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domenica 22 dic
  • Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l’inaugurazione

    Crazy for shopping? Fashion-victim? “Serial shopper”?

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Qualcosa mi diceva che fosse richiesta la mia presenza…ma dove?

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    I cartelloni pubblicitari che da settimane ormai avevano invaso Palermo, parlavano di un’isola della moda, proprio nel cuore della Sicilia. L’apertura era prevista in autunno. Giovedì 25 Novembre. Tra Enna e Catania, a pochi minuti da Piazza Armerina, a circa novanta minuti da Palermo.
    Immerso tra le suggestive campagne di Agira, ai piedi di una collina sovrastata da un vecchio rudere, sorge il caratteristico Sicilia Fashion Village, un vero e proprio villaggio di negozi dai prezzi da outlet.
    Realizzato da Antonio Percassi, ospita complessivamente 120 negozi e non solo grandi firme della moda italiana ed internazionale, ma anche accessori per la casa, articoli da regalo e prodotti tipici siciliani, dalle ceramiche di Caltagirone ai dolci.
    Gli edifici dalle tinte pastello, che ospitano al loro interno le raffinate boutique, le curatissime aiuole e le terrazze da cui è possibile scorgere il meraviglioso panorama rurale, contribuiscono a rendere una giornata all’insegna dello shopping intelligente, anche un’esperienza piacevole e rilassante, dando l’idea di un’isola, appunto, lontana dal caos cittadino.
    Curato in ogni minimo dettaglio dall’architetto Guido Lorenzo Spadolini, il Sicilia Fashion Village è il più grande factory outlet del Sud Italia e si predispone per il divertimento di tutta la famiglia non escludendo la possibilità di intrattenere i visitatori con concerti, spettacoli ed eventi di vario genere.
    Si è svolta ieri la cerimonia d’apertura con il fatidico taglio del nastro che ha dato ufficialmente il “via libera” allo shopping.

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Nel corso della mattinata è stato offerto ai partecipanti un ricco (e delizioso,aggiungerei!) brunch a buffet targato Natale Giunta.
    Oggi ha aperto al pubblico, e le sorprese per voi non sono ancora finite.
    Sabato 27 novembre infatti, a partire dalle 18:00, è previsto un concerto gratuito di Cesare Cremonini e domenica 28 novembre non mancheranno ancora spettacoli di animazione per grandi e piccini.

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l'inaugurazione

    Beh, che dirvi di più?
    Non vi resta che mettervi in viaggio e venire a scoprire la città più cool della Sicilia!

    Si ringrazia la dolcissima Fiamma Folli e la Premium Retail diretta dal dott. Stefano Stroppiana che ha gestito anche la promozione e commercializzazione dando un ulteriore input (si spera!) al turismo qui in Sicilia. Si ringraziano il direttore Davide e Silvia del negozio Brand per averci permesso di scattare le foto all’interno della boutique in esclusiva per Rosalio.

    DISCLAIMER: non è stata corrisposta alcuna somma per questo post.

    Ospiti
  • 54 commenti a “Sicilia Fashion Village ad Agira (Enna), l’inaugurazione”

    1. via agli insulti per l’autrice!

    2. Strano che nessuno si stia scagliando contro l’autrice di questo post…

    3. Porta pazienza Franco…

    4. Io sono una Fashion-victim e ringrazio! 😛

    5. Ecco perchè oggi pomeriggio non c’era nesuno in centro in Città…

    6. pure i bus navetta gratuiti….

    7. Articolo scritto da una bambina di 3 media?

    8. va travagghia!

    9. Ottimo per una gita shopping,sempre meglio di passeggiare in centro a PAlermo in mezzo allo smog,sirene e clacson.

    10. le foto dicono che l’autrice e’ attenta
      ed anche brava.BRAVA

    11. Un altro posto dove farsi fottere i soldi per roba che al produttore costa 10 euro e viene rivenduta a 100-200 euro…….

    12. @FRA!!!!!
      posso solo quotare darti ragione e farti un applauso!!!
      unico problema purtroppo che rimane è che l’utenza continua ad avere gli occhi foderati di prosciutto!!!
      convinti di spendere poco e avere un prodotto che vale la cifra spesa!!!!!
      purtroppo sono in troppi ad avere qusta mentalità e non apriranno mai gli occhi!!!!

    13. Grazie Giorgio! 😉

    14. Gli outlet village ovvero la sublimazione della tendenza globalizzata: i brand che hanno invaso i centri storici delle città vere espropriandole delle loro vetrine storiche, adesso costruiscono direttamente le loro città false.

