altri soliti impresentabili…che dire?
Grazie Stefania,sei la numero 1
Ma “il folklorista”? Gradirei un suo commento. E’ sempre stato così solerte ad intervenire sugli altri argomenti.
Grande Petix!!
….eccomi cccqqquaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
son folklorista di qualitaaaaaa’
Qual’e’ il problema ragazzi ?
gia’ detto altrove che Don mario golesano non si tocca .
Mi onoro di conoscerlo personalmente e badate ..saro’ un bigotto ,papa boys,lavato di cervello ..ma le illazioni su di lui mi fan solo ridere.Io frequentavo i quartieri difficili come volontario negli anni bui di palermo e p Golesano e’ sempre stato un uomo di grande levatura morale,coraggio,carisma e capacita’ di dialogo .Anche perche’ sapete? non e’mostrando solo il cartellone contro le mafie(pur giustissimo) che si porta una cultura dipace e non violenta in certi ambienti.
Pace e bene fratello Matteo
Ho scritto una lettera al presidente del Consiglio comunale di Palermo chiedendo di convocare una seduta con il sindaco di Palermo, Diego Cammarata e l’assessore comunale Francesco Scoma affinché riferiscano sugli esiti dei controlli effettuati sui beni confiscati alla mafia dati in concessione da questa amministrazione comunale.
Già in data 8 marzo 2010 avevo presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti sulle assegnazioni e, a giugno, gli uffici mi rispondevano ricordando che ‘istituzionalmente è già operante, dal luglio del 2005, un gruppo ispettivo che periodicamente effettua un monitoraggio sull’attività svolta dagli assegnatari di immobili confiscati’ e che dal 5 marzo 2010 ‘sono stati avviati da parte del Comando della Polizia municipale i controlli giudiziari e amministrativi”.
Chiedo che il sindaco e l’assessore con delega ai beni confiscati riferiscano in consiglio comunale sui monitoraggi e sui controlli effettuati e questo, a prescindere dal corso che avranno le indagini aperte dall’autorità giudiziaria.
Io leggo la biografia di Piazzese e mi chiedo cosa c’entra con la politica questo trentenne. Non so se ridere o sbattermi la teste sui muri.
I politici devono uscire laureati da apposite università della politica, dopo devono effettuare tre anni di stages nelle più importanti capitali del mondo, un anno per città, pagati da soldi personali, come gli studenti-lavoratori.
Uno scarparo non può fare il chirurgo, e vice versa. Il politico ha responsabilità diverse ma altrettanto importanti di quelle di un chirurgo; nessun chirurgo si può improvvisare e decidere e auto proclamarsi chirurgo un mattino che si sveglia con questo capriccio, come fanno la maggior parte di avventurieri pseudo-politici siciliani, senza capire un tubo di management e amministrazione della vita pubblica. Gente capace, forse, a malapena di gestire un condominio di quattro appartamenti. Gente che impara quattro frasi retoriche a memoria e le recita come disco incantato, e le recita peraltro malissimo.
Di chi stiamo parlando? In mancanza di università della politica (e stages conseguenti) stiamo parlando di aria fritta e ci ritroviamo con trentenni che vengono dalla GDO o dalle polizze assicurative, comunque con la minima esperienza dei trentenni, che si auto proclamano politici come se stessimo giocando a calcetto tra scapoli e ammogliati.
N.B. vista la decadenza diffusa della Sicilia (vi ricordo che a maggio del 2010, pur essendo solo regione, la Sicilia è entrata nel top ten mondiale dei Paesi inaffidabili, tra i quasi falliti, da tenere alla larga, per il credit default swap) tutti questi che si auto definiscono politici siciliani dovrebbero avere il pudore di starsene in silenzio umili e modesti…
P.S. Su Faraone mi sono espresso in passato. I sui doppi incarichi (per forza di cose, tranne caso di ubiquità, uno dei due incarichi lo svolge male e non si sa se al comune è pagato, se aveva un impiego precedente e se il comune versa indennità a EVENTUALE datore di lavoro precedente), le sue “battaglie facili”, i privilegi di casta dei quali gode lui per primo (come si suol dire!), quella sull’indennità post incarico (plusvalenza da fare invidia ai migliori traders del mondo: con 700 euro al mese – sottratti peraltro ai tanti privilegi – c’è chi dice 18000euro, c’è chi dice 22000euro, sono tante le cose da sommare e viene la confusione ad alcuni, ebbene, chissà di quanto moltiplicano, 7? 8? 10?) è da…sballo, per i cittadini.
Oggi non voglio infierire su Faraone.
la testa…
Gigi ti invito a rimanere in tema. Grazie.
