Stefania Petyx (Striscia la notizia): “Beni confiscati alla mafia II”
Striscia la notizia (Canale 5) si è collegata con Stefania Petyx da piazza Pretoria per gli aggiornamenti sui beni confiscati a Cosa nostra e assegnati dal Comune di Palermo ad associazioni di dubbia composizione.
Il vicesindaco Francesco Scoma è intervenuto sulla vicenda: «Sul presunto scandalo lanciato da Striscia la notizia nei giorni scorsi e relativo all’affidamento di beni confiscati da parte del Comune di Palermo a soggetti che sarebbero vicini o comunque riconducibili a mafiosi è bene fare chiarezza. Chiarezza che si sarebbe potuta ottenere semplicemente chiedendo di potere visionare le carte e la corrispondenza copiosa intercorsa tra il Comune di Palermo e i vari soggetti istituzionali, dalla Prefettura, alle Forze dell’ordine, che a vario titolo devono esprimersi prima dell’assegnazione stessa. […] Perché deve essere chiaro il concetto che il Comune di Palermo agisce nel pieno rispetto delle leggi ed in ottemperanza alle sentenze dei tribunali, siano essi penali, civili o amministrativi. Dispiace che un tg satirico ma ottimo per i suoi servizi-denuncia, non perda tuttavia occasione per parlare, e solo male, di Palermo e della sua amministrazione. […] Non entro nel merito di quanto fatto in passato, ma questa volta sarebbe bastato poco per scoprire che non c’è nessun mistero dietro a quelle assegnazioni: chiamare i miei uffici, il sottoscritto o venire direttamente per prendere visione degli atti. Viene da pensare che se ciò non è stato fatto è perché lo scoop si sarebbe sgonfiato. Ma Palermo non merita di finire sotto la luce dei riflettori della cronaca per queste ragioni».
AGGIORNAMENTO: ieri don Mario Golesano era atteso in Procura ma non vi si è più recato.
La nota del Comune si trova a questo link:
http://www.livesicilia.it/2010/10/06/la-nota-de-comune/
qui c’è la nota del comune vi invito a leggerla :
http://www.livesicilia.it/2010/10/06/la-nota-de-comune/
Perchè don Golesano non si è presentato spontaneamente in Procura dopo averlo annunciato?
Perchè il Comune è uscito con la sua nota: “tutto a posto, tutto in regola”. A Palermo, sede legale di Cosa Nostra, è quindi normale che un bene confiscato alla più famosa associazione criminale di assassini al mondo venga assegnata a familiari di coloro cui questi beni sono stati confiscati. Basta un timbro, una carta da bollo per poter affermare, contro il più elementare senso di giustizia e di buon senso, che è tutto in regola e che, soprattutto, non ci sono responsabili: invenzioni dei soliti giornalisti …
credo di avere letto su repubblica che l’avvocato da lui nominato sta preparando tutta la documentazione anche per la relativa querela e che domani andava dal Procuratore Messineo.
il comune di palermo si attiene alle leggi, soprattutto quelle balorde.
abbiamo avuto ripetutamente prove che questi nobel della politica (don scoma tra i piu’ accreditati a siffatto riconoscimento che però temiamo debba essere assegnato a furor di popolo a don cammarata)passino il loro tempo a cercare i bug delle normative per fare qualcosa di poco chiaro se non addirittura losco. per poi dire “eeeh .. ma la legge”
perche’ invece non rimediano a queste falle? incapacita’ .. o fradiciume?
ho letto il lunghissimo articolo su livesicilia, praticamente lo scopo iniziale era di asilo per bambini extracomunitari etc etc .. dopo SETTE anni , non era stato fatto un emerito c..o.
questo non bastava per far capire che questi non avevano alcuna intenzione di fare qualcosa di buono?
forse ho trovato qualcosa circa le attività su questo blog
https://www.rosalio.it/2007/07/23/un-campo-scuola-da-brancaccio/
io ho trovato questo
http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=180855
Bisogna che gli inquirenti accertino la verità dei fatti, qualunque essa sia, prima che i media giungano a conclusioni definitive e massacracrino pubblicamente le persone. I servizi di striscia erano infatti mirati a sparare solo su don Mario Golesano.
La CONSEGUENZA pratica è che questo sacerdote, i fedeli cattolici e tutte le persone che con lui hanno lavorato (per i DISABILI, i MALATI, i POVERI, i DISADATTATI, gli EXTRACOMUNITARI…) vengono già bollati come collusi coi mafiosi e/o apertamente attaccati dalla gente comune non informata sui fatti…
Auspico che si faccia chiarezza al più presto!!! e che infuturo si puntino gli occhi allo stesso modo su tutte le associazioni e le cooperative del sociale!
Oggi Repubblica ha pubblicato una intervista alla figlia di Bontade. Sinceramente mi ha toccato: la vicenda umana di una donna che a 11 anni ha visto uccisi i propri cari e che è cresciuta con l’unico scopo di redimere se e la sua famiglia (un marito e 3 figli). Poi la vicenda dei soldi donati in beneficienza senza particolari clamori dovrebbe far riflettere sulla persona. Cara Petix secondo me hai FLOPPATO ….. prima di accusare o etichettare le persone accertati (come hanno fatto quelli di Repubblica)
.FLOP FLOP FLOP FLOP..,,FELTR
ora vedo su altre testate che è uscita la notizia che la sorella di Roberta è stata assunta da una società di servizi regionale durante Cuffaro. Sarà questo un nuovo scoop (magari questa è un’informazione vera) per salvarsi la faccia?
La verità su questa torbida vicenda sarà accertata dalle autorità competenti,almeno così spero. Intanto ringrazio Stefania Petyx per aver fatto il suo dovere di giornalista,cosa che,in un paese dove l’informazione è fatta da zerbini del potente di turno che tramortiscono le coscienze a suon di tette e f..a, le fa onore umanamente e professionalmente,prendessero esempio i sedicenti giornalisti di come si lavora. Riguardo alla vicenda coraggiosamente raccontata da Stefania mi fa specie più che le critiche incolte e sterili lanciate anche in questa sede da personaggi almeno dubbi, il sostanziale silenzio assordante proveniente dalle parti chiamate in causa,il comune redige una nota che sostanzialmente si arrampica sugli specchi,il prete si tira fuori,e a parte Davide Faraone , Nadia Spallitta e l’On.Lo presti tutti i politici tacciono dietro il “pietrone”. Per non parlare della stampa,appunto, che non si distrae dalle notizie di cortile,sport,meteo etc…
Grazie Stefania e buon lavoro
@giovanni
a flop flop corrisponde un tuo slurp slurp slurp
Quali sarebbero le critiche “incolte”? meglio il tuo giutizialismo allora? oil romantico risveglio degli dei dal torpore delle aule politiche ?(Spallitta e Faraone’?)Che posizione assumono lor signori riguardo agli ex PIP ?e agli LSU regionali ?e agli altri lavoratori assunti senza concorso (migliaia)?Lasciate parlare gli avvocati.
Folklorista lei è scialbo,gretto e ignavo,nonché volgare ed offensivo,oltretutto fuori luogo ed insensato. Gente come lei purtroppo non emigra mai e fanno di questa terra un covo di quaquaraqua,vada a lavorare
e poi di che giustizialismo parla? ma lei sa leggere i post o da aria alla gola tanto per emettere suoni?
“Perché deve essere chiaro il concetto che il Comune di Palermo agisce nel pieno rispetto delle leggi ed in ottemperanza alle sentenze dei tribunali, siano essi penali, civili o amministrativi.”
bubuahahahahahahhaahahhauahuahauhauhauauhauauahuh!
Questa me la vendo!
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.
Trovato link con la petizione per sapere se persone vicine all’On Faraone hanno assegnato un bene confiscato.
Firmiamo tutti. scopriamo la verità
http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-per-sapere-se-familiari-dellon-faraone-hanno-assegnato-un-bene-confiscato-alla-mafia/2260
@giovanni
GEntmo .rivolga pure a se stesso le critiche.§
lei non si accorge forse che il suo primo commento e’ una continua intollerabile illazione(velata di perbenismo) di stampo giustizialista.(…incolti e dubbi personaggi in questa sede…silenzi assordanti……prete si tira fuori..)La prego di rileggere il suo intervento facendo una opportuna analisi concettuale .Da cio’ il mio sdegnato intervento.Le comunico che Non e’ mio costume aggredire cosi’ ,se non a risposta di una aggrssione verbale
Guardi alle cose concrete.Ascolti gli avvocati di parte durante le indagini e al processo s e mai vi sara’.Non affidi ai giornalisti compiti di pulizia sociale che non competono loro in maniera eltettiva bensi’ sussidiaria.
