Paliku, l’haiku in palermitano
Matinata ‘mPalermu
Ciavuro ri sfinciuni
appena sfurnato.
Palermu s’arruspigghia.
‘U mari ‘mPalermu
‘U mari ‘mPalermu
un pezzu ri paraddisu
menzu ‘u ‘nfernu.
Matinata ‘mPalermu
Ciavuro ri sfinciuni
appena sfurnato.
Palermu s’arruspigghia.
‘U mari ‘mPalermu
‘U mari ‘mPalermu
un pezzu ri paraddisu
menzu ‘u ‘nfernu.
che bella, la pubblico su fb !!!
L’emozione di tre versi, immediati, diretti lasciano il pensiero come sospeso e al momento stesso il pensiero spazia liddove la parola non aggiunge.
Grazie a chi ci ha regalato un attimo di bellezza.
Per chi non lo sapesse l’haiku è un componimento poetico di tre versi, nato in giappone nell’VIII secolo.
semplicemente GENIALE!!!
Posso dire di parlare con cognizione di causa quando affermo che si tratta dei migliori componimenti che ho letto negli ultimi tre anni.
Altro che i concorrenti del vajola o del calicanthus…
Brava Giovanna
solo poche parole per racchiudere un mondo infinito di emozioni, odori e ricordi…..grazie
sei riuscita in poche parole a definire le contraddizioni della nostra città; e nelle stesse poche parole a descrivere quanto meraviglioso è restare a guardare il suo mare…..
Palermo è anche questa: la poca e superstite bellezza nell’inferno paradisiaco naturale che è il mar mediterraneo, ma anche la contraddizione del paradiso che racchiude l’infernalità della difficoltà. sublime haiku.
domo arigato! 🙂
E sì questa è Palermo:
bella, sorprendente e
nello stesso tempo
sporca e caotica;
calda e accogliente
come il seno di una madre;
sorda e indifferente
ai bisogni dei suoi figli;
oscura e intricata
come i suoi sotterranei;
luminosa e preziosa
come un diamante.
Che noia, ma sempre di cibo e mare dobbiamo parlare? Perchè non parliamo ad esempio di quando Caravaggio scese qui in Sicilia per dipingere il “Seppellimento di santa Lucia”? Oppure di ciò che ci lasciarono gli arabi e le altre culture?
Sarebbe bello poterne leggere altri su questo sito, vista l’originalità e la bellezza della composizione e delle poetica
elementarmente banale.
Paliku: idea fighissima!
elementarmente bello (‘A Giusè, scrivine uno tu invce di fare lo snob, e poi ne riparliamo….)
Ne voglio ancora!!!!!!!
Mentre mi laureavo in filosofia…Guttuso pitturava la sua “Vucciria”.Si pitturava una “chiancheria” con appese le teste della “Malantrinaria”…forse finiva la “Suvercheria”.Quando Guttuso frequentava l’Aristocrazia a palermo aumintava la VASTASARIA.
Interessante…
Mi piace molto l’abbinamento poesia-lingua siciliana.
Ne pubblicherete delle altre???
Stupenda!! Ci hai fatto venire nostalgia della nostra terra..speriamo di poterne leggere altre.
ma che è sta roba?? dal titolo pensavo fosse un mantra tamil quindi, incuriosito per le culture del mondo, ho aperto il thread.. e invece le solite cazzate in salsa palermitana. va travagghia!
Io&Atlantide ti facciam i complimenti, poetessa! :o)