Grandissima Petix.Adesso non lasciamola sola.Se la visita del Pontefice ha scatenato questa reazione,inviterei Benedetto XVI tutte le domeniche a Palermo.Usciamo definitivamente dagli equivoci e dai finti antimafia.Incoraggiamo chi la combatte d’avvero.
Rosalio, io penso di essere una persona seria e coerente; non mi sembra di fare un discorso sballato fuori tema. All’origine del problema trattato dal post c’è una gravissima carenza nella gestione politica, affidata a persone inadeguate. Di questo io ho parlato.
Se poi i “cosiddetti” politici locali interagiscono nei blog, per motivi che li riguardano e non voglio giudicare preventivamente (come chi insinua loro ricerca di visibilità) io perlomeno dico cosa ne penso dell’inadeguatezza della (pseudo)politica siciliana.
Gigi temo di non essermi spiegato. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Ti invito, per l’ennesima volta, a non utilizzare i commenti per comunicare con me. Grazie.
Si potrebbe chiedere alla neonata Agenzia Nazionale per i beni confiscati
http://www.benisequestraticonfiscati.it/AgenziaNazionale/beniConfiscati.html
gigi perchè non ti chiedi invece come mai faraone sia il solo a parlare..dove sono tutti gli altri consiglieri sia di ds che di sin…nessuno dice nulla, tutti taciono..almeno faraone ha detto e fatto qualcosa e non mi interessa quanto prende, chi lo paga…a me interessa che almeno uno fra 50 sappia fare il suo lavoro in mezzo ad una massa di bloccati.
l’antimafia dovrebbe essere un valore condiviso fra chi fa politica (e non solo si intende!) a prescindere da appartenenze e ideologie e invece il nulla…e cosa ben piu grave, sono in silenzio anche i palermitani!
gli stessi che ai funerali di falcone e borsellino scendevano in piazza oggi dove sono?oggi non siamo piu capaci di indignarci per nulla, proprio per nulla…questo dovrebbe scandalizzarti..e anche tanto
Ma e’ possibile che ancora oggi ex l’asessore enea dell’epoca e il dirigente del settore patrimonio debbano l’uno, essere papabile per entrare di nuovo in giunta ( quando si fara’) e magari al patrimonio, l’altra debba rimanere al suo posto come se nulla fosse. Ma e’ possibile tutto cio’ e’ inoltre aggiungo il personale che lavora ai beni confiscati non sarebbe logico che visto che le “stranezze” continuano venga fatto ruotare in blocco per la trasparenza. BOOOOOOO!
Si si….che bello vivere in un paese dove fa più la Petix di tutti i politici messi insieme!!!!
E ora mi vogliono far credere che cadono tutti dalle nuvole….
Andate a lavorare e vergognatevi di avere affondato una delle terre più belle del mondo!
ho trovato su Rosalio un riscontro alle parole di padre Golesano:
https://www.rosalio.it/2007/07/23/un-campo-scuola-da-brancaccio/
@Giuseppe
ma perchè dovrebbe fare solo la politica in Italia?
La magistratura che fa? Si muove solo quando fa comodo? Ma ti sei guardato attorno?
Se un politico ruba NON deve essere SOLO un altro politico a fermarlo ma SOPRATTUTTO la magistratura.
@GIGI
La politica è espressione del popolo. In Italia ci sono le stesse leggi sulla politica sia a Palermo che a Bolzano. Eppure Bolzano è migliaia di anni avanti a noi. Il super politico che tu vorresti, una volta tornato a Palermo, semplicemente perderebbe le elezioni, perchè l’elettore medio preferisce lo “scarparo” che gli promette un favore al “super politico” che gli promette lacrime e sangue.
Ti faccio notare come tra il primo e il secondo mandato Cammarata gli unici consiglieri trombati sono stati quelli che avevano una laurea…una coincidenza?
Per carità, giustissimo quando si dice che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figl. Tuttavia, ammesso e non concesso che Roberta Bontade si sia ribellata al sistema mafioso (quali sono i suoi atti manifesti di opposizione alla mafia? Lo chiedo perché non lo so), penso che sia ugualmente importante dare dei segnali forti – alla mafia in primo luogo e ai cittdini in secondo – della presenza dello Stato e del fatto che quest’ultimo operi per opporsi vigorosamente e VERAMENTE a tutto questo schifo! Mi dispiace dirlo caro Don Golesano, ma quando si verificano tutte queste “coincidenze” la credibilità della lotta alla mafia – da parte dello Stato, ma anche della Chiesa – precipita inesorabilmente. Ma ormai siamo tutti abituati alla favoletta che nessuno sa niente, nessuno si rende conto di niente, tutti cadono dalle nuvole e tutti sono dei grandissimi ignenui che si trovano in determinate situazioni – un po’ losche in verità – senza neppure capire come mai. Da anni ormai in Italia (caso Scajola docet) ci propinano sta tiritera, ma in tutta onestà non se ne può più di essere trattati come dei fessacchiotti senza cervello…
Caro Gigi, mi scuso per il parziale fuori tema ma voglio solo precisare che, ai sensi della Legge 24.12.2007 n° 244, io percepisco esclusivamente l’indennità, seppur onerosa, di parlamentare regionale ma non di consigliere comunale.
