Stefania Petyx (Striscia la notizia): “Assegni di invalidità”
Sabato è andato in onda a Striscia la notizia (Canale 5) un servizio di Stefania Petyx sugli assegni di invalidità.
Sabato è andato in onda a Striscia la notizia (Canale 5) un servizio di Stefania Petyx sugli assegni di invalidità.
Nell’articolo apparso sul Giornale di Sicilia martedì 16 novembre dal titolo Regione nominati altri sei consulenti, ho letto con profondo rammarico e indignazione quanto segue:
«Altri sei consulenti nominati ieri da Lombardo e dall’assessore all’Agricoltura Elio D’Antrassi. Sei esperti che si aggiungono a un settimo messo sotto contratto una settimana fa, sempre da D’Antrassi, e che portano così il totale dall’inizio dell’attività del quarto governo a 17 per un valore di 200 mila euro. Lombardo ha messo sotto contratto cinque consulenti che con vari rinnovi sono in servizio a Palazzo d’Orleans dall’inizio dell’anno senza soluzione di continuità. Il primo contratto è andato a Pietro Garonna, che per i mesi di novembre e dicembre percepirà 4.131 euro per occuparsi di politiche sociali. […] Il secondo incarico assegnato ieri da Lombardo è andato a Beppe De Santis. […] A De Santis è stato garantito un compenso di 7.316 euro lordi fino a fine anno per occuparsi di fondi europei. De Santis è anche lui al quarto rinnovo: i primi tre contratti, dall’inizio dell’anno, gli hanno fruttato 36.581 euro lordi».
Dopo avere letto queste righe mi pento sempre più di non essere andata via da una Sicilia dove regna fortemente il precariato ma non sembra suscitare alcun scalpore una consulenza pagata da quattro a sette mila euro per un’attività da svolgere in due mesi, una Sicilia che vede certificati di laurea buttati in fondo ad un cassetto perché ad andare avanti sono solamente i figli e i parenti dei politici o comunque coloro che, in gergo, “hanno le spalle protette”. Continua »
Il pensiero filosofico romano aveva elaborato una riflessione sui modelli di vita della propria società, individuando e distinguendo, una “vita attiva” da una “vita contemplativa”; ossia, il famoso contrasto fra negotium e otium. Il negotium era inteso come una vita dedita all’impegno nei campi militare, economico e politico; mentre l’otium rappresentava la sua perfetta antitesi, in quanto, consisteva in una vita di studio e di produzione esclusivamente filosofico-letteraria. Fra i due cliché, la società privilegiava il primo denigrando il secondo, tanto che era perfino considerato sconveniente per il cittadino romano un prolungato approfondimento dell’istruzione. Lo stesso padre di Seneca cercò di distogliere il figlio dalla filosofia. La denigrazione per i lunghi percorsi di studio, soprattutto quando concentrano l’attenzione su materie che sembrano non avere un facile e immediato riscontro pragmatico con la società attiva, sembra quanto mai odierno. Attualizzando la divisione romana della società, potremmo parlare di lavoratori e universitari. Distinzione che nasce spontaneamente se contestualizzata nella sfera socio-culturale palermitana, dove è fortissima la presenza di un vero e proprio culto del travagghio. Continua »
Alice nel paese delle meraviglie, ovvero Alice a Palermo…no non è un mio delirio campanilistico-retorico, è quello che è successo nei giorni scorsi al Teatro Massimo e, tra l’altro, il giudizio non è mio ma di un agrigentino (e ci può stare…e di un bergamasco!…e qui…).
Ma poi lo stupore passa quando capiamo che stiamo parlano rispettivamente di Giovanni D’Aquila e Francesco Micheli: “facce canusciute” del palcoscenico palermitano; sono già stati avvistati insieme con Il piccolo Mozart (e non è una segnalazione da Chi l’ha visto?) e W Gianni Schicchi.
Questa volta Francesco Micheli ha messo testi e regia, Giovanni D’Aquila le musiche; hanno messo sul palco a cantare un talentuoso coro di voci bianche con gradevolissime sorprese, più di 150 bambini delle scuole di Palermo schierati sulle scenografie preparate da altri studenti supervisionati da Sergio Algozzino, hanno shakerato bene e fatto dirigere il tutto dal newyorkese Arthur Fagen.
Quello che ne è uscito è una controversa prima mondiale di una rivisitazione di Alice di Carrol immaginata nella Palermo dei giorni nostri. Continua »
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