    15. avete riscoperto che esiste il pret a porter,
      che si avvale di rinomati centri design
      e produce in aree dove il costo del lavoro
      e’ abbattuto da venti a quaranta volte
      .
      Questa e’ una formula sulla quale si basa il successo di stilisti come Ralph Lauren,Calvin Klein,Michel Kors etc.,presenti in tutto il mondo
      con negozi monomarca e nicchie nei grandi centri di distribuzione.
      Design e qualita’ garantiti a prezzi abbordabili.

    16. Citta’ false dove uomini veri fanno la fila ?

    17. Una volta nei saldi c’erano capi vecchi di dieci o vent’anni,
      Oggi che c’e’ una capacita’ produttiva direi eccessiva con i prodotti moda che durano una stagione,ecco venire fuori gli Outlet,in alcuni dei quali,sopratutto negli USA,il prezzo del capo griffato e’ abbattuto fino al 90%,ed anche oltre.
      E,state tranquilli,se il capo griffato e’ originale,la qualita’ e’ assicurata.

    18. Purtroppo non tutti sanno che molte Aziende (marchi che dir si voglia) hanno delle collezioni per outlet, quindi accanto ai capi presunti delle stagioni passate si trova merce prodotta dedicatamente(produzione cineses ecc…) dove i margini di guadagno sono quintuplicati a scapito della qualità.
      Diffidate dagli outlet…

    19. A guardare le foto vengono i brividi.. è stato fatto tutto quello che ti insegnano a non fare nelle facoltà di architettura. I negozi saranno bellissimi ed economici, ma l’architettura del centro commerciale è VERGOGNOSA!

    20. forse,diciamo,non mi sono spiegato,sufficientemente.
      Negli USA,anche se vai a fare shopping nei monomarca di grido,
      generalmente ubicati nelle zone piu’ in,
      se vai a guardare l’etichetta,raramente
      leggi “made in USA”.
      .
      Cio’ non vuol dire che la qualita’ venga meno.
      .
      Solo qualche esempio:
      Ralph Lauren produce (anche) in Guatemala
      Calvin Klein in Indonesia
      Michael Kors a Macao
      Van Heusen in Egitto
      Old Navy in India,Bangladesh
      Next (Inghilterra)in Sri Lanka
      Clayborne in Ucraina
      RC in Vietnam.
      Nautica Hong Kong
      .
      La lista potrebbe riempire pagine e pagine.

    21. Scusa giorgio, ma il mercato USA ed il mondo dei loro outlet è nettamente diverso dal nostro!

    22. in che senso?

    23. Ma l’autrice che esalta la bellezza del paesaggio circostante, non si rende conto della palese incongruenza?
      Il paesaggio collinare della Val Dittaino coltivata a cereali è splendido, quello che lo deturpa è proprio questa finta città che hanno creato in 2 anni.
      Un pugno nell’occhio! Quanto di più finto si possa immaginare, proprio perchè totalmente avulso dal contesto rurale.
      E per cosa, poi? Per quelli che si fanno plagiare dalla pubblicità e dalla dittatura del “look”?
      Se mi incrociate da quelle parti, vi autorizzo ad abbattermi!

    24. @giorgio mi riferisco al fatto che da loro la convenienza è oggettiva qui è una semi truffa 🙂

    25. mamma mia..gli Outlet: pseudo negozi frequentati da chi vuol vestirsi firmato ma senza spendere.
      Centri per i politics-victim.

      X l’autrice: questo non è un blog personale (anche se ultimamente.. vabbè..), quindi fossi un “autore” eviterei le foto personali in posa fashion (o le inquadrature storte, altrettanto fashion (?), del tuo articolo precedente).

      Ben venga parlare anche di moda e frivolezze, ma non diamo a Rosalio il taglio di quei tantissimi blog di pseudo stylist che invadono Internet.

      Per il resto… 😉

    26. sono stato un paio di volte al Valmontone Outlet vicino Roma, e ho comprato a prezzi ottimi diversi tipi di prodotti, come in ogni aoutlet, bisogna sempre fare attenzione sia al prezzo che alla qualita` dei prodotti..io avevo gia` una idea delle cose che mi servivano ed e` stato molto piacevole..
      tralaltro sono andato con il pulman visto che si trova a piu` di un ora dal centro di roma..
      5 euro il biglietto, con omaggio e buoni sconto ulteriori in alcuni negozi convenzionati, del tipo lascia la macchina a casa e passa una giornata di relax..
      il valmontone outlet e` creato sotto forma di villaggio come questo, con piazza municipio fontane e giardini, in zone economicamente depresse e che crea comunque possibilita` di lavoro, archittettonicamente molto meglio di molti casermoni e centri commerciali, che anche se futuristici, sono veramente deprimenti..ne abbiamo di esempi di architetture post-industriali..
      l`effetto finale del village e` appunto come andare in un parco giochi
      qualcosa di finto ma che comunque ti fa sentire a casa..
      non so questo, mi piacerebbe andarlo a vedere prima di giudicarlo..
      comunque questi outlet di questa compagnia funzionano bene..