Paradossalmente, quindi, se al mio posto ci fosse una persona che ricoprisse la sola carica di consigliere comunale, la collettività sarebbe gravata di un indennità aggiuntiva che, con me, invece risparmia.
Ti invito a consultare i siti http://www.davidefaraone.it; http://www.ars.sicilia.it; http://www.comune.palermo.it per verificare i dati sulle mie presenze in consiglio comunale e all’ars, i provvedimenti presentati e complessivamente l’attività da me svolta in ambedue i consessi istituzionali.
Io non ho iniziato a fare politica in un consiglio di amministrazione, percependo gettoni e indennità d’oro ma, al contrario, ho iniziato la mia attività da giovanissimo, in un quartiere della periferia della città, con spirito di sacrificio e passione, senza alcuna remunerazione, affiggendo di notte manifesti e distribuendo di giorno volantini.
Per uno come me quindi il tema dell’indennità è assolutamente secondario.
Ciò non toglie che le indennità dei deputati regionali, soprattutto i benefits di cui essi godono, sono sicuramente spropositati e numerose sono le mie iniziative tese a ridurre sensibilmente i costi della politica (anche su questo troverai notizia sui siti che ho precedentemente citato).
Cari saluti
Davide
@ cittadinodiserieB
Non è una questione di serie A o B.
E’ una questione di “opportunita”. Roberta ha 1000 occasioni per dimostrare di essere lontana e/o contro la mafia e noi siamo qui pronti a crederle. Ma certamente NON gestendo a qualsiasi titolo proprietà appartenute a mafiosi.
@miriam
..cara miriam,da quanto tempo conosci Palermo ?
mi sembra il tuo giudizio poco rispettoso e consapevole della storia di questa citta’.Troppo facile ragionare dietro i toni scandalistici di striscia la notizia.Mettetevelo bene in testa
Padre Golesano non e’ Fini con casa montecarlo ne’ Cammarata,ne’ Cuffaro .Qua si parla di gente che ha lottato a Brancaccio nell’immediato dopo p Puglisi,e prima della cttura dei responsabili , con parole e opere la mafia ,mia cara.Un po’ meno ingenui per favore.E ciascuno di noi chi e’ per decidere sulla vita di una persona come la Roberta ?
Stefania Petyx ancora una volta si dimostra una grande giornalista, coraggiosa e generosa , capace di dare una sferzata ad un sistema anomalo che, negli anni, attraverso un’irregolare gestione dei beni confiscati, di fatto ha vanificato, la portata e l’attuazione della legge Rognoni-La Torre.
Questa legge , fortemente voluta da Pio La Torre, anche lui ucciso dalla mafia, introduce, nell’ordinamento, la confisca del patrimonio mafioso, frutto delle attività illecite dell’ organizzazione criminosa in questione, sia come forma di ristoro della collettività offesa, (imponendone un uso sociale) , sia come strumento indispensabile, nella lotta alla mafia. Solo indebolendone la forza economica, si aggredisce, alle radici, l’apparato mafioso.
Le amministrazioni pubbliche quindi devono gestire questo delicato patrimonio tenendo conto di questi principi, facendo prevalere sempre e comunque l’interesse della collettività a che i beni non rientrino , in nessun modo, diretto o indiretto , nelle mani delle famiglie mafiose.
Diviene elusiva di questi principi,invece, la concessione di beni confiscati a soggetti comunque vicini ai clan mafiosi, la cui posizione, per quanto detto, a mio avviso deve essere necessariamente sacrificata rispetto alla necessità di perseguire gli obiettivi della legge.
Tanto più che non si è in presenza di diritti da tutelare; la concessione dell’uso gratuito di beni confriscati ai mafiosi non è un diritto.
