Il car sharing chiude l’anno in crescita e in attivo
L’Amat ha comunicato che il servizio di car sharing chiude il 2010 con un attivo di 27 mila euro e un aumento costante di abbonati. Rispetto al 2009 (anno di inizio del servizio), le ore di utilizzo dell’auto condivisa sono passate da 11319 a 26194, mentre il numero delle corse è passato dalle 1938 del 2009 a 4544 del 2010 e i chilometri effettuati da 62175 a 182138.
Il presidente Mario Bellavista ha dichiarato: «Sono dati incoraggianti, considerato che siamo appena al secondo anno di attività. Risultati positivi che ci spingono ad andare avanti nella promozione e nella vendita di un servizio ecologico e utile per i cittadini. Abbiamo alleggerito la struttura operativa per contenere i costi di gestione e, parallelamente, abbiamo fatto crescere il servizio in base alle reali esigenze di mercato».
Potranno dire isituzionalmente quello che vogliono , ma il servizio è pessimo ( ovviamente sono un utente). Tra l’altro non si può prenotare più via web. Bell’affare.
peccato, il car sharing è una sperimentazione importante. Lo si organizzi meglio e non potrà non avere successo in una città senza mezzi pubblici.
Caro bellavista, non accontentiamoci di piccoli passi, faccia una rivoluzione e le saremo grati.
Poi aggiunga più tratte (abito in via lazio e non esiste un bus che porti al politeama!), più mezzi, e poi divieti per le vetture private..
Voi che potete non perdete l’occasione di trasformare il posto di sottogoverno in un’occasione per rivolzionare la città!!
@GHENA
Caro Utente,
non risulta che il servizio di prenotazione via web sia stato mai disattivato.
Se sia avvenuto qualche disservizio ce ne scusiamo e la invitiamo a contattare il nostro call center al n. 848.81.00.00 o i nostri uffici di via Giusti 7/B al n. tel 091.7303010.
Cordialità
Questi dati così alla rinfusa senza commentarli, senza discretizzarli non servono a capire il fenomeno ne tanto meno servono a fare efficace comunicazione.
Ad una persona attenta questi dati non dicono nulla.
Mi domando se questi numeri forniti possono rappresentare un successo solo sulla base di 27.000 euro di attivo all’anno calcolato con la copertura dei costi con il finanziamento pubblico che l’AMAT ha ottenuto per costruire avviare e gestire in questi primi anni il car sharing.
Ne riparliamo di questo attivo quando si faranno i calcoli economici con i soli introiti che l’Azienda otterrà dagli abbonamenti e dai costi orari e per km dagli utenti del car sharing, senza contare nient’altro a favore dell’Azienda!!!
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Vediamo di CAPIRE i dati forniti, o almeno di interpretarli visto che così da soli, questi numeri forniti, sono solo numeri freddi, senza anima e senza alcun significato per la comprensione dell’andamento del servizio di car sharing a Palermo.
Analizziamo solo il 2010 (fatto di 365 giorni) e partiamo dal dati di fatto che sono disponibili 40 auto al giorno.
26194 ore di utilizzo auto = 71,8 ore al giorno in media
4544 corse = 12,5 corse al giorno in media
182138 km effettuati = 499 km al giorno in media.
Già i dati al giorno (anche se solo sotto forma di media) fanno cominciare a capire meglio il fenomeno car sharing palermitano.
499 km al giorno spalmati nella media di 12,5 corse al giorno da 40,1 km a corsa. Ma potrebbero essere 25 corse x 20 km ciascuna (=500 km). Questa ipotesi è maggiormente credibile in quanto l’utente car sharing si pensa utilizza l’auto del servizio per effettuare un andata e ritorno di 10 km ciascuna in media, impiegando per eccesso 1 ora per l’andata e 1 ora per il ritorno, cioè 2 ore per 20 km percorsi.
Questi numeri freddi buttati in questa maniera non comunicano effettivamente l’andamento medio giornaliero, non comunicano nulla, perchè si puo’ solo fare una media.
Il car sharing conta su 40 autovetture, e avendo 12,5 corse al giorno in media (4544 : 365 gg), significa che restano ferme 27 auto su 40 al giorno. Ma i costi fissi e variabili sono per 40 auto e non solo per le 12,5 utilizzate. E anche se fossero utilizzate il doppio, cioè 25 auto su 40 disponibili, 15 ferme rappresentano sempre dei costi di gestione, manutenzione, assicurazione.