      per chi interessato consiglio l`ottimo libro di Cazzullo “outlet italia”
      io l`ho trovato molto interessante, spiega perche` i centri commerciali sono economicamente morti e gli outlet invece sopravvivono in tempi di crisi..
      ed mondadori

    27. L’articolo è ok ma la tua foto cosa c’entra?!

      Approvo questo nuovo modo di fare shopping, ispirato chiaramente a tale meraviglioso progetto:

      http://www.mcarthurglen.it/serravalle/about/photogallery.php

    28. Vivo in una realtà a più alta concentrazione, da un decennio, di Iper (Carrefour,Billa,Due Auchan e relative gallerie,LD,Lidl,sei o sette Eurospin. sei o sette Iperpa e altri che non ricordo).Si aggiungano un enorme outlet, sul modello spiccicato di quello realizzato ad Agira.
      Nella stessa realtà c’è anche il più alto tasso di disoccupazione giovanile, siamo al 44 %, in Europa ci batte solo un teritorio d’oltremare della Francia.
      Parlo di Cagliari e della Sardegna.
      Da questa decennale esperienza, come utente, riferisco che :
      a)Le botteghe “sottocasa” non sono scomparse del tutto, chi si è specializzato nel vendere prodotti di qualità o di nicchia , come usa dire, lavora.
      Il rapporto di fiducia con la persona, con il proprietario, con la di lei moglie, resiste. Anche perchè la popolazione invecchia e non tutti hanno voglia di stoccarsi le gambe nei grossi centri commerciali.
      b) La boutique o negozio di qualità di abbigliamento resiste, magari con un commesso in meno, mal a qualità ed il prodotto che vale, vende sempre bene.
      c) Anche l’ outlet di Agira avrà sei mesi di boom, poi credo che la gente, almeno quì è così, farà due più due, e per pigrizia tornerà alle vecchie abitudini ed ai vecchi fornitori in città.E’ lontano ed il palermitano è sostanzialmente pigro.
      d) Se non ci mettiamo nelle corna che tutti non possiamo arrivare con tutte le nostre auto nel centro storico , nelle stesse ore e negli stessi giorni di punta, il commercio in quella zona è destinato a morire. Unica soluzione è chiudere il centro storico alle auto, tranne che ai residenti,potenziare i mezzi pubblici con una rivoluzione copernichiana, organizzare i parcheggi di scambio con navette ogni tre minuti. Un esempio per tutti, vivo a Villa Turrisi o Borgo Nuovo, scendo con l’auto a Piazzale Giotto, la posteggio e scendo in centro con la navetta N1 che parte ogni tre minuti tre e mi scarica in Via Roma o in Via Maqueda. Creo altri venti parcheggi di scambio attorno alla circonvallazione e creo la N2, la N3 , etc. Se si continuano a costruire parcheggi interrati in centro, la macchina saranno attratte al centro invece che allontanate.
      e) Ben vengano iniziative di privati, creano occupazione per i residenti e non, meglio dello stagnante immobilismo del pubblico.
      f) A chi non ci piacciono queste “novità”, non faccia “abbile” e non ci vada, non gli è lo ha prescritto il medico di andare….

    29. giorgio Cucinelli è un mondo a parte. il tipo di produzione, totalmente made in Italy, il tipo di azienda con standard altissimi per qualsiasi aspetto a partire dagli stipendi (in media più alti del 20$ rispetto ai pari livello di altre aziende) e dalle attività offerte ai dipendenti per il post lavoro, e poi l’impostazione dell’azienda stessa che si sviluppa in un ex borgo abbandonato poi totalmente ristrutturato da cucinelli per realizzare la sua azienda, insomma parliamo di una filosofia totalmente differente dagli outlet. io adoro Cucinelli proprio per quello che ha creato, come adoro Gucci perchè è l’unica casa di alta moda che certifica che in tutta la sua filiera siano stati rispettati i diritti umani. per quanto riguarda gli outlet spesso si tratta di massima resa e minimo sforzo anche se devo ammettere che questo ha una qualità degli spazi nettamente migliore rispetto ai centri commerciali che ci sono attualmente in Sicilia…

    30. io ho citato il caso Cucinelli,che e’ un imprenditore coraggioso che riesce a fare fatturato e utili proponendosi alla
      FASCIA ALTA del mercato,anche in tempo di crisi,
      con prodotti di alta qualita’ ed una politica aziendale basata sulla meritocrazia,e che sta continuando ad aprire negozi nelle piu’ importanti citta’ del mondo
      (VISIONE MONDIALE),
      per dire che la “SERIETA'” premia.
      Le cronache sono piene dei riconoscimenti a
      Brunello Cucinelli.
      .
      Su questo Fashion Village di Agira,non avendolo visitato,cosa possiamo dire?
      Gli Outlet comunque rispondono almeno a 2 esigenze,lo SMALTIMENTO dei prodotti invenduti
      nelle stagioni passate ed il desiderio che hanno tanti ad avere prodotti griffati a POCO PREZZO.
      Se no,questi prodotti dove dovrebbero andare,al macero?