Nella fattsipecie, poi , tante sono le -ulteriori- anomalie da registrare : la mancanza di forme di pubblicità e trasparenza sui beni disponibili, l’assenza di bandi pubblici aperti a tutte le associazioni per consentire di presentare le istanze, l’assenza di criteri di scelta predeterminati e pubblici , tali da controllare l’operato degli assessori al ramo, evitando scelte personali o arbitrarie, l’assegnazione agli stessi soggetti di una pluralità di beni etc. Trovo infine, singolare che la nota-riservata ( e quindi non ostensibile e non conoscibile immediatamente) della Prefettura, contenente i nomi dei soggetti vicini ai clan mafiosi , sia del 16 ottobre 2008, e che già il 17 ottobre 2008 le diverse associazioni abbiamo modificato la loro composizione per “improvvise” dimissioni, proprio dei soggetti segnalati , e la cui presenza metteva le assegnazioni, a rischio di infiltrazioni mafiose.
Immagino che sull’intera vicenda si apriranno delle indagini e l’eventuale fuga di notizie potrà essere uno spunto anche per una rivisitazione delle decisioni del TARS
Intanto con il mio gruppo e con l’On. Borsellino, da oltre un anno, portiamo avanti una battaglia di denuncia, attraverso interrogazioni , mozioni, ordini del giorno (visionabili nel mio sito http://www.nadiaspallitta.it) ; dopo il servizio di Striscia, chiederemo alla Prefettura di “commissariare” la gestione del patrimonio confiscato alla mafia, nelle more che si faccia chiarezza e che venga riorganizzato l’intero settore
Scusatemi ma sono d’accordo con il FOLKLORISTA.
Io adoro la Petix, ma credo che stavolta ci sia qualcosa meritevole di approfondimento…
Conosco padre Golesano, è impossibile che abbia colpe come quelle che gli si additano.
Stavolta, almeno stavolta, provate a concedere il beneficio del dubbio…
credetemi che non è possibile…
andate pure a cercarlo, è una persona estremamente aperta al dialogo e capirete di cosa sto parlando…
🙁
@nadia spallitta
gentilissima,d’accordo sulla sua disamina relativa alle maglie larghe della legislazione sui beni confiscati alla mafia.Se pero’ Ella intende alludere a qualcosa di “combinato “nella vicenda di cui sopra parlando di “improvvise”dimisssioni ,tirando in ballo la possibile complicita’ di persone dal noto e riconosciuto preclaro senso morale ..allora mi consenta di dirLe che sbaglia maniera e metodo.Il Suo personale senso civico e’ certamente alto e qualificato,ma anche quello di tante persone che hanno dato tanto a questa citta’ e alla lotta alla mafia ,ancor prima del Suo comunque pregevole e meritorio impegno.
Evitiamo le facili strumentalizzazioni.
Distinti saluti
Visto che sono stata tirata in causa…
Numero uno
Sono siciliana come tutti voi e ho vissuto a Palermo per cinque anni e so che cos’è Brancaccio (è vero che non ci ho mai vissuto, ma non credo che bisogna per forza viverci per conoscerne la realtà e sapere che non è per niente facile).
Numero due
Non ho niente contro Roberta Bontate: dico solo che la sua presenza in questa storia è sospetta (a meno che non si tratti di una donna che si è ribellata al sistema mafioso nel quale è cresciuta, con atti significativi – ma come ho precisato nel post non lo so, sarete voi a illuminarmi. Solo in questo caso la sua presenza avrebbe un senso simbolico molto forte; nel caso contrario PURTROPPO non fa altro che aggiungere sopspetti. E siccome credo che quando si lotta la mafia è necessaria la massima trasparenza, sarebbe meglio evitare situazioni di questo tipo a monte – ma è un mio personalissimo parere che può, nella maniera più assoluta, non essere condiviso. Forse Zelig ha spiegato il concetto molto meglio di quanto non lo abbia fatto io)
Numero tre
Sicuramente Don Golesano fa di tutto per combattere la mafia e sono sicura che, come dice Daniela C72, sia un’ottima persona. Il mio disappunto viene dai FATTI che sono raccontati dalla Petix. Se voi mi dite che si sta sbagliando su tutta la linea e SOPRATTUTTO MI SPEGATE PERCHE sono pronta a non indignarmi più perché in Italia, che siano preti o politici, nessuno non sa mai niente di niente e di nessuno…
Biona serata a tutti
@miriam
la tua risposta dice gia’ molte cose e rende conto della tua posizione di una persona inesperta e poco competente a dar giudizi sulla citta’ (come gia’ immaginavo).Riguardo a Roberta :e’ cosi’ come dici ,atti significativi compresi,ma non eclatanti come forse vorresti (non certo cilicio e frustate)compresi e non intendo con quale diritto noi possiamo giudicare la storia personale contrapposta a un cognome pesante .Devono forse essere marchiati a vita ?e nei confronti dei figli ? mi pare che cediamo troppo volentieri il passo all’indignazione ,e non solo li’ dove e’ opportuno.