Ps :andro’ a lavoro piu’ tardi,seguo il suo alacre consiglio.Buona giornata.Grazie
..@giovannio
dimenticavo.non ha risposto in merito agli LSU,PIP e altri precari assunti:quale’ la posizione di Faraone eSpallitta?
grande stefania, continua cosi’!!! ma la cosa che fa scalpore e’ che i giornali nn danno notizia di questo fatto cosi’ vergognoso..siamo stufi noi veri palermitani di andare al nor e sentirsi dire mafiosi!!!! il comune la politica palermitana continua ad essere scandalosa e questo sie’ sempre saputu!!! spero nella giustizzia e nella magistratura che diano fine a questa vergogna mafiosa che regna nella politica siciliana…..
Salve a tutti ho dopo avere letto i vostri commenti anche controvoglia mi sento in obbligo di posare un post. Innanzitutto devo dire che sono un Palermitano che vive al nord, manco dalla nostra amata città da qualche anno, ma noto con molto dispiacere che ancora non i tutti i miei amati concittadini c’è la vera determinazione di iniziare a combattere questa piaga centenaria chiamata mafia, dopo un fatto del genere portato alla luce con molta difficoltà da qualche giornalista che ancora trova il coraggio di ribbellarsi. Personalmente trovo che sia uno schifo usare il nome di P.P.P per riassegnare i beni confiscati, e trovo che la condanna per chi fà queste azioni deve essere senza se e senza mà, e mi auguro vivamente che la chiesa agisca più velocemente della giustizia Italiana nel rimuovere un parroco cosi chiaccherato,invito a riflettere tutti i miei concittadini perchè dal mio punto di vista chi insinua dei dubbi lo fà in malafede.
..la lotta alla mafia e’ un conto,e a Palermo e’ abbondantemente cominciata da tempo.Oserei dire che siamo anche a buon punto.MA non e’ che per fare lotta alla mafia dobbiamo tornare a fare la caccia agli untori senza possibilita’ di appello e dietro voci scandalistiche di interessati giornalisti.Egregio Toro e Dario,la lotta dei giornalisti in Sicilia contro la mafia c’e’ sempre stata e ha avuto coraggiosi rappresentanti che hanno subito minacce,ritorsioni,intimidazioni ,e addirittura sono stati uccisi (V Beppe Alfano,M Rostagno,Fava).Non ci stiamo svegliando adesso e non ammetto che si faccia del clamore mediatico su delle opere meritorie solo sulla base di illazioni e collegamenti arbitrari e ingiusti di cognomi a cognomi.Al solito dico:gli errori ci saranno ma non si faccia di tutta l’erba un fascio.La Stefania PEtix,simpatica,non puo’ certo paragonarsi agli esempi che ho appena citato.Spero Voi giovani li ricordiate .E teniate sempre ben presente che le Iene e Striscia la notizia non rappresentano che uno spillo rispetto alla potenza rivoluzionaria e risanante di una informazione intelligente e critica che in Sicilia ha avuto anche una sua culla (vedi il glorioso giornale L’ORA)
@toro
sei l’esempio vivente del cacciatore di untori:ma come ti permetti di dire di rimuovere un parroco se non sai nemmeno di chi e cosa si sta parlando ?hai notizie di reato ? o semplici illazioni ? ein ogni caso chi rappresenti tu :la coscienza critica sociale chiara o lo spirito cieco di violenza e rivalsa verso il primo che capita tipico di una societa’ di appestati?o di un clima del Terrore post rivoluzionario?
caro Folklorista ho letto i tuoi commenti e ci tengo a dirti grazie per le palate di .. che mi hai tirato sopra.
su una cosa ti ragione, non sono sicuramente all’altezza di fava, alfano, rostagno, de mauro e francese, questo è poco ma sicuro.
Io ho solo fatto il mio lavoro documentandolo.
il tempo chiarirà tutto.
Cara Stefania,
sicuramente fai un buon lavoro ma questa volta tutto è tranne un buon lavoro!
Parli di palate di m…. che ti arrivano da un nick?
Quelle verso Roberta non lo sono?
Ps. Fava, Alfano, Rostagno, De Mauro e Francese non sono dei nicknames….sono cognomi di Siciliani con la S maiuscola…un po’ di rispetto nel citarli! Grazie.
Dubito assai che dietro il nick stefania petix ci sia Stfania Petix.
In ogni caso :bien bien merci Robla.
Sono d’accordo con Te.
Il folklorista è lei.
Io aspetterei prima di trarre conclusioni affrettate…penso che non sia finita qui.
mi spiace ma Non capisco .Diciamo che vi sono due livelli e due toni della comunicazione commenti firmano in nick quasi omonimi .
Comunque leggendo i commenti non ho gettato palate su nessuno,le ho semplicemente “erogate” su qualcuno per le troppo facili e scandalose generalizzazioni che semplicemente sono di scuola FEltriana….
…Infatti, si evitino le conclusioni affrettate
Due livelli e due toni :Cioe’ :so bene ,e non intendevo dubitare, che La sigra Petix spesso scrive e interviene anche su questo onorevole e spettabile giornale ..ma ravvisavo semplicemente due toni e due livelli …
caro folklorista intanto la rassicuro che sono io.
spero mi conceda la fiducia almeno in questo caso.
per il resto accetto qualsivoglia critica soprattutto davanti ad un tema così delicato.
il mio servizio basato su documenti cartacei, non su dicerie o opinioni, tendeva a svelare lo sfacelo sulla gestione dei beni confiscati che come potrà immaginare sono sottoposti a stringenti regole.
una di queste è che mafiosi o familiari di mafiosi (anche quando non mafiosi loro stessi) o elementi vicini alle cosche, non possano avere in concessione uno di tali beni.
è la legge, non è la petyx a dirlo.
come avrà capito questo è invece avvenuto ben 2 volte al comune di palermo, la prima la trattai a marzo credo e si riferiva ad un consigliere comunale, michele amato, cognato degli inzerillo e dei buscemi, che ottenne 2 beni.
la seconda in questo caso.
non ho detto che la bontate è mafiosa.
ma è un fatto certo che non può avere un bene confiscato, sarà giusto o ingiusto, non sta a noi dirlo. è la legge.
il mio stupore più che sulla bontate è sul comune che non se ne è accorto per 5 anni, e li paghiamo per fare questo!!!
in definitiva credo di essermi limitata ai fatti,
e di solito le carte hanno ragione più delle parole.
Le indagini della procura comunque ci toglieranno ogni dubbio.
spero sia un minimo più chiaro il mio pensiero adesso, comunque avesse domande sarò ben lieta di risponderle.
da ora in poi però spostiamoci sull’altro post più nuovo perchè questo è difficile da recuperare…
In verità sig.ra Stefania, se è la stessa sig.ra apparsa su Striscia la Notizia, nella trasmissione Lei ha detto che ad oggi in quest’Associazione era presente la sig.ra Bontate quando in realtà sembra non sia così. Giusto il fatto che la Procura darà le risposte più appropriate ma nel frattempo le persone sono state sputa…te davanti a tutt’Italia senza diritto di replica (tranne se non si hanno TV private di 9.000.000 ascoltatori). Io la critica nei suoi confronti mi sembra sia più che altro questa. Se ho inteso bene il pensiero di il folkorista: i vari Alfano, Rostagno, De Mauro e Francese avrebbero verificato i fatti e poi pubblicato notizie. Cmq. Come diceva Sig. Puglisi altrove, non essendo nati a Betlemme si può anche sbagliare, ma soprattutto non si può mettere in dubbio la sua buona fede…
@Rosso
Scusami ma lo scoop dove sarebbe stato?
Poi non confondiamo mostri sacri del giornalismo d’inchiesta e di denuncia con un personaggio da avanspettacolo come la Sig.ra Petyx.
salve, io ho detto che è stata presente fino al 2008. ed ho verificato.
alla signora bontate abbiamo offerto la replica che spero accetti.
anche se le carte parlano chiaro, abbiamo detto che era nell’associazione al momento della richiesta del bene nel 2003 ed è vero, abbiamo detto che è uscita nel 2008 ed è vero.
diciamo che non l’abbiamo messa in tv per hobby, ma perchè quelle carte esistono.
una legge le vietava di farsi assegnare quel bene e la legge va rispettata anche dalla signora bontate.
se non l’avesse infranta non sarebbe mai finita in tv, almeno per noi.
ovviamente la prego di riguardare il video per verificare, comunque la ringrazio per avermi concesso la buona fede. non è cosa da poco.
Robla, volesse farmi domande sarò lieta di rispondere, alle inutili provocazioni no.
Sig.ra Petyx, mi perdoni, sono di coccio!
Lei scrive sopra che “una legge le vietava di farsi assegnare quel bene e la legge va rispettata anche…”, tralasciando che la Sig.ra Roberta non chiede personalmente nulla….mi puo’ citare la legge a cui Lei fa riferimento?
