Subbugli e giornalismo a Palermo: WikiLeaks, GdS, Corriere, Review…
Il mondo del giornalismo (e quello della politica) è scosso dal fenomeno WikiLeaks. C’è una piccola “chicca” che riguarda Raffaele Lombardo: il presidente cartovoro viene citato negli ormai celeberrimi cable. L’ambasciatore americano David Thorne scriveva l’1 gennaio scorso:
«On other domestic political issues, Letta thought that the current estrangement between the governing PDL party and Sicilian President Lombardo was a minor issue and they would patch it up quickly» (trad.: «Su altre questioni di politica interna, Letta ha pensato che il l’attuale distacco tra il partito di governo PdL e il presidente siciliano Lombardo era un problema secondario e c’avrebbero messo una pezza velocemente»).
Intanto a Palermo si moltiplicano i subbugli editoriali online e offline.
Tornano i rumors sulla vendita del Giornale di Sicilia e ancora una volta si fa il nome di Paolo Panerai con la sua ClassEditori che potrebbe prendere il 50% insieme a una cordata palermitana. Calano le quotazioni di Ciancio, già nell’azionariato ma inquisito a Catania. Ma la voce-bomba che circola insistentemente, probabilmente falsa ma udita da più parti, parlerebbe di un serrato corteggiamento per avere alla direzione, al posto di un Pepi in volata verso la poltrona di sindaco (altro che “strappo” di Faraone!), addirittura Sebastiano Messina che da pochissimo dirige Repubblica Palermo. Sarebbe un bonsai di Classe.
Dopo l’avvio a ottobre del sezione di Palermo del Corriere della Sera–Corriere del Mezzogiorno si torna a parlare di cartaceo. Forse a marzo? Anche qui c’è un retroscena divertente: l’ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Franco Nicastro viene considerato il “traghettatore” dei giornalisti verso la nuova redazione. Lui nega. Ma intanto il suo telefono bollirebbe: dall’altra parte chi cerca un incastro da Nicastro.
Un altro quotidiano cartaceo potrebbe fare irruzione presto. Anche qui la voce non è nuova ma sembra più concreta. E in via Lincoln la paura fa novanta. O cento.
Il magazine Review dovrebbe andare presto online con il suo sito. Pare che non mancheranno le news sulla città.
Uno dei quotidiani online storici editi a Palermo sarebbe invece in vendita dopo un bilancio disastroso. Non chiedetemi però quale. Casomai chiedetelo al “Greco”, che vi risponderà. 😉
Chi è l’editore di Review?
Review Multimedia.
[…] intanto le rivelazioni degli ormai famigerati “cable”, e come indicato su Rosalio.it ci sarebbero anche considerazioni sul governatore della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. «On […]
addirittura
sarebbe ora che il Gds diventasse un vero quotidiano!!!
Ancora col cartaceo? Il futuro è la Rete. Le informazioni viaggiano in tempo reale e Twitter è un ottima “autostrada” per questo tipo di mezzi…
Io glielo chiederò, ma il Greco…Parla?
la notizia sulla possibile vendita di siciliainformazioni è datata. Il soggetto che piange miseria a giorni alterni ha già messo da settimane il porco in casa. Leggete le cronache : basta attacchi a Cammarata & C,a Cuffaro e Miccichè,si è dato il via ad una inchiesta “in ginocchio” fatta di interviste a politici regionali di mezza tacca, e per il resto evviva quattro amici degli amici; anche loro naturalmente riservatamente “riconoscenti”, of course.
Caro Barbablù ma a te sta certezza chi te la dà? Dici che è datata come notizia…ma ti devo dire la verità sia il tuo commento che il post del “caro” Siino mi sembrano fuori luogo e scritti solo per invidia visto che lui oltretutto è un ex…..comunque da quello che invece so la notizia è infondata nonostante si voglia fare credere il contrario. Dalle mie parti si dice “L’uccello in gabbia..o canta p’ nvidia o canta p’ raggia!”. I vecchi detti popolari sono perle di saggezza. Saluti
Caro Toni,
da giornalista e dipendente di SiciliaInformazioni, leggo con sconcerto il contenuto di questo post e alcuni commenti che ne sono seguiti. Le indiscrezioni circa “una possibile vendita” del giornale sono tanto datate quanto destituite di fondamento. Parli di “bilancio disastroso” e dipingi scenari apocalittici. Per quanto mi riguarda ti dico che ho il privilegio di lavorare per la Sicinform, editrice della testata, dall’aprile del 2009, per altro con contratto collettivo di lavoro (una fortuna che pochi professionisti palermitani della mia generazione possono vantare) e ti assicuro che sia io che i miei colleghi abbiamo sempre percepito il nostro stipendio mensile con regolarità. Rosalio, che è un blog serio, anziché immettere nell’etere falsità prive di ogni riscontro reale, come la “notizia” dell’imminente vendita di SiciliaInformazioni, farebbe meglio a concentrarsi su quanto accade in altre realtà editoriali locali, nelle quali i diritti di tanti giornalisti vengono sistematicamente calpestati. Mi permetto di dare un suggerimento: si potrebbe iniziare parlando di quei giornali che si intestano finte campagne morali – anzi moralistiche – circa lo sfruttamento dei giornalisti perpetrato in altre redazioni, quando sono loro i primi a pagare – quando pagano – i propri collaboratori cinque euro ad articolo. Abbiano il decoro di piantarla e di guardare in casa propria.