..riguardo ai cosiddetti fatti..saranno gli avvocati di parte a occuparsene,quando si solleva un polverone sul nulla non sta ne’ a te ne’ a me giudicare , ma chi lo fa deve stare ben attento a pesare le parole o suscitare illa zioni e sospetti gratuitamente.Questa e’ diventata la societa’ dei sospetti e delle illazioni gratuite,cui il malcapitato deve suo malgrado rispondere .Feltri PURTROPPO ha fatto scuola.
Siamo alle solite, la chiesa e i suoi ministri si scagliano sempre contro “l’immoralità della società civile” (aborto, contracezione, fecondazione assistita, divorzi, ecc. ecc.) ma poi?? Ma poi confessano ed assolvono mafiosi pluriomicidi riabilitando i parenti degli stessi, sono spesso attori protagonisti nelle annose e ripugnanti vicende di pedofilia, ma ostentano opulenza e onnipotenza tanto da influire pesantemente sulla vita pubblica e politica di questo paese, e dettare, a quei poveri e meschini politici, leggi a loro più favorevoli (scuole private, 8 X 1000,assegnazione di beni sequestrati, ecc. ecc.) Continuamo a farci del male….
Il cuore delle persone lo giudica Dio, ma i comportamenti possono e devono essere giudicati da noi tutti oltre che, ove rilevante, dai magistrati.
@franco peco
siamo alle solite,i soliti commenti anticlericali e antiumani.
Non capisco cosa c’entra tirare in ballo l’universo mondo dei problemi con questa storia che ha una data un luogo e dei personaggi ben precisi.
Poi cosa c’entra l’assoluzione e la confessione e la riabilitazione ?vuoi un paese di dannati ?
Ringrazio Faraone per la cortese risposta.
Non commento i dettagli perché sarei fuori tema, ma da quello che scrivi confermi un concetto che ho espresso in precedenza, cioè che nel sistema politico attuale anche quei pochi politici che potrebbero rappresentare le eccezioni, e forse voglie di reali cambiamenti non hanno margini di manovra, quando hanno la fortuna di non farsi addirittura “assorbire o stritolare” dallo stesso sistema.
Ricambio i saluti.
P.S. …e ti ringrazio di farci risparmiare 😀
Oggi Repubblica ha pubblicato una intervista alla figlia di Bontade. Sinceramente mi ha toccato: la vicenda umana di una donna che a 11 anni ha visto uccisi i propri cari e che è cresciuta con l’unico scopo di redimere se e la sua famiglia (un marito e 3 figli). Poi la vicenda dei soldi donati in beneficienza senza particolari clamori dovrebbe far riflettere sulla persona. Cara Petix secondo me hai FLOPPATO ….. prima di accusare o etichettare le persone accertati (come hanno fatto quelli di Repubblica)
e almeno un pò vergognati.
ci sono due cose che non mi convincono dell’approccio della Petyx. Nei primi due servizi (il terzo non l’ho ancora visto, ergo correggetemi se sbaglio) non ha citato la sentenza del TAR: è un elemento fondamentale per l’intera inchiesta e andrebbe citata e discussa; dopo il primo servizio ho pensato ad una (grave) svista della normalmente brava Stefania; dopo il secondo inizio a pensare male… fa bene la Petyx ha sottolineare che ci sono degli abusi nella gestione dei beni confiscati, ma il quadro andrebbe presentato al completo, e la sentenza era un elemento disponibile su internet (al netto delle “generose” offerte del vice-sceriffo Scoma). Secondo punto: l’intervista di oggi alla Bontate è toccante. Questa ragazza sembra veramente sincera, e visto che gli elementi di “inquinamento” della Live Europe, se ho capito bene, sono lei e Provenzano, andiamo malino, mi sembra.. anche qui, ma non poteva la Petyx cercare questa persona e capire un attimo meglio chi era e cosa faceva? Aggiungo che la Petyx ha svolto dei servizi eccellenti in passato per i cittadini di Palermo, rivelando delle situazioni assolutamente scandalose, però questa volta si è esposta troppo (ai limiti della querela..) e mi sembra, anche senza tutti gli elementi necessari..
…Mi spiace non per la brava giornalista d’attacco….ma per le centinaia di neo moralisti cittadini che a Palermo non sono certo favorevoli alle lapidazioni fisiche ma solo… ai linciaggi morali immediati e ingiustificati.Poi se di mezzo c’e’ un parrino di questi tempi la sals e’ pronta.