Su che base viene calcolato l’utile annuo di 27000 euro, sui costi di gestione fissi e variabili sostenuti dalle sole risorse finanziarie interne all’AMAT o calcolando il finanziamento pubblico ottenuto per avviare e gestire per i primi anni il car sharing?
Cioè mi spiego meglio, il car sharing si dice che è in attivo perchè ci sono i finanziamenti pubblici ? Perchè per me dire che un servizio è in attivo significa non contare i finanziamenti pubblici che hanno una durata limitata nel tempo di qualche anno e che falsano la vera redditività del servizio.
Domanda: qual è il costo annuo di gestione per auto (assicurazione, carburante, manutenzione) e per parcheggio (cartellonistica,…) e qual è l’entrata annua 2010 del servizio (abbonamenti + costo a km + costo a ora) e qual è la percentuale tra uso diurno e notturno dell’auto e quante volte un abbonato in media usa l’auto alla settimana e quante corse e km fa ogni volta in media…., questi sono i dati che servono a capire.
Comunicare non è dare numeri lì. E’ invece contestualizzarli, discretizzarli, commentarli adeguatamente, cercare di confrontarli con qualche car sharing di altre città, altrimenti non si sta comunicando, e quando finirà il finanziamento pubblico, ci sarà la verifica definitiva. Cioè si verificherà se il servizio viene mantenuto dall’AMAT oppure no perchè i costi risultano superiori alle entrate (soli abbonamenti e costi degli utenti per km e ora); immagino che a quel punto, se dovesse accadere, si chiederà al socio unico azionista dell’AMAT di volere includere una somma ad hoc nel contratto di servizio annuale pena l’annullamento del servizio cittadino. Ma sto delirando lo so, il tempo giudicherà!
Perchè sono così pessimista ?
Non vedo mai circolare auto nel centro, le vedo sempre parcheggiate e percorro le vie del centro 350 giorni all’anno più volte e in diversi orari della giornata. Ma è solo una constatazione personale che non ha importanza perchè sicuramente tutti quei km dichiarati vengono percorsi in altre tratte urbane.
@aware
Non vedo dove sta la vergogna nello spendere soldi destinati dallo Stato a un tipo di trasporto pubblico alternativo all’auto. Almeno l’Amat li ha spesi in innovazione e tecnologie. Vergogna è, invece, spendere soldi destinati ad altre misure o non spenderli affatto. L’azienda non ha mai nascosto che per la fase di start up, e speriamo anche nei prossimi anni finché il servizio non sarà consolidato, di avere utilizzato soldi che il ministero all’Ambiente stanzia per il car sharing. E’ stato detto chiaramente ai giornalisti intervenuti alla conferenza stampa. E’ stato conseguito un utile di 27mila euro, bene. Forse era meglio non avere il car sharing a Palermo? Non utilizzare i fondi? Qual’è la logica? Lasciamo che la città sprofondi sempre di più nel menefreghismo? Il car sharing di Palermo è l’unico da Roma in giù, ma questo non importa, per lei. Scommetto che se Palermo non avesse avuto il servizio si sarebbe ritrovato a pestare i tasti della sua tastiera per denunciare la mancanza di questa infrastruttura. Nessuno la obbliga ad abbonarsi. Almeno ci lasci sognare di avere fatto nascere qualcosa di utile. Del resto, il car sharing non è la soluzione al traffico cittadino (per inciso, abbiamo detto questo chiaramente).
ps: non ho capito, ma non lo voglio spiegato, la parola “discretizzarli”. Confesso che non l’avevo mai sentita. Riguardo, invece, all’efficacia della comunicazione…che ci vuole fare, evidentemente lei è più bravo, a partire dal suo nik.
Tanti auguri
sig. Ricco
non parlo di vergogna, anzi sono contento e fiero come palermitano che ci sia un servizio car sharing a Palermo avviato con fondi ministeriali (anche regionali se non sbaglio, accordo programma quadro, ma lei mi correggerà se sbaglio).
Siccome i dati e i numeri e le statistiche servono a capire fenomeni, dobbiamo capire allora.