    31. “A me mi piace assai, ma però c’è assai strada di fari” è inutile divagare su inutili disquisizioni sul valore etico sociale dell’operazione, il commercio è come la politica, viene proposto ciò che la gente cerca. Una sola condizione porrei a questi imprenditori, il rispetto dei lavoratori con contratti veri e non con Co.Co.Pro. che finiranno il 10 gennnaio.
      In bocca al lupo e buone feste

    32. pensavo che fosse cosi’ interessante e conveniente da non dovere enfatizzare la presenza di Cremonini .. o spettacoli per grandi e piccini …

    33. Ma che c’entra la foto della scrittrice? sta bambinetta che sorride perchè fa shopping..
      Va travagghia!!!

    34. Scrittrice…va beh…parolona

    35. Se ha qualcuno non piace non ci vada, non vedo il motivo di accusare ne tanto meno prendersela con l’autrice..una volta tanto che fanno qualcosa in Sicilia su a fare polemica e sono sicuro succedera’ pure quando aprire il centro di Zamparini o l’IKEA a Ct.

    36. * a senza l’H..scusate!

    37. bellissimo finalmente nel mondo del sognare la bellezza.. ci siamo anche noi

    38. la bellezza piace a tutti quindi che ben venga sicilia fashion lo dice una tascia che non ha soldi ma almeno può guardare desiderare.

    39. ma perchè non vi frullate il cervello con i problemi seri di chi ha 600 euro per cmapa invece di fare glamour

    40. Non posso perdere l’unica cosa che mi mantiene vivo la speranza il sognare il desiderare anch’io lavoro per£600 euro viva Sicilia fashion village

    41. Mi piaceee ci androoo aria di nuovo.

    42. biedda matri sono colpita da shoppiny mania ci voleva in sicilia aria di voguemania di vanity fair biedda matri nun semu sulu cammarata e munnizza!!!!!!

    43. Ho letto che vi sono tante marche di prestigio, mi chiedo se hanno pensato al calibrato.
      Grazie

    44. si mia cara in alcuni, io sono un pò oltre la 44 ma l’occhio si gode la voguemania del bello.

    45. ci sono andata il 2 gennaio ma di grandi sconti non ne ho visti, del 70% POI neanche l’ombra.MA UN VERO OUTLET NON DOVREBBE AVERE PREZZI STRACCIATI,VISTO CHE SONO PEZZI DI ANNI PRECEDENTI? INSOMMA SONO TORNATA A CASA A MANI VUOTE DOPO CIRCA 100 KM.

    46. Nel vostro outlet ci sono stata circa una settimana fa un posto veramente carino dove passare una giornata rilassante;ma di sconti nn si vede neppure l’ombra prezzi esagerati x la merce proposta pure io ho fatto circa 80km portando a casa solo un vassoio di dolci quelli devo dire erano ottimi.

    47. anzichè cercare sempre il pelo nell’uovo apprezzate il fatto che abbiano deciso di investire ingenti capitali in una provincia lavorativamente MORTA da anni e che abbiano messo a disposizione della popolazione siciliana un luogo letteralmente fiabesco all’interno del quale trascorrere rilassanti giornate in famiglia a prescindere dagli acquisti. SIAMO SEMPRE E SOLO BUONI A LAMENTARCI!!!

    48. Volevo esprimere anche io la mia opinione: “l’autrice dell’articolo (Alessandra) è troppo carina <3"

    49. Filippo ti invito a rimanere in tema. Grazie.

    50. Da Trapani come si arriva li’

    51. Penso l’unica possibilità sia l’autostrada Pa-Ct, oppure si arriva a Palermo, e poi ci si reca dove parte il Pullman del Sicilia Fashion Village che gratuitamente, e in determinati orari, conduce all’andata e al ritorno al suddetto outlet.
      Conviene sempre informarsi sul loro sito o meglio tramite una telefonata penso.

    52. come non sara’ pubblicata la mia e-mail. e questa cos’e’!!!

    53. Eleonora Pace è un commento…

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