Roberto Rizzuto
Anonimo viandante non credo di avere alcun motivo di invidia o di rabbia…Rosalio non è mica in passivo. 😉
Caro Roberto il tuo commento mi lascia perplesso poiché sembra totalmente slegato dal mio testo. Quanto ai bilanci di Sicinform li conosco bene: l’ultimo l’ho di sicuro a casa. Rosalio è a tua disposizione per ospitare un testo sui giornali a cui fai riferimento anche qualora tu non voglia o non possa pubblicarlo sul tuo. Saluti.
Caro Siino e ci hai messo tutti questi giorni per partire questa risposta? Ricordati che essere in passivo non significa venedere. Quella è un’altra cosa o forse pensi che lo sia? Diffondere false informazioni come queste evidenzia la voglia di qualcuno di gettare fango senza alcun motivo. Per questo continuo a sottolineare la tua probabile invidia di non partecipare ad una situazione alla quale tu avevi aderito ma dalla quale sei stato presumibilmente fatto fuori. Se il blancio di Rosalio non è in passivo è solo perché non ha spese e non paga nessuno. Il tuo è un blog Siciliainformazioni è un quotidiano on line. C’è differenza come tra una bicicletta e una ferrari. Secondo te hanno gli stessi consumi?
Cordiali saluti
Ciao Toni,
il tuo testo recita: “Uno dei quotidiani online storici editi a Palermo sarebbe invece in vendita dopo un bilancio disastroso. Non chiedetemi però quale. Casomai chiedetelo al “Greco”, che vi risponderà”.
Il mio commento, che verte sull’infondatezza della “notizia” dell’imminente vendita del giornale cui fai riferimento, mi sembra invece pertinente rispetto a ciò che affermi. Piuttosto aspetto ancora di leggere chiarimenti da parte tua circa questa indiscrezione falsa, visto che hai evitato di parlarne nella tua risposta al mio commento.
Fai ancora riferimento al bilancio aziendale. Ma riguardo alla situazione economica, lo stesso editore di SiciliaInformazioni non ha mai fatto mistero delle difficoltà, anche attraverso articoli pubblicati sul giornale. Ripeto, però, da qui a ipotizzare una messa in vendita ne corre di strada.
Ti reputo un valido blogger, ma credo che questa volta tu abbia sbagliato. Per carità, può succedere, non crollerà il mondo per questo. Dal momento che sei venuto a conoscenza di una indiscrezione non avresti dovuto fare altro che applicare ciò che è scritto a pagina 1 di ogni manuale di giornalismo, e cioè verificare la notizia chiedendo una conferma o una smentita al diretto interessato, vale a dire il “Greco”, come lo chiami tu (anche se a me risulta sia di Gela, comunque…). Invece hai preferito lanciare il classico sasso nello stagno per smuovere le acque e attendere una reazione. In questo modo però, e te lo dico in amicizia, hai mancato di rispetto a una quindicina di persone che quotidianamente fanno il proprio lavoro e che, da un giorno all’altro, si sono sentiti messi in vendita non dal proprio datore di lavoro, ma dal blog Rosalio.
Tutto qui.
Roberto Rizzuto
gossip d’assalto..
Roberto appunto: chi ti dice che parli di voi? 😀
Sono un misero blogger, non un giornalista, e posso anche pubblicare post privi di notizie, senza verificare. Ma in questo caso c’è un “sarebbe” è non un “è”; non può esserti sfuggito. Se poi le indiscrezioni si verificano (vedasi Musotto, citato nel Grande sindachello quando nessuno ne parlava come candidato) magari non erano così infondate…
Non credo di aver mancato di rispetto a nessuno, semmai ho mancato di riverenza. E ciò, amico mio, non mi dispiace. Ciao. 🙂
“Sono un misero blogger, non un giornalista, posso anche pubblicare post privi di notizie, senza verificare”. Davanti a un’argomentazione così solida non posso che alzare bandiera bianca. Hai vinto tu… 🙂
Anonimo viandante premetto che mi sono allontanato volontariamente come il resto dei soci e ho capito tutto: secondo te se uno vende è vergogna (?!) e sarei invidioso…di non poter continuare a perdere soldi anche io. 😀