Sa qual’è il mio dubbio….non esiste!
Massimo Merighi: vedo che giri ampiamente il web, però in quanto a rispondere alle e-mail personali sei un pò scarsino.
Cara Stefania
prima del famoso servizio ti ammiravo.Penso che tu abbia proprio fatto cilecca e ti sia comportata slealmemte contro Roberta, ti sei servita di lei solo per fare uno scoop.
Non hai affermato che Roberta è mafiosa ma lo hai sottinteso in quanto figlia di suo padre e lo hai gridato all’Italia intera per farti paladina dell’antimafia.
Hai gettato m… su una persona discreta che viveva e vive tutt’ora in privato le colpe del padre; e non perchè non voleva ribellarsi a quel sistema . D’altronde c’è chi da questa sua situazione sarebbe sceso in politica,una politica che in sicilia fa acqua da tutte le parti, lei invece ha scelto di ricominciare vivendo ed educando i suoi figli alla legalità.
E poi da buona giornalista dovresti sapere che se si fanno delle affermazioni si deve ascoltare anche la controparte prima di sentenziare…. sei stata SLEALE .
robla
http://www.miolegale.it/normativa/139-Antimafia-l-575-1965-disposizioni-contro-la-mafia/3.html
ed è normale che a fare la richiesta non sia lei.
la fa il presidente dell’associazione che è il figlio adottivo di golesano.
–
prorob
mi pare di capire che conosca personalmente la bontate.
non ho detto che sia mafiosa.
ho detto che è la figlia di un boss. ed è vero.
se fosse stata lontana dai beni confiscati alla mafia e non ai puffi, non saremmo qui a parlare di lei.
io ho affermato cose certe perchè scritte in documenti, vuole smentire i documenti???
scusi ma se una cosa è scritta, cosa si può dire di diverso?
ma che devo sentire!
Le notizie personali sulla sign. Bontate ormai sono pubbliche in quanto pubblicate sul giornale la REpubblica di Palermo.
Se lei ha sbagliato poichè le carte l’hanno indotta all’errore ,vanno fatte publiche scuse e rettifica.
Bene Sig.ra Petyx, facciamo un passo alla volta.
Sapevo benissimo che mi avrebbe citato quella legge che, forse non lo sa, è la Bibbia in materia.
Quindi mi citi l’articolo dove, generalizzando, si parla del caso in questione!
Intanto però le devo titar la giacchetta gialla…Lei scrive sopra “se non l’avesse infranta non sarebbe mai finita in tv, almeno per noi.”….attenzione che questa è calunnia.
Attendo….
senta… ma mi sta interrogando o stiamo discutendo, perchè se dovessi citare quello che avete detto voi su di me dovrei farvi neri!
😉
–
ma quali scuse? ma quali rettifiche?
come fanno le carte a indurre all’errore?
ci sono date, nomi e tutto ciò che serve ad una corretta comprensione dell’accaduto.
onestamente comincio a chiedermi con chi sto parlando.
io metto nome e cognome voi non so chi siate e vi vedo fin troppo coimvolti.
non crediate sia più corretto un confronto con i nomi reali?
Sig.ra Petyx…stiamo discutendo.
Non ho chiesto di scusarsi ne di rettificare alcunché.
Ma Le chiedevo dove la legge è stata infranta?
E’ inopportuno che la figlia di un boss, anche se defunto da decenni, faccia parte di una associazione che gestisce un bene confiscato. Si, penso di si.
Sa perché? Per evitare questo genere di polemiche.
Nessuna legge infranta.
E’ stato infranto un modus vivendi….cittadini di serie B con cittadini di serie B.
Cara Stefania,
per quel che vale vorrei sapesse che non è la sola a credere che assegnare la gestione di beni confiscati a colpevoli di reati di mafia a personaggi a loro collegati da vincoli di parentela non sia normale.
E anche che conoscere i nomi delle persone che lo hanno richiesto e autorizzato è cosa gradita a molti.
Con grande stima.
Qualcuno spieghi a quell’avvocaticchio mancato di RobLa che avere assegnato un bene confiscato non è un diritto, ma un’opportunità di riutilizzo del bene stesso in senso sociale. Proprio per motivi di opportunità la legge non vuole che tali beni vadano in mano a personaggi che, ancorchè incensurati, siano in qualunque modo legati a membri di associazioni criminali cui sono stati confiscati. Nessuno può quindi sentirsi ingiustamente discriminato da una tale previsione normativa.
robla, lei apre un discorso complesso e molto delicato sul quale però occorre confrontarsi in toni moderati (lo stiamo facendo).
nascere con un cognome tristemente noto è certamente svantaggioso, e capisco cosa vuole dire quando dice cittadini di serie b.
lo disse anche il figlio di provenzano.
ricordo anche il caso della figlia di riina che nessuno assumeva e il marito della stessa al quale non diedero il certificato antimafia per aprire una stamperia credo..
però ci sono dei modi per uscire da questa condizione, per prendere le distanze in maniera significativa.
evitare coinvolgimenti con altri soggetti vicini alle cosche
spossessarsi di tutto ciò che proviene da illeciti guadagni.
vivere in un contesto a rischio.
e soprattutto tenersi lontani dai beni confiscati perchè risulta come ha ben detto a dir poco inopportuno.
può anche servire un gesto simbolico ma importante come scusarsi con le vittime della mafia, molti lo hanno fatto ed è un bel segnale.
–
resta il fatto che non deve essere facile e io questo lo capisco benissimo.
ma capisce che tutto ciò non è conciliabile col fatto che un socio (golesano) della signora bontate abbia richiesto un bene confiscato al padre della stessa.
questo è difficile da digerire.
grazie ale..
mi sembra sin troppo evidente che Stefania parla di carte che noi non conosciamo e che comunque sono state smentite dal Comune di Palermo. Per sicurezza ho riascoltato il servizio di Striscia la Notizia ed è abbastanza palese che l’obbiettivo era quello di colpire il sindaco senza pensare che di mezzo ci potevano andare persone che a questa città hanno dedicato molto della loro vita (parlo di don Mario) ed altre che hanno testimoniato la loro lontananza dalla cultura mafiosa (la sig.ra Bontate) anche con gesti concreti se è vero che ha incontrato a tale scopo dott. Grasso e ha devoluto in beneficenza proventi di dubbia provenienza.
Mi fa ridere: “alla signora bontate abbiamo offerto la replica che spero accetti”.
Prima ammazziamoli, poi se sono vivi chiediamo la replica.
Gentle sigra Petyx
nel suo tentativo mal riuscito di giustificare il misconoscimento della buona prudenza,del minimo garantismo e del rispetto per le storie degli uomini, totalmente smarriti in questa vicenda,devo spiacevolmente sottolineare questa ulteriore defaillance nell’accomunare e far similitudini ancora piu’ ardite con e tra i familiari di altri boss mafiosi.Tra poco arriveremo a dire che P Golesano e’ uno dei latitanti piu’ ricercati nonche’ il confessore di Provenzano (come il Frittitta?) .E poi mi pare davvero inqualificabile entrare a gamba tesa nella vita delle persone che hanno con fatica cercato di fare i conti e chiuderli dolorosamente con il proprio passato.Un po’ di etica giornalistica,minima moralia. La legge che Lei cita e’ in vigore ma credo proprio che la fattispecie del caso in questione non sia richiamabile ne’ applicabile.Infatti li’ si parla di casi di vendita o affitto per attivita’ imprenditoriale(per dirla in soldoni).Qui pare vi sia una attivita’ non a scopo di lucro gestita da una associazione .Nel caso di marzo ,da lei sollevato ,invece si,sussisteva chiaramente l’incompatibilita’. LA mia critica e’ perfettamente espressa anche dai colleghi Robla e Boris coi quali concordo.
il quadro è desolante.
allora facciamo che i figli dei boss mettono su associazioni e affidiamo loro i beni confiscati
e siamo tutti felici!!!!!!!!!!!!!!!
poi uno si chiede come mai la mafia sia qui e non in svezia.
guardi o lei e i “colleghi” mettete i nomi veri o non ha senso continuare.
una giornalista che realizza servizi per un tg satirico come “Striscia….” non puo’ permettersi cadute o sviste. Glielo impone lo status della trasmissione.
L’analisi di documentazione ufficiale non porta a produrre “opinioni” personali, conduce bensì a trarre oggettive conclusioni.
Le indagini giudiziarie naturalmente porteranno a sentenze. E mi sembra stranissimo che la giornalista si possa perdere particolari importanti o possa travisare informazioni perchè cio’ non gioverebbe alla sua credibilità e la sua credibilità è tutto il suo lavoro.