E dai numeri che avete fornito non si capisce molto. Ho scritto una lista di dati che servirebbero per capire meglio il fenomeno, ma lei che è all’ufficio stampa del cs non li ha comunque forniti, quindi per chi vuole capire come me e come altri, non resta che avere dati forniti in maniera tale da capire il fenomeno car sharing al di la delle dichiarazioni ufficiali e non perchè non ci credo ma perchè chi vuole capire ha necessità di avere dei dati organizzati in maniera tale da permettere la comprensione di un fenomeno.
Ha avuto l’occasione, nella sua risposta, di fornire ulteriori dati, quelli richiesti da un cittadino che vuole capire e far capire a chi ha esigenza culturale di capire, ma si è trincerato dietro una difesa a spada tratta – senza ulteriori dati – del servizio di car sharing, servizio che ripeto apprezzo come novità a Palermo.
L’efficacia della comunicazione arriva quando si comunica in maniera tale da permettere all’audience di comprendere, cioè chi comunica deve fare in modo, se vuole essere efficace, di preoccuparsi di spiegare le cose in maniera tale da soddisfare le esigenze di comprensione anche di chi va a fondo nei fenomeni.
La sua risposta non ha fornito ulteriori dati rispetto alla comunicazione del post, cioè quei dati freddi forniti all’inizio.
Io non sono più bravo di altri, sono solo un individuo che vuole capire e nè lei nè i dati della comunicazione ufficiale permettono a me di capire il fenomeno in maniera scientifica, tutto quì, se i dati li avete che problemi ci sono a pubblicarli ? Se non li avete non so come effettuate un monitoraggio del servizio car sharing.
Il mio nik è uno status vivendi.
Auguri a lei
Lei continua a parlare di finanziamenti pubblici (accordo quadro), come se fosse una vergogna. I dati, quelli che lei cerca, sono stati forniti in maniera dettagliata ai giornalisti. Corse medie, fatturati distinti per anno, percentuale di utilizzo del servizio, finanché la percentuale di chi ha preferito non rinnovare la tessera. Come vede non ci siamo trincerati dietro nessuna difesa a spada tratta. Lei sa benissimo, visto che è un esperto su come comunicare, che molti dettagli, soprattutto quando c’è stata una conferenza stampa esaustiva, non vanno inseriti in un comunicato stampa, che serve solo a fissare la notizia. Notizia individuata nella crescita degli abbonati e nell’utile. Stava ai miei colleghi scrivere ciò che volevano sui loro articoli. Non c’è nessuna paura a parlare di dati. Non si possono nascondere, anche perché dobbiamo dare conto e ragione a chi ci amministra. In sintesi, nel comunicato stampa, sono stati forniti i dati più rilevanti. In particolare, ai colleghi dei giornali, l’analisi dei conti. Come vede è tutto chiaro. Continuo a non capire la sua analisi. Cosa vuole dimostrare? Che il sistema non funziona e che, grazie ai finanziamenti pubblici, riesce a stare in piedi e, magari più avanti, si sgonfierà come una bolla di sapone perché non ci sono più i soldi pubblici? Credo che il car sharing è un fatto di convenienza e di risparmio. Credo che chi lo usa, e trova il suo tornaconto, se ne frega del calcolo economico. Il suo nik? Dice a noi che nascondiamo i dati e poi si firma con un nik. Poco credibile. Sempre auguri
Gentile Aware,
e non è tutto!
Per comprendere bene, l’ufficio stampa cs dovrebbe altresì fornirci:
– dati di usura delle gomme delle vetture e l’incidenza sugli spigolosi marciapiedi palermitani (che sono notoriamente mal manutenzionati)
– peso medio del guidatore e degli altri occupanti, sì da verificare l’incidenza sui consumi.
– alla luce del precedente punto, si potrebbe limitare il noleggio a chi non mangia pasta al forno
– il mese di immatricolazione di ciascuna delle 40 vetture, sì da stabilire il loro preciso segno zodiacale e comprendere se i dati possono esssere stati influenzati dagli astri, nel noleggio e nell’incidenza dei sinistri
– parimenti, il segnozodicale degli iscritti al CS
– i costi relativi all’ammortamento finanziario (in partita doppia) delle panchine pubbliche, sostituite per l’appunto dalle vetture del cs che, ben parcheggiate, offrono punti di seduta ai cittadini in attesa del bus.