Bravi Riob e Luciano
racconto toccante??
ragazzi ma di che parlate, parlano come le vittime della mafia ma si tengono i patrimoni.
e poi se uno vuole starne fuori si va a mettere in società con altri pregiudicati?
non era solo provenzano c’era anche uno di bagheria.
la sentenza del tar parla solo della revoca e parla di un difetto di notifica da parte del comune.
quindi amministrativamente il comune sbaglia e il tar da ragione a loro. ma non è il tar a dover stabile se siano o meno legati alla mafia
scusa ma se una ha rinunciato a tutto e ne sta fuori deve essere per forza mafiosa?
se fossi figlio di chi per la mafia c’è morto mi ribalterei come un babbalucio leggendo l’apologia ai figli dei mafiosi.
anni fa repubblica fece lo stesso con la figlia di riina. oggi la bontate.
questi non hanno mai rinnegato niente e nessuno, vivono con i soldi sporchi delle loro famiglie e noi siamo qui a dire poverini?
vabbe facciamoli santi e amen
@ luigi romagnoli
Ma sai leggere le sentenze.
La sentenza dice:
Il ricorso principale è fondato sotto gli assorbenti profili dell’eccesso di potere per illogicità ed incongruenza della motivazione.
Impara a leggere le sentenze:
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Palermo/Sezione%201/2009/200901981/Provvedimenti/201002381_20.XML
riob ora è la petix che si deve vergognare???? nel suo servizio c’erano documeti e la prefettura dopo le indagini disse NON ASSEGNATE BENI A QUESTE ASSOCIAZIONI . allora anche loro si devono vergognare? siamo a mare, ci meritiamo ciò che abbiamo
Vi ricordo che i messaggi che hanno indirizzo di posta elettronica palesemente falso vengono rimossi secondo la policy dei commenti del blog.
. prevenuti,alla faccia della riabilitazione.Meglio lapidarli allora
@cox
ebbene,impara a leggere
BAsta che vedi la parola potere ti si abagliano gli occhi.
Come i pugili col campanello di casa
cito dalla sentenza
“”Il tentativo di infiltrazione e/o condizionamento mafioso dell’operato della
fondazione ricorrente viene, infatti, desunto dalla Prefettura sulla base di
alcuni rilievi fattuali: 1) il legale rappresentante della fondazione, don Mario
Golesano, figura nella compagine societaria di altro ente assegnatario di un
immobile confiscato alla mafia, l’Associazione “Live Europe”; tra i soci
della Live Europe ci sarebbero alcuni soggetti, quali Bontate Roberta e
Marcianò Stefano, imparentati con soggetti mafiosi e tale Maggiore
Francesco, “indicato in atti relativi a procedimenti penali come soggetto
appartenente alla cosca mafiosa di Bagheria”; 2) nel consiglio di
amministrazione della Fondazione Puglisi siederebbe tale Provenzano
Giuseppe, vice presidente del c.d.a. e socio della “Alimentari Provenzano”
(..) le cui quote sociali sono detenute da società sottoposte a sequestro
preventivo in quanto facenti parte del gruppo Gricoli, riconducibile a
Gricoli Giuseppe, a sua volta sottoposto a custodia cautelare ex art. 416 bis
c.p. ed avente rapporti con il noto boss latitante Matteo Messina Denaro.
I predetti elementi di fatto, anche alla luce delle risultanze dei documenti
versati in atti dalla ricorrente in allegato alla memoria difensiva del
27.1.2010, non appaiono affatto in grado di fondare il ritenuto pericolo di
infiltrazione e/o condizionamento mafiosi in danno della fondazione
ricorrente.””
praticamente secondo il tar avere mafiosi in società , figli di boss, e prestanomi del pericolo pubblico numero uno, NON è un elemento per temere infiltrazioni mafiose. MA DI COSA STIAMO PARLANDO???????????
sbagliato indirizo
scusa cox
l’indirizzo era
@romagnoli
scusi lei e’ un giudice ?
ha studiato ?
il tar è un tribunale AMMINISTRATIVO non penale e non taccava al tar valutare gli elementi forniti dalla prefettura. il tar avrebbe dovuto limitarsi all’iter amministrativo e agli errori commessi dal comune, come la mancata notifica. il resto è pura vergogna e adesso sentiremo il CGA.
..forse dopo i giudici di sinistra vogliamo parlare dei giudici mafiosi ?
@Folklorista
Punto uno
Anzichè offese velate (ma non troppo) mi sarei aspettata delle risposte precise ai punti interrogativi che ho sollevato (quando per esempio ho fatto la domanda sugli atti delle signora Bontate non era per niente provocatorio, ma mi è stato risposto in maniera provocatoria).
Punto due
Non mi sono mai spacciata per una che ha delle competenze (in non si capisce cosa poi), ma ho solo espresso un parere da cittadina quale sono e da persona che, vivendo fuori, sperimenta sulla propria pelle i pregiudizi legati al fatto di essre siciliana e al fatto che da noi non si capisce mai troppo bene che cosa succeda.