Stimo Stefania per la sua “ricerca” e analisi di documentazione prima di produrre un servizio su un argomento delicato come questo sui beni confiscati e poi assegnati alle associazioni che ne fanno richiesta al comune.
Il caso specifico sollevato dal servizio sicuramente merita attenzione e perchè no, indagini della magistratura. In nome della tutela dei beni pubblici.
Gentile Signora Petyx,
vorrei porle alcuni punti:
in merito ai figli di boss tuttora in vita, mi preme dirle che c’è una distanza abissale tra il discendente di un mafioso ormai cenere da decenni rispetto al figlio di un capo ancora in auge e al comando di cosche sanguinarie in pieno potere.
Vede, il suo scoop giornalistico è tipico di una testata non seria come Striscia, ricordo gli attacchi vergognosi contro la Wanna Marchi, mi soffermo, la Marchi a me faceva schifo! Ma mi faceva schifo anche Striscia nel modo di approcciare una donna ormai sotto processo e che ha pagato le sue colpe.
Il metodo della gogna mediatica è conveniente solo a trasmissioni come la vostra, non date mai diritto di replica, non vi scusate mai, siete perfetti!
Vede, lei in Inghilterra, verrebbe definita una giornalista UNPROFESSIONAL ed avrebbe già perso il posto per la superficialità dimostrata.
Le giuro che l’ho sempre stimata, ma stavolta mi è proprio caduta dal cuore, dal fegato a da altri organi.
Tornando sopra: paragonare la Roberta al figlio di Provenzano è indegno! Un conto è la bimba di 11 anni che scopre di essere rimasta orfana per mano di mafia, e per questo decide di cambiare le sorti del suo cognome con un cammino di reinserimento nella società che non è pronta ad accettarla per quello che è ma solo per come si chiama!!Decide di farlo non perchè le conviene, ma perchè le sue origini sono corrotte.
Il grande DeAndrè disse: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.
é inutile dire che la parola letame non è rivolta a coloro che morirono ammazzati, ho grande rispetto per i morti.
Chi non le dice che la Sig.Roberta non sia una persona dai buoni intenti? La vogliamo sopprimere? Usiamo il metodo dei nazisti, epuriamo? Certamente no
Altra storia è: il figlio di un capo indiscusso, che studia e si laurea ma mai dice pubblicamente in TV: papà sei un criminale consegnati!! esempio Provenzano. I figli dei boss in vita,vivono in un humus che li avvolge e li obbliga a non rinnegare le origini se no si crepa come a Peppino Impastatto, magari alcuni vorrebbero fuggire alle loro origini ma hanno paura.
La Roberta ha nella sua tragedia familiare, avuto la possibilià di riscattare la sua vita e quella dei suoi figli, lei lo sa facendo e il suo racconto su Repubblica e commuovente, vogliamo rovinare il futuro anche ai suoi figli?
Cara Petyx sia più sensibile, eviti di vantare “CENTINAIA DI DOCUMENTI” mai mostrati e magari male interpretati. Io me ne sto all’estero e vi guardo, voi piccoli siciliani, non crescete mai.
Il segreto sta nella scheda elettorale.
se non votasse nessuno alle prossime elezioni, come bella sarebbe la Sicilia.
Petyx, diventa PROFESSIONAL, meno scoops più informazione. IMPARA DALLA BBC.
Ciao
Continuo a non capire la maggior parte dei commenti; che la presenza della Sig,ra Bontate, del sig,. Marcienò, del sig. Provenzano, del sig.Maggiore, di padrea Golesano ed altri, all’interno di altrettante associazioni , ed abbia messo a rischio di infiltrazioni mafiose le concessioni di beni confiscati , invitando il Comune di Palermo a revocare le predette concessioni , lo ha detto la Prefettura alla quale la legge attribuisce il compito ed il potere di accertare , tutte le volte che un soggetto o un ente entri in rapporti con una pubblica amministrazione, se vi siano rischi di infiltrazione mafiosa per l’ente Pubblico . Evidentemente la Prefettura di Palermo , per questi soggetti ed applicando la legge , tali rischi li ha ravvisati.
@ Stefania:
hai toccato un punto dolente!!!! 🙂
complimenti per il tuo servizio..da palermitano sono felice che finalmente sia venuto fuori anche questo nodo.
allora gli spunti di discussione sono molti ma attaccare Stefania Petix come state facendo e` allucinante.
un bene mafioso sequestrato e` una proprieta` o un capitale sequestrato dalla magistratura perche` frutto di illeciti..in questo caso quando parliamo di Boss come i Bontate commercio di armi e droga..
sono soldi sporchi investiti in proprieta` immobiliari..
sono soldi sporchi di sangue, di molta gente che e` morta..
lo spirito della legge e` di privare i boss di questi arricchimenti frutto di illeciti e renderee il mestiere del mafioso rischioso, colpiamoli dove soffrono di piu` non nella liberta` perche` sono abituati a latitare a nascondersi nelle capanne o in appartamenti in pieno centro..colpiamoli nel portafoglio…non solo ma se prendiamo un terreno agricolo diamolo a giovani disoccupati che ci coltivano sopra senza pizzo e senza estorsioni..
questo il principio..
poi ovviamente non sono solo terreni agricoli ma sono palazzi, appartamenti e ville..allora diamoli alla comunita` che li usino i ragazzi per aprire asili nido, o per il recupero dei tossicodipendenti..i soldi della droga, investiti per disintossicare le vittime..
lo spirito e` chiaro, ma purtroppo e` stato prevaricato, essendo soldi che girano, subentra un altro mercato di scambi..entra la gestione delle clientele, e i partiti sono bravi in acquistare consensi.
la legge poco trasparente permette che chiunque possa a sua volta essere poco trasparente..
siamo passati dalla gestione diretta del mafioso, a quella clientelare del politico, che ti fa lavorare, ti da gratis lo spazio e ti dice fai quello che vuoi, tanto non ti controllo.
il problema e` che non ci sono giornalisti con le palle che stanno dietro e controllano questa situazione in inghilterra e america si chiamano Watchdog, sono cani da guardia, stanno li` ti osservano e appena fai un passo falso o poco trasparente, altro che gogna, la tua carriera da pseudo politicante e` finita..
lo sa bene il signor Gordon Brown, pizzicato per un commento sconveniente ad una signora un po` esagitata..
qui parliamo di politicanti che usano i beni della collettivita` per creare clientele radicate e solide..
che non controllano che nelle societa` ci lavorino persone trasparenti e cristalline.
La signora Bontate capisco la sua situazione, ma purtroppo non si sceglie la famiglia in cui nascere, e stefania ha ragione ci sono modi per riscattarsi, come chiedere scusa per il male fatto, come collaborare non con aziende che chiedono 1400 per un anziano..con beni confiscati alla sua famiglia.. ma con associazioni come addio pizzo..
purtroppo non siamo in svezia ma a palermo e i cognomi ingombranti, spesso significano molto sangue sui marciapiedi..
Ben detto Tonjo, i topi sono usciti dalle fogne e inondano di commenti questo blog per apparire più forti, ma dai loro ragionamenti li riconosci.
Qualcuno chiedeva quali siano le disposizioni normative che possano impedire a parenti di boss mafiosi di entrare in possesso di beni confiscati.
La disciplina della normativa antimafia è complessa ed è contenuta in numerose previsioni; tra le altre : L.575/65 l.490/1994, l.94/2009, DPR 252/1998 etc
Il sistema prevede forme di tutela avanzata della collettività, nell’individuare il rischio di infiltrazioni mafiose, ed attribuisce ampia discrezionalità alla Prefettura anticipando alla soglia degli indizi e del sospetto, la tutela della pubblica amministrazione, ogni volta che un soggetto entri in rapporto economico con la stessa o che comunque acquisisca beni in concessione,o finanziamenti etc.
Per fare comprendere come operi la difesa dei beni pubblici dal rischio di infiltrazioni mafiose, riporto alcune decisioni giurisprudenziali:
“Nel rendere le informazioni richieste dal Comune ai sensi dell’art. 10 comma 7, lett. c), d.P.R. 3 giugno 1998 n. 252, il Prefetto non deve basarsi su specifici elementi, ma deve effettuare la propria valutazione sulla scorta di uno specifico quadro indiziario, ove assumono rilievo preponderante i fattori induttivi della non manifesta infondatezza che i comportamenti e le scelte dell’imprenditore possano rappresentare un veicolo di infiltrazione delle organizzazioni criminali negli appalti delle Pubbliche Amministrazioni. L’ampiezza dei poteri di accertamento, giustificata dalla finalità preventiva sottesa al provvedimento, giustifica che il Prefetto possa ravvisare l’emergenza di tentativi di infiltrazione mafiosa in fatti in sé e per sé privi dell’assoluta certezza – quali una condanna non irrevocabile, collegamenti parentali con soggetti malavitosi, dichiarazioni di pentiti – ma che, nel loro coacervo, siano tali da fondare un giudizio di possibilità che l’attività d’impresa possa, anche in maniera indiretta, agevolare le attività criminali o esserne in qualche modo condizionata per la presenza, nei centri decisionali, di soggetti legati ad organizzazioni malavitose.
