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sabato 16 nov
  • La Munafò vince il ricorso: nullo il cda dell’Amap

    Il vicecapogruppo de Il Popolo della Libertà al Consiglio comunale Stefania Munafò ha vinto il ricorso presentato contro l’Amap sull’inserimento delle quote rosa nel consiglio d’amministrazione che è quindi nullo.

    Munafò ha dichiarato: «Questo ricorso è il primo in Italia, riguarda il cda ed i revisori di conti, di fatto questo precedente potrebbe diventare l’apripista per tutte le altre aziende italiane. […] Le pari opportunità vanno rispettate quindi io mi aspetto che, dove ci siano donne competenti e con i giusti requisiti, vengano considerate tanto quanto gli uomini, valutate rispetto ad un ruolo prestigioso come il cda di un’azienda».

    Il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha dichiarato: «La sentenza del Tar arrivata oggi e che riguarda il consiglio di amministrazione Amap non ci pone in alcuna difficoltà. Approfondiremo la vicenda dal punto di vista giuridico insieme all’ufficio legale e a questo faranno seguito le scelte politiche ed amministrative. In ogni caso tra le donne a Palermo ed in Sicilia esiste un patrimonio di intelligenza e professionalità a cui potere attingere per dare un contributo importante alla crescita della città».

    Palermo
  • 4 commenti a “La Munafò vince il ricorso: nullo il cda dell’Amap”

    1. Sapete dirmi se saltando il CdA salta anche il presidente e i vice?

    2. Le solite cretinaggini. Deve esserci per forza una donna…..ma perchè? Se non si trova una adatta si deve per forza mettere?
      Fra poco uscirà pure quello per i travestiti?

    3. le quote per i panda in via di estinzione.

      io non mi sento un panda.

      io non voglio le quote.

      Se vorremo entrare nei CDA o in luoghi di potere, lo faremo senza aver bisogno di un numero prestabilito solo perchè abbiamo le tette. Vogliamo pari opportunità? e allora le quote rosa di “pari” hanno ben poco. Secondo me.

    4. Quanto adorano dare aria alla bocca questi politici. Mi fanno ridere (per non piangere). Come se il problema a Palermo fossero le quote rosa. Qui servono persone competenti che facciano il lavoro per il quale vengono STRAPAGATI. Per quanto riguarda Cammarata, farebbe bene a chiudere quella boccaccia immonda, almeno per questo 2011, e continuare a rubarsi lo stipendio in silenzio fino a fine mandato, visto che non ha manco la dignità per dimettersi.

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