Punto tre
Non mi pare che il mio “criticante” voglia cogliere il senso dei miei commenti (e soprattuto il fatto che non li spacci come verità assoluta – contrariamente a quanto fa lui, senza argomentare), quindi credo che non abbia più senso continuare questa conversazione. Sono per lo scambio di idee e non per gli insulti. Ergo, la chiudo qui.
Buona continuazione.
Leggete bene queste frasi di don Mario:
“Sono molto amareggiato per tutto quello che è successo e non ne comprendo i mandanti e le motivazioni di tale cattiverie.
Mi dispiace moltissimo per Roberta (oggi giovane mamma e moglie) che nel nome di non capisco bene quale “guerra santa” è stata sbattuta sui giornali e umiliata.”
Non so, forse si deve restare marchiati a vita? Quella donna è anche lei vittima …. ed inoltre nell’articolo parla chiaramente di una presa di distanza dal mondo di suo padre (dissociazione? di una cosa di cui non ha mai fatto parte?),fatta senza clamori con il procuratore Grasso. Giustizialisti pensatevela come volete.
Ma vedi ,cara Miriam,sui tuoi commenti ,ho gia’ detto,non v’e’ nulla da rispondere,perche’ parleranno gli avvocati di parte.Avvertivo solo l’infondatezza e la gratutita ‘ delle tue affermazioni.Oggi siamo tutti bravi a fare illazioni e inferire ingiustificatamente.La caccia alle streghe e’ aperta.Meglio nonintervenire ,con queste premesse
Penso che prima di sentenziare sarebbe d’obbligo per un giornalista verificare. E anche alcuni utenti fanno delle affermazioni non conoscendo le persone delle quali parlano.
Io dico solamente che:
Ad una persone alla quale ammazzano padre e madre, non penso venga molta moglie di impostare la sua vita su binari che non siano eticamente e giuridicamente corretti.
Nessuno può sapere se realmente, come scritto da alcuni utenti…..questa gente (o meglio questa signora) faccia la bella vita con i soldi lasciati dai padri…..può anche darsi che abbiano un normale lavoro e vivano la loro vita nella normalità, come se quei soldi non ci fossero.
Questa vicenda mi pare molto oscura.
Ricapitoliamo:
1) la Procura indaga su una decina di casi di assegnazione di beni confiscati (fonte: Repubblica Palermo).
2) su uno dei beni PROVVISORIAMENTE assegnati alla Fondazione DP, il TAR si è espresso a gennaio accogliendo il ricorso della Fondazione: ora, io non faccio l’amministrativista ma questa sentenza -come ha ben scritto Luigi Romagnoli alle 13:21- mi pare carente nella motivazione. Ad ogni modo, se ne occuperà il CGA in secondo grado.
3) certo non depone bene il fatto che un bene confiscato PARREBBE adibito a ospizio per anziani a pagamento. I beni confiscati alla mafia devono essere messi a disposizione della collettività o di privati che non hanno scopo di lucro.
4) i fatti indicati da Nadia Spallitta relativi ad una possibile fuga di notizie con dimissioni “a orologeria” sono inquietanti.
Fatte queste premesse, aspettiamo l’evoluzione dei fatti.
Per ora, mi sento di condividere l’intervento di Faraone (che ringrazio, en passant, per le notizie date circa il modo sobrio che ha di vivere la politica, che deve essere “servizio”) e rimango in attesa dell’esito della sua richiesta al consiglio comunale.
Concludo salutando Stefania Petyx e ringraziandola per i suoi servizi giornalistici.
@ Il Leone
Io non capisco una cosa: tu vai nel negozio di Piazza Politeama di Libera (bene confiscato)ti fai una bella spesa e poi te ne vai senza pagare?
Secondo me dovrebbero essere uccisi sin da piccoli….perche’ marchiarli a fuoco sulla fronte non basterebbe visto i miracoli della chirurgia plastica!
@Boris
No, certamente. Però nel disciplinare del progetto di Libera Terra
http://www.liberaterra.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20
leggo che “gli obiettivi sono stimolare la nascita di un circuito di economia legale, libera e giusta nel massimo rispetto del lavoratore e dell’ambiente, restituendo valore alle terre che appartenevano alle mafie e rendendo i frutti accessibili a quanti più cittadini possibile. ”
E tanto mi basta quando devo scegliere dove comprare pasta, olio e conserve.