(Conferma Tar Lazio, Roma, 11 ottobre 2007 n. 9950).
Consiglio Stato , sez. VI, 19 agosto 2009, n. 4990)”
o ancora “L’istituto dell’informativa prefettizia, di cui agli art. 4, d.lg. n. 490 del 1994 e 10, d.P.R. n. 252 del 1998, è una tipica misura cautelare di polizia, preventiva ed interdittiva, che si aggiunge alle misure di prevenzione antimafia di natura giurisdizionale e che prescinde dall’accertamento in sede penale di uno o più reati connessi all’associazione di tipo mafioso; non occorre né la prova dei fatti di reato né la prova dell’effettiva infiltrazione mafiosa dell’impresa, né la prova del reale condizionamento delle scelte dell’impresa da parte di associazioni o soggetti mafiosi. È sufficiente il “tentativo di infiltrazione” avente lo scopo di condizionare le scelte dell’impresa, anche se tale scopo non è in concreto realizzato.”
T.A.R. Campania Napoli, sez. I, 29 gennaio 2009, n. 524)
Si tratta di principi consolidati.
Infine ricordo che con l.94 del 2009 è stata introdotta la confisca dei beni a carico degli eredi , nel caso di morte dei boss mafiosi. Se ne desume, anche da questa previsione ed a contrario, come sarebbe anomalo un sistema che confisca i beni, frutto di illecito, agli stessi eredi, per poi consentire agli stessi di riacquisirli.
Se riesce a trovarlo mi citi anche l’articolo con il quale sono stati istituiti i Pubblici Roghi. Grazie della solerzia
@chance il giardiniere:sono un topo di fogna e sono appena uscito .Ma per una crisi di identita’ faccio il grillo parlante.
@Per il prolisso Tonio dico:infatti la Bontate e’ rientrata in possesso di terreni,grattacieli,aziende di costruzione edile etc etc vero ?
Entrambi appartenete certo al partito dell’amore
@per l’avv Spallitta
infatti ,LEi cita a proposito sentenze che determinano e specificano meglio alcune facolta’ prefettizie ,non si tratta di leggi!(avvocato,non bari ,la prego !)
Dall’unica “legge” citata in precedenza si evince invece chiaramente che i casi di “interdizione” ex lege riguardano gli affitti ad uso impresa e le vendite.Ricorre forse questo caso nello specifico ? Risposta: NO. Deinde …..basta con le chiacchiere.
Poi che mi si dica :il problema esiste e va affrontato con opportuna legislazione e controlli,ad esempio a partire dalle ipoteche poste a singolare protezione dei beni,sul fatto che bisogna tenere gli occhi bene aperti ovviamente son d’accordo.Ma signori ,devo dirvi che molti commentatori danno vita a un orribile spettacolo di autodafe’ .Senza nemmeno sapere di chi stanno parlando.Prima vengono gli uomini ,poi le carte. Che tristezza.
@Petix.per cortesia ,ci faccia ancora sapere di Cammarata,li’ non c’e’ pericolo che sbagli.
Auguri comunque per il suo lavoro futuro.
Sig.ra Spallitta quel qualcuno che chiedeva etc ect sono io pochi post sopra, spero sia la fretta ma la netiquette (la buona educazione in rete) consiglia il riferimento esatto al nick!
Detto questo Lei non mi sta dicendo nulla, una cosa mi sta facendo notare, quanto sia brava con il ” copia & incolla “.
Forse non si è resa conto dell’offesa al Diritto insita nel testo citato.
O forse se ne è resa conto e, come ne sono convinto io, la legge NON è uguale per tutti.
Un saluto.
@ludo e tutti ma proprio tutti
Da operatore per l’educazione dei minori a rischio vi dico:
ricordate che la premessa e’ :associazione presieduta da P Golesano e/o responsabile del centro Padre Nostro.Se qualcuno ritiene inammissibile che in una associazione nata e cresciuta Brancaccio possa intervenire la figlia di un noto fu boss della mafia,grazie all’opera dell’educatore P Golesano,ebbene questo critico non ha capito proprio una emerita ficodindia di cosa significhi fare lotta alla mafia educando alla legalita’.Il principio pedagogico e’:L’azione di recupero nasce dal territorio e si concretizza sul territorio.E non c’e’ opportunita’ che tenga.Cosa volete allora :il confino ? l’esilio forzato magari sotto falso nome ?Avevate queste capacita’ antimafia e questo coraggio ? sareste andati a Brancaccio il giorno dopo l’omicidio di P Puglisi?:sono convinto che tutto questo spirito leguleio e capzioso vi sarebbe passato.P Golesano lo ha fatto addirittura chiedendolo,quando i pannoloni sporchi a Palermo ancora non erano detersi per la strizza…..
PArlare si ,ma sempre a proposito.Mai per lapidazioni gratuite.Grazie
@il folklorista
in via Notarbartolo son tutti soloni.
@robla sei grande!
aver letto che il folklorista è un operatore per l’educazione dei minori a rischio, dopo tutte le mistificazioni che sta spargendo a raffica urbi et orbi da almeno un mese a questa parte, mi preoccupa non poco per il futuro.
spero che non tutti gli educatori siano di tal pasta, altrimenti non c’è speranza per le future generazioni nei secoli a venire.
saranno tutti educati all’antimafia degli amici degli amici, magari in gonnella e papalina.
Folklorista, lei lavora quindi in una delle tante associazioni foraggiate dalla politica? Per questo ha così a cuore l’operato di Golesano?
…o coppola e baciamo le mani
ps io sono stata sempre a favore dei nik e dell’anonimato in rete, perchè penso che sia più importante il pensiero che veicoliamo, ma a questo folkloristico, che mi puzza sempre di più, vorrei proprio vederlo in faccia!
@chance
questo a lei non puo’ interessare.
Invece le puo’ interessare la parola di un esperto.Se gradisce.
Ma credo abbia gusti diversi.
..e per Sua informazione e diletto le somministro un atroce dubbio col quale provera’ cimento nel corso della buona notte che Le auguro:trovera’ pedagogisti ed educatori un po’ ovunque:carceri,scuole,comunita’ ,liberi professionisti,sbandati..ehm scusi desideravo dire educatori di strada etc etc
Io sono Pietro, un venticinquenne cattolico praticante della chiesa SS. Pietro e Paolo Apostoli, dove è parroco don Mario Golesano.
Sono felice che Stefania Petyx legga i commenti e spero davvero risponda al mio post!!!
Dunque, invito innanzitutto tutti i lettori a dare un’occhiata al mio primo commento che ho scritto qualche giorno fa. Capirete senza dubbio da che parte sto, ma non pregiudicatemi e leggete fino al termine questo testo.
Vorrei infatti sottolineare alcuni miei pensieri:
1. tutte le persone oneste (come per es. i miei genitori, i miei zii, i miei nonni… alcuni dei quali hanno lottato tra le fila dei carabinieri, dei poliziotti e dell’esercito per il nostro paese) devono INDIGNARSI e INCAZZARSI al sol sentire l’odore della MAFIA!
2. Palermo è una città ricca di persone oneste, che hanno pagato più o meno direttamente a causa di COSA NOSTRA!
3. Esiste però al tempo stesso una fitta rete di connivenze tra criminali mafiosi, politici (personalmente ho assistito a inquietanti fatti durante vari comizi, e perciò son divenuto scrutatore non votante…), elettori, commercianti, dirigenti sanitari, dirigenti universitari… Cioè la Mafia esiste perché fa comodo a tutti questi soggetti: DENARO DENARO DENARO!
4. Ben vengano allora tutte le denunce e le prese di posizione contro questo marciume che insozza la nostra terra e che ci impedisce di crescer rigogliosi! Le paludi a Palermo sono sempre rimaste!
5. Purtroppo però a mio parere non è ravvisabile in nessuno dei due servizi di Striscia l’intento unico di scoprire e di denunciare la verità (E LA VERITA’ E’ TUTTO!, infatti tutti gli illustri che hanno combattuto la mafia e che spesso sono stati assassinati sono stati dei veri RICERCATORI di VERITA’! E anche Gesù Cristo e tutti i più grandi pensatori!), ma appunto ho ravvisato l’intento di DISTRUGGERE certe persone senza conceder loro preventivamente la possibilità di replica.
5. Dopo le querele è facile chieder
l’intervista riparatoria! Fortunatamente è stata rifiutata!Tanto l’opinione pubblica era stata già formata!