– una precisa analisi costi/benefici, relativamente all’incremento statistico di vetture che possono fermarsi davanti un semaforo rosso, con evidenti ricadute sulla incremento del lavoro nero, ma nero nero 🙂 , e sullo spreco di risorse idriche per lavare un vetro che potrebbe utilizzare comodi tergicristalli.
– last but not least (ultimo, ma non meno importante, nota del traduttore, cioè io) l’impatto ambientale dell’incremento circolatorio/rotatorio con movimento di superc@zzola prematurata verso destra, (http://tinyurl.com/l84zfb) sui dossi di via libertà.
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Cordialmente, auguri anche a voi.
Calogero Ravizza (u’nimicura’cuntintizza)
PS per il Signor Ricco ufficio stampa cs:
Ricco, invece di farvi le pugn@tte, vorrei una risposta concisa, precisa e dettagliata inviata per raccomandata, così,finalmente, posso capire pure io 🙂
@calogero ravizza
Sarà fatto. Raccomandata semplice o A/R?
gentile sig. Ricco
questi dati forniti ai giornalisti dove si possono visionare, sul sito del car sharing Palermo o dove?
Su internet sono disponibili ?
Sempre auguri
Il servizio va potenziato e inserito in um a prospettiva integrata.A Palermo esistono i parcheggi,i bus,i taxi,il metro’,..ma esistono quasi come entita’ frammentate e autocefale,totalmente scoordinate tra loro.I servizi funzioneranno quando qualcuno ,con intelligenza (finora non mostrata) si decidera’ a integrare i vari servizi per raggiungere gli obiettivi.Infatti si verifica cio’ che ad esempio dice uno dei commentatori,che certe zone d ella citta’ siano assolutamente prive di servizio pubblico essenziale.
Sig addetto stampa, spero che il concorso da lei vinto come portavoce, possa essere esempio a chi vorrebbe seguire il suo cammino,quindi puo’ dare un suggerimento per essere nominati addetto stampa in un’azienda? oppure bisogna fare un corso di addetto alla manutenzione e aspettare che un “vertice” legale, legalizza un atto illegale??
p.s.perche’ a lei e’ stata riconosciuta la mansione svolta precedentemente riconoscendolo
addetto stampa e ad altri per la stessa procedura di riconoscimento di mansione superiore ancora continua il via vai al tribunale??
secondo lei la illegalita’ all’amat e’ legalizzata cosi’ bene, o no?
Altobello Giuseppe ti invito a rimanere in tema. Grazie.
Gentile si.Ricco, lasciando stare tutte le sterili polemiche fattte sinora, solo una domanda utile da chi il carsharing lo usa davvero. A quando il servizio one-way unica vera opzione che renderebbe davvero utile e conveniente l’utilizzo giornaliero del sevizio ed a quando la vera fruibilità dei parcheggi dedicati sempre occupati da altre vetture?Buon anno !
Non avevo notato la risposta al mio post e mi permetto di ricommentare:
<Il disservizio , miei cari signori del car sharing, è stato causato dai vostri impiegati, che non so si sa perchè hanno bloccato il mio account nonostante avere pagato regolarmente le fatture.
Mi serviva la macchina, che in un anno avrò preso una volta, a causa dei costi eccessivi, dato che per arrivare dal centro a sferracavallo ho speso in un ora 24 euro.
Come dicevo, mi serviva l'auto, ho chiamato il call center perchè su internet era bloccato il mio account, e mi hanno detto che il contratto era da rinnovare, quando in realtà il contratto si rinnova tacitamente ad esclusione dell'invio della raccomandata.
Quindi il disservizio mi ha causato stress, e una figura di …….
Ma in precedenza si sono verificati altri disservizi, come ad esempio cercare per la città le auto segnalate dal call center. Praticamente non esistevano.
Un altra volta ho prenotato per le 15.30,. arrivo al parcheggio e l'auto non c'era.
Vi chiamo ( call center ) per denunciare la cosa e per disdire la prenotazione. Voi( call center) invece specificate che se disdico devo pagare la penale.
Penale per un auto che non c'è ?
Ma siamo matti ?
Alla fien mi avete accrditato tale annullamento.
Ma se devo dirla tutta volevo recedere ma ho dimenticato di comunicarvelo in tempo.
Quindi l'anno prossimo, vi prego, preparatevi a depennarmi.
Ma una domanda devo farvela: ma le macchine dove sono ???