Tra l’altro, da meridionale, preferisco alimentare un’economia SANA nel Sud piuttosto che fare la spesa a vantaggio di imprenditori del NORD che poi magari considerano i meridionali, nella miglior ipotesi, dei mafiosi senza speranza, e, nella peggiore, degli essere subumani.
Effettivamente la mia espressione “I beni confiscati alla mafia devono essere messi a disposizione della collettività o di privati che non hanno scopo di lucro” poteva prestarsi a equivoci per quanto riguarda la seconda parte.
Riformulo meglio:
“I beni confiscati alla mafia devono essere messi a disposizione della collettività o di privati che, anche perseguendo un legittimo scopo di lucro, danno garanzie di alimentare un’economia sana, nel rispetto del lavoro e dell’ambiente.”
Con ciò non voglio dire che l’ospizio per anziani della fondazione DP si discosti, per il fatto solo di esistere, da questo standard: dico solo che, a occhio, fare un’ospizio per anziani a pagamento (con rette che non mi sembrano molto accessibili all’uomo medio) non penso sia la forma migliore di utilizzo, a beneficio della collettività, di un bene confiscato alla mafia.
Comunque ringrazio Boris per aver sollevato il tema e avermi permesso di rettificare il mio pensiero.
Si però il negozio è un bene confiscato alla mafia. quindi se l’associazione incriminata da stricia (nn ricordo il nome) non deve fare pagare per il servizio, allora neanche nel negozio di Libero si dovrebbe pagare…
ecco qui i dati relativi la gestione del servizio:
L’Associazione LIVE EUROPE ha trasmesso una relazione comunicando che “……..il nostro servizio viene offerto ad un costo enormemente inferiore con il solo scopo di coprire i costi del servizio stesso. …… all’interno della struttura risiedono 14 persone per un totale di € 18.570,00. I costi preventivati sono così suddivisi : gli operatori ad oggi impiegati sono 7 unità per un costo complessivo di € 14.000,00 le spese vive mensili della struttura sono così composte: Luce € 300,00, telefono € 500,00, Gas € 700,00, viveri e detersivi € 3.000,00, condominio € 500,00, consulente del lavoro € 280,00, consulenza amministrativa (contabile) € 200,00, spese di giardinaggio e manutenzione € 300,00”.
facendo due conti, sembrerebbe non esserci lucro.
ecco qui il link:
http://www.livesicilia.it/2010/10/06/la-nota-de-comune/
ROSALIO non ho capito bene il senso dell’intervento di RobLa.
@Giovi
Certo le parole sono importanti!
Vedi…se il seme e’ cattivo lo si scarta.
Ma da quel seme puo’ crescere una bellissima pianta da frutto? Si vede che saranno frutti bacati.
La figlia di un boss puo’ essere un angelo, perche’ non potrebbe?
Non puo’ e basta!
Torniamo pure al vecchio testamento, con il nostro vecchio buon dio degli eserciti, uccidiamo il nemico ed il figlio del nemico, anche quello in grembo merita la stessa sorte.
Le parole sono importanti!
@robla
vero e’ .le parole sono importanti,anzi per meglio dire sono pietre.
Allora Statte zitte mo’ ….
@ robla Sante parole
@Il folklorista
La invito a leggere tra le righe del mio post.
@Francesca a Lei non invito a leggere alcunché
Trovato link con la petizione per sapere se persone vicine all’On Faraone hanno assegnato un bene confiscato.
Firmiamo tutti. scopriamo la verità
http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-per-sapere-se-familiari-dellon-faraone-hanno-assegnato-un-bene-confiscato-alla-mafia/2260
@robla
..scusami Robla
adesso credo di aver capito.
E sono d’accordo con te.
Ma ..il tuo stile vernacolare e paradossale ,aforistico ,mi ha tratto clamorosamente in inganno.
Ciao
Gentile Rosalio ritiene opportuno pubblicare il video dell’immobile confiscato (l’oggetto del delitto)che ha creato tutto il clamore? Ho trovato il link su un blog di Palermo e dalle immagini ho capito che è quel immobile visto che io abitavo di fronte e si vede in lontananza la mia casa. Diciamo che le condizioni erano per davvero pietose e sicuramente nessuno lo avrebbe mai chiesto in utilizzo.
http://www.youtube.com/watch?v=1CfZRIzMAEs
ciao petix,sei bravissima,ma volevo farti una domanda a te e l’italiani qual’e’ la differenza tra pizzo come voi lo chiamate e tasse dello stato,ti prego rispondimi,io abito in belgio,nessuno ha il coraggio di parlare ma io vorrei parlare,e senza censura,chiamami il mio numero e 00320494714643,non ho problemi di parlare dello stato di merda,questi politici che fanno i belli in tv, epoi sono quaquaraqua chiamami ciao bella