6. Io non sono avvocato di nessuno, perciò URLERO’ sempre ad alta voce che m’importa solo della VERITA’!
7. Io conosco soltanto in parte i documenti, le leggi e le vicende delle società invischiate nell’inchiesta, per cui non mi sento in grado di esprimere ora un giudizio! Ho comunque compreso che questa storia è complicatissima e che spetterà SOLO ai magistrati accertare eventuali illeciti ed eventuali responsabilità! L’inchiesta è partita. Forza!
8. Prima di procedere, puntualizzo che si parla di associazioni che hanno lavorato nel sociale: per esempio coi ragazzini poveri di Brancaccio (organizzando colonie estive, ecc…)
9. Io, in prima persona, sento puzza di bruciato ogni volta che si parla di associazioni umanitarie o a scopi benefici (questa è solo una mia sensazione ovviamente!!!), perciò chiedo ai giornalisti di valutare l’operato di tutte le associazioni del sociale di Palermo, proprio di tutte;
10. E’ risaputo infatti che dalle nostre parti c’è una lotta furiosa e senza esclusione di colpi tra tutte queste associazioni per vincere concorsi con premi in denaro e per l’assegnazione di beni, eccetera eccetera! Girano molti MILIONI DI EURO!
11. E, credetemi!, se vi dico che fanno parte di questa lotta anche i POVERACCI e i SANTI della nostra terra! Intuite a chi mi riferisco! Cioè pur di farsi pubblicità certe persone CHE LAVORANO nelle varie associazioni usano meschinamente il nome dei nostri santi e il volto delle persone disperate! E le persone comuni come al solito abboccano e magari, a che ci sono, fanno pure donazioni!!!
12. Io mi chiedo allora: non esistono già la chiesa e i molti servizi di caritas per accogliere i poveracci che non hanno soldi neppure per mangiare o per curarsi un ascesso in bocca?
13. Chi mi assicura quindi che dietro questo caso, o qualche altro, non ci siano le denunce dei membri di altre associazioni rivali? Milioni di euro, ricordate!!!? Ovviamente queste sono solo mie illazioni. Ma ritengo che esplicitarle sia utile ai non residenti a Palermo. Nessuno di loro, credo, sarà a conoscenza di queste storie…
14. Ribadisco che io conosco personalmente padre Mario Golesano (e nessun altro membro delle associazioni dell’inchiesta, altrimenti fornirei ulteriori notizie).
15. Vi confesso inoltre che la mia prima reazione, istintiva, ai video di striscia è stata di sgomento. E sfido chiunque! Parliamo di denaro e di sangue! No?
16. Pochi secondi dopo i video, però, ho ripensato agli ultimi dieci mesi della mia vita. In questo lasso di tempo, che potrebbe apparirvi molto breve, ho eretto infatti padre Golesano a mio padre spirituale (nessuno rida! perché nel 2010 esistono ancora queste cose). E non mi ritengo uno stupido per aver fatto questo.
17. Infatti, Io testimonierò sempre tutte le cose buone che ogni giorno quest’uomo compie gratuitamente, nonostante sia gravemente malato. Non esistono opportunismo, ipocrisia e convenienza in nessuno degli avvenimenti a cui ho assistito (a qualsiasi orario) e di cui vi parlerei in oltre 150 pagine di cronaca! Eh eh! scherzo!
Illusioni?
18. Io insomma non voglio ripetermi ancora né dilungarmi oltre. Sono pienamente convinto che padre Mario NON E’ UN MAFIOSO, come fortemente insinuato nei video di striscia, in articoli di giornale e nei vari siti internet! Addirittura sono stati recapitati minacce, inviti al suicidio e altre oscenità, di cui il prete stesso si difenderà in tribunale! Ma padre Mario COME potrebbe essere Mafioso? E QUANDO dovrebbe esercitare il suo potere e perché? Scuola, parrocchia, fedeli, malati, disabili… sono ogni giorno la sua vita. E DOVE nasconderebbe i profitti di tutte le azioni illecite? Egli ha un po’ di debiti! E’ risaputo.
19. CONCLUSIONI.
E’ chiaro! Tutti coloro che non conoscono padre Golesano, e che forse mai lo conosceranno, non possono credere in pieno a queste mie parole! Nemmeno io lo farei, fossi al posto loro!
Io spero davvero che venga accertata la verità, qualunque essa sia e solo allora trarrò le mie conclusioni, nel bene o nel male. SOLO ALLORA DECIDERO’ CHI SARANNO I BUONI E CHI I CATTIVI…
Invito tutti gli scrittori a moderare i termini. Non sono gli insulti ma le idee a renderci uomini liberi.
20. Se non erro, Voltaire diceva:
“IO NON CONDIVIDO LE TUE IDEE, MA LOTTERO’ CON TUTTE LE MIE FORZE PERCHE’ TU POSSA ESPRIMERE LIBERAMENTE IL TUO PENSIERO!”
21. Notte a tutti.
P.S.
Io sono cresciuto in un quartiere difficile (che non è Brancaccio!) e so cosa significano lo spaccio di droga, le prevaricazioni, le violenze, le minacce, e anche i racconti delle stragi di mafia e… Qualcuno di voi sa di cosa sto parlando? Brancaccio? Le violenze sui minori! Perché nessuno ne parla? E perché nessuno parlava dello spaccio di droga in pieno centro e all’università? E del periodo in cui i fascisti sfilavano per il centro di Palermo e si scontravano coi red block? E dello schifo che c’è nei partiti? E delle elezioni truccate? Dei voti di scambio?
Stefania?
L’impressione che ho leggendo tutti i vostri post però è che ci si impunta su delle posizioni rigide, senza conoscere i fatti, i documenti e le persone, e si farebbe di tutto per demolire l’avversario. Questo è molto triste!
Significa che non avete capito un fico secco del vangelo o del pensiero di qualsiasi poeta, filosofo o eroe! Così la mafia e tutte le guerre non verranno sconfitte mai! Il germe risorgerà sempre!
E’ invece la Verità che ci porterà alla vittoria!
La verità.
amen
Cara Stefania non devi cambiare le carte in tavola. Nel servizio di Striscia non hai parlato di inopportunità di chiedere beni confiscati, hai accusato apertamente di collusione con la mafia e di presta nomi della mafia. Se hai detto la verità avrai il rispetto di tutti, altrimenti pagherai (se vi saranno querele) il peso delle tue affermazioni.
@stalker
sono io che certo non gradisco,se il tuo pensiero e’ cosi’ grezzo….occhio che non vede cuore che non duole.MA come si fa ? qui non c’e’il papa.
Dire amen ,poi, senza conoscere l’ave Maria…..Cambia pure preghiera ,che qui non e’ aria per anticlericali
@stalker
..piu’ cose di quello che pensi,uno nessuno e centomila…
ò stalker
..nomen omen..
ò Stlke
leggi bene l’intervento di Pietro e di Lo Biundo.
Belli,gente vera e con annessi,non denigrano nessuno e badano a costruire un mondo migliore.Sempre sempre disfattismo no grazie.No gastrite cronica please.
I pensatori del panda bianco?no forse gente semplice e normale che non divide arbitrariamente il mondo in nuovi e bacucchi,superonesti e disonesti,gente per cui la mattina non ci si alza per litigare o scandalizzare ma per tenere unite le fila di questo Mondello sospeso e solitario nell’universo.
.piuttosto ., dimmi pure,senza temere,..quanto ti puzza?.Con me lo sai puoi esser sincera,puoi confidarti :Alitosi,iperidrosi ,flatulenza?posso risolvere con efficacia omeopatica.
Io sono una vittima della mafia. Mio padre è stato ucciso perché non ha permesso a loro di entrare nella sua azienda. La faccio breve, quest’anno a causa di alcuni mutui contratti da mio padre la banca ha messo all’asta la casa dove viviamo insieme a mia madre ed altri parenti per un residuo di mutuo che non siamo riusciti a coprire. Ho chiesto aiuto ai “big” del settore, associazioni che dell’antimafia hanno fatto la loro bandiera e che sono guidate da parenti di nostri eroi uccisi dalla mafia. Mi hanno chiuso tutti la porta in faccia. L’unico ad aiutarmi come un padre è stato p. Mario e lo posso benissimo documentare. Non vi nascondo la rabbia di vederlo messo ingiustamente alla berlina. Grazie p. Mario io e la mia famiglia ti saremmo per sempre grati.
Per Robla e per il Folklorista:
La disciplina legislativa di cui parliamo è davvero complessa. Ho citato prima alcune delle principali disposizioni, che negli anni, tra l’altro sono state integrate e modificate. Ci vorrebbe un trattato e non è questa la sede. tuttavia preciso che le leggi citate sopra estendono il divieto di avere rapporti con una pubblica amministrazione anche ai casi di concessioni di beni (l.575/1965) , nel caso di rischio di infiltrazioni mafiose , in relazione non solo ad imprese, ma in generale alle persone fisiche ed alle persone giuridiche (ai singoli, alle associazioni, alle società, etc)
I divieti di contrarre ed avere un qualsivoglia rapporto con una pubblica amministrazione riguardano, per legge , vari soggetti , non solo quelli condannati per i reati di cui all’416 bis, o per altrui reati indicati dalla legge, con sentenze anche non definitive , ma si estende anche ai parenti che vivono sullo stesso territorio (art.10 e ss della l.575/1965 e succ mod ed integr.).
Ai divieti tipici, espressamente previsti , si aggiungono le valutazioni, ampiamente discrezionali, fatte dalla Prefettura anche sulla scorta di indizi ( come scrivevo sopra, nel posto precedente, ) e le valutazioni di opportunità delle pubbliche amministrazioni.
Ribadisco quindi il mio concetto: è stata la Prefettura, sulla scorta di elementi che noi non conosciamo, ma applicando le norme di legge, a dichiarare che alcuni soggetti ( ad es. per le loro frequentazioni, per le loro convivenze, per i loro affari economici, per le loro condanne etc ) non potevano avere rapporti con una pubblica amministrazione, perchè la loro presenza metteva a rischio di infiltrazioni mafiose le concessioni di beni pubblici (nella fattispecie confiscati alla mafia)
Tali atti della Prefettura sono stati dichiarati ostensibili dal TARS e pubblicati all’interno delle sentenze emesse , in relazione ai ricorsi presentati da Padre Golesano, e quindi resi noti a tutti.
Non mi sembra che i soggetti indicati come vicini o riconducibili a cosche mafiose, e tra questi padre Golesano, abbiano presentato querela contro la Prefettura.
Il servizio televisivo si è limitato a raccontare questi fatti, del resto ribadisco, già resi pubblici e pubblicati sul sito del TARS
Sig.ra Spallitta rilegga quanto sotto da Lei riportato….
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“L’istituto dell’informativa prefettizia, di cui agli art. 4, d.lg. n. 490 del 1994 e 10, d.P.R. n. 252 del 1998, è una tipica misura cautelare di polizia, preventiva ed interdittiva, che si aggiunge alle misure di prevenzione antimafia di natura giurisdizionale e che prescinde dall’accertamento in sede penale di uno o più reati connessi all’associazione di tipo mafioso; non occorre né la prova dei fatti di reato né la prova dell’effettiva infiltrazione mafiosa dell’impresa, né la prova del reale condizionamento delle scelte dell’impresa da parte di associazioni o soggetti mafiosi.
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non occorre nessuna prova…tutto discrezione!!
E’ un aberrazione….in un paese considerato la culla del diritto è un ritorno al ventennio!
Inutile arrampicarsi sugli specchi. Sono state fatte delle accuse ben specifiche e non di questioni di opportunità. Se risulteranno false pagheranno tutti, anche quelli che fanno ricostruzioni personalizzate. Se non risulteranno false saranno rieletti nei loro posti e saranno premiati da tutto il mondo. 😉
Gent.le Avv Spallitta
Lei comprende benissimo che un conto e’ l’associazione nella figura del suo presidente e legale rappresentante e un altro la figura di socio ,anche se fondatore.Vi possono essere validissimi motivi per il presidente promotore dell’associazione,motivazioni nel caso specifico per le stesse finalita’ associative di ordine sociale,promozione umana, ,morale,pedagogico,esistenziale ,psicologico che possono far ritenere utile e proficua la partecipazione al consesso dei soci di determinate persone dopo attento discernimento in veste di veri e propri collaboratori.Qualcuno invece ha subito voluto intendere come il rango di tali motivazioni fosse esclusivamente e immediatamente il favoreggiamento e la perpetuazione di affari mafiosi.
Come Lei nel suo ultimo bene e meglio descrive v’e’ una ampia discrezionalita’nelle valutazioni dell’ufficio prefettizio. E nulla si oppone in merito alla contestazione del passato 2008.
Molto semplicemente:nessuno mette in dubbio ,bene ritiene e opera sempre la prefettura (senza voler sollevare le pur legittime valutazioni di merito sulla possibile incostituzionalita’ paventate da Robla).L’unica nota stonata e’ proprio il rivangare e rimestare nel fondo del baule per trovare che cosa? a me sembra che l’inopportunita’ alberghi proprio non nell’intenzione generale ,legittima,ma nell’aver preso a cattivo esempio un caso che proprio non puo’ essere additato come tale.
Finiamola di prenderci in giro e diciamo che certamente vi saranno stati tanti altri esempi ben piu’ gravi e seri in giro per l’italia ,da evidenziare e studiare a corredo ,ripeto,della giusta tesi di fondo.Intal senso non mi si puo’ dire ,come tanti altri hanno notato,che il servizio telvisivo abbia reso giustizia della cosa.Affatto.
Distinti e cordiali saluti
Signor Boris come devo intendere “pagheranno tutti”? la sua è una minaccia, magari a chi esercita un ruolo istituzionale ? cosa intende dire? -tra l’altro senza avere il coraggio di qualificarsi?
Gentile signora “che ricopre un ruolo istituzionale”, cercherò di essere più chiaro: “se risulteranno false (le accuse) pagheranno tutti (chiunque fa delle accuse false o diffamatorie), anche quelli che fanno ricostruzioni personalizzate (ed ovviamente non corrispondenti alla verità) ”. Mi sono espresso meglio, oppure mi devo sforzare ancora? Non capisco dove possa stare in questa frase la minaccia. Per essere all’altezza come V.S. cercherò di argomentare:
http://www.odg.it/content/diffamazione-mezzo-stampa
http://www.albertobucci.net/diffamazione.html
http://www.diritto.net/index.php?option=com_content&view=article&id=44&catid=181&Itemid=55
http://www.studiolegale-online.net/penale_r02.php
Ovviamente se verranno fatte denunzie e tutto dipenderà dal loro esito. Non ho capito che motivo ha di scaldarsi tanto. E’ solo semplice democrazie.
Saluti
Sig.ra Spallitta!!!
“E da tener presente: l’antimafia come strumento di potere. Che può benissimo accadere anche in un sistema democratico, retorica aiutando e spirito critico mancando.”
Conosce questo passo?
Sig.Boris, non so di quale accuse Lei stia parlando , per questo non comprendo la Sua minaccia. Mi sono basata su quanto emerge dalle note della Prefettura, che indica alcuni soggetti come sospetti, per le loro parentele o per essere vicini a cosche mafiose , di poter determinare infiltrazioni mafiose, nell’ambito della concessione di beni . La nota della Prefettura, contenente i nomi , è pubblicata dal Gennaio 2010 nel sito del TARS e non mi sembra che nessuno abbia querelato per diffamazione nè la Prefettura nè il TARS. La nota della Prefettura, tra l’altro è pienamente valida ed efficace fino a querela di falso, che non è mai intervenuta .Del resto il Comune non ha contestato la nota del Prefettura ed ha revocato le concessioni ritenendo di non poter avere alcun rapporto con queste associazioni, così formate . Il TARS ha accolto i ricorsi solo dopo che i soggetti indicati dalla Prefettura erano stati estromessi.
Sulla ricostruzione dei fatti , dal momento che lei è così addentro alle cose, dica in quali punti è “personalizzata” ; possiedo i documenti ai quali mi riferisco e mi sono basata su questi documenti, che peraltro sono pubblici e pubblicati sul sito del Comune. La invito ad essere preciso perchè in questo momento l’unico soggetto minacciato e diffamato dalle Sue -non spiegate- insinuazioni – sono io
Gentile signora “che ricopre un ruolo istituzionale”. Se fossi così addentrato nelle cose le avrei già esposte. Se Lei si sentiva minacciata da un messaggio rivolto a tutti i lettori si vede che qualcosa nel mio messaggio generalizzato le avrà fatto pensare che mi riferissi a Lei. Dovrebbe essere un suo problema visto che manca nel mio messaggio @ nadia spallitta. Come tutti su questo blog mi sono fatto un’idea cose partendo dal video di Stefania, dalle dichiarazione del Comune, dalla sentenza Tar, da comunicati stampa degli interessati. In conclusione di tutto ciò ho trovato le dichiarazioni di alcuni intervenuti discordanti. Per questo motivo mi permetto di dire che: “ci sono delle accuse ben specifiche e non di questioni di opportunità. Se dovessero risultare false pagheranno tutti (quelli che hanno fatto tali dichiarazioni), anche quelli che fanno ricostruzioni personalizzate.”
Io per esempio nella sentenza del Tar ho trovato interessante il passaggio:
“Il ricorso principale è fondato sotto gli assorbenti profili dell’eccesso di potere per illogicità ed incongruenza della motivazione.”
oppure
“I predetti elementi di fatto, anche alla luce delle risultanze dei documenti versati in atti dalla ricorrente in allegato alla memoria difensiva del 27.1.2010, non appaiono affatto in grado di fondare il ritenuto pericolo di infiltrazione e/o condizionamento mafiosi in danno della fondazione ricorrente.”
Poi è chiaro che ognuno può leggere in una sentenza ciò che vuole leggere.
Non sono un tecnico ma credo che contro la Prefettura sia stato fatto ricorso al TAR.
Poi ovviamente se Lei si sente “soggetto minacciato e diffamato dalle Sue” (pur ripetendo che il mio era un messaggio rivolto a tutti), non posso che essere molto dispiaciuto pur riuscendo lo stesso a viverci. 😉
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Palermo/Sezione%201/2009/200901981/Provvedimenti/201002381_20.XML
@Gent.le Avv Spallitta
Scusate,ma il senso dell’intervento del collega Boris mi e’ sembrato da principio pacifico e molto chiaro,nessuna minaccia sottesa ne’ implicita e’ mai stata intendimento di alcuno in questo commentario.Certo in qualche maniera si deve poter esprimere l’indignazione per certo clima,come detto gia’ altrove ,di caccia alle streghe che coinvolge persone ormai lontane esistenzialmente da fatti che hanno gia’ segnato pesantemente la propria esistenza richiedendo un percorso di nuova fiducia e inserimento sociale.
Distinti saluti
Comincio a rimpiangere Tony Ciavarello. Iddu almeno si firmava con nome e cognome…
https://www.rosalio.it/2009/03/20/la-figlia-di-riina-imprenditrice-a-londra-indagini/#comments
Nel frattempo, approfitto per salutare stalker, altra memoria storica del blog, e dare la mia solidarietà a stefania petyx, soprattutto per la sua giobbesca pazienza. 😉
F.to: un Leone già perplesso prima e adesso più perplesso che mai dopo avere letto alcuni commenti, come dire, un po’ troppo “interessati” (folklorista escluso, a scanso di equivoci).
Rifllessioni amare
A volte ho la “sensazione” che attorno agli eroi dell’antimafia ci siano molte persone opportuniste:
– persone che scendono in campo in politica dopo la morte del familiare da sempre odiato;
– persone che sono annoiate e che hanno bisogno di un ideale e manifestano e fanno iniziative a cui non credono minimamente;
– persone che creano associazioni inutili;
– persone persone persone.
Per scuotere e far lievitare questa nostra società, invece, sarebbero necessari molti EROI DELLA COMUNE UMANITA’!
Lo disse Jacques Maritain.
Maritain propose infine come modello di eroe della comune umanità, membro di una straordinaria elìte sociale, il POLITICO. Ma non riempitemi la testa! I politici hanno fallito!
Qualcuno mi chiarisce qualcosa sulla nostra vicenda dei beni confiscati?
Se tali beni al momento non sono più nelle mani delle persone che facevano parte alle società e cmq delle società, tranne forse la villa: perché il servizio di striscia è stato creato e trasmesso solo ora?
Fatemi sapere, perché nella centrifuga di informazioni e di illazioni si perde l’orientamento.
Tornando a cose più stupide, quando ero adolescente, per esempio, frequentavo un centro sociale e non perdevo occasione di manifestare per questo o per quell’avvenimento.
Mantenere la memoria di eroi come Falcone e Borsellino o padre Pino Puglisi è una cosa bellissima!!! Ma per molti di noi e anche per molti insegnanti delle scuole superiori, che si mescolavano tra noi, quello era solo un modo per far vacanza e per mangiare un bel panino con le panelle.
Ah ah ah!
E poi l’hashish di tutte le canne che i ragazzi fumavano non alimentava le casse della mafia! Come mai nessuno glielo faceva notare?
Voglio rendervi partecipi però di una cattiva sensazione che da tempo la mia mente percepisce!
Sono giunto in pratica a un’amara conclusione: noi non sconfiggeremo mai la mafia, finché non cambierà la nostra cultura tramite una vera RIVOLUZIONE SOCIALE!
Sappiamo tutti benissimo che gli arresti dei boss sono e saranno sempre insufficienti. E ciò mi duole, perché molti investigatori dei nuclei antimafia rischiano la vita ogni giorno. Avete mai pensato per esempio ai rischi che corre l’investigatore che deve far blitz a casa di un mafioso e posizionare una microspia?
La città è suddivisa in comandamenti (che corrispondono grosso modo ai quartieri). In ogni comandamento c’è una famiglia in genere che spadroneggia e altre due o tre che rimangonmo più o meno ai margini. Perciò anche quando viene arrestato il capocomandamento (cioé il boss della famiglia più potente), qualcuno di quelle altre due o tre famiglie prenderà subito il suo posto.
Desolante. Vero? Purtroppo è la verità.
I colpi ad effetto di questi anni sono reali, ma chi dichiara che siamo a un passo dalla vittoria è solo un bugiardo!!!
L’unica nostra arma rimane perciò la rivoluzione culturale, ma credo che anche questa non la attueremo mai!
P.S.1
Qualcuno si è scandalizzato e ha criticato una cugina di Bontade entrata alla regione per raccomandazione!
Nessuno faccia l’ipocrita! Tutti sanno per esempio che all’università (giurisprudenza, medicina, ingegneria, economia…) esiste una alta percentuale (nella mia intorno al 40%) di schifosi raccomandati figli del politico o del professore o del parente di turno…
Concorsi d’ammissione, Esami, tesi: truccati!
E basterebbe che qualcuno andasse con le telecamere nascoste per documentare tutto. Nessuno lo fa. Perché?
Gli studenti però non si ribelleranno mai, perché le ribellioni all’università vengono pagate col “sangue”!
Vi parlerei, in proposito, della storia di un mio amico a cui un professore ha posto un veto. M. non potrà più metter piede alle università del centro-sud, nonostante abbia vinto per 2 anni di fila alcuni concorsi di dottorato di ricerca. Questo gli è successo per non ceduto alle richieste professionali del professore bastardo…
La raccomandazione a Palermo è diffusa ovunque.
P.S.2
Mi dispiace che Stalker abbia ironizzato sui miei precedenti interventi. L’anticlericalismo è diffuso!
Non credete che il rispetto per il credo religioso dell’altro sia necessario per costruire una sana democrazia?
Accostare l’Italia a una democrazia forse è una parola grossa! Una paroloccia.
Notte a tutti!
Nervi saldi!
Vi invito nuovamente a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori e vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.
http://livesicilia.it/2013/03/13/diffamazione-striscia-la-notizia-bontate_280340/
Stefania Petyx rinviata a giudizio per questa trasmissione. Perché Rosalio non ritiene opportuno dare la notizia così come aveva fatto due anni fa con la trasmissione?
Marina un rinvio a giudizio non è una condanna. Secondo me verrà assolta.
Proprio per questo ed in considerazione del fatto che neanche il servizio incriminato (a cui Rosalio aveva dato molto risalto) può considerarsi la legge di Dio sarebbe onesto fare un post sul rinvio a giudizio della Petyx. Saluti
P.S. Secondo me il servizio di allora era fasullo. 🙂
Marina ti invito a utilizzare l’e-mail per comunicare con me e proporre post. Grazie.
Tranquillo, non ho niente da proporre. Due anni fà pubblicare su rosalio aveva un senso. adesso con l’emorragia che c’è stata su questo sito non ha molto senso. Se ritieni una notizia che può interessare quelli rimasti su questo blog fai il post. altrimenti no.
Marina non mi risultano emorragie di alcun tipo. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema. Saluti.
Ieri il Giornale di Sicilia ha comunicato rinvio a giudizio della petyx nel procedimento per diffamazione iniziato contro di lei da don golesano… come mai non fate un post di aggiornamento?
Viene subito a mente la diatriba di allora.Non occorrono ,a mio avviso, nuovi interventi, ma la semplice constatazione che a volte a pensar male ..si fa peccato. Infatti,quella volta , per andare al succo del discorso, alcuni di noi si schierarono per affermare e far notare come e’ troppo facile giudicare rimanendo alle apparenze o ai luoghi comuni o in preda alla corrente e al vento forte, cosi’ in superficie ,e spesso non si da’ credito alle persone che desiderano cambiare davvero, o non si rispettano coloro che invece hanno investito risorse materiali e personali (impegno sociale) per il recupero di certe situazioni.
In egual misura adesso sarebbe sbagliato infierire sulla Petix,commetteremmo l’errore uguale e contrario.Ci basti sapere che a volte esageriamo , anche nella nostra buona fede.